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Liberalità fra struttura ed effetti
L'opera prende spunto dalla decisione della Cassazione, a Sezioni Unite, del 27 luglio 2017, n. 1872, la quale, dopo avere esaminato talune figure riconducibili alla previsione di cui all'art. 809 c.c., ha deciso che il trasferimento di strumenti finanziari dal conto deposito titoli intestato al beneficiante a quello intestato al beneficiario dà vita ad una donazione tipica e non ad una donazione indiretta. La sentenza offre l'occasione per verificare, in una prospettiva oggettiva della causa, come la qualificazione della fattispecie dipenda dalla sintesi degli effetti giuridici essenziali sì da espungere dal relativo procedimento ogni elemento del profilo economico, idoneo ad incidere soltanto sulla disciplina. La verifica della tesi viene condotta sia sul piano teorico-generale sia analizzando talune ipotesi di liberalità indirette causalmente distinte da quella tipica ed al suo esito si rivela idonea a giustificare gli argomentati processi interpretativi sui quali essa complessivamente si fonda.
EUR 36.00
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Human rights: new challenges and European responses
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Introduction of Albanian property law
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La controdichiarazione testamentaria
L'opera mira a stabilire se nel testamento - diretto nei suoi termini esatti a realizzare interessi e bisogni, individuali e sociali, del defunto - possano trovare spazio, in una eterogenesi di funzioni ed effetti, una dichiarazione testamentaria ricognitiva di pregresse liberalità non donative, una dichiarazione perequativa dei diritti di riserva dei legittimari, una dichiarazione ricognitiva di anteriori liberalità a tacitazione della quota di legittima e, soprattutto, una controdichiarazione di precedenti liberalità dissimulate. Quest'ultima figura in particolare - esclusa dalla giurisprudenza per essere il testamento un atto d'ultima volontà ontologicamente diverso dall'atto tra vivi - è oggetto di ripensamento anche quando è resa dalla parte che non ha un interesse contrario al fatto dichiarato, perché, in tema di simulazione relativa, il riscontro nel testamento dell'esistenza di una volontà liberale consente agli eredi e aventi causa di confermare la donazione dissimulata nulla nel proprio interesse e per rispetto della volontà del defunto. Il lavoro affronta così anche la problematica dell'atto di conferma di una donazione dissimulata nulla.
EUR 22.00
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La sperimentazione tra etica e diritto in tempi di pandemia
Il Polo di Biodiritto nasce nel 2014, quale emanazione dell'Istituto degli Studi Giuridici M&C Militerni, dall'esigenza di approfondire e proporre al pubblico una riflessione sulle questioni biogiuridiche sollevate dagli sviluppi della tecnologia applicata alla vita. La rapidità delle innovazioni, infatti, fa sì che la legge sovente non sia pronta a fornire risposte, non potendo prevedere in anticipo ciò che la scienza, la tecnica, la sperimentazione proporranno. Il diritto deve confrontarsi con le problematiche generate dall'evoluzione delle tecniche biomediche, che pongono agli studiosi e ai giuristi domande difficili, per le quali non è sufficiente l'appello alle norme, ma occorre un contributo interdisciplinare da parte di medici, filosofi morali, bioeticisti, farmacologi, biologi, sperimentatori, ricercatori. Da ciò il carattere interdisciplinare delle attività del Polo di Biodiritto. Le questioni bioetiche, per altro, riguardano tutti, perciò le attività dell'Istituto non sono rivolte unicamente a un pubblico di studiosi, chiamati ad approfondire i nodi teorici più critici, bensì a tutta la cittadinanza, in un'ottica di promozione sociale, divulgazione ed empowerment delle fasce deboli, meno attrezzate per far valere i propri «diritti bioetici». Il Polo di Biodiritto si propone di contribuire a questo dibattito organizzando convegni, promuovendo ricerche, sostenendo e realizzando progetti, curando pubblicazioni e attività di formazione e mettendo in atto ogni altra iniziativa che possa favorire un confronto pluralista, aperto all'ascolto delle più diverse istanze. L'Associazione M.&C. Militerni, della quale il Polo di Biodiritto è parte, è riconosciuta quale Istituzione di alta cultura nella sezione speciale dell'Albo regionale delle Istituzioni, Associazioni e Fondazioni che svolgono attività culturali di preminente interesse regionale della Regione Campania.
