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Una cosa che volevo dirti da un po'
La relazione dell'autrice con la madre è il centro oscuro della sua ricerca artistica e dà vita qui a tredici storie di formidabile bellezza. \r\n«Alice Munro mette nero su bianco il dolore e il piacere della vita nel canto di una prosa asciutta, senza mai sperperare una parola.» - The Daily Telegraph\r\n«Il problema, l'unico problema, resta mia madre. Ed è ovviamente lei quella che cerco di afferrare; è per raggiungere lei che è stato intrapreso l'intero viaggio. A quale scopo? Per delimitarla, descriverla, illuminarla, celebrarla, per liberarmene; e non ha funzionato, perché incombe da troppo vicino, come ha sempre fatto. Io potrei sforzarmi in eterno, con tutto il talento che ho, e con tutti i trucchi che conosco, e sarebbe sempre lo stesso». È questa la profetica conclusione cui giungeva la narratrice dell'ultimo racconto di questa raccolta di Alice Munro, la seconda, datata 1974. «Una cosa che volevo dirti da un po'»: la formula di un'intima, innocua confessione per un viaggio che da allora non cessa di tracciare percorsi inesauribili e sempre nuovi.\r\n\r\n\r\n\r\n"Le tredici storie che compongono la seconda raccolta di Alice Munro, pubblicata nel 1974 e ora per la prima volta in Italia, sono accomunate in larga misura da uno sguardo retrospettivo sulle cose e da riflessioni postume su un passato che tramanda i suoi misteri senza risolvere rancori, gelosie e amori complicati e cattivi. Gli anni non possono spegnere gli incendi della giovinezza, i quali continuano imperterriti a consumare l'ossigeno delle relazioni. Quella tra le due sorelle Et e Char, per esempio, avvinghiate l'una all'altra dal risentimento non meno che dall'affetto, dall'invidia dell'una per la luminosa e invincibile bellezza dell'altra, dal ricordo di piombo di un fratellino annegato, e dalla loro futile rivalità sentimentale. O la danza macabra fitta di tradimenti...
Il marchio dell'inquisitore
Il cadavere di un uomo incastrato dentro un torchio tipografico. Un investigatore con un passato misterioso perfino per lui, che porta sul collo, impresso a fuoco, il marchio di un roveto ardente. Una vicenda tesissima tra intrighi politici, segreti ecclesiastici e vendette private.«Tanto di cappello alla messa in scena, alla documentazione, alla credibilità di Marcello Simoni» - Sergio Pent, La StampaNella Roma del Secolo di Ferro, a pochi giorni dall'inizio del XIII giubileo, la danza macabra incisa su un opuscolo di contenuto libertino sembra aver ispirato l'omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l'inquisitore Girolamo Svampa, scostante, abitudinario, razionale come uno scienziato, eppure esperto di demonologia e stregoneria. Ad aiutarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre Francesco Capiferro, segretario della Congregazione dell'Indice, e il fedele bravo Cagnolo Alfieri. Ma prima che si arrivi alla soluzione dell'intricato e pericoloso mistero scorrerà altro sangue.
EUR 9.60
Tante piccole sedie rosse
Una notte d'inverno un misterioso straniero raggiunge a piedi un villaggio sulla costa irlandese. Dice di essere un poeta e un guaritore, di avere erbe e pozioni per lenire i dolori e curare i problemi sessuali. Ha una personalità magnetica, tanto che la piccola comunità di Cloonoila ne è presto conquistata. Fidelma McBride più di tutti. E il suo destino rimarrà segnato in modo ineluttabile.
