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Arrenditi Dorothy!
Si riparano bambole, in questo libro ricco e strano: si pone cura, svagata e insieme puntigliosa, alle scuciture di un'esistenza alla quale si allude di continuo, ci si avvicina indefinitamente, non la si raggiunge mai del tutto. È narrativa? È poesia? Prosa in prosa? Autobiografia? Tutto questo e niente del genere. È un campionario di case di nessuno, una raccolta di favole per addormentare una bambina troppo adulta, un ricettario di paure e perversioni così piccole che inquietano davvero. È un trattato su come "immaginare la felicità che è dentro il disastro". Ed è, forse soprattutto, una dichiarazione d'amore - e d'odio - per un'arte sorella, o pallida madre, come il cinema. Falserighe, ha sempre chiamato queste sue prose Marilena Renda: riferendosi al modo in cui ciascun "pezzo" concresceva da un'immagine-innesco, un fotogramma isolato che con la storia del film da cui è tratto, forse, più nulla ha a che vedere. Eppure quelle immagini enigmatiche finiscono per sopravvivere, a distanza, nello sviluppo paradossale che, episodio dopo episodio, di questo collage sfuggente - misteriosamente - fa una storia. Prefazione di Antonella Anedda.
EUR 15.20
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Gli amori di mia madre
Per decenni lo scrittore Peter Schneider si è portato dietro una scatola di scarpe contenente le lettere di sua madre, morta poco dopo la Seconda guerra mondiale quando l'autore aveva otto anni. Le lettere, vergate in una complessa grafia ormai in disuso, sono sempre state illeggibili, fino al giorno in cui Schneider; spinto da un amore sorretto solo da pochi e vaghi ricordi, non decide di chiedere a un'amica di aiutarlo a decifrarle. Il romanzo accompagna il figlio nella lettura meravigliata e commossa dell'epistolario materno. Ed ecco che il cliché della donna sacrificatasi per la famiglia e in eterna attesa del marito lontano (direttore d'orchestra di successo, forse compromesso col nazismo) va in frantumi lasciando spazio all'immagine di una donna anticonformista e passionale capace di vivere una vita amorosa libera e intensissima anche nel pieno della guerra. La narrazione autobiografica di Schneider ci restituisce, con una soavità che non rinuncia ad affermazioni provocatone e profonde, anche una sorprendente scrittrice mancata la cui penna si alimenta della tumultuosa intelligenza del suo cuore. La testimonianza di un destino di donna nella burrasca della Storia, e di una sete di felicità assoluta che spesso raggiunge picchi di spontanea e stupefacente bellezza.
EUR 15.20
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I giorni e gli anni (20 giugno 1968-20 agosto 1968)
È l'inizio dell'estate 1968, e sotto il sole rovente di New York risplendono e trascolorano le giornate e le memorie di Gesine Cresspahl e dei mille personaggi che abitano questa grande saga. Solisti e comprimari riecheggiano ormai nell'orecchio del lettore come note familiari eppure tanto più capaci di sorprendere, e le vicende di Gesine e dei suoi cari - su tutti la figlia Marie, costante controcanto affettuoso e polemico dei pensieri della protagonista -, così come i grandi eventi della Storia collettiva, si dispongono a intonare gli accordi conclusivi di questa opera-mondo del Novecento europeo. La sinfonia di Uwe Johnson volge al termine e, in ampie e multiformi armonie, temi e motivi convergono verso un finale polifonico, mosso e commovente. Sullo spartito del grande autore tedesco un passato sempre meno remoto e sempre più personale fa da contrappunto al presente irrisolto di una nazione divisa e di un'America d'adozione. Il lascito de "I giorni e gli anni" è una porta spalancata su quel futuro che sarà il nostro: "La Storia è un progetto". In questo quarto e ultimo volume della saga, costato all'autore un decennio di tormentato lavoro, Gesine pianifica un delicato viaggio a Praga mentre rievoca i vivaci e travagliati anni della scuola e della DDR. Marie intanto cresce veloce e, per scoprire se stessa, interroga la Storia da cui proviene. Questi densissimi mesi finali ci trascinano, in un pulviscolo di avvenimenti, fino alla scioccante repressione della Primavera di Praga.
EUR 24.70
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Ghenos Eros Thanatos e altri scritti sull'arte (1968-1985)
Il 15 novembre 1974, alla bolognese Galleria de' Foscherari, s'inaugura la mostra "Ghenos Eros Thanatos". Il curatore, Alberto Boatto, è uno dei più originali critici d'arte italiani. Tredici artisti (da Alighiero Boetti a Gino De Dominicis, da Giosetta Fioroni a Jannis Kounellis) sono raccolti, fra la nascita e la morte, dalla "forza che tenta di far legamento fra i due estremi": l'erotismo. Psicoanalisi, antropologia, cultura del "negativo" sono gli strumenti di questo "richiamo al represso, a quanto è vietato perché non allineato col presente e ne rappresenta il male". In occasione della mostra esce un libro che è, e non è, il suo catalogo: un "libro-mappa", "un periplo attorno alle situazioni limite della vita", "culmini cavi" della nostra esistenza. È il libro nero dell'arte italiana: messale sulfureo dei suoi riti più segreti e perturbanti. Come scrive Stefano Chiodi, "né saggio critico, né scritto teorico, né testo letterario, o meglio tutte queste cose assieme", Ghenos Eros Thanatos nega e insieme porta all'estremo, forse, la vicarietà e insieme il vampirismo dello scrivere sull'arte (nonché della critica in generale).
