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Zero K
Un romanzo sull'impossibile ma ineludibile necessità di dirsi addio.«Tra centinaia di anni, ammesso che l'umanità non si sia estinta e continui a leggere libri, se qualcuno vorrà capire cos'era la vita in Occidente tra la fine del ventesimo secolo e l'inizio del nuovo millennio non avrà modo migliore per farlo che leggere i romanzi di Don DeLillo» - Jennifer EganA Convergence, un'azienda tecnologica con una futuristica sede ultrasegreta nel deserto del Kazakistan, si possono conservare criogenicamente i corpi e le coscienze fino al giorno in cui la medicina potrà guarire ogni malattia. È qui che Ross Lockhart, magnate della finanza sulla sessantina, decide di portare la sua amatissima seconda moglie, gravemente malata. Eppure l'idea di continuare a vivere senza di lei è cosí insopportabile che Ross annuncia al figlio di prime nozze, lo smarrito e turbato Jeff, di volerla seguire in questa sfida contro il tempo, nell'attesa di tornare un giorno e vivere ancora insieme, per sempre. Attraverso gli occhi di un figlio, che vuole dedicarsi alla vita, e di un padre che la vuole sospendere, DeLillo si immerge negli abissi di un tema estremo e ne riemerge con qualcosa che è allo stesso tempo nuovo e universale.
EUR 9.60
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Le ragazze
Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di "squali che tagliano l'acqua". Poi il ranch, nascosto tra le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?
EUR 10.40
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Scherzetto
Immaginatevi un duello\r\nA fronteggiarsi ci sono due maschi, sangue dello stesso sangue. Il piú alto ha superato i settant'anni, è un noto illustratore, vive da molto tempo in assoluta solitudine. Il piú piccolo è una peste di quattro anni che parla come un libro stampato: un nipote visto sí e no due volte, affidato alle cure del nonno per tre giorni interi. Tra quattro mura e un balcone, nell'arco di settantadue ore, si svolge questo racconto affilato, un esemplare «scherzetto» da camera in cui convivono la rabbia di invecchiare e la fiducia nel futuro. Domenico Starnone ci inchioda ancora una volta col sorriso all'egoistica e generosa furia del nostro attaccamento alla vita.
EUR 8.80
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La realtà nascosta. Universi paralleli e leggi profonde del cosmo
L'autore di "L'universo elegante" e "La trama del cosmo" affronta la domanda delle domande: il nostro è l'unico universo? Un tempo, la parola universo significava tutto ciò che esiste. Ogni cosa. Ma negli ultimi anni le scoperte della fisica e della cosmologia hanno portato un certo numero di scienziati a concludere che il nostro universo potrebbe essere uno dei molti esistenti. Con una prosa cristallina e un uso ispirato dell'analogia, Brian Greene illustra il ventaglio delle proposte di "multi-verso" che emergono da teorie sviluppate per spiegare le sofisticate osservazioni delle particelle subatomiche e delle oscure profondità dello spazio: un multiverso in cui chi sta leggendo questa frase ha un numero infinito di doppi che leggono la stessa frase in universi distanti; un multiverso che comprende un vasto oceano di universi-bolla, dei quali il nostro non è che uno; un multiverso che nel corso del tempo attraversa lo stesso ciclo all'infinito, un altro che forse è sospeso a pochi millimetri da noi e tuttavia rimane invisibile, un altro ancora in cui ogni possibilità permessa dalla fisica quantistica prende vita. Da ultimo un multiverso, forse il più strano di tutti, fatto esclusivamente di matematica. Greene, uno dei più importanti fisici e scrittori di scienza, ci guida in un'esplorazione di questi mondi paralleli, che rivela quanta parte della vera natura della realtà potrebbe essere nascosta al loro interno.
