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Superfici mutevoli. Tecnologie innovative per involucri trasparenti a prestazioni variabili
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NapoliGuida e dintorni. Itinerari di architettura moderna
260 architetture in 14 itinerari dentro la città e 6 nei dintorni e nelle isole che documentano per la prima volta, in modo completo, tutte le più importanti realizzazioni architettoniche e paesaggistiche a Napoli dal Novecento fino ai nostri giorni. Ogni itinerario è preceduto da un breve saggio che ne descrive la storia urbanistica ed architettonica individuando le opere esistenti più significative, le trasformazioni subite ed i progetti in corso. Completano la guida brevi saggi sulla storia dell'architettura e del paesaggio del Novecento napoletano e le grandi trasformazioni urbane in corso.
EUR 19.00
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Ideologia e iconologia. Architettura e rivoluzione
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La casa di Abramo. Aula di preghiera e centro di incontro cristiano islamico a Napoli
l XXI secolo si è aperto all'insegna di incomprensioni e conflittualità non risolte, fra culture e fedi diverse, mentre cresce all'opposto il bisogno di conoscenza di identità distanti. Individuare ciò che unisce e scartare quello che divide o, con le più incisive parole di Giovanni Paolo II, "Gettare ponti invece di elevare muri", dovrebbe essere un dovere della società, della politica e della cultura contemporanea. Per assecondare le concrete esigenze spirituali e sociali, il centro è stato progettato per soddisfare le liturgie di fedeli cristiani e musulmani a Napoli. L'esclusione dei simboli, condizione per il reciproco consenso, è stata sostituita dall'orientamento dello spazio, dalla luce e dagli archetipi del recinto, della stanza e del giardino.
EUR 9.50
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Grosstadtbauten ed altri scritti di arte e di architettura
La raccolta di testi qui proposta, si concentra su alcune questioni centrali del pensiero di Hilberseimer in merito all'architettura, la città e le arti. A partire da Grosstadtbauten, primo libro che pubblica in Germania nel 1925 una sorta di piccolo trattato sui modi di costruire gli edifici della grande città - alla serie di scritti su Berlino - le proposte urbane e i concorsi per il centro - fino a questioni più specifiche, Hilberseimer rivela uno spiccato senso critico, in grado di mettere a fuoco sinteticamente la centralità di una questione, il ruolo di un autore, le contraddizioni e i formalismi interni a un opera, i limiti impliciti a molte posizioni d'avanguardia. Scritti da un architetto che parla di altri architetti, ma anche di artisti, correnti e tendenze figurative, sempre e comunque da un determinato punto di vista.
EUR 19.00
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Archigram/Metabolism. L'utopia negli anni Sessanta. Ediz. illustrata
Tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta il mondo dell'architettura sembra non poter fare a meno della nozione di megastruttura: ovunque si guardi fioccano immagini di architetture, ora mastodontiche ora futuribili, che hanno come unico denominatore comune quello di voler fare tabula rasa rispetto all'architettura fino ad allora prodotta. Tra i vari gruppi progettuali una pagina a sé spetta ad Archigram e Metabolism. Questo volume si è posto l'obiettivo di individuare i limiti della storiografia canonica e di fornire nuove possibili chiavi interpretative. Si ripercorre il cammino dell'utopia architettonica, partendo dal primo '900 e cioè dal macchinismo ludico-futurista di Sant'Elia alle prefigurazioni espressioniste e costruttiviste di Taut e Chernikov, passando per i "progenitori" dell'utopia megastrutturale attraverso le sperimentazioni dei maestri del Movimento Moderno quali Le Corbusier, sino ad arrivare alle utopie tecnologiche sostenute da Fuller e Wachsmann. Si è voluto anche aprire una finestra su ciò che in quegli anni accadeva in Italia, attraverso il lavoro dei gruppi radicali Archizoom e Superstudio, la cui singolare posizione critica, per alcuni versi nichilista, ha sancito insieme agli Expo di Montreal (1967) e di Osaka (1970) il tramonto dell'utopia megastrutturale, la cui eredità sarà soltanto in parte raccolta in alcune architetture contemporanee.
