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Carlo Corazza. Dal cavallo alla Luna
Carlo Corazza ha vissuto nell'epoca più entusiasmante e dinamica dell'umanità, dalle millenarie carrozze allo sbarco sulla luna. Uomo all'antica, ha saputo adeguarsi al rapido evolversi della storia e della scienza, accettando il nuovo senza abbandonare il passato. Trascorre gran parte della vita nella sua Tabiano, giuntovi ancor bambino da Londra. Lavora con i genitori nella Salsomaggiore della Belle Époque, frequenta i più elitari salotti d'Italia. Prosegue l'impegno di Papà Giacomo e di Mamma Rosa, ampliando e modernizzando l'azienda agricola di Tabiano, con pazienza, costanza ed amore. Con altrettanto impegno promuove la costruzione della "Guidovia Santuario della Guardia". Con Anna crea una bella famiglia, Giacomo, Giovanni, Rosa Alessandra, la vecchiaia allietata da nove amatissimi nipoti. Un esempio per la sua discendenza ed i tabianesi tutti.
EUR 26.60
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Guide to the temple of Mut at Jebel Barkal. The conservation project
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Jebel Barkal. Half a century of the Italian archaeological mission in Sudan
La missione archeologica italiana in Sudan è stata fondata nel 1973 e da allora ha svolto un lavoro intenso e continuo nel sito UNESCO di Jebel Barkal, l'antica città di Napata. Cinque decenni di scavi e ricerche hanno portato alla luce un quartiere reale del periodo Meroitico, caratterizzato dal palazzo del re Natakamani (I secolo d.C.). E dai numerosi edifici di diversa destinazione e stile architettonico che lo circondano. Di pertinenza di questi edifici sono anche numerosi reperti che testimoniano una cultura materiale ricca di originalità e influenze mediterranee. Questo volume è il risultato di mezzo secolo di lavoro, ereditato, rivisto e ripensato. C'è sempre molto da fare, perché la ricerca, sia sul campo che in biblioteca, è sempre in corso. Tuttavia, la missione mira a fornire finalmente una panoramica completa e informata dei principali aspetti dell'ambientazione storica, architettonica e materiale del meroitico Jebel Barkal.
EUR 28.50
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Michelangelo e la Cappella Sistina. I disegni di Casa Buonarroti in dialogo con Sebastiano del Piombo
«Catalogo della mostra aperta presso il Museo civico "Luigi Rossi Danielli", sede distaccata del Museo dei Portici in Palazzo dei Priori a Viterbo dal 30 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023 Michelangelo e la Cappella Sistina. I disegni di Casa Buonarroti in dialogo con Sebastiano del Piombo" è una mostra voluta a Viterbo da Vittorio Sgarbi, che finalmente realizza un antico sogno che MetaMorfosi, insieme alla compianta Pina Ragionieri, allora Presidente di Casa Buonarroti, aveva coltivato. Mi capitò dieci anni fa circa, alla ricerca dei gioielli nascosti dell'arte e della cultura, di essere autorizzato ad entrare nel Museo Civico allora chiuso perché pericolante, e potei ammirare i due capolavori di Sebastiano del Piombo, la Flagellazione e soprattutto la Pietà realizzata in collaborazione con Michelangelo. Nacque l'idea di una mostra in cui le opere del grande maestro e quelle del suo amico e poi seguace potessero essere esposte insieme. Negli anni successivi la città di Viterbo ha deciso di spostare le opere di Sebastiano a Palazzo dei Priori, in una nuova sede espositiva che le valorizzasse. Ma solo con questa mostra, in occasione della quale la Flagellazione trova una collocazione nuova, più consona all'imponenza dell'opera, quel sogno diventa realtà. Si tratta di un'operazione di grandissimo interesse per gli studiosi e gli appassionati, e per il grande pubblico». (Dall'introduzione di Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi)
EUR 24.70
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Artisti di oggi e di domani-Artists of today and tomorrow. Ediz. bilingue. Vol. 3
La terza edizione del catalogo di arte contemporanea "Artisti di Oggi e di Domani" intende offrire un'occasione di incontro e confronto tra espressioni creative diverse con l'obiettivo di focalizzare l'attenzione sulle attuali tendenze contemporanee. Una ricerca accurata tesa a selezionare Autori che grazie al loro operato danno testimonianza dello stato dell'arte a noi più vicina e che si distinguono nel vasto panorama internazionale. Un catalogo, dunque, che ogni anno si rinnova mantenendo la propria identità e la costante di voler presentare e celebrare le esperienze e le personalità più rappresentative dei linguaggi artistici odierni. The third edition of the contemporary art catalogue "Artists of Today and Tomorrow" intends to offer a chance for encounter and confrontation amongst different creative expressions with the aim at focusing the attention on the current contemporary tendencies. An accurate research aiming at selecting Authors who, with their work, testify to the state of the art closer to us, popping up in the vast international landscape. Hence, a catalogue that renews each year, maintaining its own identity and the constant will to present and celebrate the experiences and the more representative personalities of the current artistic languages.
