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Lockdown prima linea virale. Esperienze dal fronte ed emozioni da casa
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Jiox il sikano
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Tacuinum sanitatis. Trattato sul benessere e la salute. Ediz. illustrata
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Rosso fuoco. Le indagini del comandante Tenax
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Lo Yoga Ratna raccontato dall'orso Bruno, il gallo Ulisse e altre storie. Pratiche yoga guidate per bambini
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Odissea. Testo siciliano
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La storia di Cesare
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Antonio Mancini. Pittore di pensiero. Antologica oltre cinquant'anni di ricerca. Ediz. illustrata
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Osservare, immaginare e scrivere. Riflessioni sulla relazione tra sociologia e letteratura
Gli scritti raccolti in questo volume sono dedicati alla relazione tra sociologia e letteratura: tre saggi affrontano il tema nelle sue articolazioni teoriche e nelle sue applicazioni empiriche; a essi si affiancano un testo narrativo e la testimonianza di un italianista riportata in forma di conversazione. Lo sguardo sociologico condiviso dagli autori si colloca lungo la linea che dalla tradizione della Scuola di Chicago conduce ai più recenti sviluppi dell'interazionismo simbolico. Si pone quindi l'accento sull'esigenza di comprendere i significati, di assumere la prospettiva dell'altro, di mettere in discussione immagini stereotipate, di dare rilievo non solo alle capacità analitiche ma anche alla sensibilità immaginativa del ricercatore. Il dialogo dei sociologi con i letterati è stato costante nel corso della storia delle scienze sociali e ha prodotto lavori che ormai appartengono ai classici del pensiero sociologico, e numerosissimi sono gli esempi riportati nella presente trattazione di sociologi con spiccata sensibilità letteraria e di scrittori con una forte inclinazione alla riflessione sociologica.
EUR 15.20
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Il pane sotto la neve (per Otranto, per occasioni)
"Il pane sotto la neve (per Otranto, per occasioni)" è l'esordio di Antonio Verri, pubblicato per la prima volta nel 1983, nella stessa collana inaugurata, solo pochi mesi prima, da un altro libro di culto della poesia del «Sud del Sud dei Santi», "Forse ci siamo" di Salvatore Toma. Il confronto con la propria vocazione letteraria e con le proprie radici, che è anche un fare i conti con le tradizioni, la storia, la letteratura e l'arte dell'Heimat, della piccola patria (il «sibilo lungo» della cultura contadina, il sacco di Otranto, Carmelo Bene, Vittorio Bodini, Rina Durante...), è il cuore pulsante delle poesie e delle prose sperimentali confluite in questa debordante raccolta-manifesto. "Il pane sotto la neve" è una raccolta unica nel suo genere, emblematica, perché a partire da un'occasione storica, quella di Otranto, e dalle occasioni letterarie, dagli incontri con maestri di inchiostro e di sangue, riesce a sigillare per sempre un anelito fortissimo per una rivoluzione di senso che sola può provenire da una pratica politica della poesia. «Fate solo quel che v'incanta», così scrive Antonio Verri, tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta.
EUR 12.35
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Consulenza e profezia
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Il pallone e la miniera. Storie di calcio e di emigranti
La sera del 19 settembre 1973 Bill Shankly, il coach del grande Liverpool, incontra il passato. Entra negli spogliatoi avversari e striglia il suo capitano Hughes indicandogli i giocatori della Jeunesse. Sono dilettanti, operai, minatori, immigrati italiani. Il Liverpool avrebbe dovuto travolgerli nel primo turno di Coppa dei Campioni. Non ci riesce. Lo Stade de la Frontière è incastrato tra le case, le miniere, i comignoli delle acciaierie. Il quartiere Hoehl è questo: la terra del ferro, degli operai e del pallone. A Esch-sur-Alzette, città a sud del Lussemburgo, un abitante su tre è italiano. Nel raggio di 25 chilometri sbuffano 49 altiforni. Grazie a miniere e calcio, questo pezzo di Europa ha inventato la libera circolazione delle persone un secolo prima del trattato di Schengen e attraversato silenziosamente la storia. Le lotte operaie. La resistenza al nazismo. Incontrerà poi la tragedia dell'Heysel, il Real Madrid di Alfredo Di Stefano, il Milan di Trapattoni e la Juventus di Platini. E quella sera del 1973 dà una lezione al leggendario Shankly. Che ricorda il suo passato di minatore e uomo del popolo rendendo omaggio alla piccola, sconosciuta squadra operaia.
EUR 12.35
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La formazione del medico. Idee e problemi
"La formazione del medico. Idee e problemi" è uno dei contributi che Everett Hughes ha dato allo sviluppo della sociologia della medicina nell'ambito del processo di attenzione e ricerca su razza, organizzazioni, lavoro e professioni, istituzioni e salute, temi centrali in tutto il suo percorso nelle Scuole di Chicago. Nel testo la figura del medico e la sua formazione assumono una rilevanza richiesta dal cambiamento, nel tempo, del loro rapporto con tutti gli altri protagonisti "della cura", dai pazienti, agli infermieri, ai tecnici. La sua cultura e la sua carriera sono parte inscindibile di questo rapporto a più voci che deve eliminare gli stereotipi e coltivare le relazioni, parte fondante dell'idea di "cura", in quello che Hughes chiama "un adattamento in corsa tra un uomo e i fatti della vita e del suo mondo professionale".
