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Dall'ombra
Dall'ombra è un romanzo claustrofobico e visionario che a tratti si fa lieve, ironico, surreale, imprevedibilmente liberatorio.\r\n\r\nLa sua abilità nel vedere ciò che gli altri non vedono, il talento nel mostrare ciò che sta oltre le semplici apparenze, fanno di Juan José Millàs uno degli scrittori più talentuosi e sorprendenti del nostro tempo - Pàgina Dos\r\n\r\nDamián Lobo, da quando ha perso il lavoro, si sente un po' confuso. Un giorno, nemmeno lui sa perché, commette un furto. Ma, colto sul fatto, è costretto a nascondersi all'interno di un grande - e misterioso - armadio. Non fa in tempo a uscirne che il mobile viene impacchettato e portato a casa di Lucía, che l'aveva appena acquistato. Inizia così per Damián una nuova vita all'interno dell'armadio: non solo un perfetto nascondiglio, ma anche un privilegiato punto d'osservazione - dall'ombra, appunto - da cui riuscire a scavare nei segreti più intimi di Lucía e della sua famiglia.
EUR 16.15
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La deposizione
Conservato per quarant'anni nel cuore di una famiglia, un segreto spaventoso emerge all'improvviso alla luce.\r\n\r\nQuesta è la storia vera di un assassino che non ha soltanto ucciso la sua giovane amante, ma ha costretto al silenzio la sua famiglia con una personalità manipolatrice e diabolica. Ed è la storia di un figlio che ha trovato la forza di ribellarsi al padre seducente e mostruoso, perché «il segreto uccide piú della verità».\r\n\r\nUn lunedí di primavera, 7 aprile 2014, un'aula di corte d'assise nel tribunale di Rennes, Francia. Si processa un uomo, Maurice Agnelet, accusato di aver ucciso la giovane amante, Agnès Le Roux, quasi quarant'anni prima, a Nizza. La vittima proveniva da una famiglia molto in vista, proprietaria di un casinò sulla Promenade des Anglais. Il cadavere della donna non è mai stato ritrovato, rendendo il lavoro dell'accusa, dopo tre processi, ancora piú difficile. Agnelet si è sempre professato innocente, e la sua famiglia, moglie e due figli ormai adulti, non ha mai smesso di sostenerlo nella sua battaglia. Pascale Robert-Diard segue il processo per il suo giornale, solo un drappello di cronisti irriducibili assiste alle battute conclusive. Appassionati al caso mai risolto, affascinati dalla figura manipolatrice e quasi diabolica dell'imputato, ma anche dall'atmosfera magica della Costa Azzurra che rivive nelle testimonianze, e dallo «sfondo di pantaloni a zampa d'elefante, sciarpe lavorate ai ferri e khol sugli occhi» dei lontani anni Settanta. È a questo punto che il caso di cronaca nera di quarant'anni prima acquista la cadenza solenne e l'impellente necessità dell'antica tragedia. Uno dei figli di Agnelet, Guillaume, sale sul banco dei testimoni e accusa il padre di omicidio, rivelando di sapere da anni della sua colpevolezza, confessando di aver testimoniato il falso in passato. Accettando il confronto con la madre e...
