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Reality art. L'epoca del nichilismo organizzato e la sua arte
Il sogno delle avanguardie del Novecento di dare forma artistica alla vita si è mutato, nel corso del tempo, nella tentazione di ridurre la vita stessa alla totale spettacolarità della rappresentazione, simile, per molti aspetti, al tentativo messo in atto dalle manifestazioni più avanzate dell'industria dello spettacolo tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo. Ma, dato che nessuna forma d'arte è in grado di sussumere la vita in sé, ovvero la realtà noumenica tout court, è una realtà particolare quella che la reality art spettacolarizza, una forma di vita determinata che si basa sulla metafisica fondamentale dell'epoca contemporanea, secondo la quale essenza della vita è il non-senso e dell'essere il non-essere. Qui la storia dell'avanguardia incontra quella del nichilismo e si fa portavoce esemplare dello spirito del tempo, fino alla modificazione stessa della concezione tradizionale dell'origine dell'opera d'arte, attraverso il passaggio dal paradigma della produzione della forma da un niente relativo (apeiron) a quello della creazione dal nulla assoluto (nihil). La concezione della creatio ex nihilo, però si rivela immediatamente anche come paradigma pratico assolutamente inaccettabile da parte di quel sistema dell'arte che, pure, non può fare a meno di perseguirlo come suo ideale più proprio. Così la falena non si stanca di corteggiare la fiamma, incurante della minaccia di morte che ne accompagna lo spelndore.
EUR 20.90
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Gilbert Simondon filosofo della mentalité technique
In questa monografia, si articola una dettagliata lettura della riflessione filosofica di Gilbert Simondon (1924-1989), interpretandolo come “filosofo della mentalité technique”. La disamina delle posizioni assunte da Simondon in merito alla storia delle tecniche, al loro valore culturale nel complesso panorama della cultura occidentale, si svolge sulla scorta dei contenuti espressi dal pensatore francese nei suoi densi corsi di Psicologia generale. In tal modo, si rileva l'efficacia teorica dell'impiego del paradigma tecnologico per l'interpretazione dei rapporti fra soggetto umano e contesto-mondo. Il confronto critico fra la nozione di tecnologia generale elaborata da Simondon e quella di meccanologia, centrale nell'opera dell'ingegnere e architetto francese Jacques Lafitte (1884-1966), fa emergere l'elevato contenuto culturale del fatto tecnologico. Conclude la monografia un'inedita considerazione della “questione estetica” nel quadro della riflessione simondoniana. Il volume è inoltre corredato da un'accurata nuova bibliografia di aggiornamento critico sul pensatore francese.
EUR 22.80
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Nessun segreto. Guida minima a Wikileaks, l'organizzazione che ha cambiato per sempre il rapporto tra Internet, informazione e potere
Dal trattamento dei prigionieri a Guantanamo ai segreti di Scientology, dal video choc dell'uccisione di civili da parte dei militari statunitensi alle migliaia di documenti che hanno riscritto la storia del conflitto in Afghanistan e Iraq. Fino ai 250 mila rapporti riservati dei diplomatici statunitensi che hanno mandato in subbuglio il mondo. Sono solo alcune delle rivelazioni pubblicate sul sito di WikiLeaks, l'organizzazione di Julian Assange che, garantendo l'anonimato ai propri informatori, ha diffuso documenti riservati di multinazionali e governi di tutto il globo. Rimettendo in discussione i confini tra giornalismo, attivismo e hacking, tra segretezza e trasparenza, tra tecnologia e potere. Ma che cosa vuole ottenere Assange? Quale pensiero informa le sue mosse? La rete sarà più o meno libera dopo WikiLeaks? E noi? Il volume, dopo aver introdotto la complessa personalità di Assange e la storia della sua organizzazione, fa il punto del dibattito scaturito tra i più attenti osservatori delle dinamiche del web per rispondere a quest'ordine di domande. Al suo interno, interviste a Micah L. Sifry e Gabriella Coleman. Postfazione di Guido Scorza.