EUR 28.50
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4ª Biennale nazionale dei licei artistici. Il Futuro. Mostra-Concorso 2022
"La Biennale nazionale dei Licei artistici rappresenta anche in questa sua quarta edizione un'occasione preziosissima per riflettere sulle domande fondamentali che ci interpellano come persone e come comunità. Il tema scelto, quello del Futuro, raramente è stato cosí cruciale come nell'attuale momento storico. Un momento segnato da crisi profonde, ma anche un momento di grandi opportunità, in cui si possono esplorare itinerari inediti e si può liberare la creatività dei nostri giovani, come suggerisce la citazione scelta di Albert Camus: "Ogni creazione autentica è un dono al Futuro". È con questa sfida, con la capacità di reinventarsi e di costruire nuove interpretazioni dell'oggi e del domani, che le ragazze e i ragazzi sono stati chiamati a confrontarsi. È anche la grande sfida che attende la nostra società, all'interno della quale la scuola dovrà essere sempre più in grado di portare alla luce le idee, i talenti, la straordinaria ricchezza immateriale e progettuale insita in ogni ragazzo. Per costruire insieme il Futuro." (Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito)
EUR 28.50
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Galileo Chini. Ceramiche tra liberty e déco-Ceramics: from Liberty to Déco. Catalogo della mostra (Faenza, 26 novembre 2022-14 maggio 2023). Ediz. illustrata
Catalogo della Mostra aperta presso il Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza dal 26 novembre 2022 al 14 maggio 2023. Galileo Chini (1873-1956), uno dei protagonisti indiscussi dell'arte italiana, fu un artista poliedrico, versatile, geniale, tra i pionieri del Liberty in Italia, sensibile alle invenzioni della Secessione viennese, ma anche precursore del gusto déco. La grande mostra organizzata dal MIC di Faenza vuole essere un omaggio alla sua passione per la ceramica, alla quale si dedicò, dal 1896 fino al 1925, prima con L'Arte della ceramica e poi con le Fornaci S. Lorenzo. La sua varia e molteplice attività ideativa e progettuale fu originale e personalissima, essendo tra i primi ad avviare una produzione in chiave moderna, quale espressione della sua epoca, in linea con quanto a livello europeo le manifatture stavano esprimendo e sperimentando.
EUR 32.30
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PROmemoria Bari. Il sistema delle arti: focus multidisciplinari 1970-2021
Un'identità polifonica, frammentata ma vivace, emerge dalla ricognizione sul "sistema delle arti" nel capoluogo pugliese: oggetto di indagine in questo secondo volume di Pro Memoria, il progetto editoriale promosso dall'Accademia di Belle Arti di Bari in occasione dei cinquant'anni dalla sua nascita e a cura di Giancarlo Chielli e Antonella Marino. L'iniziativa è stata inaugurata un anno fa da Pietro Marino con i suoi densi Diari dell'arte Levante, che ricostruivano la trama complessa delle storie che hanno caratterizzato l'arte in città tra il 1960 e il1980. La ricognizione è proseguita quest'anno con il primo tomo della serie Pro Memoria, costituito da due saggi di Lia De Venere e Antonella Marino che ripercorrono le relazioni tra "arte contemporanea e istituzioni pubbliche" a Bari dal 1980 al 2021. Pro Memoria 2 si apre invece ad un ventaglio di collaborazioni che approfondiscono altri aspetti della storia artistica barese, allargando lo sguardo sul sistema culturale cittadino tra gli anni Settanta e gli sviluppi attuali.
