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Mostrati 1541-1560 di 124642 Articoli:
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Lirici greci. Testo greco a fronte
La scoperta dell'io e della coscienza, le riflessioni sull'amore e l'eros, l'impegno politico, la descrizione della morte e della vecchiaia: ecco alcuni temi che trovano nei poeti qui presentati i primi immortali cantori. I lirici dell'età arcaica (Tirteo, Archiloco, Saffo, Alceo, Anacreonte, Alcmane, Ibico) insieme ai maestri della poesia corale classica (Simonide, Bacchilide, Pindaro) hanno creato un patrimonio immenso, e dato vita a un intero universo in cui si alternano elegia e invettiva, canti eroici e conviviali, odi civili e carmi religiosi, inni e cori epinici per i vincitori delle gare sportive. Un volume nel quale si disvela l'anima greca.
EUR 9.60
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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
«La Scienza in cucina, oltre ad essere quel delizioso ricettario che tutti, almeno di nome, conoscono, punto fermo della tradizione culinaria italiana, e perfetto manuale di alimentazione saporita e, insieme, equilibrata, svolse anche, in modo discreto, sotterraneo, impalpabile, il civilissimo compito di unire e amalgamare, in cucina prima e poi, a livello d'inconscio collettivo, nelle pieghe insondate della coscienza popolare, l'eterogenea accozzaglia delle genti che solo formalmente si dichiaravano italiane.» Cosí scrive nella sua introduzione Piero Camporesi - profondo conoscitore della letteratura e della cultura popolare - offrendo al lettore l'edizione piú completa, accurata e precisa di questo monumento alla tradizione gastronomica italiana che è al tempo stesso un vero e proprio classico dell'Ottocento.
EUR 15.20
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Casa desolata
Scritto e pubblicato a dispense tra il 1852 ed il 1853, Casa Desolata è considerato uno dei primi esempi di detective stories.Storia e satira di una causa legale che si trascina da tempi immemorabili, con i litiganti in attesa di fortune che non arriveranno mai, di intrighi e di piste poliziesche, Bleak House è al contempo raffinata descrizione della società londinese di metà Ottocento e romanzo «nero»: sullo sfondo, morti misteriose, vecchie case decrepite, figli illegittimi, luridi vicoli di angiporto...
EUR 15.20
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I numeri uno. La vita dei più grandi matematici del mondo
Le vite straordinarie e le stupefacenti scoperte di venticinque dei piú importanti matematici della storia, da Archimede a William Thurston.\r\n"Fin dalla più tenera infanzia la giovane Sofa, come la chiamava affettuosamente la famiglia, aveva un ardente desiderio di capire qualsiasi cosa la incuriosisse. Il suo interesse per la matematica si accese all'età di undici anni; curiosamente, la causa scatenante fu la carta da parati della sua cameretta. Suo padre Vasilij KorvinKrukovskij era un generale dell'artiglieria dell'esercito imperiale russo, e sua madre Elizaveta (nata Šubert) proveniva da una famiglia di alto rango nella nobiltà russa. La carta da parati entra nella storia perché la famiglia possedeva una tenuta di campagna a Palibino, vicino a San Pietroburgo. Quando vi ci si trasferirono, fecero ristrutturare tutta la casa, ma la carta da parati si rivelò insufficiente per la cameretta. Come sostituto, usarono le pagine di un vecchio libro di testo, le lezioni di calcolo differenziale e integrale di Ostrogradskij. Nelle sue Memorie d'infanzia, Sof'ja ricorda che passava ore a fissare le pareti, cercando di capire il significato dei simboli arcani che le coprivano. Memorizzò rapidamente le formule, ma in seguito ricordò che "nel momento in cui le stavo studiando non le capivo per niente". [...] Non solo giunse a padroneggiare il calcolo, ma progredì fino alle frontiere della ricerca matematica, con scoperte che stupirono i principali matematici del suo tempo. Si occupò di equazioni alle derivate parziali, di meccanica e della diffrazione della luce da parte dei cristalli. Era penetrante, originale e tecnicamente abile. L'illustre matematico americano Mark Kac l'ha descritta come la "prima grande signora della matematica". Era probabilmente la più grande scienziata del suo tempo, eclissata solo da Marie Curie qualche decennio dopo."\r\nNonostante le origini misteriose, quasi mistiche, dei suoi elementi fondamentali, la matematica...