La parte migliore
Cosa tiene insieme una famiglia? Il ricordo di un passato comune e incantato, o la memoria dei dolori che non scemano? A chiederselo sono due donne - madre e figlia - e un padre lontano. \r\n\r\n«La domanda giusta per chi ha a che fare con una quasi diciottenne non è che cosa ha in testa, ma che cosa ha in corpo»\r\n\r\nQuesta diaspora che dura da quindici anni potrebbe interrompersi, se solo imparassero a mettersi in ascolto. Ma il lavoro, la scuola, gli amici e gli amori richiedono sempre piú spazio, sempre piú attenzioni. Solo quando si affaccia la possibilità di una nuova vita, diventa chiaro a tutti che è tempo di fermarsi e parlare. Leda e Laura sono madre e figlia. La prima ha quarantacinque anni, fa la psicologa e assiste i malati terminali; la seconda non ne ha nemmeno diciotto e va al liceo. Sono due donne determinate e intelligenti, che vivono insieme come fossero sorelle. Un giorno Laura torna a casa da scuola, è agitata, e confessa alla madre che è incinta: a una festa, ubriaca, ha fatto sesso con un ragazzo. «Non ti preoccupare», le dice Leda, la abbraccia, e le promette che la accompagnerà lei stessa in ospedale. Nelle loro giornate tutto si è sempre risolto con facilità, da quando anni prima un incidente doloroso le ha costrette a essere forti e autosufficienti; anche stavolta sarà cosí. Se non fosse che per loro è giunto il momento di fare i conti con le proprie ombre, tra incombenze lavorative impossibili, ribellioni adolescenziali e il mondo che a fatica proviamo ad abitare tutti i giorni. La vita di ciascuno di noi nasconde in controluce tutto ciò che non siamo diventati, quello che - per paura, o per eccesso di amore -...
Donne col rossetto nero. Un nuovo caso del colonnello Anglesio
Nella Genova dei primi anni Cinquanta, porto di traffici leciti e illeciti, la crudeltà esplode seguendo le vie più tortuose. Tocca al colonnello dei carabinieri Enrico Anglesio orientarsi nel labirinto degli interessi criminali e nelle stanze oscure della mente umana.«Il viso era coperto da una pesante patina di cipria scura in contrasto col bianco latteo del collo. Gli occhi erano orlati da strati e strati di ombretto di vari colori, viola, nero, blu scuro, fino a una lunga striscia rossa che, superate le sopracciglia, arrivava ad attraversare la fronte. Anche le labbra erano truccate. Nero, un rossetto nero. Una maschera, non un volto.»Tre giovani donne vengono trovate senza vita. Ogni volta il referto del medico legale parla di arresto cardiaco, eppure qualcosa non torna: tutte hanno il viso pesantemente truccato e presentano segni di legature sui polsi. Anglesio si lascia coinvolgere dalla vicenda più di quanto avrebbe mai immaginato, e comincia a investigare sul caso in modo frenetico, quasi si trattasse di una questione personale, fino a compromettere la propria vita privata e affettiva. E a poco a poco, con difficoltà, davanti ai suoi occhi emerge una realtà miserabile e perversa, che lo porta a spingersi oltre i limiti della legge.
EUR 16.62
Amore e anarchia. La vita urgente di Soledad Rosas 1974-1998
A come Amore e Anarchia. Due elementi che toccano la breve vita di Soledad Rosas, da Buenos Aires a Torino, incongruamente accusata di essere la terrorista piú pericolosa d'Italia. \r\n\r\nSoledad Rosas nasce a Buenos Aires nel 1974. Nel 1997, quando lascia l'Argentina, è una semplice ragazza di ventitre anni. Un anno dopo, quando fu ritrovata impiccata, era finita a Torino in una vicenda per cui l'accusavano di essere la terrorista piú pericolosa d'Italia. La sua è una storia di amore e anarchia, ma anche del modo in cui uno Stato può inventarsi i suoi peggiori nemici. Una storia che l'Italia conosce come la storia di «Sole e Baleno»: sullo sfondo di una Val di Susa che comincia a entrare in fibrillazione, di una città ostile, di alcuni centri sociali legati all'anarchia, Baleno, un anarchico torinese, e Soledad, una ragazza argentina finita per caso a dormire in una casa occupata, si innamorano. Indagini e intercettazioni della polizia li condurranno in prigione con accuse molto gravi. Baleno si toglie la vita e, qualche mese dopo, anche Sole. Entrambi diventeranno un simbolo dell'anarchia italiana, in una vicenda alquanto oscura.
