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Case con vista. Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Mario Ridolfi a Roma (1935-1940)
Casa Colombo progettata da Mario Ridolfi e costruita in via San Valentino, alla sommità dei Parioli (1935-1938), Casa Furmanik di Mario De Renzi, edificata sul Lungotevere Flaminio (1935-1939), e Casa Bornigia di Ugo Luccichenti, eretta nella panoramica piazza delle Muse (1938-1940), costituiscono alcune tra le migliori prove della prima stagione della palazzina romana. Non solo per le loro intrinseche qualità formali, ma anche per il particolare rapporto che instaurano con il tema della vista. È in funzione dei campi visivi, infatti, che i progettisti definiscono soluzioni distributive, orientano ambienti di soggiorno, aprono balconate e logge. L'analisi delle modalità di inquadramento delle viste, lo studio delle geometrie e dei ritmi compositivi di piante e prospetti, l'esame della sequenza di ambienti che, dallo spazio pubblico, conduce alle scale, ai vestiboli, ai soggiorni e di qui a logge e balconate affacciate sull'esterno, costituiscono le chiavi interpretative attraverso cui l'autore propone una lettura di questi tre edifici. Se in Casa Bornigia il prospetto principale si scarnifica fino a coincidere con la trama di un telaio strutturale nel quale le finestre appaiono come grandi occhi spalancati sul paesaggio tiberino, se nella Palazzina Furmanik il fronte si rinserra conformandosi come un sistema di logge sovrapposte che intagliano viste orizzontali parallele al fiume, è nella Palazzina Colombo che la facciata assume una sua autonoma configurazione volumetrica rispetto al resto dell'edificio. I disegni analitici e gli smontaggi compositivi pubblicati a corredo del testo consentono di indagare la forma di queste architetture, di individuare l'autonomia di parti ed elementi, di riconoscere le relazioni sintattiche che si stabiliscono tra essi e di affrontare infine lo studio delle facciate a partire dalla loro doppia natura di ambito nel quale l'edificio rappresenta il proprio carattere e di spazio predisposto alla messa in scena del paesaggio...
Laminazione delle piene e invarianza idraulica
Lo studio prende in esame, tra i provvedimenti adottabili per compensare gli effetti che in un bacino idrografico l'impermeabilizzazione del suolo produce sull'aumento delle portate nella sezione di chiusura del bacino, la costruzione di vasche di laminazione (o casse di colmata) e il mantenimento dell'invarianza idraulica. Per il calcolo delle portate viene adottato il modello lineare e stazionario noto come modello cinematico o della corrivazione. Inizialmente il modello viene riferito a un bacino teorico caratterizzato da pendenze e coefficiente di deflusso costanti, divisibile da linee isocrone in fasce di uguale superficie. Viene dimostrato che l'efficienza della laminazione, intesa come percentuale di smussamento del picco di portata nella sezione di chiusura, varia in funzione del volume e della posizione delle vasche di laminazione. L'utilizzazione del modello viene poi estesa a un bacino idrografico reale (il bacino del Sarno) come strumento di verifica dell'efficacia delle opere di laminazione progettate.
EUR 14.25
Pietre e memorie. Resilienza materiale e sociale dei centri storici-Stones and memories. Material and social resilience of historical centers
Il recupero della sola struttura materiale di un centro storico colpito da un evento distruttivo è una condizione di certo necessaria ma quasi mai sufficiente per attivare con successo un'azione di effettiva resilienza. Esiste, infatti, una resilienza materiale e una resilienza sociale che presuppone un'identità fondata sulla persistenza della memoria dei luoghi. È, infatti, a partire anche da pratiche individuali e collettive fondate sulla memoria che le donne e gli uomini possono ripristinare, pietra su pietra, le condizioni materiali e spaziali perché il desiderio di ricostruire prenda la forma di luoghi di nuovo da abitare e condividere, attivando processi per impedire o limitare nel futuro gli effetti indotti da altri drammi. Ricostruire pietre e memorie insieme, dunque. Il libro raccoglie gli esiti di un simposio che ha coinvolto sociologi, studiosi di storia sociale e di storia dell'architettura, e ospita scritti dedicati, in particolare, alla relazione tra ricordo, costruzione del discorso storico e azione sul presente.
