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Religioni, fede, verità e tolleranza
Prendendo spunto dalla dichiarazione "Dominus Iesus" circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa (2000) e dal fatto che la questione dell'incontro tra le religioni e le culture è un tema urgente, questo piccolo libro ripropone l'intervento sul tema "Religioni, fede, verità e tolleranza" che l'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, tenne il 16 ottobre 2004 al Centro Papa Luciani di Santa Giustina Bellunese. Ne era seguito un interessante e coinvolgente dibattito con il pubblico su diverse tematiche (tra le altre l'Europa, l'ecumenismo, l'educazione, le sette in America Latina, la sofferenza e il male). Vi troviamo inoltre un ricordo personale sulla figura di papa Giovanni Paolo I. Il 17 ottobre 2004 l'allora cardinale Ratzinger celebrò la Messa solenne nella cattedrale di Belluno. Questi tre testi sono ora proposti ai lettori per una riflessione personale.
EUR 6.65
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Dal natìo borgo selvaggio. Quando ancora c'era la fede e si pregava in latino
Alcuni passaggi del libro sono chiari e illuminanti, come ad esempio il racconto del rito della benedizione dei sepolcri: "In quel momento si pensava davvero, anche noi bambini, al purgatorio, al suffragio di cui le anime avevano bisogno". Era sì un momento dell'anno, una ricorrenza, ma anche una rappresentazione diretta delle cose di Dio, vissuta senza mai aver aperto un libro di teologia, senza aver fatto catechismo, immediatamente comprensibile anche per un bambino. Eventi meramente folkloristici come la Festa del Grillo si affiancavano a celebrazioni sacre come l'Ascensione, rappresentando di per sé un vero e proprio calendario popolare di ampia condivisione in ogni singola piega di una comunità vera e omogenea. Il calendario nel Borgo di Pucci Cipriani è composto certamente dai giorni che prendono vita nelle festività e ricevono significato dal calendario liturgico. Questo faceva sì che anche un bambino conoscesse bene i momenti dell'anno, ma soprattutto avesse ben chiaro il motivo e il perché si festeggiasse una ricorrenza.
EUR 18.05
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Bosnia Erzegovina. Porta dell'Islam verso l'Europa
Questo libro, frutto di un lavoro e di una esperienza di anni sul campo degli autori, vuole solo offrire un piccolo contributo alla comprensione e alla conoscenza di un'area geografica poco nota, ma di rilevanza fondamentale e strategica anche per il nostro Paese. La Bosnia Erzegovina è sempre stata al centro di fondamentali episodi e fatti storici di grande rilevanza, all'origine di cambiamenti epocali nello scacchiere mondiale. Un Paese che pur avendo una profonda matrice cristiana, mitigatrice nei secoli dei tentativi di radicalizzazione islamica, soprattutto nel lungo periodo della dominazione turca, è oggi nuovamente attraversata da realtà e presenze esterne che ne condizionano pericolosamente il futuro. L'attenzione del mondo politico e dell'opinione pubblica nei confronti della Bosnia Erzegovina è bassissima ed anche chi dovrebbe vigilare e monitorare attentamente la situazione, dimostra uno scarso e incomprensibile disinteresse. La situazione va tuttavia progressivamente aggravandosi e pericolose presenze islamiche radicali vanno strutturandosi sul territorio, modificandone rapidamente i connotati.
EUR 12.35
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Lo sviluppo. Promessa, problema, progetto
Per le società odierne, tecnicamente progredite, lo sviluppo economico è un mito, una sfida e nello stesso tempo il marchio distintivo che ad esse assegna il posto nella graduatoria delle nazioni civili. Ma è una distinzione illusoria. Il prodotto interno lordo e il reddito medio procapite sono certamente importanti per determinare il livello raggiunto da un Paese. Ma non sono sufficienti a farcene comprendere la qualità della vita. Lo sviluppo economico non è direttamente proporzionale al progresso civile. Un Paese tecnicamente ed economicamente progredito può andare incontro a regressioni paurose, di cui nel secolo scorso si hanno avuto esempi inaspettati e tragici. Non si tratta di criticare il consumismo. Esercizio che riesce molto bene a chi abbia già consumato. Più chiaramente: lo sviluppo è un valore strumentale. Non è fine a se stesso e non va confuso con la pura e semplice espansione.
