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Mostrati 6101-6120 di 124643 Articoli:
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La generazione di Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo. Vol. 1: Gli inizi.
Per Matteo, che compila il "libro della genealogia di Gesù Cristo", figlio di David, figlio di Abramo e lo pone in capo al suo evangelo, la generazione di Gesù, detto il Cristo, delie generazioni di Israele, è la quarantatreesima, viene dopo sette per due per tre generazioni, a partire da Abramo. Anche questa generazione, come tutte le altre che la precedono, ma anche dopo tutte le generazioni delle genealogie di Israele, è generazione adamica, cioè fa il mondo di YHWH e di Israele attraverso fatti e parole adamiche. L'evangelista sceglie i fatti e le parole adamici di Giuseppe, dì Maria, dei maghi mesopotamici e dei fanciulli di Bethleem, che hanno dato inizio alla "generazione" di Gesù e del paidivon, il Gesù Cristo, l'Uomo finale del mondo di YHWH.
EUR 17.10
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Liberi dalla civiltà. Spunti per una critica radicale ai fondamenti della civilizzazione: dominio, cultura, paura, economia, tecnologia
È possibile vivere in un mondo senza dominio, senza sfruttamento, senza inquinamento e mercificazione? Per almeno due milioni di anni i nostri antenati primitivi hanno vissuto così, ed è solo con la comparsa dell'agricoltura che l'esistenza ha preso la via di una distruttività sempre più accelerata e dilagante. Infranta l'originaria unione con la Natura abbiamo sottomesso le terre (coltivazione), e poi gli animali (allevamento), e poi le donne (società patriarcale), e poi chiunque altro (schiavitù, lavoro dipendente, massificazione). Oggi siamo diventati gli anonimi ingranaggi della Megamacchina, funzionali unicamente alla sua espansione in ogni angolo del pianeta. Non contano più le persone, le relazioni, la vita genuina e autentica; contano solo i congegni elettronici, l'efficienza produttiva, la competizione, l'addestramento, la manipolazione. È la crisi del nostro mondo: un mondo sempre più artificiale e tossico nel quale uomini e donne repressi negli impulsi vitali, distanziati dalla capacità di fare da soli e resi dipendenti dai rimedi della tecnoindustria, sopravvivono drogati dai diversivi senza più alcuna gioia di vivere. Non sorridiamo più, non ci illuminiamo più, siamo ogni giorno più tristi, delusi, spaventati, avvelenati, stressati, oberati. Il libro di Manicardi analizza i mali del nostro tempo fin dalla loro genesi.
EUR 17.10
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Twin Peaks. David Lynch e la filosofia. La loggia nera, la garmonbozia e altri enigmi metafisici
Creato da David Lynch e Mark Frost, Twin Peaks è un telefilm di culto ricchissimo di spunti filosofici e metafisici. A farla da padrone è la celebre Loggia Nera, con i suoi bizzarri e sovente crudeli abitanti, ma anche il resto della serie offre diverse occasioni di riflessione. Essa ci consente di far scendere in campo correnti filosofiche (o “para-filosofiche”) come la Kabbalah e lo gnosticismo, oltre che vari pensatori, tra cui Ludwig Wittgenstein e Martin Heidegger. Da un lato questo saggio fornirà un resoconto di ciò che è accaduto a Twin Peaks e soprattutto nella Loggia Nera - cioè mostrerà che le vicende e le simbologie di questo universo narrativo, considerate spesso confuse o incomprensibili, seguono una logica rigorosa e mai casuale -, dall'altro cercherà di far emergere la metafisica implicita e onirica di Twin Peaks e, per estensione, di tutta l'opera di David Lynch.
EUR 13.30
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Profondo verde. Un'etica per l'ambiente tra decrescita e «deep ecology»
Un percorso attraverso la storia della filosofia ambientale. Un'analisi della crisi ecologica contemporanea. Una possibile via d'uscita. La teoria della decrescita è al momento la proposta pratica più ambiziosa e allo stesso tempo più promettente nella ricerca di una soluzione alla crisi ecologica che sia efficace, duratura e solidale. Ma perché una società della decrescita si affermi, deve verificarsi un vero e proprio mutamento di paradigma normativo. La nuova etica dovrà essere duttile abbastanza da potersi declinare a seconda dei differenti contesti culturali, solida quanto basta da resistere alle critiche dei detrattori e persuasiva a sufficienza da motivare all'azione chi la adotta. Una simile etica è stata messa a punto dai pensatori del movimento dell'ecologia profonda (deep ecology movement), che rappresenta il tentativo più convincente di conciliare analisi filosofica, azione pratica e pluralismo. Un dialogo nel linguaggio della filosofia che parla del presente per provare a immaginare un futuro sostenibile. Il futuro.