EUR 11.40
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La luna c'è sempre
Nei vicoli maleodoranti di uno slum, come quello di Korogocho (periferia di Nairobi), la perversione e la cattiveria umana sembrano aver traviato irrimediabilmente la vita di Mama Marion; ma lei riesce, nonostante tutto, a far sopravvivere dentro di sé il ricordo di coloro che l'hanno condotta ed edotta all'idea di bello e di bene. Mama Marion continua così ad attraversare, sino a quando le è concesso, le bellissime storie di coloro che sono entrati nella sua vita, e grazie ai loro ricordi riesce quasi ad anestetizzare la sua estrema miseria, il suo profondo dolore e la sua apparente ignoranza. Il suo racconto è dunque evocativo di un viaggio introspettivo che ogni uomo può compiere solo in un rapporto dialogico con un vate, un mentore o un'anima compagna. La luna a volte sembra sparire, ma sino a quando gli altri si faranno manifesti nella nostra vita, si potrà certamente affermare che «la luna c'è sempre». Con una presentazione di Monica Maggioni. In copertina opera di Longinos Nagila. Il ricavato sarà devoluto per ultimare il progetto "Bethlehem - casa del pane" e avviare una Biblioteca di comunità.
EUR 14.25
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Concerto alla Rimesa
La "Rimesa" è l'antico toponimo di Piazza Municipio, la piazza principale di Cutrofiano, il cuore stesso del paese il cui nome è indissolubilmente legato ai suoi tre grandi cantori, Uccio Aloisi, Uccio Bandello, Narduccio Vergaro: "Li Ucci". Nelle notti polverose e umide delle contrade, nelle corti del paese, nei salotti e nei tinelli delle case, in piazza naturalmente, a Cutrofiano sembrano ancora sollevarsi stornelli, pizziche e ballate de Li Ucci. In piazza Municipio, "alla Rimesa", i tre maestri tornano idealmente ad accompagnare lo scorrere della notte attraverso gole e mani di chi si unisce al rito di un grande omaggio collettivo. Lì, in quel luogo che segna una naturale continuità tra la vita della piccola comunità di un tempo e il movimento di riproposta della musica popolare nato a partire dagli anni '70, prende corpo "Li Ucci Festival", la grande festa dedicata alle tre voci insieme antiche e contemporanee, nate nel solco della tradizione ma capaci di suggerire nuove strade alle giovani generazioni. "Concerto alla Rimesa" è il disco che presenta la grande festa dedicata a Li Ucci svoltasi il 16 settembre 2017, in occasione della settima edizione del Festival.
EUR 8.55
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Incontri Live
"Incontri live" è un racconto della lunga storia del gruppo e delle sue numerose collaborazioni con artisti internazionali, che finalmente si concretizzano in musica non solo live, ma d'ascolto. Il gruppo si pone in una dimensione di accoglienza e apertura, mettendosi alla prova con diverse sonorità e culture, senza tralasciare gli aspetti fondanti della propria musica, che sono la ricerca costante sulla tradizione musicale salentina e la creazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il contemporaneo. L'unione sonora di questi incontri induce nell'ascoltatore un viaggio emozionale e geografico quasi surreale eppure reale; ogni incontro è fortemente legato alla sonorità vocale e strumentale della terra ospitata, ma perfettamente integrato con la musica di Officina Zoè. Intorno al nucleo storico e creativo, tuttora costituito da Lamberto Probo (tamburello, tammorra, percussioni salentine: cupa cupa, lavaturu, violino a sonagli), Donatello Pisanello (organetto, chitarra, mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello e castagnette), si sono avvicendati, nel corso degli anni, decine di musicisti pugliesi e internazionali.
EUR 14.25
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Coordinate per la crudeltà
Giunto alla terza raccolta, Fabrizio Lombardo assembla in "Coordinate per la crudeltà" una serie di quattro reportage, tanti quanti sono le sezioni in cui è diviso il libro, incentrati sulla realtà e sulla vita quotidiana dentro cui gli esseri umani agiscono. Via via che il testo procede, i componimenti appaiono farsi sempre più rarefatti quanto impietosi, passando dalla riflessione di un privato quotidiano alla constatazione dell'orrore insito nell'universo del lavoro, così come oggi ci si propone. Mantenendo fede a uno stile dagli accenti rapsodicamente lirici, pur restando sempre strettamente collegato con una versificazione narrativo-riflessiva, oltre che profondamente autobiografica, Lombardo traccia le coordinate tutte contemporanee di un teatro della crudeltà tenuto in tensione sul filo di una glaciale constatazione degli eventi. Anche quando il personaggio cui l'autore si rivolge prende le sembianze concrete di uno degli affetti più intimi.
EUR 9.50
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Andrea Bajani. Una geografia del buio
«Si riconosce la validità della critica letteraria quando questa è in grado di creare un mondo intorno all'opera di un autore». È questa affermazione di Andrea Bajani che ha portato l'autrice del saggio a interrogarsi sulle possibilità e responsabilità che il lettore ha nel momento in cui entra in relazione con l'universo del detto-non detto, del noto e dell'ignoto celati dentro e fuori ogni testo. La lettura dei racconti di "La vita non è in ordine alfabetico", della storia del bambino-adulto di "Se consideri le colpe", della favola autobiografica di "Un bene al mondo" e infine della parola poetica di "Promemoria", fa intuire alla scrittrice l'urgenza dell'autore di comunicare un nucleo narrativo insistente e in attesa di essere scolpito dall'ascolto di qualcuno. Essere lettori consapevoli e in grado di connettere un'esperienza così intima come la lettura non solo con la sfera del privato, ma anche e soprattutto con il mondo delle generazioni a cui si appartiene o a cui si è legati è il gesto che forse più di tutti permette all'opera di prendere corpo.
EUR 17.10
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La via dell'acqua. Pratiche di valorizzazione del patrimonio industriale dell'acquedotto pugliese
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Salento Libano. Due popoli un solo cuore