EUR 9.60
Prima di cadere
Un jet privato si inabissa al largo di New York. Due soli passeggeri sopravvivono miracolosamente al disastro. Ma l'ipotesi dell'incidente non convince nessuno. Le vittime erano persone con molti segreti. E se uno di questi fosse all'origine dello schianto?\r\n«Un romanzo che mi ha travolto dalla prima all'ultima pagina. Ancora non mi sono ripreso.» - Michael Cunningham\r\n«Io l'ho divorato in un giorno. Questo per dire quanto Prima di cadere sia coinvolgente e brillante. Leggetelo.» - James Patterson\r\n«Hawley sa perfettamente come incollare il lettore alla pagina. Prima di cadere è un thriller torbido e potente.» - The New York Times Book Review\r\n«Un romanzo strepitoso.» - The Washington Post\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUna sera d'estate i membri di due ricche famiglie newyorkesi e un pittore fallito salgono su un volo privato di ritorno dal mare. Il loro doveva essere un breve viaggio, invece, sedici minuti dopo il decollo, l'aereo precipita nelle acque dell'oceano. Gli unici superstiti sono Scott Burroughs, l'artista, e un bambino di quattro anni, ora unico erede di un impero economico, che l'uomo è riuscito a salvare. Mentre i media avanzano ipotesi di complotto, la polizia e i servizi segreti scandagliano nelle esistenze dei passeggeri. Da eroe, Scott si ritrova a essere un sospettato. E anche il prezioso legame che ha instaurato con il piccolo sopravvissuto comincia a essere corroso dalle insinuazioni.
EUR 11.20
Il mestiere dello scrittore
Confidenze, dettagli biografici e ammissioni di passi falsi. Insomma: un libro pieno di umanità.\r\n\r\nCome si impara a scrivere? Esistono dei veri e propri esercizi per l'aspirante romanziere? Cosa determina l'originalità di un libro? È giusto assegnare ai premi letterari tanta importanza? Uno scrittore dove «trova» i personaggi da mettere in scena? La scuola prepara davvero alla vita o serve solo a rendere i ragazzi conformisti? Qual è l'importanza della forma fisica per un romanziere? E soprattutto: per chi si scrive? Con «Il mestiere dello scrittore» Murakami Haruki compie un gesto straordinario e inaspettato: fa entrare i suoi lettori nell'intimità del suo laboratorio creativo, li fa accomodare al tavolo di lavoro e dispiega davanti a loro i segreti della sua scrittura. Sono «chiacchiere di bottega», confidenze, suggerimenti, che presto però si aprono a qualcosa di piú: una riflessione sull'immaginazione, sul tempo e l'identità, sul conflitto creativo tra forma e libertà. In questo senso «Il mestiere dello scrittore» è anche un'autentica autobiografia letteraria di uno degli autori più schivi del pianeta. È un libro pieno di curiosità e rivelazioni sul mondo di Murakami: dal fatto che la sua prima e più importante editor è la moglie, che legge tutto quello che scrive e di cui lui ascolta tutti i consigli; a quando riscrisse «Dance Dance Dance» due volte: la prima a Roma, in una stanza d'albergo confinante con una coppia un po' troppo focosa, la seconda a Londra quando si accorse che il dischetto su cui aveva salvato il file del romanzo si era cancellato - mesi dopo però, per le bizze a cui i computer ci hanno abituato, la prima versione rispunta fuori e Murakami deve ammettere che la seconda, che senza l'inghippo informatico non avrebbe mai scritto, è molto migliore della prima. Murakami...
Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo
Ian Stewart passa in rassegna le diciassette equazioni che hanno cambiato la storia dell'umanità. E lo fa spiegando non solo l'enorme impatto che hanno avuto sul progresso e la vita di tutti, ma riuscendo nel miracolo di svelare il loro limpido splendore anche a chi con i numeri non ha mai avuto molta dimestichezza.\r\n«Stewart è un genio nel modo in cui trasmette il suo entusiasmo e il senso di meraviglia. La sua preziosa conoscenza non solo rende le equazioni interessanti, ma svela il lato cool della scienza.» - New York Journal of Books\r\n\r\nLe equazioni sono la linfa della matematica, delle scienze e della tecnologia, in loro assenza il nostro mondo non esisterebbe cosí come lo conosciamo. Possono incutere timore o risultare enigmatiche, ma certo non possono essere ignorate. Ian Stewart dimostra che non bisogna essere degli scienziati per comprenderle e apprezzarne l'austera bellezza, questo perché ogni equazione ha un forte legame con la realtà, con il mondo che ci circonda. Le leggi della natura e molti segreti dell'Universo non sono spiegabili soltanto con l'ausilio delle parole: la storia dell'umanità e della sua conoscenza del mondo reale può essere raccontata, con precisione e in profondità, anche e soprattutto attraverso queste fondamentali diciassette equazioni, che dai tempi del teorema di Pitagora giungono a lambire le attuali, a volte «sconcertanti», teorie della fisica quantistica. La legge di gravitazione universale di Newton, il secondo principio della termodinamica, la relatività, lo strano mondo dei quanti dell'equazione di Schrödinger, la teoria del caos, la formula dell'andamento dei prezzi nel mercato finanziario... Sono diciassette modi con i quali gli uomini di scienza interpretano la realtà da oltre tremila anni.
EUR 12.80
Cosa faremo di questo amore. Terapia letteraria per cuori infranti
Si può attraverso i libri superare un amore finito?\r\n«Gabriele Di Fronzo è un prosatore raffinatissimo, e anche un artista che scende in profondità. E le due cose, la scrittura e la sua essenza, vanno assieme.» - Valeria Parrella, Grazia\r\nAmore e separazione sono gemelli siamesi. Eppure non ci sono testi specifici che aiutino ad affrontare un lutto amoroso. Ci sono infinite guide per conquistare un uomo o una donna, ma nessuna che spieghi come lasciarsi senza farsi male. Ci sono decine e decine di studi scientifici sul corteggiamento, animale o umano, e neanche una fenomenologia della rottura. Ma forse il grande manuale che ciascuno di noi può consultare durante una crisi sentimentale è la letteratura. In letteratura infatti quasi ogni storia è la storia di qualcuno che abbandona o è abbandonato. Da Enea e Didone ad Anna Karenina, da Carver a Bolaño passando per Flaubert non c'è scrittore che non abbia scritto di amori finiti, appassiti, impossibili. E se tutta questa tristezza non servisse solo a farci piangere, ma anche a lenire le pene di un cuore ferito? Perché non c'è cura migliore di un libro per capire che le relazioni sentimentali da sempre finiscono, così come da sempre gli uomini e le donne continuano ad andare avanti e a ritrovare la felicità.
EUR 10.40
L' avventura, la noia, la serietà
In quest'opera del 1963, Vladimir Jankélévitch mette a fuoco tre registri, o «tempi musicali», all'interno dei quali si articola la dinamica della vita e scorre il ritmo del divenire.\r\n\r\n«L'Avventura, la Noia e la Serietà sono tre diversi modi di considerare il tempo. Ciò che è vissuto e appassionatamente sperato nell'avventura è l'affioramento dell'avvenire. La noia, al contrario, è vissuta più che altro al presente. Quanto alla serietà, essa è un certo modo ragionevole e generale non di vivere il tempo, ma di inquadrarlo nel suo insieme, di prendere in considerazione la maggiore durata possibile».\r\nIn quest'opera del 1963, Vladimir Jankélévitch mette a fuoco tre registri, o «tempi musicali», all'interno dei quali si articola la dinamica della vita e scorre il ritmo del divenire. Con il caratteristico stile caldo e «parlato» delle celebri conferenze parigine, egli profila l'inaggirabile contraddittorietà dell'essere umano, avvalendosi non solo della consueta magistrale «leggerezza», ma anche di una indomita capacità di penetrare la realtà nelle sue pieghe più nascoste e complesse. Senza mai perdere l'ancoraggio alla grande tradizione filosofica, letteraria e musicale, antica e moderna, che Jankélévitch conosceva come pochi. Consapevole fino in fondo dei limiti del pensiero e del linguaggio, con i quali ingaggia uno strenuo corpo a corpo, la sua riflessione, coraggiosa e intransigente, ne coglie allo stesso tempo l'intima profondità e l'estrema serietà.
