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Censimento dei commenti danteschi. Vol. 2: I commenti di tradizione a stampa (dal 1477 al 2000) e altri di tradizione manoscritta posteriori al 1480.
Fin dal suo apparire la "Commedia" ha stimolato la produzione di chiose e commenti, spesso accompagnati alle trascrizioni del testo, o di parti di esso, che nell'arco di circa 700 anni ha portato all'accumulo di un ingente quantitativo di contributi critici ed esegetici - talvolta ricchi di notizie e dati storici, di interpretazioni, di suggestioni - tanto consistente nella mole, quanto prezioso nell'apporto che è in grado di offrire, ancora oggi, alla lettura dell'opera dantesca. Un quadro ben noto agli studiosi di Dante: come è ben noto che gran parte di questa vastissima tradizione - di cui è testimonianza l'alto numero dei manoscritti conservati - è difficilmente fruibile, perché in prevalenza consegnata a vecchie e rare edizioni, più o meno insoddisfacenti, quando non sia tuttora inedita. L'esplorazione si è poi necessariamente estesa alla successiva esegesi di tradizione a stampa. Di qui l'iniziativa del Centro Pio Rajna di avviare una ricerca finalizzata al "censimento" e alla pubblicazione, in edizioni filologicamente fondate, dei commenti alla "Commedia" dantesca: in cui il censimento - inteso come preliminare indagine ricognitiva dei commentatori e dei commenti anonimi, e descrittiva dei testimoni - si è proposto subito come condizione inderogabile per la definizione di un programma editoriale, poi elevato al rango di Edizione Nazionale dei Commenti danteschi.
EUR 71.25
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Lirici greci. Testo greco a fronte
I più significativi frammenti dei poeti lirici greci giunti fino a noi, con un'appendice delle più celebri traduzioni italiane, da Leopardi a Quasimodo, da Foscolo a Pascoli. Questa nuova antologia dei lirici greci propone una ricca e significativa scelta di frammenti dei principali poeti di lirica monodica e corale d'età arcaica da Ipponatte a Teognide, da Saffo ad Alceo, da Alcmane a Pindaro, fedelmente tradotti dal greco e corredati di note esplicative del significato, del genere letterario e del contesto culturale di riferimento. Introduzione di Luigi Enrico Rossi.
EUR 22.80
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Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Vol. 1\1: Inferno. Canti I-XVII.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività, caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò "Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni". Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione, dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi.
EUR 31.26
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Lectura Dantis romana. Cento canti per cento anni. Vol. 1\2: Inferno. Canti XVIII-XVIV.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività, caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò "Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni". Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione, dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi.
EUR 23.66
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Il carnevale romano
In fuga dalla corte di Weimar, giunto in Italia alla ricerca dell'arte e della misura classica, Johann Wolfgang Goethe vive a Roma nel 1787 la perturbante esperienza del Carnevale: quella festa metropolitana che con i suoi eccessi e la sua sfrenatezza attira da tempo visitatori e curiosi da ogni parte d'Europa. Dapprima irritato dalla calca, la confusione e il frastuono di una cultura estranea al suo temperamento e alla sua matrice protestante, il poeta tedesco si pone la sfida di una rappresentazione letteraria del Carnevale che renda conto del suo proteiforme accadere e ne riveli i significati profondi, connessi alla stessa natura dell'uomo. Nasce cosi una prosa dello sguardo e della ragione, lucidissima e priva di orpelli, alla base di una rappresentazione della città moderna che, da Heine a Benjamin, diverrà una costante nella letteratura tedesca. L'edizione qui presentata si basa sulla prima pubblicazione dell'opera (1789) e ne riproduce le illustrazioni originali. Introduzione e note di Luigi Reitani.
