Sfoglia il Catalogo Feltrinelli3
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8741-8760 di 124642 Articoli:
-
Oculus fallit. Il tempio greco e il mito delle «correzioni ottiche»
-
I disegni di Charles Percier 1764-1838. Toscana, Umbria e Marche nel 1791
-
«Abbondano di così fatte rarità». Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo
-
Donato Bramante. «Luce & inventor de la buona & vera architettura»
Lo storico Plutarco, riferendosi nella Vita di Pericle ai monumenti dell'acropoli di Atene, afferma che per la loro bellezza, via via che venivano costruiti erano già classici. Lo stesso dovevano aver pensato i contemporanei nei riguardi di Donato Bramante, tanto che Sebastiano Serlio non esitò a includere le sue architetture fra le antichità del Terzo Libro: una riprova del carattere esemplare, anzi normativo, che esse avevano immediatamente assunto. Bramante era stato davvero «luce & inventor de la buona & vera Architettura». Questo libro rende conto della sua creatività e dei non pochi problemi che le sue opere ancora pongono, segno della loro perenne vitalità. Il disegno architettonico, i rilievi eseguiti con i più moderni strumenti di rilevamento laser-scanner, le tecniche costruttive, i modi della progettazione, la statica, l'indagine diagnostica su pietre e inchiostri impiegati nei fogli autografi di Bramante, effettuata con metodi non invasivi e con l'impiego di una strumentazione all'avanguardia, sono alcuni dei soggetti dei saggi che caratterizzano il libro. I contenuti del volume, e in particolare il notevole nucleo di studi sulla basilica di San Pietro, costituiscono pertanto un contributo determinante all'analisi critica del Bramante romano.
EUR 47.50
-
Intorno alle cornici di Giotto
-
«Per havermi sognato un gran tesoro». Studi offerti a Giovanna Curcio
-
Architettura e museologia liquida
L'Architettura Liquida rompe gli schemi simmetrici dell'Architettura Classica introducendo asimmetria, finestre disassate, pianta a zig zag, mancanza di una facciata propriamente intesa, corpi di fabbrica in aggetto e inversione degli spazî, dove i vuoti sono al piano terra invece che nei piani superiori, e si ispira alle geometrie non euclidee, ai frattali, allo specchio, al labirinto e anche a temi biblici del mostro, come nel caso di Giona e la balena reinterpretati in chiave laica. Il primo a ideare l'etichetta di Architettura Liquida è stato Marcos Novak nel 1991, ma Giulio Carlo Argan già nel 1930, in un importante articolo apparso nella rivista L'Arte, interpreta come "germi" del cosiddetto codice Anti-classico i presunti "errori" di Andrea Palladio evidenziati da Francesco Milizia nel Settecento. Seguiranno altri due libri di Argan e di Bruno Zevi, dedicati al codice Anti-classico, dove si evidenzia anche il carattere politico dell'Anti-classico in opposizione alla "dittatura della linea retta" usata dai regimi. Partendo dunque dalla consapevolezza che l'Anti-classico è precursore del liquido, il volume offre alla pubblica discussione saggi teorici, interpretazione analitica di alcuni edifici e musei liquidi particolarmente rappresentativi e un'Antologia di opere di Architettura e Museologia Liquida a partire dal 1989 (prima Architettura Liquida), con antecedenti dal 1906, disponendole in ordine cronologico per una migliore storicizzazione di questo importante movimento architettonico e culturale internazionale i cui edifici sono ancora in fieri.