EUR 15.20
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Breve notizia del regno del Thibet
Ancora nel Settecento del Tibet - il 'Paese delle nevi' - si avevano notizie assai approssimative: l'Enciclopédie di Diderot e D'Alembert parla di un vasto territorio asiatico assai poco conosciuto. Nella geografia immaginaria dell'uomo del Medioevo queste contrade erano un mondo di esseri favolosi, di antiche credenze, ed anche Marco Polo, descrivendo la provincia di Tenduc, vi situa non solo il regno dei successori del Prete Gianni, la cui leggenda alimentava negli Occidentali speranze escatologiche, ma anche il paese di Gog e di Magog. Nel 1703 la Congregazione di Propaganda Fide decreta lo stabilimento di una nuova missione in 'direzione delle sorgenti del Gange verso il regno del Tibet'. Nell'autunno 1712 Francesco Orazio da Pennabilli, prendeva la strada di Lhasa dove giungeva il 1° ottobre 1716. Questa edizione della "Breve notizia del Regno del Thibet", si basa sul manoscritto originale conservato presso le Archives di Mentes-la-Jolie.
EUR 9.50
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Colloqui al «circolo di Vienna». Annotati di Friedrich Waismann
Tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta Ludwig Wittgenstein si incontrò con alcuni esponenti di quel "Circolo di Vienna" che aveva trovato nel "Tractatus logico-philosophicus" una delle sue essenziali fonti di ispirazione. Friedrich Waismann, un esponente del Circolo profondamente segnato dall'incontro con Wittgenstein, la sua personalità e la sua filosofia, annotò quei colloqui lasciandoci così una preziosa e insostituibile testimonianza sia di una fase tormentata della vicenda filosofica di Wittgenstein (il suo ritorno alla filosofia dopo il silenzio seguito alla pubblicazione del Tractatus) sia della complessità, l'ambivalenza e talora la profonda differenza tra la sua concezione e pratica della filosofia e quella dei filosofi del "Circolo di Vienna".
EUR 24.70
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Società civile in Iraq. Retoriche sullo «scontro di civiltà»: una ricerca sul campo
Di Iraq, oggi, si parla assai meno, l'agenda setting dei grandi media internazionali ha ormai mutato di rotta: l'escalation afghana, ma soprattutto la tremenda crisi economica che stringe in una morsa l'Occidente e la bruciante sensazione di fallimento che accompagna ormai le sensazioni del pubblico sull'Iraq, hanno condotto a un progressivo abbandono del tema. Dallo schermo scompare non solo la politica irachena con le sue contraddizioni: si offuscano progressivamente volti e paesaggi umani, quella società alle cui vicende e al cambiamento epocale che le attendeva, pure, i media di tutto il mondo ci avevano così lungamente appassionati. Cosa ne è dunque di quella società? Cosa ne è, oggi, di quel cambiamento? Larga parte dell'incomprensione occidentale del "mosaico Iraq" sembra fondarsi sull'assolutizzazione dell'elemento geopolitico da un lato e di quello culturale dall'altro: un paese dotato di "risorse strategiche ingentissime", preda di un popolo animato da atavici risentimenti etnico-religiosi e/o tribali... In aperta contrapposizione a tale schema "orientalista", la presente ricerca, condotta attraverso la somministrazione di questionari sul terreno e numerose interviste a testimoni privilegiati, tenta di restituire un volto concreto alla società locale, testandone i legami complessi con la cultura "globale" e con le dinamiche politiche proprie del dopoguerra e della resistenza all'occupazione. Con molte sorprese...
EUR 17.10
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Politica 2.0. Blog, Facebook, Wikileaks: ripensare la sfera pubblica
Il campo nel quale si svolgono i confronti e gli scontri tra i diversi interessi sociali e che, da Habermas in poi, chiamiamo sfera pubblica è cambiato profondamente con l'avvento delle reti telematiche e ancor di più con l'emergere delle piattaforme del web 2.0. Quali sono i protagonisti, le dinamiche, i codici della sfera pubblica contemporanea? E questo cambiamento che impatto ha sulla nostra sfera privata? "Questo libro è una continua messa a fuoco di problemi ineludibili, e così ci consegna anche una agenda culturale e politica né contingente né burocratica, che svela quale sia la dimensione della politica nella quale siamo immersi e con la quale dobbiamo misurarci. Seguendo questo itinerario, possiamo riscattarci dal riduzionismo che ci affligge, dalla segmentazione dei saperi che ci offre un ingannevole possesso specialistico e ci nega la forza della visione complessiva. Non è un caso che si parta dal corpo, e che da questo possesso del sé si dirami poi l'osservazione di dinamiche più generali" (dalla prefazione di Stefano Rodotà).
