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Genealogie del presente. Lessico politico per tempi interessanti
Viviamo oggi in tempi politicamente interessanti: tempi in cui vecchie parole d'ordine, significanti di appartenenze precise, vengono rimbalzate da un campo all'altro, svuotate di senso e di significato, appiattite su una dimensione astorica e acritica, in nome del mito della fine delle ideologie, oppure strumentalizzate ai fini della ragione neoliberale. In questo scenario, "Genealogie del presente" intende riaprire lo spazio di un pensiero critico in grado di svelare la profondità semantica e ideologica delle parole del discorso politico, bucando la superficie della retorica ufficiale, portando alla luce le sue ambiguità ed esasperando le sue aporie. Diciotto interpreti acuti del presente, uniti in un comune percorso di ricerca che si snoda lungo un lessico di diciotto voci, bene comune, costituzione, crisi, democrazia, destra/sinistra, eccellenza, eguaglianza, governabilità, legalità, movimento, popolo, povertà, precarietà, responsabilità, sacrificio, società, trasparenza, futuro, la cui analisi critica appare fondamentale per una comprensione delle poste in gioco della nostra epoca. Con saggi di: Pierandrea Amato, Adalgiso Amendola, Laura Bazzicalupo, Lorenzo Bernini, Sandro Chignola, Lorenzo Coccoli, Marianna Esposito, Bruna Giacomini, Federica Giardini, Maria Rosaria Marella, Ugo Mattei, Cristina Morini, Valeria Pinto, Francesco Remotti, Maurizio Ricciardi, Michele Spanò, Marco Tabacchini, Gianfrancesco Zanetti, Federico Zappino.
EUR 20.90
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«Noi buoni europei». Herder, Nietzsche e le risorse del senso storico
Prima che sorgesse la domanda se l'Europa possa essere qualcosa di più di un'unione economica e monetaria, Friedrich Nietzsche (1844-1900) ha proposto l'affascinante ideale culturale del "buon Europeo". Vi è giunto - questa l'ipotesi fondamentale del volume - riprendendo un'impostazione di pensiero sorprendentemente vicina a quella di Johann Gottfried Herder (1744-1803). Sia l'ideale del "buon Europeo" sia quello herderiano "dell'Umanità" acquisiscono infatti plausibilità solo al seguito di un articolato percorso in cui la riflessione sull'origine del linguaggio si collega non solo ad un'antropologia filosofica d'ispirazione naturalistica, ma anche a un radicale esercizio del senso storico. In tale prospettiva, "buono" è l'Europeo che non rinnega le sue molteplici origini e provenienze, ma, confrontandosi criticamente con esse, vi riconosce gli elementi vitali di una mobile e problematica identità.
EUR 19.00
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Alchimia del segno. Rousseau e le metamorfosi del soggetto moderno
Nello scenario della cultura contemporanea l'"inquiétante étrangeté" della scrittura di Jean-Jacques Rousseau rimane ancora un problema. Cifra e traccia della complessità reale della soggettività moderna, la scrittura rousseauiana, pur nelle sue irresolubili antinomie filosofico-politiche e nella sua prorompente e vibrante tensione autobiografica, ontologica ed etica, si pone progettualmente come destinata a oltrepassare l'ostacolo tra verità, apparenza e menzogna e fra teoria, filosofia e letteratura, dimostrando, nel suo stesso farsi, quanto sia complesso l'intreccio di filosofia, politica e vita con i modi della loro espressione. Eccentrico, rispetto ai percorsi segnati dalle mappe del sapere filosofico classico, l'itinerario della scrittura di Rousseau si insinua negli interstizi del reale, nelle pieghe dell'immaginario, nelle metafore vissute, nella semantica dei tempi storici e politici, nei campi di un sapere-pensare post-cartesiano. C'è un Rousseau errante che, a causa delle sue vicende personali, biografiche, viaggia alla ricerca delle condizioni più favorevoli per vivere la propria individuale esistenza. Nella dimensione errante non si iscrive soltanto la personale esperienza di Jean-Jacques, ma prende corpo, nel labirinto della scrittura, il viaggio "pericoloso", solitario e immaginario della riflessione che pervade l'intera sua oeuvre. C'è, infine, il viaggio che, dopo Rousseau, è stato fatto compiere al suo pensiero attraverso una continua riappropriazione e riscrittura...