EUR 19.00
Stella del mattino
Oxford, 1919. Il Primo conflitto mondiale è appena terminato e una schiera di giovani reduci torna sui banchi universitari. Le ombre dei compagni morti popolano le loro notti, la routine accademica non ha risposte da offrire all'orrore vissuto al fronte. Da un giorno all'altro l'austera quiete dei college è turbata dall'arrivo di T. E. Lawrence, il leggendario «Lawrence d'Arabia». Partito da Oxford come archeologo e divenuto ispiratore della rivolta araba contro i turchi, l'uomo d'azione ha ora un nuovo incarico: scrivere il memoriale della propria impresa. Mentre i ricordi prendono vita, la saga di «Lord Dinamite» si alterna alle vicende di tre sopravvissuti al massacro. John Ronald Reuel Tolkien, filologo e scrittore di racconti. Clive Staples Lewis, studente di lettere che dalla guerra ha avuto in dono una doppia vita. Robert Graves, poeta che tenta invano di affrancare i propri versi dall'incubo delle trincee. L'incontro con Lawrence cambierà per sempre le loro vite, costringerà ognuno a confrontarsi con i propri fantasmi e sarà il punto d'origine di nuove memorabili storie.
EUR 10.80
Detti memorabili. Di re e generali, di spartani, di spartane
Carlo Carena, che con Plutarco ha una lunga e affettuosa consuetudine, ha riunito, traendole dai Moralia, le sue raccolte di Detti memorabili. \r\n\r\n\r\n «Artaserse, figlio di Serse, detto Lungamano perché aveva una mano piú lunga dell'altra, soleva dire che aggiungere è piú regale che togliere».\r\n «Oronte, genero del re Artaserse, cadde in disgrazia per un'accusa da lui mossa. Condannato, disse che gli amici dei re assomigliano alle dita di coloro che fanno di conto: come queste possono valere ora diecimila ora uno, cosí quelli ora possono tutto ora niente».\r\n«Tere, padre di Sitalce, soleva dire che quando era in ozio, senza guerreggiare, gli sembrava di non differire per nulla dal suo stalliere».\r\n\r\n «Vilipeso un giorno per il fetore del suo alito, Ierone rimproverò alla moglie di non averglielo mai detto. Lei rispose: "Credevo che tutti gli uomini avessero un tale odore"».\r\n «Degli aspiranti alla mano di sua figlia, Temistocle preferiva l'onesto al ricco: "Ricerco - diceva - un uomo senza soldi anziché soldi senza un uomo"». \r\n«Un barbiere ciarliero chiese ad Archelao come dovesse raderlo, ed egli disse: "Tacendo"».\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCarlo Carena, che con Plutarco ha una lunga e affettuosa consuetudine, ha riunito, traendole dai Moralia , le sue raccolte di Detti memorabili . Queste raccolte costituiscono uno dei grandi capisaldi del pensiero aforistico classico e della sentenza morale. Oltre che per la traduzione, l'edizione si caratterizza per un commento molto originale che mette a confronto le versioni e il riuso di questi Detti da parte di altri scrittori successivi, primo fra tutti Erasmo, altra passione ripetutamente coltivata nel tempo da Carena. Il commento fa vedere come l'originale di Plutarco venga ripreso, ampliato, modificato, adattato ai tempi secondo gli autori e le epoche, attraversando tutta la cultura umanistica fino all'età moderna. Le tre raccolte degli Apoftegmi...
