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La nota pastorale che cambiò l'IRC in Italia. Parole e musica di Karol Wojtyla
Lo zelo dell'episcopato condusse ad una seria e approfondita riflessione introspettiva sull'IRC, finalizzata a sostanziare gli auspici del Santo Padre che, senza giri di parole aveva invitato l'Assise vaticana ad orientamenti pastorali spendibili in quell'Oggi, i primi anni Novanta dello scorso secolo, connotabili da comunità locali ormai erose dall'indifferentismo, dal secolarismo e dall'ateismo. L'ampia riflessione teologica e storico-speculativa, maturata nell'Italia del secondo dopoguerra, costituisce l'entroterra culturale in cui si formò la Nota del '91. La redazione del seguente testo si è rilevata l'occasione per rivisitare le contingenze che soggiacciono ai valori e alle implicazioni pastorali della stessa: la Costituzione, il Vaticano II, il RdC, la Revisione del Concordato, l'ascendente di Giovanni Paolo II e del suo Magistero. L'intento è quello di far emergere i kairoi che hanno interpellato e guidato la coscienza (e il cuore) degli autori. Riscoprire il documento episcopale è stato, in fondo, curare la qualità del tempo, una circostanza favorevole che meritava dignità e giusta riconoscenza per aver dischiuso la nostra "vita" a frontiere e modi di pensare che restano dentro le pieghe dell'animo. Premessa di Mons. Christian Carlassare.
EUR 14.25
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Racconti prigionieri
Il carcere finisce in televisione quando le guardie pestano i ladri. O quando i ladri pestano le guardie. O quando un potente - molto di rado - finisce dietro le sbarre (e ci sta pochissimo). Se i politici ne parlano, è per deplorare le guardie che pestano. O per schierarsi con le guardie che hanno pestato. Davvero il carcere si esaurisce in questo? Narrare il carcere è difficile. Lo è perché solo chi ci finisce dentro scopre - a proprie spese - cosa sia veramente e, uscendone, cerca di dimenticarsene in fretta. Se gli chiedono di ricordarsene, imbroglia. Il più delle volte senza neppure rendersene conto. Così, le donne e uomini chiusi là dentro diventano trasparenti fino a scomparire, sostituiti da figure letterarie inventate e prive di riscontro reale. Racconti prigionieri è una piccola eccezione, in cui un ex carcerato sceglie la strada del racconto per descrivere la realtà carceraria nella sua effettiva dimensione. Non ci sono gli stereotipi della corrente pubblicistica né l'epica carceraria dei pochi intellettuali finiti dentro per caso e decisi a raccontare soprattutto sé stessi. C'è il carcere vero e gli esseri umani in carne ed ossa che scontano la propria pena dietro le sbarre. C'è lo zombi, condannato per aver sottratto il proprio corpo ad un istituto di medicina legale. Ci sono i trafficanti internazionali di droga; ma non quelli dei thriller, quelli veri con i denti marci e il gioco della dama sotto le dita. C'è il concorso letterario per carcerati, che in galera diventa inaspettatamente altro. C'è la Juventus, che dietro le sbarre muta sottilmente diventando veicolo di sogno e libertà. E i gabbiani, forse liberi forse no, se è vero che anche loro finiscono nella galera aviaria a volare in catene. C'è la birra proibita...
L' escatologia delle mondine. L'inno di chi ha lottato e lotta per «...una nuova terra dove regnino la pace e la giustizia»
«Una riflessione tra il teologico e l'ideologico sui tempi ultimi dell'umanità (con richiami a quel che ci dice la scienza di quel poco che sembra sappia sulla cosmologia) e sull'attesa atavica di "un mondo nuovo dove regni la giustizia". L'impegno e la responsabilità di ognuno per la costruzione di un mondo migliore, perché la vita abbia un senso e lasci segni positivi che potrebbe sopravviverci fino alla fine dei tempi. Questo comporta anche parlare dell'oggi, del fine vita e del dopo (vita eterna?). Di cosa ne pensano le religioni e le filosofie e soprattutto la scienza. Se le religioni abramitiche pensano ad una fine del mondo apocalittico, ma anche a "tempi ultimi" in cui regni la giustizia e la pace, le religioni orientali fanno ipotesi affascinanti sull'evoluzione spirituale nei tempi ultimi. La scienza ci dice che il mondo (la Terra) morirà come il sole e l'universo (ancora in crescita), ma l'uomo non vedrà l'apocalisse, non ci sarà più da milioni di anni... Prima di estinguersi avrà avuto la capacità di darsi migliaia di anni di pace e giustizia? La realizzazione questo mondo dove regni la giustizia sarà possibile ascoltando i profeti di pace e recuperando la profezia dei cristiani e dei socialisti delle origini. Nel mondo nuovo ci sarà anche un po' di tutti coloro che hanno cercato di fare qualcosa per migliorare questo mondo. Più vita eterna di così!».
