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Il sistema delle arti. Storia e ipotesi
Cosa facciamo quando riconosciamo un oggetto come opera d'arte? Su quale “sistema implicito” di idee o su quale “senso comune” fondiamo il discorso sulle arti? Come classifichiamo oggetti e saperi artistici sempre più complessi ed eterogenei? È ancora legittimo parlare di sistema delle arti? Per rispondere a queste domande, Giuseppe Di Liberti cerca una nozione di sistema capace di raccogliere “la sfida della complessità” che le arti costantemente ci lanciano. A partire da un'originale applicazione della teoria generale dei sistemi al discorso contemporaneo sulle arti, il volume compie un articolato itinerario storico sulle organizzazioni dei saperi artistici dall'antichità ai giorni nostri, individuando quattro modelli: catalogo, comparazione, classificazione e sistema. E se l'inizio del Novecento segna l'inevitabile crisi del sistema delle belle arti tradizionalmente inteso, il dibattito sulla sistematica dei concetti fondamentali della scienza dell'arte degli anni Venti rappresenta un decisivo punto di svolta verso l'organizzazione di un sistema delle idee e dei problemi artistici. Questo passaggio offre il fondamento storico-teorico all'ipotesi lanciata da questo lavoro: un “grado zero” del discorso, un nucleo omogeneo di concetti - mimesis, rappresentazione, ritmo, corpo, dettaglio e tecnica - costruito come sistema aperto di idee in reciproca relazione. Lo scopo del sistema è quello di offrirsi come strumento di comprensione delle opere d'arte nella loro singolarità e dello scambio tra la presentificazione dell'oggetto artistico e la sua individuazione da parte del fruitore.
EUR 15.20
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Essere, fondamento, abisso. Heidegger e la questione del nulla
Se la questione del nulla ha assunto oggi una posizione centrale nel dibattito filosofico contemporaneo, lo si deve al pensiero di Heidegger che ha conferito al problema della negatività una portata ontologica fondamentale. Da Essere e tempo (1927) a Che cos'è la metafisica? (1929), dai Beiträge zur Philosophie (1936-1938) al Principio di ragione (1957), il filosofo tedesco compie un percorso di rinnovamento della tradizione ontologica occidentale che conosce discontinuità e accelerazioni, slanci e indugi. Rispetto all'enfasi posta dalla storia della metafisica sulle determinazioni ontiche del pieno e del positivo, da cui è derivato il deprezzamento del nulla e la sua riduzione a mancanza assoluta, Heidegger valorizza le dimensioni del vuoto e dell'assenza, facendo del nulla il perno di una rifondazione complessiva della problematica dell'essere e del fondamento. La Nichtsfrage mostra così la sua stretta connessione con la Seinsfrage, costituendone il risvolto più enigmatico e inquietante.
EUR 17.10
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Della natura umana
Che cosa di più antico e attuale del tema della natura umana? E, soprattutto, che cosa di più filosofico del che cosa è la natura? I filosofi greci e Lucrezio dicevano natura e omettevano l'aggettivo umana. L'omissione mostra la strada da percorrere: l'universo umano è una delle articolazioni dell'intera natura; la natura tout court, a sua volta, è quella che è perché ha al suo interno l'articolazione della specie umana con le sue novità, le sue libertà. Le culture, non solo quelle degli umani ma anche quelle degli animali non umani, come modi di essere della Natura.
EUR 13.30
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Dinamiche giuridiche nella società dell'informazione. Tra privacy e sicurezza
Nella 'società dell'informazione', in quanto società tendenzialmente globale imperniata sull'uso dei mezzi infotelematici, emerge la crescente necessità di tendere ad una nuova 'società della conoscenza', quale graduale evoluzione verso un sapere tecnologico maggiormente a misura d'uomo. Ciò significa un livello di sviluppo caratterizzato sul piano normativo, etico e giuridico, da un accresciuto senso di consapevolezza dei rischi, responsabilità e precauzione, in linea con i richiami dell'Unione Europea non solo ad una più produttiva 'economia della conoscenza', ma anche all'indispensabile riconoscimento di princìpi condivisi e diritti fondamentali. In tali dinamiche della complessità sociale, assume un significato determinante il nesso dialettico di 'unità nella differenza' tra elementi eterogenei ma tutti imprescindibili, quali privato e pubblico, libertà individuale e controllo sociale, privacy e sicurezza.
