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Nel tempo dei mali comuni. Per una pedagogia della sofferenza
«Per uscire dal cosmopolitismo dei mali comuni in cui ci troviamo immersi occorre una pedagogia della sofferenza che ci educhi al bene: a pensare e agire da esseri umani più responsabili e più solidali».La riflessione di Orlando Franceschelli parte da due incontrovertibili dati di fatto: alle sofferenze che hanno sempre accompagnato la vita e la storia degli uomini si affiancano, oggi più che mai, mali comuni - dalla pandemia da Covid-19 alla crisi ecologica - dei quali siamo tutti, a un tempo, testimoni, protagonisti e vittime; a ciò si ricollega l'esigenza di definire e praticare comportamenti individuali e collettivi che effettivamente siano in grado di fronteggiare questi mali planetari che interessano ciascuno di noi. La «pedagogia della sofferenza» esorta appunto a impegnarci in questo compito: migliorare la consapevolezza del carico di sofferenze che gli odierni mali comuni fanno pagare a un numero sempre crescente di esseri viventi e valorizzare la nostra capacità di essere resilienti, solidali e cooperativi. «Apprendere attraverso il soffrire» è l'invito che all'umanità ha saputo rivolgere già l'antica cultura greca, e che si rivela drammaticamente attuale. Un simile impegno pedagogico, ossia di miglioramento di noi stessi per combattere le cause di infelicità che attanagliano tutti gli esseri viventi, è tutt'altro che agevole, ma è proprio ad esso che sono chiamati le cittadine e i cittadini - a cominciare dalle generazioni più giovani - che non guardano con egoistica indifferenza né alle attuali sofferenze né alle esigenze di giustizia e solidarietà non a caso proclamate anche dalla nostra Costituzione. Occorre, dunque, un'autentica pedagogia della sofferenza che, come afferma Telmo Pievani nella prefazione al volume, «ci richiama alle nostre responsabilità di costruttori di mondi, smonta gli alibi di chi non vede mai alternative, invoca la conoscenza di sé stessi e la volontà...
L' università delle donne. Esperienze di femminismo a Roma (1979-1996)
Alla fine degli anni settanta, dopo un periodo intenso di lotte e di elaborazioni teoriche, sembrava perdere vigore la sfida politica del femminismo, e di difficile realizzazione l'equilibrio tra trasformare se stesse e modificare la realtà esterna. Si delinearono così risposte diverse: da un lato l'approfondimento della ricerca teorica sulla «differenza sessuale», dall'altro l'impegno nella cultura, nel ripensamento dei saperi, mantenendo sempre al centro la pratica femminista. Si moltiplicarono allora le «istituzioni» di donne: centri di documentazione e di studio, librerie, riviste, università delle donne, women's studies. Nella nuova «geografia» del femminismo italiano che si stava delineando, una delle esperienze più interessanti fu quella del Centro culturale Virginia Woolf di Roma, che non proponeva una critica radicale alla cultura ma intendeva «ripensarla» attraverso lo sguardo femminista e cambiare segno alla produzione intellettuale. Annabella Gioia in questo libro ripercorre le vicende di quella stagione, sottolineandone gli aspetti più innovativi, ma anche le problematiche.
EUR 18.05
Il valore dell'acqua
Lo scenario futuro, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici e alle criticità geopolitiche, rappresenta un rischio per la disponibilità e la qualità dell'acqua.L'equilibrio tra clima, ambiente, acqua e salute presiede alla vita dell'uomo e dell'intero pianeta e per questo la disponibilità di acqua e di servizi sanitari sicuri è un obiettivo di estrema importanza a livello globale. La disponibilità, l'uso e il diritto all'accesso all'acqua sono tutti temi al centro della nuova ricerca annuale del CeSPI (Centro studi di politica internazionale), che affida a un gruppo di esperti internazionali provenienti da diverse discipline il compito di ricostruire gli elementi più rilevanti del dibattito su questa risorsa sempre più preziosa. L'acqua, infatti, non è solo ciò che sovrintende alla nascita della civiltà, ma accompagna continuamente il cammino dell'uomo. A partire dal riconoscimento del valore - anche economico - dell'acqua da parte delle Nazioni Unite, lo studio si concentra sull'analisi della situazione attuale, attraverso indicatori sulle quantità disponibili e sul loro stato di qualità, ma anche sui consumi presenti e attesi, reali e «virtuali», come quelli connessi all'import-export di beni e alla produzione di cibo.
