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Ma dove sono le parole?
"Il silenzio mi passava tra le vene / sembra infinito il silenzio". Sono le parole di un poeta. Ma ha nove anni e forse nemmeno frequenta più la scuola. Eppure proprio a scuola ha imparato a comporre versi, dopo aver incontrato una strana maestra, diversa da tutte le altre: si chiama Chandra Livia Candiani, scrive una poesia tra le più significative oggi in Italia e da otto anni conduce seminari di poesia in diverse scuole elementari di Milano. Questo libro raccoglie la sua esperienza e una selezione delle poesie dei circa 1.400 studenti che hanno partecipato ai suoi seminari. "Sono le voci di bambini e bambine di nove e dieci anni", racconta. "Molti vengono da paesi stranieri, molti vivono qui scomodi. C'è un silenzio dietro queste voci, un silenzio che gli ha permesso di parlare. Questo silenzio è esposizione massima al rumore delle vite degli altri. Di cosa si fidano bambini? Si fidano del silenzio di indirizzi, di indicazioni di giudizi, si fidano del non sapere prima, si abbandonano al viaggio insieme. Per mano. Senza rete".
EUR 11.40
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Midland metro
Maggio 1999. Dopo anni di sudore, viene inaugurata Midland Metro, la linea tramviaria tra Wolverhampton e Birmingham, chiamata a rivitalizzare la regione depressa di West Midlands. Si snoda - intrecciandosi a quella della Metro - la vita di una famiglia di immigrati indiani, spaccata, per condanna del destino, in due tronconi: padre-figlia e madre-figlio. Paolo Mastroianni dà voce alla pazienza e alla fatica quotidiana di Mohan, padre impegnato a preservare la figlia dalla forza distruttiva che domina la madre; all'angoscia della moglie Gauri, destinata a scontare col suo corpo la pena atavica dello sradicamento; alla deriva ineluttabile di Martin, figlio adolescente, né indiano, né inglese; all'equilibrio e alla saggezza innati di Hope, la piccola che nel nome porta la speranza. Anticipando dinamiche sociali ed atmosfere ora anche italiane - Paese dove l'immigrazione è incominciata con sessant'anni di ritardo rispetto all'Inghilterra - Midland Metro entra nel lettore e lo induce a ritrovarsi. Se non magicamente migliore, di certo col desiderio di diventarlo.
EUR 16.15
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La madre dell'uovo
Parrebbe un noire invece è una vicenda realmente accaduta. Due storie che s'incontrano: quella di un ragazzo in rivolta contro la brutalità del potere, con il destino di una giovane giornalista che sette anni prima, in Somalia, indagava sul traffico di rifiuti tossici. Perché il fotoreporter testimone non parla? Quale segreto lo lega agli avvoltoi che roteano attorno ai due giovani protagonisti? Ogni generazione crede di essere la prima a ribellarsi a una realtà ingiusta, ma il potere ricorda chi si ribellò in passato e sa quindi prevedere chi lo farà in futuro; per questo colpisce con precisione. Quale ombra getta questo intrigo sulle odierne forze dell'ordine d'Europa? Questo romanzo si interroga sulla capacità delle immagini di svelare o di nascondere ciò che inquadrano. Di fronte alla rappresentazione della violenza, rileva le responsabilità tanto del fotoreporter quanto dell'osservatore nell'assumere un punto di vista: se quello di chi la esercita o quello di chi la subisce.
EUR 18.05
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Come cani
Perché Thomas ha rimosso una parte del suo passato? Un'infanzia solitaria nel ventre di Napoli, un padre altero e geniale, una "mamma pazza". E poi la giovinezza, spesa all'ombra dei grandi conflitti di fine Novecento, come fotografo di guerra. Tra Berlino, Barcellona e Milano, dove è diventato un artista di successo, ha costruito un tessuto di instabili affetti che non sembra più preservarlo. Quando si trova al capezzale della sorella, in una valle sperduta delle Prealpi svizzere, la vita sembra farsi sempre più assurda e minacciosa. Eppure l'incontro con un ragazzo strambo, soprannominato Mork, con un medico di campagna e con una giovane insegnante di disegno sembra aprirgli l'orizzonte di un'alleanza. Ma è davvero possibile sfuggire al peso degli anni?
