Sfoglia il Catalogo Feltrinelli8
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5001-5020 di 124643 Articoli:
-
Altagamma. Italian creativity and culture 25th anniversary. Ediz. a colori
-
Altagamma. Strategie per l'Italia d'eccellenza
L'industria di alta gamma è il fiore all'occhiello dell'Italia, che detiene in questo comparto una leadership incontrastata nonché la più alta diversificazione settoriale con moda, design, alimentare, ospitalità, nautica, motori, gioielleria, sport, bellezza e cultura. Negli ultimi decenni, malgrado la crisi che ha attanagliato l'economia, questo settore si è rafforzato diventando una sorta di noblesse oblige per il nostro Paese. Le imprese culturali e creative registrano, infatti performance superiori alla media e l'immagine dei loro marchi traina il resto del Made in Italy creando preziose sinergie con settori strategici come il turismo. Oggi nuove sfide globali si stagliano all'orizzonte sia per il Paese che per il settore di alta gamma. Questo volume è uno sguardo al futuro e il tentativo di trovare, fra le idee e le analisi di coloro che da anni si occupano di questo settore, una proposta strategica per continuare ad alimentare il successo delle imprese e contribuire allo sviluppo economico dell'Italia. "Altagamma. Strategie per l'Italia d'eccellenza" è una call to action per imprenditori e istituzioni per promuovere un cambiamento culturale, strutturale e istituzionale che renda l'Italia ancora più amata, ricercata e competitiva.
EUR 30.40
-
Francesco Clemente. The wall. Ravello 2017. Ediz. italiana e inglese
Perché mettere radici quando possiamo viaggiare? Perché proteggersi dal mondo se siamo chiamati qui a proteggere il mondo? Dipingere, dipingere l'interno di una tenda offre queste domande e questi pensieri. Ma non è forse il pensiero il primo muro? Il più insidioso di tutti?\r\n\r\nIl volume documenta l'installazione e performance realizzata da Francesco Clemente nell'estate 2017 a Villa Rufolo che richiama il grande tema dell'accoglienza e delle migrazioni. L'opera straordinaria dell'artista, con la sua tenda orientale e i suoi "muri" da superare, ci ricorda che attraverso l'arte e la bellezza si possono stimolare idee e progetti per la nostra quotidianità, per le nostre emergenze e per il nostro futuro migliore. Con uno spettacolo di danza contemporanea coreografato dalla "monella punk" della danza americana, Karole Armitage, e incentrato sul tema dei muri da abbattere, Francesco Clemente, uno dei maggiori artisti contemporanei, ha debuttato in un lavoro coreografico, dipingendo dal vivo un giardino idilliaco dove "si può abitare e anche devastare" mentre la voce recitante di Alba Clemente, poco lontano, recitava i versi del poeta greco Konstantinos Kavafis.
EUR 24.70
-
Gilberto Zorio. Ediz. italiana e inglese
Nuove installazioni e opere storiche di uno tra i pionieri della storia dell'arte contemporanea e tra i protagonisti dell'Arte Povera.\r\n\r\nLe opere scultoree e le installazioni di Gilberto Zorio (Andorno Micca, Biella, 1944) sono campi inesauribili di energia e di materia in trasformazione. Attivando reazioni chimiche o fisiche, e occupando la dimensione sonora e lo spazio aereo, l'artista immette i propri lavori all'interno di un ciclo organico. Dagli anni sessanta al presente, Zorio volge la propria ricerca in direzione di una processualità che rende continuamente mutevole ciascuna opera per sottolineare la vitalità del mondo. Tra i pionieri dell'Arte povera, con il suo linguaggio rivoluzionario e sperimentale Zorio ha contribuito a cambiare la storia dell'arte.