EUR 57.00
-
Terms of style in art history
-
La storia dell'arte illustrata e la stampa di traduzione tra XVIII e XIX secolo
"Un coup d'oeil sur l'objet ou sur sa représentation en dit plus qu'une page de discours" (Diderot, Encyclopédie, 1751). Un concetto rivoluzionario per la storia dell'arte, in cui l'immagine prende il sopravvento sulla sua evocazione ekphrastica. Nel Settecento si assiste infatti alla "difficile nascita del libro d'arte" (Haskell): fino all'avvento della fotografia, è la stampa di traduzione, spesso al semplice contorno ed eseguita rigorosamente al cospetto dell'opera, a essere la protagonista indiscussa della nuova storia dell'arte. Nel volume, che approfondisce gli spunti emersi durante il Convegno internazionale di studi La stampa di traduzione e la storia dell'arte illustrata (Università degli Studi di Chieti "G. D'Annunzio", Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali, 10-11 giugno 2021), attraverso una pluralità di voci e di temi, si è tentato di fare il punto sulle ricerche in corso su quel particolare momento aureo della stampa di traduzione come parte integrante della produzione storico-artistica. Il volume è suddiviso in varie sezioni: I. La stampa di traduzione tra riflessione e dibattito; II. Storiografie e imprese editoriali; III. La stampa di traduzione oltre i confini storiografici, IV. Musei e collezionismo; V. Riprodurre le glorie locali tra Medioevo e Primo Rinascimento; VI. Le stampe che imitano i disegni; VII. Tradurre i grandi maestri; VIII. Le tecniche e il colore.
EUR 47.50
-
Florence ville d'art et les Franc?ais. La création d'un mythe
-
Pittura e soggetto. Il caso della tempesta di Giorgione
Conosciamo poco della vita e dell'opera di Giorgione, ma soprattutto non sappiamo cosa rappresentano i suoi dipinti più importanti, tra cui la celebre Tempesta. Questo libro cerca di dimostrare che per interpretare la Tempesta occorre indagare il soggetto come un problema storico e di metodo, che riguarda la storia dell'arte più che la pittura di Giorgione. Se nel discorso sull'arte, che ha origine negli scritti di Leon Battista Alberti e Giorgio Vasari, il soggetto e l'arte sono valori distinti e autonomi (il soggetto è considerato separatamente dal modo in cui è raffigurato), nell'opera degli artisti norditaliani della prima età moderna, e nella pittura di Giorgione in particolare, sono invece inscindibili e reciproci (il soggetto è letteralmente espressivo di un modo di dipingere). Solo a partire dalla comprensione di questa discrasia, che rende possibile considerare il soggetto liberamente rispetto alla tradizione letteraria e figurativa da cui deriva, ma in stretto rapporto alle qualità formali dell'opera che lo raffigura, si possono capire, oltre al soggetto della Tempesta, la qualità peculiare della pittura di Giorgione e le sue alterne fortune nella letteratura artistica.
EUR 38.00
-
Textile gifts in the middle ages. Objects, actors, and representations. Ediz. italiana, tedesca e inglese
-
Mario Giacomelli pittore. Ediz. illustrata
Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) è stato uno dei maggiori fotografi italiani del secolo scorso. Di professione tipografo, fin da ragazzo dipinge e scrive poesie, e solo nel 1953 acquista la prima macchina fotografica. Nel 1969 in una mostra personale alla Galleria Il Diaframma di Milano, Giacomelli espone, insieme alle fotografie, anche una quindicina di dipinti. Da questo dettaglio è partito il progetto di ricerca qui raccontato, con l'obiettivo di riscoprire la produzione pittorica del grande fotografo e ripercorrere la fitta rete di relazioni che egli coltivava nel mondo culturale e artistico senigalliese. I disegni, i dipinti e i collage di Giacomelli vengono così ricollocati accanto alla sua fotografia, restituendo una sfumatura in più alla sua complessa personalità, e permettendone una visione più tonda.
EUR 19.00
-
«Uno contone de marmoro». Angoli del Rinascimento a Ferrara
L'edilizia storica di Ferrara è caratterizzata da murature in mattoni con decorazioni di terracotta e rari elementi in pietra. Tra questi ultimi sono spesso presenti, all'incrocio delle strade, soluzioni d'angolo ottenute con l'impiego di colonnine e pilastri, conformemente ad una tradizione dell'architettura altomedioevale, non solo padana, che a Ferrara ebbe seguito anche nei secoli successivi assumendo il carattere di una significativa peculiarità ambientale. Pertanto, tra i valori urbanistici del tessuto storico della città, trovano oggi speciale evidenza proprio i cantonali del Rinascimento che nell'Addizione di Ercole I d'Este, a partire dal quadrivio dell'antica via degli Angeli con via dei Prioni, dove si attesta il Palazzo dei Diamanti, configurano angoli di notevole interesse.
