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Habitat 5.0. L'architettura nel Lungo Presente
Quali abiti o scarpe disegnati negli anni Ottanta e ancora prima possono essere oggi indossati senza apparire vecchi o fuori dal tempo? Quanti mobili, case, o quartieri urbani di quel periodo sono ancora oggi attuali? Quasi tutti, potremmo dire. In questi anni le forme dell'abitare non sono molto cambiate. Ancor meno è cambiato il loro disegno e la maniera di progettarle. Da sessant'anni, la moda, la musica e l'architettura sembrano esprimere sempre le stesse aspirazioni, le stesse attese. È possibile che siano rimaste così indifferenti ai grandi mutamenti tecnologici e sociali dell'ultimo mezzo secolo? Mentre tutto cambia vorticosamente nella rete e nei dispositivi digitali nel mondo materiale non è così. È saltato il paradigma che lega l'estetica alla proiezione del tempo. La distanza tra "gestalt" e "zeitgeist" non è mai stata così drammatica. Si vive come in un eterno presente dove le forme sensibili dello spazio solido non realizzano più un'idea di futuro. Sembrano sempre le stesse. Immutabili e svuotate di senso nel turbine della rivoluzione informatica. Come cambiano/cambieranno gli spazi dell'abitare? L'architettura può ancora proporre innovazione e senso nell'era della tecnologia 5.0? Questa fase richiede nuovi paradigmi, come nuovi punti di vista sul futuro e una nuova idea di progetto dello spazio fisico. Si tratta di una sfida che nel valorizzare l'esistente utilizzi dispositivi concettuali capaci di operare sul senso e sui nuovi cicli di vita degli spazi abitabili. Una sfida che consideri il contesto come progetto, il paesaggio come un'infrastruttura ecologica e il futuro della città un progetto collettivo e non autoriale. Questo libro racconta la fine della modernità e gli effetti della rivoluzione digitale sugli spazi fisici dell'architettura e della città al tempo del lungo presente. Contrappunti di Andrea Branzi, Nicola Pugno, Carlo Ratti.
EUR 15.20
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Memorie. La vita movimentata di un grande soprintendente di Brera
La vita movimentata di un grande soprintendente di Brera\r\n\r\nLe Memorie di Ettore Modigliani (1873-1947), sino a oggi inedite, rappresentano un'eccezionale testimonianza di una vita davvero “movimentata”, intensa e a tratti autenticamente avventurosa, che venne interamente spesa al servizio del patrimonio artistico italiano. Direttore della Pinacoteca di Brera dal 1908 al 1935, soprintendente della Lombardia dal 1910 al 1935 e organizzatore della mostra più importante mai realizzata sull'arte antica italiana (che si tenne a Londra nel 1930), Ettore Modigliani ha avuto il privilegio (ma anche il peso) di attraversare tutta la prima parte del Novecento vivendo esaltanti momenti professionali, come l'esposizione a Brera della Gioconda di Leonardo da Vinci (1913), il recupero delle opere d'arte trafugate dall'Austria all'Italia (1920), il grande riordino della Pinacoteca Braidense (1925) e la fondazione dell'Associazione degli Amici di Brera (1926). Lo stesso Modigliani, però, fu costretto a subire cocenti umiliazioni, come l'allontanamento forzato dalla sua amatissima Brera nel 1935 e il trasferimento a L'Aquila (a seguito di uno scontro frontale con il potente “quadrumviro” fascista Cesare Maria De Vecchi), e come la vergognosa espulsione dall'amministrazione pubblica (lui cittadino e funzionario modello) per gli effetti delle infauste leggi razziali del 1938, che lo costrinsero nel 1943 a nascondersi tra i monti delle Marche per sopravvivere alle persecuzioni. \r\nModigliani superò la catastrofe ed ebbe la soddisfazione di ritornare a Brera come ispettore incaricato nel 1945. Dotato di una scrittura brillante e coinvolgente, il direttore utilizzò i suoi ultimi anni di vita per redigere questo libro, che stese per far conoscere che cosa si nasconda dietro una professione ritenuta contemplativa, per “soddisfare la curiosità del prossimo” e per non cadere nell'oblio, dopo essere stato così “ferocemente imbavagliato”. Modigliani terminò il racconto delle sue Memorie l'11 febbraio 1946 (giorno del suo reintegro come...
