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Collectanea Armeniaca
Il volume è articolato in quattro sezioni: Traduzioni dal greco, Manoscritti ed epigrafi, Cultura e identità armena e Armeni in Italia. L'ultima di esse contiene un articolo pubblicato qui per la prima volta sugli studi armenistici presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, segno di una curiosità e di un interesse continuo e sempre nuovo verso testi, personaggi, vicende e contatti di un popolo dalla storia ricca e singolare.\r\n Gabriella Uluhogian è stata una delle personalità di maggior rilievo nel campo degli studi armenistici a livello internazionale. Questo libro raccoglie alcuni suoi contributi apparsi in sedi editoriali diverse, a volte di difficile reperimento. Dalla loro lettura emerge il ritratto di una studiosa che partendo dal rigore dell'analisi filologica ha saputo esplorare con profondità e chiarezza i vari settori della storia e letteratura del popolo armeno.
EUR 28.50
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La campana di vetro. Trasformazioni della camera di compensazione per sogni
Tra tappeti, velluti e mobili in legno scuro, un accessorio era di gran moda nei salotti delle abitazioni vittoriane: la campana di vetro, esposta sulla mensola del camino, proteggeva e sfoggiava modellini di orologi, animaletti impagliati e originali composizioni floreali fai-da-te. Il libro indaga con quali risultati la lente dell'arte, nel corso del Novecento e fino a oggi, abbia nobilitato un oggetto ormai desueto e ne abbia interpretato e aggiornato il contenuto, secondo la sensibilità di ciascun artista e le esigenze comunicative più attuali. Dalle prime opere surrealiste di Joseph Cornell alle composizioni con giocattoli di Bruno Munari, dalle bambole deformi dei fratelli Chapman agli ecosistemi transgenici di Eduardo Kac, ripercorrere gli sviluppi di questa appropriazione permette di comprendere perché la campana, grazie alla peculiarità della sua struttura, sia stata scelta per dare vita a piccoli mondi immaginari. Incursioni nella scienza, nella letteratura, nel cinema d'animazione e nel giornalismo d'inchiesta rivelano la presenza e la rielaborazione di queste suggestioni perfino all'interno del ricco repertorio visivo contemporaneo.
EUR 15.20
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Miscellanea graecolatina. Ediz. italiana, greca e greca antica. Vol. 4
La collana Ambrosiana Graecolatina è nata per raccogliere i frutti dell'attività accademica ordinaria della Classe di Studi Greci e Latini dell'Accademia Ambrosiana. Giornate di studio, Dies Academici, ricerche, studi e conferenze hanno dapprima generato pubblicazioni unitarie a cadenza annuale, così da consentire l'uscita regolare dei primi tre volumi, tutti di natura, espressa anche dal titolo, di Miscellanea (2013, 2014, 2015).Hanno fatto séguito due volumi dedicati invece a soli atti di convegni: Tradizione trasmissione traslazione delle epigrafi latine (2015) e Omero: quaestiones disputatae (2016).Esce ora il presente nuovo volume, sesto della collana, ancora di carattere miscellaneo. Esso raccoglie un numero particolarmente ricco e variegato di contributi, relativi all'attività accademica svolta negli anni 2015 e 2016.Apre il libro Luigi Lehnus, con un ricordo dell'esimio grecista Martin L. West, recentemente scomparso, che della Classe di Studi Greci e Latini è stato Accademico. Segue una sezione dedicata alle relazioni del Dies Academicus tenutosi il 29 febbraio e il I marzo 2016.... Federico GalloDottore della Biblioteca AmbrosianaDirettore della Classe di Studi Greci e Latini.