EUR 14.25
La densità del vuoto. Dispositivi progettuali dello spazio aperto contemporaneo
Densità del vuoto significa indagare in chiave nuova il tema architettonico e urbano del vuoto, un'assenza di materia ma non per questo un'assenza di significato, guardando, infatti, alle sue diverse declinazioni formali quali basi della composizione spaziale dell'architettura contemporanea. Il taglio della trattazione si definisce sin dal titolo nella sua forma ossimorica, che accostando un attributo di pienezza a ciò che è generalmente considerato vacuo si propone di affrontare il tema del vuoto in quanto spazio significativo sia come concetto che come dispositivo architettonico. Il testo è strutturato in tre parti, "Le forme dello spazio aperto", "Sei conversazioni sul vuoto" e "Sei dispositivi formanti lo spazio aperto contemporaneo", che configurano una struttura entro cui i temi del vuoto e dello spazio aperto contemporaneo trovano una lettura critica che ne mette in discussione le forme, le qualità, i rapporti metrici e i significati, ricercando e valutando i possibili dispositivi elementari della composizione alla base del progetto architettonico. "Le forme dello spazio aperto" rappresenta la prima parte del testo e intende inquadrare il tema sul piano teorico, in cui tanto la scelta dei temi da indagare, quanto l'ordine con cui si propongono in sequenza, manifesta una precisa volontà di tracciare un percorso unitario tra arte, filosofia e architettura. "Sei conversazioni sul vuoto", fase intermedia tra la prima parte teorica e quella applicativa dei casi studio, è l'occasione per confrontare ambiti tematici del testo con il pensiero dei progettisti contemporanei autori dei casi studio analizzati. "Sei dispositivi formanti lo spazio aperto contemporaneo" è un'analisi applicata, attraverso la grafica diagrammatica, dei casi studio individuati e classificati attraverso sei categorie di "dispositivi formanti", definendo in questo modo una formalizzazione possibile dei temi teorici trattati. Chiude il testo un'ultima parte denominata "Sei letture trasversali possibili", che incrociando la lettura...
Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio. Catalogo della mostra (Napoli, 19 aprile-7 maggio 2018). Ediz. illustrata
Migrazioni
La pubblicazione "Migrazioni" segue il convegno internazionale Caumme III Paumme I Migration and the Built Environment in the Mediterranean and the Middle East tenutosi a Napoli nel novembre 2016. Renato Capozzi, Adelina Picone, Federica Visconti, curatori del convegno, proposero di discutere il tema attraverso sei tracks che miravano a scandagliare diverse declinazioni del tema generale delle migrazioni in relazione a specifici aspetti: antropologioco, sociale, linguistico, progettuale, tecnologico, urbanistico. A due anni di distanza dall'esperienza di "Caumme" il tema delle migrazioni è più che mai attuale. I contributi confluiti nel convegno nel 2016 rivelano sagaci intuizioni e insieme intriganti visioni, rimarcando la specificità dei temi proposti insieme a inevitabili concatenazioni. I saggi raccolti in questo volume propongono una riflessione decantata del tema nelle sue sfaccettature e si interrogano sul ruolo che l'architettura può assumere nella gestione del fenomeno che più caratterizza il nostro presente.
EUR 11.40
Uwe Schröder quid pro quo. Progetto per il «Padiglione Germania» a Venezia. Ediz. a colori
Catalogo della Mostra dedicata a un progetto di Uwe Schröder, professore alla Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule_RWTH University di Aachen in Germania: una proposte per un nuovo padiglione per la Germania all'interno dei Giardini della Biennale. Se il progetto in mostra costituisce un progetto 'colto', anche alla luce delle molte esplicite referenze che mette in campo, l'interesse disciplinare del lavoro si colloca in uno scenario di riflessione sul progetto contemporaneo, sul suo rapporto con la memoria e con i caratteri dell'architettura.
EUR 9.50
Le Corbusier e noi. Mezzo secolo di studi napoletani
"Le Corbusier e noi" è un bell'articolo che Renato De Fusco pubblica nel 1965, in morte del maestro franco-svizzero, sulla rivista "L'Architetto", poi riproposto l'anno successivo da "L'architettura. Cronache e storia". A partire da tale titolo, in occasione della ricorrenza del cinquantenario della scomparsa, il Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II ha voluto commemorare la figura di uno degli indiscussi protagonisti dell'architettura del Novecento con una giornata di studi - curata da Alessandro Castagnaro e Fabio Mangone, e patrocinata anche dalla Fondation Le Corbusier - nella quale fossero ricordati i contributi dedicati dagli studiosi napoletani, nell'arco di mezzo secolo, al teorico, all'urbanista, all'architetto e al designer di La Chaux-de-Fonds. Questo volume raccoglie alcune delle riflessioni proposte in quella sede, toccando questioni storiografiche, delineando tematiche care all'architetto, raccontando vicende formative, esaminando progetti realizzati e non; la bibliografia ricostruisce mezzo secolo di studi napoletani. Premessa di Gaetano Manfredi e presentazione di Mario Losasso.