EUR 25.00
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Etica, diritto, salute. Prospettive evolutive nello spazio globale
Se, da una parte, ormai da alcuni decenni, la salute pubblica trova una sua dimensione biopolitica transnazionale e globalizzata ed assume conseguente rilievo giuridico in ambito internazionale, da un'altra parte, il diritto alla salute del singolo individuo, la sua libertà e la sua autonomia permangono, anche se, in una situazione di pandemia, hanno dovuto necessariamente contemperarsi con il diritto della specie umana considerata nel suo complesso a preservare la sua esistenza nel tempo. Ne deriva l'esigenza sempre maggiore, in ultima analisi, di una solidarietà diffusa, che scaturisce proprio dalla consapevolezza dell'interdipendenza ontologica dei singoli individui costituenti la totalità della specie umana. Solidarietà che, in contrapposizione al declino dei modelli politico-economici contemporanei, diventa un dovere etico irrinunciabile, capace di evitare, tra le altre cose, che si possano acuire le disuguaglianze già presenti nella società e che se ne possano creare delle nuove.
EUR 50.00
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Condizionalità europea e giustizia illiberale: from outside to inside? I casi di Ungheria, Polonia e Turchia
L'indipendenza del potere giudiziario, principio fondamentale dello Stato di diritto, è anche un elemento del «patrimonio costituzionale comune europeo». Il suo rispetto è ormai un contenuto fondamentale della condizionalità europea, con specifico riguardo alle relazioni esterne, mentre, in passato, l'indipendenza dei giudici era del tutto assente nella «prima generazione» di condizionalità, che interessava esclusivamente la dimensione interna dell'Unione. Il volume esamina il diverso ruolo della giurisdizione e delle garanzie di cui essa dispone nelle liberaldemocrazie e nelle c.d. «democrazie illiberali». Attraverso un'analisi condotta con metodo comparato, si analizzano gli effetti della EU Rule of law quale formante della «seconda generazione» della condizionalità economica interna all'Unione. Si considerano gli scenari aperti da tale mutamento di prospettiva, approfondendo i temi della «giustizia illiberale» e dell'impatto della condizionalità economica sull'evoluzione dell'Unione europea.
EUR 40.00
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Autonomia. Frammento 2016
Frammento di un discorso interrotto su autonomia e autonomia privata, questo testo presenta il principio di una ricerca sui luoghi storici di insorgenza individuale del potere normativo che contrasti un ordine proclamato preesistente. Il potenziale critico così raccolto - in larga parte nelle discussioni della dottrina tedesca - è attivato dai dibattiti sull'autonomia come fonte del diritto e dall'indagine sulla formazione consuetudinaria delle norme. Non per affermare identità o analogia tra autonomia e consuetudine, ma per rilevare dai loro percorsi intrecciati i segni di una teoria dei processi di autonomatività riflessiva della società globale: diffusione molecolare di centri di produzione privata di regole con formazione autonoma di distretti di potere. L'autonomia può essere così compresa entro i processi di costituzionalizzazione di ogni istituzione regolativa: preservata nella sua produttività espressiva, pluralisticamente controllata contro ogni sua inversione autoritaria. Aperto ad ogni considerazione, il frammento è sottoposto al giudizio e alla critica di chi voglia seguirne le tracce e perdersi nell'incrocio delle voci.
EUR 23.00
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Tendenze evolutive del modello israeliano. Lo stato e la sinagoga
Le incertezze di ordine tassonomico che connotano il modello israeliano, imputabili al pluralismo giuridico e alla stratificazione delle fonti di produzione, sono acuite dallo speciale, ed intricato, rapporto esistente tra diritto religioso e diritto statuale. Israele nasce, nel 1948, come stato laico, che garantisce la libertà di religione e di coscienza; tuttavia l'assenza, nel Foundation of Law Act 1980, del riferimento al culto e all'adorazione di Dio, non impedisce il richiamo a valori universali e, segnatamente, ai principi di libertà, giustizia ed equità della tradizione ebraica. Israele è, dunque, una «democrazia con una differenza», dovuta proprio alla difficoltà di conciliare il suo essere stato ebraico e democratico al tempo stesso. Questo carattere duale si riflette in tutte le componenti dell'ordinamento giuridico israeliano, e, soprattutto, nel diritto di famiglia e delle persone, tradizionalmente appannaggio dei tribunali religiosi, dove tangibili sono le spinte nel segno della secolarizzazione. Il tentativo di preservare un ragionevole punto di equilibrio tra diritti che traggono la loro fonte nell'ebraismo e diritti di matrice democratica rappresenta la sfida e il progetto costituzionale del sistema israeliano nel suo complesso. Un punto di svolta particolarmente importante è rappresentato dalla trasformazione, a partire dagli anni novanta dello scorso secolo, della Corte Suprema, che è divenuta l'interlocutore privilegiato verso il quale indirizzare i principali dilemmi relativi all'identità collettiva della nazione.