EUR 15.20
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Verso l'Arca d'argento. I misteri del cammino di Santiago. Il viaggio verso Compostela di un alchimista del nostro tempo alla ricerca dei segni dell'arte regia
"Come ci si purifica in Dio? Noi (alchimisti) abbiamo, prescindendo da tutte le regole e regolette, che cambiano da cultura a cultura, un sistema specifico molto preciso ed è la quiete interna. Puoi ingannare gli altri ma non te stesso, perché lo sai. La quiete dipende da una infinità di cose, dalla tua cultura, dalla religione, dagli insegnamenti. Se tu sei in quiete tutto va bene, anche tu stai bene. Questo è un insegnamento che trovi dappertutto, è molto vecchio. Però la cosa fondamentale è un'altra, cioè non è che puoi decidere tu le cose che disturbano la tua quiete, perché ormai, alla tua età, hai una serie di vincoli che dipendono dalla tua educazione, e dalla vita che hai fatto. Senza rendertene conto ci sono cose in cui credi, e cose che reputi sbagliate, che fanno parte della tua intima essenza. Allora cercare di arrivare a liberarsi completamente dai propri pregiudizi è più faticoso e lungo che non accettarli serenamente e gestirseli, tanto poi se ne vanno da soli. È quello che spiego in termini operativi. Cercare di purificare al massimo i materiali all'inizio, come fanno alcuni, non serve a niente, perché durante l'opera la materia si libera da sola delle sue impurezze. Mettili dentro (al forno) come viene, certo decentemente puri... poi ci pensa lei (la natura) a eliminare le impurità. Questo vale per l'operatore, per l'artista. La natura fa lei le cose! Non le devi fare tu. Non puoi, non devi sostituirti alla natura". (da un colloquio con Paolo Lucarelli)
EUR 20.90
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Ecologia e potere. Un saggio su Murray Bookchin
L'evento della crisi ecologica che sta mettendo seriamente a rischio la vita sull'intero pianeta, ha fornito lo spunto per una riflessione filosofica attorno alla frattura fra l'"umano" e l'"animale" che circoscrive il campo della biopolitica contemporanea, laddove essa si converte in biocidio generalizzato. Che relazione c'è fra il potere e la vita (umana e non-umana) nella modernità? Murray Bookchin, una delle voci più note della controcultura americana odierna, ha dedicato la sua intera opera all'esplorazione di questi ambiti, in un percorso che inteseca il pensiero di Adorno e quello di Foucault. Questo saggio si propone di ripercorrere in una lettura critica, i testi di Bookchin e di fornire un'archeologia dei concetti fondamentali dell'ecologia che sia utile al dibattito animalista, ambientalista o ecologista, che quotidianamente ne fa la propria attrezzatura pratica.
EUR 19.00
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Corporeità. La corporeità nelle Ergazungen al Die Welt di Schopenhauer e altri scritti
Il tema della corporeità è sempre stato un argomento molto caro alla riflessione di Leonardo Casini, il quale le ha dedicato una ricchissima produzione e moltissimi spunti ermeneutici. Questa pubblicazione nasce allora con l'intento di offrire al lettore una visione d'insieme, soprattutto alla luce della scoperta di uno scritto inedito, “La corporeità nelle Ergänzungen al Die Welt”, il quale accostandosi a tutti gli articoli e saggi brevi sull'argomento, garantisce un ulteriore ed importante approfondimento. Porre a confronto questi scritti, prodotti in un arco temporale complessivo di quasi un ventennio e per la prima volta riuniti in un'unica pubblicazione, ci permette di assistere alla trasformazione del concetto di corporeità in una vera e propria lente interpretativa e filtro ermeneutico dei molteplici stimoli e problemi che Leonardo Casini ha affrontato nel suo percorso intellettuale e filosofico, nonchè delle diverse suggestioni e posizioni via via assunte dal Nostro che spaziano dallo studio di autori quali Schopenhauer, Feuerbach e Nietzsche, al confronto col nichilismo sino alla dimensione religiosa. Se è vero che Casini già in due opere monografiche ha garantito una visione d'insieme estremamente convincente dell'argomento, è altrettanto interessante osservare la metamorfosi di questo tema in queste trattazioni quanto mai “aperte” che permettono di scorgere proprio in “quel filo conduttore del corpo” una delle sfide che Casini ha lanciato alla ramificazione di senso contemporanea.