EUR 33.75
-
Kerouac beat painting. Ediz. a colori
Attraverso un corpus di lavori inediti in Italia, il volume getta una luce del tutto nuova sull'attività pittorica e grafica di una delle icone letterarie del XX secolo, lo scrittore americano Jack Kerouac, padre della Beat Generation. Dal confronto tra produzione letteraria e artistica emerge il suo labirintico processo creativo che dalla percezione visionaria della realtà, espressa appunto attraverso il medium del disegno e della pittura, arriva alla scrittura, alla musica, alla poesia e al cinema. Per la produzione prettamente artistica, perseguita anche grazie a un vero percorso di "formazione", furono molto importanti non solo le sue relazioni con la tradizione della cultura visiva americana, con gli altri autori del movimento beat (da Alien Ginsberg a William S. Burroughs), ma anche con i maestri della pittura informale e della Scuola di New York che egli iniziò a frequentare dalla seconda metà degli anni cinquanta. La monografia si articola in differenti nuclei che intrecciano la vita e la poetica di Kerouac con l'eccezionalità delle opere presentate. Di particolare interesse sono poi i riferimenti dell'autore che spaziano da Proust a Breton, dai ritratti di personaggi famosi come Joan Crawford, Truman Capote, Dody Muller o il cardinal Montini, alle sue visioni costruite intorno a un sincretismo religioso sospeso tra buddhismo e cattolicesimo, dai riferimenti alla cultura beat, come Robert Frank e William S. Burroughs, fino a lambire l'espressionismo astratto.
EUR 17.00
-
Mangiarsi le parole. 101 ricette autore
Uno straordinario viaggio sensoriale tra arte culinaria e letteratura.\r\n\r\nMangiarsi le parole raccoglie 101 ricette di scrittori italiani del Novecento (due i Nobel, Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti); la più antica risale al 1926 (il Balsamo di Ciprigna si legge nel curioso Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi di Omero Rompini) e la più recente è del 2017, firmata da Stefania Giannotti.\r\nLe ricette sono organizzate in due serie, Menù alla carta e Menù a tema. La prima le propone suddivise per portate in ordine alfabetico, dall'aperitivo ai dolci, passando per Sughi, salse e farciture. Perché il volume non è solo un'antologia letteraria di testi rari e spesso sconosciuti ma anche un menù e un ricettario, e infatti questi sono tutti piatti che si possono cucinare. Ognuna delle sette sezioni è introdotta da un inedito di argomento culinario - racconto, ricordo, divagazione - firmato da uno scrittore contemporaneo. Apre Andrea Vitali con la rievocazione di un'antica leggenda (Il Sasso del Pane), chiude Michele Mari con In cauda, godibile e colto resoconto della formazione sub specie culinae dell'autore, alla Statale.\r\nPer equilibrio sono sette anche i Menù a tema, comprendendo il Menù del lettore con cui la serie finisce: pagine bianche lasciate a chi vorrà cimentarsi con le ricette, come in ogni libro di cucina che si rispetti. Si parte con il Menù afrodisiaco, seguito da quello dietetico, e poi di genere: nel Menù rosa ecco solo piatti firmati da donne. Gli ultimi due sono un gioco: se il Menù di soli primi in versi comprende le poesie in dialetto di Biagio Marin e di Arrigo Boito, il Metamenù è fatto di ricette “al quadrato”, e termina con una lettura quanto mai adatta, la Ricetta per far ricette di Giuseppe Prezzolini. Dopo il dolce...
Giuseppe Veneziano. Mash-up. Ediz. inglese, italiana e tedesca
"In che cosa consiste la novità della pop art di Giuseppe Veneziano? il suo mezzo preferito è la pittura su tela, ma l'artista realizza anche acquerelli e sculture, sebbene in misura minore. L''oggettività' e l'appartenenza alla pop art sono caratteristiche centrali dell'arte di Veneziano, che presenta un numero ristretto di personaggi provenienti dalla politica, dalla religione o dalla cultura pop, ritratti con colori vivaci e circondati da pochi dettagli, a formare una costellazione che invita subito l'osservatore a confrontarsi più a lungo con l'opera." (Valeri Lalov)
EUR 36.10
Bruno Di Bello. «Digitale. Archeologico». Ediz. a colori
"L'arte cambia lo sguardo attraverso cui una cultura guarda il mondo, rivelandosi uno strumento di osservazione capace di costruire un paradigma conoscitivo della realtà coerente e attuale. È necessaria una consapevolezza teorica e critica come quella di Bruno Di Bello, fra gli artisti più significativi del panorama contemporaneo, per poter 'cambiare' la prospettiva con cui l'arte si rappresenta. Di Bello, che ha sviluppato il proprio percorso creativo sulla base di una meditata e consapevole adesione al paradigma avanguardistico, presenta un approccio conoscitivo e una sensibilità visiva fortemente condizionati dalle contaminazioni tra arte e nuove tecnologie digitali, traendo dalla avanguardia forme e contenuti che vanno ben oltre la semplice rivoluzione estetica. I suoi lavori si caratterizzano per una visione fondata su una modalità seriale, votata all'investigazione dello schematismo e della sequenzialità e trovano la loro coerenza nella costante ricerca dell'oggettività dell'opera." (Maria Savarese). Catalogo della mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Napoli, 11 novembre-17 dicembre 2017).
