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C'era un ragazzo che come me. L'eternità breve dell'archetipo giovanile
L'archetipo giovanile è un modo tipicamente giovanile di affrontare la vita. Caratterizza la prima parte dell'esistenza, ma è attivo anche nella seconda e talvolta segna intere epoche e collettività. Varcata la metà del Novecento, agitò folle di giovani, infiammò rivolte di studenti, attivò movimenti di massa. Improntò rivolgimenti profondi nei costumi, nella cultura, nelle coscienze. Autostoppisti e globetrotters inaugurarono la mobilità geografica e anticiparono quella sociale; contestatori e rivoluzionari professarono la ribellione e avvalorarono il dissenso; movimenti di liberazione e di emancipazione avversarono la repressione e destabilizzarono le gerarchie. La rivoluzione sessuale sovvertì i costumi sociali, il femminismo nobilitò il femminile psicologico, la fantasia s'impose sulla ragione. Dalla retrospettiva sugli anni Sessanta-Settanta affiora un profilo particolareggiato dell'archetipo giovanile e delle sue impronte sul modo d'essere contemporaneo. Agli stili di vita attuali imprime mobilità e precarietà, velocità e frenesia, irriverenza e deregulation, familiarità con il mondo virtuale ed estraneità a quello reale. Anziani sessualmente attivi grazie alla chimica e anziane fertili grazie alla medicina, adulti ostentatamente giovanili e giovani sventatamente infantili testimoniano che l'archetipo giovanile è ancora il principio occulto che governa giovani e non più giovani.
EUR 22.80
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Servono ancora i cattolici in politica? Testimonianze del dibattito parlamentare sul valore della vita e sul testamento biologico
Esiste un futuro per la presenza dei cattolici nella vita politica in Italia? Questo libro cerca di rispondere a questa domanda non in modo teorico, ma a partire dall'esperienza vissuta alla Camera dei Deputati da un manipolo di parlamentari di diverse forze politiche, che insieme si sono battuti per la dignità della persona umana e per il valore della vita in qualsiasi circostanza. Quindici anni fa, Joseph Ratzinger, non ancora Papa, in una nota rivolta ai cattolici scriveva con quella sua semplicità dal sapore profetico: «La società civile si trova oggi all'interno di un complesso processo culturale che mostra la fine di un'epoca e l'incertezza per la nuova che emerge all'orizzonte... Non è possibile sottacere i gravi pericoli a cui alcune tendenze culturali vorrebbero orientare le legislazioni e, di conseguenza, i comportamenti delle future generazioni. È oggi verificabile un certo relativismo culturale che offre evidenti segni di sé nella teorizzazione e difesa del pluralismo etico che sancisce la decadenza e la dissoluzione della ragione e dei principi della legge morale naturale... La storia del XX secolo basta a dimostrare che la ragione sta dalla parte di quei cittadini che ritengono del tutto falsa la tesi relativista secondo la quale non esiste una norma morale, radicata nella natura stessa dell'essere umano, al cui giudizio si deve sottoporre ogni concezione dell'uomo, del bene comune e dello Stato». Per lasciar ben chiara la responsabilità dei cattolici impegnati in politica. Benedetto XVI aggiungeva subito dopo: «Non è compito della Chiesa formulare soluzioni concrete - e meno ancora soluzioni uniche - per questioni temporali che Dio ha lasciato al libero e responsabile giudizio di ciascuno». A questi principi si ispira l'agire politico degli Autori dei contributi raccolti nel libro; contributi che, partendo dall'esperienza del dibattito parlamentare sulle disposizioni...