EUR 20.90
Suburra
Il libro che ha ispirato\r\nla prima serie tv italiana Netflix.\r\n\r\nUna Roma lunare e sguaiata, scenario di una feroce\r\nmattanza. Un Grande Progetto che seppellirà sotto\r\nuna colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici,\r\nun bandito e un carabiniere, che ingaggiano la loro\r\nsfida finale. Intanto, mentre l'Italia affonda, politici,\r\nalti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare\r\nall'orgia perpetua di questo Basso Impero criminale.\r\n«Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno\r\nera diventato infame, qualcuno si faceva la galera in\r\nsilenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto\r\nsenza pretese. Il Samurai era ancora là. L'antico\r\nnome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati.\r\nAd affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui\r\naveva cercato di esserne degno. E il potere, quello, era\r\nconcreto, vivo, reale. Il Samurai era il numero uno».
EUR 14.25
Io sono con te. Storia di Brigitte
«Uno di quei romanzi - pochi, preziosi - capaci di cambiare lo sguardo di chi legge grazie a parole che tolgono dai nostri petti il cuore di pietra e ci regalano un cuore di carne» - Benedetta Tobagi\r\n\r\nBrigitte arriva alla stazione Termini un giorno di fine gennaio. Addosso ha dei vestiti leggeri, ha freddo, fame, non sa nemmeno bene in che Paese si trova. È fuggita precipitosamente dal Congo, scaricata poi come un pacco ingombrante. La stazione di Roma diventa il suo dormitorio, la spazzatura la sua cena. Eppure era un'infermiera, madre di quattro figli che ora non sa nemmeno se sono ancora vivi. Quando è ormai alla deriva l'avvicina un uomo, le scarabocchia sul tovagliolo un indirizzo: è quello del Centro Astalli, lí troverà un pasto, calore umano e l'aiuto che le serve. Di fatto è un nuovo inizio, ma è anche l'inizio di una nuova odissea. Io sono con te è un libro raro e necessario per molte ragioni: è la storia di un incontro e di un riconoscimento, di un calvario e una rinascita, la descrizione di un'Italia insieme inospitale e accoglientissima, politicamente inadeguata e piena di realtà e persone miracolose. Melania Mazzucco si è messa in gioco a ogni pagina come essere umano e come scrittrice, scegliendo una forma flessibile e nuova, esatta, personale, carica di un'emozione trattenuta e dirompente. E raccontando tra mille storie possibili quella di Brigitte come si apre una porta o si imbocca un sentiero. Perché è solo dentro gli occhi di ogni singola persona che si può vedere il mondo.
EUR 10.00
La paura
Una serie di omicidi violenti e inspiegabili. Un viaggio nelle zone d'ombra della natura umana alla scoperta di cosa si nasconde nella mente di un serial killer.\r\n\r\n Il primo a essere ritrovato è il cadavere di un giovane rifugiato, ormai irriconoscibile, che galleggia nelle acque gelide della baia. Nessuno si era preso la briga di denunciarne la scomparsa, nessuno si presenta a reclamarne il corpo. Una settimana piú tardi, Eva Karin Lysgaard, vescovo di Bergen, viene accoltellata a morte per strada. Eva era una figura pubblica, molto stimata, strano che fosse in giro da sola la vigilia di Natale. Infine un tossicodipendente, trovato morto di overdose in uno scantinato. Una serie di avvenimenti in apparenza scollegati tra loro, ma che pazientemente Vik e Stubø cominciano a mettere in relazione. Traduzione di Giovanna Paterniti.