EUR 11.20
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Paradise Sky
Scatenato, brillante e violento, Paradise Sky è il capolavoro western di Joe Lansdale.\r\n\r\n«Mentre le pagine scorrono, le immagini iniziano a danzare davanti agli occhi come in un sogno avvolgente: si sentono gli spari, il soffio del vento caldo e il gelo della luna del deserto» - Massimo Vincenzi, La Stampa\r\n\r\n Tra banditi e indiani, saloon e praterie, la leggenda di un cowboy nero che sfida a colpi di Colt il Sud bianco e razzista. Deadwood, territorio del South Dakota. Il posto perfetto per reinventarsi una vita. Soprattutto se, come Nat Love, hai alle calcagna un marito in cerca di vendetta e una mira eccezionale. Soldato e pistolero, Nat sembra destinato alla gloria. Ha tutto quello che un uomo del West può desiderare, compresa la donna dei suoi sogni e il rispetto di leggende come Wild Bill Hickok. Ma nell'America di fine Ottocento, se sei nero come Nat, gli errori del passato non smettono mai di darti la caccia come segugi assetati di sangue. Privato della casa, dell'amore e di tutto ciò che aveva conquistato, a Nat Love non resta che mettersi sulle tracce dei suoi persecutori, pronto all'ultimo, mortale duello.
EUR 11.60
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Nella mente di un terrorista. Conversazione con Omar Bellicini
In questo volume, a colloquio con Omar Bellicini, redattore italo-algerino con un'esperienza di vita divisa tra le due sponde del Mediterraneo, ci porta a comprendere i motivi profondi che sono alla radice dell'odierna violenza islamista.\r\nL'Isis, fondata nel 2014, definisce un fenomeno ma anche un'organizzazione. Ne abbiamo appreso gli slogan, le conseguenze, di rado le cause geopolitiche, mai le ragioni profonde che spingono migliaia di giovani ad aderire alla lotta armata, rinunciando alla vita. Questo libro racconta i loro perché, finora sorprendentemente trascurati. E lo fa attraverso l'incontro con una teoria dell'inconscio che ha approfondito, piú di altre, il rapporto tra la società e le scelte individuali: la psicologia analitica di Carl Gustav Jung, una scuola di pensiero tra le piú significative del Novecento. Un insegnamento che parte da un presupposto: nessun uomo è un'isola. Luigi Zoja è un'autorità internazionale nel campo della psicoanalisi junghiana. I
EUR 11.40
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Il denaro e i suoi inganni
Tutti noi usiamo il denaro, anche senza possedere delle teorie economiche. Ma per capire che cos'è ci vuole la filosofia.\r\n\r\n"I soldi non hanno odore, eppure hanno un colore. Il colore dei soldi cambia nel tempo, dai sacchi di sale al bitcoin, ma rivela l'essenza del mondo sociale, che non può prescindere da documenti, tracce, registrazioni, e dai loro supporti."\r\n\r\nJohn Searle ci spiega in che modo il denaro mobiliti il mondo sociale, creando obblighi, diritti, possibilità, con la stessa perentorietà di una ingiunzione fisica. Maurizio Ferraris risale invece all'essenza del denaro, che è la registrazione: cosí che il denaro oggi ridotto a puro bit su un computer manifesta un'essenza piú antica delle piramidi. Un confronto esemplare tra un filosofo analitico e un filosofo continentale, uniti dalla passione di parlar chiaro e di cose concrete. A cura e con un saggio di Angela Condello. I soldi non hanno odore, eppure hanno un colore. Il colore dei soldi cambia nel tempo, dai sacchi di sale al bitcoin , ma rivela l'essenza del mondo sociale, che non può prescindere da documenti, tracce, registrazioni, e dai loro supporti.\r\n
EUR 9.00
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Le acque del Nord
Vincitore Premio Costa Smeralda 2019, sezione Narrativa1859. Un uomo in fuga dai suoi fantasmi s'imbarca su una baleniera diretta verso il grande Nord. Non immagina che l'inferno può essere bianco come il ghiaccio artico. Un romanzo di avventura e sopravvivenza, scatenato e nerissimo, inarrestabile come il destino, implacabile come la vendetta.\r\n \r\n«Ecco uno dei libri piú belli dell'anno. Ci sono pezzi di bravura che sembrano arrivare direttamente da Moby Dick» - The Independent «Le acque del Nord di Ian McGuire è un libro d'avventura esplosivo, inquietante, che non si riesce a smettere di leggere. McGuire è un narratore nato» - Michiko Kakutani, The New York Times\r\n\r\n1859, Patrick Sumner è un giovane medico che ha servito nell'esercito inglese durante l'assedio di Delhi. Ma nel suo passato militare c'è un evento oscuro che l'ha costretto alle dimissioni e il cui ricordo lo perseguita. Rimasto senza un soldo e in fuga dai propri fantasmi, decide di imbarcarsi come chirurgo di bordo su una nave baleniera, la Volunteer. Nel nord della baia di Baffin, tra il Canada e la Groenlandia, c'è una polinia (una zona di mare artico dal microclima particolare dove si concentrano le balene) nota come North Water: è qui che è indirizzata la Volunteer, ed è qui che il suo equipaggio scoprirà cos'è l'inferno. Del resto sembra già una nave di dannati: a bordo della baleniera, Sumner si ritrova di fronte un'umanità perduta e violenta. Ma soprattutto si ritrova di fronte un uomo brutale, che sembra essere l'incarnazione stessa del male: Henry Drax, il ramponiere. Quando sulla nave viene ucciso un giovanissimo mozzo, primo di una serie di brutali omicidi, Sumner è costretto a guardare in faccia il suo passato e a sfidare nuovamente l'orrore. Candidato al Man Booker Prize. Inserito in ogni lista...