EUR 19.00
-
1932. L'elefante e il colle perduto. Ediz. illustrata
La realizzazione di via dell'Impero, oggi via dei Fori Imperiali, e la contestuale eliminazione della collina della Velia, non erano stati pianificati. Nel Piano Regolatore del 1926 non era previsto un rettifilo che collegasse piazza Venezia con il Colosseo e solo nel 1931 partì il progetto di un'arteria utilizzabile per le parate celebrative. La volontà di Mussolini era di inaugurarne l'apertura il 28 ottobre del 1932, per celebrare il decennale della Marcia su Roma. Gli sterri portarono alla luce resti di epoca medievale e rinascimentale, al di sotto dei quali emerse un'importante domus romana, con pitture e stucchi pertinenti almeno a due epoche differenti: la prima di fine I secolo d.C. e la seconda di fine II-inizio III secolo d.C. Il 20 maggio 1932, all'improvviso, dieci metri al di sotto della collina della Velia, comparvero i resti di un cranio di Elephas antiquus, con una delle zanne. Il ritrovamento fu spettacolare, ma il distacco e il trasporto dei resti all'Antiquarium non avvenne nel modo più consono dal punto di vista conservativo. L'Antiquarium, costruito nel 1893 come magazzino archeologico, era stato aperto al pubblico nel 1900. Qui i resti fossili rimasero per molti anni, non visibili al pubblico. Dal 2007 è iniziato il riordino sistematico dei reperti conservati nell'Antiquarium, che ha portato alle mostre archeologiche capitoline degli ultimi anni. L'intervento sull'elephas, di notevole complessità dato lo stato critico dei resti fossili e degli apparati di supporto in gesso e legno, è stato realizzato dal Laboratorio di Restauro del Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio. La sua prima presentazione è avvenuta alla mostra La Scienza di Roma allestita al Palazzo delle Esposizioni nel 2021. Il percorso della mostra si articola in quattro sezioni, che seguono una linea del tempo a partire dallo scavo del 1931-1932....
L' abbazia laica. Giovanni Cavina educatore visionario
Giovanni Cavina (Faenza, 27 marzo 1924 - Roma, 4 aprile 2009) si è occupato per 38 anni di formazione e orientamento dei giovani attraverso le iniziative da lui realizzate e sviluppate (e che in larga parte ha contribuito a ideare) della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro e dell'Ente Palazzo della Civiltà del lavoro: dagli "Incontri dei giovani con il mondo del lavoro" al Premio "Alfieri del lavoro", alla direzione di "Panorama per i giovani" e della Residenza Universitaria "Lamaro Pozzani". Ha promosso la concezione interdisciplinare della conoscenza e lo sviluppo del "personalismo comunitario" attraverso la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee, la consapevolezza e la responsabilità, il senso del dovere trasformato in senso del volere dalla passione con la quale affrontare la vita. La sua concezione meritocratica era molto articolata (e "costituzionalmente" ispirata): il riconoscimento dei talenti e la formazione delle nuove classi dirigenti trovano il loro fondamento nella più larga diffusione dell'offerta formativa e delle opportunità per il maggior numero possibile di persone. Uomo di grandi valori e intensa spiritualità, di formazione classica e vaste letture, ha "prodotto" più opere che testi. Ma gli oltre??? editoriali scritti in quasi trent'anni su "Panorama per i giovani" consentono una ricostruzione organica del suo pensiero, della visione europeista e della cura per le nuove generazioni, prima di qualsiasi Next Generation proclamata o attuata. È quanto si propone di fare questa antologia, curata da alcuni laureati della prima ora riuniti nel gruppo Saredosettantaquattro e realizzata grazie al sostegno della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro in occasione del mezzo secolo di attività del Collegio "Lamaro Pozzani".