EUR 28.50
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Montebelluna. Progetti per nuove centralità
Nel volume viene approfondito il tema della rigenerazione urbana attraverso lo studio di alcune aree cruciali del territorio del Comune di Montebelluna. Sono in esso presentate le esperienze di indagine e di progetto che, a seguito dell'accordo stipulato tra il Comune e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale dell'Università di Padova, gli studenti degli insegnamenti centrali di Composizione architettonica e urbana hanno sviluppato nell'ambito del corso di laurea in Ingegneria Edile - Architettura durante l'anno accademico 2021-2022. Il tema della rigenerazione urbana si inquadra nella più generale visione di uno sviluppo sostenibile in conformità agli orientamenti più attuali.
EUR 24.70
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Ferruccio Ferrazzi. Gli arazzi delle corporazioni dal progetto al capolavoro
Il neo istituito Ministero per le imprese ed il Made in Italy prende avvio con l'Unità d'Italia nel 1861 come Ministero per l'Agricoltura, l'Industria e il Commercio e nel corso del tempo è stato protagonista di alcuni cambi di sede, numerose riorganizzazioni e riposizionamenti nell'ordinamento, diverse denominazioni e aggiornamenti di competenze, anche dopo la visione organica del 1999. La sede del Dicastero dal 30 novembre 1932 è Palazzo Piacentini-Vaccaro, ubicato in via Veneto, nel rione Ludovisi, una delle zone che maggiormente furono coinvolte nelle trasformazioni urbanistiche dei primi anni del '900. L'edificio, progettato specificamente per essere la sede del Ministero delle Corporazioni, è evocativo di una amministrazione moderna ed efficiente, assai diversa da altri esempi architettonici analoghi, iconiche "regge della burocrazia". Caratteristica unica del Palazzo è la stretta connessione tra la funzione che era chiamato a svolgere e la sua stessa forma architettonica, perfettamente coerente con la suddivisione degli spazi di lavoro e quelli di alta rappresentanza, con il significato delle decorazioni e con l'acquisizione dell'intero patrimonio artistico costituito da quadri, sculture, boiseries e arredi d'epoca. A 90 anni dall'inaugurazione del Palazzo resta interessante il dibattito sul suo principale artefice e progettista, Marcello Piacentini, incontrastato protagonista della nuova forma urbis di Roma, fautore del rinnovamento modernista di molte città italiane, ma soprattutto teorico della nuova architettura e coordinatore di grandi progetti che offriranno ampi spazi di lavoro a giovani architetti e numerosi artisti. Peraltro, ancora oggi il Palazzo riserva sorprese, curiosità e necessita di attività di studio e ricerca per rispondere a interrogativi rimasti ancora insoluti. Per questo motivo, a conclusione dell'intervento di restauro conservativo dei sette arazzi di Ferruccio Ferrazzi, opere artistiche tra le più interessanti presenti nel Palazzo ed appositamente commissionate per abbellire il salone del Consiglio delle Corporazioni, si è...
Lungo la Via Severiana. Archeologia e storia a Castel Fusano
Nel 1932 la Pineta di Castel Fusano, di proprietà dei principi Chigi, fu acquisita dal Governatorato di Roma, con lo scopo di aprire al pubblico un contesto naturalistico pressoché intatto e allo stesso tempo di valorizzarne le importanti testimonianze archeologiche. Il nuovo parco fu inaugurato il 21 aprile 1933. Nello stesso anno si avviarono lo scavo e il restauro di una villa romana, tradizionalmente attribuita a Plinio il Giovane, e di una piccola basilica paleocristiana conservata nei pressi, oltre al ripristino del lastricato dell'antica via litoranea, nota come via Severiana. Da quel momento questi monumenti sono entrati nella cura della X Ripartizione Antichità e Belle Arti del Comune di Roma, oggi Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Questa pubblicazione si pone all'interno degli interventi di valorizzazione previsti dal Progetto Via Severiana, volendo fornire uno strumento utile alla conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni dall'età antica ai giorni nostri.