EUR 26.60
Italia e America Latina. Storia di una idea di politica estera
Con l'America Latina il nostro paese ha vissuto storicamente fasi alter¬ne e sentimenti controversi. A volte di grande vicinanza, intesa e solidarietà, altre volte di superficiale disinteresse. In questo volume Donato Di Santo - figura di primo piano nelle relazioni tra l'Italia e il continente latinoameri¬cano - ripercorre le premesse politiche che lo hanno portato, tra gli altri, a creare in Italia uno strumento inedito di politica estera verso la regione dell'America Latina e dei Caraibi: la «Conferenza Italia-America Latina e Caraibi», incontro biennale giunto alla sua decima edizione. Attraverso le Conferenze è stato possibile riunire e far dialogare istitu¬zioni governative, mondo delle imprese, l'economia e la finanza, come pure la cultura e l'università, e le Ong di cooperazione allo sviluppo insieme al mondo sindacale e ai poteri locali. Si sono firmati accordi tra l'Italia e sin¬goli governi latinoamericani, sono stati varati programmi di partenariato economico, commerciale, culturale e di cooperazione internazionale, si è stimolata una maggiore conoscenza reciproca, premessa indispensabile per un'autentica collaborazione. Introduzione di Piero Fassino. Prefazione di Marina Sereni. Con un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
EUR 26.60
Storia dell'antisemitismo. Dall'antichità a oggi
Una lettura necessaria per capire perché l'antisemitismo è un fenomeno così antico e, allo stesso tempo, così attuale, che resiste a ogni tentativo di ricacciarlo nel passato, e cosa esso significa oggi per gli ebrei del nostro quartiere, d'Israele e di tutto il mondo.«Il mio intento è stato esclusivamente quello di presentare un originale punto di vista - e, in quanto tale, personale - sull'antisemitismo nel suo sviluppo storico. Non ho bisogno di motivare nel dettaglio la necessità e l'attualità di un libro simile nelle circostanze attuali.»L'antisemitismo è di nuovo attuale e presente nelle nostre società democratiche, in parte manifestamente, in parte celato dietro dichiarazioni critiche verso lo Stato di Israele. Basti pensare che proprio nei primi giorni di ottobre 2021 l'Europa, per la prima volta nella storia, ha varato un «piano contro l'antisemitismo» per difendere la vita ebraica in Europa contro un fenomeno in continua crescita, in particolare sulle piattaforme social e nelle modalità più odiose dell'incitamento alla discriminazione. Ma quando e dove inizia l'antisemitismo e quanto sono nuove, oggi, le dinamiche che lo caratterizzano? Odio per gli ebrei, ghetti e pogrom esistevano già nell'antichità precristiana, ma furono gli scritti neotestamentari, con la loro opposizione all'ebraismo, a gettare le basi per la nascita delle leggende sugli omicidi rituali e sugli avvelenamenti dei pozzi nonché delle persecuzioni nel medio evo cristiano. Lutero esortava allo sterminio dei «figli del diavolo»; l'Illuminismo considerava l'ebraismo irrazionale; gli scienziati davano una spiegazione razziale all'odio per il popolo ebraico, e fin troppe persone hanno partecipato alla «soluzione finale della questione ebraica» o hanno semplicemente preferito voltarsi dall'altra parte.