I draghi locopei. Imparare l'italiano con i giochi di parole
La soddisfazione per un'invenzione linguistica che piace, l'emozione dell'intuire e dell'indovinare, la sorpresa di una combinazione casuale, la sfida dell'enigma o la trasgressione del nonsense, la spensieratezza della comicità, l'intelligenza dell'ironia Questa è la vita dei Draghi locopei: Ersilia Zamponi, un'insegnante sensibile e inventiva, e i ragazzi di una scuola media intitolata a Gianni Rodari, sul lago d'Orta. Assieme hanno usato le parole - i loro nomi, i nomi dei loro professori e delle squadre di calcio preferite, le parole dei libri e quelle della pubblicità - non per parlare o scrivere ma per trasformarle. Il loro inno è un esilarante rovesciamento di quello di Mameli: "Sorelle di Francia / la Francia va a letto / col piede infilato / in una ciabatta". "L'unico modo davvero possibile, davvero serio, per imparare a usare, a possedere, ad amare la lingua", avrebbe osservato Giovanni Raboni. Sono gli Esercizi di stile della scuola e hanno sedotto molti altri insegnanti, studenti e lettori comuni: è quasi impossibile incontrare I Draghi locopei senza sentire la voglia di emularne i giochi.
EUR 9.60
Pensare con i piedi
La letteratura è come la vita: un viaggio verso l'ignoto, con la poesia del piacere e dell'orrore.Gli eroi picareschi del calcio, l'Argentina dei padri della patria, le magiche visioni dell'adolescenza: tre mondi all'apparenza distanti che propongono insieme i prodigi dell'immaginario privato di Soriano e la storia vera e sofferta del suo Paese. Nella prima parte del libro, l'autore rivive i tempi felici ed eroici del suo passato di centravanti e racconta - lui ragazzino di dieci anni - l'impossibile partita con gli inglesi delle Falkland o quella ben piú leggendaria tra socialisti e comunisti nella Terra del Fuoco. Nella seconda parte l'epoca peronista vista attraverso gli occhi di un bambino all'ombra dell'orgogliosa figura paterna, antiperonista ed eterno perdente. Nell'ultima sezione del volume Soriano recupera storie e personaggi del passato e propone ancora una partita di calcio: quella del «mondiale» fantasma del 1942 tra tecnici nazisti, operai italiani antifascisti e indios mapuches. Mondi e voci diversi legati insieme dalla forza della memoria «che ingigantisce ogni cosa» e dalla straordinaria scrittura di Soriano: caustica, nostalgica, ricca d'ironia.
