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Gazze, whist e verità. David Hume e le immagini della filosofia
Cacciatore, giocatore e filosofo (scettico). David Hume spara alle gazze, da ragazzo; gioca a whist, da grande; e ama la verità, sempre (sempre che la verità sia alla nostra portata). Ama la verità per il piacere che procura. La passione per la filosofia è così simile a quella per la caccia e per il gioco; e il piacere sta nell'esercizio della mente, più che nel raggiungimento del fine. Ma, per fissare l'attenzione, il fine deve mostrarsi utile, e una qualche forma di successo risulta indispensabile. La filosofia guarda alla vita per trovare immagini di sé e queste immagini, forse, possono ancora dirci qualche cosa. Oggi cacciamo meno ma giochiamo di più. Esercizio, utilità e successo: la filosofia è sempre in grado di procurarci il suo piacere?
EUR 9.50
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Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa
Biblista, traduttore (da scritture cuneiformi, dal greco e dal latino), protagonista assoluto del rilancio delle avanguardie dopo il secondo conflitto mondiale su entrambe le sponde dell'Atlantico, scopritore di talenti artistici e tra i maggiori poeti del Novecento, Emilio Villa (1914-2003) non si preoccupò di raccogliere i propri testi, né di coltivare i propri rapporti privilegiati con artisti destinati a mietere grandi successi, quali Matta e Burri, Rothko e Duchamp. Aldo Tagliaferri ha ricostruito le tappe della formazione e del percorso intellettuale di questo straordinario personaggio rimasto a lungo oggetto di ammirazione entro una ristretta cerchia di poeti e di giovani studiosi che avevano scoperto i suoi testi, difficilmente reperibili. Dopo la pubblicazione a Roma, nel 2014, dell'Opera poetica di Villa, questa nuova edizione de Il clandestino, con un piano di lettura documentale e critico ampliato e aggiornato rispetto a quello del 2004, offre una chiave d'accesso indispensabile a chi voglia valutare con cognizione l'opera villiana collocandola nella temperie culturale e sociale entro la quale fu concepita. Con questo volume si inaugura una collana di "Ricerche e studi villiani" edita a cura dell'Archimuseo Adriano Accattino di Ivrea.
EUR 24.70
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Veneto, futuri
La collana "Nella ricerca" raccoglie le ricerche e i progetti sviluppati da giovani ricercatori e assegnisti del Dipartimento di Culture del Progetto dell'Università Iuav di Venezia. L'intento è valorizzare e condividere gli studi che si compiono nel Dipartimento con il mondo scientifico nazionale e internazionale, con gli enti di governo e di tutela del territorio, con i professionisti che operano nel campo dell'architettura, della pianificazione, del design, delle arti visive e della moda. Attraverso le ricerche, ancora in fi eri, dei giovani ricercatori, i volumi si propongono di dar forma al Dipartimento come luogo di confronto fra culture e di integrazione fra saperi, fra didattica e ricerca, promuovendo una discussione tra le diverse discipline a partire da alcuni grandi temi del progetto che attraversano la società e i territori contemporanei. I quattro volumi di questa seconda edizione della collana sono: - Patrimoni. Il futuro della memoria - Immaginari e progetto - Territori altri - Veneto, futuri Nel 2015 si è concluso il percorso dei primi assegni di ricerca promossi dal Dipartimento di Culture del Progetto, finanziati dalla Regione del Veneto sul Fondo Sociale Europeo, caratterizzati da una forte relazione con il mondo delle imprese e con il territorio regionale. Nuovi paesaggi, abitare sostenibile, nuove mobilità, industria creativa e riciclo sono i temi con i quali si sono misurati i lavori dei giovani ricercatori. All'incrocio dei campi dell'architettura e dell'architettura del paesaggio, dell'urbanistica e del design, la pubblicazione si interroga sulla direzione nella quale sta andando il Veneto, in una fase di incertezza e di profonda trasformazione che investe l'economia, l'ambiente, la società e che si manifesta estesamente nel territorio e nel paesaggio. Le ricerche raccolte in questo volume indagano la metamorfosi intercorsa, ma dentro i suoi esiti intravvedono e propongono strategie e soluzioni...