Il metodo Aristotele. Come la saggezza degli antichi può cambiare la vita
Tutti vogliamo essere felici. Ma appena ci fermiamo a riflettere iniziano i guai: cos'è davvero la felicità? Cosa vuol dire essere felici? La felicità è uno «stato» o un «processo», è oggettiva o soggettiva? In questi casi conviene rivolgersi a chi per primo e meglio di tutti ha messo la felicità al centro delle proprie riflessioni: Aristotele. È quello che fa Edith Hall, una delle classiciste piú importanti al mondo, che nelle dieci sapienti lezioni di questo libro ci mostra come il grande filosofo sia ancora la guida migliore per orientarsi nel caos della vita di ogni giorno. «Edith Hall esce dalla torre d'avorio degli specialisti e, tra Mary Beard e Mary Poppins, infonde nuova vita alle dottrine di Aristotele per i lettori del ventunesimo secolo». «Hall ha riscritto Aristotele con il linguaggio di oggi, applicando le sue lezioni alla quotidianità: dalla felicità al resistere alle tentazioni, dal compilare il curriculum all'autoanalisi». Le parole «felice» e «felicità» - happy e happiness - vanno alla grande. Potete comprare un Happy meal, o bere un cocktail a un happy hour. O magari prendere una «pillola della felicità» per tirarvi su, o postare una faccina felice sui social. Sulla felicità, tuttavia, abbiamo le idee confuse. D'accordo, tutti pensano di volere essere felici, ma cos'è, davvero, la felicità? È uno stato psicologico duraturo nel tempo o un attimo cosí effimero che, appena ci rendiamo conto di viverlo, è già passato? È qualcosa di oggettivo, riconducibile a determinati parametri (ad esempio godere di buona salute, essere liberi da preoccupazioni finanziarie o dall'angoscia esistenziale) o è qualcosa di soggettivo, che non può essere misurato né osservato, qualcosa che non va accostato al «benessere» ma alla «soddisfazione» o alla «letizia»? Aristotele fu il primo filosofo a chiedersi davvero cos'è la...
Come sarei felice. Storia con padre
Vincitore Premio Napoli 2020, sezione PoesiaLa raccolta poetica di Tommaso Giartosio è una mappa autobiografica che indaga i legami sotterranei fra le generazioni e le epoche, interrogandosi su come si formano le linee di un destino.\r\nTutti i segreti morti con te non sono mai vissuti. Sapevi tenerli. Non li sapevi. Nessuno mai ha sospettato che tu potessi tradirli: neanche tu. Solo questi segreti si tramandano tra le righe di un testamento impugnato. Fidati di me. Non ti tradirò mai abbastanza. \r\nÈ un percorso in due tappe. La prima genealogica, dedicata al padre, un ufficiale di marina ormai scomparso ma presenza continua e pressante anche da morto; un rapporto fatto di vuoti da colmare, di ricordi, di sogni soprattutto, e di eros. Le poesie della seconda parte costituiscono un romanzo di formazione e d'amore. Riannodando i fili di viaggi giovanili, di paure e desideri di quell'età di passaggio, l'autore sperimenta stili e scritture per costruirsi un'identità di uomo e di poeta. Ma l'amore arriva con la maturità, la fa esplodere in tutti i sensi, ne mette in crisi gli equilibri faticosamente raggiunti. Le due parti si integrano perfettamente anche grazie a un poemetto-cerniera, in eccentrici endecasillabi («riciclo crea-tivo costellato di licenza»): La stellina . Sviluppato sulla metafora del titolo, metafora vorticosamente cangiante, incastona la biografia del padre nella cornice di un video porno. Alla ricerca di un incantesimo che trattenga la vita fra legge ed eccezione, fra durata e istante.