EUR 9.75
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L' eresia di Pasolini. L'avanguardia della tradizione dopo Leonardi
La dolce insolenza e la disperata vitalità di un autore diverso, eretico, luterano e corsaro: Pier Paolo Pasolini, perseguitato in vita e apparentemente scandaloso nella morte, quando invece il vero scandalo è stato quello "politico", di chi lo ha fatto impunemente uccidere. Forse le radici del delitto vanno rintracciate nell'incompiuto "Petrolio", una lucida denuncia dell'intreccio corrotto tra servizi segreti di Stato, grande industria pubblica e mafia. Profeta indifeso, disilluso e incivile, perché quella era l'unica forma possibile di coscienza civile, Pasolini si è esibito come testimone autentico dell'epoca in cui viveva, sapendo di dovere pagare di persona. Questo scrittore scomodo si può rimuovere, svilire, calunniare. L'hanno fatto, quando era vivo, l'avanguardia e l'accademia e qualcuno ci riprova. Gianni D'Elia fa rivivere invece Pasolini nella sua altissima integrità: il poeta dialettale e "poematico" in lingua, il saggista, il narratore e l'autore del "teatro di parola" e del "cinema di realtà". Gli ampi reperti di questa rilettura "totale" mirano soprattutto a distruggere l'opera di restaurazione o epurazione in atto. Si assiste così a una rivisitazione appassionata di testi e idee, accompagnata da una puntuale iconografia del "nini muàrt". Perché Pasolini è stato, come pochi autori del Novecento, una vera "avanguardia della tradizione".
EUR 4.75
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La signora ermellino
Il filo di un dramma mai chiarito del tutto inanella le immagini di questa saga familiare, che sull'arco di tre generazioni attraversa più di cinquant'anni di storia. Ma la storia rimane sullo sfondo. Tra la Grecia e l'Italia, in un mosaico di paesaggi, luoghi, luci, lingue, abitudini e in un'alternanza inesausta, per intensità, tempi e registri, si ricompongono i frammenti di una vita, le scaglie di un esistere prevalentemente femminile, pieno di attese e di corporeità sottratta o bruciata o sprecata, che coincide con gli affetti solo per brevi e dissonanti intersezioni. Gli uomini sono assenti, rimpianti o respinti. E il dolore passa di nonna in madre, di madre in figlia. Una domanda rimane sempre inespressa e funge da collante tra i vari momenti e personaggi del romanzo: gli anni Trenta con la jajà che racconta le storie ai nipoti rimasti orfani; gli anni Quaranta con le prime gravidanze della piccola Linì; il presente, con una Stecco in bilico tra un futuro metropolitano e le radici greche e contadine. Lacerata tra il bisogno di restare e la spinta verso un altrove incerto, Stecco assiste impotente alle sofferenze della sorella chiusa nella follia. Poi una forza vitale la spinge ad attraversare quel mare di amarezza che la tiene in scacco. "La signora ermellino" è un libro sulla immobilità del dolore, ma è anche un romanzo che osa raccontare la forza delle immagini che nell'ombra governano i movimenti dell'esistenza.