EUR 19.00
Michelangelo architetto. I disegni di Casa Buonarroti
Sebbene Michelangelo venga ricordato nella cultura popolare soprattutto per i capolavori pittorici della Sistina, egli si riteneva solamente uno scultore. Ma il Michelangelo architetto non è stato meno eccellente del pittore e dello scultore. Questa mostra offre uno sguardo antologico sul Buonarroti meno noto, eppure cosí incisivo nella storia dell'arte. Cosí come nelle altre arti, anche nell'architettura Michelangelo aveva un solo obiettivo, che lo portò ad accettare gli incarichi pubblici più impegnativi: primeggiare. Anche per questo diversi dei suoi progetti, forse proprio quelli più straordinari, tra i quali la Basilica di San Giovanni dei Fiorentini e la Libreria "secreta" della Laurenziana, non sono stati mai messi in opera. Anche le mura di Firenze rimangono tra i suoi progetti incompiuti. Quando si tratta di Michelangelo, però, nulla può essere sprecato, e oggi possiamo ammirare la fortificazione di San Miniato a Firenze, che è opera del sammarinese Giovan Battista Belluzzi, ma sulla base delle mura temporanee di Michelangelo. Il confronto tra i progetti michelangioleschi (qui esposti) e l'opera di Belluzzi non poteva quindi che portarci proprio a San Marino (essa stessa una fortezza) per realizzare questa mostra, curata da Alessandro Cecchi e che si avvale del prezioso contributo di Leo Marino Morganti.
EUR 24.70
Le arti e gli artisti nella rete della diplomazia pontificia
«Anche i doni hanno la loro stella. Il S. Pietro in mosaico che S.S. ha destinato per S.M. Prussiana ne ha avuta una di veramente benefico influsso. Il S.P. non avrebbe mai creduto che un oggetto cosí tenue meritar potesse cotanto la soddisfazione d'un re sí potente. S.M. vi ha certamente ravvisato un pegno d'un vero e distinto attaccamento per parte del donatore, ed in ciò non si è ingannato» Minuta del cardinale Giulio Maria Cavazzi della Somaglia al rappresentante diplomatico prussiano Christian Karl Josias von Bunsen, 12 giugno 1825.
EUR 28.50
Palazzo Chigi in Ariccia nel contesto del complesso berniniano e dell'antico feudo chigiano
Il Palazzo Ducale di Ariccia costituisce un complesso architettonico unitario e armonico, la cui conformazione attuale è il risultato della radicale trasformazione del vecchio castello Savelli, promossa dai Chigi dopo l'acquisto del feudo nel 1661. La dimora è una vera "capsula del tempo" per la miracolosa conservazione dell'arredamento storico, incrementato dopo la vendita del Palazzo Chigi di Roma allo Stato (1917) con ulteriori importanti arredi e manufatti d'arte. La sopravvivenza delle destinazioni originarie delle sale, tra zona pubblica e appartamenti privati, offre in ambito romano un raro modello di residenza nobiliare di campagna allestita secondo criteri cerimoniali, ove il contenuto forma un insieme omogeneo con le funzioni degli ambienti. Francesco Petrucci, architetto e storico dell'arte, dal 1998 ricopre la carica di Conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia, che ha contribuito a trasformare in un centro museale e culturale polifunzionale. Direttore della rivista "Castelli Romani", è professore affiliato di storia dell'arte presso il College of Human Science, della Auburn University (USA). Autore di numerosi libri e articoli su riviste scientifiche, curatore di mostre, si occupa di ricerche inerenti la pittura, la scultura, l'architettura e le arti decorative del Barocco e del Settecento romano.
