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Le parole tra noi leggere
Fino a che punto una madre aiuta o mette in difficoltà un figlio negli anni della sua formazione? Si può raccontare il rapporto tra una madre e un figlio? Un confronto tra generazioni nel segno di un coraggio morale che non si ferma davanti alle verità più difficili. Il romanzo ha vinto il Premio Strega 1969.
EUR 9.60
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Tifone
«Il piú alto esempio di letteratura di mare» - André Gide«Di tempeste ne aveva incontrate, naturalmente. Era stato bagnato fino all'osso, sbattuto, travagliato… Ma non aveva mai intravisto la forza incommensurabile e la collera smodata, la collera che passa e si esaurisce senza mai placarsi - la collera e la furia del mare irritato. Egli sapeva che ciò esiste, come sappiamo che esiste il delitto e l'odio… Il capitano MacWhirr aveva navigato sulla distesa degli oceani cosí come tanti uomini scivolano sugli anni dell'esistenza per scendere dolcemente in una placida tomba, ignoranti della vita sino all'ultimo, senza aver mai avuto l'occasione di vedere tutto ciò che essa può contenere di perfidia, violenza, terrore. Ci sono in terra e sul mare uomini cosí fortunati - oppure cosí disprezzati dal destino e dal mare.»
EUR 8.00
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Cuore
«Oggi primo giorno di scuola. Passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna!»È passato piú di un secolo da quando, nel 1886, Cuore venne pubblicato per la prima volta e rese De Amicis lo scrittore piú letto d'Italia. Eppure, ancora oggi, questo libro ci colpisce non solo per la straordinaria, ineguagliata fortuna che l'ha accompagnato lungo tutta la sua storia, ma anche per i suoi pregi letterari: per la scrittura, per la sapienza di una sceneggiatura completa, per la capacità di concludere un episodio con una singola magistrale frase. Lo stesso intento pedagogico e l'impegno civile che lo permeano sono la dimostrazione di una tensione morale capace di renderlo emozionante e commovente, anche per il lettore contemporaneo - e per lo spettatore: come dimostrano i molti film e sceneggiati tratti dal libro.
EUR 10.00
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L' educazione sentimentale
La rappresentazione universale dell'amore possibile, intravisto e sognato. E non vissuto.«Il soggetto impercettibile del libro è la vita vera nel suo trascorrere e svanire, che si tiene su da sola perché ha in se stessa, nello scintillio del suo fluire, il suo senso inesplicabile e fuggitivo, che non si lascia imprigionare da alcuna immagine ma l'avvolge in un'aura vibrante di echi e di richiami e sembra trascinarla via con sé, lontano. Il soggetto invisibile è il passare del tempo, il suo filo che si snoda nei minuti, nelle ore e negli anni. L'educazione sentimentale è il romanzo del tempo, che forma e disperde l'individualità, e dell'amore, il doloroso antagonista di Cronos». (Claudio Magris)
EUR 11.20
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Ritratto di signora
La giovane americana Isabel Archer sa quello che vuole: alla ricerca di un ruolo pubblico e di modelli di comportamento meno provinciali, decide di stabilirsi in Europa, rifiuta due proposte di matrimonio, e, diventata ricca al punto di potersi permettere tutto, resta intrappolata in quella ricca società fiorentina e romana che ha il suo campione in Gilbert Osmond, uno snob in caccia di patrimoni. Sarà lui a perfezionare il destino di solitudine di Isabel che si avvierà per gradi, come Madame Bovary, alla propria dissoluzione psichica.
EUR 11.60
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Le più belle storie di Sherlock Holmes. Scelte dall'autore
"Quando mi è stato proposto questo concorso, ho pensato che sarebbe stata la cosa più facile del mondo scegliere le dodici più belle storie di Sherlock Holmes. In realtà, scoprii ben presto che mi ero appena impegnato in un compito davvero molto arduo". Nel 1927, lo "Strand Magazine" sfidò i suoi affezionati lettori a cimentarsi in un insolito concorso: indovinare quali delle sue innumerevoli storie con protagonista l'ineffabile Sherlock Holmes Arthur Conan Doyle avrebbe potuto considerare le sue preferite. (Fu R. T. Newman di Spring Hill, Wellingborough, ad aggiudicarsi il premio di 100 sterline individuando dieci dei dodici racconti). In seguito, in un articolo pubblicato sempre sullo "Strand", Doyle rese nota la sua scelta e, nel suo stile inimitabile, ne spiegò per ciascun racconto le ragioni. I racconti inclusi - da La fascia maculata a I signorotti di Reigate - possono essere considerati dei veri e propri classici del genere poliziesco. Le dodici storie vengono raccolte qui per la prima volta in italiano, accompagnate dall'originale articolo.