EUR 14.00
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Martin il romanziere
Marcel Aymé, ovvero quando la fantasia irrompe nella realtà con la forza di un tornado. Come accade al romanziere Martin, che aveva la brutta abitudine di far sempre morire i suoi personaggi finché un giorno non ricevette la visita di uno di loro deciso a rivendicare il proprio diritto alla vita. O a quel signore di Montmartre, cui spuntò in testa un'aureola che gli causò più imbarazzi che ammirazione. Miracoli improbabili, un po' ridicoli, sempre esilaranti, raccontati per il puro piacere di affabulare, e per mettere alla berlina i peccati dell'umanità senza rinunciare a intenerirsi per l'umanità dei peccatori. In questa raccolta di novelle, che rilancia in Italia il miglior Aymé dopo un'assenza durata decenni, il pirotecnico scrittore sciorina con benevolo ma corrosivo umorismo un campionario di figure di ordinaria straordinarietà. Un catalogo ragionato e irragionevole di casi limite per descrivere alcuni caratteri, universali e non sempre lusinghieri, della grande e litigiosa famiglia degli umani.
EUR 15.20
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Non chiedere ragione del mio amore. Da Lady Macbeth ad Amleto, le lettere dei personaggi
Nel teatro di Shakespeare le lettere innescano foschi intrighi e rivelano amori spericolati. Sono leve motrici della trama e squisiti concentrati di stile. Questo affollato volumetto raccoglie in una nuova traduzione le missive che costellano l'opera del Bardo regalando una prospettiva animata e inconsueta sui suoi immortali personaggi.
EUR 6.65
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Ma la vita è una battaglia. Lettere di libertà e determinazione
Da una canonica persa nelle brughiere inglesi Charlotte Brontë combatte a suon di lettere una battaglia quieta e determinata per affermare le ragioni del proprio genio letterario e lo straordinario talento delle sue sorelle. I numerosi appassionati dell'autrice di "Jane Eyre" troveranno in questo epistolario l'apprendistato di un'intelligenza, le peripezie di un cuore capientissimo e il percorso di una vita di formidabile consapevolezza e segreta intensità.
EUR 6.65
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Anatomia Tito. Fall of Rome. Un commento shakespeariano
Un gigante della drammaturgia del XX secolo, sempre alle prese con lavoro di riscrittura e straniamento della tradizione, capace di muoversi tra le pieghe della censura incarnando la problematica coscienza critica di un'intera nazione.\r\n\r\nIn teatro il furto non è crimine, ma impresa di genio. Come Shakespeare rubò a Seneca e Ovidio il materiale per il suo primo dramma classico, così, dopo secoli, Heiner Mu?ller saccheggiò il Bardo, Brecht e la tragica storia del Novecento per allestire uno dei testi più vividi e perturbanti di tutta la sua profetica opera. Da leggersi come un'unica fluviale narrazione poetica, "Anatomia Tito", riscrittura e commento del "Tito Andronico", si compone di quattordici trascinanti quadri in cui lotte fratricide e intrighi di palazzo si alternano agli inserti lucidi e lirici dell'autore. Uno scontro di testi e tradizioni che si amplificano a vicenda. Sullo sfondo di una Roma apocalittica, Mu?ller mette in scena la ferocia del potere e le connivenze dell'arte, lasciando intravedere nel crepuscolo di un impero l'inquieta alba di un nuovo equilibrio tra i popoli. «Un testo sull'irruzione del terzo mondo nel primo mondo». L'opera, finora inedita in italiano, è accompagnata dalle fotografie di Gómez de Tuddo, che traspongono in immagine, partendo da dettagli della Roma contemporanea, quel rapporto tra corpi e rovine, anatomia e scultura che sostanzia la visione tragica di Mu?ller.