Visioni. Appunti del Seminario tenuto negli anni 1930-1934
Il Seminario prende l'avvio dal caso di una donna americana di circa trent'anni, Christiana Morgan, seguita da Jung in un percorso analitico all'interno del quale si erano presentate visioni piuttosto articolate. Le stesse visioni diventano, nel corso delle conferenze, un viaggio all'interno della psiche inconscia in un itinerario saturo di incontri di chiara natura archetipica. Attraverso le straordinarie amplificazioni di queste immagini, Jung spalanca le porte all'intero universo della propria ricerca intellettuale e del proprio confronto con l'inconscio. Abbandonando completamente la prospettiva della coscienza, che lo aveva in parte guidato nel corso dell'analisi, volge tutto il suo interesse al linguaggio immaginale. E le immagini delle visioni, a volte punto di partenza della sua immaginazione attiva, rendono ragione della processualità dell'inconscio. I singoli tasselli della teoria - l'Anima e l'Animus, l'inconscio individuale e collettivo, il processo d'individuazione - si connettono per formare, tramite le visioni, la visione della psiche e dei suoi processi. L'agio e la naturalezza di Jung nel muoversi nel mondo simbolico non cessano mai di stupire. Dalla lettura del testo traspaiono la leggerezza e la vivacità di quel linguaggio colloquiale che Jung sapeva utilizzare con grande maestria, senza rinunciare ad argomentazioni complesse, a slanci di erudizione e a chiarificazioni sul piano clinico, che arrivano puntuali ogni qualvolta si teme di poter perdere il filo della narrazione. La minuziosa trascrizione delle conferenze, a cura di Claire Douglas, comprende le riproduzioni delle pitture di Christiana Morgan le quali, a sostegno delle parole e al di fuori di esse, ritraggono la realtà della psiche. Gli argomenti trattati da Jung, così come tutti quelli che riguardano aspetti più profondi e universali dell'uomo, mantengono inalterati la loro attualità e il loro interesse. L'uomo di oggi, alla stregua dei partecipanti al seminario - non necessariamente addetti ai...
Psicosociologia e filosofia della manipolazione
Quanta manipolazione c'è nella società contemporanea? Quanto ne è satura la comunicazione, anche a causa della tecnologia sempre più avanzata, che aumenta la quantità di scambi virtuali, avvilendo inesorabilmente la dimensione interpersonale della relazione? Al di là della possibile pericolosità delle manipolazioni, soprattutto se agite da personaggi psicopatici, è possibile per gli esseri umani non manipolare e non essere manipolati? A leggere i saggi raccolti in questo libro sembrerebbe proprio di no, poiché la comunicazione in sé - affermano gli autori - costituisce già, in qualche modo, una manipolazione. È di enorme importanza, allora, considerare l'impatto della manipolazione sulle persone e, soprattutto, sui giovani che - ossessionati dalla velocità - tendono più facilmente a farsi sedurre da proposte e progetti di più celere e pratica realizzazione. In passato le manipolazioni, per sortire effetti, avevano bisogno di tempi lunghi, ma oggi la società è equipaggiata di potenti mezzi che, velocemente, anzi, immediatamente, possono incidere la mente e condizionare il comportamento di milioni di persone, soprattutto se tali mezzi sono usati da persuasori, magari a loro volta persuasi, e nei confronti di chi ha necessità di essere persuaso da qualcuno a causa della propria fragilità emotiva.
EUR 17.10
La vita è bella. Dialoghi al tramonto del tempo
Quale differenza c'è tra il pensare alla morte come a un fatto ineluttabile, che prima o poi capiterà a ciascuno di noi, e saperla in cammino per raggiungerci - più o meno velocemente - dopo una diagnosi che l'ha annunciata? Dalle testimonianze, che sono il cuore pulsante di questo libro, delle persone che, in vario modo, si sono accostate nella loro vita alla morte o che hanno dovuto fare i conti con la propria, emerge il territorio ai confini ultimi dell'esistenza e le sue connessioni con i percorsi di vita compiuti. Si narra qui di cure palliative, di morte naturale, di suicidio, quello tentato e quello assistito. Si ascolta la voce di una madre che ha perso un figlio. Ci si interroga sulla malattia e sulle scelte che essa talvolta comporta. Si racconta di vite mancate e di vite compiute, di risate e di felicità, possibili sul limitare dei giorni. E di amore. Di arte, anche, come mezzo utile per esorcizzare l'angoscia del morire e per indagare il mistero del trapasso. Si narra di morte, ma ancor di più si narra di vita; si familiarizza con la morte per allentare l'inquietudine che il suo pensiero suscita e per capire che non si tratta affatto del lato opposto della vita, ma della sua parte integrante. Per scoprire che, pur continuando ad averne timore, accogliere l'idea della morte rende migliore la propria esistenza.