EUR 17.10
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Asia-Pacifico: regione emergente. Luoghi, culture, relazioni
Il tema di "Asia-Pacifico: regione emergente. Luoghi, Culture, Relazioni" sottolinea la crescente importanza acquisita dalla regione cosiddetta "Asia-Pacifico" negli equilibri demografici, economici, politici e socioculturali del nostro pianeta nel terzo Millennio. Le potenzialità di quest'area geografica e il suo nuovo ruolo di perno degli equilibri globali hanno spinto i numerosi autori di diverse discipline a interrogarsi e a discutere intorno a questo argomento. I temi approntati nel volume sono molteplici e spaziano dalle principali caratteristiche geopolitiche dell'Asia-Pacifico alla storia regionale; dal ruolo dell'Asia-Pacifico nel passato, nel presente e nel futuro, dall'analisi dei principali attori interni alla regione (Cina, Australia, Corea del Nord ecc.) alle più rilevanti tendenze politiche, economiche, sociali o culturali presenti nell'Asia-Pacifico. Questi temi, cruciali per gli attuali e i prossimi equilibri mondiali sono declinati anche in chiave didattica, attraverso l'apporto di docenti ed esperti operatori nel campo della scuola italiana.
EUR 19.00
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L' apprendista. L'arte di coltivare il cielo. Lo straordinario percorso iniziatico di un giovane alchimista tedesco dello Schwarzwald nel XVII secolo
"Con la fine del XVII secolo si conclude la stagione dell'alchimia europea. Seguiranno nei secoli altre opere dedicate alla ricerca ermetica, ma sarà rarissimo trovarvi la purezza e la semplicità degli antichi trattati. Irrompe ormai il mondo moderno, con le sue nevrosi e la sua complessità. Gli uomini perderanno la capacità di osservare la natura con imaginatio vera et non phantastica, e, rivolti in se stessi, saranno la peggior espressione possibile del simbolo dell'Uroboros." (Paolo Lucarelli)
EUR 13.30
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La musica come bene comune. Ontologia ed etica
“Pensare la musica come un bene comune significa, in primo luogo, considerarla come un patrimonio condiviso e condivisibile da ognuno, un linguaggio universale capace di coinvolgere significativamente una comunità di ascoltatori, che non può essere pregiudizialmente de-limitata da appartenenze specifiche. Un linguaggio, dunque, sempre inclusivo, in grado di creare partecipazione, armonia, condivisione. è con questo spirito che si è svolta a Roma, il 12 e il 13 aprile 2012, la V edizione del Convegno internazionale di studi Il fondamento filosofico del fare musica tutti nel sistema formativo, contrassegnata dal titolo Musica e bene comune. La musica vi è concepita quale elemento essenziale di una Bildung caratterizzata da una forte dimensione relazionale, intersoggettiva ed espressiva, che la musica è propriamente in grado di restituire”.
EUR 9.50
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Il mio corpo estraneo. Carni e immagini in Valerio Magrelli
L'opera in prosa di Valerio Magrelli, inaugurata nel 2003 da "Nel condominio di carne", ma preannunciata già quasi dieci anni prima negli "Esercizi di tiptologia", è una macchina minuziosa che si innesta su altre due macchine: quella del corpo da una parte, quella della tradizione letteraria e artistica occidentale dall'altra. E processando pezzi di queste macchine, e attraversando modi diversi come la malattia, la metamorfosi, l'instabilità dei confini identitari, ma anche la memoria, personale e non solo, di un uomo sempre più tecnicizzato e artificiale, produce immagini e le combina in paesaggi insieme visivi e sonori. Questo libro, analizzando soprattutto i due esiti maggiori della prosa magrelliana, il "Condominio" e il recente "Geologia di un padre", ma con frequenti agganci alla scrittura in versi, cerca di sottolineare la portata sia letteraria sia concettuale di uno degli autori più importanti della letteratura italiana contemporanea; lo fa scegliendo come territorio di indagine uno dei procedimenti che Magrelli ha saputo portare ad un altissimo livello di complessità e di peso, ossia quello delle citazioni. Sempre, ma in Magrelli più che mai, le citazioni sono interventi, molto imparentati con la chirurgia e la clinica: selezioni e prelievi da corpi propri e altrui, reimpianti, adattamenti e rigetti. Perché Magrelli continua ad autocitarsi, cambiando sottilmente, ad ogni intervento, il senso del suo prelievo?
