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Il chiostro del Bramante e le «Sibille» di Raffaello
Una guida che permette di immergersi completamente nello spirito della cultura rinascimentale, svelando i segreti di un luogo unico nel suo genere. Non sono molti i luoghi di Roma dove è possibile assaporare la perfezione dell'architettura realizzata nel primo Rinascimento. Uno di questi è il Chiostro del Bramante, capolavoro che inaugura il 1500 e diventa motivo di ispirazione per i grandi maestri che giungeranno a Roma nel giro di pochi anni, Michelangelo e Raffaello su tutti. Il chiostro, luogo dalla tradizione secolare, diventa con Bramante uno spazio in cui mettere a frutto lo studio dell'armonia elaborata sui principi vitruviani di firmitas, utilitas e venustas, solidità, funzionalità ed eleganza. Nelle sue arcate perfette l'architetto plasma un sistema di illusione ottica che favorisce l'armonizzazione delle forme, messa a punto dall'occhio umano, un principio che sarà ripetuto in scala monumentale dagli architetti delle generazioni successive. Quando Pietro da Cortona oltre un secolo dopo sarà chiamato a rimettere le mani sul complesso di Santa Maria della Pace, annesso al Chiostro, farà tesoro della grande esperienza bramantesca e si servirà dei principi di simmetria ed equilibrio per allestire un artificio barocco di grande fascino. La guida permette di immergersi nello spirito della cultura rinascimentale e svelerà tutti i dettagli più curiosi e affascinanti di questo luogo, muovendosi tra riferimenti storici e aneddoti che riguardano i protagonisti e il loro intervento in questo angolo di Roma, dove molto poco è cambiato negli ultimi quattrocento anni.
EUR 11.40
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Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
In età romana Brescia - Brixia - era una delle città più importanti dell'Italia settentrionale, situata lungo la cosiddetta via Gallica, che collegava alcuni tra i più significativi centri di origine celtica a nord del Po, allo sbocco di vallate alpine di antico insediamento (la valle Camonica e la valle Trompia), tra il lago d'Iseo e il lago di Garda, e immediatamente a nord di una fertile ed estesa area di pianura, organizzata a partire dall'età augustea con imponenti lavori di ottimizzazione agraria (centuriazioni). Nell'area archeologica situata al centro del tessuto urbano sono ancora visibili gli edifici più antichi e più significativi della città: il santuario di età repubblicana (I secolo a.C.), il Capitolium (73 d.C.), il teatro (I-III secolo d.C.), il tratto del lastricato del decumano massimo, su cui insiste oggi via dei Musei. Oltre a questi edifici di età romana, fanno parte dell'area anche palazzi nobiliari di età medievale, rinascimentale e moderna, importati e cresciuti direttamente sulle rovine antiche (palazzo Maggi Gambara e casa Pallaveri, entrambi di proprietà comunale). Nel 1830, a seguito di scavi intrapresi in quest'area, nel Capitolium fu posta la sede del Museo Patrio, a inaugurare la vocazione museale di quest'area e la storia stessa dei musei di Brescia. Dal 1998, è stato avviato un progetto organico di recupero dell'area archeologica volto a un completo recupero archeologico e architettonico, nella sua valorizzazione e nella completa e definitiva apertura alla fruizione pubblica. Così da restituire al pubblico la più importante porzione urbana della città di epoca antica e completare un percorso archeologico tra i più significativi e meglio conservati d'Italia, riconosciuto Patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 2011. Nel volume i seguenti testi: Archeologia, città e musei. Una storia che parte da lontano, La visita dell'area archeologica, L'area archeologica dopo...