Pensare l'infinito. Filosofia e matematica dell'infinito in Bernard Bolzano e Georg Cantor
Che cos'è un insieme? Esistono insiemi infiniti? È possibile contare l'infinito e condurre con esso operazioni matematiche? Qual è il significato dei paradossi logici che scossero i fondamenti della riflessione filosofica sulla matematica? Il libro tenta di rispondere a queste (e altre) domande tramite una dettagliata analisi della teoria degli insiemi: a partire da Bernard Bolzano, colui che per primo introdusse il termine "insieme" in matematica, fino a Georg Cantor, riconosciuto unanimemente come il padre della teoria. Un capitolo è poi dedicato alla svolta assiomatica di inizio Novecento. Limitando all'essenziale la parte tecnica, ci si soffermerà sui presupposti filosofici della teoria, per mostrare come le grandi idee matematiche siano strettamente intrecciate a quelle filosofiche. Si discuteranno poi i paradossi logici che affliggono la teoria ingenua degli insiemi, evidenziando quanto una riflessione adeguata su di essi sia non solo necessaria nel dibattito contemporaneo in ambito logico-matematico, ma sia fruttuosa anche per chiarire aspetti essenziali del linguaggio ordinario.
EUR 22.80
«Non date retta a me». Etiche letterarie tra paradigma e paradosso
«Non date retta a me». Bisognerà poi dar credito al diktat che la letteratura sembra ripetere al pubblico che a essa si rivolge cercandovi risposta e conforto ai propri affanni esistenziali e socioculturali? Certo l'esortazione è a prestare orecchio, perché l'inclinazione della letteratura a "istruire" i lettori comporta la trasmissione di valori ritenuti essenziali per un progetto di felicità condivisa. Ma al contempo essa mette in discussione ogni possibile normatività di tali valori, suggerendo di diffidare del messaggio letterario quando esso appaia troppo facile, quando il dialogo diventi monologo e non piuttosto occasione di esercitare con pazienza e costanza uno spirito critico. Il presente volume dà conto della coesistenza di paradigma e paradosso nella comunicazione letteraria, quali che siano i sistemi simbolici e le strategie narrative su cui si fonda. Accanto a ricognizioni di ampia profondità cronologica, si è dato largo spazio alla contemporaneità, alle sfide che attendono i lettori presenti e futuri, alle problematiche attuali su cui è urgente interrogarsi.
EUR 17.10
Les Faux-monnayeurs di André Gide
Les Faux-monnayeurs (1925) è un romanzo affascinante i cui molteplici significati sono veicolati da una struttura formale complessa. Tale proprietà, per i più pazienti, costituisce un piccolo, godibilissimo tesoro nascosto. La stessa caratteristica, però, rischia di allontanare i lettori meno disponibili a tornare e ritornare sul testo, quasi fino a perdervisi dentro, come invece Gide sembra auspicare nel suo progetto scrittorio. Per accompagnare i lettori nel decodificare adeguatamente Les Faux-monnayeurs, questo volume ricorre a diversi saperi. Una tabella storica sintetizza il quadro generale in cui Gide si è mosso e che ha influenzato il suo pensiero. Una (sintetica) biografia è offerta in quanto fonte primaria della scrittura di un autore spesso considerato, con leggerezza critica, narcisista. Alla ricostruzione della genesi del testo e all'analisi di alcuni elementi più esterni, come il titolo e la dedica, segue infine, una lettura guidata: tutti i capitoli del romanzo sono analizzati in modo puntuale e approfondito, offrendo un commento dettagliato ai diversi momenti - anche e soprattutto quelli più complessi - in cui si articola il testo, sperando, così, di aprire una porta verso l'opera di Gide e, insieme, di suggerire un metodo di lettura.