EUR 19.00
Il filo di un pensiero. Scritti appunti lezioni
Il libro raccoglie note, lezioni, scritti editi e inediti che riguardano temi diversi, ordinati per seguire il filo conduttore di un pensiero intorno alle grandi questioni del progetto di architettura, al suo farsi, ai problemi della composizione architettonica e urbana. Il pensiero è naturalmente riferito a una teoria razionale, classica della architettura, orizzonte necessario di ogni attività che rivendichi uno statuto artistico.
EUR 19.00
Trentanove domande a Vittorio Garatti
Vittorio Garatti (Milano 1927) laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1957. Allievo di Ernesto Nathan Rogers, realizza nel 1954 con Ferruccio Rezzonico la mostra sugli strumenti musicali alla X Triennale e nel 1956, con lo studio BBPR, la grafica del museo del Castello Sforzesco. Dal 1957 al 1961 è professore di Progettazione all'Università di Caracas, Venezuela. Collabora con Carlos Raúl Villanueva, progettando con Sergio Baroni i servizi, del quartiere "23 Enero". Dal 1961 al 1974 è docente all'Università dell'Avana. Per il Ministero della Costruzione progetta le Scuole di Balletto e di Musica nel Complesso delle Scuole Nazionali d'Arte - dal 2010 Monumento Nazionale e in attesa di essere dichiarate Patrimonio dell'Umanità. Progetta il Piano Regolatore dell'Avana, il Porto, il Parco Metropolitano, il Centro del Traffico, la Scuola Agraria "Andrè Voisin" e - con Sergio Baroni - il Padiglione Cuba all'Expo di Montreal del 1967. Rientrato in 14ria nel 1974, è professore a contratto al Politecnico di Milano. Progetta e realizza importanti opere. Nel 2012 riceve con Roberto Gottardi e Ricardo Porro il Premio Vittorio De Sica per l'Architettura.
EUR 5.70
Kengo Kuma. Hiroshige Ando Museum Nakagawa-naki Bato. Ediz. italiana
Il rapporto tra tecnologia e progetto è il focus di questo libro. Indagare un'opera di architettura da diversi punti di vista ha lo scopo di rivelare quello che è dietro l'architettura e la rende possibile: il cantiere, il dialogo tra i diversi specialisti, aspetti che sovente vengono sottaciuti, omessi, ritenuti erroneamente marginali. Il progetto del Museo Hiroshige Ando è assunto come 'caso esemplare' di una modalità operativa che contraddistingue il lavoro di uno dei più interessanti protagonisti della scena internazionale. Il lavoro paziente che Kuma compie con i materiali fino a farli divenire costruzione, materia formata, è ripercorso in forma 'indiziaria' allo scopo di restituire al lettore la genesi di quest'opera, che nella personale ricerca di Kengo Kuma rappresenta un elemento nodale. Questo libro può essere uno stimolo a osservare l'architettura utilizzando uno 'sguardo penetrante', fino a ricostruire in maniera indiziaria il processo generativo che l'ha resa possibile: la fatica del quotidiano, l'ostinazione, la determinazione, l'umiltà e il pieno convincimento del valore sociale del nostro lavoro. All'interno un racconto fotografico di Peppe Maisto. con un saggio di Kengo Kuma.
EUR 19.00
Atlas Marrakesh. Musei per la città storica
Marrakech - con la sua medina, i meravigliosi giardini dell'Agdal o della Menara e con le sue lunghe mura turrite in pisé - è oggi una città, patrimonio dell'umanità, che attira annualmente più di due milioni di visitatori. Spinta dalla volontà di affiancarsi alle grandi capitali del turismo ormai globale, da alcuni anni la "città rossa" sta provando a dotarsi di strutture culturali ed espositive all'altezza della sua attrattività. Tuttavia, a fronte di una grande offerta di musei dedicati alla cultura artistica e artigianale locale, sono proprio gli spazi di supporto e valorizzazione del ricchissimo patrimonio architettonico a essere i più trascurati. Il lavoro che qui si presenta ha preso le mosse proprio da questa evidente criticità, proponendo piccoli progetti di nuovi edifici museali a servizio di tre tra i più significativi siti monumentali della città. Allo stesso tempo il libro è anche l'occasione per riflettere su alcuni temi più generali: il rapporto tra architettura contemporanea e città storica, il ruolo del museo nella valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, le relazioni tra la cultura costruttiva occidentale e quella che è diretta espressione formale dell'Islam. Con un saggio di Hamid Triki.