EUR 11.40
La compagnia dell'acqua
Nei sotterranei di Milano si nasconde una folla di reietti un po' buffi e un po' inquietanti: allevano lucciole e coltivano giraluna, ma soprattutto custodiscono un segreto che cambierà la vita di un ragazzo per sempre\r\n\r\nGiacomo Papi inventa una metropoli stramba eppure credibilissima, una Terra rimossa, per raccontarci la paura come scoperta del mondo.\r\n\r\n- Noi siamo i custodi del male, ragazzo. - I custodi di che? - Di quello che viene scartato. - Tipo? - Tipo tutto quanto: il cinema Orfeo, il cibo buttato, le cose abbandonate, i rifiuti del corpo. - Ma perché tenete nascosto chi siete? Gli occhi del vecchio cambiarono colore: - Perché se si sapesse come nasce la paura, nessuno si sforzerebbe di avere coraggio.\r\n\r\n\r\nOtto ha undici anni e vive nel terrore che possa succedergli qualcosa di brutto: si è inventato una serie di gesti scaramantici, per i quali spesso i compagni di scuola lo prendono in giro. Un giorno, per scherzo, lo buttano in un tombino. Rischia di annegare, ma qualcuno lo salva. Nei canali sepolti di Milano abita infatti una comunità di persone escluse dalla vita in superficie perché inadatte o squinternate. Sono la compagnia dell'acqua, puliscono i fiumi e tengono a bada il lago nero della Malamorte, alimentato dai rifiuti e ribollente di gas. A volte la Malamorte si risveglia: è quello che sta accadendo. Da qualche tempo i suoi miasmi agitano anche la gente di sopra, che è sempre piú spaventata e violenta. Mentre il vecchio capo dei custodi cerca un sistema per ristabilire la normalità, c'è chi progetta di sfruttare il caos per tornare alla luce. Otto sa che il male deve restare nascosto, perché vederlo fa paura. Quel che ancora non sa è che affrontare la paura è l'unico modo per crescere.
EUR...
Anne Frank. Diario
Settant'anni fa usciva il Diario di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina «qualunque». E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all'illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel.\r\n\r\n «Cara Kitty, con tutti i miei amici posso soltanto divertirmi; si fanno solo discorsi banali. Per quanto mi sforzi, non si parla mai di argomenti piú intimi. Ecco perché… Appena ti ho visto tra i regali… Ho capito che eri speciale! Sarai quindi l'amica del cuore che in vita mia non ho mai avuto… e ti chiamerai Kitty». \r\n\r\n«La ricchezza, la bellezza, tutto si può perdere, ma la gioia che hai nel cuore può essere soltanto offuscata: per tutta la vita tornerà a renderti felice. Prova, una volta che ti senti solo e infelice o di cattivo umore, a guardare fuori quando il tempo è cosí bello. Non le case e i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, saprai di essere puro dentro e che tornerai a essere felice». \r\n\r\nSettant'anni fa usciva il Diario di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina «qualunque». E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all'illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Basandosi sull'unica edizione definitiva del Diario , autorizzata dall'Anne Frank Fonds fondata da Otto Frank, Folman e Polonsky ci consegnano, per mezzo di una prospettiva inedita ed emozionante, la voce di un'adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea - di ieri, di oggi, di sempre - desidera soltanto scoprire un mondo...
Sole di mezzanotte
Il sole non tramonta mai. La caccia non ha mai fineDice di chiamarsi Ulf, e cerca un posto dove nascondersi. Così ha viaggiato per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, nell'estremo nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna. Inutile continuare a scappare. A Kåsund, almeno, ha trovato un capanno da caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l'ora di parlare con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è altro che un'invenzione del diavolo.
EUR 9.60
Il confessore
La rabbia di un figlio rimasto orfano. Un angelo caduto, dolce e feroce, che vuole avere la sua vendettaIl mondo di Sonny Lofthus è crollato il giorno in cui, tornando a casa, ha trovato il padre, un poliziotto, morto suicida. Ha cominciato a drogarsi. Ora non ha neanche trent'anni ed è in prigione da dodici per duplice omicidio. Eppure c'è qualcosa in lui che ispira fiducia, perché nel carcere di massima sicurezza di Staten i compagni lo considerano una specie di confessore; gli raccontano le loro storie. La sua esistenza è ormai tutta li non ha più sogni né un'idea del futuro. Finché un detenuto gli rivela che in realtà suo padre è stato ucciso. In quel preciso istante Sonny riscopre una ragione per vivere e riacquistare la libertà: punire i colpevoli, uno alla volta.