Racconti di fantasmi di un antiquario
Le antiche carte, le lapidi, le iscrizioni sono tutt'altro che un passatempo da studioso. Nelle parole dettate da antiche maligne volontà, si cela un ambiguo segreto. Occorre poco perché una passione erudita si trasformi in un incubo, mettendo a nudo le debolezze di coloro che si danno alla ricerca per soddisfare le proprie ambizioni scientifiche. Montague Rhodes James è il maggiore poeta del gotico all'inglese, nutrito di mezze voci, di ambigui baluginii al crepuscolo, di creature che nascono dal vento. Le opere d'arte, in questa visione, si fanno portavoce di un mondo oscuro e misterioso, in cui è facile entrare, ma da cui è difficilissimo allontanarsi. Profondo conoscitore della storia britannica, traeva spunti da fonti remote, linfa per racconti come La mezzatinta, in cui un'opera di un ignoto illustratore si anima sinistramente, la notte, per rivelare le vicende di un antico quanto efferato delitto. Da un dato di ricerca, si sviluppano le trame del Maligno, sempre in agguato per punire l'eccessiva sicumera dei sapienti, che non vedono, nel loro accanimento, dove si celano trappole e insidie.
EUR 13.30
Falsa partenza
"Falsa partenza" (False Dawn) fa parte di una collezione di quattro racconti lunghi, usciti nella raccolta "Vecchia New York" nel 1924. Al centro della vicenda è il viaggio di Lewis Ray, giovane rampollo di un ricco magnate, inviato in Europa per acquistare dipinti di rango per la casa paterna. Il giovane è sotto l'incantesimo di John Ruskin, di cui segue alla lettera il vangelo estetico. Acquista quindi opere dei maestri del Trecento e del Quattrocento, appassionandosi a fondi oro e angeliche madonne, infervorato per la spiritualità dei tempi antichi. Il padre, infuriato perché non ha acquistato grandi tele barocche, che avrebbero dato assai più lustro alla famiglia, lo disereda. Raycie finisce povero, con i capolavori in soffitta... ma il tempo e il gusto riservano imprevisti capovolgimenti. In queste pagine Edith Wharton disegna un "morality tale" sul potere devastante dell'Arte, contro le convenzioni delle mode e le giravolte del gusto.
EUR 13.30
Van Cleef & Arpels. Il tempo, la natura, l'amore. Ediz. illustrata
Questo libro presenta i leggendari gioielli e gli oggetti preziosi di Van Cleef & Arpels nel loro rapporto con il tempo, la natura e l'amore. Il tempo è un elemento cardine tanto per la creatività quanto per la manifattura: plasma la forma degli oggetti, determina la loro funzione e utilità sociale, definisce lo stile, la scelta dei materiali e delle tecniche, indica l'origine, stratifica il gusto e rivela il contesto. Il tempo è interpretato secondo otto valori che traggono ispirazione dalle "Lezioni americane, Sei proposte per il prossimo millennio" di Italo Calvino per rendere omaggio alle icone di Van Cleef & Arpels, dai capolavori Déco all'incredibile Zip o alla tecnica del Serti Mystérieux fino alle Minaudières, alcune tra le innovazioni più importanti nella storia della gioielleria del XX secolo. La natura ha un ruolo altrettanto importante per la Maison, in quanto costante ispirazione e omaggio, incarnata dalle gemme uniche e dai capolavori senza tempo ispirati alla flora e alla fauna. Van Cleef & Arpels si fonda sull'amore, la più potente energia del mondo. Ogni oggetto è realizzato artigianalmente con amore e i gioielli di Van Cleef & Arpels hanno suggellato alcune delle storie d'amore più leggendarie del secolo. In un saggio storico e critico, accompagnato da una selezione iconografica di magnifici gioielli, oggetti preziosi e materiali d'archivio inediti, questo volume descrive gli eterni valori del tempo, della natura e dell'amore di Van Cleef & Arpels.