EUR 24.00
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La giustizia disciplinare. I magistrati ordinari. Quali controlli sui controllori?
Il volume rappresenta il più completo e recente compendio sullo scottante tema della Giustizia disciplinare dei magistrati ordinari, in un quadro che in questi anni è profondamente mutato e che, dopo un primo periodo, caratterizzato dal perseguimento di condotte integranti illeciti formali, non connotate da un evidente e grave disvalore deontologico da parte del singolo, ma spesso sintomatiche di inefficienze del sistema e dei controlli (si pensi ai ritardi nel deposito dei provvedimenti giudiziari), si è sempre più marcatamente orientato verso il perseguimento di condotte sintomatiche di gravi deficit professionali, o gravemente scorrette o, peggio, caratterizzate dal mercimonio della giurisdizione e dal piegamento dei fini della giurisdizione ai propri interessi personali o comunque di parte. L'intervento approfondisce i molteplici aspetti teorici e pratici della materia, per i profili sostanziali, processuali e ordinamentali, con uno sguardo particolare alle criticità del sistema ed alle prospettive di riforma. La materia disciplinare è materia rovente e si presta a quotidiane polemiche politiche, giornalistiche e sociali. Per questo lo scopo del libro è di consentire a chiunque sia interessato, anche tra il pubblico dei non addetti ai lavori, di formarsi una opinione, non sulla base di parziali articoli di stampa o di propagande politiche, ma attraverso la documentazione tecnico-scientifica e l'opinione di un giurista che ha passato gran parte della sua vita professionale a fornire un contributo evolutivo alla materia stessa, sia per il profilo dottrinario che per il profilo giurisprudenziale. Presentazione di Vito Tenore.
EUR 120.00
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Fine vita: antichi dilemmi e questioni irrisolte
Il tema, estremamente complesso e delicato, coinvolge una miriade di implicazioni e di risvolti non solo etici, medici e giuridici, ma anche politici e sociali. Punto iniziale di riflessione è il ruolo del consenso e/o del rifiuto di trattamenti sanitari prima della l. 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) che ha introdotto significative, anche se non risolutive novità, e della quale sono stati individuati i più significativi principi ispiratori, tracciando un quadro relativo all?evoluzione del pensiero, non solo della dottrina, circa la necessaria centralità del consenso. Il consenso informato risulta essere presupposto fondamentale per un?efficace espressione della libertà di autodeterminazione terapeutica, sempre affiancato da specifici ed ulteriori requisiti del consenso stesso. Una delle tematiche più dibattute risulta legata infatti alla capacità d?agire: sviluppandosi in merito il c.d. superamento della dicotomia capacità giuridica-capacità d?agire e la valorizzazione della c.d. capacità di discernimento. Su tali premesse si innesta il dibattito aperto dalla l. n. 219 del 2017, nella quale acquista definitiva centralità appunto il consenso informato, al fine di soddisfare la necessità di un equo bilanciamento tra il diritto alla vita e quello all?autodeterminazione del paziente interessato. Il lavoro, muovendo dal dato normativo, apre ad ulteriori problematiche connesse: all?obiezione di coscienza, alla pianificazione delle cure tra paziente e medico, all?eutanasia, all?accanimento terapeutico, all?alimentazione e idratazione artificiale. L?attenzione si incentra poi sulle DAT (disposizioni anticipate di trattamento) al fine di inquadrarne il ruolo, i contenuti, nonché i requisiti di forma, e, tra gli altri, la revocabilità. Nella consapevolezza che ciò che prevale è la volontà di salvaguardare i beni punto di riferimento oggettivo di tale personalissimo atto il quale, proprio a causa del suo particolare modo di essere, si atteggia sempre come significativa espressione del...