EUR 26.60
Dietro tutte le trame. Gianfranco Alliata e le origini della strategia della tensione
Vi è un protagonista che ha attraversato per mezzo secolo le vicende eversive italiane. Lo troviamo a fianco del presidente degli Stati Uniti e seduto al tavolo da poker con Buscetta, nella fondazione di una massoneria universale e tra i congiurati della Rosa dei Venti, vicino a Junio Valerio Borghese e in rapporti con vertici militari, della diplomazia e degli affari. È il principe palermitano Gianfranco Alliata di Montereale, uscito indenne dalle vicende penali che lo videro coinvolto a partire da quando il suo nome risuonò tra i mandanti della prima strage della Repubblica, l'eccidio di Portella della Ginestra, essendo stato il suo accusatore avvelenato per tempo in una cella dell'Ucciardone. Un'esistenza rimasta nell'ombra, su cui fa luce il saggio di Giovanni Tamburino, il magistrato che nel 1974 a Padova condusse l'inchiesta contro la struttura eversiva di stampo neofascista denominata Rosa dei Venti. Il volume attinge a una ricca documentazione inedita, custodita nell'Archivio storico della Camera, ad atti giudiziari, a fondi archivistici finora inesplorati.
EUR 25.65
Contro tutti i muri. La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia
Franca Ongaro è stata una intellettuale di straordinario impegno civile: il suo nome è da sempre legato a quello del marito Franco Basaglia, con il quale si è resa protagonista della «rivoluzione culturale» che ha portato alla chiusura dei manicomi. Eppure, il suo ruolo non si è esaurito nell'impresa comune accanto al compagno di una vita: durante gli anni della sua attività parlamentare, come senatrice nel gruppo di Sinistra indipendente, fu capace di tradurre le esperienze e le riflessioni del movimento basagliano in attività legislativa. Puntare una luce su Franca Ongaro, attingendo alle carte del suo archivio, vuol dire riscoprire la storia di una donna che ha scritto molto ma che ha voluto si parlasse poco di sé: apparentemente discosta, rispetto alla personalità straripante di Basaglia, nel tempo un cono d'ombra ha finito per avvolgerla e sovente il suo spessore di studiosa è stato schiacciato su ruoli marginali come quello di dattilografa o di segretaria di Basaglia, non valorizzando la ricchezza del suo impegno civile che la portò a fare ricerca in modo nuovo rispetto alla cultura scientifica dominante e a promuovere prese di coscienza e lotte di liberazione che oltrepassarono i confini manicomiali.
EUR 16.15
Storia dell'emigrazione italiana in Europa. Vol. 1: Dalla Rivoluzione francese a Marcinelle (1786-1956).
La Rivoluzione francese ha generato molteplici ondate di migrazione di massa. Gli emigranti, come venivano chiamati, hanno plasmato una geografia di città di accoglienza costellata da luoghi che offrivano l'asilo della libertà. Per la prima volta nella storia europea, questo diritto è stato ufficialmente offerto a chi era perseguitato per motivi politici o religiosi. In realtà, già durante il medioevo veniva garantita una sorta d'immunità a chi fuggiva da persecuzioni di varia natura, tanto che, verso la fine del XVII secolo, si erano sempre più rafforzate in tutta Europa le migrazioni temporanee, creando un imponente potenziale umano mobile e, dunque, mobilitabile. Due secoli prima della costruzione delle ferrovie, l'intero continente era quindi percorso da lavoratori migranti, a dimostrazione che la vita non era così sedentaria come spesso si pensa e che la circolazione delle persone era assai più consistente di quella delle merci. L'imperialismo europeo sconvolse il mondo e la geopolitica, vide la nascita di quanto ancora caratterizza l'odierna società urbana, dalla cultura di massa agli spettacoli sportivi, dai giornali al cinema, e creò l'economia mondiale e il capitalismo moderno.