EUR 12.00
Nel guscio
Un romanzo sorprendente, un thriller unico nel suo genere raccontato dal novello Amleto che una madre assassina porta in grembo.\r\n«Un romanzo da standing ovation.» - Antonio D'Orrico\r\n\r\n Una donna, Trudy, suo marito John Cairncross, editore e poeta, e l'amante di lei nonché fratello di lui, Claude, agente immobiliare senza troppi scrupoli. Un triangolo destinato a concludersi nel sangue quando Trudy e Claude decidono di uccidere John, per impadronirsi della sua prestigiosa e decadente casa di famiglia. L'unico testimone del loro crimine è il narratore della storia, il bambino che Trudy sta per mettere al mondo; che non può vedere eppure è in grado di sentire ogni cosa. E attraverso le sue sensazioni, le sue ipotesi e i suoi dubbi scopriamo i dettagli del delitto e soprattutto i passi falsi dei due complici. Un romanzo sorprendente, un thriller unico nel suo genere raccontato dal novello Amleto che una madre assassina porta in grembo. Traduzione di Susanna Basso.
EUR 9.60
La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna. (1915-1918)
Come avranno fatto i soldati italiani e austriaci ad arrivare con i loro zaini, le armi, l'equipaggiamento sulle vertiginose pareti alpine? Di tutto questo movimento, di questo sistema; di quel che avevano elaborato i teorici della guerra verticale; di quel che vissero, videro e scrissero i combattenti; del formarsi di miti e antimiti, racconta Diego Leoni in un saggio storico che si legge come il romanzo di un'epoca.\r\n\r\n\r\n\r\nCome avranno fatto i soldati italiani e austriaci a vivere e sopravvivere tra terra, fango, freddo, ghiaccio, roccia e acciaio? Quei soldati che, prima della vittoria, avevano dovuto conquistare la montagna. La guerra italo-austriaca fu soprattutto una guerra di montagna e la guerra di montagna fu molte guerre: di masse sugli altopiani, alpinistica sulle vette e sui ghiacciai, sotterranea in tutti i settori, tecnologica e di saperi. Immaginata e preparata come una sfida di breve durata, inchiodò i suoi attori per piú di tre anni su un ambiente ostico e ostile, mai pensato prima come spazio di insediamento di centinaia di migliaia di uomini. Per combattere e sopravvivere lassú, gli eserciti si impadronirono dello spazio alpino, delle sue genti, delle sue piante, dei suoi animali, delle sue risorse: lo attrezzarono, lo scomposero, lo ricomposero, lo artificializzarono, portando in quota un numero iperbolico di animali, di armi, di mezzi, di materiali. Misero in campo nuove tecniche; svilupparono all'estremo l'alpinismo; e infine sprofondarono nelle viscere della montagna: per difendersi dalla Natura e per offendere il nemico da sotto.
EUR 13.60
Cairn
Cairn è una parola di origine gaelica che significa «mucchio di pietre» in due diverse accezioni: da una parte mucchi di pietre come monumenti sepolcrali preistorici, arcaiche tombe; dall'altra, in epoca moderna, i segnavia sui tragitti montani per indicare la prosecuzione di un sentiero. Sono due immagini simboliche che stanno entrambe molto a cuore a Testa. La prima per il rapporto con i morti, centrale da sempre nelle sue poesie, il dialogo da pari a pari con gli scomparsi, la consapevolezza di essere fatti della stessa pasta. La seconda immagine, quella del segnavia, è legata alla ricerca di una strada che contrasti lo smarrimento esistenziale. Ma i due simboli sono anche intrecciati, perché i morti possono dare indicazioni di percorso, o perlomeno a loro si vorrebbe chiederle. Tra le nuove tonalità, quella dell'invettiva che Testa adotta per la prima volta in alcune poesie di questo libro: invettiva contro un certo tipo di politici e onnipresenti figure del conformismo. Il poeta dai versi sommessi questa volta ha perso la pazienza. E per riconquistarla non gli è rimasto che muoversi in tempi e spazi remoti: dentro e fuori di sé.