EUR 15.20
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Lame. Rame + lime seguite da Quarantena e Versi rispersi
Riproponendo le sue prime raccolte, Rame del 1984 e Lime del 1995, questo volume è un'"edizione critica d'autore" ma insieme, annota Giancarlo Alfano, un libro nuovo di quello che è il maggior poeta della sua generazione. Collocandosi al di qua delle forme fluide dell'ultimo Rimi, infatti, Lame è anzitutto l'impressionante archivio di quella maniera neometrica che, tra gli altri, fu appunto Gabriele Frasca a introdurre, al principio degli anni Ottanta, nella nostra poesia. A posteriori, tuttavia, pure quelle torturanti gabbie sintattiche, ispirate al "fermo volere" di Arnaut Daniel, si animano di un movimento perturbante. Quei sonetti frantumati e quelle sestine moltiplicate - cui demandammo, in catacumbas, la nostra educazione o diseducazione intellettuale e sentimentale - vanno ora a comporre una storia. Ancora più forte appare così, a distanza, la "stravolta ipernovità" di quel rigore formale che era, piuttosto, stoica divisa etica e, insieme, stimmate d'un orizzonte collettivo che ci appare, oggi, nient'altro che il nostro. Dove m'hanno condotto le vecchie parole, s'intitola la prima "canzone" di Quarantena. È da sempre questa la postura di chi calchi e ricalchi stampi della tradizione - dai provenzali a Beckett, come ricostruisce Riccardo Donati, passando per Dante e gli amati barocchi - che, come solchi d'un vecchio vinile, a forza di riascoltarli acquistano una misteriosa virtù allucinatoria. Postfazioni di Giancarlo Alfano e Riccardo Donati.
EUR 30.40
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Chi apre chiude. Dispacci e cimeli arenati nel web
Quando un docente universitario insofferente dell'accademia s'imbatte nelle infinite risorse del web, e soprattutto nella sterminata piazza dei social network, può capitargli di sperimentare inedite (e più libere e personali) forme di comunicazione, non solo con i suoi studenti ma anche con un pubblico più ampio di sconosciuti che presto diventeranno "amici". Così lo "stato" e le note di facebook gli offriranno un davanzale da cui ogni giorno affacciarsi per dire la sua sul mondo, per alternare detti e contraddetti, plausi e botte, paradossi e congetture. Un disordinato e appassionato diario in pubblico, insomma, in cui discutere di politica e di costume, di letteratura e di vita, ma anche d'altro e dell'Altro: se in queste pagine accadrà al lettore d'incappare in segrete memorie o in dubbiosi atti di fede, è perché l'autore è convinto che ogni ricerca dovrebbe anzitutto esporre e mettere in discussione l'effimera identità del ricercatore.
EUR 11.40
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Le contraddizioni del mentre. Frammenti di vite
"Le contraddizioni del mentre" è una raccolta di racconti nata dall'idea di catturare, attraverso storie brevi come fossero piccoli frammenti di vite, il senso del tempo e delle infinite possibilità che esso racchiude. Un senso misterioso e affascinante, indagato a partire da un gioco linguistico che, nella grammatica temporale, contrappone la "contemporaneità durativa" del "mentre" a quella "momentanea" del "quando", per cui nel "mentre" succedono cose nel mondo o nella vita di una persona e contemporaneamente, nello stesso istante, altre si manifestano, accadono, per durare lungo tutto lo stesso intervallo di tempo.
EUR 12.35
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Adesso è tornare sempre
"Non vuole stupire Pietro Cagni né fare il verso a nessuno. Non ha debiti con poetiche né onanistiche né narcisistiche. Non intende spiazzare il lettore con lampi di eloquenza e coup de théâtre. La sua scrittura è mossa, semmai, dall'attenta passione dell'apicoltore. Quella a cui ci introduce il giovane Cagni è una cartografia del corpo: tra 'zigomi', 'guance pallide' e 'spalle bucate', lambisce 'polsi stanchi', 'caviglie' e 'dita sfatte', tra 'mani perdute' e 'ciglia lunghissime', per accogliere 'l'universo addosso' e contenere infine gli 'occhi di chi sta e respira'. Lei."
EUR 9.50
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D'Arrigo, Guttuso e i miti dello Stretto
L'idea di "Horcynus Orca", il romanzo pubblicato nel 1975 da Stefano D'Arrigo, nasce poco più di un quarto di secolo prima a Scilla, sullo Stretto di Messina, nell'ambito di un progetto non codificato con Renato Guttuso tra pittura e scrittura. Grazie alle ricerche di Sergio Palumbo su testi risalenti al 1949 dei due artisti, emerge il comune impegno di rivisitare miti classici, leggende e racconti popolari legati al microcosmo dello "Scill'e cariddi". Secondo il modello gramsciano dell'intellettuale organico e il messaggio etico vittoriniano di ricostruzione spirituale e materiale dell'Italia post-fascista, al centro del progetto sono l'uomo e il riscatto degli umili lavoratori, nuovi eroi del tempo moderno. Tra il '49 e il '50 Guttuso dipinge a Scilla pescatori, marine e battute di caccia al pesce spada. Da lì si consolida il suo realismo sociale e contemporaneamente parte l'avventura letteraria dell'"Horcynus" di D'Arrigo.
EUR 11.40
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I vini della Toscana
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The wines of Tuscany
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Les vins de Toscane
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Die Toskanische Küche
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Siena. Ediz. inglese
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San Gimignano, Certaldo, Monteriggioni
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San Gimignano, Certaldo, Monteriggioni. Ediz. tedesca