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Cecilia Paredes. The final garden. Ediz. illustrata

L'opera di Cecilia Paredes che si articola in fotografie e installazioni scaturisce da performance che l'artista stessa mette in scena creando una fusione del proprio essere con il paesaggio che plasma. L'artista ritorna, attraverso il proprio corpo, ad un originario rapporto con la natura, in cui ciascun essere vivente non è isolato dal conte stoma anzi gli dà vita cambiando le proprie fattezze e manifestando un inscindibile legame tra il femminile e la diversità degli esseri viventi. La Paredes vuole costruire la propria identificazione con ciò che la circonda per sentirsi in unione con tutto quello che è visibile e con tutto quello che non è visibile.Trasmette nelle sue opere una nostalgia primordiale in cui la natura rimanda alla memoria della parte divina dell'umano. Le composizioni performatiche e fotografiche seguono le orme di due elementi fondamentali della composizione e della poetica dell'artista: la natura e la donna. La natura e il femminile vengono effigiate, nella propria sostanza, allo stato selvaggio. La parte selvaggia della figura femminile è esortata da ciò che la circonda a recuperare la sua vera costituzione, mettendola in connessione con i suoi territori spirituali che oltremodo sono stati seppelliti dalle macerie della paura e dalla persecuzione, quelle dell'ipocrisia culturale.
EUR 13.30
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Cut & paste. European photomontage 1920-1945. Ediz. illustrata
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Bollettino dei musei comunali di Roma. Nuova serie (2007). Vol. 21
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Il letto di Ulisse. Mediterraneo, cose, progetti. Ediz. illustrata

Mediterraneo come mare di mezzo tra terre, culture, modelli di sviluppo. Mediterraneo come confine in cui si gioca la partita del confronto. Mediterraneo come culla di luoghi e cose. Mediterraneo dove anche il design è chiamato a giocare una sfida importante; contro il progressivo abbassamento della soglia simbolica degli oggetti, come piattaforma di confronto culturale, nel tentativo di definire un modello di sviluppo 'altro' maggiormente sostenibile. Due progetti pilota, come contributo al dibattito, come possibili azioni da intraprendere.
EUR 22.80
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L' arte fuori dal museo. Saggi e interviste

Il volume traccia un avvincente percorso che si snoda tra le pieghe del vasto fenomeno dell'arte ambientale attraverso la voce di protagonisti dell'arte contemporanea: artisti, critici, curatori, direttori di musei e di accademie straniere, professori universitari e giovani ricercatori, esperti del settore. Ricco di riflessioni critiche, testimonianze dirette, rimandi a esperienze italiane ed internazionali, immagini, il testo indaga gli intrecci tra opera/pubblico/luogo e i processi di ibridazione tra i segni dell'arte e quelli del territorio, della natura, della città, rivelando gli attraversamenti disciplinari e metodologici dell'arte di oggi. La tensione dell'arte ad uscire dalle riserve protette dei grandi musei, con le sue prassi operative complesse ed azioni progettuali differenziate, per conquistare spazi estremi, i territori della quotidianità della vita e l'ambiente, come luogo fisico, mentale, sociologico, è il tema di fondo sul quale si confrontano istituzioni e singoli attori dell'arte contemporanea. Il vivace susseguirsi delle diverse esperienze e punti di vista, fa di questo volume un lavoro che entra nel vivo del dibattito culturale più attuale, pur consentendo la consultazione accessibile ad un vasto pubblico. L'opera è concepita in parallelo a "L'arte fuori dal museo. Problemi di conservazione dell'arte contemporanea" di Simona Rinaldi.
EUR 26.60
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L' arte fuori dal museo. Problemi di conservazione dell'arte contemporanea