EUR 4.75
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Indagine su Leonardo. Pavia, Vigevano, il Ticino e l'università
Chi è davvero Monna Lisa? Quell'enigmatico sorriso potrebbe appartenere a Isabella d'Aragona, a Pavia dal 1488 al 1497; lo comproverebbero i simboli della casata Sforza, ben visibili sull'abito eppure sino ad ora elusi. Leonardo avrebbe dipinto il ritratto ufficiale della duchessa proprio al Castello Visconteo, tra colonne solo abbozzate nell'incompiuto quadro al Louvre ma ben visibili, ad esempio, nella "Vernon Gioconda" (è negli Stati Uniti) e nell'"Isleworth Mona Lisa" (è in Svizzera). Entrambe queste versioni sembrano precedere la Gioconda parigina. Anche il disegno dell'Uomo Vitruviano - simbolo grafico del nostro tempo (è ovunque, anche sulla moneta italiana da un euro) - trova maturazione a Pavia nel 1490, col protrarsi del soggiorno di consulenza sull'erigendo Duomo pavese. A Pavia Leonardo rende migliore la vita all'infelice Isabella (un'intesa forse più che intellettuale). Rimira l'antico monumento equestre del Regisole ("di quel di Pavia si loda più il movimento che nessuna altra cosa. L'imitazione delle cose antiche è più lodevole che le moderne"), prendendolo infine a modello del mai concluso "gran cavallo" in onore di Francesco Sforza. E quando appunta la sua avveniristica "città ideale" prende spunto da una piacevole città "vissino a uno fiume", disegnandola attraversata da canali a convergere nel "Tesino". A Vigevano, tra il 1493 e il 1494 Leonardo prosegue la bonifica dei terreni paludosi presso la cascina Sforzesca...
EUR 19.00
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Oracoli che sbagliano. Un dialogo sugli antichi e sui moderni
C'è qualcosa nelle antiche civiltà greca e romana che può avere un valore per noi oggi? Da questa domanda si avvia il dialogo tra Maurizio Bettini, studioso del mondo antico, e Carla Benedetti, studiosa del mondo contemporaneo. Sotto gli alberi del campus dell'università di Berkeley passano in rassegna modi di pensare e di agire che l'evoluzione moderna ha scartato, ritenendoli superati. Eppure potrebbero aiutarci a correggere le nostre mentalità, in apparenza più evolute, o forse soltanto più irrigidite e astratte. Si mettono a confronto gli oracoli e i sondaggi; l'onirocritica e la psicoanalisi, con i loro modi opposti di leggere i sogni; la pluralità degli dèi e il dio esclusivo dei monoteismi, causa di conflitti che gli antichi non conoscevano; cosa sia per noi la depressione e cosa fosse per i romani. Si parla di natura umana, che per noi è immutabile, mentre era molto più fluida per gli antichi, tanto da ammettere la metamorfosi. Queste e tante altre potenze dimenticate si riaffacciano con intatta freschezza, offrendoci prospettive inattese e benefiche.
EUR 11.40
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Combattimento ininterrotto. Ediz. illustrata
"Entra, in questa Lapponia della mente in questa Islanda del cuore, nel pubere esilio di un'infinita prospettiva, nella taiga nella tundra nella muta fornace, un cumulo rossiccio e senza fondo dove puoi imparare a fare a meno di dio e dire ecco uno si sveglia in una stanza d'albergo uno in un'altra, entra ed ascolta lo stantìo di molti in un camerone, il puzzo dentro la scatola, il bambino brutto avvolto in una mata a di fuliggine dipanarsi nel ventre obeso del cielo come una figurina di pasta lievitata - un lontano profumo in cui riconosci il calamo ottuso della vita, la tregua."
EUR 9.50
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Giocare a mangiarsi
Un mondo invaso dagli insetti come in un'antica maledizione biblica. Insetti però, questa volta, non prodotti dalla natura ma fuoriusciti dagli schermi dei nostri computer: avatar virtuali, digitali, di un videogioco all'ultima moda dal titolo emblematico Giocare a mangiarsi. II romanzo procede a quadri accostati di una precisione e di un nitore talvolta ossessivi, accompagnati dal monologo sbigottito e comico ininterrotto: dal vano declamato interrogarsi della voce narrante, ora uomo ora cavalletta. II narratore assiste infatti, oltre che a episodi separati, alla propria graduale metamorfosi da uomo in insetto. La contaminazione fra mondo umano e mondo degli insetti, prima della totale scomparsa del primo, offre scene di grande suggestione come la comparsa a uno show televisivo della ragazza-cicala, uscita dal bisturi di una chirurgia estetica d'eccellenza, l'improvvisa metamorfosi di un celebre uomo di spettacolo in un piccolo onisco, che rotola buffamente fuori scena, la verve dialettica e sofistica contenuta nel dialogo fra una cimice decapitata, ex art director, e la cavalletta scrittrice sul tema della potenza distruttiva o creativa della pubblicità. Non mancano argomenti e motivi degni di un paradossologo. Fino all'apocalisse finale del videogioco e forse della vita e forse del mondo.