Manuale di diritto delle donazioni
L' organizzazione del lavoro intellettuale
Il progetto della biblioteca
Il libro rappresenta un'esplorazione nell'architettura della biblioteca come luogo simbolo e funzione rigenerativa della città attraverso riferimenti e molteplicità di piani di lettura che aprono a diverse ipotesi di indagine e di discussione profondamente legate alla condizione contemporanea. Innanzitutto nel formulare, in una forma densa e problematica, una questione che investe la cultura in tempo di nuove tecnologie. Di fatto il tema trattato nel libro si presenta oggi con una carica di problematicità mai vista in precedenza determinata, soprattutto, dal progressivo prevalere dei testi digitali su quelli cartacei e dall'uso sempre più diffuso di Internet. La scelta del tema non risponde a un attaccamento acritico dell'autore al passato e a un desiderio di riproposizione ideologica e nostalgica di una realtà avviata a profonde trasformazioni; la questione è che la comunicazione digitale non è una opzione che indebolisce la funzione culturale del libro, né tantomeno della "biblioteca" intesa come spazio fisico con un profondo carattere di luogo capace di accogliere gli uomini e di favorirne il costituirsi di libere e significative relazioni. Un ultimo livello di riflessione attraversa i contenuti del volume. Ricerca e didattica sono intese come dimensioni da valorizzare come campi in necessaria e forte relazione reciproca per una proficua innovazione del sapere universitario.
EUR 30.00
Lo statuto dell'illecito civile anticoncorrenziale tra giustizia compensativa e regolazione del mercato
La Direttiva 2014/104/UE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 3/2017, cristallizzando l'acquis comunitario sul punto, riconosce a chiunque abbia subito un danno causato da violazione degli articoli 101 e 102 TFUE il diritto al risarcimento. Il legislatore europeo detta le condizioni di esistenza della obbligazione risarcitoria, rinviando, per gli aspetti non regolati, al principio di autonomia procedurale, salvo il rispetto dei principi di effettività e di equivalenza. Il complesso normativo che ne risulta è un mosaico composito: gli articoli 101 e 102 TFUE, la Direttiva 2014/104/UE, il decreto legislativo 3/2017, i principi elaborati dalla Corte di Giustizia in materia, le norme italiane che compongono il sistema di responsabilità extracontrattuale. L'intersezione di fonti differenti - tale per cui la disciplina dell'illecito civile da danno anticoncorrenziale non può più essere ricostruita solo facendo riferimento al combinato disposto degli articoli 2598 e 2043 c.c. - provoca un arricchimento delle funzioni, che giustifica la ricerca. In particolare, il lavoro si propone di indagare secondo quale paradigma della responsabilità extracontrattuale operino i limiti al principio di autonomia procedurale e secondo quali logiche vadano ricostruite le norme volte a colmare le lacune di disciplina nell'illecito civile anticoncorrenziale. Il riconoscimento a chiunque sia stato danneggiato dalla condotta anticoncorrenziale del diritto al risarcimento del danno risponde ad una esigenza diversa da quella esclusivamente compensativa, perché il fine è anche quello di garantire la piena effettività delle norme a tutela del mercato concorrenziale. La ricerca mira a comprendere in che misura la logica regolatoria, condotta sulla base di modelli di ragionamento economici, possa combinarsi con la funzione compensativa del rimedio e a predisporre, nel caso di azioni civili anticoncorrenziali, norme ad hoc volte ad assicurare il raggiungimento dei due obiettivi. L'autore Giulia Puleio è dottoressa di ricerca in Scienze giuridiche,...