EUR 19.00
Autismo: un futuro nell'arte. Quando il talento supera la disabilità
"Autismo: un futuro nell'arte" è un augurio e una realtà, che assumono già la diversità come talento e in quanto tale esigono che esso venga debitamente riconosciuto e valorizzato. Ma succede che, all'interno della disabilità, in questo caso nell'autismo, ci si trova di fronte a un talento vero o alle predisposizioni invidviduali verso la creatività artistica che aprono a possibilità inaspettate e sorprendenti, anche nel campo riabilitativo. L'attenzione alle produzioni artistiche di soggetti con problemi mentali - ci ricorda nel suo saggio Magda Di Renzo risale ai primi anni del Novecento grazie all'imponente lavoro di Hans Prinzhorn. La sua classificazione di circa 600 disegni di pazienti ricoverati nella clinica psichiatrica di Heidelberg ha dato l'avvio a ulteriori esperimenti, come quelli di Nise da Silveira, per esempio, che fondò, con i disegni delle persone ricoverate, il Museo dell'Inconscio a Rio de Janeiro. I contributi raccolti in questo volume, indagando l'intersecarsi dei processi creativi e quelli di cura nei soggetti affetti da autismo, fanno parte dello stesso filone di ricerca e approfondiscono alcuni dei suoi interrogativi di base. Come riconoscere e valorizzare il talento, nell'ambito delle arti espressive, nei soggetti affetti da autismo? Come intendere e sostenere l'individualità all'interno della sindrome? Quali sono le dinamiche che sottendono l'atto creativo e come esso si esplica? Come e dove i soggetti autistici possono praticare l'arte? Il punto focale del libro è la descrizione del laboratorio Ultrablu, attivo a Roma e nato per far convivere alla pari artisti normodotati e quelli affetti da disturbi dello spettro autistico, o che presentano altre difficoltà, e per far vivere loro una vera condivisione di esperienze artistiche, farli interagire liberamente all'interno e all'esterno di uno spazio in cui non esiste canone per definire la normalità e l'espressione artistica. Il repertorio iconografico di...
Il sacrificio. Polisemia di un archetipo
Nella laguna salmastra di Marsala, tra antichi mulini a vento e tetti di sale, in mezzo a limpide acque e impetuosi venti, giace Mothya, suggestivo insediamento fenicio risalente all'VIII secolo a.C., luogo ancestrale dove altari sacrificali e reperti antichi parlano al viandante di oggi, echi di riti lontani. Su queste suggestioni si aprono le riflessioni sul sacrificio (sacrum facere), che hanno trovato vitalità nel seminario di cui questo volume presenta i contenuti. Il sacrificio come rinuncia ai legami terreni per amore dello spirito, come atto eroico e trasformativo del soggetto che si sacrifica aprendo, nell'immaginario collettivo, alla speranza e alla trascendenza; il sacrificio delle parti di sé nel processo di individuazione; il sacrificio individuale e collettivo, quello consapevole e inconsapevole, il sacrificio propiziatorio... L'apporto e l'integrazione di diversi punti di osservazione - storico-archeologico, filosofico-letterario e della psicologia analitica - rintracciano, nella specificità dei contributi, note dissonanti di una polifonia di significati che testimoniano, inesorabilmente, l'impossibilità di definire un significato condiviso e comunitario del sacrificio. Tuttavia, proprio grazie alla pluralità delle ottiche assunte, se ne intravede un denominatore comune: il sacrificio come impegno nella conquista di tutto ciò che ha un valore nella vita, perché la mancanza, l'assenza o la deprivazione possono rivelarsi come opportunità di attivazione delle energie vitalizzanti e trasformative.
EUR 15.20
Il coffy test. Test proiettivo per l'età scolare. Con Prodotti vari
Il Coffy Test è di rapido impiego, di facile interpretazione clinica e fornisce importanti elementi di conoscenza sul funzionamento emotivo del bambino in età scolare, confortati da una codifica quantitativa statisticamente convalidata. Sebbene il Coffy Test faccia esplicito riferimento alle teorie dell'attaccamento e dei sistemi motivazionali, si presta ad essere utilizzato anche dai professionisti della salute mentale infantile che fanno riferimento alle teorie psicoanalitiche basate sulle relazioni oggettuali, in quanto indaga le caratteristiche introiettate delle relazioni tra il soggetto e le figure genitoriali. La scatola contiene: Il Manuale; 12 Tavole; 12 Schede di Somministrazione e Valutazione.