EUR 14.16
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Trattato di scrittura. Theorica et pratica de modo scribendi (Venezia, 1514)
Pubblicata a Venezia nel 1514, la "Theorica et pratica de modo scribendi" è l'opera d'esordio di un matematico ferrarese, Sigismondo Fanti, che nel 1521 era "inzegnero general" della Serenissima Repubblica e che è noto al lettore di cose cinquecentesche soprattutto per le quartine oracolari del Triompho di fortuna (1527). L'opera era il punto di arrivo della prima stagione di un dibattito che nel Quattrocento aveva coinvolto artisti come Leon Battista Alberti, Mantegna e Leonardo, umanisti e antiquari come Felice Feliciano, matematici come Luca Pacioli, e a sua volta inaugurava la nuova stagione dei trattati di scrittura, destinata a lasciare tracce significative nella cultura grafica della modernità, e non solo di quella italiana. In quattro libri la Theorica offriva una trattazione sistematica della materia, che veniva presentata come un momento fondamentale nella formazione professionale e morale di ogni scrivente. Il primo libro, in particolare, ne illustrava gli aspetti tecnici, sia quelli materiali (si parlava della carta, dell'inchiostro, della penna) che quelli più propriamente teorici (a partire dalle logiche geometriche implicate, soprattutto quelle euclidee). I tre successivi si impegnavano nell'illustrazione analitica, condotta lettera per lettera, dei più importanti modelli grafici allora in corso.
EUR 22.80
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Goethe
Massimo autore della letteratura tedesca, nonché uno dei più significativi della letteratura mondiale, Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) è di certo uno scrittore più noto che conosciuto: identificato solitamente come l'autore del "Werther" o del "Faust", ricordato da alcuni come scienziato e critico d'arte, noto a pochi come collezionista di stampe e tossili. Approdato, ancora vivente, a fama europea, il suo "Werther" è stato un vero best seller, anzi la prima opera della letteratura tedesca conosciuta fuori dai confini linguistici di una nazione non ancora esistente. Questo libro vuol essere un invito alla figura e alla lettura di Goethe: avvicinarsi alla sua opera rappresenta infatti un'avventura stimolante per chiunque voglia ripercorrere la vastità di un pensiero potente, capace di spaziare dalla letteratura alle arti visive, dagli studi di estetica agli scritti scientifici su piante e colori. Il particolare fascino di Goethe è dato sia da un'opera multiforme quante altre mai, sia dal modo in cui lo scrittore tedesco sottopose i suoi lavori a continui mutamenti, riscritture e ripubblicazioni, realizzando un processo ininterrotto di riflessione durato anche l'intera vita, come nel caso del "Faust" o del "Wilhelm Meister". A tale capacità di tornare su testi già scritti riformulando il proprio pensiero in prove d'autore e riedizioni sempre diverse, appartiene l'inclinazione collezionistica a raccogliere una quantità pressoché infinita di carte: documenti, lettere, diari, scritti e note...
EUR 15.20
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Gadda
La pagina dell'Ingegnere Carlo Emilio Gadda trae le sue radici da due secoli: l'Ottocento nella sua varia articolazione culturale e sociale - Manzoni, gli Scapigliati, Verga e Carducci -, e il Novecento, con la sua mescolanza di linguaggi e la sperimentazione di nuove forme di espressione e di conoscenza. Ben consapevole di essere un "ponte" tra due epoche, Gadda verifica la continuità novecentesca di valori, immagini, retoriche, linguaggi nati nel secolo precedente: ed è qui che si manifesta la sua fondamentale, talora perfino ingombrante, centralità che ne fa il maggior prosatore italiano della modernità. Prosatore, non solo narratore, perché nella sua opera occupa un ruolo di rilievo il modo, spesso nevrotico, sempre geniale, di attraversare tutti i generi della scrittura - racconto, romanzo, favola, diario, teatro, poesia, saggio, recensione, pamphlet -, in ciascuno portando un'istanza di rinnovamento e di sperimentazione. Nella monografia, si ricostruisce l'intero percorso intellettuale e creativo dell'ingegnere milanese, con un'analisi puntuale delle sue opere, indagate all'interno dell'inquieto procedere dello scrittore, dei rapporti con la propria esistenza, con le trasformazioni della società, con le culture della tradizione e del rinnovamento. Intrecciando dialetticamente quadri d'insieme e anatomie di pagine esemplari, si offre una visione completa di quella che è stata un'opera di importanza fondamentale nella nostra storia letteraria.
