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Poche parole per dire
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Lost and found. Storie di «ritrovamenti». Ediz. italiana e inglese
Il libro raccoglie undici saggi sul tema "Lost and found", messo a fuoco attraverso le molteplici traiettorie dei regards croisés di studiosi di discipline diverse della Sezione di Lettere del Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM) dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. In questo libro leggeremo storie diverse, di 'cose' perdute e ritrovate, storie definite e particolari, che però comporranno, in un quadro generale, un paesaggio unico e armonico, per quanto vario, in grado di darci un'idea del valore della memoria e di quanto le scienze umane possano essere indispensabili per recuperarne quell'energia vitale, senza la quale nessuna civiltà può riconoscersi e dunque esistere.
EUR 32.30
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Close up. 0.10 Atti introspettivi. Ediz. a colori
Il mondo dell'arte si focalizza principalmente sul dialogo tra artista e fruitore. La comunicazione, intesa come interazione costruttiva che si crea tra i due interlocutori, è fondamentale. Partendo da questo presupposto, l'autrice, attraverso una formula più immediata, propone dieci 'atti introspettivi` con artisti e fotografi, figure note a livello nazionale e internazionale. Un registro linguistico a più voci, una presa diretta per conoscerli più da vicino, offrendo al lettore la possibilità di avvicinarsi alla sensibilità degli artisti, fornendo risposte agli interrogativi di chi desidera accostarsi a questo multiforme e affascinante universo, e suggerendo, chissà, delle ipotesi di percorrenza e di conoscenza.
EUR 17.10
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Immagini di dea. Due teste colossali dei Musei Capitolini. Storia e restauro. Ediz. a colori
La storia dei restauri delle sculture antiche dei Musei Capitolini non è stata ancora scritta: dai ritratti rilavorati già in antico - si pensi, su tutti, alla celebre Elena seduta al centro della Sala degli Imperatori del Palazzo Nuovo -, alle sculture del Teatro del Belvedere Vaticano donate ai Conservatori da Pio V nel 1566, agli importanti interventi realizzati nel corso del Settecento alla vigilia dell'apertura del Museo Capitolino e all'indomani della stessa, fino ad arrivare alle più recenti campagne di restauro condotte negli ultimi decenni, le opere capitoline si offrono al pubblico come un palinsesto di interventi e, nello stesso tempo, consentono di ripercorrere, capitolo per capitolo, la storia del restauro, dall'antichità ai nostri giorni. La varietà della casistica rappresentata dalle sculture capitoline è ben esemplificata dalle due teste colossali di divinità appena restaurate: la Testa diademata inv. S 332, probabilmente giunta al Museo già nel corso del 1734 con le altre sculture della collezione Albani, si può considerare come un caso esemplare dell'approccio all'integrazione proprio del Settecento, volto a restituire al frammento antico la sua integrità nel rispetto 'filologico' dello stile e dell'iconografia; al contrario, la Testa di Minerva inv. S 17 giunge al Museo Capitolino come frammento negli anni centrali dell'Ottocento, la superficie coperta da incrostazioni: se si esclude un tentativo, subito abbandonato, di pulizia delle superfici, sulla testa non sarà programmato alcun intervento successivo, atteggiamento anche questo tipico dell'epoca, che precede le campagne di de-restauro messe in atto soprattutto nei musei tedeschi. Le due teste colossali si offrono di nuovo al pubblico, finalmente leggibili nella raffinatezza del modellato e nella preziosità del marmo. Immagini di dea, un tempo collocate all'interno di uno spazio sacro, le due sculture riconquistano oggi una nuova centralità nella storia centenaria del primo museo pubblico...