EUR 90.25
Il perturbante nell'espansione urbana. Elementi di psicologia dei luoghi
L'epoca ipermoderna, con le sue città enormi, altamente popolate, spersonalizzate e spersonalizzanti, è una fucina dei non-luoghi, dove si è costretti a vivere, ma che è impossibile abitare. Quali sono le conseguenze, sul piano psichico, di vivere in un luogo che è impraticabile, che evoca immagini di dolore, di evasione, che costituisce una minaccia, dove è impossibile rivelare la propria identità e la propria natura? Nella loro smisurata crescita le città hanno finito per perdere forma e identità, trasformandosi da luoghi comunitari in aggregati multiformi e dando spazio e nutrimento al perturbante urbanistico: periferie degradate, abbandono, miseria, sovrappopolamento, assenza di servizi e condizioni di vita difficili. Depressione, solitudine, senso di estraneità, perdita di identità e frammentazione sociale saranno i correlati psicologici dell'attuale modello di sviluppo, che costruisce luoghi privi di anima. Le ombre gettate dal perturbante dei luoghi prendono la forma di un'anestesia nei confronti dell'anima mundi, provocando la scissione tra Tecnica e Psiche, che così drammaticamente segna la nostra epoca.
EUR 14.25
L' identità invisibile. Essere autistico, essere adulto
Le persone con autismo, diventando adulte, scompaiono dall'immaginario collettivo e spesso anche dall'attenzione di medici e ricercatori. Perdono «l'identità diagnostica» e «l'identità sociale»; cambiano i loro «interlocutori della cura» e i «contenitori istituzionali» e acquisiscono quella che l'Autore definisce «l'identità invisibile», come espressione di disuguaglianza e di disparità sociale nell'utilizzo di risorse e di servizi, ma soprattutto come espressione di diminuita qualità di vita. Questo libro è una storia di vita, la vita di Gabriele, affetto da autismo, e quella di un genitore, che quelle vite le racconta come un susseguirsi di ostacoli e di sfide. I disagi nella vita del figlio diventano i disagi nella vita del padre, perché entrambi sono (stati lasciati) soli. La società, le istituzioni, le strutture sono punti precari, non offrono appigli... È davvero dura. Il forte senso di solitudine e d'abbandono fa sì che la quotidianità assuma a volte forme talmente logoranti da far perdere il senso dell'appartenenza alla società e la consapevolezza dei propri diritti. Questo racconto - crudo e tenero, tagliente e lucido - fa comprendere appieno la gravosa condizione di vivere e di convivere con la sindrome autistica in individui adulti e denuncia storture, contraddizioni, errori, insensibilità e ingiustizie che quotidianamente si consumano nei confronti di tanti Gabriele e di tanti loro papà.
EUR 17.10
La paura nello zaino. Dal trauma all'angoscia, la scuola come luogo di condivisione e sostegno
Non si deve permettere, di fronte ai vissuti traumatici che coinvolgono intere comunità, che il dolore dei minori si trasformi in angoscia. Occorre accogliere e alleviare le loro paure, rendere possibile la condivisione dei vissuti e delle relative sofferenze, aiutarli nell'elaborazione del lutto per sostenerli nel superamento del trauma tramite la collettività scolastica e all'interno di essa. È questa la finalità dei progetti messi in atto - il nucleo di questo libro - per fronteggiare le emergenze psicologiche scaturite dai vissuti traumatici quali terremoti, disastri ambientali, la violenza sui minori, il degrado socio-culturale, la non facile presa di consapevolezza della tratta degli esseri umani e, infine, dell'Olocausto, una delle pagine più buie della storia dell'umanità. Il volume documenta, attraverso i contributi di studenti, dirigenti scolastici e docenti, la modalità di intervento, efficace e innovativa, nelle situazioni emergenziali. Come risulta evidente dalle esperienze riportate, è necessario partire dagli insegnanti, dal loro ruolo di educatori, di bussole imprescindibili per la crescita dei loro alunni, rendendoli - come adulti referenti - gli artefici del far fronte ai traumi e, in generale, alle esperienze sfavorevoli vissute in età infantile. Nelle situazioni emergenziali e nei contesti difficili, la scuola riscopre i suoi punti di forza e si conferma il luogo fisico e psicologico da cui ripartire e dove ritrovare se stessi nell'interazione e nella condivisione con gli altri. Lo dimostrano le parole dei ragazzi e delle ragazze, che hanno raccontato le loro storie e i disegni dei bambini e delle bambine che, con la «profonda semplicità» tipica della loro età, non hanno più voluto tenere la paura nello zaino.