L'interesse sempre maggiore che suscitano i problemi di conservazione dell'arte contemporanea a causa del suo rapidissimo degrado, è al centro di questo volume, concepito in parallelo a "L'arte fuori dal museo. Saggi e interviste" di Elisabetta Cristallini. La produzione artistica contemporanea ha infatti enormemente ampliato il panorama di opere che superano la consueta caratterizzazione dei manufatti artistici, coinvolgendo non solo oggetti peraltro non più esattamente definibili né come dipinti né come sculture - ma prodotti d'arte ambientale, giardini d'artista, videoinstallazioni, dispositivi di arte cinetica, new media art, electronic art, digital art, variable media art, ovvero l'intera gamma di opere d'arte dalle caratteristiche prettamente "immateriali". Tale ampliamento rende necessaria una verifica in primo luogo teorica del lessico, ma anche dell'approccio metodologico alle problematiche conservative che nel dibattito sfaccettato presente nel testo a opera di curatori, scienziati, restauratori e storici dell'arte, si richiamano ai principi fondanti della Teoria del restauro di Cesare Brandi. Attorno e dietro il lessico della conservazione emergono soluzioni operative talvolta fortemente divergenti che rimandano a posizioni e tradizioni culturali diverse, nelle quali assumono un ruolo sempre maggiore le esigenze di fruizione collettiva dell'arte contemporanea.
EUR 26.60
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Tre progetti realizzati a Roma tra innovazione tecnologica e comfort ambientale
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Architetture e luce. Fotografie di Giovanni Pepi. Ediz. illustrata

Quello che più colpisce, osservando con attenzione le fotografie della mostra "Architettura e luce" di Giovanni Pepi, è il vedere come l'esperienza di un importante professionista della comunicazione come è il nostro, viene trasferita quasi magicamente nella sua arte, nelle sue opere. Spontaneità, ma al contempo continua ricerca con una tecnica e un risultato finale non comune che ci fa riflettere sulle sue creazioni inserite nelle sette sezioni tematiche che si susseguono nel percorso della mostra. L'opera fotografica di Giovanni Pepi che è frutto di un impegno e di uno studio del tutto particolare diventa unica e originale capace di produrre curiosità ed emozione. "Pepi non possiede soltanto un occhio che pensa, Pepi ha un occhio capace di cogliere qualcosa che fa pensare. È arte che scatena il pensiero, che muove le sinapsi della mente e le accompagna, attraverso la propria indefinitezza, in una dimensione di cui non si percepiscono i contorni, ma di cui si colgono le diverse possibilità di intendimento. Una dimensione in cui ogni essenza può essere se stessa e la negazione di sé, nel contempo." (A. Nicosia)
EUR 14.25
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Amore e ironia
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Paolo Portoghesi architetto. Ediz. illustrata

Da quando, a ventidue anni, ha cominciato a scrivere e a studiare architettura, Paolo Portoghesi, nato a Roma nel 1931, combatte a tutto campo contro l'amnesia che ha dato alla modernità l'illusione di aver azzerato la storia e che rischia, a suo parere, di portarla oggi verso il naufragio nell'irrazionalismo. Figura anomala, che unisce al talento dello storico e del critico quello dell'architetto creatore, si è scontrato con molti dei protagonisti della cultura architettonica italiana, da Zevi a Benevolo, a Tafuri, sostenendo la necessità di ridare spazio alla tradizione intesa come stimolo all'innovazione nella continuità. La carriera accademica di Paolo Portoghesi comincia nel 1962 con l'incarico di professore di Letteratura Italiana presso la facoltà di architettura dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dal 1967 al 1977 è professore di Storia dell'architettura contemporanea presso il Politecnico di Milano, di cui è preside dal 1968 al 1976. Dal 1995 è professore di Progettazione Architettonica e Geoarchitettura presso la facoltà di Architettura "Valle Giulia", Università "La Sapienza" di Roma. Insignito di numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Campidoglio per la cultura a Roma nel 2006, è autore di numerose opere di critica e storia dell'architettura. Ha diretto le riviste Controspazio e Eupalino, e dirige le riviste Materia e Abitare la terra edita per i tipi della Gangemi Editore.
EUR 28.50
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Esilio bianco. Manuela Sedmach. Ediz. italiana e inglese