EUR 8.80
Gerusalemme. Storia di una città-mondo
Una lettura indispensabile per comprendere perché il mondo intero si è dato appuntamento a Gerusalemme\r\n\r\nCome fare la storia di una «città epilettica»? Come sviluppare con calma la storia di una città schiacciata dalle memorie, stremata dalle identità, soffocata sotto la pressione delle proiezioni e dei progetti, stritolata dai discorsi e dalle strategie, smembrata dalle rivendicazioni e dalle appropriazioni? Gerusalemme non si appartiene, Gerusalemme non è di Gerusalemme, Gerusalemme è una città-mondo, una città in cui il mondo intero si dà appuntamento, periodicamente, per affrontarsi, confrontarsi, misurarsi.\r\n\r\n\r\n \r\nCrocevia tra Oriente e Occidente, culla dei tre monoteismi e città santa per tutti e tre, meta di pellegrinaggi e oggetto di devozione incessante, luogo dell'origine e delle attese escatologiche, posta in gioco di incessanti conflitti politici e della definizione non solo simbolica dell'identità di popoli e nazioni, Gerusalemme è piú che mai al centro dell'attenzione del mondo come una sorta di laboratorio della convivenza o della guerra civile, dell'appartenenza comune o dell'odio per l'altro. Questo libro apre una serie di prospettive inedite su una delle città piú cariche di memoria e piú controverse del mondo. Gerusalemme non è un campo di battaglia sul quale nel corso dei millenni avrebbe avuto luogo un presunto scontro di civiltà, la guerra delle identità religiose o territoriali. Prendendo le distanze da tali categorie di dubbio valore, questo libro racconta la lunga storia di una città dalla sua nascita ai nostri giorni. Mantenendosi rispettoso dello spirito dei luoghi come delle cesure temporali, il volume racconta invece la vicenda di una città-mondo aperta ai quattro venti, la culla comune entro la quale hanno preso vita di volta in volta l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, e i cui emblematici luoghi santi riflettono sia gli scambi e le influenze storiche, sia i conflitti e...
Giorni senza fine
Sebastian Barry è considerato uno dei piú grandi autori irlandesi contemporanei. Giorni senza fine ha vinto il Costa Award, il Walter Scott Prize for Historical Fiction, l'Independent Bookshop Award ed è stato finalista al Man Booker Prize. \r\n\r\n«Questo è il mio romanzo preferito dell'anno: un'epopea americana straordinaria, a volte violenta, a volte tenera, che racconta con grande lirismo il destino di due giovani uomini.» - Kazuo Ishiguro\r\n\r\nNel 2018, Sebastian Barry è stato nominato «Irish fiction laureate». Thomas McNulty ha appena quindici anni quando fugge dalla Grande carestia irlandese e approda nel Nuovo mondo. Qui incontra John Cole, un ragazzino vagabondo con un goccio di sangue indiano e, addosso, un vestito con piú buchi che stoffa. Le praterie del West che si aprono di fronte a loro sembrano senza fine, come le avventure che si offrono ai cuori giovani e generosi, come i giorni da attraversare insieme. Tra fughe e travestimenti, imprese rocambolesche e rischi di ogni genere, addii che sembrano irreversibili e l'insperata felicità di ritrovarsi, Giorni senza fine è il delicato ritratto di un amore appena sussurrato nel clamore assordante della nascita della nazione americana. «Questo è il mio romanzo preferito dell'anno: un'epopea americana straordinaria, a volte violenta, a volte tenera, che racconta con grande lirismo il destino di due giovani uomini». L'America di metà Ottocento è un posto senza pace. A ovest gli indiani si oppongono all'aggressiva avanzata dei bianchi tentando di difendere il territorio in cui hanno sempre vissuto, mentre a est si riversano gli europei in fuga dalla carestia, illusi di aver trovato la salvezza. Thomas McNulty ha solo quindici anni quando, rimasto orfano, decide di tentare la sua fortuna lontano dall'Irlanda e approda sulle coste americane. Qui Thomas incontra per caso John Cole che ha all'incirca la sua...
Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l'uguaglianza che non c'è
U come Uguaglianza. L'uguaglianza che è fondamento di una democrazia. L'uguaglianza che deve essere tutelata nell'istruzione pubblica. Un libro per tutti quelli che hanno a cuore la scuola\r\nSpesso si dice che la scuola deve servire per immettere i ragazzi nella società. Non è cosí: serve invece a immaginare una società che ancora non conosciamo.\r\nSpesso si dice che i ragazzi devono imparare a essere se stessi; devono invece imparare a diventare se stessi. Non bisogna isolare ciò che avviene in classe da ciò che avviene fuori, o peggio, rendere funzionale il lavoro in classe alle ideologie del mondo non scolastico. Quattro sono i fuochi centrali del discorso sull'educazione oggi: valutazione, qualità della formazione, rapporto tra mondo della scuola e del lavoro e infine uguaglianza. Temi legati da una visione politica nel senso pieno del termine: non si può parlare di scuola senza pensare alla cittadinanza del futuro. Occorre recuperare la centralità della scuola: di fronte alla crisi delle altre agenzie educative è rimasta il luogo dove esercitare l'uguaglianza. Uguaglianza che è il baluardo capace di resistere alle ideologie individualiste e all'elogio della competizione.