EUR 14.25
Koinos editi/inediti (2019). Vol. 1: Editi-inediti. 40 anni di pubblicazioni.
In principio era la relazione. Il rapporto con se stessi e con gli altri nell'esperienza politica
Ogni relazione tocca corde molto profonde dell'essere, mette in moto azioni e reazioni, ma lascia sempre un margine di libertà che permette un distanziamento emotivo e consente di valutare le cose e le persone. Perché la relazione delle relazioni, la relazione più importante per ognuno di noi, resta quella con se stessi. È questo il clou del libro. Il diritto alla libertà di coscienza, il dovere dell'obiezione di coscienza, in un crescendo per cui la gratitudine per ciò che ogni relazione offre non è mai un alibi per delegare la propria responsabilità. Andando oltre la dialettica della contrapposizione, il libro vuole spostare il focus dei dibattiti politici sul piano della relazione, facendo della qualità dei rapporti interpersonali un vero e proprio valore di riferimento. Lo stile del dibattito, il rispetto per gli altri, la capacità di ascolto reciproco, l'attenzione alle argomentazioni portate dagli avversari sono vere e proprie abilità da acquisire e da sviluppare. La relazione è al tempo stesso forma e sostanza, anche in politica, dove tutto comincia e finisce con una relazione. Anzi, con un crogiolo di relazioni, in cui si è immersi in modo spesso inconsapevole, senza rendersi conto di quanto ogni rapporto condizioni la libertà, limitandola oppure dilatandone gli orizzonti e rivelando spazi di autonomia mai immaginati prima. Non si fa buona politica se si è diffidenti e sospettosi, se si vede ovunque un rivale o un ostacolo alla propria realizzazione personale, se si è cinici e pessimisti. Occorre avere buone relazioni per fare buona politica, ma buona relazione non significa la relazione che conviene in un'ottica di opportunismo e di comodo.
EUR 17.10
Plasmare la complessità. Autismo tra mente e corpo
Il punto di partenza dei contributi che questo libro raccoglie è l'inserimento in ambito diagnostico della categoria "Disturbi dello Spettro Autistico (DSA)", che ha reso subito possibile parlare di autismi, e non più solo di autismo. Ciò ha consentito di riconferire complessità a un disturbo che, chiamando in causa tutti gli elementi dello sviluppo, si struttura in modo totalmente differente in base ai deficit e alle potenzialità del singolo bambino. Gli autori sottolineano come i bambini affetti da dsa devono affrontare, nel corso del loro sviluppo, una grande quantità di frustrazioni per la difficoltà di essere compresi nei loro bisogni e desideri e, quindi, accumulano un profondo senso di sfiducia verso il mondo esterno. Considerarli solo in riferimento all'etichetta significa ignorare il fatto che ogni essere umano, a qualunque patologia faccia riferimento, è dotato di una spinta vitale e di un'intenzionalità che ne fanno un individuo a tutti gli effetti. Gli autori riflettono sugli attuali metodi terapeutici che spesso, in nome di singole prestazioni, rischiano di disattendere le necessità vitali del bambino, colludendo con le sue difese e bloccando possibili ulteriori sviluppi che, oggi, vanno ben oltre le vecchie aspettative. C'è ancora molto da imparare sulla fenomenologia dell'autismo ed è necessario uno sforzo per rendere l'intervento terapeutico più rispettoso della complessità dei disturbi. Altrimenti il rischio è che, oltre a essere stati penalizzati dalla Natura, i soggetti autistici siano ulteriormente penalizzati dalla Cultura.