EUR 13.30
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Decifrare l'esperienza. Atti e vissuti in fenomenologia
"Che cos'è l'esperienza? Rifuggendo dalle erudite definizioni di lessici e dizionari proporrei questa risposta: "Esperienza è tutto ciò che determina l'individualità e l'originalità del nostro vivere". C'è una radicale differenza tra l'"esperire" e l'"esperienza": esperisco qualche cosa quando la sperimento e la vivo; faccio esperienza di qualche cosa quando me ne lascio motivare e ne prendo possesso traducendola in matrice per azioni future". Raccogliendo l'invito tutto fenomenologico a descrivere prima di definire, il saggio propone una decifrazione dell'esperienza vissuta rileggendo Husserl, Reinach, Stein, Geiger e proponendo alcuni testi inediti o recentemente pubblicati. Ma fa anche riferimento al "portato intuitivo", dando dell'esperienza una lettura "antropologica" interessata a valutare la portata e le conseguenze degli interrogativi posti e a riflettere sulla loro potenziale importanza per ciascuno di noi, oggi.
EUR 10.50
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Ragion pratica e normatività. Il costruttivismo kantiano di Rawls, Korsgaard e O'Neill
La normatività pervade le nostre vite. Nell'agire quotidiano ci scopriamo soggetti a regole e norme di comportamento, linguaggio e pensiero che avvertiamo ineludibili. In ambito morale la normatività di tali vincoli assume un rilievo addirittura paradigmatico. Diciamo di «sentirci in dovere di» fare e dire qualcosa o di «essere obbligati» da una situazione o verso qualcuno. Nel nostro quotidiano commercio con il mondo usiamo il vocabolario del «dovere» e dell'«obbligazione» al fine di render conto, a noi stessi e ad altri, delle azioni che intraprendiamo. La filosofia morale degli ultimi trent'anni ha provato in vario modo a rendere conto della forza normativa delle considerazioni morali. Tra le proposte più trascurate, e solo di recente divenuta oggetto di aspre discussioni e confronti polemici, vi è quella del 'costruttivismo kantiano'. Riprendendo da Kant il concetto di ragione pratica, e individuando nel «punto di vista pratico» la prospettiva propria dell'agente razionale, il costruttivismo vuole giustificare la forza normativa dell'etica a partire da processi razionali, riflessivi e deliberativi, interni a tale punto di vista. Il costruttivismo pretende così di salvaguardare la kantiana autonomia della ragione, e la connessa supremazia del pratico, evitando di reperire le basi autoritative dell'etica nella particolare conformazione della natura umana o in presunti fatti mondani indipendenti. Lo scopo principale del presente lavoro è indagare le specificità teoriche di tale proposta.
EUR 20.90
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La parola manipolata
Siamo tutti capaci di accusare gli altri di utilizzare tecniche manipolatone per ottenere il consenso di un pubblico di telespettatori, internauti, consumatori o elettori. Ma nel nostro zelo inquisitorio, non rischiamo forse di finire anche noi col farvi ricorso? E, soprattutto, che cos'è la "manipolazione"? Secondo Breton si tratta di un processo di comunicazione nel quale si tenta di imporre una posizione senza lasciare all'altro la libertà di non accettarla. È una violenza condotta in forma di parole. L'autore descrive qui le due grandi categorie della manipolazione degli affetti e della manipolazione cognitiva che mirano a rendere più forte il discorso più debole e, nella parte centrale del libro, conduce un'analisi esemplare di un intervento di Jean-Marie Le Pen. In questo modo ci permette di percorrere un ulteriore gradino verso la comprensione della "retorica proibita".
EUR 14.25
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L' enigma del colore
Il colore non è solo una proprietà sensibile dei corpi, ma un fenomeno complesso capace di evocare significati affettivi o emozionali e contenuti simbolici propri, condensando in forma di immagine valori, ideologie e contenuti politici. È per questo che possiamo ricorrere al colore come mezzo di comunicazione per veicolare credenze, rappresentazioni identitarie e per mobilitare azioni individuali e collettive. Come rendere ragione di tali fatti e pratiche correnti? Si tratta innanzitutto di mettere in evidenza il fatto fisico del colore, e l'esperienza fenomenologica degli artisti che testimoniano l'intrinseca disposizione del colore all'ambiguità e alla polivalenza. Questa ambiguità consente di preparare un approccio e trattamento simbolico che permettono altresì di rendere conto dell'universalità di una costante archetipica e delle molteplici variazioni culturali - siano esse mere codificazioni convenzionali - le quali tuttavia non si confondono con un senso arbitrario e un puro relativismo culturale. L'approccio pragmatico e performativo del colore, specialmente in campo politico, contribuisce a illustrare il dibattito teorico - antitetico e perfino paradossale - sulla natura ed essenza del colore, proprio alla scienza e alla filosofia, ma anche di fare del campo simbolico - e delle applicazioni pratiche - un livello di significazione autonomo, capace di riunire pratiche empiriche spesso contraddittorie.