Il negozio giuridico rispetto ai terzi
Crisi ed insolvenza nella teoria del consumo
Le nozioni di crisi ed insolvenza costituiscono ormai un leitmotiv ricorrente nel mondo economico, a fronte di strumenti giuridici spesso cangianti e diversificati, peraltro proiettati nell'ambito di un coacervo normativo solo all'apparenza unitario e coerente. D'altro canto, il consumo appare sempre più un fenomeno complesso e dinamico, capace di sollevare interrogativi riguardanti non solo gli aspetti strettamente giuridici, ma anche quelli sociologici. L'opera intende affrontare lo studio del diritto dei consumatori a partire da una proposta ricostruttiva bipartita, avente come protagonisti da un lato il soggetto del consumo, perno della relazione giuridica ad esso sottesa, senza dimenticarne le peculiarità rispetto agli altri contraenti vulnerabili (che pur rivestono il medesimo quasi-status) e dall'altro gli oggetti del consumo, veri e propri connotati personali del primo. Da questo punto di vista, si ipotizza l'introduzione di meccanismi preventivi vòlti ad ampliare la disciplina specifica in sede di verifica della vessatorietà contrattuale, mediante l'ausilio di organi statali ad hoc. Non di rado, il soggetto del consumo si trova spesso invischiato in situazioni di sovraindebitamento-patologia, che permettono allo stesso di sdebitarsi dopo aver esperito i rimedi all'uopo apprestati dall'ordinamento. Ove necessario, pare opportuno garantire una tutela appropriata allo stesso anche in sede concorsuale, così come nei confronti dell'imprenditore c.d. indebolito, quale parte svantaggiata nei rapporti commerciali. L'Autore Jacopo Alcini è dottore internazionale di ricerca in Diritto dei consumi presso l'Università degli Studi di Perugia ed in Derecho privado (doppio titolo italo-spagnolo), per aver svolto un anno di ricerca all'estero presso l'Università di Salamanca (Spagna).
EUR 53.00
Animali e umani: il tentativo di un inquadramento razionale e unitario dell'animale anche nel nostro sistema giuridico
La declinazione giuridica dei rapporti fra l'uomo e gli animali rappresenta, oggi, un tema in grado di collegare l'attualità aneddotica quotidiana con la disciplina giuridica. E ciò anche in virtù di un crescente interesse, non solo giuridico, per un dibattito che, partendo dal piano teorico, filosofico, etico si è allargato al dato giuridico, abbracciando molteplici branche del diritto positivo. E ciò in reazione ad una lunga tradizione filosofica occidentale che ha sempre posto una netta cesura fra l'Homo sapiens ed il regno animale, con una tradizionale visione utilitaristica che progressivamente sta cedendo il passo ad una ottica più animalista, in cui quest'ultimo viene accomunato all'uomo per la natura di essere vivente. Di modo che, accanto alla dottrina tradizionale che rimane ancorata ad un inquadramento dell'animale come oggetto di proprietà così come affermata nel nostro e nelle principali codificazioni di Civil Law ma anche nel case law inglese e Nord Americano, sta, progressivamente, emergendo una corrente di pensiero che, prendendo spunto dal riconoscimento all'animale della natura di essere senziente, cerca di costruire per loro uno status di soggetti giuridici attraverso il riconoscimento di alcuni diritti sul modello di quelli umani. In tale contesto, l'autore, seguendo la distinzione fra animali domestici, oggetto di proprietà, ed animali selvatici che possono diventare tali, dopo l'esame del dato codicistico ha effettuato una rassegna dei principali settori giuridici in cui sono disciplinati i rapporti uomo/animale, esaminando quelli propri del settore agraristico, con le norme, di origine comunitaria e internazionale, a tutela dell'animale di allevamento e poi di quello di compagnia e quello destinato alla sperimentazione, per continuare con quello ambientale con le disposizioni a tutela delle specie selvatiche e la disciplina della caccia e del commercio di tali specie per poi proseguire con l'ambito penalistico dei maltrattamenti sugli animali....
Manuale di diritto privato
L'opera intende illustrare la materia del codice civile e le principali leggi speciali che regolano i rapporti di diritto privato. Essa è stata concepita essenzialmente a scopi didattici ma la trattazione problematica e la considerazione degli orientamenti di dottrina e di giurisprudenza (con particolare attenzione a quella costituzionale) ne fanno un utile strumento anche per una preparazione post-universitaria. Gli argomenti sono infatti illustrati a livello strettamente istituzionale ma con un crescente approfondimento che permette al lettore di progredire nello studio secondo lo scopo che egli si prefigge. La ventesima edizione è rivista e aggiornata con le novità giurisprudenziali e legislative, specie per quanto riguarda le sentenze delle Sezioni Unite (fino alla sentenza n. 32198 del 5 novembre 2021, in materia di assegno divorzile) e il Codice dell'impresa e dell'insolvenza (destinato a sostituire la legge fallimentare, parimenti illustrata), nonché il D.L. 24 agosto 2021, n. 218 sulla composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa.
EUR 125.00
La tutela del patrimonio fotografico Alinari e la sua digitalizzazione