I macchiaioli. Una rivoluzione en plein air. Ediz. a colori
Nella seconda metà dell'Ottocento Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa, vero e proprio punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere dal vero, secondo nuovi criteri di rappresentazione della realtà: sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Cristiano Banti, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega... i futuri "macchiaioli". Sull'esempio della scuola di Barbizon, i pittori macchiaioli escono a dipingere en plein air, trasformando radicalmente l'idea di pittura di paesaggio e anticipando, per molti aspetti, le ricerche degli impressionisti francesi. Ma la loro azione di rinnovamento dell'arte italiana si estende anche ad altri generi pittorici: loro campi di sperimentazione sono il soggetto storico e quello tratto dalla vita quotidiana. In pieno Risorgimento, in un periodo straordinario per la storia italiana, i macchiaioli sovvertono le consuetudini artistiche, accendendo una rivoluzione che si rivelerà fondamentale per la nascita della pittura moderna.
EUR 26.60
Arte al tempo del coronavirus. Ediz. illustrata
Il volume documenta un periodo storico in cui all'arte è stato affidato il compito di condividere un messaggio di luce e di speranza attraverso arcobaleni di colori e di pensieri. Protagonisti di questo volume sono centinaia di artisti che, con testimonianze e opere d'arte condivise durante la pandemia da Coronavirus, raccontano un lasso di tempo che ha condizionato la vita di migliaia di persone. Le opere d'arte prodotte in questa emergenza, che ha coperto quasi tutto il 2020 e ancora non si è ancora del tutto esaurita, ci permettono di leggere il forzato isolamento come un periodo produttivo sul piano creativo. Uno spazio significativo è dedicato alle riflessioni di tutti gli stakeholder del mercato dell'arte, quali collezionisti, rappresentanti di gallerie, case d'asta, musei pubblici e privati, operatori ed esperti di settore, chiamati a esprimere la propria opinione sugli impatti della pandemia sul mercato dell'arte e, più in generale, sul mondo della cultura artistica. Il volume è quindi una fotografia dell'arte intesa in ogni suo aspetto - di creazione come di fruizione - ai tempi del Covid-19, e uno strumento di approfondimento utile a tracciare nuove vie di reazione, nuovi modi per affrontare la crisi e trovare soluzioni nel sistema dell'arte e nel mondo della cultura.
EUR 33.25
Crowns. My Hair, My Soul, My Freedom
Bellezza e libertà di espressione attraverso le acconciature scultoree, simbolo di emancipazione delle donne afroamericane.Sandro Miller è un fotografo americano noto al pubblico di tutto il mondo per lo straordinario lavoro fotografico fatto con John Malkovich. Le radici di Miller affondando in Italia, Germania e America, mentre quelle di sua moglie, Claude-Aline Nazaire, sono ad Haiti, nella Repubblica Dominicana e in America. L'incontro tra l'ispirazione artistica e la capacità ritrattistica di Miller unite alla bellezza della moglie, ha dato vita a un monumento fotografico che raccoglie e rinnova la tradizione nera. Miller ha documentato come le donne afroamericane dichiarino la propria libertà gestendo e lavorando sui propri capelli, creando vere e proprie sculture. Ogni ritratto in questo progetto riconosce e onora il potere inventivo e la bellezza delle donne celebrandone, allo stesso tempo, la resistenza sociale e la memoria culturale.
EUR 61.75
Heliopolis 21. Architettura: tra natura e artificio. Ediz. illustrata
Il volume, chiamato a raccontare il perché e il come della progettualità di Heliopolis 21, consegna al lettore una visione che muove da ciò che non è umano: l'ambiente che ci circonda, il paesaggio, l'energia, il suolo, le cose. L'uomo non è solo, vive in continua relazione con l'altro, con quanto anima la realtà e con l'inanimato. L'utilità non è quindi progettare uno spazio per l'umano, ma costruire una dimensione dell'essere, tracciando un'evoluzione della condizione dell'uomo. I progetti illustrati e i saggi esposti nel libro raccontano di uno sconfinamento tra vecchio e nuovo, tra naturale, artificiale e tecnologico. Fondato da Alessandro Melis (curatore del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia) e Gian Luigi Melis, Heliopolis 21 è uno studio di progettazione noto a livello internazionale per l'alto tasso d'innovazione tecnologica e attenzione climatico-ambientale dei suoi interventi. Heliopolis 21 (con partner Nico Panizzi, associati Ilaria Fruzzetti, Filippo Mariani e Laura Luperi, e un team formato da una decina di ingegneri e architetti) è stato responsabile del progetto di allestimento generale del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia (2021) all'insegna del riuso, del riciclo e della resilienza. Impegnato in Italia, Messico, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Nuova Zelanda, lo studio è attivo nei campi dell'architettura sostenibile, dell'urbanistica, del paesaggio, della ricerca, dell'educazione universitaria e della gestione di processi partecipativi, con sedi a Pisa, Portsmouth e Berlino. Tra i progetti più rilevanti, il Polo fieristico e il nuovo Palasport di Riva del Garda (Trento), il nuovo Ospedale di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza della Fondazione Stella Maris a Pisa, il nuovo polo didattico dell'Università di Pisa: SR1938 Polo della Memoria, e il Centro polifunzionale di Fonte Mazzola a Peccioli (Pisa), mentre numerosi sono i...