Leviatano 2.0. La costruzione dello stato moderno
La ricostruzione di un secolo di storia politica mondiale. Dall'ineluttabile cedimento di un ordine ormai obsoleto alla nascita, alla piena affermazione, all'entrata in crisi dello stato moderno, fino alla sua dissoluzione nell'incertezza politica di oggi. \r\n\r\nIl saggio di Charles Maier isola un'epoca storica, gli anni tra il 1870 e il 1945, al fine di collocare nel piú ampio contesto quella che egli definisce la nascita del Leviatano 2.0, ovvero la «moderna forma statale» sorta tra la metà del xix secolo e la metà del xx. Maier ci riporta innanzitutto all'instabilità dell'epoca precedente, segnata dalla collisione prodottasi allorché l'impeto dei mercati, l'espansione imperiale, le idee liberali e la retorica repubblicana dei «diritti» subirono i contraccolpi di élite tradizionali minacciate, settori emarginati, apparati burocratici confessionali e movimenti di rinnovamento religioso, visioni utopistiche e altre forme di resistenza agli impulsi verso la globalizzazione. L'autore considera la costruzione di varie forme di stato moderno sullo sfondo di forze dirompenti che strumentalizzarono la società rurale consolidatasi nei secoli, dimostrando come versioni diverse di nazionalismi moderni, tra loro in competizione, contribuirono ad alimentare l'arrogante imperialismo dell'epoca e le conseguenti rivalità che deflagrarono in decine di conflitti regionali e locali e in due guerre mondiali. L'edificazione statale, l'impero e il conflitto armato rafforzarono a loro volta ideologie che propugnavano chiari confini culturali. Inoltre, piú i flussi commerciali e migratori e il raggio d'azione degli imperi portavano all'unione di popoli tra loro diversi, piú venivano in superficie le distinzioni su base «razziale».
EUR 28.50
Le nuvole e i soldi
Finalista al Premio Napoli Poesia 2019\r\nQuesto libro ci permette per la prima volta di valutare in maniera organica l'opera in versi di Tiziano Scarpa.\r\n Nel cimitero della mia città vengo a rubare i fiori. Non li darò a una donna. Non sono per nessuno. Con gli occhi bassi, li offro alla parola amore che ho imparato dai morti.\r\n È la luce della concretezza a irradiare queste poesie: sono esperienze reali, come le circostanze in cui l'autore ha visto in faccia la morte; e poi la paura di diventare poveri, le tragedie famigliari, i figli non avuti, i fatti epocali, la cronaca spicciola. Anche quando è la fantasia a sprigionare le sue immagini, queste si stagliano in figure nitide, in personaggi e animali vividi: il delfino che salta e si reimmerge nelle onde del discorso; il guidatore della metro che non sa di essere seguito da una misteriosa teleferica… L'altra faccia di questa concretezza è l'attenzione alla materia solida della poesia, il linguaggio: risulta evidente nella serie di poesie in cui sono le parole stesse a parlare, dicendo «noi», ma anche nelle invenzioni tipografiche e metriche, nel pulsare percussivo o delicato dei loro accenti. Dalla meditazione all'epigramma in rima - cosí musicale da spingere quasi a canticchiarlo -, ognuna di queste poesie è profondamente fondata, motivata, impastata nella sua forma. Una delle sorgenti di questo libro è la consapevolezza che sono i morti a farci pensare sotto la loro dettatura, consegnandoci le parole che hanno inventato, e che noi, dopo secoli, continuiamo a pronunciare e a scrivere. Cosí tutta la tradizione, anche nella sua eredità formale, si ripresenta con una spinta intatta e sempre nuova. Scarpa non è un prosatore prestato alla poesia. È scrittore a trecentosessanta gradi e la poesia è da sempre...