EUR 15.20
Marrani. L'altro dell'altro
Vittime di violenza politica e intolleranza religiosa, inassimilabili malgrado il battesimo forzato, perseguitati dalle prime leggi razziste, costretti a un'emigrazione interiore, non piú ebrei, ma neppure cristiani, i marrani sono «l'altro dell'altro».\r\n«Il libro è carico di storia, ragione, riflessione, che molti insegnanti di liceo farebbero bene a condividere (data la qualità della scrittura) con i loro studenti. È la storia del rapporto dei cristiani con gli ebrei prima della Shoah. E dopo.» - Furio Colombo, Il fatto Quotidiano\r\n La scissione lacerante, la doppiezza esistenziale conducono alla scoperta del sé, all'esplorazione dell'interiorità. Gli esiti sono disparati: vanno dalla mistica di Teresa d'Ávila al concetto di libertà di Baruch Spinoza. Pur iscritto nella storia, il marrano ne eccede i limiti rivelandosi il paradigma indispensabile per sondare la modernità politica. Sopravvissuti grazie alla clandestinità, alla resistenza della memoria, al segreto del ricordo, divenuto con il tempo ricordo del segreto, i marrani non possono essere consegnati all'archivio. Il marranismo non si è mai concluso. Esclusi, segregati, doppiamente estranei, i marrani inaugurano la modernità con il loro sé scisso, la loro ambivalenza. Dissidenti per necessità, danno avvio a un pensiero radicale, inventano la democrazia. La loro storia non è terminata. Quanti marrani esistono ancora?
EUR 11.40
Il romanzo della canzone italiana
Rischiamo di dimenticarlo, ora che il nuovo millennio viaggia veloce tra disincarnati suoni virtuali. Ma il Novecento, non è stato forse il secolo della canzone?\r\n«All'inizio del 1958 tutto è pronto per cambiare, e tutto cambia. Ma gli italiani non ne hanno ancora la precisa percezione. Nell'aria c'è odore di miracolo economico, s'intravede un'inedita promessa di sviluppo. In fondo nessuno l'ha detto a chiare lettere, e per una di quelle sincroniche e stupefacenti coincidenze della storia, il compito di questa esplosiva rivelazione spetta a una canzone.»\r\n\r\nSe provassimo a mettere qualche migliaio di canzoni in fila una dopo l'altra, in ordine cronologico, otterremmo il piú esauriente, variopinto, veritiero romanzo del Novecento, quantomeno quello che ne racconta meglio l'educazione sentimentale. Grazie a uno straordinario incrocio di congiunture sociali e culturali, la storia della canzone italiana moderna ha un inizio preciso. È la sera del primo febbraio del 1958. Modugno canta Nel blu dipinto di blu e improvvisamente avviene un salto evolutivo. Gli italiani si rendono conto che tutto sta per cambiare, e la canzone volta pagina: inizia un'avventura mirabolante e irripetibile che dura fino ai nostri giorni, passando attraverso la sensibilità dei primi cantautori genovesi, scoprendo le gioie dell'estate e dell'adolescenza del rock'n'roll, crescendo attraverso la rivolta dei gruppi beat, maturando nella rivoluzione promossa da De André, Guccini, Battisti, e nel rinascimento che tra gli anni Settanta e Ottanta porterà la cultura musicale del nostro Paese ai suoi massimi splendori. Fino alle innovazioni che toccano la soglia del 2000. È una storia intensa e profonda nella quale possiamo leggere gioie, emozioni, caratteri, aspirazioni e contraddizioni della nostra identità culturale.