EUR 142.50
108 perle tra gli origami di un'esistenza
Esistono luoghi che corrispondono a convinzioni. Possono essere spazi territoriali, temporali, fisici e mentali, nei quali vengono costruite certezze che sorreggono l'identità e la personalità di chi vi si ritrova, in una condizione di calibrato equilibrio. È una regola di vissuto comune, è uno stato di esistenza generalizzato, che dura sempre e comunque solo fino a quando non accade qualcosa che sposta il baricentro della posizione assunta e consente, o determina, una visione differente dell'insieme e di sé. Il processo di accettazione del cambiamento, a quel punto, dipende da quanto sono forti e validate le convinzioni di esistenza e di essenza e da quanto, invece, sono il risultato di un'impostazione che risponde a imperativi culturali, sociali e morali che possono essere messi in discussione nell'ottica di una sperimentale forma di vita e, forse, anche di felicità. La protagonista è una donna che si trova a coniugare emozioni semplici con le logiche mentali di una razionalità costante che, inevitabilmente, la vede artefice e vittima nell'antitesi della sua crescita umana e della sua formazione professionale. Non viene identificata con un nome proprio volutamente a simboleggiare che può ben corrispondere a chiunque, piuttosto che semplicemente a qualcuna nello specifico, ma gliene viene assegnato uno, quello della Musa Euterpe, quando incontra un artista di strada che, prima per gioco e poi per raggiungere un fine orientato, riesce a sovvertire le certezze che fondano la sua moralità, proiettandola in un vissuto di sofferta confusione, di inaspettati ripensamenti, di ragionati compromessi, di atteggiamenti contraddittori e di vulnerabile fragilità. Figure di comparsa, che contribuiscono a far oscillare l'altalena della sua rettitudine, sono una zingara ambulante e una barista: la prima le regala una collana che finisce con l'essere l'oggetto transizionale che la allontana dal passato e la unisce al Musico,...
Alba Gonzales. Vissi d'arti fra danza, canto, scultura e resilienza
Donna delle Arti, Alba Gonzales. Le sue mani, la sua voce, l'armonia del suo movimento coreutico la caratterizzano in una vita densa di stimolante creatività. La sua biografia intreccia esperienze artistiche e personali, con il fulgente baricentro di una mente in grado di catturare le emozioni e trasfonderle nella danza e nel canto lirico, prima, in età giovanile, e nella plasticità della scultura poi. Il coup de foudre per la scultura avvenne quando, dopo la nascita delle sue due figlie, si accorse di poter trasformare l'impalpabile inquietudine dell'artista che sentiva dentro in figure in cui il movimento, studiato alla scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma, poteva infondere l'anima al marmo e al bronzo. Accanto all'Amore per l'arte in tutte queste sue declinazioni, c'è stato un altro grande Amore ad illuminarla: quello per il marito Giuseppe, prematuramente scomparso, uomo di rara sensibilità che l'ha sempre compresa e sostenuta, forse perché, per metter su famiglia, aveva rinunciato a seguire la carriera di tenore, pur avendo grandi potenzialità. Un Amore tanto grande da illuminare sia gli stretti legami familiari sia da "percepirsi" nelle sue opere, incentrate su tre pilastri ispirativi: l'ironia, l'amore e il dramma. Introduzione di Vittorio Sgarbi.
EUR 57.00
Industrial archaeology. Heritage and project-Archeologia industriale. Patrimonio e progetto
Il libro esplora temi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio industriale attraverso la conservazione, il restauro o il riuso adattivo di edifici e siti significativi. A tale proposito, vengono analizzati diversi progetti architettonici e urbani che mirano sia al recupero della memoria storica e collettiva, sia a favorire lo sviluppo di nuovi tipi di attività sociali, culturali, ed economiche utili a migliorare la qualità della vita delle persone e la sostenibilità ambientale, oltre che ad avviare importanti processi di rigenerazione di intere aree urbane ed extraurbane, confermando cosí il ruolo strategico di questi interventi.