EUR 17.10
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Storie di cemento. Gli architetti raccontano
Il Novecento è stato un secolo difficile per l'architettura e per l'urbanistica a Napoli: la guerra, l'esplosione demografica, la speculazione edilizia, l'abusivismo, il conservatorismo, i vincoli, il pessimismo, la mancanza di cultura, l'assenza di iniziative, lo spreco del denaro pubblico hanno procurato un danno enorme al sistema urbano partenopeo. In un periodo così confuso, però, c'è chi ha costruito la propria città cercando di far emergere una nuova immagine, un'altra Napoli, quella dell'architettura e delle idee. Alla base di questo libro vi è la volontà di dare voce agli architetti che hanno pensato la città sorta negli ultimi cinquanta anni, che sono stati al centro del dibattito culturale e che, in qualche misura, sono responsabili della sua trasformazione. Senza i loro edifici Napoli sarebbe certamente molto diversa. Raccogliere assieme le loro esperienze, confrontarle, può servire a capire meglio la città e la sua evoluzione.
EUR 15.20
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Quarantuno domande a Luigi Snozzi. Ediz. illustrata
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Costruire con la gente. Una «casa comunitaria» nel villaggio indigeno di Santa Cruz Tepetotutla, Oaxaca, Messico
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Quarantadue domande a Wiel Arets
Wiel Arets (Heerlen 1955), architetto olandese, nel 1984 fonda lo studio Wiel Arets Architect & Associates. Ha ricoperto un elevato numero di posizioni accademiche. Dal 1988 al 1992 è stato Diploma Unit Master presso l' Architectural Association di Londra. Dal 1991 al 1994 Visiting Professor presso la Columbia University di New York e nel 1992 presso la Cooper Union di New York. Dal 2004 è professore all'Universitat der Kunste di Berlino. Nello stesso anno ha stabilito un secondo studio ad Amsterdam. Tra i suoi progetti più innovativi l'Accademia di Arte e di Architettura di Maastricht e la Biblioteca Universitaria di Utrecht. Ha realizzato prodotti di industrial design in collaborazione con aziende leader nel settore quali Alessi, Quinze & Milan e Lensvelt. Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali quali il "Rotterdam Maaskant Award" nel 1989, il "Mies van der Rohe Pavilion Award for European Architecture" nel 1994, e il "Rietveldprijs" nel 2005 per la Biblioteca Universitaria di Utrecht.
EUR 5.70
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Architettura, arte e scienza
È la prima traduzione italiana di una raccolta di saggi di Gottfried Semper architetto e teorico tedesco di fama internazionale, nato ad Amburgo il 29 novembre 1803 e morto a Roma il 15 maggio 1879.1 suoi scritti determinarono una vera e propria svolta di pensiero nel dibattito critico sull'arte e sulla architettura. Riconosciuto da più parti come un antesignano delle "teorie del moderno", Semper incise sulle trasformazioni del modo di progettare non solo per la forza e la spregiudicatezza dei suoi enunciati, ma anche per l'esemplarità delle sue opere costruite. I saggi scelti, raccolti in questa antologia, si iscrivono in un arco di tempo che va dal 1834 al 1869. Nel pubblicare questa antologia di scritti abbiamo ritenuto opportuno offrire ad integrazione dei testi - oltre agli apparati bio-bibliografici - anche una rassegna critica dei principali progetti. La conoscenza del suo lavoro ideativo di architettura può far luce, infatti, su alcuni sottili risvolti delle sue asserzioni, consentendo una verifica degli scambi biunivoci tra teoria e prassi progettuale.