I dipinti della Sedmach sono luoghi in cui l'inizio dell'esistenza e la fine si compenetrano in un unisono assoluto. Visioni di mondi interiori e al contempo estatici: il silenzio è avvolto da una nebbia opalescente che a tratti si dirada estendendosi in face lattee che danno origine a molteplici corpi luminescenti. Dimore in cui l'animo si cheta e il tempo perde forma e sostanza, congiungendosi nell'unità di uno spazio senza limiti. Il tema dominante delle "distese vibranti", che l'artista manifesta nelle sue tele, può condurre a considerare uno stato dell'essere specifico che nella tradizione iniziatica essena viene chiamato "operal bianco". L'iniziato qui diventa osservatore silenzioso di se stesso e del mondo che contempla, abbandonando ogni tipo di giudizio a forma di individuazione di se stessi consegue la chiara visione delle cose, scevre da ogni struttura mentale e da ogni condizionamento sociale. I rumori del vivere contemporaneo sono lontani, così lontani che nella memoria emergono come un'illusione, una follia. Follia di un'umanità presa da un sé che si ostina ad identificarsi con l'ego che in realtà non gli appartiene.
EUR 14.25
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La banda Panici al tramonto dello Stato Pontificio. Cronaca del rapimento Tommasi-Colacicchi

È l'autunno del 1867 e, mentre cresce il timore e la concitazione per l'imminente invasione dello Stato Pontificio da parte delle truppe garibaldine, sulla strada per Cori il piccolo Ignazio Tommasi viene rapito dal brigante Cesare Panici, capo di una delle bande più efferate che infestano lo Stato Pontificio nei suoi ultimi anni. Chi erano i briganti pontifici che terrorizzavano le province di Marittima e Campagna? Quali erano le loro abitudini, i loro costumi? Attraverso le lettere tra familiari e briganti e i rapporti delle diverse gendarmerie, si sono potuti ricostruire le gesta della banda Panici, attiva dal 1866 al 1868. La corrispondenza che accompagnò i giorni del terribile rapimento è talmente viva e puntuale che permette di ripercorrere la tragica vicenda giorno per giorno. È un affresco familiare e allo stesso tempo la testimonianza di uno Stato alla fine della sua esistenza millenaria.
EUR 19.00
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Design. Storia, teoria e pratica del design del prodotto
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Magia del mito greco. La prima notte di nozze di Zeus e di Era durò trecento anni

Ci stupiamo al ricordo di Eurìnome, che, venuta al mondo dal caos, non trovò nulla di solido su cui poggiare il piede; e ci stupiamo della bella Afrodite perché nata dalla candida spuma del mare; e di Cassandra condannata dagli dèi a predire il futuro, ma a non essere creduta dai mortali; e di Ermes che proteggeva i ladri e gli imbroglioni; e di Efesto nato talmente brutto che la madre lo scaraventò giù dall'Olimpo; e della spietata ira di Achille, che trascinò, più volte, intorno alle mura di Troia, il corpo dell'eroico Ettore ucciso, per poi, pietoso, restituirlo ai genitori e alla moglie Andromaca: e delle Sirene il cui canto ammaliava i navigatori; e di Caronte che, nel mondo degli Inferi, pretendeva un obolo per traghettare le anime da una sponda all'altra del fiume Stige; e degli alberi i cui frutti facevano vivere la vita a ritroso; i vecchi diventavano adulti; poi giovani; poi neonati; poi sparivano, non si sa dove. Di questo ci stupiamo, e delle mille e mille altre leggende che gli aedi e i rapsodi recitavano e cantavano presso le corti degli aristocratici, sulle piazze e per le strade della Grecia.
EUR 19.00
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Forma, materia, colore del paesaggio laziale. Vedute di Valerio Palmieri. Ediz. illustrata
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Nella ricerca. Annali. Dipartimento di architettura e urbanistica per l'ingegneria
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Un blasonario secentesco della piccola e media aristocrazia romana
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Grotte e ninfei nel '500. Il modello dei giardini di Caprarola. Ediz. illustrata