EUR 26.60
Il Pastura. Un'antologia di restauri. Dalla cappella Ponziani di Santa Cecilia in Trastevere alla cappella Vitelleschi nel Duomo di Tarquinia
«Nel mese di settembre 2020 veniva presentato nel duomo di Tarquinia il volume avente ad oggetto gli affreschi del Pastura nella cappella Vitelleschi ora nel coro della chiesa, oggetto di un impegnativo restauro allora da poco ultimato. L'intervento era stato l'occasione per ammirare da vicino il ciclo pittorico e comprendere la tecnica e lo stile di questo artista, così importante per la storia dell'arte del Lazio e dell'Umbria meridionale, che lavorò a fianco di artisti celeberrimi come Perugino e Pinturicchio. Le pitture erano pervenute ai nostri giorni danneggiate dal calore prodottosi da un incendio a metà Seicento, che ne aveva sciolto le applicazioni di cera dorate. Gli spunti di interesse del cantiere erano stati tali da aver raccolto la preziosa collaborazione dell'infrastruttura IPERION_CH (Integrated Project for the European Research Infrastructure on Culture Heritage) ed il coinvolgimento del CNR, del MOLAB, del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, del Dipartimento di Chimica dell'Università di Bologna. […] In questo volume vengono resi noti i dati degli studi e delle indagini diagnostiche relativi a quel restauro, Per una serie di positive circostanze l'attività di tutela della Soprintendenza è riuscita in questi ultimi anni a dedicarsi a più opere del Pastura nella provincia di Viterbo. Sono stati compiuti restauri finanziati dalle Diocesi proprietarie dei beni (Civitavecchia, Civita Castellana e Viterbo) ed altri realizzati con il contributo di privati […] Parallelamente la Soprintendenza di Roma ha avviato il cantiere di restauro della cappella Ponziani in Santa Cecilia in Trastevere, e grazie alla proficua collaborazione tra i funzionari delle due Soprintendenze, attraverso lo scambio di dati ed opinioni, anche di intervento, i risultati di quel restauro sono confluiti in questo volume.» (dalla presentazione di Margherita Eichberg)
EUR 36.10
L'Aquila dopo il sisma del 2009. La città e il terremoto
Nel rapporto tra città e terremoto, L'Aquila rappresenta un termine di paragone di rilievo sia rispetto alle vicende post-sismiche del secolo scorso sia verso il panorama delineato dal recente sciame sismico del Centro Italia. Dalla narrazione delle circostanze legate alle ricostruzioni di Messina e Reggio Calabria, Marsica, Belíce, Friuli, Irpinia, Marche-Umbria, Molise ed Emilia, la rinascita del capoluogo abruzzese emerge come congruente alle istanze del restauro e si distingue per la marginalità di interventi di totale sostituzione o sostanziale alterazione dell'esistente. L'Aquila giunge alla sua sesta ricostruzione risorgendo ancora una volta sull'impianto e sul tessuto urbano del passato attraverso una paziente opera di rimontaggio e cura delle cicatrici; è stata la consuetudine ai terremoti, che emerge chiaramente dai caratteri costruttivi e dagli espedienti antisismici rilevabili nel centro storico, a ricondurre ogni intervento nella trama della tradizione. In quest'ottica il volume raccoglie alcuni studi rivolti alla comprensione della struttura e del rivestimento nella costruzione in pietra nell'Abruzzo aquilano, quale indispensabile fonte diretta degli interventi di restauro per un uso consapevole della storia e delle sue testimonianze materiali.
EUR 26.60
Matilde Festa Piacentini. Opere da una collezione privata. Studi e diagnostica
La Collana «Didattica e Ricerca - Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro» è un'iniziativa editoriale che affronta temi specifici del settore. Il primo numero della Ricerca è dedicato alla pittrice Matilde Festa Piacentini (Roma 1890-1957), la cui vicenda, umana e professionale, fornisce un importante spunto di riflessione sulla condizione della donna artista nel secolo scorso. L'occasione è nata nel 2014, con l'arrivo al laboratorio della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino Carlo Bo di un nucleo di 15 sue opere autografe, provenienti da una collezione privata. I dipinti sono stati oggetto di restauro, accompagnato e supportato da tecniche di rilievo e diagnostica per i Beni culturali. A ciò si è affiancata la sperimentazione di un sistema digitale di documentazione delle opere, per la loro conservazione. Parallelamente la ricerca storico artistica ha portato a scoprire un'artista di grande fascino e talento, vivace interprete della prima metà del Novecento, ingiustamente dimenticata dalla storia sia per ragioni politiche che, e forse principalmente, per misoginia. Il volume dà conto della biografia e dell'opera di Matilde Festa Piacentini, qui ricostruite per la prima volta da Francesca Bottacin con l'ausilio di un ricco corredo documentario e iconografico. Segue, a cura di Gaia Biondini, il catalogo dei dipinti di collezione privata, in gran parte inediti. Un significativo approfondimento viene poi dagli studi diagnostici effettuati da Paolo A.M. Triolo e dal saggio di Laura Baratin sulla documentazione digitale.
EUR 23.75