EUR 14.25
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L' ultima fede
Scandito in quattro raccolte, "L'ultima fede" affronta una lingua raffinata e preziosamente articolata, un linguaggio e un pensiero perturbante: spostamenti imprevedibili di nuclei eidetici, accoppiamento di immagini a immagini ciascuna delle quali spesso diverge, per senso e suggerimento, dall'altra, finché tale assemblaggio converge verso una unità qualitativa finale. L'assieme di tale scrittura è alchimistico. In quest'opera, c'è un autentico dramma dello spirito, che si spalanca sulla natura tragica dell'Evento (non dell'accadimento) e che attraversa tutto il testo. L'intero libro si espone alla contemplazione e meditazione di vere forze in lotta, interne ed esterne, delle quali viene "narrata" la fenomenologia. L'impatto con la Notte, con il baratro e la banalità del negativo, certo esige una Fede ultima e, di quella fede, pretende l'ultimità, cioè una sua qualità indefinibilmente definitiva. E, questa, una posizione mentale accarnata e l'autore vi innesta l'autorità del sangue. La grande poesia attinge i fondali dell'abisso, si contagia col Principio.
EUR 9.50
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I dubbi la storia
I suoni mesti di una chimerica creazione si alternano ai panorami amati dalla Saffo leopardiana, siti inquieti e tribolati, raggi meridiani che mettono alla prova lo sguardo imperfetto del poeta, ritmi irregolari non dominabili, sfuggenti, in cui manca sempre qualcosa per afferrarli. C'è un procedere per tentativi, un indietreggiare di fronte a ciò che è enunciato, una difficoltà a definire oltre l'apparenza, un procedimento che avanza per dissolvenze. In un Occidente certo cambiato, possiamo citare per "I dubbi la storia" quanto scriveva Harold Bloom sui versi di Paul Celan: "La poesia: insieme rifiuto della barbarie e affermazione (comunque la si voglia classificare) del potere della mente su qualsiasi universo di morte, sia esso naturale o nazista".
EUR 9.50
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Mal di fuoco
"Il cuore umano è una stella di sangue". Cosa accadrà alla Terra quando il Sole sarà morto? Come ci difenderemo dal freddo e dal buio? Dove attingeremo senso e risorse per continuare a vivere? Mal di fuoco prefigura questo scenario e cerca risposte nel fuoco. Il fuoco che arde nel cuore del pianeta e dei corpi. Tra fantascienza e sottosuolo, questo libro scorticato ci proietta nel futuro per calarci nel profondo della condizione umana. Tra romanzo e aforisma, questo libro sui generis si frantuma in una pluralità di voci dalle quali affiora, per rifrazione, la singolarità della visione dell'autore. Tra visionarietà presocratica e parabola eretica dell'avvenire, "Mal di fuoco" è un viaggio nella tenebra che dobbiamo attraversare. "Siamo fatti a somiglianza della notte". "Mal di fuoco" ha ispirato le immagini di Nicola Samorì contenute nel libro.
EUR 11.40
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Storia ingrata
Uno studente in Farmaceutica con molte assenze, "sighnorine belle ciccione" e una vedova gentile che gestisce una pensione... Tra cortili fioriti e acciottolati lindi Melchiorre Ferrari si misura con questi e altri ben più inquietanti personaggi, durante un'insolita indagine, in cui si trova a leggere lettere profumate e sgrammaticate, ma anche altre lettere senza profumo e molto ben scritte. L'Imperial Regio Commissario, frastornato anche da altri odori assai più sgradevoli, svolge il suo compito e scopre verità scomode. Con i suoi metodi poco ortodossi - che "dovrebbero insegnarli anche a Vienna" - riuscirà Melchiorre a mettere il punto finale a questa storia, per lui troppo ingrata? Riuscirà il Commissario ad assicurare alla giustizia i responsabili dei terribili e incomprensibili accadimenti?