EUR 38.00
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La grande guerra nella letteratura e nelle arti
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Il dominio
Nel rapporto di dominio in generale, scrive Simmel, “non importa a nessuno di condizionare gli altri col proprio influsso, ma importa invece che questo influsso, questa determinazione dell'altro, abbia un effetto di ritorno sulla persona stessa che tende a influenzare”. Troppo semplicemente, secondo Simmel, il dominio viene considerato come un rapporto che si sviluppa dall'alto verso il basso. Il dominio invece, è un complesso processo di interazioni nel quale entrano pesi e contrappesi, azioni e reazioni prevedibili e imprevedibili. Ciò è più visibile nei periodi di transizione e di fermento sociale e ideologico, quando la realtà rifugge da ogni concettualizzazione settoriale o sistemica che vorrebbe rendere tutto calcolabile escludendo l'imprevedibilità del soggetto agente singolo o collettivo. In queste condizioni è solo la coscienza storica e il metodo tipologico che ci possono avvicinare a comprendere la realtà. E questo metodo trova un'applicazione esemplare nello scritto di Simmel e nelle diverse configurazioni del rapporto di dominio che egli analizza.
EUR 12.35
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L' idea di Europa. Tra Ottocento e Novecento
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Arte e letteratura nelle società in Asia. Aspetti tradizionali e «Renaissance orientale». Ediz. italiana, inglese e francese
L'ottavo volume della collana di Asiatica Ambrosiana costituisce il secondo momento della trilogia dedicata agli studi e alle ricerche aventi per oggetto la dimensione artistica delle culture e delle società asiatiche. L'intrinseca ricchezza e complessità del tema a cui la Classis Asiatica ha votato le proprie attività accademiche nel triennio 2014-2016 si traduce nell'eterogeneità dei contributi qui raccolti, i cui contenuti, oltre a promuovere la conoscenza di singole forme, particolari prodotti ed espressioni caratteristiche della tradizione artistica delle aree considerate, restituiscono al lettore la consapevolezza di quanto l'arte partecipi ed esprima l'orizzonte storico, culturale, filosofico, religioso in cui è prodotta e concepita. Il dialogo, inaugurato dal VII volume di Asiatica Ambrosiana, con la fondamentale e irrinunciabile dimensione estetica dell'esperienza umana, asseconda in questa sede un ritmo alimentato dall'esplorazione di forme ed espressioni artistiche, di prospettive teoriche, di strategie espressive della cui ricchezza e complessità si rende ragione ricorrendo tanto a letture di carattere storico, filosofico e sociale dei fenomeni studiati, quanto alla voce dei produttori stessi dell'arte. L'articolata complessità della forma d'arte, impalpabile amalgama di senso, significato, materia, personalità individuale, prerogative socio-culturali, è qui tradotta nella struttura stessa del volume, in cui la molteplicità di espressioni artistiche considerate, letteratura, fotografia, pittura, scultura e architettura, la varietà di prospettive metodologiche adottate dagli Autori, la consueta pluralità di aree culturali studiate parlano già del tema del volume, non diversamente da quanto avviene con l'arte letteraria e iconografica indiana in cui la forma non è involucro inerte, ma essa stessa senso e significato.
EUR 33.25
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Pioggia
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Ambrogio e la questione sociale
Fondata nel 2004 dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, l'Accademia di sant'Ambrogio nacque per raccogliere intorno alla Biblioteca Ambrosiana di Milano studiosi e docenti universitari di ambito milanese, italiano e straniero, che si occupassero del vescovo Ambrogio e del suo contesto storico-culturale. \r\nCon la sua costituzione si compiva un desiderio espresso già nel 1975 dal Cardinale Giovanni Colombo, che auspicava la creazione di un centro di studio consacrato alle figure dei Santi Ambrogio e Carlo: desiderio realizzatosi solo parzialmente con la costituzione (1976) dell'Accademia di San Carlo, “sorella maggiore” del neonato sodalizio. L'Accademia nacque vedendo la felice convergenza di studiosi appartenenti alle più prestigiose istituzioni accademiche e culturali milanesi (Biblioteca Ambrosiana, Università degli Studi, Università Cattolica, Facoltà Teologica, Seminario Arcivescovile), ai quali si aggiunsero cultori di scienze storiche, teologiche e patristiche provenienti da tutta Italia, dall'Europa e dagli Stati Uniti. \r\nUn particolare legame di amicizia e collaborazione unisce l'Accademia al Monastero delle Romite dell'ordine di Sant'Ambrogio ad nemus, al Sacro Monte di Varese. Dopo lunga progettazione, il 20 marzo 2008 il Cardinale Dionigi Tettamanzi fondò la nuova Accademia Ambrosiana, destinata a raccogliere l'eredità scientifica delle due preesistenti Accademie attive presso l'Ambrosiana (Accademia di San Carlo e Accademia di Sant'Ambrogio) e allargatasi ormai ad altri ambiti della cultura, come la slavistica, l'italianistica, gli studi greci e latini, il vicino e l'estremo Oriente, gli studi africani. A partire dalla sua vocazione radicata nella città di Milano, ma aperta a una dimensione cosmopolita, la Classedi Studi Ambrosiani dell'Accademia Ambrosiana si propone come luogo di promozione e riferimento per gli studi ambrosiani, intesi in un'accezione ampia che comprende la patristica, la letteratura, la storia civile ed ecclesiastica, l'archeologia, la teologia, la liturgia e ogni altra disciplina che possa contribuire a meglio conoscere e valorizzare l'epoca e la personalità del...