EUR 23.75
Renato Rizzi. Lampedusa. La cattedrale di Solomon
Progetto?resiliente e?adattamento?climatico. Metodologie, soluzioni progettuali e tecnologie digitali
La rigenerazione delle città in una prospettiva climate-resilient rappresenta una sfida globale, da affrontare tuttavia in base a priorità e opportunità definite localmente, data l'influenza delle specifiche condizioni di contesto in termini di vulnerabilità sistemica e l'incidenza del microclima urbano sulle variabili climatiche. Emerge in tal senso una crescente necessità di approcci metodologici e strumenti operativi in grado di gestire la complessità e la dimensione multiscalare dei processi di trasformazione dell'ambiente naturale e costruito in un'ottica di sostenibilità e resilienza. Il volume presenta gli esiti del Programma di Ricerca di Ateneo dell'Università di Napoli Federico II SIMMCITIES_NA (2017-2018), relativi all'inquadramento di tali temi dal punto di vista teorico e della sistematizzazione tecnico-scientifica dei risultati della prima fase di ricerca, sviluppata attraverso l'applicazione di modelli operativi e strumenti di design computazionale in grado di includere nel processo di sperimentazione progettuale i necessari livelli di informazione e controllo prestazionale degli interventi.
EUR 14.25
Appunti di viaggio a Napoli. Album fotografico di paesaggi urbani in 24 secoli di modernità. Ediz. illustrata
"È assai interessante questa raccolta di immagini perché diventa agevolmente un racconto, una storia piccola ed enorme di quello che era, di quello che è e di quello che potrebbe essere. La storia di un ragazzo e poi di un uomo che ha percorso chilometri accorati e riflessivi, una macchina fotografica al collo e un taccuino in mano, lasciando la mente libera di andare per le sue vie che sono uguali e diverse da quelle dei piedi. Una storia fatta di sorrisi e di incroci, di volte e di pavimenti, di portoni e di davanzali. Una storia che non prescinde mai dalla bellezza, senza evitare la bruttezza. Una storia forse disarticolata, ma certamente accorata e affettuosa come nessun'altra. Una bella, grande storia d'amore." (dalla nota di Maurizio de Giovanni)
EUR 23.75
Da Puteoli a Pozzuoli. Una storia gloriosa
Questo libro vuole essere un doveroso omaggio a una piccola grande città dal glorioso passato e da un futuro potenzialmente esaltante, se si punterà a incrementare il turismo, avido di monumenti e bellezze naturali e in grado di apportare cospicui benefici economici. Sin dal titolo Da Puteoli a Pozzuoli, una storia gloriosa si intuisce lo spirito del volume, che vuole raccontare lo svolgersi degli avvenimenti lungo un percorso temporale di 2000 anni, da quando la città possedeva uno dei porti più importanti del Mediterraneo, per il quale transitavano le merci destinate a rifornire l'impero romano al culmine della sua potenza, fino al periodo in cui lungo la costa si insediarono industrie di importanza europea, senza mai dimenticare una vocazione locale ancora in essere: la pesca. Alcuni capitoli sono stati dedicati a illustrare i collegamenti terrestri con Napoli, tra cui la mitica via Antiniana e naturalmente una parte rilevante è stata dedicata a importanti attrazioni turistiche dall'Anfiteatro Flavio al Serapeo, dalla Solfatara al Rione Terra, dove è dislocata la celebre Cattedrale, nella quale si possono ammirare i più celebri pittori del Seicento napoletano: Artemisia Gentileschi, Lanfranco, Finoglio, i fratelli Fracanzano, Stanzione e tanti altri. Tra i puteolani illustri abbiamo scelto un artista del pennello: Giacinto Diano e una star internazionale del cinema Sophia Loren. In conclusione un accenno alle tradizioni popolari e al dialetto, che costituisce un interessante fossile antropologico parlato oramai solo dagli anziani e dai pescatori.
EUR 14.25
La civiltà architettonica in Italia 1900-1944. Arte e architettura
Gli esordi nella modernità sono segnati dall'inizio del secolo con la presenza significativa del Liberty in tutta l'Italia. Il Futurismo, che s'intreccia con questo vasto fenomeno di gusto, fu l'atto di rottura che portò il paese a dialogare con le avanguardie storiche. Con la fine della Prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo compare sulla scena il movimento di Novecento con personalità di rilievo e contestualmente la comparsa dei giovani razionalisti del Gruppo 7. Figure di spicco come Terragni, Figini e Pollini, i BBPR, Libera e altri convissero con il fascismo, ma dopo la Stazione di Firenze e la città di Sabaudia il regime scelse senza esitazioni una linea regressiva e monumentalista che si chiuse con l'E42. L'autore segue le vicende storiche di questi anni non trascurando i rapporti con le arti figurative e la presenza significativa della critica architettonica: con "Quadrante", "Casabella" sul fronte modernista, e le riviste gestite da Piacenti su quello dell'arte di Stato. Una vicenda ricca e complessa, con molte contraddizioni, ma che sono parte essenziale della civiltà architettonica del nostro Paese.