EUR 11.40
Una linea poetica piemotese-ligure. Gozzano, Vallini, Sbarbaro, Montale
Sulla ribalta della poesia italiana di primo Novecento, dominata da grandissimi come Pascoli, D'Annunzio, Carducci, si affacciano nel giro di pochi anni tanti giovani di talento che si propongono l'obiettivo di rinnovare e ammodernare il repertorio poetico nostrano, sperimentando modi e parole (talora in libertà) nuovi. In queste pagine Eleonora Cardinale propone e documenta l'ipotesi di una linea poetica piemontese-ligure che parte dai due amici torinesi Gozzano e Vallini, attraversa la produzione in versi di Sbarbaro e arriva agli "Ossi di seppia" di Montale. Analizzando, infatti, i rapporti personali e poetici tra i torinesi Gozzano e Vallini e l'ambiente intellettuale ligure, si individua un percorso poetico che, dall'esperienza della "scuola dell'ironia" torinese, giungerà alla parola essenziale di Montale, caratterizzata da una specifica koinè, fondamentale a sua volta per lo sviluppo della poesia successiva: la disarmonia del poeta di fronte al reale, con i conseguenti interrogativi sulla sua condizione esistenziale, e la "riduzione", quel processo compiuto su cose e parole per giungere infine all'essenzialità del segno poetico.
EUR 15.20
Editing Novecento
Fino a che punto si deve rispettare l'ultima volontà dell'autore? Come dobbiamo intervenire per rendere il testo leggibile e conservarne la fisionomia originaria? È possibile stabilire protocolli condivisi per i testi che leggiamo on line? Questo volume, che costituisce la prima riflessione organica e metodologica sull'editing dei testi del Novecento, cerca di dare una risposta a questi interrogativi accompagnando le riflessioni di metodo con due case study esemplari: Gadda e Montale. Riflessioni che si rendono ancora più necessarie da quando i testi sono passati dalla forma cartacea a quella digitale. Perché solo a partire da una riflessione sulle edizioni del Novecento sarà possibile gettare le basi di una nuova filologia, che dovrà occuparsi dei testi di questo nuovo millennio: ideati, scritti e pubblicati interamente in rete.
EUR 19.95
Joyce
Nell'ultimo cinquantennio Joyce è stato oggetto di voghe critiche momentanee che hanno enfatizzato aspetti secondari o marginali dell'arte dello scrittore, a scapito di altri più sostanziali, perciò stesso deformando e decentrando la realtà della sua scrittura. "Joyce" di Franco Marucci vuole rappresentare un sano ed equilibrato "ritorno alla critica". Dopo avere reinserito Joyce nel suo contesto di origine - la tradizione del Rinascimento civile, politico e soprattutto culturale e letterario di fine Ottocento in Irlanda -nei capitoli centrali e finali Marucci ripercorre il tirocinio poetico e delle "epifanie" e affronta meticolosamente le quattro unità narrative del "corpus" joyciano (più una quinta, drammatica), sia come creazioni estetiche autonome sia come tappe di un'escalation poliglotta e polistilistica che culmina nel "banchetto dei linguaggi" di "Finnegans Wake". Tra i linguaggi partecipanti a questo "banchetto" uno dei primi commensali, dopo l'inglese, è l'italiano, perché quelle cinque opere germinarono, furono scritte o chiuse durante il determinante soggiorno decennale dell'autore a Trieste, dove la sua arte e la sua lingua letteraria si arricchirono e riorientarono. Marucci dedica perciò nuove e più approfondite ispezioni preliminari agli "scritti italiani", critici e giornalistici, e alle traduzioni e alle autotraduzioni joyciane, tra le quali primeggia quella di "Anna Livia Plurabelle" da "Finnegans Wake".
EUR 15.20
Rime
Tra i rimatori italiani delle Origini, Ruggeri Apugliese (nativo di Siena e attivo nel XIII secolo) è uno dei più importanti rappresentanti della produzione detta "giullaresca". Ancora oggi questa risente di un'etichetta romantica ormai scaduta, che ne predica la sostanziale "perifericità" in quanto prodotto vicino alla poesia "popolare". Il fenomeno giullaresco merita invece di essere riconsiderato nel suo complesso, prendendo spunto dall'analisi dei suoi connotati essenziali: ed è quanto si propone in queste pagine Francesca Sanguineti, attraverso l'esame delle rime di Ruggeri. Il nome dell'autore compare per esteso solo in due componimenti: la canzone "Umile sono ed orgoglioso", contenuta nel famoso codice della tradizione lirica predantesca, il Vaticano Latino 3793, e il sermone "L'amore di questo mondo è da fuggire", una sorta di macabro testamento. Al medesimo rimatore è, tuttavia, possibile ricondurre altri tre pezzi: il vanto "Tant'aggio ardire e conoscienza", che ci è pervenuto in due redazioni, l'una fiorentina, l'altra caratterizzata da una patina linguistica lucana; una tenzone di argomento politico, lacunosa nella sezione iniziale e scambiata probabilmente con il capo ghibellino Provenzano Salvani (ricordato da Dante nell'XI canto del Purgatorio); infine una parodia della passione, "Gienti, intendete questo sermone."