Heavy metal. Acciaio, oro e polvere da sparo al Museo Marzoli. Ediz. illustrata
Quando Luigi Marzoli, imprenditore di successo di Palazzolo sull'Oglio, morì nel 1965, la sua celebre collezione di armi e armature, considerata la più significativa d'Europa, passò per volontà testamentaria al Comune di Brescia che, con questo ricco lascito, progettò un museo all'interno del Mastio Visconteo del Castello. Inaugurato nel 1988, il museo vide subito l'interesse dei più grandi esperti di armi antiche, non solo per l'alta qualità delle opere ma soprattutto perché Luigi Marzoli era riuscito a raccogliere nel corso della sua vita le più belle e importanti armi e armature della grande tradizione armiera bresciana. A trent'anni dall'inaugurazione del museo, la collezione Marzoli e i suoi oggetti continuano ad attirare l'interesse di studiosi e appassionati. Grazie anche a nuovi metodi e strumenti di ricerca che abbracciano differenti discipline, dall'ingegneria dei materiali alla storia dell'arte, i ventuno contributi che compongono questo volume, partendo proprio dall'analisi di alcuni capolavori della collezione, forniscono preziose e inedite informazioni, permettendo di ricostruire le storie di eccellenza artigianale e imprenditoriale che, dal Quattrocento ai giorni nostri, hanno reso la produzione armiera bresciana celebre nel mondo.
EUR 28.50
CB Hoyo. I didn't know how to name this. Ediz. illustrata
CB Hoyo è il giovane e indisciplinato artista cubano che ha fatto irruzione sulla scena artistica nel 2017, cavalcando l'onda virale dei social media. Spinto dall'istinto naturale e dal talento grezzo, questo artista autodidatta ha costruito una pratica multidisciplinare che lo ha reso uno dei migliori artisti emergenti sul mercato. Hoyo è uno di quei rari artisti il cui lavoro ha un'eco ampia e diversificata grazie all'esplorazione umoristica che fa di pensieri e comportamenti umani. Il suo commento semplice e prolifico è frutto di osservazioni e preoccupazioni: l'artista cattura l'essenza della società contemporanea, sfidando le percezioni precondizionate degli spettatori e creando, così, uno stato di accresciuta consapevolezza per riflettere sulla nuova, bizzarra normalità in cui viviamo.