EUR 12.00
Il rinoceronte d'oro
Anche se non documentata da testimonianze scritte, l'Africa antica possiede una storia, spesso sottostimata quando non brutalmente negata A partire dalle tracce lasciate da civiltà il piú delle volte scomparse e dalle tradizioni orali, François-Xavier Fauvelle ricostruisce in modo rigoroso e appassionante la ricchezza di questo continente ritrovato. In trentaquattro brevi saggi offre al lettore un panorama dell'Africa subsahariana dall'VIII al XV secolo: dai viaggiatori cinesi del periodo Tang alle avventurose spedizioni di Vasco da Gama lungo le coste dell'oceano Indiano. Tra questi due estremi il lettore incontrerà momenti memorabili: una città introvabile, la capitale del Ghana, descritta nel 1068 da un geografo di Cordova; una cerimonia grandiosa svoltasi a Marrakech con l'arrivo del re dell'oscuro regno di Zafun; una misteriosa tomba sudafricana dove nel 1932 è stato trovato un piccolo rinoceronte d'oro del xii secolo; una chiesa costruita dal sovrano cristiano d'Etiopia nel XIII secolo... Un mosaico di testimonianze, siti archeologici, oggetti e frammenti che permettono all'autore di ricostruire il volto di un'Africa per lungo tempo rimasto nell'ombra. Dal Sahara al fiume Niger, dall'impero del Mali al regno cristiano della Nubia, dai principati della costa orientale alle maestose rovine di un enigmatico regno del Grande Zimbabwe.\r\nTraduzione di Anna Delfina Arcostanzo\r\n«Tra i fiumi Senegal e Gambia si estende il regno dei "Gilofi" (Wolof), guidato da un re che regna su altri re suoi vassalli. Ma, dice Cadamosto che cerca in qualche modo di cogliere l'originalità di ciò che sente e vede, "non è questo re simile alli nostri di cristianità; perché il suo regno è di gente selvaggia e poverissima; e non vi è città alcuna murata, se non villaggi con case di paglia". I loro regni, del resto, non sono ereditari, poiché la loro sovranità sembra dipendere da un sistema di scambio...
La cambio io la vita che... Tutta la mia storia
L'eterna «ragazza del Piper» si confessa per la prima volta, in un racconto che ci fa rivivere gli anni «ruggenti» della nostra storia. E ci consegna l'autoritratto intimo e sincero di una donna imprevedibile, sempre pronta a ricominciare. L'autoritratto dell'ultima grande diva italiana.\r\n\r\nOra, dire che già da piccola sapessi cosa mi aspettava sarebbe una bugia. Fino ai quindici anni ero convinta che sarei diventata direttrice d'orchestra, al limite una pianista. Però la musica c'era già. Quella c'è stata da subito.\r\n \r\n\r\nFinalmente Patty Pravo ha deciso di scrivere la sua autobiografia definitiva, che illumina anche gli angoli piú nascosti di un'esistenza unica: dall'infanzia tra i canali di Venezia ai viaggi a vela sui mari di tutto il mondo, dall'amore per gli uomini all'amore per la musica, passando per il distacco dalla madre e il ritorno nel suo grembo, rivissuto come in sogno in una piscina di Bel Air. Un talento multiforme: ha cantato in otto lingue, con decine di successi planetari e 110 milioni di dischi venduti. Una personalità capace di attrarre poeti come Ezra Pound, Léo Ferré e Vinícius de Moraes, artisti come Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano, musicisti come Mick Jagger, Jimi Hendrix e Robert Blunt. La sua storia, iniziata nei favolosi anni Sessanta che scalpitavano di libertà e anarchia, gli anni del piú clamoroso rinnovamento generazionale del secolo scorso, attraversa il Novecento fino ai giorni nostri. E svela il misterioso rapporto tra Patty e Nicoletta, tra il personaggio e la donna, tra la vita sotto i riflettori e la vita, semplicemente.