EUR 47.50
Barça. Més que un club. 120 years 1899-2019. Ediz. inglese. Ediz. illustrata
Barça. Més que un club. 120 años 1899-2019. Ediz. spagnola. Ediz. illustrata
Thomas Stearns alla Venini 1960-1962. Ediz. illustrata
Alla fine del 1960 Thomas Stearns (1936-2006) giunse a Murano, con una borsa di studio del governo italiano e una Fulbright Travel Grant, per sviluppare le sue ricerche sul vetro, avviate durante gli anni della sua formazione prima alla Vemphis Academy of Art e successivamente alla prestigiosa Cranbrook Academy of Art, Bloomfield Hills, MI. Grazie alla notevole apertura di Ludovico de Santillana - succeduto nella direzione della vetreria a Paolo Venini dopo la sua morte (1959) -, l'artista americano poté sperimentare le potenzialità del vetro soffiato avvalendosi della straordinaria perizia di "Checco" Ongaro, unico tra i maestri che si rese disponibile alla realizzazione dei suoi progetti. Durante i due anni di permanenza alla Venini, dove dalla fine del 1961 fu assunto come guest designer, Stearns ebbe la possibilità di dedicarsi alle sue ricerche artistiche, accanto alle quali sviluppò anche serie di carattere commerciale. Egli realizzò opere estremamente originali, spesso distinguibili per le forme asimmetriche e organiche e l'impiego di colori opachi di grande matericità, generalmente accostati al vetro trasparente. Nel 1962, in occasione della XXXI triennale di Venezia, la Venini scelse di presentare anche sei pezzi dell'artista giudicati meritevoli della medaglia d'oro, che però non gli venne assegnata quando si seppe che l'autore non era italiano. Il volume illustra per la prima volta l'intera produzione vetraria di Thomas Stearns, che comprende prove, prototipi, pezzi unici, piccole serie, ma anche manufatti entrati nel catalogo della fornace. Si passa da opere come il celebre "Cappello del Doge" alle suggestive "Facciate di Venezia" per arrivare alla "Sentinella di Venezia", straordinaria scultura in vetro di grande ricchezza policroma che rappresenta l'apice della sua ricerca artistica compiuta a Murano.
EUR 56.05
Leonor Antunes. The last days in Galliate. Ediz. italiana e inglese
Con le sue sculture Leonor Antunes (Lisbona, 1972) reinterpreta la storia dell'arte, del design e dell'architettura del XX secolo, e in particolare la tradizione del Modernismo, nelle sue istanze più radicali e di sperimentazione. Ispirandosi al lavoro di artisti, architetti e designer, Antunes conduce un'attenta ricerca sui loro progetti, ne studia le proporzioni e misure e, selezionati alcuni dettagli e frammenti, li trasforma in nuove forme ed eleganti opere d'arte. Create in materiali naturali e organici su cui restano visibili i segni del passare del tempo (come corda, legno, cuoio, ottone, gomma e sughero), le sue sculture fanno ricorso esclusivamente a tecniche di lavorazione artigianali e vernacolari, in netta contrapposizione alla produzione di massa, e nel tentativo continuo di preservare e tramandare saperi e conoscenze tradizionali. Milano e la sua ricca tradizione modernista, in particolare il lavoro degli architetti Franca Helg (1920-1989) e Franco Albini (1905-1977), costituiscono una fonte di grande ispirazione per l'artista che intreccia le loro storie al retaggio culturale di aziende come Pirelli e Olivetti e ai progetti realizzati in collaborazione con la casa manifatturiera Bonacina, tutt'oggi attiva nella produzione di mobili ed elementi di arredo in giunco e midollino. Leonor Antunes, interrogandosi sul significato degli oggetti di uso quotidiano e sul ruolo sociale dell'arte e del design come mezzi di emancipazione e di miglioramento della qualità della vita, crea un complesso e stratificato racconto visivo che guida il visitatore all'interno di un'inedita coreografia. \r\nGià protagonista della scorsa edizione, Leonor Antunes rappresenta il Portogallo alla Biennale d'Arte di Venezia 2019 con un progetto sulla storia dell'architettura veneziana del Novecento.
EUR 28.50
Anri Sala. As you go. Ediz, italiana e inglese. Ediz. a colori
Anri Sala (Tirana, 1974) realizza installazioni filmiche e musicali, sculture, fotografie e disegni che indagano le fratture, gli intervalli, le sovrapposizioni e gli echi attraverso i quali la realtà si snoda nel tempo e gli eventi acquisiscono significato. L'artista utilizza lo spazio architettonico per modulare elementi visivi, sonori e tattili al fine di generare nuove interpretazioni del reale e inedite possibilità percettive. Il riferimento alla musica è parte integrante della sua ricerca e uno degli elementi che accomunano le sue opere più recenti. Questo catalogo approfondisce "As you go", l'inedito progetto ideato da Sala per il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea nella forma di una mostra che si configura anche come un'unica nuova opera, estesa nel tempo e nello spazio espositivo e capace di coinvolgere gli spettatori in un'esperienza percettiva senza precedenti. Oltre che nuovi testi di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, il volume include la più ricca selezione di scritti dell'artista mai pubblicata. Il catalogo è corredato da una cronologia scientifica delle mostre personali e collettive e da un'antologia di saggi critici relativa all'intero percorso di Sala, dal 2000 al presente, con testi di Natalie Bell, Svetlana Boym, Julia Garimorth, Boris Groys, Christine Macel, Edi Muka, Molly Nesbit, Hans Ulrich Obrist, Philippe Parreno, Vladimir Perisic, Nicolaus Schafhausen, Noam Segal, Joshua Simon e Peter Szendy.