EUR 11.40
Per non lasciare indietro nessuno. Sindrome di Down: un cromosoma e una marcia in più
In questo libro racconta la sua storia, parla dei suoi sogni e racconta della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, dello sport, della sua vita e della sua storia d'amore. Dimostra come la sua sindrome non sia un freno; dimostra che nella vita con la forza di volontà si supera ogni ostacolo. Marco non è un ragazzo speciale, è molto di più, è un esempio, un modello di vita per tanti. Marco è felice e non cambierebbe la sua condizione. Marco chiede di essere accettato per quello che è, con il suo cromosoma in più, non solo per gli occhi a mandorla, ma per le sue mille risorse. Marco ha anche una ragazza con la sindrome di Down e sono la coppia più bella del mondo. Il messaggio che Marco ci comunica con il suo libro è: "Io vi amo Down, non fasciatevi la testa, non nascondetevi dietro gli angoli, siate felici. La vita è un posto meraviglioso".
EUR 11.40
Binari divergenti. Autismo nella cultura di genere
Il ruolo delle informazioni veicolate durante lo sviluppo e percorsi educativi, così come la struttura dell'identitaria delle persone neurodiverse è cruciale per una buona qualità della vita. La percentuale stimata di popolazione non binaria o non eterosessuale nell'autismo è di circa il 70%. Sono sempre più numerosi i riferimenti in letteratura delle correlazioni tra profili aderenti al criterio diagnostico di PTSD, Depressione, Suicidio e Autismo. Gran parte di questo fenomeno dipende dall'assenza di ambiente adeguato, dalla negazione dell'accessibilità alla consapevolezza, alla gratificazione e alla comprensione di sé. Infatti, se modelli educativi binari costituiscono uno dei tanti scenari di possibilità per le persone con struttura neurologica tipica, per gli autistici questo fenomeno si sviluppa in modo molto diverso, soprattutto perché qualsiasi informazione arriva come attendibile, addirittura come norma. A volte ci si rende conto che si ha il diritto di non aderire a questi standard dopo decenni di adattamento e sofferenza, e sempre con tanto impegno. Così come per quanto riguarda l'educazione sessuale e affettiva e quella emotiva, non ci sono dati adeguati alle esigenze determinate dalla neurodiversità che riguardino anche i modelli di identità e orientamento di genere. Il testo offre una descrizione puntuale della situazione, facendo riferimento ai numerosi dati presenti in letteratura, e fornisce indicazioni anche per orientare chi è interessato a indagare sulle ragioni di questo fenomeno. Il tema assume proporzioni importanti sia nella prospettiva sociale, che clinica, che etica, fino ad andare a toccare anche ambiti di tutela e giuridici. Nei profili con co-occorrenza di disabilità, i criteri di identità e orientamento vengono ignorati, e questo spesso espone ad abusi. La convinzione che l'assistenza di educatori e operatori dello stesso genere biologico del cliente sia alla base di dinamiche disfunzionali che vanno dall'evitare il tema dell'educazione sessuale all'abuso sessuale...
