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Lectura Dantis Scaligera. Da Dante a Boccaccio 2004-2005
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Poesie
A lungo sbrigativamente annesso al gruppo dei "marinisti", il bolognese Girolamo Preti (1588?-1626) è in realtà una della più spiccate e autonome personalità poetiche dell'Italia del primo Seicento. Autore di un'unica, calibratissima raccolta di liriche, singolarmente organica in un periodo in cui il libro di poesia si configura sempre più come una struttura aperta e ormai svincolata dal modello petrarchesco, il Preti sul piano stilistico subordina l'arguzia inventiva propria di tanti suoi contemporanei a una sorvegliata ed elegante compostezza. Lo "spirito delicatissimo" del bolognese - la definizione è del Marino - trova piena espressione tanto nelle composizioni amorose, unite dal leit-motiv dell'"amor pudico" (singolare in un periodo di prevalente sensualismo) quanto nella sua opera più celebre, l'idillio La Salmace, brillante riscrittura della favola ovidiana di Salmace ed Ermafrodito, che anticipa non pochi aspetti della sensibilità settecentesca.
EUR 39.90
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Giovan Battista Marino tra inquisizione e censura
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La legenda de Santo Stadi
Franceschino Grioni, appartenente a una famiglia veneziana attivamente impegnata nella mercatura, si dedica tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento alla redazione della Legenda de santo Stadi, la più celebre delle rielaborazioni medievali italiane in versi della vita di sant'Eustachio, leggenda tra le più conosciute e diffuse nell'Europa romanza. Suo modello è una delle tante versioni composte a partire dal XIII secolo in lingua d'oïl, a sua volta volgarizzamento della diffusissima redazione latina della leggenda. Franceschino liberamente traduce, amplifica e modifica, producendo un testo che dà ulteriori informazioni sul veneziano antico e sul suo efficace utilizzo anche nella lingua poetica. Il testo, già edito nel 1930 da Angelo Monteverdi, viene riproposto nel presente volume in una nuova edizione critica, condotta secondo criteri ecdotici più moderni e accompagnata da un ampio studio che prende in esame anche alcuni aspetti non considerati da Monteverdi, come lo stretto legame tra la storia del santo, il suo culto e il ceto mercantile: legame che si ripropone nell'ambiente lagunare con ulteriori acentuazioni e peculiarità.
EUR 16.00
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Scritti su Dante
Il volume riunisce gli scritti di Vincenzio Borghini, storico e filologo, uomo di spicco della cultura fiorentina del secondo Cinquecento - oggi conservati in forma di abbozzi e appunti nella Biblioteca nazionale di Firenze, la Biblioteca Riccardiana e la Biblioteca Medicea Laurenziana - in cui lo studioso indaga l'opera dantesca, seguendo una rigorosa prospettiva filologica e una originale concezione linguistica. Borghini accoglie le sollecitazioni che gli provenivano dall'intenso e talvolta accanito dibattito letterario e poetico dell'epoca e non si sottrae ad alcuna polemica, anzi estende la sua valutazione critica agli scritti di Pietro Bembo e Girolamo Ruscelli, in aperto contrasto con il pamphlet contro la Commedia di Rodolfo Castravilla. L'introduzione al volume, oltre a illustrare i singoli testi che lo compongono, si propone di mettere in luce le intime ragioni e le circostanze della incompletezza degli scritti, apparentemente frammentari e dispersivi.
EUR 55.10
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Chiose al Petrarca
Il commento di Giulio Camillo all'opera del Petrarca spicca nel panorama dell'esegesi petrarchesca del '500 per l'originalità e la ricchezza delle fonti segnalate. Egli non si limita alla mera ricostruzione del "romanzo" dell'amore di Petrarca per Laura ('Rerum vulgarium fragmenta') ma valuta, con puntuali riscontri, le suggestive (spesso indebite) interpretazioni platonizzanti; individua le strutture formali che saranno modello della poesia moderna ('Canzoniere'); scava nell'intertestualità petrarchesca, con una fittissima rete di rinvii e riferimenti alle possibili fonti - classiche, volgari e, soprattutto, provenzali - per le quali individua una qualche forma di relazione. Paolo Zaja ha selezionato le chiose camilliane - scritte negli anni Trenta del '500 in forma di appunti per l'insegnamento - e, pur nella veste approssimativa della scrittura destinata alla comunicazione orale, ci consegna intatta la cifra del commento dello studioso friulano.