EUR 42.75
Francesco Arena, 5468 giorni. Ediz. illustrata
Il volume racconta le tappe più significative di due decenni di carriera dell'artista attraverso oltre sessanta opere.\r\n\r\n5.468 giorni sono quelli che intercorrono tra le date della prima e dell'ultima opera di Francesco Arena documentate in questa monografia. Il libro raccoglie una selezione di oltre sessanta opere realizzate da Francesco Arena dal 2004 al 2019, oltre ai due testi critici di Vincenzo De Bellis (curatore e direttore associato dei programmi del Walker Art Center di Minneapolis) e Jacopo Crivelli Visconti (curatore della 34 Biennale di San Paolo). Questi saggi analizzano i temi fondamentali della ricerca dell'artista come il rapporto tra l'uomo e il tempo e di come questo condizioni gli spazi nei quali viviamo. La monografia è completata da una conversazione tra Francesco Arena e Ines Goldbach («Perduto nel significato») e dalle schede tecniche di tutte le opere, corredate di immagini e brevi testi redatti direttamente dall'artista. Formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978) vive e lavora a Cassano delle Murge in provincia di Bari e da lì si confronta con la storia generando forme scultoree essenziali e metaforiche. La sua ricerca si muove spesso lungo due binari - quello della storia collettiva, in particolare nazionale, e quello della storia personale - che formano due linee che si toccano, si sovrappongono, si incrociano. Nelle sue performance, installazioni e sculture, la cronaca “in-forma” gli oggetti, siano essi oggetti del quotidiano - agende, sigari, mobili da salotto - o realizzati con materiali tradizionali della scultura (marmo, ardesia, bronzo).
EUR 57.00
Andy Warhol. Profano come sacro. Icone su carta del genio della Pop Art. Ediz. italiana e inglese
Il volume propone sessanta opere del maestro americano che raccontano le sue vicende artistiche e personali: opere grafiche, firmate rigorosamente con il suo pennarello nero, da uno dei più grandi maestri dell'ultimo secolo, Andy Warhol, icona pop, disegnatore, grafico, pubblicista, fotografo, regista, produttore, impresario, artista del business. Un percorso completo che offre la possibilità di osservare i mille volti di Andy Warhol, di cogliere i significati più profondi della sua produzione artistica e che consente di ammirare i capolavori che hanno fatto la storia della Pop Art americana. Warhol uomo e Warhol artista sono qui perfettamente rappresentati da sessanta capolavori conosciuti in tutto il mondo e che lo hanno reso uno degli gli artisti più importanti e rivoluzionari dell'arte del Novecento.
EUR 23.75
Chiara Dynys. Ediz. italiana e inglese
Il volume, a cura di Giorgio Verzotti, ripercorre l'intera produzione dell'artista con un taglio critico inedito basato sui concetti di "Spazi - Luce", "Dualità", "Nord - Sud del mondo" e "Fabula". Tutta la più importante produzione di Chiara Dynys è raccontata attraverso le fotografie di still-life e dei grandi allestimenti museali che l'hanno vista protagonista lungo la sua carriera. Il libro (in edizione bilingue italiano-inglese) è in edizione speciale a tiratura limitata di 500 copie inserite in un cofanetto in plexiglass studiato ad hoc dall'artista. Il cofanetto riprende la serie Look at You, tra le più note della Dynys, ed è concepito per vivere separatamente dal volume come una vera e propria scultura: una esclusiva teca in plexiglas con fondo riflettente che, grazie all'argentatura che nasconde un monocromo, inganna la percezione di chi lo guarda. Chiara Dynys è nata a Mantova e lavora a Milano. Sin dall'inizio della sua attività, nei primi anni Novanta, ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili a un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell'anomalia, della variante, della "soglia" che consente alla mente di passare dalla realtà umana a uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia. Chiara Dynys ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni culturali pubbliche e private italiane ed estere.