Epigenetica. Come baci, carezze e coccole ti cambiano il DNA
Noi riscriviamo ogni secondo la nostra espressione genica con le scelte di quel che intendiamo fare, dire e pensare. Ormai sappiamo che l'altruismo, l'ottimismo, la preghiera, la meditazione, la spiritualità, le connessioni sociali fatte anche di baci, carezze e coccole, hanno effetti positivi sulla salute e sulla longevità perché tutto condiziona la nostra espressione genica, momento per momento. L'epigenetica, dunque, rimette nelle mani dell'individuo la responsabilità principale della sua salute o della sua malattia; e nella malattia la sua guarigione, facendoci capire che essa non spetta in primo luogo ai medici, ospedali, omeopati, chiropratici, agopuntori o altri professionisti della salute: in realtà tutto comincia da noi. Noi possiamo assumere il controllo della salute e del benessere non soltanto con una buona esposizione ai fattori ambientali e alimentari, ma anche con una pregnante esposizione alla spiritualità, perché ogni pensiero che elaboriamo, ogni emozione che proviamo si diffonde nell'organismo, influenzando il sistema immunitario, ormonale, cerebrale e, molto più in profondità, il nostro DNA. Quindi non più schiavi dei nostri geni, ma coautori, con essi, del nostro sano e armonico sviluppo psico-fisico. Il che significa che il sistema genetico da solo, pur rimanendo il fondamento di tutta l'organizzazione biologia, è niente senza le importantissime e complesse interazioni con l'ambiente esterno.
EUR 19.95
Questo dolore che vive con me. La nostra vita rubata dal governo in Iran
Una giovanissima madre, divorziata, lotta per salvare e proteggere la propria bambina in un Paese, l'Iran, che da più di quarant'anni non lascia spazio alla libertà e ai diritti. Costruendo le ali della figlia privandosi delle proprie, le permette di trovare una vita lontano, nella nostra Italia troppo distratta.
EUR 11.40
Il cuore dentro l'evento. La voce del wedding planner che da forma alle emozioni più vere
Debora è una giovane imprenditrice che da sette anni, due dei quali proprio in piena pandemia, porta avanti una attività di organizzazione eventi che si è fatta apprezzare per alcune caratteristiche particolari. Di organizzatori bravi ce ne sono molti, ma lei non è soltanto brava nel suo lavoro. Debora riesce a integrare perfettamente il suo lato umano. Debora incarna il sogno di ogni donna dal primo successo delle suffragette, poter rivestire un ruolo decisionale e autorevole, utilizzando le caratteristiche di empatia, accoglienza, multitasking, generosità e disponibilità, per quello che sono, senza doversi indurire o "mascolinizzare". Tutto questo mondo dalla facciata così luccicante e accogliente, è solo la punta dell'iceberg di una scelta fatta di rispetto, di ascolto, di condivisione, il segno di un modello etico di gestione degli affari che funziona. "Non è una professione semplice, soprattutto in un paese dove l'imprenditoria femminile, ha difficoltà a trovare spazio e a essere sostenuta, ma credendoci e impegnandomi moltissimo, in questi anni ho trovato la mia strada e nonostante tutto, sono orgogliosa di poter scegliere e di farmi scegliere dalle coppie che condividono questa modalità così particolare di empatia. Spero che raccontare il mio percorso attraverso alcune delle tappe più significative che lo hanno arricchito, sia utile anche a voi per comprendere meglio la mia scelta. Buona lettura!"
EUR 12.35
Iside e Osiride
Il lavoro è dedicato a Clea, una donna colta e intelligente, sacerdotessa di Delfi, ai quali Plutarco aveva dedicato anche il suo De mulierum virtutibus. Si tratta, senza dubbio, di un'opera nata dalle discussioni con Clea in materia di religione e sull'atteggiamento giusto con cui avvicinarvisi. Partendo dall'atteggiamento con cui accostarsi al dio da uomini saggi, Plutarco passa a trattare di Iside che, secondo lui, è «dea eletta per sapienza e amante di sapienza», cui è avverso Tifone, mostro e simbolo di malvagità. Su questo sfondo, Plutarco racconta a lungo i costumi del sacerdozio egizio, del quale Plutarco descrive abiti, usi, riti, regole di vita, collocandolo sempre, alla maniera greca, in una luce di razionalità. I capitoli 12-76, invece, sono dedicati all'esposizione allegorica del mito di amore e rinascita rappresentato, appunto, da Iside e suo marito Osiride.