Fioriture capovolte
"Poi, quando il fuoco avrà ingoiato tutto,\r\nsaremo estinti, saremo cenere,\r\nsaremo linfa per un nuovo frutto,\r\nlimpida e chiara a disegnare\r\nnuove trame, rovescio esangue\r\nche si apre alla domanda,\r\nriflesso implicito che svela\r\nuna presenza, nudo paesaggio\r\ndi cui non si può piú far senza..."\r\nFioriture capovolte: corolle (e semi) che si espandono sottoterra, alla ricerca di sensi profondi, di legami con le radici che nella vita di superficie sfuggono. Significano anche il lato rovescio dell'esistenza, quando il dolore e le difficoltà sembrano prevalere, un mondo che si tende a rimuovere, ma è in realtà una faticosa ricchezza tutta da esplorare. Capovolte, infine, può significare semplicemente «reclinate», cioè fioriture che hanno terminato la loro fase di crescita, quando i fiori si ripiegano, perdono qualche petalo, si avviano alla fine del loro ciclo. La raccolta di Giovanna Rosadini è infatti anche un libro autobiografico, una sorta di bilancio esistenziale di mezza età. E venendo dopo tre precedenti raccolte e la cura di un'antologia che è stata al centro di un ampio dibattito, anche dal punto di vista del percorso poetico non può non essere il suo libro della maturità. La messa a punto di un linguaggio che nasconda un «doppio fondo» di senso nonostante la trasparenza, la ricerca di un ritmo e di sonorità suggestive, emotivamente coinvolgenti, il gioco con le rime piú facili sapientemente rivitalizzate, le citazioni e i continui riferimenti da e ad altri poeti: tutto è ormai un meccanismo preciso, potremmo dire professionale, se non ci fosse il rischio di connotare in senso asettico i versi della Rosadini, che al contrario hanno sempre una temperatura sentimentale molto alta, quasi sgorgati in presa diretta da una serie di ferite ancora molto sensibili. Poi, quando il fuoco avrà ingoiato tutto, saremo estinti, saremo cenere, saremo linfa per un nuovo frutto,...
I sonetti. Ediz. critica
Una nuova edizione critica, a cura di Pietro Gibellini, Lucio Felici e Edoardo Ripari, raccoglie i 2279 sonetti di Gioachino Belli, riccamente annotati e commentati\r\n\r\nBelli tenne sempre nascosti i suoi Sonetti, che mostrò e recitò solo ad amici fidati. Dei 23 pubblicati durante la sua vita, solo uno uscì con il suo consenso: un omaggio in versi all'attrice Amalia Bettini che apparve nel 1835 su una rivista teatrale milanese. Meditò tuttavia a lungo di pubblicarli, a partire dal 1831, quando cominciò a sgorgare fluente la sua vena romanesca, che produrrà oltre duemila sonetti prima di arrestarsi nel turbine politico e militare che sconvolse Roma nel 1848-49. Coabitarono in lui la tentazione di bruciarli e la volontà di predisporli per una stampa futura, magari postuma. Nelle sue carte testamentarie ordinò di distruggerli ma affidò in mani sicure i loro autografi, corredati da preziose note per lettori non romani, e disconobbe le copie apocrife o deformate che circolavano sotto il suo nome, in manoscritti o in opuscoli stampati alla macchia. La prima vera edizione delle Poesie inedite belliane, che uscì nel 1865-66, due anni dopo la morte del poeta, a cura del figlio Ciro, contiene 166 poesie italiane in vario metro e 797 sonetti romaneschi, un terzo circa del corpus. Per prevenire la censura pontificia vennero scartati i testi di satira politica e religiosa e quelli di materia erotica. I sonetti inclusi vennero depurati dalle espressioni indecenti e dai riferimenti polemici al clero. Pur così castigata, e perciò criticata, questa silloge è frutto di un'iniziativa coraggiosa, intrapresa quando Porta Pia era ancora intatta. L'anno della breccia, 1870, uscì l'antologia di Duecento sonetti che Luigi Morandi attinse in parte dalla stampa purgata, in parte dalla «tradizione popolare»: nonostante questi limiti, l'antologia pubblicata da un editore di...
1933. Un anno terribile
La piú grande promessa del baseball della West Coast. Un capolavoro di freschezza e comicità, oltre che un omaggio a uno dei grandi miti della narrativa americana, il baseball. Un vero inno alla speranza e alla fame di vita dell'adolescenza.\r\n«L'anno terribile, il 1933, non è legato ad alcun fatto storico. È un anno come un altro tranne che per Dominic, il protagonista. È terribile perché segna il momento in cui il giovane prende coscienza che nella sua vita non c'è alternativa alla fuga.» - Vincenzo Cerami\r\nFiglio di immigrati, Dominic ha un grande talento, quasi da cartone animato: il suo braccio. Lo cura, lo allena, lo protegge dai rigori invernali con tubetti e tubetti di balsamo Sloan, sa che grazie a lui, soltanto grazie a lui, potrà riscattare se stesso e la sua famiglia dalla condizione di inferiorità che stanno vivendo, diventando «Dom Molise, il più grande Mancino della Major League».