EUR 29.50
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Quaderni per la storia dell'università di Padova. Vol. 42
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Il Natal di amore. Anacronismo
Quando sulla Terra arriva il dio Amore, tutte le convenzioni sociali sono messe a repentaglio e persino i più nobili eroi sono costretti a lanciarsi in imprese comiche e bizzarre. Giulio Strozzi (1583-1652), membro dell'Accademia degli Incogniti di Venezia e instancabile sperimentatore di generi letterari inventa uno scenario mitologico per una commedia che però non vuole schernire la cultura antica: le ridicole vicende di Ercole, Ulisse e Nesso servono piuttosto a sbeffeggiare il mondo contemporaneo dell'autore e in particolare le rigide restrizioni politiche e religiose. Tutto si risolverà con la nascita di una società nuova, più aperta alle differenze, un mondo dove ognuno è libero di esprimere le proprie passioni.
EUR 32.30
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La «vita terrentii» de Petrarca
Íñigo Ruiz Arzálluz ricostruisce in questo volume la storia della trasmissione manoscritta della Vita Terrentii di Petrarca, breve saggio scritto, probabilmente intorno al 1340, in occasione di una edizione delle commedie di Terenzio. Il testo, frutto di un'operazione filologica tipicamente petrarchesca, non è una semplice introduzione alla vita e all'opera del commediografo, ma un'interpretazione originale e diversa dagli altri scritti coevi dedicati all'autore latino. Si tratta di un documento molto importante anche perché non abbiamo notizia di scritti simili del poeta aretino su nessun altro autore antico. Un caso editoriale del tutto eccezionale: nessuno degli oltre ottanta manoscritti della Vita Terrentii che sono stati tramandati contiene altri scritti di Petrarca. Ricostruendo la storia della trasmissione manoscritta del testo, l'autore offre, per la prima volta, l'edizione critica.
EUR 10.50
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Meandri. Studi sulla lirica veneta e italiana settentrionale nel due-trecento
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Lamentatio beate virginis Marie (Pianto della Vergine)
Enselmino da Montebelluna, frate agostiniano di Treviso del Trecento, è l'autore di questo fortunato ed intenso poemetto in cui la Madonna racconta, in prima persona, il dramma della madre per la morte del Figlio. L'opera si compone di tre parti: il proemio, in cui Enselmino chiede alla Vergine di raccontare il suo dolore; poi il "Pianto di Maria" vero e proprio, in cui la Madonna rievoca in prima persona la Passione di Gesù, dalla flagellazione alla sepoltura; infine, l'orazione del poeta che ringrazia la Vergine per avergli concesso di narrare il suo pianto. Il poema - scritto in un vigoroso volgare veneto, permeato di forti influssi toscani e danteschi in particolare - ebbe subito una straordinaria fortuna, come prova l'elevato numero di manoscritti e stampe antiche (oltre cento) che lo hanno tramandato integralmente o in parte. In questa nuova edizione critica, a cura di Alvise Andreose, l'opera è corredata di una introduzione storica, di un esauriente apparato di commento letterario e linguistico e di un pratico e dettagliato glossario.