L' obolo
Road to nowhere. Il cinema contemporaneo come laboratorio autoriflessivo
Il cinema è ancora qualcos'altro rispetto al suo dispositivo? Se il cinema nel nuovo millennio è sempre più pensato, prodotto, fruito e studiato come medium digitalizzato, softwarizzato, deistituzionalizzato e tendenzialmente musealizzato, come rintracciare ancora un'identità riconoscibile? Dalla recente produzione hollywoodiana alle selezioni sempre più sperimentali dei festival internazionali - le analisi qui proposte spazieranno dai blockbuster americani alle nuove onde sudamericane, cinesi, filippine - si tenterà di riportare al centro della riflessione il film sia nella sua singolarità testuale sia nelle sue interrelazioni con ogni audiovisivo di confine. Domandandosi se il cinema contemporaneo possa ancora essere in grado di produrre teoria, di riflettere su se stesso e sul proprio posto nel mondo, quindi di riflettere sulla nostra mutata soggettività e sui sempre differenti regimi di sguardo filtrati dalla tecnica. E rivendicando così, indirettamente, anche una “rinnovata” identità nel complesso panorama mediale odierno.Con analisi di film come: Il grande e potente Oz, Jurassic World, The Visit, Nemico pubblico, Sils Maria, Adieu au langage, Holy Motors, Jauja, A Lullaby to the Sorrowful Mystery, I Wish I Knew, ecc.
EUR 20.90
Cinco ensayos de literatura wirreinal
Cinco ensayos de literatura virreinal reúne algunos ensayos sobre la literatura que se desarrolló en América durante los siglos XVI y XVII. Escritos por Jaime J. martínez, estudioso de larga trayectoria en los estudios coloniales, en ellos se ofrece una visión representativa, aunque necesariamente parcial, de algunos de los autores y géneros que más importancia tuvieron durante aquel periodo y que, en algunos casos, han sufrido un olvido inmerecido por parte de la crítica. En ellos, además, podemos observar cómo, aun manteniendo la lógica relación con los modelos europeos y españoles más difundidos en ese periodo, poco a poco las letras hispanoamericanas fueron marcando una propia personalidad. En “El Siglo de Oro en las selvas de Erífile de Bernardo de Balbuena o la renovación del género de la novela pastoril” se explican los motivos que justifican el proyecto de renovación del modelo que se había impuesto en España con la Diana de montemayor y que implicaba el regreso a los rígenes de la Arcadia de Sannazaro. “Permanencia y decadencia de la novela pastoril en la América colonial: Los Sirgueros de la Virgen de Francisco Bramón” en este caso estamos ante una versión a lo divino en la que los tradicionales diálogos sobre amor profano se sustituyen por alabanzas al misterio de la Inmaculada Concepción de la Virgen maría, tema que se enmarca perfectamente en la ideología de la Contrarreforma. En “La obra poética de un jesuita novohispano: Juan de Cigorondo” se propone un acercamiento a uno de esos autores cuya obra ha permanecido olvidada incluso para los especialistas y que se hace necesario editar y estudiar como medio fundamental para poder tener una visión cabal de lo que fue ya en su momento una rica tradición poética. Otro es el caso de “La...