EUR 12.80
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Nel cuore della notte
Marco Rossari ha scritto un romanzo impudico sull'intransigenza vacua del nostro tempo e il tormento delle parole, dosando con maestria una scrittura funambolica e dolente, senza paura di scandalizzare ed emozionare il lettore.\r\n\r\n«L'unica vera casa è il corpo. Il tuo e quello della persona che ti ama».\r\n Questo è un romanzo per adulti. Quelli che hanno già scoperto il mutare delle emozioni e dei sensi nelle diverse età della vita. Quelli che conoscono la furia delle parole, capaci di travolgere come una tempesta. Tenendoci svegli nel cuore di una lunga notte uno sconosciuto racconta la sua storia d'amore, di sesso, di politica e poesia. «Tutte le storie d'amore sono storie tristi. E ridicole, e tristi, e ridicole, e bellissime». Due uomini si incontrano su una corriera traballante che attraversa un paese tropicale, diretta verso un remoto vulcano da ammirare all'alba. Il piú giovane è in viaggio di laurea con la ragazza, il piú maturo ha bevuto troppe birre e ha una storia speciale da raccontare: una storia di politica e di poesia, la storia di Anna e del loro amore. Anna da ragazza nascondeva il corpo sotto il giaccone verde militare, ogni sua parola era una battaglia, sognava di cambiare il mondo. Anna era l'amore da giovani, quello che non si sceglie, quello che ci capita addosso. Poi una perdita innominabile ha mandato in frantumi la coppia. Anna è diventata una giornalista appassionata, incanalando il dolore nell'impegno politico. Anna è sopravvissuta, e forse anche il loro amore. Si sono ritrovati dopo ogni cosa, piú amanti, piú complici: lei firma di punta di un nuovo giornale sostenitore del nascente Partito del No, lui insegnante di giorno e poeta erotico di notte. Sarà proprio la pubblicazione di una raccolta di poesie apparentemente innocua a buttare...
Cattiva
Questo romanzo riesce in un'impresa impossibile: raccontare l'accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori. \r\n«Il racconto può rappresentare la cifra stilistica che caratterizza e connota una scrittura: è il caso di Rossella Milone, una delle più interessanti narratrici di oggi.» - Avvenire\r\n"«Passiamo ore cosí, a fissarci e a non sapere che fare. Mi viene da dirle, Ma che vuoi da me. Io non ti merito. E lei mi guarda. Perché sa che in qualche modo la merito, anche se non sa come dirmelo». Alle tre di notte, mentre la città riposa, la madre e la figlia sono sul divano. Una ha due mesi e urla come un'ossessa, l'altra ha trent'anni e fissa la parete, coi piedi scalzi, cercando di ricordarsi com'era vivere quando di notte si dormiva. La scrittura materica e sensuale di Rossella Milone ritrae con esattezza la battaglia di emozioni che accompagna la nascita del primo figlio. Questo romanzo riesce in un'impresa impossibile: raccontare l'accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori. «Le madri e i padri posseggono millenni di esperienza alle spalle, ma nessuno in tutta l'evoluzione umana è mai diventato un genitore perfetto». Perché un figlio è prima di ogni altra cosa una rivoluzione cognitiva, e quando è troppo presto per parlare d'amore forse è proprio il momento giusto per farlo."\r\nAccanto ad ogni culla, ciondolano dal sonno due genitori appena nati. Un giovane uomo intenerito e forte, una giovane donna sorpresa e tramortita, che imparano a spostarsi dal centro del mondo. Perché quella bimba tutta rosa che agita i morbidi piedini è inoffensiva solo all'apparenza. Soffice ma imperativa come un peso piuma, ha stravolto tutto in un istante. Eccole, le gioie della maternità, raccontate con grazia feroce in...