Bruno Munari. I colori della luce-The colours of light. Catalogo della mostra (Napoli, 29 novembre 2018-20 marzo 2019). Ediz. italiana e inglese
Il volume ripercorre, in tre sessioni fra loro connesse, uno specifico corpo di lavori di Munari, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata, realizzate negli anni Cinquanta del secolo scorso, con cui l'artista porta a compimento la sua ricerca volta a conquistare una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell'opera. La prima sessione del catalogo, intitolata Da un passato futurista a un futuro programmato, contiene gli interventi critici dei due curatori, che inquadrano l'origine del pensiero munariano, tra avanguardia futurista (dal polimaterismo al tattilismo) e arte programmata, al cui statuto l'artista giunge proprio attraverso le proiezioni di luce che rappresentano il punto più alto della sua sperimentazione, ponendosi come ponte tra la meccanica e l'elettronica. Segue una seconda sessione, corredata da un articolato apparato iconografico e documentativo, dedicata alla Digitalizzazione delle Proiezioni a luce polarizzata. Conclude la terza sessione, Testimonianze, che include testi di Giuseppe Morra, Direttore del Museo Hermann Nitsch, e di Giuseppe Furlanis, Direttore dell'ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze. Al primo è affidato il racconto dell'esperienza della mostra Sculture nella città (1990), durante la quale una selezione di opere in metallo di grandi dimensioni realizzate da Munari è stata esposta sul lungomare e in altri luoghi di Napoli. Nella sua testimonianza Furlanis qualifica Munari come "poeta della semplicità", rivolgendo particolare attenzione al suo metodo di ricerca e all'aspetto pedagogico della sua pratica artistica. Un progetto editoriale che offre una rilettura poliedrica dell'opera di Munari, focalizzandosi su opere che hanno sfidato la storia e la critica d'arte, rimanendone ai margini in attesa di una loro ponderata rivalutazione.
EUR 26.60
Giuseppe Tombola architetto. Dagli anni delle avanguardie alla ricostruzione
Giuseppe Tombola (1909-1990) fu membro del M.I.A.R., il Movimento Italiano per l'Architettura Razionale, e protagonista delle iniziative del raggruppamento veneto del movimento futurista. Di questo architetto si presenta un profilo dell'attività progettuale svolta fino al periodo della ricostruzione postbellica, una sintesi delineata cercando di distinguere nella monumentalità aspra e scarna di molte sue opere le tracce del futurismo ascetico al quale sono improntati i suoi primi progetti. Si è inteso, tra l'altro, ricostruire il quadro delle relazioni intessute da Tombola nei primi anni Trenta con professionisti e intellettuali. Tra questi in ambito veneto Mansutti, Miozzo, De Giorgio, Gallimberti, Guiotto, Salce, Calabi, Vallot. In un più ampio contesto Ponti, Pagano, Merlo, Tedesco Rocca, Aloisio.
EUR 22.80
Mitomania. Storie ritrovate di uomini ed eroi. Catalogo della mostra (Taranto, 10 aprile-10 novembre 2019). Ediz. a colori
Abbiamo fondato il progetto della mostra MitoMania su tre pilastri basilari nella concezione del nostro museo: il senso di legalità e di valori condivisi nel presentare reperti restituiti al patrimonio culturale dello Stato; il recupero della storia e della coscienza umana ancestralmente rappresentato nel Mito; la memoria di un territorio che si rispecchia nel proprio museo quale elemento di continuo sviluppo tra passato, presente e futuro
EUR 19.00
Un giallo nel mondo dell'arte. La perfetta religiosa dai racconti del maresciallo Damiani
Minilemmi della cultura. Una rubrica per l'educazione al patrimonio
Il lavoro, che segna i 20 anni di attività del Centro per i servizi educativi del museo e del territorio (1998-2018) e della rete nazionale dei Servizi educativi, si snoda intorno al ruolo sociale del patrimonio culturale e all'evoluzione delle principali questioni emerse nei campi dell'educazione, della mediazione e della formazione. Il contributo riflette, inoltre, sulla crescita dei sistemi progettuali e collaborativi in risposta alle istanze di accessibilità e partecipazione poste dal contemporaneo. Attraverso orientamenti e prassi educative, l'obiettivo è quello di offrire uno strumento di indirizzo, utile a quanti operano, a tutti i livelli, nel settore culturale per supportarne l'aggiornamento metodologico e favorirne le azioni di governance.
EUR 28.50
Gino Modigliani. Una vita per la musica. Con CD-ROM
Nella sua pur breve vita il musicista romano Gino Modigliani (1913-1948) opera con i suoi ideali e la sua professionalità per una armonizzazione culturale delle arti: da quelle musicali a quelle letterarie, testimoniando una visione globale della musica come «nutrimento dello spirito». Direttore dal 1939 al 1948 del Coro del Tempio Maggiore di Roma. Nel 1948 Modigliani è uno dei tre vincitori (fra le 42 opere presentate) del primo concorso musicale della RAI con l'oratorio Meditazione sopra le stimmate di santa Caterina. Consulente musicale di apprezzati programmi ormai famosi nella storia della Radio italiana come "Il Teatro dell'Usignolo", "Quando le arti si incontrano", ma anche compositore di musiche per radiodrammi e ideatore e conduttore di trasmissioni radiofoniche sulla musica e sui musicisti. È il primo musicista italiano che racconta nelle sue lettere l'«esilio in Italia» con la sua famiglia durante la persecuzione delle Leggi razziali del 1938. «È certo bello vivere in un mondo poetico e puro come quello dell'arte, fuori dalla realtà; ma è più bello vivere in un mondo poetico e puro rimanendo nella realtà della vita che è quella che Dio ci ha dato». «Bisogna dunque vivere la vita! Lottare non solo per la sua conservazione ma per la sua esaltazione». «Nessuno di questi sogni (non inverosimili del resto) si avvererà. Quello che però sarà sempre vero è l'ultimo: di essermi per l'eternità ispirato a cose alte» (Gino Modigliani).