EUR 19.00
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Colonie di artisti. Darmstadt, Hagen, Bergen-Binnen (1898-1918)
Nella sua famosa conferenza "The Art and Craft of the Machine" Wright affermava che la macchina doveva essere usata con intelligenza e, invitando il suo uditorio a contemplare il panorama di Chicago, concludeva con l'esortazione che questa "era la cosa in cui le forze dell'Arte devono infondere il fremito dell'idealità, un'anima". Negli anni del materialismo capitalistico per ricordare gli artisti affinché "nessun ombra, nessuna sfumatura di colore, nessuna linea, nessuna delle emozioni che possano venir provocate dalle cose sensibili, abbiano a passar inavvertite dal libro della sua memoria".
EUR 9.50
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Trentasette domande a Toyo Ito
Toyo Ito (Seoul, 1941), architetto giapponese, è laureato all'Università di Tokyo nel 1965 e ha fondato il suo studio nel 1971. Le sue opere principali sono White U (1976), Silver Hut (1984), la Mediateca di Sendai (2001), il Brugge Pavilion (2002), il Serpentine Gallery Pavilion 2002 a Londra (2002), TOD'S Omotesando Building (2004), l'Hospital Cognac-Jay di Parigi (2006). Attualmente, è impegnato in numerosi progetti in Giappone e all'estero. La Mediateca di Sendai, costruita nel 2001, è da molti considerata un progetto sensazionale che ha influenzato notevolmente i giovani architetti di tutto il mondo. Ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera durante l'VIII Mostra Internazionale di Architettura alla Biennnale Venezia nel 2002 e il RIBA Royal Gold Medal nel 2006. Superando la purezza del modernismo, Toyo Ito ricerca nuove direzioni per un'architettura del XXI secolo che rispecchi la natura, emergendo da processi autopoietici e da geometrie organiche per creare spazi piacevoli, divertenti e pieni di vita.
EUR 5.70
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Napoli moderna: città e case popolari (1868-1980). Ediz. illustrata
Il progetto e la costruzione delle case popolari attraversano il dibattito architettonico dei novecento con un percorso privilegiato nel quale l'architettura moderna ha espresso più compiutamente la sua idea di casa e di città. Dagli isolati della prima periferia operaia ai quartieri razionalisti, ai complessi residenziali, l'espansione urbana di questo secolo registra puntualmente nella periferia le sperimentazioni, le speranze e gli errori di una progettazione delle nuove parti urbane che si volevano più razionali e civili di quelle ottocentesche. La periferia costruita, affatto diversa dalla città storica, oggi ci appare come una parte urbana tralasciata, completamente esclusa da ogni riflessione analitica e avulsa dal dibattito sul recupero urbano. La Napoli moderna si mostra soprattutto come città di case e strade, giustapposizione di interventi pubblici residenziali che attendono oggi di essere ripensati, distrutti o recuperati a seconda delle valutazioni urbanistiche e architettoniche che di essi si danno. Il libro contiene oltre ad un saggio sul rapporto tra piani e architetture, un atlante di quartieri popolari che, dalla fine del secolo scorso fino al terremoto del 1980, costituisce una rassegna esaustiva sull'argomento e può essere letto anche come una "guida" per scoprire e riconoscere singoli interventi e come una storia edilizia dello sviluppo recente della città.
EUR 19.00
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EMBT 1997/2007. 10 anni di architetture Miralles Tagliabue. Catalogo della mostra (Napoli, 14 dicembre 2007-15 gennaio 2008)
Nel 1990 ha inizio il sodalizio tra Eric Miralles e Benedetta Tagliabue. Nel 1997 fondano lo studio Miralles Tagliabue EMBT a Barcellona, e ha inizio una stagione di progetti importanti e di grandi riconoscimenti nazionali e internazionali. L'improvvisa scomparsa di Miralles nel 2000 rappresenta un momento terribile per lo studio, ma grazie alla collaborazione di tutti e sotto la guida forte e decisa di Benedetta Tagliabue ha proseguito con successo la propria attività. È questo il racconto dell'attività di un gruppo di architetti e del loro lavoro incessante, dove la volontà forte di riaffermare un'identità, la contaminazione culturale, il rafforzamento di una visibilità internazionale e l'affermazione della capacità di realizzare quanto "in cantiere", ha restituito linfa ed entusiasmo.