EUR 13.30
Borbonia felix. Il Regno delle Due Sicilie alla vigilia del crollo
Le polemiche che hanno caratterizzato la celebrazione dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia si sono spesso focalizzate sul crollo del Regno delle Due Sicilie e sulla fine del Borboni. Un fronte antirisorgimentale glustiziallsta, alla ricerca di colpevoli e di complotti, ha oggi la presunzione di scrivere ciò che gli storici di professione non avrebbero mai scritto o avrebbero volutamente occultato. Renata De Lorenzo, partendo proprio dal confronto con le mitologie correnti, propone una rilettura attenta delle dinamiche interne ed esterne al contesto meridionale che dal post-1848 al 1861 hanno messo in crisi i modelli culturali di una dinastia e della "nazione" napoletana. E ricostruisce la fine del Regno borbonico, facendo il punto sulle contraddizioni e le complessità della vita politica, della società e dell'economia del Sud alla vigilia dell'Unità. Premessa di Alessandro Barbero.
EUR 12.35
Moriremo democristiani? La questione cattolica nella ricostruzione della Repubblica
Prima delle ultime elezioni il compito di ricostruire la Repubblica appariva urgente, ma dopo il loro esito è ancora più cogente e chiama in causa il ruolo del cattolicesimo democratico. Questa è la tesi sostenuta da Giuseppe Vacca che, in un momento di drammatica incertezza per l'avvenire del Paese, ripercorre alcune delle esperienze più importanti e significative della politica italiana. Ogni qualvolta si è voluto affrontare il problema storico dell'unità della nazione il ruolo della Chiesa è stato determinante. Oggi, come agli inizi dell'epoca moderna, ritorna di vivo interesse il tema del rapporto fra religione e politica. Esso non può essere affrontato negli stessi termini del passato: di fronte ai rischi di una deriva nichilistica del mondo globale emerge tutta l'importanza di una nuova alleanza fra credenti e non credenti. Pagine di stringente attualità, accompagnate da ricostruzioni storiche dettagliate sostenute da fonti autorevoli, documentano l'implosione della Seconda Repubblica e tratteggiano possibili scenari futuri.
EUR 6.50
I Salmi nella Divina Commedia
Dante ha riservato una particolare attenzione ai Salmi, il "libro di preghiere" della Bibbia, tra i più "popolari" dell'Antico Testamento, cui ha fatto molti riferimenti nella Divina Commedia. L'indagine del Cardinale Ravasi ricostruisce quei richiami come testimonianza della fede di Dante, pubblicamente dichiarata nel canto XXIV del Paradiso.
EUR 7.50
Lombroso e il brigante. Storia di un cranio conteso
In una grigia mattina di dicembre del 1870 Cesare Lombroso esaminò il cranio di Giuseppe Villella, originario di Motta Santa Lucia in Calabria e morto a Pavia, dove era detenuto. Il giovane scienziato si convinse di aver fatto una scoperta sensazionale: nacque cosi l'Antropologia criminale, destinata a riscuotere un enorme e controverso successo internazionale. Ladro o brigante, per un secolo e mezzo Villella non fu che un reperto scientifico, il "totem dell'Antropologia criminale". Nel 2009, l'inaugurazione del nuovo allestimento del Museo "Cesare Lombroso" ha provocato la sorprendente resurrezione mediatica del brigante. Oggi è un personaggio mitico, il totem della lotta contro il razzismo antimeridionale, simbolo del riscatto delle popolazioni native del Regno delle Due Sicilie. L'antropologa nativa Maria Teresa Milicia ricostruisce la scarna esistenza del "brigante" su solide basi documentali e propone un'inedita analisi del razzismo attribuito a Lombroso.