Viaggi nello spazio
James G. Ballard, Ray Bradbury, Philip k. Dick, Richard Matheson e altri Astronauti sperduti nelle profondità del cosmo, incontri bizzarri con alieni non molto diversi da noi, strani pianeti e voli interstellari dagli esiti imprevedibili. \r\n\r\nIn attesa di poterci sedere comodamente su una navicella spaziale e visitare da turisti gli angoli piú remoti del sistema solare, è agli scrittori che ci affidiamo per le nostre esplorazioni tra le galassie. Ballard, Bradbury, Sheckley, Brown, ma anche Voltaire, Salgari e una pionieristica spedizione in mongolfiera alla volta di Urano: tredici racconti per avventurarci nello spazio e arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. A cura di Fabrizio Farina.\r\n\r\n James G. Ballard, Relazione su una stazione spaziale non identificata\r\nRobert Bloch, Lo strano volo di Richard Clayton \r\nRay Bradbury, Caleidoscopio \r\nFredric Brown, Niente di Sirio \r\nPhilip K. Dick, Spero di arrivare presto \r\nH. P. Lovecraft, Colui che sussurrava nelle tenebre \r\nRichard Matheson, Il relitto \r\nEmilio Salgari, Alla conquista della luna \r\nRobert Sheckley, Mai toccato da mani umane \r\nMr Vivenair, Un viaggio compiuto da poco, solcando l'aria, a bordo di un pallone aerostatico, comunemente detto mongolfiera, da questo globo terracqueo al pianeta recentemente scoperto Georgium Sidus \r\nVoltaire, Micromega\r\nStanley G. Weinbaum, Un'Odissea marziana\r\n H. G. Wells, Sotto il bisturi
EUR 11.60
L' ora d'arte
L'ora d'arte, che in tanti vorrebbero cancellare dai programmi scolastici, dovrebbe invece essere la piú importante di tutte. Perché l'ora d'arte serve a diventare cittadini, a divertirci e commuoverci.\r\n«In Ora d'arte il critico Tomaso Montanari racconta cento nostri capolavori come altrettanti gialli: sono stati, saranno assassinati? Oppure narra i paradossi e i casi curiosi della piccola e della grande storia; novelle intime accanto a grandi esempi di civismo» - Daria Gelateria, Il Venerdì\r\n «"La fantasia è un posto dove ci piove dentro", ha scritto Italo Calvino commentando un verso di Dante. Anche il Pantheon è un posto dove ci piove dentro, perché la sua grandissima cupola ha un occhio bucato, largo nove metri: e da lí entrano il sole, la pioggia, la neve. E una volta l'anno, il giorno di Pentecoste, i pompieri ci fanno piovere anche i petali di rosa. Oggi quando entriamo nel Pantheon incontriamo Adriano e Apollodoro, gli dèi e i santi, gli artisti e i re, la pioggia e il sole. Varcando la soglia di quel cerchio incantato, ci si trova nel cuore del tempo: è come se potessimo dare la mano a tutte le generazioni che ci hanno preceduto. E anche a tutte quelle che verranno: tutte quelle che apriranno quella stessa porta, e calpesteranno quegli stessi marmi. Per questo il Pantheon è un ponte tra il passato e il futuro, una nave pirata che sfida le leggi del tempo e della storia. Finché non si spenga la luna». L'ora d'arte, che in tanti vorrebbero cancellare dai programmi scolastici, dovrebbe invece essere la piú importante di tutte. Perché l'ora d'arte serve a diventare cittadini, a divertirci e commuoverci. Serve a imparare un alfabeto di conoscenze ed emozioni essenziali per abitare questo nostro mondo restando umani. Dalle mura degli...