EUR 26.60
Oltre il confine. Per un'estetica e una didattica del design del terzo millennio-Beyond the border. A design aesthetic and education for the third millenium. Ediz. bilingue
Andare Oltre il confine tra arti e design significa instaurare un dialogo costruttivo tra cultura del progetto e cultura della creatività e aprire ad una riflessione sul metodo per una nuova concezione del design nel terzo millennio. L'obiettivo è ripensare il ruolo delle industrie culturali e creative, vera filiera di saperi e ricchezza identitaria dell'Italia, unica alternativa per ridare senso alla nostra storia in prospettiva del nostro futuro. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale organizzato dall'ISIA di Faenza in occasione della XII edizione del Premio Nazionale delle Arti, sezione Design, nel 2017 e viene pubblicato simbolicamente a conclusione del centenario della fondazione del Bauhaus, contribuendo a riaprire il dibattito sugli statuti disciplinari del design e a rimettere in discussione i connessi modelli formativi. E ciò anche per gli indifferibili riflessi sulla didattica del design e sul ruolo determinante che possono e devono avere le istituzioni di alta formazione artistica nel ri-disegnare nuovi paradigmi e scenari del design del futuro.
EUR 26.60
Le cartoline della Grande Guerra. Posta militare italiana. Ediz. illustrata
Grandi storie in un piccolo spazio. La storia si può raccontare in tanti modi, ma un periodo narrato grazie a piccoli rettangoli di carta è un'impresa alquanto originale. Le cartoline, ormai un lontano ricordo, hanno ancora per noi che le abbiamo utilizzate, un immenso fascino. Ed è grazie a loro che in questo libro torniamo indietro, al tempo della Grande Guerra. Una storia tutta da guardare dove l'immagine, allora come oggi, diventa comunicazione.
EUR 28.50
Patrimonio industriale a Shanghai. Riuso e contesto
Alla metà degli anni Trenta Shanghai era già la principale città industriale della Cina; le fabbriche e gli opifici occupavano il suo tessuto più periferico, fatto di canali e case operaie, e quello centrale, dove la city si era consolidata maestosamente sul Bund, il lungo fiume delle concessioni che lambisce anche la città imperiale. Nella struttura urbana attuale emerge ancora con forza la particolare configurazione policentrica della città storica, che riflette con chiarezza la struttura economica, le classi sociali e le diverse culture che l'hanno generata. Tali elementi si collocano oggi in rapporto a una megalopoli che nella parabola degli ultimi trent'anni ha ritrovato rapidamente la collocazione commerciale e produttiva di un tempo. Primo terminal portuale del mondo per circolazione di merci, Shanghai porta tale primato nella sua ennesima fase di maturità. Contestualmente cresce l'interesse per il patrimonio storico che, nelle sue diverse accezioni, rappresenta il file rouge sotteso tra le diverse stagioni di fioritura della città. Esigenze ambientali e patrimoniali hanno posto le aree industriali urbane al centro di importanti fenomeni di rigenerazione. Il volume investiga la natura del rapporto tra industria e città storica ed esplora il contesto entro cui maturano i primi riusi, offrendo le basi per una lettura critica delle esperienze attuali. Con abstract anche in lingua inglese e cinese.