EUR 8.80
Quelli che meritano di essere uccisi
«Una formidabile storia di vendetta» - Gianrico Carofiglio\r\n\r\nTed Severson ha una vita dorata: è giovane e ricco, proprietario di una società di consulenza plurimilionaria, sposato con una donna capace di fare girare la testa a ogni uomo che incontra. E, soprattutto, è follemente innamorato. Quando però scopre che la moglie lo tradisce, il suo mondo perfetto va in frantumi. L'unica a raccogliere il suo segreto è Lily, eterea sconosciuta seduta accanto a lui su un volo di ritorno dall'Inghilterra. A lei, che custodisce un passato denso di misteri, Ted racconta quello che non osa confessare neppure a sé stesso. È vero che l'omicidio potrebbe non essere la piú bruciante delle colpe? È vero che alcuni di noi meritano semplicemente di essere uccisi? A poco a poco, Lily trascina Ted in una spirale alimentata in parti uguali dal desiderio e dalla sete di vendetta, nel cuore di una storia capace di rovesciare tutte le nostre certezze. Traduzione di Letizia Sacchini.
EUR 10.40
Diritto allo specchio
D come Diritto. Esiste una cosa chiamata diritto? Perché i giuristi sono tanto litigiosi, soprattutto sulle questioni fondamentali? Un percorso tra le tante, affascinanti e repulsive immagini del diritto.\r\n\r\n Diritto allo specchio è una riflessione sul diritto che, per chiarezza e profondità, si volge a un ampio pubblico. Nato dalle lezioni tenute dall'autore presso l'Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, il libro già dal titolo segnala il suo intento: chiarire la natura del diritto attraverso i tanti problemi in cui s'imbatte chiunque, per qualsiasi ragione, entra nel mondo giuridico, incontrandone molteplici e spesso confliggenti concezioni. Tra queste, non solo il giurista di professione ma anche il singolo cittadino consapevole deve destreggiarsi. Che cos'è il diritto? Come si cerca di definirlo? Che cosa sono il diritto naturale, il diritto sociale, la legge? In che modo si interpreta e si applica la legge? Che cosa sono le istituzioni e perché ci si affida a loro e con quali vantaggi e pericoli? Che cosa è lo Stato, lo Stato di diritto e lo Stato costituzionale? Quale posto occupa la giustizia nel diritto?
EUR 19.00
Da soli
Cristina Comencini affida alle parole la burrasca del cuore in un passo a quattro intenso e profondo, la danza della seconda metà della vita. \r\n\r\n«Da soli è il romanzo di chi porta due valigie, vuole dar conto, nel dolore della rottura, di due punti di vista, due reazioni, due linguaggi, due modi di reagire, due sensibilità.» - Pierluigi Battista, Corriere della Sera\r\n\r\n «Lei come fa con i ricordi?» «Me li tengo, e lei?» Prima esistevano due coppie. Ora ci sono quattro adulti vivi, ricchi di rimpianti, momenti tristi e rughe allegre, sconcertati da tutta questa libertà. Cristina Comencini affida alle parole la burrasca del cuore in un passo a quattro intenso e profondo, la danza della seconda metà della vita. Quando, volenti o nolenti, ci si avvicina all'essenza delle cose. «La vedeva, forse per la prima volta, staccata da sé, perfetta e diversa da lui, sentiva di amarla per questo e non c'era bisogno che lei lo sapesse». Ci si incontra sotto la luna, sul ponte di una nave, e ci si innamora. Venticinque anni dopo ci si lascia chissà dove e perché, senza bisogno della luna. «C'è sempre un momento, che sia un anno speciale o dopo un avvenimento irrilevante, in cui realizzi che hai cominciato a nasconderti». È successo cosí anche ad Andrea e Marta e a Laura e Piero che ora, increduli, fanno i conti con la solitudine. Nelle loro storie si rispecchiano e si rincorrono tutti i modi che abbiamo di affrontare i nostri sentimenti. La furia di chi scappa, la calma di chi resta, il silenzio irreale delle stanze vuote, le serie Tv sul divano la sera, la strana complicità dei figli grandi, la riscoperta del corpo, il tempo lungo dei pensieri. Cristina Comencini racconta tutto quello che...