Dall'Asia al mondo. Un'altra visione del XX secolo
Un saggio che inaugura un nuovo capitolo nella storia delle relazioni internazionali del «lungo» Ventesimo secolo, dal quale non siamo ancora usciti. \r\n\r\nIl ruolo decisivo e totalmente sconosciuto giocato dall'Asia a partire dal 1900 sulla scena mondiale. Una diversa concezione geopolitica del Ventesimo secolo, che ci fa comprendere l'importanza cruciale del continente asiatico per gli equilibri attuali e futuri del mondo. Sapevate che la vittoria del Giappone sulla Russia nel 1905 fu decisiva per il gioco delle alleanze che avrebbe portato alla prima guerra mondiale? O che fu in Manciuria alla fine degli anni Venti che iniziò la seconda guerra mondiale? Che la guerra fredda è nata in Asia nell'estate del 1945 e che questo è anche il luogo in cui l'ordine internazionale è stato ricomposto alla fine degli anni Settanta? Basando in particolare il suo lavoro su quelli di storici cinesi, giapponesi o coreani, Pierre Grosser dimostra come Regno Unito, Russia e Stati Uniti siano state - e siano tuttora, a tutti gli effetti - delle potenze asiatiche. Grosser interrompe la visione tradizionalmente incentrata sul mondo euro-americano, senza cedere alla tentazione di fare l'ennesimo processo all'eurocentrismo, né cadere in qualche forma di asiocentrismo o terzomondismo. Un saggio che inaugura un nuovo capitolo nella storia delle relazioni internazionali del «lungo» Ventesimo secolo, dal quale non siamo ancora usciti.
EUR 34.20
Pensare come un antropologo
Intrecciando esempi e teorie provenienti da tutto il mondo, Matthew Engelke ci presenta dell'antropologia un quadro vivace, sempre accessibile, talvolta irriverente, che attraversa una vasta gamma di approcci e temi, classici e contemporanei.\r\n\r\nCos'è l'antropologia? Cosa può dirci del mondo? Perché, insomma, è importante? Per oltre un secolo, gli antropologi culturali hanno fatto il giro del globo, da Papua Nuova Guinea alle periferie delle nostre città e dalla Cina alla California, portando alla luce informazioni sorprendenti su come gli esseri umani organizzano le loro vite ed esprimono i loro valori. In questo modo, l'antropologia ha cercato piú di ogni altra disciplina di comprendere cos'è la cultura. Intrecciando esempi e teorie provenienti da tutto il mondo, Matthew Engelke ci presenta dell'antropologia un quadro vivace, sempre accessibile, talvolta irriverente, che attraversa una vasta gamma di approcci e temi, classici e contemporanei, e chiama in causa il contributo dei suoi protagonisti. Presentando una serie di casi esemplari, il volume invita il lettore a riflettere su alcuni concetti chiave attraverso i quali l'antropologo si propone di decifrare il mondo: da cultura, civiltà e natura ad autorità, sangue e identità. Lungo il percorso, si chiarisce il ruolo centrale ricoperto da questa disciplina: un sapere di frontiera che ci aiuta a penetrare culture lontane e punti di vista diversi, svelando contemporaneamente qualcosa di noi stessi e del nostro modo di vivere.
EUR 20.90
L' uomo che trema
Vincitore del Premio Napoli Narrativa 2019 - Vincitore del Premio Wondy di letteratura resiliente 2020\r\nVorremmo dirvi: fidatevi. Questo è un memoir di una potenza rara. È la storia della depressione di un giovane uomo, o meglio è la storia di un giovane uomo che guarda il suo male in faccia per cercare di capire piú che può. Usando tutte le armi che ha: l'intelligenza, la forza delle parole, la letteratura, l'arte, la musica, l'ironia, la memoria.\r\n«Io sono l'orso, io sono la minaccia, io sono il male di cui soffro»\r\nL'uomo che trema racconta. Guarda la sua malattia come se fosse un corpo estraneo, lo viviseziona, cerca di capire qualcosa d'importante, e di farcelo capire. È in gioco il senso di tutto, per lui, che sa che piú si è depressi «piú le cose si fissano nell'attesa di farsi ghiaccio», come scriveva Cioran. E, in un certo senso, la sua cronaca è di ghiaccio. Proprio per questo emoziona nel profondo. Le reazioni del corpo e della psiche alle aggressioni chimiche dei farmaci, la paura, i vari incontri con gli psichiatri, il rapporto con la compagna e con il figlio costretti a convivere con i tumulti della malattia. Le corse per le vie di Roma, le passeggiate nei luoghi di Giuseppe Berto, autore de Il male oscuro . E, al culmine della sofferenza, l'appuntamento che riporta in vita un antico fantasma di famiglia, il padre ripudiato. Uno spiraglio di luce, la possibilità di pronunciare, forse, la parola «guarigione». Leggere questo libro significa immergersi nel mondo di un altro fino a sentirlo completamente tuo. Significa seguire passo dopo passo, con i sensi in allerta, il percorso da una condizione di dolore assoluto a una condizione nuova e possibile. Significa, letteralmente, essere rapiti. Perché a conquistarvi sarà la...