EUR 22.50
Non solo kimono. Come il Giappone ha rivoluzionato la moda italiana
La moda italiana tra influenze e suggestioni orientali: questo libro racconta gli influssi dell'arte e dell'abbigliamento giapponese tra stoffe, colori, tagli e atmosfere. Quando si considera l'abbigliamento giapponese, il pensiero corre subito al kimono, che ha riscosso uno straordinario successo in Europa e in Italia fin dal tardo Ottocento. Da allora il suo taglio e i suoi motivi decorativi sono diventati fonte di ispirazione per gli stilisti desiderosi di proporre abiti con forme e decorazioni sconosciute alla tradizione sartoriale occidentale. Ma il kimono non è stato l'unico aspetto della moda nipponica a rivoluzionare lo stile italiano. A partire dagli anni Settanta, i fashion designer giapponesi d'avanguardia (Kenzo Takada, Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo) con i loro abiti informi e asimmetrici hanno sovvertito i tradizionali canoni estetici e sono diventati un punto di riferimento anche in Italia per i creatori di moda anticonformisti. Tra la fine del Novecento e l'inizio del nuovo millennio si sono poi diffuse in Italia le subculture giapponesi, dalla moda kawaii ai cosplayers, alle Lolita. Il volume è corredato da un ricco apparato iconografico, con immagini tratte da riviste di moda, fotografie e bozzetti provenienti dagli archivi dei musei e delle case di moda. Con una prefazione di Akiko Fukai, direttrice e Curator Emeritus del Kyoto Costume Institute, massima esperta del giapponismo nella moda. Docente e studiosa di storia della moda, Laura Dimitrio ha compiuto studi specifici sul giapponismo e sulla moda italiana del Novecento. Tra le sue pubblicazioni vi sono saggi sul giapponismo italiano, sui costumi per la prima rappresentazione di Madama Butterfly e sulla condizione di lavoro delle sarte nel XX secolo.
EUR 43.70
Orsetto Ice e il soffio ribollente
Una serie di cinque libri racconta, attraverso le avventure di un orsetto, i problemi ecologici che il nostro pianeta deve affrontare e risolvere per potersi mantenere in vita Il Mondo di Ice racconta il viaggio di un cucciolo di Orso Polare che vive al Polo Nord. Nel suo viaggio in cinque libri, dal Polo Nord a New York, il piccolo orsetto Ice scoprirà cos'è il riscaldamento globale, l'accumulo di plastica e rifiuti nei mari, la deforestazione e l'inquinamento. Nel primo libro, Ice viene scelto per aiutare un cucciolo di foca, rimasto intrappolato dal crollo di un gigantesco iceberg. Mentre striscia all'interno dell'unico passaggio ancora percorribile, Ice si rende conto con stupore che il ghiaccio intorno a sé si sta sciogliendo e si chiede come sia possibile. Decide così di recarsi all'ONU per cercare aiuto contro "il soffio ribollente", il vento caldo del riscaldamento globale, creato dal Malvagio Stregone (l'uomo). Età di lettura: da 7 anni.
EUR 16.15
Orsetto Ice e la terra che brucia
Il secondo volume della serie di Orsetto Ice porta i giovani lettori a scoprire un nuovo problema ecologico, quello degli incendi che devastano la flora e la fauna del nostro pianeta Il viaggio di Ice in direzione dell'ONU viene interrotto quando l'orsetto riceve una chiamata di aiuto dal Sud Africa. La mamma dell'elefantino Farfallino è stata presa prigioniera dai bracconieri. Al termine dell'avventura l'orsetto si imbarca in direzione del Brasile dove, trovatosi intrappolato in un terribile incendio nel cuore della foresta Amazzonica, è testimone degli effetti devastanti che il fuoco ha sugli animali e anche questa volta cercherà di portare il suo aiuto. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 16.15
Orsetto Ice e i il malvagio stregone
Osetto Ice si trova ad affrontare la marea nera causata da un versamento di petrolio. Arrivato sulle coste della Louisiana cerca, con l'aiuto di una bambina, di portare soccorso agli animali intrappolati sulle spiagge dal petrolio. Successivamente, dopo un lungo viaggio, il cucciolo arriva a New York e finalmente riesce a raccontare agli uomini tutto ciò che ha vissuto riportando loro non solo il grido d'aiuto degli orsi polari, ma anche quello degli altri animali e, più in generale, della Terra. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 16.15
L' arte del manifesto giapponese. Ediz. illustrata
Il volume più completo, finora mai realizzato, sul graphic design giapponese. Il volume vuole colmare una lacuna sulla storia del graphic design giapponese, quella relativa ai primi due decenni del nuovo millennio, raccontando da un lato il passato, con l'opera dei grandi maestri, e dall'altro esplorando nuovi nomi e tendenze. Il volume comprende 85 grafici e 756 poster. È il volume più completo sull'argomento, ma pubblicato finora. Si ritiene che i manifesti contemporanei giapponesi siano iniziati a metà degli anni '50, dopo la seconda guerra mondiale e dopo un periodo di depressione, post-militarismo e post-autarchia. La nuova modalità espressiva, in quegli anni, venne alimentata da stimoli provenienti dall'estero, ma reinterpreta anche temi e colori della tradizione, portandoli nella modernità. Dal dopoguerra, il Giappone ha visto una rapida evoluzione nelle arti: pittura, architettura, scultura, grafica, teatro, musica e cinema. Influenze, assimilazioni, trasformazioni, nuovi processi creativi hanno dato origine a una grande quantità di movimenti culturali e artistici. In questo dedalo di forme espressive, la grafica è diventata uno strumento prezioso per tracciare e seguire il filo della creatività nazionale. Dalla "nascita" della grafica giapponese arrivando a Tokyo 2020, questo volume intende dare una visione ampia delle tendenze, dei cambiamenti estetici e della storia del design grafico in Giappone.