Torpedone trapiantati
Tra imprevisti ed episodi esilaranti, ma anche attimi di tenerezza, Abate scrive uno scorrettissimo diario di bordo che diventa pagina dopo pagina un inno alla vita.\r\n"Quando ho visto un'ottantenne sbucare da un gomito della salita, venirmi incontro, lesta come un pariolo sui sassi traditori, e sbraitare: - Checco, noioso, ma insomma , vi muovete o no?! - ho capito di aver commesso l'irrimediabile cazzata dell'anno 2017: partecipare alla gita dell'associazione sarda trapianti e portarci pure mamma."\r\nUna «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato\r\na una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa\r\nse partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul torpedone.\r\nAcciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno\r\na una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto\r\ndi essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici.\r\nCon la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.
EUR 14.25
L' idea di mondo musulmano. Una storia intellettuale globale
Un libro provocatorio per ripensare passato, presente e futuro delle relazioni tra Islam e Occidente.\r\nQuando l'allora presidente americano Barack Obama si recò in visita al Cairo nel 2009, nel pronunciare un discorso rivolto ai musulmani di tutto il mondo replicò un errore compiuto da un'infinità di politici prima di lui: dare per scontata l'esistenza di un'unica comunità musulmana globale. Tuttavia, come Cemil Aydin dimostra in quest'originale ricostruzione, ritenere che un miliardo e mezzo di musulmani costituisca un'unica entità politico-religiosa comporta un grave fraintendimento storico. Come nacque questa convinzione e perché è cosí diffusa? L'idea di mondo musulmano individua le origini intellettuali di una nozione errata e ne spiega la persistente fascinazione esercitata sia sui musulmani sia sui non musulmani. Concepita come antitesi alla civiltà cristiana occidentale, l'idea di mondo musulmano comparve verso la fine del XIX secolo, allorché gli imperi europei dominavano su gran parte di quelle popolazioni. Fin dall'inizio alla sua base vi furono le teorie della supremazia bianca, ma gli stessi musulmani contribuirono alla sua definizione. Aydin evidenzia il ruolo giocato dagli intellettuali musulmani nell'immaginare e delineare una società panislamica idealizzata, che confutasse le tesi dell'inferiorità razziale e di civiltà rispetto all'Occidente. Dopo aver svolto un ruolo fondamentale nella politica del Califfato ottomano, questa concezione sopravvisse alla decolonizzazione e alla Guerra Fredda, acquisendo un rinnovato vigore alla fine del XX secolo. L'idea di mondo musulmano, centrale sia per le ideologie islamofobe sia per quelle panislamiche, continua a stringere l'immaginario globale in una morsa che sarà necessario allentare, al fine di avviare un confronto piú proficuo riguardo alla politica del mondo e delle società contemporanee.
EUR 20.90
Storia del mondo. Vol. 1: Le prime civiltà. Il mondo prima del 600
Per la prima volta autorevoli specialisti dei vari campi\r\ndisciplinari mettono a disposizione del lettore i risultati\r\ndi decenni di ricerca internazionale sulla preistoria\r\ndella globalizzazione, sullo sviluppo delle società e sugli\r\nordinamenti politici dei vari continenti.\r\n\r\nDa sempre la storia del mondo è stata scritta come una storia di ascesa e declino di un esiguo numero di culture dominanti. Fra queste, nel corso degli ultimi secoli, e facendo riferimento a parametri quali potenza, ricchezza e creatività culturale, l'Europa e l'Occidente atlantico hanno ricoperto un ruolo indubbiamente centrale. Questa nuova Storia del mondo in sei volumi, diretta da un'équipe di importanti storici internazionali, si discosta radicalmente da tale tradizione. Pur non rinnegando le grandi conquiste dell'Occidente, essa le pone in rapporto con i piú importanti sviluppi che hanno avuto luogo nella stessa epoca in altre parti del mondo. Da tale impostazione emerge con ogni evidenza la graduale, problematica nascita dell'età contemporanea come frutto di una complessa e pluralistica rete di relazioni mondiali. Per la prima volta autorevoli specialisti dei vari campi disciplinari mettono a disposizione del lettore i risultati di decenni di ricerca internazionale sulla preistoria della globalizzazione, sullo sviluppo delle società e sugli ordinamenti politici dei vari continenti. La storia del mondo che ne emerge, lungi dal risultare una mera concatenazione di singole storie specialistiche, ricostruisce piuttosto relazioni trasversali e interazioni finora poco esplorate dagli studiosi: le migrazioni di singoli e gruppi e la fondazione di nuove società, la diffusione intercontinentale delle tecnologie, religioni o idee politiche, le reti di connessione globale, i flussi commerciali e i modelli di consumo, l'imperialismo, il colonialismo, le grandi guerre.