EUR 25.65
Nilde Iotti e il PCI. Due centenari, una storia. 1920-2022. 1921-2021
Nella consapevolezza che l'itinerario politico e istituzionale di Nilde Iotti non possa essere correttamente letto al di fuori della lunga e non sempre lineare storia del Pci, il volume, che prende spunto dalla coincidenza dei centenari della nascita della deputata emiliana e del Partito comunista d'Italia, ne ripercorre le tappe più significative. I cento anni trascorsi dalla scissione di Livorno fanno da sfondo alla storia di alcune militanti, a partire da Nilde Iotti, e al loro spesso travagliato rapporto con un partito assai mutato nel tempo ma che alle sue radici rimaneva, almeno teoricamente, ancorato. Si è voluto, pertanto, ripercorrere un pezzo della storia politico-istituzionale italiana, ricostruendo, insieme a quelli di Iotti, l'impegno e la carriera politica delle «altre» all'interno del Pci, talvolta anche «contro» e «nonostante» il partito, in particolare durante gli anni settanta e ottanta che videro, insieme all'emergere di nuove generazioni di «compagne», il raggiungimento di tanti importanti obiettivi sull'accidentato percorso dell'emancipazione femminile nel nostro paese.
EUR 26.60
Rammendare. Il lavoro sociale ed educativo come leva per lo sviluppo
Il lavoro sociale ed educativo deve cambiare, imboccare una strada nuova. Quella indicata dagli esempi di cittadinanza attiva delle piccole realtà e associazioni: micro-modelli - di cui gli autori di questo libro hanno avuto esperienza diretta - in cui ad essere vincente è una concezione del fare sociale non assistenzialista ma fondata sul coinvolgimento di tutti. La vera crescita è possibile solo attraverso un'opera di rammendo: non solo occuparsi della cura e dell'assistenza degli esclusi e dei fragili ma allargare lo sguardo alla comunità intera, potenziando le capacità di ciascuno, chiamando tutti a un'opera di sutura delle fratture prodotte dalle disuguaglianze. Come i fili che nelle Città invisibili di Calvino collegavano ogni casa di Ersilia, così gli autori tracciano con la penna un unico lungo filo che connette ogni porta o sportello sociale, dai singoli abitanti ai vertici istituzionali. Questo testo è un forte appello al mondo del lavoro sociale perché ripensi sé stesso e il proprio modo di operare e di raccontarsi all'esterno, ma è anche un appello al decisore politico perché riconosca a chi lavora con i marginali e i deboli un ruolo attivo nell'orientare l'allocazione delle risorse in arrivo con il Pnrr.
EUR 14.25
L' emigrante
Ogni emigrazione è una rottura fondamentale nella vita. Sradica una persona, la rende priva di voce, sola e invisibile. Con spietata onestà, Günther Anders racconta la vergogna sperimentata nella propria esistenza da esule, vittima della persecuzione nazista, costretto a emigrare perché ebreo. Il suo brillante saggio - uscito su rivista nel 1962, pubblicato ora per la prima volta in volume e mai tradotto in italiano - getta nuova luce sulla principale «miseria morale» del XX secolo. Come mostra programmaticamente il titolo, la figura al centro è quella del soggetto migrante, che non vede se stesso come «immigrato», dunque proiettato su un luogo di arrivo, ma sempre in relazione alla propria origine e al proprio passato perduto. Nonostante le differenze di circostanze storiche tra l'emigrazione indotta dai regimi totalitari del Novecento e quella del nostro mondo globalizzato, questo breve e folgorante scritto ci porta direttamente al presente, un tempo in cui - osserva Anders - la fuga e l'esilio non sono più casi isolati o estremi ma si configurano come un'«esperienza generale».