Come il volo di una farfalla. La complessità al lavoro nelle organizzazioni
Il libro offre una ricostruzione semplice sulla complessità. Scrivere di complessità non equivale a divulgare formule matematiche non accompagnate da spiegazioni sul loro significato, o elaborare definizioni tanto suggestive quanto irrilevanti.In questo libro il lettore si sorprenderà nello scoprire la semplicità del complesso: maggiore è la complessità di un sistema (ossia, più difficile è prevederne il comportamento), minore deve essere la sofisticazione degli strumenti matematici utili per studiarla. Sfogliando le pagine del volume sarà possibile - anche con l'ausilio di alcuni software facilmente reperibili sul web - rappresentare un organigramma aziendale come una rete di interazioni (di gerarchie, processi e reti informali) e estrarne una descrizione “sintetica” da usare per confrontarlo con altre organizzazioni alternative, farsi un'idea della sua efficienza, descrivere la dinamica di un sistema economico in uno spazio a molte dimensioni, individuare i punti critici di una rete organizzativa. Se a tutto questo si aggiunge anche un po' di riflessione, il lettore potrà scoprire la sostanziale unità della natura comprendendo perché osservare la struttura tridimensionale di una proteina può essere molto istruttivo anche per un economista, un ingegnere gestionale o il semplice curioso del mondo.
EUR 17.10
San Clemente di Ocrida: allievo e maestro. Nell'undicesimo centenario del beato transito (916-2016)
Nel 2008 il Cardinale Dionigi Tettamanzi istituì presso la Biblioteca Ambrosiana, prossima a compiere quattro secoli di storia, l'Accademia Ambrosiana, dotata di sette Classi di ricerca (Studi Borromaici, Studi Ambrosiani, Slavistica, Italianistica, Studi del Vicino e dell'Estremo Oriente, Studi Greci e Latini)per promuovere in modo coordinato e sistematico ricerche e pubblicazioni di carattere scientifico originate dal confronto e dallo scambio a livello internazionale tra gli studiosi delle discipline in essa coltivate. L'anno 2014 ha visto la definitiva approvazione degli Statuti dell'Accademia da parte del Card. Angelo Scola, che ha fondato una nuova Classe dedicata agli Studi Africani. La Classe di Slavistica, ha come campo di studio è quello della materia omonima intesa in senso ampio, senza privilegiare un filone “nazionale” bensì allargando lo sguardo nello spazio (Oriente e Occidente slavo) e nel tempo (dal Medioevo a oggi). Specifico della Classe è il riferimento alla Biblioteca Ambrosiana: non solo 'deposito'di materiali slavistici, bensì 'sistema culturale integrato'. La biblioteca, infatti, con gli anni è divenuta 'generatrice di storia', alla ricerca di un equilibrio tra l'identità genuinamente ambrosiana e l'apertura alle culture non latine che volle per lei Federico Borromeo, suo fondatore; essa si propone oggi come luogo di studio e punto di incontro tra gli studiosi per la creazione di una nuova cultura. Gli ambiti di lavoro della Classe, oltre al patrimonio librario e codicologico slavo posseduto dalla Biblioteca Ambrosiana, si estendono allo studio della figura di Ambrogio e della sua tradizione negli ambiti linguistico-culturali slavi (in epoca paleoslava e nella successiva letteratura liturgica, devozionale e teologica di ambito cattolico, greco-cattolico, ortodosso e riformato), alla ricerca storica collegata a Prefetti e Dottori, e più in generale alla storia delle relazioni tra Milano e i Paesi slavi dal XVI secolo ai giorni nostri, integrando gli ambiti...