EUR 52.25
Qualche inverno prima. Iconografia delle stagioni
L'iconografia delle stagioni in tre momenti della storia dell'arte: l'Impero romano e il tardoantico, il Medioevo e il Rinascimento palladiano.Le Stagioni sono quattro: per ragioni astronomiche, per computo cronologico e meteorologico correnti. Quattro periodi in cui si ripartisce il percorso del Sole nell'Anno, scandito da quattro stationes. La dizione in lingua latina produce in italiano 'stazione' e 'stagione': la prima è diventata di banale uso pratico, mantenendo il significato di "stare fermi"; la seconda, pur esito di una corruzione fonetica 'volgare', produce un risultato più dolce e più 'elegante', sia nella pronuncia sia nel significato. Si parte dunque dal significato della parola per addentrarsi nel magico mondo delle stagioni. In questo volume Fernando Rigon Forte affronta il tema, complesso e affascinante, dell'iconografia delle stagioni in tre momenti precisi della storia dell'arte: l'impero romano e il tardo antico, il Medioevo e il Rinascimento. Un viaggio che parte dall'inverno che per gli occidentali (scriveva Teopompo) era Crono, il più lento, il più esterno dei sette pianeti: l'inverno era il Tempo stesso, al quale quale tutto si poteva ricondurre.
EUR 33.25
Giovanni Nonnis. L'arte della reinvenzione del mito. Ediz. illustrata
«Quale artista meglio di Nonnis, come è stato giustamente notato, ha proposto nel secondo Novecento nuova arte sarda di genere anticlassico e planare, in piena coerenza storica con quella delineata da Maltese e Serra? Eccola, di nuovo, l'attualità di Nonnis proiettata in uno scenario ideale di arcaismo senza tempo che non disdegna l'uso della materia anomala o preziosa, in contrasto solo apparente con la ruvidità degli impaginati, quasi che il massimo della modernità non possa che coincidere con l'antico più remoto, l'originalità della proposta con la spersonalizzazione del discorso, l'ordine costituente dell'impianto visuale con l'imprevedibilità creativa dell'istinto. Ecco la risposta equilibrata a chi, fra gli anni sessanta e settanta, quelli in Sardegna del massimo slancio verso la modernità (Nonnis si è nel frattempo trasferito nella "capitale" Cagliari, reduce da diversi viaggi di aggiornamento in Italia e all'estero), pretendeva scelte più radicali fra "sardità" e "italianità", tradizione e innovazione, localismo e internazionalismo, destinazione colta e popolare. L'anima estetica più autentica della Sardegna sta nella sua disponibilità a farsi decorazione potenzialmente infinita nelle manifestazioni come nelle varianti, arte non tanto per luoghi particolari, in questo senso eletti (la galleria, il museo), ma applicabile al quotidiano, così come già avevano capito, per esempio, i Melis. Chissà dove sarebbe potuto ancora arrivare, l'espressionismo antropologico di Giovanni Nonnis, se la storia, quella che lo riguardava più direttamente, non avesse deciso all'improvviso di voltargli le spalle. Presto, troppo presto.» (Vittorio Sgarbi)
EUR 45.60
La sacra famiglia della Cascata di Ridolfo del Ghirlandaio. Ediz. illustrata