EUR 28.50
Fotografare Bisanzio. Arte bizantina e dell'Oriente mediterraneo negli archivi italiani
"Fotografare Bisanzio" affronta il tema, sinora inesplorato, degli archivi italiani che custodiscono immagini fotografiche relative all'arte di Bisanzio e dell'Oriente mediterraneo. Tali raccolte iniziarono a formarsi già alla fine dell'Ottocento e furono avviate sulla scia di ricerche, missioni e campagne archeologiche di istituzioni e di singoli studiosi. Si tratta di un patrimonio molto prezioso, che offre una testimonianza unica sull'afterlife dei monumenti, la cui integrità spesso è stata alterata o è andata irrimediabilmente perduta a causa di interventi di ripristino, cataclismi naturali e guerre. Di pagina in pagina, di fotografia in fotografia, il lettore viene accompagnato - sulle orme di celebri personalità italiane e straniere in un itinerario che si muove in una latitudine geografica vastissima: dai Balcani all'Anatolia, dal Caucaso alla Siria, dall'Egitto all'Italia. Il volume, oltre a presentare al pubblico giacimenti visivi di grande importanza storica, richiama l'attenzione su un tema generale di stringente attualità: il destino dei documenti su supporti fisici nell'era digitale e la necessità della loro salvaguardia come oggetti imprescindibili della memoria culturale.
EUR 47.50
Giuseppe Barberi. Le caricature 1775-1796. Ediz. illustrata
I disegni analizzati in questo volume appartengono a uno dei fondi più interessanti conservati al Museo di Roma, costituito da centinaia di caricature, realizzate tra il XVIII e il XX secolo, che entrano a far parte del vasto ed eterogeneo patrimonio museale a partire dall'anno di fondazione (1930), in linea con l'ambizioso intento di creare una raccolta di opere d'arte in grado di documentare la secolare storia cittadina dal punto di vista urbanistico, architettonico e sociale. Giuseppe Barberi realizza i ritratti caricati, parallelamente alla sua produzione ufficiale di architetto, in un arco cronologico di oltre vent'anni, dal 1775 al 1796, corredandoli di puntuali commenti relativi ai personaggi raffigurati, ad avvenimenti coevi nonché a circostanze personali; un vero e proprio diario figurato di memorie pubbliche e private che ha come protagonisti i membri della propria famiglia, i pochi amici fidati, i presunti nemici, i nobili, i prelati, gli intellettuali, i diplomatici, gli artisti, i collezionisti, i restauratori e il variopinto mondo degli artigiani e dei venditori ambulanti con i quali l'architetto convive quotidianamente e dunque sua principale fonte di ispirazione. In linea con la vocazione enciclopedica settecentesca egli realizza, dunque, un vero e proprio testo illustrato di storia sociale, prezioso spaccato della società romana della seconda metà del Settecento, dove parole e ritratti permettono di recuperare una fitta rete di microstorie appartenenti alla complessa Storia di questo secolo che, con i suoi avvenimenti politici e culturali, sancisce il definitivo superamento dell'Ancien Régime.
EUR 38.00
Dipinti del Seicento e del Settecento. Ediz. illustrata
Il Museo di Roma possiede un'importante collezione di pittura sei-settecentesca, formatasi attraverso acquisti e doni nell'arco di novant'anni. Coerentemente con la missione del Museo la raccolta è costituita soprattutto da vedute, ritratti e scene di genere, che documentano l'aspetto della città e gli usi dei suoi abitanti, ma vi si trovano anche pale d'altare, quadri di canonizzazione, stendardi processionali: una galleria di immagini che rievoca feste, cortei, processioni, papi, cardinali, nobili e popolani, scene di vita quotidiana e monumenti famosi in tutto il mondo. Le opere di grandi artisti, come Van Wittel, Cigoli, Tassi, Reni, Maratti, Batoni e Subleyras si affiancano a dipinti anonimi ma di grande interesse storico-documentario, restituendo un'affascinante spaccato di Roma nei secoli in cui fu la capitale internazionale delle arti e la meta prediletta dai viaggiatori del Grand Tour.
EUR 38.00
Donne protagoniste. La società che cresce anche nell'esperienza di alternanza scuola-lavoro