Creati da Jacopo Barozzi da Vignola a partire dal 1556, i giardini quadrati di Caprarola sono stati oscurati dalla fama di palazzo Farnese e per questo incredibilmente trascurati dalla storiografia artistica: la loro esplorazione ha costituito una vera e propria scoperta, rivelando opere quasi sconosciute. I risultati presentati in questo volume riaccendono una luce nuova sulle fasi di esecuzione, gli artefici e i complessi significati dei ninfei, la cui lettura è resa particolarmente difficile dallo stato di conservazionemolto compromesso: fotografie, rappresentazioni grafiche e ricostruzioni restituiscono un'immagine viva e articolata di queste opere e consentono finalmente di rileggere e reinterpretare con intelligenza critica il complesso organico di architettura e natura che Vignola crea per celebrare il suo grande mecenate Alessandro Farnese. A Caprarola convergono le esperienze romane di villa Madama, villa Giulia e del cortile del Belvedere attraverso il comune denominatore dei modelli classici, rivissuti con estrema vivezza grazie all'apporto di umanisti come Annibal Caro e di tecnici molto abili come Curzio Maccarone e Francesco da Tivoli. Accanto alle forti analogie con i ninfei di villa d'Este a Tivoli, emerge la grande originalità delle realizzazioni di Caprarola, il cui complesso tessuto simbolico si offre come perfetta sintesi della cultura di un'epoca e rende il territorio viterbese assolutamente unico.
EUR 47.50
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Mario Ferrante. La città, gli angeli ed il filo rosso. Catalogo della mostra (Ancona, 25 ottobre-15 novembre 2008). Ediz. illustrata

"La città, gli angeli ed il filo rosso", propone una riflessione nuova e positiva sulla perdita di valori e d'orientamento della Bit generation. Affascinato e sedotto anch'egli dal luccichio di vetrine e locali e dal rumore di auto e tram, Ferrante non dimentica mai di omaggiare la presenza immanente dell'uomo, vero protagonista, anche quando assente. L'atmosfera vibrante della vita cittadina, resa dalla corposità materica di luce e colore e dall'incisivo segno della spatola, coniugano in un sodalizio armonioso le due dimensioni della modernità: quella fugace del ritmo cittadino e quella intimista e contemplativa dell'uomo. Ferrante ci invita a partecipare con entusiasmo alla festa di luci, colori, suoni e odori che la città offre ai nostri sensi, esortandoci a non perdere mai di vista la dimensione umana. È un richiamo sincero e convincente ad osservare e capire i comportamenti e ad ascoltare le parole silenziose tanto della collettività quanto del singolo. (Cecilia Limpido)
EUR 17.10
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Purini Thermes. Architetture siciliane

Attraverso la disamina delle architetture siciliane, il libro propone una narrazione, tra le tante possibili, dell'opera di Franco Purini e di Laura Thermes. Una narrazione che si compone di diciotto racconti. Ciascun racconto, pur costituendo un brano a sé stante, trova il suo compimento in una unitarietà che ha come filo comune l'esperienza della Sicilia, scenario ideale dei loro progetti. E quando testo e contesto combaciano, come per le opere siciliane del celebre Studio romano, basta leggere un solo racconto o concentrasi su una sola immagine perché l'intero sistema possa essere compreso. Una ricognizione sulla complessità del clima architettonico degli ultimi quarant'anni ma anche un dovuto omaggio dell'Isola, del Belice e di Gibellina in particolare, alla loro ricca e variegata carriera.
EUR 15.20