EUR 11.40
Il lume d'esta stella. Ricerche dantesche
Il volume raccoglie tredici saggi, distribuiti in due parti: la prima dedicata a ricerche su aspetti fondamentali della propria cultura e della propria sensibilità di lettore che Dante mette in gioco e lascia percepire in ogni parte della sua opera complessa e bilingue; la seconda con proposte di letture di otto canti della "Divina Commedia", ognuno interpretato in costante riferimento ai suoi presupposti culturali e dottrinali, ma assumendo quale obiettivo primario l'individuazione e la definizione dei valori propriamente poetici. Queste pagine - nelle quali l'impostazione piana e didascalica dei discorso armoniosamente si unisce al rigore storiografico e critico intendono rivolgersi con eguale efficacia tanto agli specialisti quanto a ogni amatore della poesia dantesca.
EUR 9.50
Sinistra e Israele. La frontiera morale dell'Occidente
"Sinistra" e "Israele": due termini che oggi sembrano cosi distanti per la nostra cultura politica di europei e italiani da costituire quasi un ossimoro. Il loro rapporto è faticoso e pieno di incomprensioni, alimentate da luoghi comuni e pregiudizi. Il miglior combustibile per far divampare polemiche e rancori. Nessuno si ricorda che il padre del socialismo "scientifico", Carlo Marx, era ebreo. Che molti rivoluzionari russi erano ebrei. La tradizione giudaica è parte costitutiva della nostra cultura, soprattutto di quella della sinistra, e delle nostre città da duemila anni. Sentinella di un Occidente contro l'Oriente per la destra, ponte tra Occidente e Oriente per la sinistra. Fabio Nicolucci, in questo suo nuovo lavoro, sostiene che Israele indubitabilmente fa parte dell'Occidente. Israele è l'Occidente dell'Occidente. Non è possibile negare l'identità comune. In particolar modo l'autore si sofferma sul rapporto di Israele e della sinistra con l'Occidente: per Israele, con un inedito in Italia (per fonti e ricchezza) studio dei rapporti tra neoconservatori Usa e israeliani; per la sinistra, con una non diplomatica analisi dei suoi vizi, dei problemi e dei rapporti con Israele, e infine della via da seguire per ritrovare una sua capacità di ricollocarsi nel nuovo mondo, quello del post 11 settembre.
EUR 12.26
America amara. Storie e miti a stelle e strisce
I legami tra l'Europa e gli Stati Uniti sono antichi e complessi: dobbiamo molto a un paese che, non senza contraddizioni, ha inventato un modello di democrazia e un concetto nuovo delle libertà politiche e sociali, e ha partecipato generosamente a due guerre europee anche in nome di questi valori. Politica, letteratura, musica, cinema: un mondo vitale e attivo che continua a esercitare un fascino particolare che non può essere semplificato in adesione ideologica o in altrettanto semplice rifiuto politico. Evoluzione del capitalismo, situazione politica ed economica - dalla grande crisi del 1929 al New Deal di Roosevelt al maccartismo agli scandali bancari e finanziari alla presidenza Obama - questa "America" si ripropone come un rinnovato e più aperto modello di Stato sociale. Lucio Villari rilegge alcune pagine della storia degli Stati Uniti tra passato e presente, con l'intenzione di identificare alcuni nodi essenziali del suo formarsi come nazione, del suo appartenere alle radici culturali dell'Europa, ma anche del suo negarsi a esse rinnovandosi e inventandosi come un mondo nuovo. L'autore si sofferma sul rapporto tra l'Italia e gli Stati Uniti. Un'"America" vissuta come sogno, come terra promessa, con speranze talvolta infrante. Il "sogno americano" ha influenzato la nostra cultura, la letteratura, l'arte, l'economia, il costume.