EUR 18.05
Fausto Melotti. Quando la musica diventa scultura. Ediz. a colori
Artista poliedrico, rinascimentale - insieme scultore, pittore, ceramista, scrittore, grande appassionato di musica - Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) è stato uno dei grandi protagonisti dell'arte del Novecento. Questa mostra desidera sottolineare i due principali aspetti della sua ricerca: da una parte la profonda ispirazione musicale, dall'altra la grande passione per il pensiero di Platone e l'arte dell'antica Grecia. Attraverso l'esposizione di oltre ottanta opere - dalle ben note sculture in ottone e acciaio, alle raffinatissime ceramiche e alle opere dipinte, prevalentemente tecniche miste su carta e anche su pannelli in gesso - il percorso illustra il suo iter creativo, anche grazie ai suoi bellissimi pensieri e aforismi. Una sezione intitolata "Assonanze" vedrà dialogare le opere di Fausto Melotti con quelle di un gruppo di importanti artisti a lui particolarmente affini: Depero, Martini, Klee, Kandinskij, Mirò, Calder, Licini, Fontana, Morandi, Munari, Novelli, Anselmo, Gribaudo, Paolini. Si racchiude così in Fausto Melotti, e nel volume a lui dedicato, un legame profondo tra le arti, tale da rispecchiare il lavoro della Fondazione Cosso che, dal 2008, propone occasioni di dialogo e contaminazione tra diverse espressioni e discipline artistiche. Catalogo della mostra a Castello di Mirandolo (San Secondo di Pinerolo, 11 novembre 2017-11 febbraio 2018).
EUR 28.50
Nancy Genn. Architecture from within. Ediz. italana e inglese
Una monografia dedicata alle opere dell'artista californiana, architetture dell'anima che\r\nci proiettano in una dimensione rarefatta,\r\nin continuo divenire.\r\n\r\nNancy Genn, artista californiana poliedrica e transnazionale, esprime in modo originale la propria interdisciplinarietà nel disegno, nella pittura, nella scultura come pure nella grafica. Il suo nomadismo culturale che l'ha portata a viaggiare estesamente in Europa, Asia e Medio Oriente ha influenzato la sua arte creando un'intrigante commistione tra culture orientali ed occidentali, proprie della città in cui è nata e tuttora opera, San Francisco. Nel corso della sua lunga carriera non ha mai cessato di sperimentare utilizzando materiali e tecniche diverse come l'acquerello, la gouache, il monotipo, il collage, lo strappo su carta fatta a mano dall'artista, senza escludere la scultura in bronzo a cera persa e la ceramica. Con una carriera che ha attraversato diverse generazioni di pittura astratta, Genn ha contribuito attivamente alla storia della pittura americana del secondo dopoguerra.\r\nLa sua produzione artistica è stata evidenziata a livello internazionale nel 1960 dal filosofo critico d'arte Michel Tapié, che pubblicò a Parigi Morphologie Autre, opera fondamentale che introdusse un nuovo concetto di percezione artistica basata su un'inedita morfologia astratta. Egli selezionò un certo numero di artisti operanti in Europa, Stati Uniti, Canada and Giappone e collocò Nancy Genn accanto a Burri, Fontana, Capogrossi, Tàpies, de Kooning, Motherwell, Pollock e Tanaka, fra gli altri.\r\nQuesta pubblicazione bilingue, a cura di Francesca Valente, offre una selezione di validi saggi sugli aspetti più disparati del lavoro dell'artista californiana e un repertorio iconografico di circa cento opere (comprendenti anche sculture in bronzo e opere a tecnica mista) provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. La monografia, prima nel suo genere, include astratti paesaggi romani e reminescenze di terre esotiche come Taiz, Samarcanda e la Patagonia, luoghi che hanno foggiato fasi...