EUR 18.05
Parla, mia paura
Poche volte come in questo libro il dolore diventa carne viva e incandescente, racconto sincero di un'esperienza che nasce autobiografica e si fa subito universale. Simona Vinci si immerge nella propria paura e cerca un linguaggio per confessarla. L'ansia, il panico, la depressione spesso restano muti: chi li vive si sente separato dagli altri e incapace di chiedere aiuto. Ma è solo accettando di «rifugiarsi nel mondo» e di condividere la propria esperienza che si sopravvive. La stanza protetta dell'analista e quella del chirurgo estetico, che restituisce dignità a un corpo di cui si ha vergogna, l'inquietudine della maternità, la rabbia della giovinezza, fino allo strappo iniziale da cui forse tutto ha avuto origine. Scavando dentro sé stessa, Simona Vinci ci dona uno specchio in cui rifletterci. Si affida alle parole perché «le parole non mi hanno mai tradita». Perché nella letteratura, quando la letteratura ha una voce cosí nitida e intensa, tutti noi possiamo trovare salvezza. Simona Vinci ha vinto il Premio Campiello 2016 con La prima verità. È cominciata con la paura. Paura delle automobili. Paura dei treni. Paura delle luci troppo forti. Dei luoghi troppo affollati, di quelli troppo vuoti, di quelli troppo chiusi e di quelli troppo aperti. Paura dei cinema, dei supermercati, delle poste, delle banche. Paura degli sconosciuti, paura dello sguardo degli altri, di ogni altro, paura del contatto fisico, delle telefonate. Paura di corde, lacci, cinture, scale, pozzi, coltelli. Paura di stare con gli altri e paura di restare da sola. Nel posto in cui vivevo allora arrivava il richiamo lacerante dei piccoli rapaci notturni nascosti tra i rami degli alberi. Di notte, l'inferno indossava la maschera peggiore. Di notte, quando nelle case intorno si spegnevano tutte le luci, tutte le voci, quando sulla strada il...
Il soffio degli antenati. Immagini e proverbi africani. Ediz. illustrata
Un viaggio nella tradizione africana, tra parole e immagini. Una serie di fotografie che tenta di restituirne la vitale bellezza specchiandola nell'antica e icastica saggezza dei proverbi. \r\n\r\nAlla carica sapienziale della cultura orale si affiancano cosí delle concrete microstorie, spesso riassunte in un volto scolpito dalle fatiche della vita o in un luminoso sorriso. Un percorso fatto non solo di molteplici incontri, quelli dell'autore con le persone ritratte, ma anche di due sguardi in un gioco di rimandi intrecciati. Settantasette immagini che evocano alcuni aspetti fondamentali del mondo africano: la vecchiaia, la solidarietà, la famiglia, l'amicizia. Il soffio degli antenati - dal titolo ispirato ai versi di Birago Diop, poeta senegalese che aderí al movimento della Negritudine - intende catturare e reinterpretare il misterioso sapere che proviene dal passato e forse rappresenta l'ultimo soffio di una storia che finisce, ma la cui forza evocativa sopravviverà ancora, se sapremo ascoltarla.
EUR 19.00
L' identità culturale non esiste
Un piccolo libro con una tesi molto grande: per risolvere i conflitti che dilaniano il mondo, e in particolare l'Europa, dobbiamo partire dal concetto di «identità culturale». \r\n"La rivendicazione di un'identità culturale tende oggi a imporsi in tutto il mondo, a causa dei nazionalismi e della globalizzazione. Ma è un errore parlare di «differenze» che isolano le culture. Conviene, piuttosto, parlare di scarti, che le mantengono l'una di fronte all'altra, promuovendo un terreno comune."\r\n\r\nUn concetto pernicioso che porta a pensare alla cultura come a qualcosa di statico, determinato, immobile. Un concetto che tende a produrre da un lato comunitarismi integralisti, dall'altro relativismi inerti e indifferenti. Oppure barricate per difendere orticelli culturali o indifferentismo dove tutto va bene purché omologo e uniforme. Invece proprio della cultura è il dinamismo, lo scambio, la permeabilità. Usando la rara peculiarità intellettuale di una doppia conoscenza, quella del mondo occidentale e del mondo cinese, Jullien riesce a stabilire l'unica piattaforma possibile per un'umanità pacificata. Quella in cui le idee e le culture sono qualcosa di dinamico, di fluido, senza steccati. Un antidoto prezioso a un mondo che costruisce barriere. La rivendicazione di un'identità culturale tende oggi a imporsi in tutto il mondo, a causa dei nazionalismi e della globalizzazione. Ma è un errore parlare di «differenze» che isolano le culture. Conviene, piuttosto, parlare di scarti , che le mantengono l'una di fronte all'altra, promuovendo un terreno comune.