Portals of recovery
Fritz Senn's first book published by Piccola Bib-lioteca Joyciana, titled Ulyssean Close-ups (2007), introduced readers to a few pointed essays on Ulys-ses, written in a markedly Sennian fashion of super-close-reading. Senn's approach to reading is philo-logical, deeply discerning of words' layered history, of their malleable networks of connotations, echoes, nuances, and of their cunning semantic and phonetic permutations. The present volume evolved from a few days that we spent with Fritz at the Zurich James Joyce Foundation, talking about all things Joycean and moving between issues of translation, reading, Homer, and many others. We amassed quite an archive of audio recordings, eventually transcribed, edited, and published in Scientia Tra-ductionis1 Sometime later, a modified version of our conversation was published in Papers on Joyce2. Thus a few days expanded into a few years. But the topics kept re-surfacing, older formulations de-manding re-formulations as Fritz kept writing, lec-turing, and producing an ever-expanding archive of thoughts on topics that are central to his scholarship and to our academic interests. In this volume, Fritz shares some of the new results of his work by fur-ther elaborating on the Joycean text-world, transla-tion, and on the broader issues of reading, interpre-tation, the workings of language(s), and on the capricious nature of “meaning”.\r\nReaders familiar with Joycean Murmoirs3 are al-so familiar with the record of Fritz's vast network of friends and acquaintances and with a broad range of his scholarly activities. He was at the very center of those first Joyce events that morphed into a world-wide phenomenon of Joyce studies celebrated dur-ing Joyce symposia and conferences for well over half a century now. And while the pages of Mur-moirs offer multiple insights into Fritz's scholarly preoccupations, the purpose of our interviews, and now of this book, has been to focus...
Dal Rinascimento al Barocco in Europa e nelle Americhe
I “Saperi dell'arte” avranno un prosieguo nel futuro e riuniscono sempre ospiti di mondi e provenienze culturali diverse, dalla Cina alla Germania, dal Regno Unito a Praga, dal Belgio alla Francia e naturalmente anche dall'Italia. Un grande concorso internazionale per affrontare un tema che ci è molto caro: la metodologia nello studio della storia dell'arte, riservando in questo primo volume di Atti particolare attenzione al Rinascimento, in Italia e a Milano.Il senso del convegno è rappresentato dalla figura (riprodotta in copertina) di Enea, che porta sulle spalle il padre Anchise, riproduzione di un quadro, conservato in Pinacoteca Ambrosiana, di Antonio Mariani, datato al 1620-1622, tratto da un affresco di Raffaello. Nel dipinto originale Enea oltre a portare Anchise tiene anche per mano il figlio Ascanio.Questa immagine esprime molto bene come il patrimonio, non solo fatto di beni materiali, della nostra tradizione culturale e artistica, con tutti i suoi valori, debba essere trasmesso alle generazioni future senza perdere nulla e in una maniera adeguata alla sua importanza. Un impegno che coinvolge tutti, a partire da coloro che si dedicano allo studio della storia dell'arte. Eppure oggi assistiamo a una specie di deriva della critica d'arte l'Ambrosiana, con la Fondazione Trivulzio, intende reagire, incitando la critica d'arte a un 'colpo d'ala', ad alzare il livello degli studi in modo che sia proporzionato ai valori in gioco. Franco Buzzi, Prefetto dell'Ambrosiana La Fondazione Trivulzio promuove attività di studio e ricerca su temi di interesse culturale, artistico e storico variamente legati alla Famiglia Trivulzio in un arco temporale che va dal XV al XX secolo. Le molteplici attività che la Fondazione promuove sono finalizzate alla conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio archivistico e librario della famiglia Trivulzio, alla promozione di studi incentrati sul ruolo di questa famiglia...