Hiroshige
"Hiroshige appartiene alla generazione, successiva a quella di Utamaro, in cui si assiste al relativo trascolorare dell'importanza del soggetto rispetto alla qualità della concezione e dell'esecuzione, e in cui si afferma quella che per molti versi può essere definita un'arte di generi stabiliti. La fervida maturità ultima di Hokusai indica per certi versi la via, perché decanta la prolificità dei suoi anni precedenti nella ricerca rarefatta della vitalità lineare e coloristica delle immagini giungendo, oltre ogni stilizzazione convenzionale, a un vero e proprio stile, a un pensiero fatto immagine. [...] Hiroshige è figlio di Ando Genuemon, e gli viene dato il nome di Tokutard. Il padre è ufficiale della Brigata del Fuoco, un incarico ereditario che gli viene dal ruolo di samurai di rango minore al servizio dello shògun. Nella caserma dei pompieri vive anche Okajima Rinsai, il primo maestro che già nel 1806 gli insegna i rudimenti della scuola Kano, la pittura tradizionale per eccellenza che Kano Masanobu, il fondatore, aveva orientato nel Quattrocento come evoluzione della pittura cinese, ampliandoli alla conoscenza della prospettiva lineare europea e alle innovazioni naturalistiche introdotte dalla scuola Maruyama-Shijo di Kyoto [...]" (dal saggio di Flaminio Gualdoni). Presentazione di Guy de Maupassant.
EUR 11.30
Jodi Bieber. Between darkness and light. Selected works: South Africa 1994-2010. Ediz. italiana e inglese
In una recente intervista, la fotografa sudafricana Jodi Bieber afferma come sia stata "una grande fortuna trovare la fotografia", mezzo che le ha permesso di "esplorare e capire il suo paese" negli anni di passaggio da un'epoca a un'altra. "Between darkness and light" è infatti il racconto in prima persona, attraverso più di cento immagini, del Sudafrica da fine dell'apartheid sin quasi ai nostri giorni, alla scoperta di una nazione in pieno sviluppo economico, riferimento per molti altri paesi africani ma ancora lacerata da vecchi conflitti sociali e da nuove tensioni derivanti proprio dalla modernità che avanza. Presentazione di Matteo Melley.
EUR 27.55
Hiroshige. Visioni del Giappone. Ediz. a colori
Un volume che raccoglie una selezione di oltre duecento opere che ben esemplificano l'intero percorso artistico del maestro Hiroshige.\r\n\r\nConsiderato uno dei maggiori maestri dell'ukiyoe, Utagawa Hiroshige (1797-1858) ha avuto una significativa influenza sulla pittura occidentale europea dell'Ottocento e le sue immagini silografiche e i suoi dipinti su rotolo hanno saputo esprimere al meglio la sensibilità giapponese verso il paesaggio e la natura. Rispetto a Hokusai, con cui si confronta continuamente avendo una trentina d'anni di meno, Hiroshige riesce a portare il paesaggio e la natura al centro della sua opera trasmettendo quel senso di calma e armonia che ancora oggi tutti apprezzano e per le cui qualità è considerato il “maestro della natura”. Hiroshige infatti tratta la figura umana con segni veloci, spediti che talvolta ricordano ai nostri occhi i bozzetti dei manga o delle animazioni ("anime"), semplificati ed essenziali. Pubblicato in occasione della mostra romana, il volume presenta una selezione di oltre duecento opere che ben esemplificano l'intero percorso artistico del maestro Hiroshige e comprende famose serie di stampe policrome, quali le "Cento vedute di luoghi celebri di Edo" o le "Cinquantatré stazioni di posta del Tōkaidō", che raffigurano affascinanti paesaggi di varie località del Giappone e la vivace società dell'epoca; dipinti su rotolo e disegni preparatori raffiguranti immagini di animali, fiori e insetti offrono una panoramica delle migliori tecniche dell'artista. Introdotta dai saggi di Rossella Menegazzo ("La natura calma di Hiroshige: silografie e dipinti") e Sarah E. Thompson ("Le stampe di Hiroshige al Museum of Fine Arts di Boston. La storia della collezione"), la monografia è suddivisa in sette sezioni tematiche all'interno delle quali si affrontano le singole serie più significative in modo esemplificativo ed esaustivo: "Le prime opere"; "Immagini di viaggio: Tōkaidō e Kisokaidō (Tōkaidō Hōeidō)"; "Fiori, uccelli e pesci";...
Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art. Catalogo della mostra (Milano, 8 marzo-2 settembre 2018). Ediz. a colori
Manet, Monet, Cézanne, Renoir, Degas, Van Gogh, Kandinsky, Klee, Dalí, Picasso: un excursus nella pittura moderna dall'Impressionismo alle Avanguardie attraverso i capolavori del museo americano.\r\n\r\nUna storia di grande collezionismo americano raccontata attraverso un excursus nella pittura moderna, dall'impressionismo alle avanguardie, con cinquanta capolavori d'arte provenienti dal Philadelphia Museum of Art: dalla "Classe di danza" di Degas al "Ritratto di Camille Roulin" di Van Gogh, dai" Cerchi in un cerchio" di Kandinskij al "Nudo di donna" di Miró e al "Simbolo agnostico" di Dalí, fino alle straordinarie sculture di Brancusi, Rodin e Picasso. Il Philadelphia Museum of Art è uno dei musei d'arte pubblici più antichi degli Stati Uniti, considerato da tempo tra i più belli, la cui peculiarità sta nell'aver costituito la sua straordinaria collezione d'arte moderna grazie all'iniziativa personale di alcuni individui attenti e coraggiosi. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, infatti, l'acquisizione e l'esposizione di dipinti e sculture d'avanguardia, non considerati come oggi tesori degni di appartenere a un museo pubblico, dipendeva dalla donazione di singole opere, e anche di intere raccolte, da parte di collezionisti che spesso le hanno create in stretta collaborazione con gli artisti. Pubblicato in occasione della straordinaria esposizione milanese, "Impressionismo e Avanguardie" presenta una selezione di cinquanta capolavori d'arte dalle collezioni del museo americano e comprende i testi di Timothy Rub ("Il Philadelphia Museum of Art"), Jennifer Thompson e Matthew Affron ("Il collezionismo d'arte impressionista e moderna in America"), oltre al catalogo e alle schede delle opere in mostra.
EUR 16.50
Una fornace a Marsiglia-A furnace in Marseille. Cirva. Ediz. illustrata
Trent'anni di storia del Cirva, il centro internazionale di ricerca e sperimentazione sul Vetro nell'ambito dell'arte contemporanea\r\n\r\nProgettato come un laboratorio di ricerca, il Cirva - Centre international de recherche sur le verre et les artes plastiques nasce a Marsiglia nel 1986 come un ente statale senza fini di lucro per ospitare artisti, designer e architetti internazionali che desiderano introdurre il vetro nel loro processo creativo: questi artisti, che spesso si confrontano per la prima volta con una materia difficile da padroneggiare, sviluppano i loro progetti assistiti dal team tecnico del Cirva.\r\nIn questi trent'anni il Cirva ha ospitato circa 200 artisti per vari progetti nei campi dell'arte contemporanea, del design e delle arti decorative: possiede, inoltre, una collezione di 700 opere esposte in musei e centri d'arte in tutto il mondo.\r\nPubblicato in occasione della mostra veneziana e curato da Isabelle Reiher, direttrice del Cirva di Marsiglia, e da Chiara Bertola, responsabile per l'arte contemporanea della Fondazione Querini Stampalia, il volume propone un'interessante riflessione sulla straordinaria relazione tra arte contemporanea e vetro. Introdotto da un saggio di Norman Rosenthal, Una fornace a Marsiglia ripercorre tre decenni di attività del Cirva attraverso le opere di 17 artisti e designers, in residenza al Cirva negli ultimi trent'anni: Dove Allouche, Larry Bell, Lieven De Boeck, James Lee Byars, Giuseppe Caccavale, Pierre Charpin, Erik Dietman, Hreinn Fridfinnsson, Thomas Kovachevich, Philippe Parreno, Giuseppe Penone, Remo Salvadori, Jana Sterbak, Martin Szekely, Francisco Tropa, Robert Wilson, Terry Winters.