EUR 11.40
Cromorama. Come il colore ha cambiato il nostro sguardo. Ediz. a colori
Perché le matite gialle vendono di più delle altre? Perché Flaubert veste di blu Emma Bovary? Perché nei dipinti di Mondrian il verde non c'è mai? E perché invece Hitchcock lo usa in abbondanza?\r\n\r\nNella società delle immagini il colore informa, come nelle mappe. Seduce, come in pubblicità. Narra, come al cinema. Gerarchizza, come nelle previsioni del tempo. Organizza, come nell'infografica. Valorizza, come nei cosmetici. Distingue, come negli alimenti. Oppone, come nella segnaletica stradale. Si mostra, come nei campionari. Nasconde, come nelle tute mimetiche. Si ammira, come nelle opere d'arte. Infine, nell'esperienza di ciascuno, piace. Tutto questo accade grazie a qualche tecnologia. In primis quella dei mass media, che comunicano e amplificano le abitudini cromatiche. Il pubblico osserva, sceglie, impara; finché queste consuetudini non standardizzano la percezione e il colore comincia a parlare da solo, al punto da sembrare un fatto naturale. Intrecciando storie su storie, e con l'aiuto di 400 illustrazioni, Falcinelli narra come si è formato lo sguardo moderno, attingendo all'intero universo delle immagini: non solo la pittura, ma anche la letteratura, il cinema, i fumetti e soprattutto gli oggetti quotidiani, che per la prima volta ci fa vedere in maniera nuova e inconsueta. Tutte le società hanno costruito sistemi simbolici in cui il colore aveva un ruolo centrale: pensiamo al nero del lutto, al rosso del comunismo o all'azzurro del manto della Madonna. Ciò che di straordinario è accaduto nel mondo moderno è che la tecnologia e il mercato hanno cambiato il modo in cui guardiamo le cose, abituandoci a nuove percezioni. Visto su uno smartphone, un affresco risulta luminoso come una foto digitale. Le tinte cariche e brillanti dello schermo sono ormai il parametro con cui valutiamo la purezza di ogni fenomeno cromatico. Chi ha conosciuto il colore della televisione,...
Diagnosi e destino
Tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Un giorno arriva un esperto e con una parola ci dice qualcosa che modifica il corso della vita, in peggio o in meglio\r\n«La malattia non è una metafora, diceva la Sontag: ma il momento della diagnosi è cruciale nella vita dei pazienti, spesso messi davanti a un bivio esistenziale. Una bellissima guida psicologica, piena di riferimenti letterari, per tutti. Pazienti e, soprattutto, medici» - Robinson, La Repubblica\r\nMomento chiave della relazione medico-paziente, la diagnosi non è solo un processo di conoscenza compiuto da chi la formula, è anche un'occasione importante della conoscenza di sé. Ed è sempre un incontro: con il corpo, la chimica dei farmaci, la cura di sé, la scienza medica, la (s)fiducia nella medicina, il passato dell'anamnesi, il futuro della prognosi, la nostra personalità, le nostre paure e difese. Sulla malattia e l'essere malati si è scritto molto. Meno sulla diagnosi e l'essere diagnosticati. O con internet, sull'autodiagnosticarsi, solitari esploratori dei nostri sintomi. Le diagnosi non sono sentenze e le malattie non hanno un «significato», non sono metafore o colpe. Possono però abitare le nostre vite come narrazioni e mitologie personali. Dal morbillo alla depressione, tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Che è timore, conoscenza e relazione. Comprenderne mitologie e significati ci aiuta a percorrere i confini incustoditi delle nostre vite, sempre piú divise tra corpo, mente e tecnologie.
EUR 11.40