EUR 13.30
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Un salto nell'alto. Vol. 10\26: Il problema del contemplare.
"L'umanità dell'uomo non è un dato di fatto o una conquista definitiva, ma qualcosa che si tocca e poi si perde, che alcuni assumono e altri non raggiungono mai. Lo stato di uomo è assai più della figura eretta pressocché sgombra di peli che ci costituisce: è una condizione spirituale che si acquisisce con lunga fatica. Dentro la forma uomo si contano pochissimi uomini: ma se parlo di contemplare e di ciò che contemplare produce, evidentemente non dispero che la crescita dell'uomo sia possibile. La contemplazione così è una voce di speranza: l'uomo non è compiuto, ma la contemplazione può compierlo, aiutandolo a vincere le debolezze, le perversioni, le paure, le presunzioni, le superbie, gli eccessi, tutte le bestialità insomma."
EUR 15.20
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Un salto nell'alto. Vol. 4\10: Tema supremo.
"Si può morire per cose da niente: per un ferro, per una fiamma, per un soffio, per una spina, per un boccone. Un oggetto che vale pochi spiccioli può troncare facilmente la vita di un animale o la vita di un uomo. Un paio di forbici possono recidere la trachea di un pollo e poi servire - nette e brillanti - per un'infinità di lavori casalinghi. Un acino d'uva, che un dito mignolo avrebbe potuto render poltiglia, ha soffocato un fiore di bambina. Dappertutto, nella quasi generalità dei casi, si muore."
EUR 15.20
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Liberi di scegliere. Due racconti teatrali
"Due storie: quella di una collaboratrice di giustizia e quella di un prete di borgata. Due personaggi: Carmela, figlia, moglie, madre, con un vissuto di donna che si articola in un ambiente saturo di presenze maschili e di violenza mafiosa, dove la ribellione vuol dire perdita del riconoscimento sociale, emarginazione o morte sicura. E poi c'è Don Pino, prete per vocazione e parroco per convinzione. Nel territorio della sua parrocchia il potere è in mano a un clan che utilizza la sopraffazione e l'illegalità a proprio piacimento, sostituendosi alla legge. Carmela e Don Pino sono i protagonisti di due narrazioni teatrali, due figure che, attraverso un faticoso percorso individuale, si sono riappropriate della propria identità, esprimendola con il coraggio di una scelta di cui sono disponibili ad accettare tutte le drammatiche conseguenze che essa comporta." (dalla prefazione di Filippo Amoroso)
EUR 10.45
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Oltre Babele. Architetture per linguaggi vivi
Lo sviluppo delle comunicazioni e le mutazioni recenti delle dinamiche socioeconomiche hanno profondamente segnato le modalità espressive dell'architettura contemporanea, caratterizzate da oscillazioni che vanno dall'astrazione alla ricerca esasperata dell'originalità formale e delle prestazioni tecnologiche. La scomparsa, nel pensiero progettuale delle rassicuranti certezze della Modernità, non compensata affatto dalla “condition postmoderne”, rende abbastanza plausibile evocare l'immagine della torre di Babele. Andare “oltre Babele” significa approfondire il tema del linguaggio sia come strumento di conoscenza teorica sia come modalità di espressione della forma. Significa anche indagare le ragioni delle scelte formali nei fondamenti costruttivi e concettuali dell'architettura ovvero nella coerenza tra costruzione e espressione. Il campo di ricerca riguarda sia il versante teorico che quello della pratica professionale in contesti liminari, fra i quali assume una certa rilevanza il territorio della Sardegna.
EUR 15.20
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Ontologia e temporalità spinoziana
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Studi di filosofia della società. Saggi, discorsi e contributi 1930-1972
Che cos'è la "filosofia della società"? Che cosa la contraddistingue? Non esiste forse già un'altra disciplina che ha come oggetto specifico la "società", indagata dai sociologi con metodologie apposite? Che bisogno c'è, allora, di una filosofia sociale? Gli "Studi di filosofia della società" di Horkheimer danno una risposta precisa a questi interrogativi: filosofia sociale è "l'interpretazione filosofica del destino degli uomini, in quanto non sono solo individui, ma membri di una società". Sottoponendo a critica le pretese idealistiche della filosofia, Horkheimer mostra come né la filosofia né la sociologia possano rinunciare all'idea di società: senza il suo concetto, ogni tentativo di comprendere e cambiare ciò che è risulta insensato. La filosofia sociale è perciò animata dallo sforzo razionale, corroborato dall'impegno alla ricerca interdisciplinare, di non lasciare l'ultima parola all'esistente. Con un'appendice su università e studi accademici.