EUR 15.20
Valchirie rosse. Le rivoluzionarie dell'Est Europa
Cinque ritratti di rivoluzionarie socialiste che hanno cambiato la storia politica, sociale e culturale delle donne in Europa e nel mondo. L'aristocratica Aleksandra Kollontaj, protagonista della Rivoluzione bolscevica; la pedagogista radicale Nadezda Krupskaja, che fu moglie di Lenin; la passionale Inessa Armand, che fu stretta collaboratrice di Lenin e forse sua amante; l'infallibile cecchina antinazista Ljudmila Pavlicenko; la partigiana bulgara Elena Lagadinova, scienziata e leader del movimento globale delle donne: attraverso le vite di queste attiviste vissute a cavallo tra Otto e Novecento, Kristen R. Ghodsee traccia un'affascinante storia alternativa del movimento femminista. Le Valchirie rosse furono promotrici di un femminismo originale, e in parte inesplorato, che si sviluppò nell'Europa dell'Est, distinguendosi, per modalità e fini, da quello occidentale. Convinte, come scrive Noemi Ghetti nella prefazione al volume, che «l'auspicato avvento dell'uomo nuovo non ci sarebbe mai stato senza la formazione di una nuova donna», queste rivoluzionarie ripensarono radicalmente il ruolo della donna nella famiglia e nella società, spesso scontrandosi con le resistenze dei compagni maschi, che consideravano la questione femminile un obiettivo secondario rispetto alla rivoluzione e all'edificazione dello Stato socialista.
EUR 26.60
Le parole dell'uguaglianza
«Cosa significa uguaglianza?» è la domanda da cui nasce questo volume, necessaria per avviare un discorso orientato alle possibili soluzioni piuttosto che al solo riconoscimento del problema. Oggi il nostro paese è lacerato da grandi disuguaglianze - territoriali, di genere, generazionali, economiche e sociali - che la pandemia ha reso più evidenti e ha ulteriormente aggravato. È per questa ragione che dobbiamo immaginare, avviare e diffondere percorsi in grado di garantire a tutti i cittadini la possibilità di svilupparsi pienamente, avendo accesso a condizioni di vita dignitose, per poter mettere a frutto il proprio potenziale. Questo volume raccoglie idee e possibili soluzioni, con l'intento di alimentare un dibattito sempre più urgente e di diventare una base comune di riflessione a disposizione di coloro che sul contrasto alle disuguaglianze vogliono o debbono cimentarsi. A partire da una sorta di lessico fondamentale dell'uguaglianza - da Bambini a Welfare -, un gruppo di pensatori, scrittori, intellettuali e professionisti, che si occupano dei temi relativi alle cause delle disuguaglianze, alle pratiche per contrastarle e per costruire una società più giusta, provano ad attribuire a ogni voce un senso nel composito mosaico socioeconomico e culturale dell'uguaglianza. Introduzione di Francesco Profumo. Prefazione di Giorgio Righetti.
EUR 18.05
L' Italia lontana. Una politica per le aree interne
C'è un pezzo importante del nostro paese che è tenuto lontano dai servizi fondamentali di cittadinanza. Aree dove non è garantito ai residenti l'accesso alle scuole, alle strutture sanitarie, ai trasporti, a internet. È l'Italia interna, per decenni oscurata, marginalizzata, rimossa perché considerata arcaica, improduttiva, refrattaria all'innovazione. Eppure sono luoghi, per lo più di collina e montagna, che offrono ossigeno, acqua, legname, silenzio, senza alcuna contropartita. E sono anche territori dove si producono alimenti di qualità, energia da fonti rinnovabili, dove la presenza umana cura e manutiene il paesaggio. La desertificazione umana di queste aree interne implica dunque un duplice costo: a monte, la svalorizzazione di ecosistemi vitali stratificatisi nel corso di secoli e, a valle, l'abbassamento delle condizioni di sicurezza e della qualità della vita. Nel 2013, su impulso dell'allora ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, nasce la Strategia nazionale per le aree interne (Snai), una politica diretta in primo luogo a riconoscere le fragilità sociali e fisiche dei luoghi e delle comunità lontane e, nel contempo, a potenziare la dotazione di servizi essenziali di cittadinanza in modo da contrastare lo spopolamento. Introduzione di Fabrizio Barca.