EUR 9.40
Giovanni Amendola
Attraverso una attenta ricostruzione della vita e della filosofia di Giovanni Amendola, Alfredo Capone fornisce la chiave per indagarne il pensiero politico, che assume la democrazia liberale moderna fondata sul superamento del principio individualistico del liberalismo classico e su una concezione della religione come cristianesimo filosofico e aconfessionale. La democrazia politica di Amendola trova le sue origini nel radicalismo risorgimentale, nel cui solco egli colloca il riformismo del Partito socialista al quale aderì adolescente. Attraverso l'analisi del suo pensiero e delle sue vicende politico-biografiche, come l'esperienza della guerra - che mise a nudo le sue illusioni interventiste e il suo sogno di una "Grande politica nazionale" l'autore mette in luce la svolta in senso radicale della sua concezione della democrazia, che si fonda sulla presa d'atto della catastrofe irreversibile della classe dirigente italiana nel suo insieme. Giovanni Amendola segna la linea di non ritorno dell'Italia liberale e laica del Risorgimento e l'inizio dell'Italia dei partiti di massa. Deve la sua "sfortuna" storiografica, secondo l'autore, alla struttura del sistema politico italiano, i cui conflitti trovano sempre una ricomposizione sulla frontiera del populismo, del consociativismo e dunque nel rifiuto della democrazia liberale europea di cui il nostro fu il massimo esponente nell'Italia contemporanea e per molti aspetti, il fondatore. Presentazione di Giorgio Napolitano.
EUR 12.00
Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento. Ediz. illustrata. Vol. 1
Avviato nel 2006, il progetto degli Autografi dei letterati italiani intende realizzare un censimento delle carte autografe dei principali letterati attivi tra le Origini e la fine del Cinquecento. L'opera è articolata in tre serie divise cronologicamente (Le Origini e il Trecento; Il Quattrocento; Il Cinquecento), curate da un'equipe di studiosi, per uno sviluppo complessivo di otto tomi. I tomi sono costituiti da una serie di schede monografiche, redatte da specialisti. Ogni scheda si apre con una ricostruzione della storia dei manoscritti dell'autore (con indicazione delle linee di indagine per eventuali ampliamenti), seguita da un elenco di tutti gli autografi noti, con sezione autonoma riservata ai postillati, elenco redatto nella forma agile di uno short-title e corredato da riferimenti bibliografici essenziali. La scheda è completata da un dossier di immagini, commentato in una Nota sulla scrittura: illustrate e ragionate, le riproduzioni intendono mettere in luce i tratti distintivi della grafia dell'autore e tracciarne, laddove possibile, le linee di evoluzione, offrendo uno strumento primario, e dalla funzionalità immediata, per il riconoschnento dell'autografia. Ogni volume, infine, è corredato di ampi indici: dei nomi, dei manoscritti, dei postillati. Cosi impostata, l'opera è frutto del contributo di storici della letteratura, filologi italiani e romanzi, paleografi, storici della lingua e dell'arte.
EUR 60.80
Autografi dei letterati italiani. Il Quattrocento. Vol. 1
Avviato nel 2006, il progetto degli "Autografi dei letterati italiani" intende realizzare un censimento delle carte autografe dei principali letterati attivi tra le Origini e la fine del Cinquecento. L'opera è articolata in tre serie divise cronologicamente (Le Origini e il Trecento; Il Quattrocento; Il Cinquecento), curate da un'equipe di studiosi, per uno sviluppo complessivo di otto tomi. I tomi sono costituiti da una serie di schede monografiche, redatte da specialisti. Ogni scheda si apre con una ricostruzione della storia dei manoscritti dell'autore (con indicazione delle linee di indagine per eventuali ampliamenti), seguita da un elenco di tutti gli autografi noti, con sezione autonoma riservata ai postillati, elenco redatto nella forma agile di uno short-title e corredato da riferimenti bibliografici essenziali. La scheda è completata da un dossier di immagini, commentato in una Nota sulla scrittura: illustrate e ragionate, le riproduzioni intendono mettere in luce i tratti distintivi della grafìa dell'autore e tracciarne, laddove possibile, le linee di evoluzione, offrendo uno strumento primario, e dalla funzionalità immediata, per il riconoscimento dell'autografia. Ogni volume, infine, è corredato di ampi indici: dei nomi, dei manoscritti, dei postillati. Così impostata, l'opera è frutto del contributo di storici della letteratura, filologi italiani e romanzi, paleografi, storici della lingua e dell'arte... Consulenza paleografica di Teresa De Robertis.
EUR 70.30