EUR 14.25
Non starò a guardare. Storia di una rinascita
Titti ha 46 anni, una bella famiglia, una promettente carriera e un grande amore per l'Africa. La sua vita frenetica non le lascia spazio per dedicarsi al volontariato, come faceva da ragazza. Nel 2006 un incontro casuale la porta a Toroma, un villaggio del nord-est dell'Uganda, dove entra a far parte di un progetto volto a garantire l'istruzione ai bambini orfani e più bisognosi. Qui Titti ritrova la sua identità più profonda e matura il sogno di cambiare vita. Torna a Toroma nel 2007 e nel 2008, con la promessa di fare molto di più per i bambini ugandesi. Attraverso un percorso personale impegnativo, spesso anche doloroso, torna sui banchi di scuola e, fra Master e Diplomi, riesce ad acquisire le competenze necessarie per cambiare lavoro e approdare nel settore umanitario. Durante un congresso, rimane impressionata dall'elevato numero di decessi per cancro in Africa. Decide così di fondare una sua Onlus per combattere i tumori nei paesi africani, in particolare in Uganda dove ha lasciato il cuore. Nel settembre 2009 arriva il momento decisivo: lascia l'Azienda dove è stata per 14 anni, coinvolge nella sua nuova avventura alcuni degli oncologi con cui aveva lavorato e nel maggio 2010, insieme a loro, dà vita ad AFRON Oncologia per l'Africa Onlus, oggi realtà solida al punto da meritare due importanti onorificenze. In questo libro l'autrice racconta la potenza di un sogno, il coraggio necessario per viverlo, la tenacia per perseguirlo, la gioia nel realizzarlo. Ripercorrendo la storia della sua vita e quella di AFRON, ci offre una concreta testimonianza di come l'impegno e la determinazione possano condurci lontano e consegnarci non solo a opere grandi e importanti, ma a una vita interiore più ricca, rendendoci migliori di quello che eravamo.
EUR 11.40
Maggiori...
La Divina Commedia come percorso di vita
Sette giorni, lunghi come quelli della creazione; tre mondi, distanti come il cielo dalla terra; un uomo, solo come ogni uomo dinanzi al proprio destino. Il viaggio di Dante tocca il fondo delle bassezze umane e i vertici di certe esperienze sublimi, passando per il tormento della libertà e della responsabilità. È un viaggio di evoluzione e di trasmutazione, è un itinerario di elevazione. È il percorso di vita di ogni uomo in cammino.
EUR 171.00
Il tempo. L'estendersi dell'esistenza
Il tempo investe l'intera nostra esistenza. Nel suo divenire percorriamo svariati itinerari in cui la nostra vita si snoda sull'onda di sentimenti, pensieri, progetti e obiettivi gioiosi, inevitabilmente inframezzati di imprevisti, ostacoli, sofferenze, sconfitte e delusioni. In un simile contesto, lungo le età della vita, il tempo riveste un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra personalità. Anche se centrale nel nostro agire di ogni giorno, il tempo continua a rimanere un grande enigma dell'universo. Il suo volto ci appare affascinante, ma anche inquietante nella sua sconfinata pluralità di significati. Il tempo è circolare, lineare e virtuale, fisico e psichico, in continuo divenire a cui si è tentati di porre un freno. In una società in rapida evoluzione domina prepotentemente il tempo presente. Siamo talmente immersi nel tempo dell'accelerazione e dell'immediatezza che lo stesso tempo libero ha bisogno di essere liberato. A ciò si sta cercando di reagire scoprendo il valore del tempo dell'attesa, della lentezza e della tensione, mai sopita, tra il tempo e l'eternità. Abituati a vivere sul registro spensierato del tutto e subito, l'inquietante pandemia del Covid-19 ci ha obbligati a mettere ordine nel nostro vissuto caotico del tempo e a riconoscere che il tempo ha una successione e una durata nella sua triplice dimensione di passato, di presente e di futuro. E là dove si riscontrano quadri psicopatologici sappiamo che è possibile risolverli sperimentando il tempo dell'analisi.