EUR 14.25
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Il peso di un pensiero, l'approssimarsi
Il peso di un pensiero è ciò che resta ancora da pensare. E tale peso non si mostra che attraverso "tocchi, abbozzi, profili sottratti, calchi perduti". In questi saggi Nancy ci porta a sperimentare la caduta del pensiero verso un centro di gravità mai raggiunto, ma sempre prossimo, a venire. E quindi, da qui, ci invita a ripensare il senso del mondo, del corpo, dell'esistenza, affrontando e riconoscendo tutti i fondamentalismi e tutte le follie identitarie. Il gesto filosofico di Nancy vuole essere quello della messa in opera di una "resistenza" pesante del pensiero che sia capace di mettere fuori gioco ogni volontà di rappresentazione, ogni logica del fondamento, ogni hybris metafisica "misurando il quotidiano" dell'esistenza. Tutto questo comporta una riflessione radicale sulla nostra provenienza e sulla nostra traiettoria, insomma su ciò che vogliamo essere: "né luoghi, né cieli, né dei: smantellamento e decostruzione degli spazi chiusi, dei recinti, delle chiusure".
EUR 13.30
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Babelonline print. Vol. 6: Incontro con la filosofia africana.
La filosofia africana è un soggetto poco conosciuto, confuso con un deposito di tradizioni popolari di origine imprecisata, colorate con gli stereotipi del folklore. Un pregiudizio tacito e tenace la esclude dalla filosofia in senso canonico, dalla sua storia e dai suoi metodi. La filosofia africana è invece un capitolo complesso della storia delle idee degli ultimi due secoli: è impossibile pensarla senza le diaspore nere o comprenderla senza conoscere le personalità che l'hanno realizzata, ignorandone il cosmopolitismo linguistico e l'ideale etico, svalutandone l'impegno totale al servizio della dignità dell'uomo e della libertà, in Africa e nel mondo. In questo numero vengono pubblicati saggi rappresentativi delle sue origini e dei suoi percorsi, presentandone alcuni padri fondatori e aprendo lo spazio alle nuove prospettive di ricerca che impegnano oggi i loro eredi. Con l'auspicio che questo assaggio susciti il desiderio di conoscerla in tutta la sua ricchezza.
EUR 19.00
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Esperienze di disegno industriale. Lavori di quattro anni di corso
Bernardino Pittino (Udine 1948) architetto e designer. Diplomato al Liceo artistico di Firenze, nel 1971 si laurea in architettura a Venezia e nel 1999 consegue un Master in ergonomia. E' iscritto dal 1972 all'ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Udine di cui è consigliere e per il quale coordina anche corsi di aggiornamento per gli iscritti. Dal 1969, collabora con industrie occupandosi di progettazione del “prodotto”, del supporto grafico e degli allestimenti. Si occupa anche di progettazione edilizia, pubblica e privata e di architettura degli interni. Dal 2002 è docente presso l' Università di Udine, facoltà di Ingegneria, corso di laurea in Architettura.
EUR 14.25
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Die wunder Mailands. Die wunden Mailands-Meraviglie e mere voglie di Milano
Diciamoci la verità, questa città non la ama più nessuno. Tutti, per primi gli stessi milanesi, la vedono brutta, insopportabile, grigia, senza storia. Una volta non era così: ci fu un momento, dopo la guerra, dove ognuno si sentiva parte attiva di un motore più grande, tutti tesi fino allo spasimo per migliorare il loro futuro e il futuro di questa città. Era gente come Don Ciccio, per intenderci. Poi, d'incanto il quarto d'ora è passato e Milano è rimasta a leccarsi le ferite. Oggi vive di una gloria che non si merita più e di una nostalgia per la "capitale morale" assolutamente deprimente. Eppure in certe giornate come questa la sua bellezza è ancora assoluta.
EUR 13.30
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Sensibilia. Vol. 2: Vincoli-contraints.