EUR 28.50
Legacy. L'occasione dell'urbanistica tra eventi e grandi eventi
Il testo affronta il rapporto tra Grandi Eventi e dinamiche di rigenerazione urbana della città contemporanea in generale, con particolare riferimento ad alcuni casi studio inglesi di rilievo ed attraverso una trasversale comparazione con le recenti esperienze della città di Napoli. L'evento non è valutato solo in quanto catalizzatore del cambiamento, ma anche in quanto progetto di trasformazione integrata, che costituisca una strategia di condivisione e promozione di immaginari radicati e interconnessi, legati ai significati e alle potenzialità dei territori interessati. In particolar modo, attraverso i casi studio, il lavoro esamina l'approccio strategico alla gestione delle risorse culturali e alla rigenerazione urbana nel Regno Unito, influenzato dalle teorie del cultural planning, come metodo di intervento e inclusione. La cura e la valorizzazione del patrimonio della città come bene comune si rafforzano all'interno di un processo condiviso e complesso, che mette in gioco differenti attori e scenari di cambiamento, puntando alla costruzione preliminare di una soft legacy, come regime del possibile, entro il quale proporre una trasformazione più duratura, di cui l'effimero diviene allusione. Mettere inoltre al centro il caso di Napoli, significa registrarne criticamente le (in/e)voluzioni dopo la stagione positiva della Coppa America 2012, dalla "deflagrazione gestionale dell'evento" come nel caso del Forum delle Culture 2014 - alla difficoltosa e singhiozzante gestazione delle Universiadi 2019. Significa ricercare le ragioni di una sorta di coazione a ripetere.
EUR 14.25
Rapp+rapp. The european skyscraper. Ediz. illustrata
Omaggia due progetti dello studio olandese di architettura Rapp+Rapp realizzati a L'Aia: la Toren de Kroon (2011) e il Centrum Ypenburg (2006). Attraverso questi progetti gli autori, Christian Rapp, Birgit Rapp e Harrie van der Meijs, sembrano guardare alla città - e con questo sguardo offrire una più generale indicazione di metodo - come a un'unica, grande architettura certamente articolata e irriducibile a un unico principio, ma pur tuttavia ancora riconducibile all'interno di una dimensione autenticamente formale. Ulteriore ragione dell'accostamento di queste due opere all'interno di un'unica esposizione è la comune riflessione che queste svolgono sul tipo dell'edificio alto e sul suo rapporto con la città europea. A partire da questo specifico punto di vista, e pervenendo a due soluzioni differenti ma ugualmente possibili, entrambi i progetti affrontano organicamente le questioni relative alla loro disposizione all'intern
EUR 9.50
Josef Frank. Was ist modern? Ediz. illustrata
La mostra Josef Frank (1885-1967) "Was ist Modern?" intende riportare all'attenzione della critica architettonica contemporanea l'opera multiforme dell'architetto viennese, capace di articolarsi nei diversi rami dell'architettura e del design attraverso una progettazione a scale diverse, dando voce a una visione della modernità eterodossa rispetto alle posizioni dei suoi contemporanei. Invitato al Weissenhof di Stoccarda nel 1927, Josef Frank fu oggetto di critiche pungenti da parte dei colleghi per aver arredato gli interni delle sue abitazioni con tessuti colorati e mobili ritenuti inconciliabili con gli indirizzi del Movimento Moderno inteso nella sua rigida componente razionalista e funzionalista. A causa della sua posizione non allineata rispetto al modernismo radicale, infatti, le architetture residenziali dell'autore viennese, poi emigrato in Svezia, sono state nel complesso poco studiate o apprezzate. Il metodo di lavoro di Frank ha fatto ricorso ad articolate composizioni volumetriche, a calibrate gestioni della distribuzione degli spazi, allo studio accurato delle opere in sezione, alla individuazione dei temi di dettaglio. Attraverso le case e gli scritti di Frank è possibile dunque ricostruirne la poetica, così lontana dai dogmi e dagli stereotipi della cultura moderna convenzionale, ma sempre attenta all'abitare nelle sue componenti vissute ed emotive.
EUR 11.40