EUR 31.00
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La mia istoria ovvero memorie del signor Tommasino scritte da lui medesimo. Opera narcotica del dottor Pifpuf, Venezia 1767-1768
Francesco Gritti (1740-1811) fu poeta dalla vasta e dispersiva produzione, in buona parte in veneziano. Al suo interno spiccano le favole, argute satire della decaduta aristocrazia alla quale lo stesso Gritti apparteneva. Il suo capolavoro è una delle opere più originali del Settecento. Il romanzo, pubblicato qui per la prima volta dopo l'edizione principe del 1767/68, in versione completa, parodiando tutte le tradizioni narrative non solo di Sei e Settecento, costituisce un gioco affascinante con e per i lettori, cui allude già il titolo lunghissimo con le sue numerose componenti contraddittorie. Secondo la moda settecentesca, il romanzo cerca di raccontare la vita e i viaggi del suo (non) eroe, che funge non solo da protagonista, ma anche da narratore. Il nostro però si vede sempre costretto a interrompere la narrazione perché incontra tanti altri personaggi che gli raccontano le loro storie, così che l' opera prende la forma di una sorta di scatole cinesi. Con questo romanzo il Gritti arricchisce il quadro della letteratura italiana di un testo che smentisce l'idea dominante del romanzo italiano come arretrato rispetto alla letteratura europea del tempo.
EUR 22.80
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Gli arcani dell'oratore. Alcuni appunti sull'actio dei romani
Da dove viene il concetto di "comunicazione non verbale"? La postura, i gesti, l'espressione del viso, quanto influenzano il ritmo del discorso? E ancora, le emozioni che l'oratore dovrebbe trasmettere al pubblico possono essere sincere dal momento in cui risalgono alla fase di composizione del discorso stesso? Alberto Cavarzere insegna Letteratura latina all'Università di Verona. Studioso in particolare di Cicerone e Orazio, ha già pubblicato il saggio "Oratoria a Roma. Storia di un genere pragmatico".
EUR 20.90
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Del tradurre
Questo studio nasce come reazione al "monolinguismo" imperante un po' in tutti gli ambiti, e persino nel campo degli studi sul mondo greco-romano. Qui infatti riemerge ogni tanto l'inclinazione oscurantistica a separare gli studi di greco da quelli di latino: separazione che è segno di ignoranza, se non di barbarie intellettuale, e che qualcuno vorrebbe estendere addirittura all'ordinamento degli studi universitari.
EUR 12.35
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«Le parentele inventate». Letteratura, cinema e arte per Francesco e Pier Maria Pasinetti. Atti del convegno internazionale (Venezia, 3-5 dicembre 2009)
Il volume raccoglie i saggi presentati al Convegno Internazionale di Studi "Le parentele inventate. Letteratura, cinema e arte per Francesco e Pier Maria Pasinetti", svoltosi a Venezia dal 3 al 5 dicembre 2009. È un primo bilancio complessivo di due figure di spicco della cultura italiana del Novecento, che ripercorre la loro varia e intensa attività: regista, sceneggiatore, critico cinematografico e storico del cinema Francesco (1911-1949); romanziere, giornalista, docente universitario e saggista Pier Maria (1913-2006). I singoli interventi mettono a fuoco sia aspetti specifici della loro produzione, sia la salda rete di rapporti intrattenuta da entrambi con i nomi più importanti della cultura, dell'arte, del cinema, della politica del secolo scorso, sia infine i modi e la natura del loro straordinario sodalizio, durato fino alla prematura scomparsa di Francesco. Nella ricostruzione dell'ambiente da cui prende le mosse l'avventura intellettuale dei fratelli Pasinetti, la Venezia degli anni '10 e '20, ampio spazio è dedicato anche al nonno e alla zia materni, i pittori Guglielmo ed Emma Ciardi. Introduzione di Silvana Tamiozzo Goldmann.