EUR 19.00
Gifted. Conoscere e valorizzare i giovani plusdotati e di talento dentro e fuori la scuola
Il tema del talento si sta facendo faticosamente strada nel nostro paese. È importante avere della plusdotazione una visione ampia, articolata e costruttiva, affinché i talenti siano riconosciuti, valorizzati e integrati con il resto della personalità, per far sì che ogni bambino e ragazzo si sviluppi il più possibile in modo armonico e in accordo con il suo vero sé. Il libro è rivolto a tutte le figure che si occupano di gifted, ovvero coloro che hanno un dono, un talento, un funzionamento cognitivo superiore o molto superiore alla media. Insegnanti, psicologi, genitori ed educatori potranno avvalersi di nozioni teoriche e indicazioni pratiche che li aiuteranno a individuare, comprendere e sostenere i giovani plusdotati. La conoscenza e la valorizzazione della giftedness, che costituiscono il denominatore comune dell'intera trattazione, permettono la visione a tutto tondo del fenomeno, mentre la struttura del volume consente di approcciare le diverse sfaccettature della plusdotazione mediante una lettura globale e sequenziale oppure tramite una consultazione tematica focalizzata sulle aree di maggiore interesse del lettore. La prima parte del libro fornisce una panoramica delle principali teorie di riferimento, un focus sulle questioni ancora aperte e in evoluzione riguardo le definizioni e la terminologia, un approfondimento degli aspetti emotivi e relazionali con un'attenzione particolare alle eventuali vulnerabilità che possono caratterizzare i gifted. Segue un quadro ampio e dettagliato su come individuare, sostenere e promuovere il benessere dei gifted in famiglia e a scuola, con una parte dedicata alla panoramica sulle normative internazionali e una alle nuove indicazioni del Ministero dell'Istruzione per l'inclusione e la valorizzazione dei gifted nel contesto scolastico italiano. È presente, inoltre, una sezione di approfondimento che declina il tema della plusdotazione negli ambiti della neurobiologia, delle funzioni esecutive, della metacognizione e della doppia eccezionalità.
EUR 33.25
Racconti dai luoghi dell'autismo. Casi clinici
Questa raccolta di storie cliniche di bambini affetti da autismo rappresenta la possibilità di focalizzare le singole difficoltà del piccolo paziente alla ricerca di un senso nel suo penoso vissuto e in quello di tutti coloro che gli sono accanto. Per trovare le risposte terapeutiche adeguate, gli autori - tutti psicoterapeuti dell'età evolutiva che condividono la prospettiva psicodinamica - si interrogano sul significato di ogni comportamento del bambino nel tentativo di comprendere i meccanismi psicologici e psicopatologici che tengono in vita le disfunzioni presenti e di scoprire le potenzialità e le capacità emergenti. I percorsi narrati non sono facili; presuppongono, da parte del terapeuta, una buona conoscenza del disturbo e della fenomenologia psichica che lo accompagna, affinché la compassione, che è necessario sperimentare, sia radicata su un competente sapere delle problematiche presenti, oltre che sulla capacità di provare empatia. Presuppongono, altresì, che il terapeuta si interroghi sulle difficoltà che è costretto a provare al cospetto di sentimenti tormentati ed elabori il proprio controtransfert per trovare le risorse che gli permetteranno di stare accanto a quel bambino anche nei momenti più drammatici. In queste storie i sintomi diventano opportunità, che riescono a rivelare ciò che ancora non ha trovato forma per raccontarsi. Sono narrazioni che permettono di comprendere le sfumature del disagio, le aree di passaggio da uno stadio evolutivo all'altro, i cambiamenti nei sistemi difensivi da dimensioni arcaiche a strutturazioni più mature e che, quindi, restituiscono un bambino con tutto il suo spessore umano. 21 casi clinici a testimonianza che dietro un disturbo autistico c'è sempre un bambino che aspetta di essere "trovato" e che la dignità umana appartiene sempre alla relazione e non a un singolo individuo.
EUR 28.50
La fabbricazione dei bambini. Una vertigine tecnologica
Siamo a un passo dall'era di poter fabbricare i bambini. Le biotecnologie della predizione sono in grado di operare con l'obiettivo di concepire il bambino così come lo si desidera. È una vertigine tecnologica che stordisce, di cui non comprendiamo la portata e che non sappiamo gestire. Franppis Ansermet, specialista nei temi della procreazione medicalmente assistita, apre le porte del suo studio per raccontare i casi concreti che incontra nella pratica professionale. È ormai una realtà: intorno alla nascita di un bambino non ci sono solo i suoi due genitori. Può esserci la donna che affitta l'utero e porta avanti la gestazione, il donatore di sperma, la donatrice di ovuli, senza contare una miriade di medici e biologi e laboratori all'avanguardia in grado di lavorare direttamente sul genoma umano. I progressi della scienza creano un mondo nuovo, che ci pone di fronte a una realtà inedita, difficile da pensare, difficile da dire. Dov'è il limite? Fin dove possiamo andare? Fin dove andremo?
EUR 23.75