EUR 20.90
Un oceano ci separa. Testo spagnolo a fronte
Opus. Quaderno di storia architettura restauro disegno-Opus. History architecture conservation drawing (2018). Vol. 2
Cattedrali di Sardegna. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica sarda
Le chiese madri della Sardegna hanno un lungo percorso radicato nei secoli; raccontano le trasformazioni stilistiche, i materiali, le pietre, ma prima di tutto testimoniano una storia fatta di uomini, liturgie e idee che riflettono le peculiarità e le molteplici sfaccettature dell'Isola. Questi grandi centri aggregatori scandiscono il corso del tempo e sono in continuo mutamento, vivi. Non sono solo "contenitori" di beni culturali da conservare e custodire, ma anche luoghi di incontro fra Dio e i fedeli. I riti e le liturgie che in essi si celebrano camminano con l'uomo. Per questo motivo anche le cattedrali sono soggette a trasformazioni. L'adeguamento liturgico, deve pertanto tenere conto dei complicati equilibri fra architettura, storia, conservazione, senza però tralasciare gli aspetti teologici, liturgici, spirituali che sono alla base di ogni organismo vivente. L'opera è stata concepita come un "viaggio" che accompagna il lettore nella scoperta del mondo delle chiese madri sarde. La prima parte del libro raccoglie una serie di saggi di esperti che indagano sulla storia, l'architettura, i beni culturali, la musica e la liturgia che fanno parte dell'universo degli edifici chiesastici isolani. La seconda parte introduce lo stato dell'arte nell'adeguamento liturgico della Regione. Segue la sezione dedicata alle schede storico-artistiche delle Cattedrali di Sardegna, aggiornate con gli ultimi studi, cofirmate dal curatore del volume e dai direttori degli uffici dei beni culturali delle dieci diocesi.
EUR 38.00
Ittum. Opere di Giancarlo Savino. Ediz. illustrata
"Ammiro di un pittore l'indipendenza dalle parole. La vita espressa dalle sue immagini ne fa a meno. A me succede il contrario, ogni immagine percepita si trasforma in linguaggio. L'organo visivo di ognuno trasmette al cervello l'informazione, la mia vista invece è collegata direttamente a un vocabolario. Le figure di Giancarlo Savino non hanno bisogno di sottotitolo né didascalia. Sono spedizioni senza affrancatura. Arrivano a destinazione in qualche parte del corpo, al fegato, alla bocca dello stomaco, alle ginocchia, alla spina dorsale. Evocano il paleolitico deposto in fondo a ognuno, che ha disegnato grotte, caverne, ripari. Il suo inchiostro odora di affumicato, cenere di un fuoco acceso per terra. Ho imparato che nella composizione dell'inchiostro c'entra il ferro, come per il sangue. C'è, o non c'è ma lo vedo lo stesso, un effetto di trasfusione. In questo somiglia allo scrittore, quando riesce a versarsi più che a esprimersi. In altra epoca ho amato le figure di Alberto Savinio. La vicinanza di cognome non c'entra con la parentela stabilita dall'arbitrio del mio gusto. A entrambi si addicono le acqueforti. Conosco Giancarlo Savino da una cinquantina di anni, dal remoto 1900, secolo calato di colpo, alla velocità del sole che tramonta all'equatore. Dipingeva in una stanza sotto il livello stradale, dal marciapiede si scendevano gradini. Pittore a Napoli, non metteva il suo cavalletto su una curva panoramica in collina. Si lasciava intridere dall'umido e dal cupo di strade in cui i panni stesi si asciugavano per stanchezza. All'inizio era visionario, scorgeva colori viscerali nelle penombre. Lo ritrovo in un altro secolomillennio a fissare incubi etilici da astemio. Di questi capovolgimenti interiori è fatta l'opera di artista, di collisioni tra il suo sistema nervoso sotto pelle e l'illuminazione esterna. Sulla superficie di un foglio, di una...
La triplice sponda. Popoli e lingue di Sicilia
Posta dalla natura al centro del Mediterraneo, ricca un tempo di foreste e di acque, dotata di grande fertilità e di un clima felice, la Sicilia è stata - negli oltre tremila anni della sua storia politica, civile, artistica e linguistica - come un fiore per le api, come una calamita, come un ponte: è difficile trovare, lungo i percorsi della civiltà, una terra che, a parità di superficie, abbia un carico di storia paragonabile - per antichità, densità e varietà - a quello dell'Isola che Diodoro Siculo ha definito «la più bella» (kalliste nesos) e che, a causa della molteplicità delle lingue che vi si sono parlate, ben merita anche l'appellativo di «Isola delle lingue». Su questa terra generosa e ospitale hanno convissuto o si sono avvicendati numerosi popoli e le loro lingue: migranti in cerca di libertà e invasori venuti per togliere la libertà, genti che hanno recato progresso e civiltà e genti che hanno prodotto, anche per lunghi secoli, sfruttamento, stagnazione e impoverimento sociale. Nella prospettiva di un perenne andamento "ondulatorio" della storia - che ora ci allieta, ora ci rattrista - il presente lavoro, condotto direttamente sulle fonti, intende offrire un rapido panorama delle vicende siciliane, dai primi contatti col mondo miceneo fino all'avvento dei Borboni (1735), anche con riguardo agli influssi che le lingue via via parlate nell'Isola hanno avuto sul dialetto siciliano. Di tale lavoro questo volume costituisce la prima parte.