EUR 14.25
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Una campagna per il futuro. La strategia per lo spazio rurale nel piano territoriale della Campania
Spazio rurale, territorio rurale, mondo rurale. È con questi termini che l'Unione europea designa il territorio non urbanizzato nel suo complesso, comprendendo gli spazi agricoli, insieme a quelli forestali e naturali. Un territorio da non considerare assolutamente come spazio vuoto ma, piuttosto, come sistema di supporto della vita, sede dei processi essenziali di produzione primaria, di mantenimento della biodiversità, dei cicli ambientali, dei paesaggi.
EUR 19.00
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Antico e nuovo. Progetti e realizzazioni 1971/2007
Questo volume vuole dare un contributo concreto ad affrontare, sia sul piano teorico che su quello della realizzazione, il tema del rapporto oggi tra nuovo e antico, attraverso l'esperienza dell'architetto napoletano Lucio Morrica. La logica del profitto e la riduzione del concetto di conservazione ha determinato, nel panorama internazionale, differenti filosofie di intervento sul patrimonio edilizio esistente, che vanno dalla poetica del contenitore a quella del "guscio", che ben poco hanno a che vedere con il concetto di restauro. Adeguare, trasformare, convertire la città in relazione alle metamorfosi naturali dei processi sociali è una necessità. Abbastanza complesso è aprire un dialogo con l'antico, facendo della differenza delle condizioni storiche un elemento essenziale della progettazione architettonica. Per far questo è necessario prendere coscienza delle norme e prescrizioni che il sito ha accumulato attraverso gli interventi qualitativi e le violazioni anche nascoste che ne hanno costruito il senso e il significato della sua preesistenza.
EUR 14.25
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Gnosis. Architettura
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La facoltà di architettura dell'ateneo fridericiano di Napoli (1928-2008)
Il volume documenta la storia, la vita, la trasformazione, i docenti, la produzione della Facoltà di Architettura di Napoli ad ottant'anni dalla sua costutuzione. La pubblicazione non ha un intento celebrativo, ma critico. La cronistoria della Facoltà confluisce nell'alveo plurisecolare dell'Ateneo fondato da Federico II e da Pier delle Vigne nel 1224, con la dichiarata finalità di dar vita ad una Universitas Studiorum laicamente libera di ricercare il sapere senza il condizionamento dei dogmi fideistici. Il libro vuole interrogarsi criticamente sul corso degli eventi che hanno scandito l'evoluzione della nostra scuola dalla sua fondazione ad oggi. D'altronde, come in un frammento di specchio, in questa microstoria si riflette anche la sequenza delle tappe salienti della parallela vicenda urbana di Napoli. Dalla memoria della propria tradizione di studi la Facoltà può trarre la linfa culturale per affrontare con rigore i nuovi orizzonti della ricerca dischiusi dal nostro tempo.
EUR 33.25
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La nuova biblioteca di Alessandria. Snøhetta dalla Norvegia all'Egitto
La nuova Biblioteca di Alessandria d'Egitto, realizzata tra il 1988 e il 2002 dal gruppo norvegese Snøhetta, vincitore del concorso internazionale, è densa di suggestioni perché immaginata come ideale rifondazione della mitica Biblioteca fondata da Alessandro e continuata dai Tolomei, investita sin dall'inizio - e grazie anche al patrocinio Unesco - di un carattere sovranazionale e rappresenta nel panorama dell'architettura contemporanea un episodio di grande interesse. Già da molti considerata tra gli esiti più significativi dell'epoca contemporanea, l'opera è effettivamente dotata, sia per lo spessore semantico del progetto, sia per la qualità d'insieme e di dettaglio dell'edificio realizzato, di una profondità davvero rara a incontrarsi nella 'deriva formalista' che sembra caratterizzare larga parte dell'architettura oggi.
EUR 19.00