EUR 16.62
Oggetto d'amore
«Quelli di Edna O'Brien sono i racconti piú belli e dolenti che siano mai stati scritti» - Alice Munro\r\n\r\n«Disse semplicemente il mio nome. - Marta, - disse, e capii che stava succedendo di nuovo. Mi tremavano le gambe sotto la grande tovaglia bianca e avevo la testa confusa, anche se non ero ubriaca. È così che m'innamoro. Era seduto davanti a me. L'oggetto dell'amore».\r\n\r\nDonne che hanno innocenza e sogni da vendere. Donne che all'amore chiedono molto più di quanto sia ragionevole aspettarsi. Che mai hanno avuto in sorte matrimoni lunghi e destini semplici, ma storie d'amore clandestine, speranze deluse, pavimenti coperti di piatti rotti. Donne fragili, certo, ma che hanno la sete di vita e sesso e libertà scritta negli occhi, nei capelli, in ogni cosa che fanno.\r\nOggetto d'amore raccoglie le storie più belle di Edna O'Brien, le più toccanti, quelle capaci di emanare un calore che brucia ma allo stesso tempo offre conforto. Il frutto di cinquant'anni di incessante lavoro sulla propria vita e sulla propria scrittura.\r\nTraduzione di Giovanna Granato
EUR 10.40
Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza
«Il sapore aspro del risveglio a caro prezzo degli italiani dall'attendismo, dalla torpida quiete ventennale del regime.» - Adriano Prosperi\r\n\r\nNell'aprile 1943 Antonio Roasio, uno dei tre responsabili del Partito comunista, invia una lettera «strettamente riservata» alle organizzazioni regionali, in cui fa presente l'urgente necessità di attrezzare «i militanti alla lotta armata a mezzo dell'organizzazione di "Gruppi di azione patriottica", capaci di condurre azioni di sabotaggio delle attrezzature militari contro i massimi dirigenti del partito fascista». A livello pratico, però, le prime iniziative concrete verranno messe in atto solo dopo l'armistizio dell'8 settembre. Dai profili biografici dei protagonisti alle questioni cruciali - il rapporto fra gappismo e resistenza armata, il tema della rappresaglia, il problema del consenso fra la popolazione - dal racconto degli attentati più eclatanti alla lotta partigiana e alle ripercussioni sul nostro passato recente, Santo Peli ripercorre con rigore e imparzialità l'intera vicenda dei Gap per superare le molte «leggende» e restituire ai lettori una ricostruzione lontana dalla retorica e dalla speculazione. E colma una lacuna rilevante nel panorama dell'analisi storica del nostro Paese.
EUR 11.20
Casa
«I romanzi di Marilynne Robinson ci toccano da vicino. Parlano ai nostri anni del nostro futuro. Un futuro che valga la pena di essere vissuto.» - Nicola Lagioia\r\n\r\nGlory Boughton ha trentotto anni quando una delusione amorosa la riporta nella natia Gilead per occuparsi del vecchio padre e della consunta casa avita. Il fratello Jack ne ha qualcuno di più allorché, pochi mesi più tardi, bussa alla stessa porta in cerca di un approdo per il suo spirito tormentato. Le braccia del patriarca si aprono ad accogliere il più amato dei suoi otto figli, il più corrotto, il più smarrito. Ma il suo cuore e la sua mente faticano a fare altrettanto. Nella versione robinsoniana di quella che l'autrice definisce la più radicale delle parabole evangeliche - capovolgendo, come fa, le nozioni di merito e ricompensa -, l'accento cade sul momento successivo a quello della festosa accoglienza: il momento del perdono, della piena reintegrazione nella casa del padre, laddove il limite umano si fa più invalicabile. Il terzo romanzo di Marilynne Robinson ci ripropone un mondo familiare: l'immobile cittadina agraria di Gilead, "fulgida stella del radicalismo" nella sarcastica rivisitazione di Jack; la metà degli anni Cinquanta, con i loro scontri razziali e la loro sedata quiescenza; il venerabile pastore presbiteriano Robert Boughton, ormai troppo stanco, e i suoi due figli più interessanti, la dolente Glory e l'oscuro Jack. Stesso luogo, tempo, personaggi del precedente "Gilead", dunque (compagno contiguo anziché sequenziale di questo "Casa"), ma diversa prospettiva a illuminare da un'altra angolazione più trascendente e insieme il più terreno dei temi: 'nostos', il ritorno a casa.