Cesare
Cesare Garboli era un critico folgorante, che scriveva per capire. Rosetta Loy è una grande scrittrice che ci racconta il loro incontro; e l'affinità assoluta, piú lunga di una vita. \r\n«Questo libro di Rosetta Loy, semplicemente intitolato Cerare, non si lascia incasellare in nessun genere letterario consolidato e immediatamente riconoscibile.» - Emanuele Trevi, Corriere della Sera\r\n«In Cesare troviamo episodi minimi e riflessioni massime, forti idiosincrasie e accese passioni intellettuali, dentro una storia d'amore che è stata anche d'amicizia, raccontata con pudore e misura, e tali da far innamorare di Garboli anche coloro che non l'hanno conosciuto. Ce ne fossero oggi, scrittori, critici, cittadini di questa stoffa.» - Goffredo Fofi, Internazionale\r\n«La Loy parla di una vita facendoti riascoltare una voce» - Furio Colombo, Il fatto quotidiano\r\nI silenzi nella casa dell'entroterra toscano e le serate con la pioggia che riga i vetri, i gatti ad accompagnarli ovunque, a eccezione di quelli neri, presaghi di nefaste profezie. In questa memoria sentimentale Cesare appare sia tra le pagine dei suoi libri che nelle sue furie imprevedibili. Da adolescente con il ciuffo davanti agli «occhi stupefatti e sbarrati che fissano incantati il futuro che li aspetta», al trentenne inviato in Vietnam, che non riesce a scrivere nemmeno una riga, stravolto dall'orrore che gli si presenta davanti. O mentre dà battaglia sulla scacchiera a Carlo Caracciolo in interminabili partite che lo vedono impegnato con regine, re, alfieri e pedoni. Grande amico di Natalia Ginzburg, Elsa Morante e Fellini. Lettore dall'intelligenza inarrivabile e uomo di infuocate passioni. Questo libro non è una resa docile al ricordo, ma il suo contrario. Perché, come scrive Metastasio nel celebre sonetto molto amato da Cesare, «Siam navi all'onde algenti, lasciate in abbandono. Impetuosi venti i nostri affetti sono, ogni diletto è scoglio. Tutta la...
Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele
Una nuova storia del conflitto piú tragico e irrisolto dell'età contemporanea. Attingendo a una gran quantità di fonti, dai documenti d'archivio alle testimonianze orali e a decenni di relazioni personali, Ian Black firma un saggio equilibrato di riferimenti sociali, economici e politici sui cent'anni di guerra tra arabi ed ebrei in Terra Santa. \r\nPartendo dagli ultimi anni della dominazione ottomana e del periodo del mandato britannico, quando l'immigrazione sionista trasformò la Palestina nonostante la crescente opposizione araba, il libro ricostruisce le diverse fasi di una relazione condannata fin dall'inizio al fallimento. Ian Black getta nuova luce su eventi cruciali come la ribellione araba degli anni Trenta; l'indipendenza di Israele e la catastrofe palestinese ( an-Nakba in arabo) del 1948; lo spartiacque della guerra del 1967; le due intifada ; gli accordi di Oslo e lo spostamento politico di Israele verso destra. L'autore dimostra come - dopo cinquant'anni di occupazione - le speranze di una soluzione a due stati siano quasi del tutto scomparse, cercando di intuire cosa potrebbe riservare il futuro. Ma, soprattutto, Black va oltre gli eventi degni di nota - guerre, violenze e iniziative per la pace - per catturare la realtà della vita di tutti i giorni a Gerusalemme e Hebron, Tel Aviv, Ramallah, Haifa e Gaza, osservando entrambe le parti di questa impari lotta. Sempre chiaro, tempestivo e avvincente, il volume descrive un tragico conflitto che non mostra alcun segnale di fine, motivo in piú per cercare di comprenderlo.