EUR 30.40
Sartoria italiana. Uno sguardo nel mondo dei grandi sarti italiani. Ediz. illustrata
L'alta sartoria italiana e i suoi maggiori protagonisti. L'alta sartoria è una tradizione d'eccellenza del nostro paese. Gli abiti, soprattutto quelli di sartoria maschile, sono infatti vere e proprie opere d'arte, che celano in sé i segreti e la storia della città in cui sono prodotti e sono il risultato di una lunga tradizione sartoriale fatta di eleganza e gusto, dove anche il minimo dettaglio è eseguito con la massima cura e attenzione. Gli abiti e le scarpe realizzati su misura comportano infatti la minuziosa esecuzione delle misurazioni sul cliente e la trasformazione di quelle misure in un capo perfetto, grazie alla sapiente manualità dei sarti e alla raffinatezza delle stoffe. Un lavoro lungo e di grande maestria per uno stile unico che si riconosce al primo sguardo. Introdotto dal capitolo dedicato a Vitale Barberis Canonico (la celebre azienda del Made in Italy che produce tessuti dal 1663) e suddiviso in quattro sezioni (Italia settentrionale, Italia centrale, Italia meridionale Napoli e Italia meridionale Bari e Palermo), il libro presenta 27 sartorie storiche in Italia e i loro maggiori protagonisti (da Donnadio a Musella Dembech, da Liverano&Liverano a Rubinacci e Attolini, da A. Caraceni a Ciardi e Pirozzi) in una guida completa attraverso l'Italia, da nord a sud, alla scoperta dell'alta sartoria e dei sarti che hanno plasmato lo stile italiano conosciuto in tutto il mondo.
EUR 39.90
Lo scrittore inglese
Dopo Il giardiniere inglese (2013), Il viaggiatore inglese (2014) e L'infermiera inglese (2015), Masolino d'Amico torna a raccontare i grandi personaggi che hanno plasmato la cultura inglese\r\n\r\nUna nuova storia incuriosisce il nostro amico De Witt Henry III, ricercatore maldestro ma entusiasta: quella dei primi grandi romanzieri del passato, i quali appena pubblicati i loro scritti venivano assillati dai lettori che volevano “mettere il naso” e condizionare il destino dei personaggi principali, ai quali si erano affezionati come a persone vive. \r\nA Samuel Richardson, celebre autore di Clarissa, da lui pubblicato via via che lo scriveva, capitò così di ricevere lettere curiose e vivaci sul capolavoro in corso firmate da una signora anonima. Ne nacque un'amicizia duratura, nonostante la sconosciuta facesse passare quasi due anni prima di rivelarsi allo scrittore... Il giovane studioso americano decide di indagare sulla vicenda, narrandocela a modo suo.\r\nDopo Il giardiniere inglese, Il viaggiatore inglese e L'infermiera inglese, Masolino d'Amico torna a raccontare i grandi personaggi che hanno plasmato la cultura inglese.