La Sacra Famiglia della Cascata, tavola inedita di Ridolfo del Ghirlandaio, costituisce una sorta di spartiacque tra due fasi e stili differenti che è possibile discernere nell'ambito della produzione artistica del pittore fiorentino e della sua bottega. Il volume è il frutto di indagini condotte da un gruppo interdisciplinare che comprende storici ed esperti dell'arte del Rinascimento, restauratori, studiosi del costume e della moda del Cinquecento e ricercatori del CNR di Perugia, Napoli e Firenze. La disamina delle risultanze ha permesso l'attribuzione del dipinto e la sua collocazione culturale e storica, oltre a illustrarne le fasi di esecuzione, identificando in questa tavola una traccia, di alto profilo artistico, di quella storia che portò i Medici a stabilire un asse politico-culturale tra Firenze e Roma. A eccezione, infatti, della brevissima parentesi di pontificato di Adriano VI (1522-1523), il predominio della potente famiglia di banchieri fiorentini sulle due città si concretizzò per circa un ventennio, a partire dal 1513 e sino al 1534, nel pontificato di Leone X prima e di Clemente VII poi. Al centro di questo progetto politico, che fece rivivere l'età dell'oro delle arti, delle tecniche e della cultura, ci fu il matrimonio tra Lorenzo il Magnifico e Clarice, rampolla dell'influente casata degli Orsini del ramo di Monterotondo. Seguendo le vicissitudini della tavola dipinta, si ripercorreranno gli anni in cui questa cittadina visse uno dei suoi massimi periodi di splendore, trovandosi coinvolta nelle vicende più significative del Rinascimento italiano, quasi fosse lei stessa l'anello nuziale che servì a unire Firenze e Roma. Grazie alla sua particolare posizione sullo scacchiere politico, Monterotondo vide arrivare numerose opere di straordinaria importanza e raffinatezza, come ad esempio il quadro di Ridolfo del Ghirlandaio di cui si narra la storia in questo volume.
EUR 28.50
Montagne. I giganti della terra
La montagna è simbolo di valori, sentimenti, stati d'animo e aspirazioni umane, nonché del rapporto tra uomo e natura che viene esplorato, descritto e riscoperto in questa nuova grande pubblicazione. Introduzione di Nives Mieroi. Partendo dalle più famose del pianeta, suddivise nei vari continenti, il libro presenta le vette dell'Himalaya e del Karakorum, che formano "il tetto del mondo". E si arriva fino in Patagonia, un luogo estremo, una frontiera dell'immaginazione ricca di scenari naturali che sembrano essere l'inizio e la fine di tutto. Attraverso le montagne, è possibile scoprire una nuova dimensione del continente africano, dalle scogliere a picco dei canyon dell'Atlante alle nevi del Kilimanjaro e Ruwenzori. Il grande nord dell'Alaska offre visioni di quel regno di gelo su cui il Denali, la montagna più alta del continente nordamericano, svetta per oltre 6.000 metri. L'Europa e le Alpi, con la magia delle Dolomiti, Patrimonio dell'Umanità Unesco dal 2009, chiudono lo straordinario viaggio tra le vette che da sempre affascinano l'uomo. Il lettore è accompagnato in questa straordinaria avventura da famosi compagni di viaggio che sono rimasti affascinati dal potere delle montagne e che ci hanno lasciato pagine immortali: citazioni di Dante Alighieri, John Muir, Paulo Coelho, Victor Hugo, Lord Byron, Jane Austen, Friedrich Nietzsche, William Shakespeare, Jeanne Moreau, JRR Tolkien e Haruki.