EUR 19.50
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Lettere a Cristina di Lorena
La "Lettera a Cristina" è uno dei testi centrali della riflessione di Galileo sul rapporto tra scienza e fede; essa mette a confronto il libro della natura e il libro sacro sul rapporto mobilità-immobilità, centralità-non centralità di terra e sole, mostrando la singolarità dei due libri e dimostrando che non è pertinente leggere i caratteri della natura mediante il testo della Bibbia. La lettera è stata scritta da Galileo nel 1615; viene portata a stampa solo un ventennio dopo, nel 1636, presso gli Elzevier a Strasburgo, ed è accompagnata in parallelo dalla traduzione latina di Elia Diodati. Della Lettera abbiamo, accanto alla princeps, oltre una sessantina di esemplari manoscritti, un numero triplo rispetto a quelli sin qui noti. La storia del testo, il censimento dei manoscritti e i loro rapporti con la stampa hanno fornito i criteri per l'edizione critica. Essa è fondata sulla princeps, e fornisce in apparato le lezioni di una prima redazione individuata dal curatore nell'Archivio di Stato di Firenze, e di un testimone di una redazione posteriore, con edizioni autografe, conservata presso l'Accademia romana dei Lincei.
EUR 22.80
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Quaderni per la storia dell'Università di Padova (2011). Vol. 44
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Studi sulla lirica rinascimentale (1540-1570)
Negli anni successivi alle Rime di Bembo e di Sannazaro, si apre una lunga stagione di grande fioritura di prove liriche, in virtù del pieno e definitivo affermarsi di una lingua poetica codificata. Nell'insieme però il panorama si presenta particolarmente articolato e mosso, dando vita a una fase caratterizzata da una pluralità di esperienze che da un lato poggiano sulla legittimazione teorica garantita dall'impianto bembiano, dall'altro mirano a sperimentare e a superare le forme spesso troppo strette che proprio quell'impianto aveva garantito. I saggi qui raccolti, parte già editi, mirano a indagare da prospettive diverse questo fenomeno di sperimentazione che sembra avere come scopo dichiarato la rivendicazione piena di una modernità ormai acquisita. Nel primo capitolo si ripercorre l'intero arco cronologico preso in esame, con alcune puntate in avanti verso le esperienze del tardo Cinquecento, con lo scopo di rilevare l'emergere in modi e forme diverse di una forte rivendicazione di 'modernità' della lirica, anche, e soprattutto, sul piano teorico. Il secondo capitolo, affronta invece il problema delle diverse forme che il libro di poesia assume in questi anni. Dal tentativo di imitare i Rerum vulgarium fragmenta, alla dimensione corale dell'antologia, capace di farsi perimetro accogliente per una poesia dai toni plurali e aperta anche ai letterati non professionisti. Gli ultimi tre capitoli sono incentrati sul commento e sulla teoria del genere lirico.
EUR 19.00
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Epistole-Ecloge-Questio de situ et forma aque et terre
Il volume raccoglie e compatta il frutto di anni di ricerche e studi spesi dall'illustre studioso padovano intorno a tre opere cosiddette "minori" di Dante: Epistole, Ecloghe, Questio de aqua et terra, che egli propone di rititolare come: Questio de forma et situ aque et terre. Il curatore ha inteso dare a questa sua fatica un carattere di essenzialità, senza mai mancare di approfondire e innovare. Una Prefazione al volume ne presenta l'architettura e spiega i parametri secondo cui sono organizzati i materiali ora a stampa; specifiche Note introduttive vengono dedicate poi alle singole opere. Vengono quindi i testi, in latino con traduzione italiana a fronte (e per le Ecloghe anche le due di Giovanni del Virgilio, cui Dante risponde). Dei testi latini non sono approntate nuove edizioni critiche: sono invece recuperate le più accreditate edizioni attualmente in circolazione, riviste però dal curatore, che - ove ritiene necessario - si discosta dalla lezione precedente, proponendo (e discutendo nel commento) la propria. Ogni opera è quindi accompagnata da un ampio commento al piede che, senza riuscire sovrabbondante, offre al lettore tutti i conforti per una migliore comprensione e fruizione dei testi. L'edizione è completata dagli indispensabili indici finali.
EUR 27.55
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«Un costruttivo pittore della realtà». Armando Pizzinato a cento anni dalla nascita. Atti della giornata di studi (Venezia, 25 novembre 2010)