In quali diversi modi la nozione di “vincolo” agisce ed assume rilevanza nei vari ambiti di riflessione teorica o elaborazione pratica, dalla logica all'estetica, dalla progettazione architettonica alla legislazione dei beni culturali, dalla percezione più o meno “ingenua” all'interpretazione artistico-giuridica, dalla pianificazione economica alla teoria politica della rappresentanza, dalla teoria dell'argomentazione all'epistemologia? Che differenza è riscontrabile tra vincoli costrittivi di tipo normativo (constraints) e vincoli “liberamente” autoimposti (self-binding)? Secondo quali differenti dinamiche i vincoli sono soggetti a evoluzione, sviluppo o, eventualmente, progresso? Come e dove sono aggirabili o negoziabili? Il volume raccoglie gli atti del secondo seminario annuale (2008) di Sensibilia. Colloquium on Perception and Experience, dedicato al tema “Vincoli/Constraints”. L'obiettivo del Colloquium è promuovere un confronto tra aree di ricerca diverse intorno a temi e problemi comuni. Il leitmotiv scelto per il ciclo seminariale del 2008 consente un'ampia riflessione comparativa (filosofica, ontologica, scientifica, psicologica, fenomenologica, storico-artistica, antropologica, semiotica, estetologica, mediologica, ecc.) nonché la possibilità di individuare e tematizzare ulteriori e forse imprevisti momenti di connessione e risonanza. Se il vincolo è comunque qualcosa che offre resistenza, il fascio di problemi che qui si raccoglie insieme può probabilmente far luce sulla sua natura composita proprio perché costringe a guardare di traverso. Saggi di: Luca Bortolotti, Riccardo Brunetti/Franco Delogu/Carmela Morabito, Alessia Cervini, Paolo D'Angelo, Fabrizio Desideri, Maria Giuseppina Di Monte, Michele Di Monte, Alessandro Ferrara, Elio Franzini, Elena Gagliasso, Tonino Griffero, Domenica Fioredistella Iezzi, Pierre Jacob, Micaela Latini, Diego Marconi, Maria Vittoria Marini Clarelli, Giorgio Nisini, Herman Parret, Giovanna Pinna, Manrica Rotili, Herner Saeverot, Stefano Semplici, Francesco Sorce.
EUR 24.70
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A partire da Merleau-Ponty. L'evoluzione delle concezioni estetiche
Le teorie estetiche di Merleau-Ponty hanno influenzato in modo decisivo una parte significativa del pensiero filosofico francese a lui successivo. Autori come Deleuze, Foucault o Ljotard, per citare solo quelli su cui il presente testo si è soffermato, si sono confrontati con i testi merleau-pontyani in modo più o meno dichiarato, ed è in questa relazione che essi hanno sviluppato temi come la crisi del soggetto cartesiano, la costruzione/decostruzione dei cliché nelle opere d'arte o un pensiero dell'immanenza. Il presente testo cerca di ricostruire e reinterpretare alcuni temi di questo confronto, senza il quale “l'immagine del mondo” contemporaneo sarebbe oggi molto differente.
EUR 15.20
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Criminalità dei potenti e metodo mafioso
"Cos'è la criminalità dei potenti? E cosa c'entra la mafia con il crimine dei colletti bianchi? Quali effetti può determinare la saldatura degli interessi mafiosi con quelli del potere politico, economico e finanziario? La globalizzazione dei mercati ha incrementato le occasioni, i modi e le forme di collaborazione tra mafie e colletti bianchi: l'integrazione tra il sistema delle regole e quello dell'illegalità è divenuto molto più semplice, anche grazie all'interazione con sistemi politici ed economici sempre meno democratici e trasparenti. Così, oggi è diventato più difficile distinguere un mercato che utilizza mezzi illeciti dal mercato delle transazioni lecite, dal momento che l'intervento mafioso tende ad agire a monte, sul processo di normazione e di decisione politica. Per provare a elaborare nuovi e più aggiornati paradigmi su questi processi di trasformazione che investono il mondo della criminalità organizzata e le sue relazioni con i colletti bianchi, è necessario mettere insieme competenze e culture diverse. Abbiamo provato a riunire operatori del diritto, imprenditori e studiosi per stimolare un momento di riflessione e di scambio di conoscenze, tentando di superare la visione parcellizzata che spesso affligge questo settore di studi. Partendo da questi presupposti, il volume approfondisce questo ambiguo connubio che, nel suo dispiegarsi, costituisce un pericolo concreto per i valori democratici e il futuro del nostro Paese."
EUR 28.50
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Serpe bianca, serpe nera
Quella che gli storici chiamano la «strage di Mérindol» fu compiuta nel 1545 a danno di una florida comunità valdese nel tratto di Provenza che interessa i due versanti del massiccio del Luberon. Provocò un numero di morti che non poterono mai essere contati, ma furono di certo ben più di tremila. Questo romanzo racconta la grande prova di resistenza, di durata, di cui si fanno protagonisti alcuni scampati, capaci di ricreare un piccolo Eden a qualche giorno di marcia da un simile orrore. Si pone però un problema fondamentale: di fronte al male assoluto, si deve praticare il ricordo, in omaggio ai caduti e a monito per il futuro, oppure dimenticare, in modo da disarmare il male, da togliergli tutto il veleno? Temi come le guerre di religione, l'intolleranza, l'impossibilità di mediare tra parti accecate da lunghi precedenti di reciproche violenze, emergono nel racconto, mostrando tutta la loro attualità, tutta la loro carica di domande a cui è sempre più urgente, oggi, dare risposta.