EUR 11.40
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Teatri di confine. Il postdrammatico al carcere di Bollate
I detenuti non sono persone fuori dalla società, ne hanno fatto parte e ritorneranno a farne parte. La Costituzione italiana prevede il reinserimento sociale di chi ha sbagliato, ha cioè fiducia nella possibilità di cambiamento e di evoluzione degli individui. A tale proposito il teatro in carcere rappresenta una delle espressioni più efficaci di un modello educativo "non formale" che può stimolare il percorso rieducativo nei luoghi di detenzione. Questo volume si propone come sintesi di una delle molteplici esperienze teatrali in Italia, l'attività della cooperativa e.s.t.i.a. al carcere di Bollate, dove da dieci anni è presente una compagnia formata in larga parte da detenuti. Attraverso la drammaturgia, i laboratori, le esperienze e le performances che ivi sono nate, è possibile capire il valore pedagogico del teatro al fine di fronteggiare l'isolamento e la marginalità socioculturale propria dei luoghi di pena e creare un senso di appartenenza e una prospettiva destinati a durare ben oltre la breve parentesi di una messinscena.
EUR 19.00
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L' eccentrico. Filosofia della natura e antropologia in Helmuth Plessner
Helmuth Plessner, filosofo, sociologo e studioso della natura umana, è ormai noto a tutti coloro che si interessano alla filosofia e all'antropologia filosofica dell'ultimo secolo. Il suo pensiero ha attraversato il Novecento europeo e appartiene a pieno titolo al complesso confronto tra le maggiori correnti della filosofia e le diverse esperienze del sapere scientifico. Sullo sfondo di una originale filosofia della natura, le sue osservazioni sulla realtà dell'uomo mettono in luce i tratti di un essere che è al contempo il più prossimo e il più lontano da se stesso. Un essere eccentrico, che a partire da questa posizione paradossale scopre le proprie peculiarità e, insieme, il proprio destino.
EUR 13.30
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Intenzionalità, regole, funzioni
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Un' archeologia personale. Biografie di figure carismatiche e discusse del Novecento
Il volume raccoglie una serie di ritratti di studiosi dai cinque Continenti e dai più disparati ambiti di ricerca, che hanno profondamente segnato i percorsi dell'archeologia del Novecento. Gli itinerari della vita personale di ognuno emergono sullo sfondo della compagine sociale e politica dell'epoca e si incrociano con le scelte di pensiero che ne hanno contraddistinto le teorie, le inclinazioni metodologiche, le soluzioni speculative. Il concetto di biografia scientifica viene qui rivisitato in chiave umana ed esperienziale, con la finalità di restituire tridimensionalità alle singole stature, affiancando alle personalità più celebri e note alcune figure meno conosciute, ma di altrettanta rilevanza, per l'evoluzione dell'archeologia mondiale.
EUR 22.80
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A teatro negli anni Settanta. Scritti per l'«Avanti!» (1969-1976)
Nel 1968 Ugo Intini, allora caporedattore dell'edizione milanese dell'"Avanti!", è alla ricerca di un critico teatrale per il giornale. Si rivolge per un consiglio a Paolo Grassi, il teatrante più autorevole, che suggerisce un nome: Carlo Fontana. Nella Milano degli anni Settanta, palcoscenico di una stagione teatrale assolutamente irripetibile, il poco più che ventenne Fontana diviene così titolare della rubrica di critica teatrale dello storico quotidiano socialista e, nonostante gli studi universitari e la collaborazione con il Piccolo Teatro, trova tempo e energie per esercitare con grande serietà la professione di critico. Non limitandosi mai alla "cronaca" degli spettacoli ai quali ha assistito, Fontana, da buon operatore culturale, fa di ogni sua pagina l'occasione per discutere di cultura, società e politica, affermandosi come uno fra i talenti critici più lucidi e originali nel panorama del giornalismo teatrale nazionale.
EUR 8.00
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Fiumi reali fiumi immaginari
I fiumi hanno svolto e svolgono un ruolo cruciale nella vita del nostro pianeta, sia dal punto di vista fisico e geografico che da quello culturale e immaginativo. L'interazione delle popolazioni di tutte le regioni della terra con i corsi d'acqua ha influenzato aspetti essenziali della civiltà nel corso del tempo; esplorazioni e scoperte, flussi commerciali e turistici sono legati in maniera inestricabile ai fiumi, che non sono solo entità geografiche, ma anche strutture culturali e costruzioni dell'immaginario. Se la simbologia del fiume si inserisce nei miti fondativi del mondo, il viaggio sul fiume è una metafora ricorrente nelle letterature di molti paesi. Il volume indaga, attraverso l'apporto di contributi che derivano da ambiti disciplinari diversi, la dimensione geografica, storica, culturale e letteraria dei fiumi. Gli autori dei saggi raccolti nel volume sono: Davide Bigalli, Nicoletta Brazzelli, Mario Maffi, Carlo Pagetti, Silvia Riva, Giuseppe Rocca, Guglielmo Scaramellini, William Spaggiari.