EUR 47.50
A.B.O. Theatron. L'arte o la vita-Art or life. Ediz. a colori
Alla fine degli anni Settanta Achille Bonito Oliva ha scardinato il sistema dell'arte concettuale d'avanguardia (che ha definito "puritano") introducendo la Transavanguardia, il quarto movimento artistico italiano (dopo Futurismo, Metafisica e Arte povera) che nel XX secolo si è affermato internazionalmente. Ma è anche uno dei pochi ad aver saputo combinare una seria ricerca teorica ed espositiva con una presenza ironica e istrionica sui mezzi di comunicazione di massa, a partire dalla televisione, esprimendo un costante senso del proprio dovere al servizio della divulgazione pubblica. Attraverso la presentazione di una molteplicità di materiali d'archivio e una puntuale selezione di opere connesse ad alcune delle sue più importanti mostre dal 1970 al 2019 (incluse opere dalla collezione del Castello di Rivoli), "A.B.O. Theatron. L'arte o la vita" intende celebrare l'importanza di Bonito Oliva per l'affermazione del ruolo del curatore nell'ambito dell'arte contemporanea, delineando il composito ritratto di un intellettuale propositivo ed espressivo, che ha superato le limitazioni delle strutture accademiche e ridefinito campi e strumenti d'indagine della curatela, divenendo una delle figure cardine della storia dell'arte del XX e XXI secolo.
EUR 42.75
L' arte di morire (e di vivere)
Attraverso l'arte e il pensiero filosofico, l'autrice Luisa Fantinel scandaglia l'universo legato alla rappresentazione della morte. Da almeno un secolo nella società occidentale il mistero della morte è stato progressivamente trasformato in un segreto. Per migliaia di anni, invece, nella storia dell'umanità la morte è stata pensata e rappresentata con forme che predisponevano al destino mortale, preparando con maggior equilibrio e naturalezza alla finitezza umana e al senso del limite. La società moderna è di recente entrata nuovamente in contatto, per la prima volta dopo le epidemie e le grandi guerre del passato, con sentimenti antichi: l'impotenza davanti alla morte, l'esistenza del limite, l'irrinunciabilità dei riti funebri che fino a poco fa sembravano svuotati di senso. Questo libro, frutto delle riflessioni nate dalle conferenze sull'"Arte di morire", muove dal presupposto che si possa imparare a morire, se non altro meglio di quanto oggi comunemente accade, e crede che esista un'arte che lo insegni, anzi che l'arte possa offrirci insostituibili suggerimenti, facendo riemergere dal profondo i simboli di cui abbiamo bisogno per ripensare tutto ciò. Una rassegna esplorata con una prospettiva integrata: storia dell'arte, iconologia, ma anche antropologia, psicanalisi, arte terapia ed esperienze personali. Per compiere questo viaggio con doverosa e possibile leggerezza, in un'epoca in cui siamo forse più sguarniti di sempre davanti alla prospettiva di morire.
EUR 18.05
World Press Photo 2021. Ediz. illustrata
Il catalogo della nuova edizione del più famoso premio internazionale di fotogiornalismo Dal 1955 il concorso annuale World Press Photo rappresenta l'eccellenza del giornalismo visivo. 4.315 fotografi da 130 paesi per un totale di 74.470 immagini pervenute (con un incremento rispetto alle edizioni precedenti) raccontano uno degli anni più duri della nostra storia, che ha visto l'intero pianeta lottare contro un nemico comune. Ma no solo. Come ogni anno le foto che verranno selezionate rappresenteranno il meglio del giornalismo visivo, esplorando ogni angolo della contemporaneità e raccontandone tutti gli aspetti. La foto dell'anno è stata scattata da Mads Nissen a São Paulo e ritrae una paziente malata di covid-19 che riceve il suo primo abbraccio dopo cinque mesi. Suddivise in otto categorie, le immagini raccontano la profondità e la complessità del lavoro fotogiornalistico, mettendo il lettore a diretto contatto con fotografie sensazionali, a volte scioccanti, che raccontano il nostro mondo.
EUR 26.12