EUR 12.35
La mia America
Dopo Gli artisti che ho incontrato, il grande critico d'arte racconta la sua America: i grandi studiosi, gli architetti, gli artisti\r\n\r\nA partire dal secondo dopoguerra, Gillo Dorfles viaggia negli States dove incontra personalità di primo piano: conosce i più noti studiosi di problemi estetici e critici d'arte (Thomas Munro, Clement Greenberg, James Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e dialoga con alcuni tra i maggiori architetti della East e West Coast (Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn, Frederick Kiesler). \r\nDai suoi soggiorni Dorfles trae spunto per numerosi articoli sulla società, la pittura, l'architettura, il design e l'estetica americana, all'epoca pubblicati su “Domus”, “Casabella”, “Aut Aut”, “La Lettura”, “Metro” e in numerosi cataloghi, articoli che, raccolti ora assieme ad altri scritti inediti in questo volume, ci permettono di approfondire uno dei periodi più significativi e stimolanti della cultura USA, attraverso i racconti e le memorie del grande critico d'arte. \r\n\r\n“Dorfles è stato tra i primi critici d'arte a recarsi negli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al conflitto mondiale per approfondire la sua conoscenza sull'arte, l'architettura e la vita negli USA. L'Italia dopo un lungo periodo di oscuramento culturale dovuto alla guerra e alle note vicende politiche che la precedettero, aveva la necessità di aprirsi al resto del mondo per spezzare quell'isolamento che per oltre un ventennio ne aveva condizionato lo sviluppo in molti settori, non ultimo quello socio-culturale. \r\nGli anni Cinquanta vedono un infittirsi di scambi artistici tra l'Italia e gli Stati Uniti, scambi che avevano iniziato a intensificarsi dopo la presentazione nel 1948 alla Biennale di Venezia della Collezione di Peggy Guggenheim che includeva, tra le altre, opere dei maggiori esponenti dell'Espressionismo Astratto americano…” -(dalla Prefazione di Luigi Sansone)
EUR 23.75
Super. Pino Pascali e il sogno americano
"Superman", "supermarket", "superstar", "super power". L'affermazione dell'immaginario americano, all'indomani della seconda guerra mondiale, si misura con l'ostentazione di un'egemonica superiorità, non solo economica e politica, ma anche e soprattutto culturale. Nel bozzetto "Super" dei primi anni sessanta, Pino Pascali, da sempre affascinato dall'immaginario pop statunitense - specie nei ripetuti e dichiarati omaggi a Jasper Johns - sembra tracciare i segni distintivi della cultura visuale americana, anticipando molti dei processi della progressiva influenza postcoloniale in tutto l'Occidente. Questo volume racconta le vicende di quel bozzetto a pastello, oggetto di un attento restauro, e ne offre una riattualizzazione in grado di ricostruire il problematico "sogno americano" preconizzato dallo stesso Pascali: ne deriva una narrazione allegorica che tiene insieme il dollaro e i simboli della democrazia americana, 10 zio Sam di "I Want You" e quello evocato da Bob Dylan, 11 western e le armi, la Coca-Cola e la pubblicità, la letteratura di Foster Wallace, il jazz di Billie Holiday, il teatro dei Living Theatre e l'immaginario cinematografico, fino a raccordare, con ironica preveggenza, la parabola del potere federale da Abraham Lincoln a Donald J. Trump. Postfazione di Francesco Paolo Sisto.
EUR 10.45
Enrico Baj. Dal «De rerum natura» alle «Montagne»
Con questo volume si inaugura la collana "Visti da vicino", curata dalla Direzione della Casa Museo Boschi di Stefano, per promuovere e divulgare i nuovi studi e le più recenti ricerche dedicate alle opere della collezione di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano e alle questioni di museologia inerenti la Casa Museo. Argomento del libro sono le opere di Baj oggi esposte nelle stanze della ex scuola di ceramica, aperta per l'occasione al pubblico nel dicembre 2017. L'indagine approfondisce il legame che unisce le tavole del De rerum natura al ciclo pittorico delle Montagne, fra i due cicli viene riconosciuta una relazione che potrebbe essere alla base dell'interesse collezionistico dei coniugi Boschi Di Stefano. Mentre Martina Corgnati approfondisce il contesto artistico in cui Baj ha operato, oltre che il linguaggio e il significato del De rerum natura nella produzione dell'artista, Alessandra Tibiletti analizza le opere dal punto di vista materico, rintracciando nelle peculiarità dei mezzi espressivi usati dall'artista i presupposti necessari alla messa a punto delle soluzioni espressive delle Montagne, che dalle opere grafiche traggono il fondamento poetico dell'universo germinale della pittura. Le ricerche sono arricchite dalle informazioni reperite tra i documenti ritrovati nelle stanze della ex scuola di ceramica e da una accurata bibliografia delle singole opere.
EUR 17.10