EUR 15.20
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La famiglia de-genere. Matrimonio, omosessualità e Costituzione
Nel corso del 2009 varie coppie di persone dello stesso sesso hanno deciso di richiedere al proprio comune di residenza le pubblicazioni matrimoniali. In seguito al rigetto della richiesta, i protagonisti di questa vicenda hanno perseguito le vie legali per affermare il loro diritto a contrarre matrimonio civile. Piuttosto che avallare definizioni essenzialiste del concetto di famiglia, il volume analizza il quadro giuridico italiano e straniero in un'ottica innovativa, chiedendosi se l'esclusione dal matrimonio possa essere giustificata da un interesse pubblico preminente. Ne emerge come, lungi dal costituire una questione rilevante solo per una scomoda minoranza, in termini di rispetto delle identità, la questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso è problema che riguarda tutti, cittadini e non cittadini, uomini e donne, eterosessuali e omosessuali, perché interroga il concetto di persona e di libertà, la definizione dei ruoli di genere in una famiglia che cambia, il rapporto fra norma e corpo, il significato del principio di eguaglianza in una moderna democrazia.
EUR 14.25
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Giustizia in contumacia
Giustizia in contumacia è una scrittura tra il romanzo, il diario e la poesia, di una donna di fronte all'incredibile assurdità di un eclatante caso giudiziario. Un'esperienza di vita talmente devastante da invadere la sfera del quotidiano che assume a volte i tratti dell'incubo, altri dell'indignazione e in altri dell'invettiva. Un tuffo nelle cattive acque dell'ingiustizia, percepita con profondo smarrimento e delusa sofferenza. Un dialogo con le grandi voci della letteratura che hanno condiviso con la protagonista diffamazioni, stupide etichette, accuse kafkiane di colpevolezza. Un colloquio dove anche il silenzio e i non-detti hanno la stessa forza del pensiero e dell'azione. Un percorso terminato in piena assoluzione, ma che ha sortito inevitabilmente gli effetti di una “denegata giustizia”. Un'incantata passeggiata tra approfondimenti psicologici dell'oggi e memorie del passato, dall'intenso afflato poetico. Nata a Caltanissetta, Concetta Cimino oggi risiede a Palermo, coniugando ad un'intensa attività lavorativa una sempre più fervida produzione letteraria. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo. È dirigente presso il Dipartimento Formazione Professionale dell'Assessorato regionale al Lavoro. Responsabile, per la Regione Sicilia, del progetto di cooperazione internazionale “Pacef - PActo para la Capacitaciòn y el Empleo Femenino”. Ha pubblicato i romanzi Giuro sulla libertà, Lussografica, Caltanissetta 1998 e Fiori di Capperi, Cofise, Palermo 2001; le raccolte di poesie Pensieri in libertà, Lussografica, Caltanissetta 2000, Ogni giorno è una vita, Cofise, Palermo 2000 e La donna che fu figlia, 2006; Una passeggiata dell'anima in Sicilia, 2002; Le favole del mare, 2003; I tre coriandoli rossi, 2004.
EUR 11.40
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Ripensare le immagini
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Il progetto di mondo e di uomo delle generazioni di Israele. Genesi 1-4. Vol. 1
Perché alle infinite interpretazioni dei primi capitoli del Genesi aggiungerne un'altra? Perché in essi non si tratta della creazione dal nulla dell'universo e dell'uomo, e della spiegazione della tendenza al male della specie umana, come la tradizione cristiana ha da sempre sostenuto, ma della creazione o del progetto da fare di un mondo morale nuovo rispetto a quelli già esistenti, composto di "cieli", cioè di giusti, e di "terra" cioè di nazioni, in cui si formano i giusti, e di un uomo nuovo, chiamato Adamo, destinato da polvere a diventare anima vivente, progetto di alcune Divinità mesopotamiche, fra la quali emerge YHWH, Dio di Israele. L'autore raggiunge una tale proposta di senso tornando all'esegesi dell'Israele al tempo di Gesù, interrogando le Scritture con le Scritture, il Libro con il Libro.
EUR 23.75