EUR 13.30
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Conoscenza e linguaggio. Frammenti II
Sono qui raccolti i frammenti e gli appunti di Walter Benjamin che affrontano i temi della critica della conoscenza e della filosofia del linguaggio. Essi coprono un arco di tempo che va dal 1916 al 1926 e sono stati pubblicati nel VI volume delle "Opere complete" edite da Suhrkamp nel 1985. Questi appunti frammentari ci permettono di comprendere meglio opere importanti di Benjamin quali "Sulla lingua in generale e sulla lingua dell'uomo" (1916), "Sul programma della filosofia futura" ( 1917-1918) e la "Premessa gnoseologica" a "II dramma barocco tedesco" (1925). La curatrice indica nel suo saggio introduttivo alcune possibili strade d'accesso ai frammenti ponendo l'accento sulla ricezione benjaminiana di Kant, del neokantismo e della fenomenologia, e sull'influenza del rapporto con Gershom Scholem nell'elaborazione di temi in cui cultura ebraico-cabbalistica, matematica e filosofia si legano in modo inestricabile.
EUR 15.20
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Potenza e realtà. Il sovrarrealismo ontologico nel pensiero di F.W.J. Schelling
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Charis. Essai sur Jankélévitch
Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
EUR 15.20
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Il progetto che è l'io. Studi su identità, sguardo, scrittura
In questo libro di saggi, Micla Petrelli esplora il tema dell'identità riscoprendo esperienze esemplari di spersonalizzazione biografica, stilistica, estetica che nel corso del Novecento hanno contribuito a reinventare le forme della scrittura e dell'immagine. In tal senso, l'autrice mostra come taluni processi espressivi, nel momento in cui vengono affidati alla parola - alla lingua -, "progettano" il nostro io, orientano la percezione di sé, la memoria, e attivano la capacità tutta visiva della scrittura di allestire spazi interiori, di produrre immagini diffratte dell'io, dislocare lo sguardo, figurare il proprio volto. Gli autori indagati, per i quali le "prese di distanza" e i "ricongiungimenti" sperimentati sulla pagina si confondono con quelli vissuti nelle storie personali di migrazione e di dépaysement psicologico, alimentate, queste ultime, dal sentimento del pudore, della noia, o della nostalgia per ciò che non è mai stato, sono: Fernando Pessoa, Clarice Lispector, Luis Cernuda, Antonio Delfini. Gli apporti teorici provengono dalla fenomenologia, dalla psicologia della percezione, dagli studi di linguistica e retorica, e dalle voci eterodosse di filosofi-scrittori come José Ortega y Gasset, María Zambrano, Octavio Paz, Paul Valéry, Édouard Glissant.
EUR 13.30
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Pasolini filosofo della libertà. Il cedimento dell'essere e l'apologia dell'apparire
Come disse Moravia al suo funerale, Pasolini fu probabilmente l'ultimo grande poeta (e profeta) italiano. Franco Ricordi, che in questo solco interpretativo lo avvicina a Dante, Foscolo e Leopardi, ne rileva insieme anche la forte autorità filosofica. Ma quella di Pasolini fu una saggistica intuitiva delle condizioni di verità e libertà in cui si trovava, e ancora si trova, il nostro paese. Egli ha per primo denunciato il "Potere dell'Apparire" che, soprattutto a ridosso del fenomeno televisivo, si è imposto in maniera totalitaria e devastante al di sopra di ogni parte politica e ideologica. Più che mai vicino alle tesi di Heidegger, della Arendt e di Gunther Anders, il suo pensiero poetico si sforza di recuperare quella "Parola" (e il suo Teatro si rivela essenziale viatico) che distingue in maniera categorica la diversità dell'essere dall'omologazione dell'apparire nella nostra epoca.
EUR 19.00
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Babelonline print. Vol. 13: Chaos/kosmos.
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Chi ha ucciso il PD (e cosa si può fare per salvare quel che ne resta)
Una lucida analisi della crisi dei Partito Democratico, promessa non mantenuta del panorama politico italiano. Un testo appassionato e arrabbiato, critico ma propositivo. Un diario in pubblico, anche. Le parole di un osservatore partecipante, che le vicende democratiche le ha vissute da dentro e dal basso. Che analizza con progressivo scoramento il fallimento di un ceto dirigente, il suo progressivo allontanarsi dall'idea fondativa del PD, lo sfaldamento dall'alto di un progetto: accompagnando la frustrazione a una non spenta motivazione verso un cambio di direzione, di visione, di metodo. Per far tornare il PD quello che aveva dichiarato di voler essere, e non è stato.
EUR 15.20