EUR 11.40
Il mito della nascita degli eroi
Il libro tratta del fatto che "quasi tutti i principali popoli civili... fin da tempi remoti hanno celebrato nella poesia e nella leggenda i loro campioni, re e principi mitici, fondatori di religioni, di dinastie, di imperi, di città, in breve i loro eroi nazionali. In particolar modo la storia della nascita e dei primi anni di queste persone fu arricchita di peculiarità fantastiche, la cui stupefacente somiglianza, talvolta l'accordo letterale, in popoli diversi, separati da grandi distanze e totalmente indipendenti tra loro, è nota da tempo e ha colpito molti studiosi". Se ricostruiamo, seguendo Rank e con una tecnica in qualche modo simile a quella di Galton, una "leggenda mediana" che metta in rilievo i lineamenti essenziali di tutti questi racconti, ne ricaviamo il quadro seguente: "L'eroe è figlio di genitori di altissimi natali, il più delle volte è figlio di re."
EUR 10.16
Kemet. Historia antigua de Egipto
I misteri dell'Egitto
In Siria nel III secolo dopo Cristo, il filosofo neoplatonico Giamblico scrive un libro che è un inno e un'estrema difesa del politeismo pagano morente e lo intitola, in onore di Ermete Trismegisto, I Misteri dell'Egitto. Lo scrive per distruggere gli argomenti lanciati contro le pratiche della teurgìa, "la magia divina". Nulla è impossibile per l'uomo, egli afferma, se l'uomo sa comprendere l'arte di entrare in contatto con gli dei. I Misteri dell'Egitto diventa il "testo sacro" degli ultimi pensatori pagani: poi per più di mille anni scompare, cancellato dal trionfo del Cristianesimo. Verrà riscoperto da Marsilio Ficino nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, e dal quel momento sarà uno dei cardini del "pensiero magico" dell'Occidente, da Giordano Bruno fino ai giorni nostri.
EUR 11.40
Dei e semidei dell'antico Egitto
L'antico Egitto ha lasciato segni tangibili e incisivi della sua religione attraverso i monumenti e gli scritti. I templi abbondano d'immagini a bassorilievo e a tutto tondo, dipinte con vivaci colori, complete di didascalie e iscrizioni. Le tombe regali e nobiliari non sono da meno e sono queste che ci hanno tramandato figure e testi di grande finezza artigianale. Gli scritti funerari e magici sono degli esempi unici di miniaturistica grafica delle entità divine e di descrizioni dell'aldilà. Dall'osservazione di queste testimonianze, emerge un numero infinito di divinità, principali, secondarie, demoni e semidei. Questa folla di entità antropomorfe, ma spesso zoomorfe o miscuglio di varie parti umane e animali, lasciò disorientati i primi egittologi, dando origine a una congerie d'ipotesi, interpretazioni alcune volte distorte, e duelli letterari di vario genere.
EUR 12.35
La stele della figlia di Cheope
La stele della figlia di Cheope, altrimenti nota come stele dell'inventario, è un'epigrafe, apparentemente commemorativa, che ha sempre scatenato una certa curiosità nel mondo dell'archeologia. Il motivo principale della fama di questo manufatto è dovuto alla controversia scaturita sulla sua veridicità storica. Difatti, nel testo vengono riportate varie riparazioni che Cheope avrebbe compiuto a Giza, tra le quali figurerebbe il restauro parziale della Sfinge. Questo libro vuole ripercorre ed affrontare la storia degli studi e delle controversie di un reperto che ha fatto discutere, per cercare di giungere ad una verità effettiva.
EUR 11.40
Voci dell'Antico Egitto
Lo studio della lingua e della ricca produzione letteraria egizia ha messo l'autore davanti agli aspetti più intimi della vita degli antichi abitanti della valle del Nilo. Attraverso la lettura dei testi, di cui vengono presentati alcuni passi significativi, possiamo comprendere la mentalità degli egizi e scoprire come questi siano a noi inaspettatamente affini, pur se vissuti millenni di anni fa, in un mondo diverso dal nostro dal punto di vista sociale, economico e spirituale. Dai loro sentimenti, dai dubbi, dalle certezze, dalle intuizioni e quindi dal modo di sentire, di ragionare, di considerare la realtà e di porsi in relazione con essa e con gli altri, ci si può rendere conto che l'uomo nella sua intimità non è affatto cambiato, così come sono rimaste identiche le problematiche a lui proposte dalla vita. Da qui la suddivisione del libro in sette capitoli, riguardanti la saggezza, la moralità, l'educazione, l'amore, la morte, la religiosità e, perché no, anche la magia.