EUR 18.05
Dalla valigia di cartone al web. La rete sociale degli italiani in Svizzera
Chi sono le italiane e gli italiani che vivono oggi in Svizzera? Come è cambiata la loro presenza? Le associazioni in migrazione, molto attive in passato e particolarmente diffuse in Svizzera rispetto agli altri paesi, vi svolgono ancora un ruolo o sono forme di organizzazione superate? Sono gli interrogativi alla base di questo lavoro, che interseca la storia all'analisi sul campo. Nonostante la Svizzera sia l'unico paese al mondo in cui l'italiano è riconosciuto come una delle lingue ufficiali, la sua diffusione, soprattutto dal secondo dopoguerra, è dovuta principalmente alla crescente presenza della comunità italiana. Una comunità che attualmente conta quasi 700 000 persone, di cui più della metà con la doppia cittadinanza, e che rappresenta la terza collettività italiana nel mondo. Una presenza storica che ha cambiato pelle: ha lasciato le valigie di cartone per affidarsi sempre più al web. Chi oggi decide di vivere in Svizzera trova un clima sociale aperto, dove l'italianità non è più un ostacolo, ma si è trasformata in opportunità e risorsa
EUR 16.15
L' azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creativa (1919-1992)
Le vicende editoriali, nate su iniziativa di Camillo e Adriano Olivetti, non sono state ancora oggetto di uno studio complessivo e sistematico. Questo volume raccoglie i primi risultati di una ricerca dedicata alle riviste aziendali dell'impresa eporediese a partire dai primi anni Venti fino agli anni Novanta del XX secolo. Oltre a testimoniare l'impegno politico e una visione innovativa del fare impresa, la peculiarità di questa vicenda culturale sta nella continuità di un pensiero e di una azione, che ha le radici nella storia della famiglia fondatrice e che prosegue oltre la scomparsa di Adriano. Tra gli obiettivi del volume vi è quello di rimettere in discussione la vulgata secondo la quale il suo pensiero e la sua azione modernizzatrice si siano concluse con la sua morte nel febbraio 1960. La continuità del pensiero di Adriano Olivetti si evince da una ricca produzione culturale che si distingue per le pubblicazioni e le iniziative di alto livello, e che si incrocia con l'attività dell'impresa, nel corso del secondo Novecento. Dopo l'era di Adriano, «gli olivettiani della seconda ora» portano avanti una nuova operazione culturale con la stessa determinazione del fondatore. Prefazione di Dora Marucco, introduzione di Anna Maria Viotto.
EUR 24.70
Tra la terra e il cielo. Religione e politica nell'Antica Grecia
Tra la seconda metà del VI e la prima metà del V secolo un rivolgimento culturale profondo avvia una separazione tra uomini e dei. Tale distacco si rivela cruciale, soprattutto alla luce del forte nesso che legava i due mondi fin dalle epoche più remote. Al tempo di Omero, quando le regole della società non avevano ancora la forma strutturata di leggi, la religione si poneva come organo dispensatore di regole etiche, precetti giuridici e usi sociali: la fiducia nella giustizia divina e il timore della vendetta degli dei spingevano gli uomini a non commettere atti di frode, prepotenza o arroganza. Gli stretti rapporti tra religione, politica e giustizia si tramandano così fino all'età di Solone, ultimo esponente di un pensiero improntato alla fiducia nella giustizia degli dei. Dopo di lui le antiche certezze cominciano però a vacillare: Teognide e Senofane instillano i primi dubbi sulla giustizia degli dei, sul loro interesse per le vicende umane, sulla loro forma e conoscibilità. Nel V secolo la legge è ormai percepita come manifestazione della volontà umana: ordine naturale e ordine umano non si appartengono più, tra physis e nomos si apre una crepa, e anche physis e theion si allontanano.