EUR 114.00
L' ultima cena dopo Leonardo. Anish Kapoor, Roberto Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue Minjun- The last supper after Leonardo. Ediz. a colori
Lo smembramento del "corpo sacro" dell'Ultima Cena di Leonardo a opera di artisti alla ricerca dei misteri che questo grande dipinto murale ancora racchiude ci può regalare infinite rivelazioni, come questa mostra e gli esempi portati in questo libro testimoniano. L'ampia indagine critica sulle opere degli artisti che hanno guardato al dipinto di Santa Maria delle Grazie di Milano - Salvador Dalí, Shusaku Arakawa, Mary Beth Edelson, Marlene Dumas, Andy Warhol, Andres Serrano, Vik Muniz, Hiroshi Sugimoto, Zhang Huan, Zeng Fanzhi, Wang Guangyi, Yue Minjun, Robert Longo, Anish Kapoor, Masbedo e Nicola Samorì - e le interviste inedite agli artisti presenti in mostra fanno di questo libro un documento sulla capacità generativa dell'opera di Leonardo.
EUR 27.55
La stanza di Filippo de Pisis. Luigi Vittorio Fossati e la sua collezione. Ediz. italiana e inglese
Roma, 1944. Una stanza colma di arredi e oggetti preziosi, con quadri alle pareti, quasi tutti di un unico pittore: la stanza di Filippo de Pisis. La collezione è l'effetto di un sodalizio virtuoso tra pittori che dipingono e scrivono, letterati appassionati di immagini e musica, cultori delle arti e bibliofili: Luigi Vittorio Fossati Bellani ne è l'animatore. La mostra riunisce per la prima volta la collezione di opere, alcune mai esposte al pubblico, che Fossati Bellani aveva raccolto e allestito nella sua casa di Roma. L'esposizione, organizzata a Villa Necchi Campiglio grazie al FAI - Fondo Ambiente Italiano, è un omaggio al collezionista e alla sua passione per l'opera di Filippo de Pisis, che amava affiancare alle raffinate tele di Antonio Antony de Witt, Ottone Rosai, Alberto Savinio.
EUR 21.00
La dinastia. 25 anni di Hockey Club Milano Quanta. Ediz. illustrata
Hockey. Strana parola, di etimologia incerta. E, in ambito sportivo, di molteplice utilizzo: prato, ghiaccio, pista. E inline: uno sport giovane, dinamico, divertente e alla portata di tutti. Nella sua massima espressione italiana, l'hockey inline ha sede al Quanta Club di Milano. Lì c'è la casa della squadra più vincente nella storia di questo sport, l'Hockey Club Milano Quanta. Venticinque trofei in venticinque anni: un'avventura iniziata sul ghiaccio dell'Agorà come Hockey Club Milano 24 e proseguita al Quanta Club sui pattini in linea. Questo libro ripercorre le imprese dei Rinoceronti rossoblu, dalle finali beffa contro il Bolzano su ghiaccio a metà degli anni novanta, fino all'incredibile sequenza di successi nell'inline che prosegue ininterrotta dal 2012. Una dinastia appassionante, destinata a lasciare un segno indelebile nella storia dello sport nazionale.
EUR 38.00
Mito. Dei ed eroi. Ediz. a colori
Un palazzo la cui decorazione murale racchiude un prezioso bagaglio di memorie e di bellezza, ispirata principalmente al mondo antico, apre i suoi portali a una mostra dedicata al tema intramontabile del mito, attraverso la sua continua riscrittura nel tempo, dalle origini al neoclassicismo. L'edificio barocco, consacrato simbolicamente ad Apollo, diventa scrigno di una magnifica selezione di capolavori legati in modo profondo anche ad altri protagonisti dello spazio simbolico dell'antica "Casa Montanara": Ercole, Atena, Achille, Niobe, Marsia, Alessandro Magno. Custodi e testimoni, nel bene e nel male, dei fondamenti etici della civiltà europea, queste presenze introducono lo sguardo verso una dimensione ideale in cui domina luminoso il connubio tra le arti, come forma di accesso a una conoscenza superiore. La mostra "Mito" è un doveroso atto di omaggio a Palazzo Leoni Montanari, a vent'anni dalla sua apertura al pubblico come prima sede delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo.