EUR 20.90
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Le ragioni della forma
Sono molte le "ragioni della forma" che si sostengono in questo libro, a partire dal romanticismo tedesco per venire sino alla crisi novecentesca della bellezza. La possibilità di un'intelligenza che tragga le proprie risorse dall'intuizione e dalle forme naturali, che si misuri alla pari con quella concettuale, percorre la tradizione filosofica e artistica da Goethe a Spengler. Ma essa va poi incontro a un declino apparentemente inevitabile nel Novecento maturo. Tuttavia l'idea di una ragione meno invadente e arrembante, più attenta ai luoghi e ai contesti sembra riaffacciarsi oggi, per esempio nella ricerca biologica e nei visual studies, e fornire il modello di una razionalità meno violenta, più attenta all'ecosistema, più favorevole alla natura, rivolta infine a una più matura abitazione dell'uomo nel mondo.
EUR 12.35
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La distruzione della ragione
Il Lukàcs della maturità, in particolare quello legato all'esperienza de La distruzione della ragione, è stato di fatto dimenticato se non addirittura rimosso. L'assunzione di un modello di storia hegelianeggiante e di razionalità "forte" in controtendenza con le prese di posizione giovanili, quando Lukàcs si trova a difendere con estremo rigore una forma radicale di "etica della convinzione", in polemica contro coloro che vogliono sovrapporre ad essa una "mitica" dimensione storica che non risolverebbe nessuno dei problemi che si pongono alla coscienza individuale, è stata drasticamente e in maniera semplificatoria liquidata come una comprensione acritica dello status quo. La rilettura dell'irrazionalismo filosofico, pur nel suo estremismo e nei suoi limiti, rimane tuttora una denuncia imprescindibile in un momento storico in cui la voce della filosofia sembra essere assente dal dibattito sulla contemporaneità. La distruzione della ragione continua ad essere un'opera di straordinaria attualità per la coerenza rivendicata sulla commensurabilità compiuta tra opzioni teoriche e comportamenti pratico-politici, una coerenza, purtroppo, oggi troppo spesso disattesa. Con un'introduzione di Elio Matassi.
EUR 39.90
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La questione degli intellettuali. Abbozzo di una riflessione
Attraverso una carrellata di personaggi come Nietzsche, Valéry, Barrès, Sartre, Foucault e Lyotard l'autore affronta una delle questioni filosofiche storicamente più spinose come la responsabilità degli intellettuali. Blanchot, in questo libro, ricontestualizza, a distanza di quarantanni, il dibattito sull'impegno, rivalutando, almeno parzialmente, il discorso del filosofo sulla letteratura militante, e indicando, infine, che la responsabilità degli scrittori si identifica con un atto morale dell'uomo: la difesa dell'individuo in carne e ossa nella società.
EUR 9.50
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Hikikomori e adolescenza. Fenomenologia dell'autoreclusione
Ragazzi che si isolano dal mondo, auto-reclusi tra le pareti della loro stanza, circondati da videogiochi computer e fumetti. Tra i comportamenti adolescenziali che creano disagio psichico in chi li pratica e in chi sta loro vicino, senza dubbio l'Hikikomori, che in giapponese significa "isolarsi, ritirarsi" e, più in generale, l'autoreclusione, stanno diventando, negli ultimi anni, oggetto di indubbio spunto di riflessione e di studio. Questo tipo di espressione di disagio della nostra civiltà, così come molte altre di pertinenza dell'età giovanile, richiedono un tipo di analisi che non riduca tali fenomeni a "indice di follia", così come accade già per i tentativi di suicidio, le fughe, i disturbi del comportamento alimentare, i comportamenti autolesivi o altri tipi di comportamento a rischio comuni fra le giovani generazioni. Questo studio, primo in Italia sull'argomento, rilegge la sintomatologia Hikikomori, non solo come forma di lotta contro il male di vivere, che segnala l'inadeguatezza, soprattutto durante l'età adolescenziale, della parola e del pensiero, ma anche in un'ottica trans-culturale, inquadrandolo nelle complesse coordinate dell'onore e della vergogna della cultura giapponese.
EUR 15.20