EUR 26.60
Contro i borghi. Il Belpaese che dimentica i paesi
Un paese di poeti, santi e navigatori. Ma anche di «borghi». Da qualche anno, la riscoperta del policentrismo territoriale italiano viene veicolata nello spazio pubblico e mediatico dal concetto di «borgo» e dai suoi correlati semantici. Le migliaia di comuni italiani, la varietà e complessità territoriale di un paese costituito da poche grandi città, pochissime «metropoli», molte città medie, una miriade di piccoli comuni, frazioni, reti di città, campagne, coste, colline e montagne, vengono così ridotte all'immagine del «borgo». Facile rappresentazione ammalata di «metrofilia», che trae piacere dall'eccitazione per un oggetto percepito come atipico, privo di una propria volizione, da soggiogare e umiliare in un riconoscimento del tutto asimmetrico, dove il borghese illuminato e riflessivo «adotta» il borgo bello ma bisognoso. Un rapporto, questo, che misconosce l'autonomia dei territori, la loro libertà di «dire no», il loro carattere morale e paritario nella produzione di strategia di sviluppo condivisa. Fino a negarne l'identità specifica.
EUR 17.10
Le memorie del paniere. La statistica racconta: un secolo, mille prodotti, cento film
Dalla pastina agli omogeneizzati, dalla stilo alla biro, dalla bici al monopattino, dai 45 giri allo streaming. I gusti, le propensioni, gli stili di vita. Ogni anno, a febbraio, l'aggiornamento del paniere alla base degli indici dei prezzi stimola la curiosità dei giornali, che vi leggono i cambiamenti delle abitudini di consumo. Ma il paniere ha una storia quasi centenaria e molto di più da raccontare: il passaggio da un'Italia in cui prevaleva ancora un'economia di sussistenza, basata sull'autoproduzione, al boom dei consumi di beni e via via, in misura crescente, di servizi. Ognuno dei prodotti racconta la nostra vita quotidiana e i mutamenti nel tempo: dalla farina per la polenta al dentifricio, alla radio, allo smartphone, alle mascherine, il paniere è il regista di un cortometraggio sull'Italia, che ci aiuta a capire come siamo e come eravamo. In un gioco di specchi, rinvia ai film, alle canzoni, ai libri, ai personaggi, alle abitudini e alle mode. Il paniere racconta questa storia, e il libro ne segue gli sviluppi, a partire dal primo indice nazionale (1927-1928) fino all'aggiornamento del 2022. Sullo sfondo affiorano i grandi cambiamenti economici e sociali: il fascismo e la guerra, l'industrializzazione e le grandi migrazioni interne, le lotte operaie e i movimenti giovanili, le battaglie delle donne, l'inflazione a due cifre e la scala mobile, l'innovazione tecnologica, l'euro e le crisi del 2008-2011, fino alla pandemia. E si affrontano le questioni che l'indice dei prezzi solleva: quanto contribuiscono le singole voci del paniere a determinare l'indice generale? L'inflazione è uguale per tutti? Che cosa misurano gli indici dei prezzi al consumo? Perché l'Istat ne pubblica tre diversi ogni mese? Perché non ci riconosciamo negli aumenti dei prezzi rilevati? Chi decide quali prodotti entrano o escono dal paniere? I nostri...
Homo urbanus. Città e comunità in evoluzione
La città è da millenni la matrice del progresso dell'umanità, ma è anche luogo delle contraddizioni di uno sviluppo senza progresso. E oggi è chiamata ad essere il progetto di futuro per la specie umana in evoluzione dall'Homo sapiens all'Homo urbanus. Il libro affronta l'Antropocene, l'era, iniziata con la rivoluzione industriale, in cui gli esseri umani sono diventati una specie dominante con un'enorme capacità trasformativa in maniera estrattiva e predatoria nei confronti della natura, comportandosi come specie imperfetta ma arrogante nel nascondere la fragilità dentro sistemi urbani troppo minerali, ecologicamente insostenibili e generatori di diseguaglianze. Abbiamo creduto di entrare in un'era di meraviglie antropocentriche e ci siamo ritrovati in un incubo, una vera e propria Antropocalisse. Per uscirne, l'ecosistema urbano deve cambiare radicalmente, passando da una modalità predatoria a una relazione che torni simbiotica con il pianeta, producendo progresso non a discapito di altre specie, forgiando cultura senza consumare la materia prima vivente del pianeta. Come saranno le città dell'Homo urbanus?
EUR 18.05