EUR 28.50
The art side of Kartell. Ediz. italiana e inglese
Il racconto di settant'anni di Kartell, impresa protagonista nel design e nella cultura del progetto che ha sempre sviluppato una relazione molto significativa con il mondo dell'arte e del pensiero creativo. "The Art Side of Kartell" indaga la relazione tra Kartell e il mondo dell'arte. Un mondo che si è sempre, fin dagli esordi, avvicinato al marchio essendo l'evoluzione dell'arte, per certi versi, speculare all'evoluzione di Kartell. Attraverso un percorso narrativo che include alcuni dei capitoli più importanti della produzione Kartell, si raccontano i cambiamenti della nostra società durante sette decenni, parallelamente all'evolversi delle varie correnti artistiche del '900 fino ai nuovi linguaggi espressivi contemporanei. Come spiega Ferruccio Laviani nel suo saggio "oggi, attraverso l'intera produzione Kartell, possiamo vedere come in uno specchio i cambiamenti della nostra società durante sette decenni: oggetti come la lampada KD 51/R di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, i Componibili di Anna Castelli Ferrieri o la Louis Ghost di Philippe Starck raccontano in modo quasi "giornalistico" il modernismo del dopoguerra, la rivoluzione giovanile degli anni sessanta e la riscoperta della filosofia borghese di inizio millennio e lo fanno attraverso la forma e l'evoluzione della tecnologia. È stato perciò del tutto naturale che Kartell e il design, quest'ultimo come forma espressiva, siano entrati in contatto direttamente o indirettamente con altri linguaggi, non ultimo quello dell'arte in tutte le sue declinazioni... Arte e design, Kartell e le espressioni artistiche del suo tempo: l'altra faccia di Kartell appunto." Pubblicato in occasione della mostra milanese, il volume offre un momento di confronto tra arte e design, creatività e produzione e presenta i contributi di Ferruccio Laviani (The Art Side of Kartell), Francesco Bonami (Trasparente rococò), Giovanni Gastel (Le magiche icone di Kartell) e Rita Selvaggio (Ouroboros).
EUR 28.50
Sean Scully. Human. Ediz. a colori
Pubblicata in occasione dell'esposizione veneziana, la monografia riunisce opere recenti e nuovi pezzi del celebre artista astratto che ha creato una serie di nuove sculture, dipinti, disegni e acquerelli direttamente ispirati all'Abbazia di San Giorgio Maggiore dei monaci, alle loro vaste collezioni miniate di manoscritti e alla chiesa benedettina del XVI secolo. Opere caratterizzate dal vocabolario visivo istantaneo e riconoscibile di Scully delle strisce orizzontali e verticali, che rispecchia cinquanta anni di costante affinazione. Fulcro della mostra, la nuova e imponente Opulent Ascension, una scultura site-specific alta oltre dieci metri, realizzata dalla sovrapposizione di diversi moduli ricoperti da tessuto colorato: le diverse cromie suggeriscono visivamente i gradini di una scala monumentale, ascendente, che conduce verso l'alto e che rivela ben presto il genio dell'artista, sempre capace di sorprenderci con nuove formule stilistiche e richiami simbolici. Un'opera vertiginosa, carismatica che catalizza l'osservatore conducendolo al fulcro dell'idea creativa dell'artista e che incarna la convinzione di Scully che il suo lavoro possa fungere da canale tra il mondo fisico che possiamo vedere e quello trascendente a cui aspira l'anima. Edizione in lingua inglese (con testi italiani in appendice). Catalogo della mostra (Venezia, Abbazia di San Giorgio Maggiore, 8 maggio - 13 ottobre 2019)
EUR 52.25
Le civiltà e il Mediterraneo. Ediz. illustrata
Un complesso di oltre cinquecentocinquanta reperti dall'Età Neolitica alla Tarda Antichità è il fulcro di "Le Civiltà e il Mediterraneo", mostra internazionale presentata a Cagliari presso il Museo Archeologico e Palazzo di Città. Un invito a scoprire la centralità della Sardegna all'interno delle millenarie rotte e vie di scambio attraverso le quali, proprio sulle coste del Mar Mediterraneo, si sono diffusi idee, modelli culturali, tecniche e manufatti. I reperti provenienti dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, dal Museum für Vor und Frühgeschichte di Berlino, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal Musée National du Bardo di Tunisi, dal Museo Archeologico di Salonicco e dal Polo Museale della Sardegna, con i Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Sassari e Nuoro, danno vita a un racconto dove si intrecciano scoperte e territori, consonanze e singolarità tra culture diverse, che hanno popolato il bacino del Mediterraneo ma anche le regioni del Caucaso, con le quali, in mostra, si evidenziano possibili contatti o sviluppi paralleli. Una storia lunga e spettacolare che attraversa le epoche, un percorso tra manufatti di eccezionale valore e qualità che riportano alle origini dell'uomo e alla conoscenza della sua evoluzione.
EUR 21.75