EUR 13.30
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Incontri (e scontri) mediterranei. Il Mediterraneo come spazio di contatto tra culture e religioni diverse
Il Mediterraneo è davvero un "continente liquido", un luogo di millenari scambi, o un mare che al contrarlo tiene reciprocamente lontane le genti che su di esso si affacciano? È il mare dei confronti o il mare degli scontri di civiltà? Partendo da un esame della letteratura specialistica recente, questo libro propone alcune risposte in una direzione destinata per sua natura a rimanere aperta, in un affresco esteso dalla più remota antichità ai nostri giorni.
EUR 8.46
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Unità. Atti del quarto colloquio internazionale di letteratura italiana (Napoli, 6-8 ottobre 2010)
Gli Atti che qui si presentano fanno parte di un ampio progetto di ricerca sulla storia delle parole nella nostra tradizione letteraria, avviato nel 2004 presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. I Colloqui con la loro cadenza biennale - pongono al centro dell'attenzione un lemma particolarmente significativo trascelto nell'ampio corpus della letteratura italiana e nel corso dei lavori si provvede a tracciare la storia del valore assunto dal lemma nelle opere letterarie e nei dibattiti critico-letterari italiani dal Medioevo all'Età contemporanea. I tre precedenti appuntamenti erano dedicati a illusione, a ordine e a silenzio. Dalla terza edizione del 2008 ognuna delle sei sessioni di lavoro è stata introdotta da una relazione di ambito non letterario al fine di ampliare le conoscenze sulle accezioni e l'uso del termine, e per confrontare impostazioni e metodologie critiche differenti. Non è raro che una parola abbia mutato e accresciuto la propria area semantica attraverso l'impiego settoriale in una particolare disciplina. Il quarto Colloquio, tenuto nei giorni 6-8 ottobre 2010, è stato intitolato all'unità, in un momento simbolicamente significativo, alla vigilia delle celebrazioni per i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia. La storia è segnata da cicliche crisi, dispersioni, cambiamenti, e l'unità come idea progettata o come sintesi o come identità del soggetto è sempre stata motivo di ricerca e di auspicio...
EUR 26.60
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Lectura Dantis romana. Cento canti per cento anni. Vol. 2\1: Purgatorio. Canti I-XVII.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività, caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò "Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni". Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione, dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi.
EUR 23.66
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Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Vol. 2\2: Purgatorio. Canti XVIII-XXXIII.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività, caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò "Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni". Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione, dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi.
EUR 23.66
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Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Vol. 3\1: Paradiso. Canti I-XVII.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività: caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò: Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione: dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi. Privilegiando le lecturae di autori viventi, invitati talvolta a tornare sul proprio testo, ove ritenuto opportuno, per adeguarlo al "modello" di riferimento...
EUR 23.66
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Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Vol. 3\2: Paradiso. Canti XVIII-XXXIII.
Compiendosi i cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma (1914-2014), il Consiglio Direttivo ha voluto solennizzare la ricorrenza offrendo una raccolta di cento Lecturae Dantis, una per ciascuno dei cento canti della Commedia, selezionate tra le migliori tenute alla Casa di Dante nel corso della sua secolare attività: caratterizzata proprio dalla consuetudine delle "letture" domenicali di canti della Commedia. Perciò: Lectura Dantis Romana. Cento canti per cento anni. Una scelta per altro difficile, per l'esigenza di offrire al lettore di oggi "letture" non troppo datate, nella bibliografia critica oppure (o anche) dal progresso del dibattito scientifico, che ha imposto alcuni criteri oggettivi di selezione: dando la preferenza a lecturae recenti, per avere il più avanzato aggiornamento bibliografico e critico; lecturae costruite come un'indagine per quanto possibile ampia, esaustiva, del canto, idonea a offrire una panoramica compiuta dei principali problemi di ordine critico, filologico, linguistico, ermeneutico, relativi al canto stesso; lecturae che, pur nel rigore dell'analisi e nella compiutezza della documentazione esibita, garantiscano una scrittura piana e idonea alla più ampia fruizione, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, senza, beninteso, escludere questi. Privilegiando le lecturae di autori viventi, invitati talvolta a tornare sul proprio testo, ove ritenuto opportuno, per adeguarlo al "modello" di riferimento...