EUR 14.25
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Nel nosocomio
Allegoria svelatamente scoperta dell'Italia contemporanea, Nel nosocomio restituisce, non troppo metabolizzata, l'allucinazione kafkiana di un Paese per vecchi, la protervia disgustosa della volgarità e dell'ignoranza al potere, dove l'amore per la bellezza è svanito nei vapori goduriosi di quei centri di wellness teledipendenti che hanno sostituito ogni forma civile di aggregazione sociale, dove l'eterna giovinezza apparente del vecchiume imperante uccide ogni giorno i giovani, con lo scippo e lo stillicidio del loro e nostro non futuro. "Nel nosocomio" è una tragedia classica negata, mira dritto ad una catarsi impossibile, ogni suo pezzetto è un gesto verbale apotropaico contro un orrore privo di ogni sia pur minimo fascino konradiano, l'orrore della vita affogata nel trash, parodia del kafkismo novecentesco decaduto a ridicolo. Nella terza parte, "Dal dormitorio", si alzano sparute voci di strazio, l'esaltazione disperata che tenta un parziale riscatto nelle repliche di una antologia di Spoon River glocalizzata e alla portata di una audience da successi pop. "Nel nosocomio" è il frutto atroce del lutto, del lutto per tutto, e anche del rutto per tutto.
EUR 11.40
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Altrove
Sei storie dallo scenario del mondo "globale", ambientate qua e là, nel Casertano, o a Budapest, o a Londra. Ne sono precari protagonisti tipi umani di ogni razza ed età (anche bambini) che, soffocati dallo squallore di una vita senza speranze, a malapena riescono a domandarsi come sarebbe vivere altrove. E le storie si intrecciano, i personaggi - come per una capricciosa regia del destino - si sfiorano e si incontrano in un quadro animato e policromo. Dalle collocazioni e dalle date accertate degli "aggiornamenti biografici" che chiudono (e insieme dilatano) il libro, tutto induce a pensare che le storie siano vere, che l'autore le abbia raccolte dal vivo, con affetto partecipe, fossero tragiche o malinconiche, grottesche o malavitose. In questa sua prima opera narrativa, Paolo Mastroianni si dimostra capace di penetrare e raccontare la realtà polimorfa dei nostri tempi, annodandone le fila con saggezza, in assenza di ogni giudizio.
EUR 4.75
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Pensiero corsaro
Di quale corpo ha bisogno la società oggi? Sia Pier Paolo Pasolini che Michel Foucault si interrogano, nell'allora nascente società dei consumi, riguardo all'azione del potere sui corpi. Entrambi intuiscono l'importanza dell'economia politica come agente di trasformazione della vita umana: l'uno studiando quella che battezza "biopolitica", l'altro dedicando il proprio impegno giornalistico ad indagare la "mutazione antropologica" in corso. Se la vita umana, intesa sia come esistenza biologica che culturale, diventa posta in gioco politica, è proprio sul terreno della vita che è possibile esercitare la critica. Questo libro ripercorre la polemica che Pasolini ingaggiò col proprio tempo, prendendo in esame una costellazione di testi - interventi e saggi critici, lungometraggi e interviste, opere letterarie e teatrali - che si susseguono fin dalla prima metà degli anni Sessanta. Pensiero corsaro definisce il gesto etico dell'ultimo Pasolini: additare le contraddizioni di un potere che si applica all'intera esistenza umana, ridefinendo i confini di vita e morte. La peculiare combinazione di pensiero e poesia che caratterizza la produzione pasoliniana si configura così come una biopolitica dell'esistenza, in quanto pone alla radice della critica la forma di un'esistenza: un'esperienza squisitamente personale e parziale della realtà, vissuta nel corpo, attraverso i sensi, in virtù delle proprie capacità interpretative.