EUR 11.40
Fedro
Il Fedro (in greco antico: ?a???o?, Phâidros), scritto da Platone probabilmente nel 370 a.C., è un dialogo tra due personaggi, Socrate e Fedro. Il dialogo è composto da tre discorsi sul tema dell'amore che servono come metafora per la discussione del corretto uso della retorica. Esse comprendono discussioni sull'anima, la follia, l'ispirazione divina e l'arte. Il dialogo riguarda l'uso e il valore della retorica in connessione con l'educazione e la filosofia: sullo sfondo, a fornire il fondamentale inquadramento concettuale, permane il sistema delle idee e il metodo corretto per pervenire alla conoscenza della verità e per comunicarla. Fedro, un giovane ateniese appassionato dell'arte del discorso, incontra Socrate e con lui inizia a discorrere di retorica, mentre i due si recano fuori di Atene, nella valle dell'Ilisso, a est della città. Il luogo offre a Platone lo spunto per produrre una delle descrizioni ambientali più belle di tutta la letteratura greca.
EUR 10.16
Il Pimandro
Il primo libro del Corpus hermeticum, "Il Pimandro", si apre con la visione di Ermete. Una visione che porta Ermete ad incontrare Dio. Un Dio che si manifesta indefinito, immenso, incommensurabile quale del resto deve essere. Dio è per definizione inconoscibile, inqualificabile ma, comunque, onnipresente e visibile. Dio-Creatore e Padre deve necessariamente rivelarsi alla Sua creatura preferita, deve far sentire la presenza del padre affinché l'uomo non si senta solo e abbandonato. Questa rivelazione è necessaria per far comprendere all'uomo che la sua vita, la sua esistenza, non sono limitate al mondo materiale e tangibile, fargli capire che la sua vita va molto al di là della quotidianità e di ciò che è percepibile con i sensi. Dio, rivelandosi, vuole far comprendere all'uomo che è parte di qualcosa di più grande, indefinito, immenso: Dio. La rivelazione trasforma i prescelti in strumenti di Dio e la loro opera servirà, per coloro che sanno ascoltarli, alla realizzazione del disegno di Dio. Questo è il cammino intrapreso, tra gli altri, da Ermete. E la descrizione presente nel Pimandro consente di avere una visione più chiara del disegno divino.
EUR 11.39
Il vangelo degli egiziani
"Vangelo copto degli egiziani" o "Santo libro del grande Spirito invisibile" è un vangelo gnostico scritto in lingua copta tra il III e il IV secolo. Descrive Gesù come incarnazione di Set per liberare le anime divine dalla prigionia della carne. Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i codici di Nag Hammâdi nel 1945. Non va confuso con un altro vangelo apocrifo di matrice gnostica andato perduto, "Il vangelo greco degli egiziani".
EUR 9.40
Corpo ermetico. Corpus hermeticum
Il Corpus Hermeticum è una collezione di scritti dell'antichità che rappresentò la fonte di ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale. All'epoca il Corpus era attribuito all'antichità egizia ed era ritenuto addirittura precedente a Mosè, come opera di Ermete Trismegisto ("tre volte grandissimo Ermes"), la cui rivelazione religiosa si riteneva vi fosse in qualche modo contenuta. Marsilio Ficino indicava Orfeo, Pitagora e Platone come i più tardi rappresentanti della sapienza antica contenuta nel Corpus. Il testo come lo conosciamo oggi, si pensa che risalga al 1050 circa, periodo in cui fu raccolto e collazionato da Michele Psello, eminente studioso bizantino, insegnante di ?loso?a, storico, teologo e funzionario statale. Psello rimosse probabilmente elementi strettamente magici e alchemici, rendendo il Corpus più accettabile per la Chiesa ortodossa.
EUR 13.67
Il Timeo
Il "Timeo", scritto intorno al 360 a.C. da Platone, è il dialogo platonico che maggiormente ha influito sulla filosofia e sulla scienza posteriori. In esso vengono approfonditi essenzialmente tre problemi: quello cosmologico dell'origine dell'universo, quello fisico della sua struttura materiale, ed infine quello, anche escatologico, della natura umana.
EUR 12.35