EUR 23.66
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Metternich
Conosciuto per quella formula dura, sprezzante, che definisce l'Italia "una espressione geografica", il principe di Metternich viene ricordato non solo come un accanito avversario del nostro Risorgimento, ma anche come il tenace paladino della conservazione in un'Europa che prova a ricostruire se stessa nella prima metà dell'Ottocento, dopo le grandi avventure della Rivoluzione e dell'Impero napoleonico. In realtà la sua vita è meno schematica di quanto la tradizione riporti. Nato in uno dei luoghi più sereni nel cuore dell'Europa la valle del Reno -, egli conserva per tutta la sua esistenza l'esperienza di quel mondo in precario ma pacifico equilibrio. La perdita dei beni di famiglia lo obbliga a trasferirsi a Vienna dove comincia una carriera di diplomatico che sarà sempre segnata da quella iniziale rottura. Giunto, infatti, ai vertici della politica asburgica, Metternich dedicherà tutti i suoi sforzi alla costruzione e alla conservazione di un equilibrio tra le grandi potenze che tenga lontana l'Europa dalle devastazioni provocate dalla Rivoluzione francese con il suo prolungarsi nelle guerre napoleoniche. Il suo capolavoro sarà il Congresso di Vienna, nel quale il faticoso raggiungimento di un punto di intesa tra vincitori e vinti consentirà di assicurare all'Europa un lungo secolo di pace. Il bicentenario di quel Congresso (1814-2014) aggiunge, dunque, attualità a questa biografia, attraverso la quale non è difficile cogliere alcune grandi questioni...
EUR 23.75
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Carlo III
Il "Profilo" segue le vicende biografiche del Sovrano borbonico inserite nella realtà politica, socio-economica ed ecclesiastica del Mezzogiorno d'Italia e della Spagna del secolo XVIII. Carlo acquisì la necessaria esperienza di governo durante la venticinquennale permanenza sul trono di Napoli. Nella penisola iberica il Sovrano - mantenendo sempre stretti rapporti con il toscano Bernardo Tanucci, grande personalità culturale e politica, suo principale consigliere nel governo napoletano - seppe circondarsi di collaboratori fedeli e capaci, sia stranieri che nazionali, da Wall a Squillace e Grimaldi, da Campomanes ad Aranda e Floridablanca. Durante il governo di quest'ultimo, le cui iniziative Carlo III assecondò con convinzione, si intensificò nella politica interna spagnola l'attività riformatrice nel quadro di un assolutismo monarchico sempre più ispirato a princìpi illuministici, comunque compatibili con il paternalismo che distinse sempre l'operato del Sovrano.
EUR 22.80
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Germania europea, Europa tedesca
Qual è il ruolo della Germania in Europa? Esiste davvero il rischio di una supremazia tedesca nelle scelte cruciali di politica economica del vecchio continente? La crisi di sistema in cui viviamo lascia affiorare antichi fantasmi. Eppure, mai come oggi la Germania ha fatto della propria apertura internazionale un valore irrinunciabile. L'idea di uno Stato in Europa e per l'Europa - che attraversa almeno due secoli di storia culturale tedesca sembra definitivamente prevalere sulla visione nazionalistica di una "missione" egemonica.