EUR 9.50
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L' operazione Milazzo e la mafia. L'inchiesta Merra. La prima operazione antimafia nella Sicilia autonoma
Nel 1959, a seguito dell'«inchiesta Merra» (fortemente voluta dal primo «Governo Milazzo»), si registrò un deciso cambiamento di rotta nella gestione dell'«Ente per la riforma agraria siciliana» (Eras). Il 99% dei funzionari dell'Ente era stato, infatti, assunto per chiamata diretta e rispondeva spesso agli interessi della mafia, che regolarmente frequentava, con alcuni suoi uomini di spicco, gli uffici centrali di Palermo per rimarcare tutto il suo peso nella gestione della riforma agraria. Con l'avvento del nuovo corso politico «milazziano» fu, invece, possibile estromettere alcuni capimafia dai Consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica e di istituire una Commissione, presieduta per l'appunto dal giudice Pietro Merra, sulla gestione dell'Eras. La Commissione nel giro di soli tre mesi porterà alla luce una diffusa mala gestio, avallata ovviamente dai vertici dell'Ente, a partire dall'acquisto di terreni per la riforma agraria a quattro o cinque volte il loro reale prezzo di mercato. I risultati della Commissione portarono immediatamente alla sostituzione della governance dell'Eras, ma vennero, politicamente prima e penalmente dopo, insabbiati.
EUR 9.50
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Le radici sacre della monetazione
La nascita della moneta costituisce un momento fondamentale della storia umana in grado di orientare non solo le strutture politiche, ma anche l'organizzazione della società. Questo saggio si occupa non solo della formazione delle prime forme monetarie, ma soprattutto del processo culturale, mentale e spirituale che ha portato alla formazione della moneta come noi la conosciamo. Inoltre, studia quali sono state le "forme monetarie" prima che venisse creata la moneta strictu sensu, le basi sociali e culturali che alimentavano il più antico conio, la funzione dei simboli religiosi che alle origini permeavano totalmente le monete, il motivo del loro primitivo valore come fine dello scambio e non, come oggi, quale strumento primario di transazione. Questo libro intende illustrare anche un momento particolare della storia culturale dell'Occidente, quello che attraverso la nascita della primitiva moneta ha contribuito a spezzare le relazioni della società antica con la sfera del sacro cancellando ogni riferimento al simbolismo tradizionale.
EUR 13.30
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Il sadismo di Baudelaire
Per penetrare in queste dense pagine, arricchite dalla Presentazione di Jérôme Thélot, bisogna apprezzare la voce singolare di cui era dotato Georges Blin: una nitidezza un po' fiera nella padronanza della forma, un'altezzosità asciutta ma distinta, una compostezza severa. Il saggio principale del volume spiega la tesi indicata dal titolo. Esiste effettivamente un «Sadismo di Baudelaire», una corrispondenza di vedute e di esperienze fantasmatiche, a proposito del desiderio erotico, fra il poeta e il romanziere. Combinando antropologia e psicoanalisi, l'autore svolge una tematizzazione articolata del sadismo baudelairiano, esaminato alla luce dei lavori degli specialisti più accreditati dell'epoca, da Freud a Havelock Ellis, da Krafft-Ebing a Klossowski, ritrovando fra i due autori alcune identiche attestazioni di una stessa relazione col carnale - fatta di crudeltà, di godimento sacrificale e di cosificazione dell'altro - che dimostrano la fondatezza dell'accostamento istituito. Il critico si sofferma poi, in un dialogo mai interrotto col pensiero di Sartre, sull'ontologia di ognuno dei due. Se il «sadismo del marchese de Sade tende a servire e a magnificare la natura», quello di Baudelaire «mira a correggerla e a soffocarla». Georges Blin distingue il «positivismo» naturalista del primo dallo «spiritualismo» del secondo, che trova nell'eredità di Agostino e di Pascal una morale gravata dalla colpevolezza, a indicare che siamo lontani dall'autore di Justine e sulle terre del conte de Maistre. I due saggi posti alla fine, L'impurità del nido e Note per un'erotica del riso, proseguono quella conoscenza di sé alla cui ricerca Georges Blin si era dedicato fin da giovane. Sono due riprove delle sue capacità ermeneutiche e soprattutto della sua arte nella trasfigurazione letteraria. Il pensatore vi affronta il lato più oscuro delle nostre mozioni segrete, le tentazioni dell'«impurità» e dell'«eroticità», sottomettendo i sentimenti più sfuggenti a un controllo rigoroso...
L' incantesimo
Demofagia
Antigone e i diritti dell'uomo
Sacerdos alter Christus
A sinistra di Lutero. Le sètte del Cinquecento
L' ordinamento giuridico della Repubblica sociale italiana. Dal colpo di Stato del 25 luglio alla fine della guerra
Il vate e lo sbirro. L'indagine segreta del commissario Giuseppe Dosi sul «volo dell'arcangelo» Gabriele d'Annunzio
Sofferenza e dolore. Intorno a Paul Ricoeur
Per una resistenza cattolica. Politica, attualità e cultura alla luce del Vangelo
La conoscenza partecipata. Crisi e trasfigurazione della sociologia
Al bivio del '56. Letteratura, cultura, critica
La fuga di Garibaldi e il giallo della morte di Anita
Rocco Scotellaro. Mito, storia e poesia