EUR 19.00
2° rapporto «minori stranieri» e giustizia minorile in Italia
Questo 2° Rapporto dedicato ai "minori stranieri" che entrano nel circuito penale rappresenta anzitutto l'impegno a riprendere ed approfondire, alla luce dei recenti e importanti interventi normativi in materia - la legge n. 47/17 ed il successivo decreto legislativo 220/17 - la riflessione e lo spazio di confronto avviati anni fa dall'allora Dipartimento per la Giustizia minorile su un tema complesso e delicato quale quello dei minori stranieri in Italia, con specifica attenzione ai minori stranieri che, commesso un reato, entrano in contatto con il sistema penale minorile italiano. Il profondo cambiamento intervenuto all'interno del Dipartimento, oggi per la Giustizia minorile e di comunità, impone di significare adeguatamente e con rinnovato slancio questo simbolico passaggio del testimone, conferendo nuovo impulso ai percorsi già tracciati, preziosi ed imprescindibili punti di partenza. Il lavoro precedentemente svolto si era strutturato attraverso interventi di complessiva ricognizione, per poi passare ad una più specifica lettura della tipologia di minori stranieri che, poiché entrati nel circuito penale, interessano ed impegnano direttamente l'azione della Giustizia minorile. Il tema dei minori stranieri, particolarmente sensibile sotto una molteplicità di profili, propone all'attenzione di tutte le istituzioni e della comunità sociale, delicatissime questioni, tra le tante, i diritti civili, il confronto sullo ius soli, per i minori stranieri nati in Italia, la tutela dei minori non accompagnati particolarmente esposti al rischio di sfruttamento o induzione a delinquere. Questo elaborato intende, pertanto, contribuire ad approfondire la conoscenza del fenomeno nel suo complesso anche attraverso una analisi delle risposte sino ad oggi fornite, prima tra tutte quella in sede legislativa, con particolare riferimento alla citata legge n. 47 intervenuta nell'aprile del 2017 anno che ha tra gli obiettivi anche quello di individuare puntuali ed omogenee forme di tutela per i minori stranieri non accompagnati.
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L' enigma dell'opera poligonale con blocchi concavi e il rilievo delle mura di Amelia-The enigma of the polygonal work with concave blocks and the survey of the walls of Amelia. Ediz. illustrata
Tra le mura poligonali quelle di Amelia interessano particolarmente perché contengono un notevole numero di blocchi concavi. Una pietra concava genera nel sistema murario una condizione di doppio vincolo stante il fatto che entra in contatto con quella adiacente su due lati anziché su uno. Pertanto i blocchi concavi rappresentano un'innovazione strutturale che inserisce nelle mura poligonali, in modo intenzionale, altrettanti punti di vincolo di grado superiore con il risultato di ottenere una maggiore solidità di tutta l'opera muraria. Quelle straordinarie di Cuzco - molto più recenti rispetto alle mura di Amelia e qui documentate insieme ad altre in Italia e nel resto del mondo - costituiscono un'eccellente dimostrazione di questo principio. Nel tratto delle mura poligonali di Amelia designato con le lettere E-F nelle tavole di rilievo, sono presenti due pietre concave che entrano in contatto tra loro addirittura su tre lati. Una rarità che ha meritato la copertina. Il rilievo delle mura di Amelia è stato eseguito nell'ambito dell'incarico del 1993 per la redazione del progetto del piano particolareggiato relativo alla parte Sud fuori le mura, finalizzato alla valorizzazione culturale-sociale e della viabilità, affidato dal Comune - Sindaco Luciano Lama - al Prof. Arch. Sergio Lenci (1927-2001) e all'ing. Enrico Marcucci (1932-1995). All'interno del gruppo di progettazione, Ruggero Lenci è stato incaricato del rilievo delle mura che ha eseguito negli anni 1993-94 con l'ausilio di tecniche fotografiche, informatiche e grafiche. I disegni fanno parte del Fondo del Prof. Arch. Sergio Lenci, curato e conservato dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio. Nell'ambito delle attività universitarie, La Sapienza ha finanziato per l'anno 2016 una ricerca di Ateneo finalizzata allo studio sull'opera poligonale all'interno della quale è stato dato ampio spazio alla pubblicazione dei disegni di rilievo delle mura di Amelia, oltre che alla...