EUR 10.00
Gilead
Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 2005«La passione che ho per i libri di Marilynne Robinson ha pochi precedenti nella mia vita di lettore, la mia ammirazione per le è smisurata» - Paolo Giordano«Un trionfo di stile e immaginazione, un viaggio spirituale che nessun altro lettore degno di di questo nome può perdersi» - The Washington Post«La cultura americana è piú ricca grazie al corpus delle opere di Marilynne Robinson. Teniamo a mente l'insegnamento di John Ames: che alla grazia si deve rispondere con la gratitudine» - The Boston GlobeIl reverendo John Ames sarà morto quando suo figlio aprirà la lettera che gli sta scrivendo. Siamo nel 1956, John ha 76 anni e sente che la fine è prossima. Dieci anni prima ha incontrato l'attuale signora Ames, molto piú giovane di lui. La donna aveva sofferto molto: il pastore se ne innamorò e in lui la ragazza ha trovato conforto e assistenza. Ora sembra proprio che siano felici, sotto ogni punto di vista. Il vecchio padre sente che il figlio di sei anni non potrà mai veramente conoscere la sua storia. A Gilead, Iowa, la città che non ha mai lasciato, Ames inizia cosí a scrivere una specie di testamento, la storia della sua famiglia. Racconta di suo nonno, un uomo impegnato nelle lotte contro la schiavitù, del padre pacifista durante la guerra di Secessione. E poi si chiede: cosa ho imparato io da tutti voi?
EUR 9.60
Lila
Lila è una donna ancora giovane, ma ferita dalla solitudine di una vita brutale e vagabonda; il reverendo John Ames ha il doppio dei suoi anni e altrettanti lutti, una fede di granito e la responsabilità di molte anime. Niente al mondo li accomuna, a parte la fedeltà ai ricordi e la fame di risposte. Niente, prima di quel pomeriggio di pioggia a Gilead.\r\n\r\n«Un romanzo sulla solitudine disperata e sulla diffidenza più cupa, sulla vergogna e sulla seduzione. Finge di parlare di Dio, e intanto racconta i precipizi di quelli che lo cercano» - Nadia Terranova\r\n\r\n«Marilynne Robinson ha scritto un'intensa storia d'amore e l'ha calata nella lingua e nelle idee di una dottrina calvinista. È un'autrice senza eguali. Ha saputo creare un intrepido corpus di opere, piccolo ma denso, in cui la religione compare senza vergogna, al pari del dubbio» - Cathleen Schine, The New York Review of Books\r\n\r\nLila porta con sé un bagaglio fatto soltanto di ricordi e delusioni quando raggiunge la cittadina di Gilead. Ma, varcando per la prima volta la soglia di una chiesa in cerca di un riparo, incontra la voce calda e sicura del reverendo John Ames e finalmente può smettere di combattere. Non importa che lui sia colto e lei ignorante, non importa da quale inferno venga lei o quanta vita abbia davanti lui. Non importa che lei abbia fatto la prostituta né che lui abbia visto morire la moglie e il figlio che stava mettendo al mondo. A John Ames basta un'occhiata per scorgere in lei una sofferenza che li avvicina e un bisogno di risposte a domande che riguardano entrambi: Dio, il bene, il male, la colpa e il perdono. Fino alla richiesta più difficile di tutte, che lo costringe a rimettere in discussione se...