EUR 7.50
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La Chiesa in trincea. I preti nella grande guerra
Due domande hanno tormentato la Chiesa nella Prima Guerra mondiale: cosa accade se la Chiesa, così impegnata a combattere la modernità, ne accoglie invece acriticamente uno dei tratti più peculiari, cioè il nazionalismo? Cosa succede se proprio coloro che hanno ricevuto una formazione antimodernista, i preti, finiscono in trincea al fianco di giovani coetanei in armi? Sposando l'idea moderna di Stato nazionale, i cattolici appoggiano l'uso delle armi con tutte le sue contraddizioni. Il fallimento del teorema della "guerra giusta" in favore dell'"inutile strage" è il caso emblematico di un problema aperto. La crisi dei preti reduci, che hanno vissuto la guerra in trincea, colpisce centinaia di ecclesiastici, molti dei quali abbandonano il seminario, la vita religiosa o il sacerdozio, testimoniando le trasformazioni operate dalla guerra sul modo di essere prete e sulla relazione con il mondo. Si scopre così che nell'"inutile strage" si è "consumato il divorzio" tra la Chiesa e la guerra e si sono "celebrate le nozze" della Chiesa con il mondo, nel senso evangelico di luogo non da condannare ma da amare. Oggi, nel centenario del conflitto, papa Francesco ha ammonito che l'anniversario è da annoverare tra le giornate di lutto: perché "tutto si perde con la guerra e nulla si perde con la pace".
EUR 11.40
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Discorso sopra la prima cantica della «Commedia»
Pubblicato a Firenze nel 1572 con dedica a Francesco I de' Medici, il "Discorso sopra la prima cantica del divinissimo teologo Dante d'Alighieri del Bello, nobilissimo fiorentino, intitolata 'Commedia'" doveva costituire, nelle speranze del suo autore Vincenzio Buonanni (del quale sono purtroppo ignoti i dati biografici), il primo tomo - rimasto poi l'unico edito - di un progettato vasto commento al poema dantesco. Membro dell'Accademia Fiorentina, Buonanni si proponeva di restaurare il testo originale sulla base di antichi codici e al contempo di illuminarne i punti oscuri mediante un'esegesi attenta alle suggestioni della cultura umanistica. Nel clima della Controriforma, egli si proponeva inoltre di continuare la tradizione del commento filosofico-morale ai versi di Dante, rinunciando però alla sistematicità di altri interpreti per la scelta originale della misura - sempre varia - della chiosa, quasi avesse di fronte un classico greco o latino per cui approntare un adeguato corredo di glosse. Linguista ed erudito, il Buonanni propose per il dettato una singolare riforma ortografica al fine di rendere perspicua la pronuncia del testo trecentesco e attuò insieme una complessa strategia ermeneutica, basata su un poderoso sistema di fonti (anche di letteratura greca antica e bizantina), ulteriormente vivacizzato da dotte polemiche con l'ambiente fiorentino (dal Landino al Lasca) e veneziano (Bembo). Furono però proprio queste diatribe a causare l'interruzione dell'opera...
EUR 55.10
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Il dolce stil novo
Il concetto storiografico di Dolce stil novo risale alla "Storia della letteratura italiana" di Francesco De Sanctis, che per primo lo formulò nel 1870. E tuttavia, benché accolto da molti tanto da figurare ancora nelle storie letterarie e nei manuali scolastici, esso non ha goduto e tuttora non gode di unanime consenso tra gli studiosi della poesia delle Origini. Si potrebbe dire che quel famoso verso dantesco ("di qua dal dolce stil novo ch'i' odo"; Purg., XXIV 57) - di lettura incerta, frutto, com'è noto, di ricostruzione congetturale - ancora diffonda non solo sull'esegesi dantesca, ma anche, e soprattutto, sulla storiografia letteraria che se ne è impossessata, le ombre del dubbio. È davvero esistito il Dolce stil novo, oppure è un fantasma storiografico generato dalla poetica dantesca? Questo volume cerca di dare una risposta, attraverso un'analisi puntuale e aggiornata dei testi e lo studio della loro tradizione manoscritta. Ne emerge che negli ultimi anni del secolo XIII si reagì nettamente, con un forte richiamo all'ordine, alla multiforme stagione poetica che caratterizza la lirica del pieno e del tardo '200 italiano. Questi nuovi poeti - pochi ma agguerriti e determinati - richiamano a un repertorio metrico chiuso, a uno stile limpido, piano e trasparente ('dolce'), a un'esclusività tematica tutta incentrata sull'amore, a un pubblico rigorosamente preselezionato non solo sul piano culturale ma anche e soprattutto sil piano etico.
EUR 17.10