EUR 32.30
Le fedeltà invisibili
Le fedeltà invisibili è un romanzo di una tensione e di una forza devastanti, che incalza e lascia con il fiato in gola come un thriller ma tocca le corde profonde e segrete che legano genitori e figli, insegnanti e studenti, adulti e adolescenti.\r\n«Le fedeltà invisibili è un'immersione appassionata nelle relazioni complesse tra adolescenti, genitori e insegnanti.» - Bernard Pivot, Le Journal du Dimanche\r\n\r\n\r\n\r\nCosa succede se le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli? Come può un bambino non restare fedele all'amore per la madre e il padre, malgrado ogni errore, malgrado ogni mancanza? \r\n\r\nLe fedeltà invisibili sono quelle che legano insieme quattro destini: Théo, figlio di una coppia divorziata; il suo amico Mathis che lo introduce a un gioco pericoloso; Hélène, l'insegnante la cui infanzia difficile le permette di vedere le ferite nelle vite dei suoi studenti. E Cécile, la madre di Mathis, con il suo equilibrio famigliare esibito e ambiguo. Delphine de Vigan ha scritto un romanzo teso, lacerante e luminoso come la vita quando incontra la poesia. Cosa succede se le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli? Come può un bambino non restare fedele all'amore per la madre e il padre, malgrado ogni errore, malgrado ogni mancanza? E quando una situazione famigliare complicata rischia di esplodere e diventare un dramma? Théo ha dodici anni e i suoi genitori sono separati. Nella madre brucia un rancore cieco per l'ex marito e non fa che denigrarlo di fronte al figlio. Il padre è un uomo distrutto; lasciato dalla nuova compagna ha perso il lavoro, si è lasciato andare e vive in uno stato di abbandono. Mathis è l'unico amico di Théo. Insieme iniziano a bere di nascosto superalcolici durante le ore di scuola. Cécile è la madre di Mathis,...
Perché scrivere? Saggi, conversazioni e altri scritti 1960-2013
Trentuno libri, di cui ventisette opere di narrativa. Quando Philip Roth si è dedicato alla nonfiction è stato per festeggiare compleanni, accettare premi, rispondere a interviste o provocazioni, reinventare la storia. E offrire il suo sguardo sul mondo e sul presente\r\n\r\n «Lo spirito rothiano - cosí denso di personaggi e storie e risate e sesso e furore - sarà fonte di energia fino a quando esisterà la letteratura» - Zadie Smith\r\n\r\n«Eccomi qui». Questa volta non è la battuta di uno dei suoi personaggi, ma è Philip Roth in persona che promette di concedersi, senza il filtro della finzione, attraverso la sua produzione saggistica. In Perché scrivere? Roth sceglie conversazioni, appunti di lettura, ricordi, lettere che dialogano incessantemente con la sua narrativa - e ne accolgono qui e là l'incursione. Tra sassolini nella scarpa e chiacchiere con amici d'eccezione, riflessioni lucide e discorsi appassionati, in queste pagine ritorna il Philip Roth di sempre. E come sempre unico.\r\nLa prima parte di Perché scrivere?, con saggi da Leggere me stesso e altri, si apre con lo scenario immaginato di «Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» e prosegue con discorsi e interviste sul suo lavoro. Queste pagine spaziano, per genere e temi, da un ipotetico Kafka insegnante del giovane Roth alle riflessioni sulla comunità ebraica, dai bilanci letterari con Joyce Carol Oates alle conversazioni - e relative smentite - sulla natura autobiografica di Portnoy o Zuckerman. La seconda sezione propone una nuova versione di Chiacchiere di bottega, una serie di dialoghi con interlocutori come Appelfeld, Levi e Kundera, e di saggi su Malamud e Bellow. Roth si rivela qui un intervistatore appassionato, attento lettore dell'opera dei suoi colleghi e amici. La terza parte, Spiegazioni, comprende brani inediti di un Roth approdato alla saggezza lucida e...