EUR 10.45
Le leggende della tigre
Mentre fuori infuria la tempesta, un vecchio racconta a due viandanti quanto ha capito della vita attraverso le antiche leggende del suo popolo. Da Educazione siberiana Gabriele Salvatores ha tratto un film, interpretato da John Malkovich, uscito nel 2013. \r\n\r\n«La Siberia è fatta di queste storie. Qui non esistono norme, regole, o altre forme di potere umano. L'unico potere è quello della natura: nelle nostre leggende è racchiusa l'essenza dell'anima siberiana»\r\n\r\nDue giovani veterinari attraversano la foresta siberiana per raggiungere un raro esemplare di tigre bianca, ma nel cammino vengono travolti da una violentissima bufera. A salvarli è un misterioso bambino comparso dal nulla, che li accompagna davanti a una piccola baita di legno. Il padrone di casa, un vecchio altrettanto misterioso di nome Filaret, li accoglie al tepore della stufa, prepara una tisana fumante e li incanta per tutta la notte, fino allo spuntar del sole, narrando storie di spiriti e sciamani, cacciatori e viaggiatori, cercatori d'oro, briganti e pionieri di quelle terre selvagge. Nelle parole di Filaret, Maxim e Aleksej intravedono la possibilità di una ricchezza diversa, spirituale e naturale. I miti della Taiga riprendono vita attraverso la voce del vecchio cantastorie, gli spiriti millenari affollano ancora una volta la foresta, e il soffio della grande tigre Amba anima ogni cosa.
EUR 12.35
Da un altro mondo
Candidato al Premio Strega 2019 - Romanzo, eletto Libro dell'anno 2018 dagli ascoltatori di Fahrenheit-Radio Tre.Forse, per toccare il cuore della realtà, bisogna parlare di fantasmi. Forse ha senso trovare - oltre a una lingua, uno sguardo, una voce - una via diversa. È quello che ha fatto Evelina Santangelo in questo romanzo unico, feroce e contemporaneo, in cui i destini dei vivi e dei morti s'incrociano senza rumore. \r\n\r\n\r\nCosí come le esistenze di chi cova la rabbia e di chi la subisce. Perché «il mistero dei bambini viventi» chiama in causa il nostro mondo e lo interroga con una forza politica rara: quella della letteratura quando ha il coraggio d'immaginare il presente e il futuro. Le impronte sul mare sono le piú crudeli. A parte chi le lascia nessun altro le vede. Ora l'acqua vibra spinta dal vento in piccole onde bianche, a migliaia, verso il largo: e mentre si aspetta l'arrivo dell'anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l'Europa. Ma a noi è dato seguire il destino di poche persone. Una donna, un ragazzo e un bambino. Da quando suo figlio è scomparso, Karolina è una madre disarmata, fa scorrere i giorni persa nell'attesa. Sistema il letto di Andreas come se lui dovesse rientrare a casa la sera, ma non lo vede da molto tempo, e sa che nel suo computer ruggiscono filmati estremisti che fanno tremare. Khaled è un ragazzino forse siriano, arrivato in Europa con il fratello e la promessa di un lavoro. Ora è rimasto solo e non ha piú niente di cui aver cura, a parte quel trolley rosso che non molla mai. Lí dentro tiene il suo segreto. Tra sbarchi di clandestini in massa e pattuglie della polizia che presidiano il Paese, una nuova inquietudine infesta i sonni della...
La nobile arte dell'insulto
"Quando si rivolgono critiche a qualcuno, bisogna farlo in una lingua infinitamente sottile il cui senso rimanga implicito. Conviene evitare che l'avversario si renda conto fin dalle prime parole che lo si sta criticando: è solo al termine di un certo tempo di riflessione, a poco a poco, che questi giunge a prendere consapevolezza che le parole rivoltegli erano tutt'altro che benevole. Lo si metta a suo agio, cosicché il suo viso dapprima sorridente, viri poi dal bianco al rosso, dal rosso al violaceo, infine dal violaceo al grigio plumbeo. Questo è il più alto grado nell'arte dell'insulto". Un trattatello che affonda le radici nella conoscenza disingannata della vita e nell'arte di stare al mondo di chi ne ha viste di tutti i colori. Per la prima volta in traduzione integrale in una lingua europea, questa piccola perla dal tagliente sarcasmo offre un generale aiuto a chi voglia trarre vantaggio in una disputa grazie alla tecnica dell'invettiva. Traduzione e saggio introduttivo di Gianluca Magi. Prefazione di Michele Serra.