EUR 11.40
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Due soldati
Da ragazzo, Mino Milani ha sentito parlare della Grande guerra da un uomo che oggi, fosse vivo, avrebbe centovent'anni. Si chiamava Carlo e di guerra non parlava volentieri. A ventidue anni s'era trovato nell'inferno dell'Ortigara (52a divisione alpina, 12.633 tra morti, feriti e dispersi in 18 giorni di battaglia) e in tempo di trincea aveva mangiato pane e terra e respirato puzza di cadavere, prima di poter annotare sul suo diarietto, il 3 novembre 1918: "Dio, com'è grande e bella la vittoria". Cattolico fervente era stato contrario alla guerra, ma quando gli avevano detto che era suo dovere combatterla, l'aveva combattuta, mettendocela tutta. Scrive Mario Silvestri nel suo memorabile Isonzo 1917: "La viltà di pochi non faceva che mettere in risalto il coraggio dei moltissimi". Quell'uomo, classe 1895, padre di Mino, nell'ltalietta buonista d'oggi - che si coccola e si compiace di quei pochi sarebbe un incompreso o forse un emarginato. Suo figlio, oggi noto scrittore, ha scritto questo racconto pensando ai "moltissimi": la storia di un mazziniano interventista e di un "ragazzo del '99".
EUR 11.40
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Le regole del viaggio
"'Le regole del viaggio' di Andrea Gibellini sono un passaggio definitivo verso quella consapevolezza poetica d'immagini liriche che aveva caratterizzato i suoi due precedenti libri 'Le ossa di Bering' e 'La felicità improvvisa'. Qui una sfasatura temporale di situazioni poetiche entra nelle regole della vita di ognuno di noi e determina un orizzonte di sguardi che sfuggono, con orgoglio e ironia, dalla stasi dell'ordinario. La lingua della poesia, nel contatto con la natura e con i suoi colori, nella scoperta di un evento poetico, a volte pare ancora di più affilarsi con un incedere metallico: è l'istante, la sua incandescente ed essenziale promessa che dovrebbe resistere ad ogni cosa avversa, la vera sfida di questa poesia. Il paesaggio che sappiamo emiliano, di fiumi e di pianure e di brevi colline all'orizzonte, assume contorni quasi fantastici; gli animali che lo abitano diventano esseri con manifestazioni preveggenti. Si richiamano i nomi di poeti, Brecht, Fortini, Bandini, fino al più giovane Remo Pagnanelli, come fossero i Lari magici di un percorso poetico, di un viaggio che non vuole vedere, con istintiva ostinazione (e chi è la figura-persona che intesse i versi sempre in caccia di una sorgente emotiva...), la propria fine."
EUR 11.40
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Qui come altrove
Poesia in forma di racconto, per un'epica sottovoce. Le storie di Zena Roncada della poesia hanno lo stupore, l'incantamento e la precisione della lingua che restituisce a ciascun personaggio l'unicità e il senso dell'esserci. Del racconto mantengono l'impianto e lo spazio: centurie ordinarie e minime del quotidiano nello spazio del margine, del sottobosco e del sottobanca. Vite di terracqua che la memoria conserva e condivide dando loro un nome. È una manciata di epifanie e semi: uomini e donne, vecchi vecchie e giovani - quello che pianta gli alberi o ripara i sogni, vende gli anni usati o ascolta la voce delle stoffe - sono creature speciali perché sono il loro talento, con l'aura della singolarità in un "qui" che è specchio e irradia fino a fare l'altrove. Hanno una virtù, una vocazione a stare nel mondo ed inscrivono la loro piccola traccia di silenziosa santità. Filare il dolore o accordare le speranze sono mestieri inusitati, dal sapore antico ma sempre nuovi, come appartengono al tempo di ciascuno il saper dire "così non si può più" o l'abitare il proprio sogno.
EUR 9.50