Coppie
Romanzo-scandalo entrato di prepotenza tra i classici della letteratura erotica, a cinquant'anni dalla sua comparsa Coppie ha ancora il potere di stupire, illuminare e commuovere.\r\n\r\n «Updike è il poeta delle lenzuola coniugali: tiepide, stinte, macchiate, piene di briciole. Quante cose preziose e terribili potrebbero dirci, quelle lenzuola, se solo qualcuno fosse in grado di interrogarle! È ciò che Updike ha provato a fare» - Alessandro Piperno \r\n\r\n Tarbox, New England, anni Sessanta. Tra un doppio a tennis e un barbecue sul prato dei vicini, le coppie di questo libro discorrono della crisi di Cuba e dell'educazione dei figli, fumano troppe sigarette e bevono troppi drink, leggono Henry Miller e Sigmund Freud. Soprattutto, si tradiscono a vicenda, in una rete di intrighi e scambi di coppia che non risparmia nessuno. Janet e Frank sono felicemente sposati, ma vanno a letto altrettanto felicemente con Harold e Marcia. Piet, sposato con Angela, ha una storia con Georgene, la moglie di Freddy, dentista tormentato da dubbi sulla propria sessualità. Infine ci sono Foxy e Ken, i nuovi arrivati. Giovani, ingenui e facilmente corruttibili. A cinquant'anni dall'uscita negli Stati Uniti, Coppie riesce ancora a toccare un nervo sensibile della coscienza americana: il matrimonio. Come nessuno ha fatto prima né sarebbe riuscito a fare dopo, Updike ne svela le nevrosi e i compromessi, la necessità sociale e gli istanti di pienezza che, a sorpresa, riesce a riservare.
EUR 20.90
Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti
Il libro al centro di articoli e discussioni in tutto il mondo. Un testo imprescindibile per capire la generazione smartphone. \r\n\r\n«La colpa di questa epidemia di solitudine, frustrazione e nevrosi nella generazione di 13-19 anni è - secondo Twenge - di cellulari e tablet, che assorbono cervello, anima e cuore dei nostri ragazzi» - Gianni Riotta\r\n\r\n La tesi di Jean M. Twenge è semplice ma rivoluzionaria: i ragazzi non sono piú quelli di un tempo. Sono nati negli anni zero del Duemila, sono cresciuti costantemente connessi, immersi negli smartphone (iPhone in particolare) e nei social network. La rete ha preso il sopravvento sui rapporti faccia a faccia e i giovani di oggi sono piú aperti e piú attenti delle precedenti generazioni, ma anche piú ansiosi e infelici. E sono immaturi, infantili: non bevono, usano meno droghe e fanno meno sesso, ma sono anche meno pronti ad affrontare la vita reale, al punto di essere sull'orlo della peggior crisi esistenziale di sempre.
EUR 18.05
La più bella del mondo. Perché amare la lingua italiana
In un viaggio appassionato attraverso i suoi usi e la sua storia, tra un pranzo con Dante e un'incursione sul palco di Sanremo con Leopardi, Stefano Jossa ci svela tutta la bellezza dell'italiano.\r\n\r\n«A chi è poliglotta si chiede spesso in che lingua parla quando fa l'amore, in che lingua impreca e insulta: come se la lingua avesse un contatto immediato con l'anima e fosse legata direttamente all'inconscio oppure ai sentimenti più intensi. La lingua esprimerebbe allora la parte più profonda della nostra personalità, perché lì risiede davvero quello che abbiamo dentro: come si può non amarla quanto noi stessi?»\r\n\r\nUna lingua d'invenzione, creata a tavolino dai letterati nel corso dei secoli e diventata nazionale prima ancora che esistesse la nazione. Può essere notarile, burocratica, aulica, ma anche finalizzata alla creatività, al gioco verbale. Una lingua da amare per la quantità di metafore che affolla il linguaggio quotidiano senza che ce ne accorgiamo, per la stratificazione di significati che ci permette di leggere il mondo, per la straordinaria ricchezza delle sue rime, introdotte dai poeti dello stilnovo e rivitalizzate oggi dalla musica rap. E se temiamo di restare schiacciati dal peso della tradizione, ci basterà ricordare che senza memoria, senza varietà, senza alterità, le lingue si impoveriscono. La nostra sarà tanto piú bella quanto piú aprirà i suoi confini anziché restringerli. «A chi è poliglotta si chiede spesso in che lingua sogna, in che lingua parla quando fa l'amore, in che lingua impreca e insulta: come se la lingua avesse un contatto immediato con l'anima e fosse legata direttamente all'inconscio oppure ai sentimenti piú intensi. La lingua esprimerebbe allora la parte piú profonda della nostra personalità, perché lí risiede davvero quello che abbiamo dentro: come si può non amarla quanto noi stessi?»
EUR 16.15