EUR 8.00
Che cosa vogliono gli algoritmi? L'immaginazione nell'era dei computer
Senza mai demonizzare né divinizzare quelli che sono diventati gli autentici, spesso tirannici, protagonisti delle nostre vite, Finn auspica un modello di «lettura algoritmica» della realtà in grado di dare vita a delle vere e proprie scienze umane sperimentali.\r\n\r\n Gli algoritmi ci aiutano a percorrere le strade delle città, a scegliere un libro o un film, forniscono una risposta a ogni nostro bisogno. Crediamo in essi come in una formula taumaturgica in grado di svelare ciò che dobbiamo sapere e ciò che vogliamo. Ed Finn sottolinea come l'algoritmo - ovvero «un metodo per risolvere un problema» - affondi le sue radici non solo nella logica matematica, ma anche nella cibernetica, nella filosofia e nel pensiero magico. Gli algoritmi dunque non solo descrivono il mondo, ma lo creano, riorganizzando la caotica realtà quotidiana con risultati imprevedibili, inquietanti e talvolta affascinanti. Spaziando da Snow Crash di Neal Stephenson all'Encyclopédie di Diderot, da Adam Smith al computer di Star Trek, l'autore esplora il divario tra orizzonte teorico ed effetti pratici, esamina lo sviluppo degli assistenti intelligenti come Siri, l'estetica algoritmica di Netflix, il gioco satirico virtuale Cow Clicker, la rivoluzionaria economia dei bitcoin, l'obiettivo di Google di anticipare ogni nostra esigenza e intenzione, le mappe di Uber, la crescita esponenziale di Facebook e molto altro ancora. Senza mai demonizzare né divinizzare quelli che sono diventati gli autentici, spesso tirannici, protagonisti delle nostre vite, Finn auspica un modello di «lettura algoritmica» della realtà in grado di dare vita a delle vere e proprie scienze umane sperimentali.
EUR 19.00
L' amore prima di noi
«Questo libro esplora le contraddizioni dell'esperienza amorosa, fatta di presenza e assenza, di fedeltà e tradimento, di estasi e di sofferenza; ognuno, leggendolo, ripercorre le immagini dei propri innamoramenti, ogni discorso sull'amore ci riguarda e l'eternità dei miti lo dimostra.» Corrado Augias\r\nEros e Psiche, Apollo e Dafne, Orfeo ed Euridice, Teseo e Arianna... Le loro storie sono le nostre. Le abbiamo chiamate miti, ma hanno il gusto, e il senso, della nostra vita. Paola Mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarle una volta ancora: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, così com'è. I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché vivono al fondo di noi stessi. Tornare a raccontare quelle storie è come riavvicinarsi a un mondo in cui ogni cosa aveva un'anima, e poteva accadere che gli dèi s'innamorassero di noi.
EUR 10.00
La sconosciuta
Jesper Orre, capo di una grande catena di abbigliamento, è il classico uomo dei sogni: torbido, affascinante, di classe. Emma Bohman, commessa in uno dei negozi del marchio, è innamorata di lui. La sua relazione con il ricco manager, però, si interrompe presto, ed Emma comincia anche a sentirsi minacciata. Pochi giorni prima di Natale, nell'elegante villa di Orre viene ritrovato il cadavere senza nome di una ragazza; del padrone di casa non c'è traccia. Dove è finito? Ma soprattutto, chi è la vittima? Del caso si occupano l'agente Peter Lindgren e la psicologa criminale Hanne Lagerlind-Schön; i due, che hanno già lavorato insieme, non avevano nessuna voglia di incontrarsi di nuovo.
EUR 12.00