EUR 104.50
Camminare. Un gesto sovversivo
Chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la piú semplice esperienza in un'avventura indimenticabile. \r\n«Con un senso di stupore e meraviglia, Kagge vaga piú che narrare, muovendosi tra filosofia, scienza ed esperienza personale...È sempre bene ricordare le antiche verità. E Kagge sa come farlo.» - Los Angeles Review of Books\r\n«In questo nuovo saggio l'esperienza personale del camminare si mischia a citazioni storiche, filosofiche e scientifiche e a incontri con altri camminatori.» - Giulia Crivelli, Il Sole 24Ore\r\n\r\n Camminare è diventato un gesto sovversivo. Non serve essere atleti professionisti, aver scalato l'Everest o raggiunto il Polo Nord, come Erling Kagge. La rivoluzione è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha una memoria piú efficiente, è piú creativo. Soprattutto, chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la piú semplice esperienza in un'avventura indimenticabile.
EUR 12.35
Glamorama
È un "modello aspirante attore" il protagonista di "Glamorama": è bellissimo e, se manca di personalità e carisma, gli basta però uno sguardo perché una donna si convinca ad andare a letto con lui. Suo malgrado viene coinvolto in un intrigo internazionale di terrorismo, scoprendo così l'abisso di orrore e morte dietro il glamour del suo ambiente. Un'invisibile macchina da presa segue le peripezie di Victor tra due continenti, scena dopo scena, ciascuna contrassegnata da un numero in ordine decrescente, come in un film. E, come in un film, è il dialogo a trionfare.
EUR 12.80
Famiglia
Due storie di smarrimento e di crisi familiare in cui i personaggi che annodano e dipanano i loro destini sembrano trascinati da una casualità capricciosa che inventa incontri sorprendenti, amicizie scontrose, fragili amori, tenaci avversioni.«Ha un significato che questo racconto si chiami "Famiglia", nel senso che l'Enciclopedia Einaudi alla voce Famiglia potrebbe dare questo racconto come quadro della situazione oggi in uno strato significativo della civiltà occidentale» - Italo CalvinoFamiglia e Borghesia sono i due capitoli che compongono questo libro della Ginzburg scritto nel 1977. Due storie di smarrimento e di crisi familiare in cui i personaggi che annodano e dipanano i loro destini sembrano trascinati da una casualità capricciosa che inventa incontri sorprendenti, amicizie scontrose, fragili amori, tenaci avversioni. Come avviene nelle sue pagine migliori, Natalia Ginzburg segue gli arabeschi di queste esistenze incrinate con uno stile distillato, in un sommesso ma implacabile controcanto che reinventa la musica banale e terribile della vita.
EUR 8.80
La parola ebreo
"La parola ebreo" di Rosetta Loy ci riporta al clima degli anni in cui la sua famiglia, cattolica, e una certa borghesia italiana, accettarono le leggi razziali senza avere coscienza della tragedia che si stava compiendo. L'autrice ritrova i segni misteriosi e ambigui di quella quotidianità vissuta al riparo della storia e si insinua nelle pieghe dei fatti raccontando, con l'aiuto di lettere, dichiarazioni, discorsi, i passaggi cruciali di un periodo in cui nessuno è stato capace di opporsi alla follia nazista.
EUR 8.80
L' anello forte. La donna: storie di vita contadina
La centralità della figura femminile emerge da questi racconti, spesso trascinanti, che fotografano vicende, generazioni, mondi diversi, e fanno conoscere quale straordinaria varietà di significati possano assumere parole quali lavoro, maternità, matrimonio. In tutte le storie c'è un identico carattere di vitalità e di forza: le testimonianze raccolte da Revelli mostrano come la famiglia e la stessa società contadina, attraversate da emigrazioni e da guerre, debbano a queste donne la loro continuità e la loro sopravvivenza.
EUR 12.40