Tra mare e terra. Commedia dell'Arte nella Napoli spagnola (1575-1656)
Il libro affronta con metodi e ricerche inedite la nascita del professionismo attorico a Napoli e nel regno, argomento fin qui inesplorato dalla moderna storiografia del teatro, fermo agli studi di Benedetto Croce e di Ulisse Prota-Giurleo. Le caratteristiche della civiltà teatrale napoletana vengono indagate con documenti di prima mano, in grado di spiegare le principali dinamiche culturali della vita degli attori partenopei, in un arco cronologico compreso fra la formazione della più antica compagnia dell'Arte finora nota (1575) e la devastante peste di metà Seicento (1656).Il volume illustra le peculiarità della scena artistica partenopea in rapporto con il potere spagnolo vicereale, con l'aristocrazia urbana e regnicola e con le numerose 'nazioni' straniere radicate nella Napoli cinque-seicentesca, con particolare riguardo alla costituzione di compagnie miste, napoletane-lombarde-ispaniche, ai loro viaggi e alle loro tournées dentro il vasto regno mediterraneo e al di fuori di esso. Indaga la rete delle 'stanze' pubbliche cittadine nelle quali si praticava la vendita del teatro, la loro fortuna e il loro declino in relazione alla politica asburgica, alle pressioni della Chiesa, locale e romana, e alle scelte del teatro di corte. Mette in luce il palcoscenico del golfo, che assurge a luogo teatrale pubblico di straordinaria evidenza. Chiarisce, infine, le pratiche drammaturgiche di una cultura teatrale pervasiva, che nel periodo indicato getta le basi per la propria fisionomia e sperimenta linguaggi destinati a formare le cifre stilistiche dell'invenzione della tradizione teatrale successiva. Tra la nascita della maschera di Pulcinella e quella del Capitano, tra il radicarsi della figura di Don Giovanni e quella di Don Chisciotte, tra Giovan Battista Basile e Giulio Cesare Cortese, vengono sottoposti al vaglio critico miti ed archetipi di una civiltà teatrale determinante per la storia del teatro italiano ed europeo. Una selezione di fonti,...
Biblioteca di Luigi Pirandello. Dediche d'autore
Con la pubblicazione del volume Biblioteca di Luigi Pirandello. Dediche d'autore si intende offrire allo studioso e al lettore la raccolta e l'analisi delle dediche autografe presenti nella Biblioteca di Luigi Pirandello.Le dediche autografe che impreziosiscono gli oltre cinquecento volumi della Biblioteca conservata nello Studio di Luigi Pirandello, sede dell'Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo da me presieduto, testimoniano del mondo di relazioni di Luigi Pirandello con artisti, poeti, drammaturghi, traduttori, studiosi e saggisti. Tra le firme presenti ricordiamo quelle di Italo Svevo, Luigi Capuana, Roberto Bracco, Albert Einstein, Massimo Bontempelli, Ugo Betti, Pier Maria Rosso di San Secondo, Federigo Tozzi, Benjamin Crémieux, André Gide, Paola Masino, Nino Martoglio, Ugo Ojetti. Il nostro ringraziamento va alle due curatrici che, con passione e competenza, hanno realizzato il lavoro. (Dalla Presentazione di Franca Angelini)
EUR 14.25
Kalvos e Solomòs. Studi e ricerche
Andreas Kalvos (1792-1869) e Dionìssios Solomòs (1798-1857) sono tra i letterati greci che scrissero la propria opera in più lingue. Da diversi decenni conosciamo una parte consistente della produzione italiana di Kalvos, e oggi abbiamo a nostra disposizione un'edizione greca completa e filologicamente perfezionata che comprende anche le opere in lingua italiana. Per quanto riguarda Solomòs, basta ricordare che la prima raccolta di poesie che pubblicò nel 1822 era scritta in italiano e che durante gli ultimi anni della sua vita tornò a scrivere una parte considerevole dei suoi versi in questa lingua.Il volume raccoglie una serie di conferenze tenute alla Sapienza Università di Roma tra il 2012 e il 2014 con l'obiettivo di presentare al pubblico italiano studi e ricerche in corso concernenti l'opera di Andreas Kalvos e di Dionìssios Solomòs.Tra i saggi qui raccolti, alcuni riguardano strettamente la cultura italiana ottocentesca e il rapporto dei due poeti greci con essa. Dall'Introduzione di Christos Bintoudis.
EUR 22.80
Ri-tratti. Caleidoscopio di personaggi nel teatro di Luigi Pirandello