EUR 16.15
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Affa Taffa
Ban Revelant e il suo amuleto Affa Taffa si sono inventati uno strano passatempo: tradurre lettere d'amore su commissione. Finché un giorno, per vincere la scommessa col compagno di banco e conquistare la prima ragazza, Ban manomette una traduzione, poi un'altra e un'altra ancora. Ma quando riesce finalmente a infilarsi nella vita di Ute e Daniel, accade qualcosa di imprevedibile. Si ritrova catapultato dal Friuli alla Francia, in un viaggio che lo porta alla scoperta della verità sulla sua famiglia e su se stesso. Fino a fare i conti con un'omosessualità sempre celata. Affa Taffa è una fiaba moderna, che dietro il sorriso apre uno spaccato inclemente sulla provincia italiana. Con un lieto fine soltanto apparente.
EUR 12.35
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L' opera inaugurale. Gli scrittori lettori della Comédie Humaine
Un Balzac trasgressivo, eretico, eccentrico viene esplorato da un'insolita schiera di critici d'eccezione della Comédie humaine: i suoi scrittori-lettori, da Henry James a Hugo von Hofmannsthal, da Oscar Wilde a Rainer Maria Rilke, da Robert Louis Stevenson ad August Strindberg. Letture utopistiche, dialoghi a distanza da autore ad autore, raffinati esercizi di riflessività autoriflessiva, queste nuove configurazioni dell'opera balzachiana si inscrivono sotto il segno di un'esigenza di radicale trasformazione - della lettura, della scrittura, dei possibili del romanzo, della relazione ambivalente con i “Maestri” da intrecciare interminabilmente.
EUR 15.20
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Doppio mondo dell'occhio e dell'orecchio. Senso e verità nella filosofia della percezione
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La natura del riconoscimento. Riconoscimento naturale e ontologia sociale nello Hegel di Jena
Che cos'è il riconoscimento? Si tratta di un fenomeno normativo di costruzione istituzionale che si avvia da se stesso, oppure esiste una dimensione naturale del riconoscimento che ci rivela qualcosa di importante sulla genesi e sulla struttura della socialità umana? Esplorando la costellazione di pensiero in cui il riconoscimento inizia ad emergere, questo studio offre una nuova interpretazione del pensiero jenese di Hegel. La nozione di 'riconoscimento naturale' è così ricostruita quale elemento chiave dell'epistemologia e dell'ontologia sociale - del Geist -, prospettando insieme un modello teorico che può offrire valide soluzioni ai problemi in cui incorrono le posizioni contemporanee, da Honneth a Brandom e Ricoeur.
EUR 24.70
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Le eresie
Pelagio ed Ario, i manichei, i donatisti, le confraternite gnostiche di varia tendenza nonché le minuscole altre sette sparse intorno al Mediterraneo nei primi secoli della cristianità, sono gli avversari elencati, studiati e confutati da Agostino. "Le eresie" illumina l'inquietudine di una Chiesa impegnata a debellare qualunque corrente cristiana venga giudicata pericolosa per l'integrità del suo credo.
EUR 9.50
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Selected writings
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La pattumiera della storia
I beni culturali, invenzione tutta occidentale - e relativamente recente - nella storia delle idee, racchiudono in sé una stratificazione di significati notevole: da un lato il concetto di bene proprio del platonismo, di natura essenzialmente spirituale; dall'altro l'idea di bene in senso economico, in cui “valore” è essenzialmente il capitale incorporato in un certo oggetto. Proprio l'Italia, Paese dove la tutela dei beni archeologici, monumentali e artistici è stata attuata per la prima volta già in epoca medievale, si accinge ora a vendere i suoi reperti (definiti da un Ministro della Repubblica “il nostro petrolio”) al miglior offerente. Si tratta di un mutamento radicale di paradigma, che sembra segnare la vittoria irreversibile dell'economia di mercato su ogni altro approccio. A tale mutamento, che si auspica essere non irreversibile, questo libro è dedicato.
EUR 13.30
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Lei lo sapeva? I tedeschi rispondono
La persecuzione e lo sterminio delle persone giudicate "indegne di vivere" nei dodici anni del Terzo Reich spingono ancora oggi a chiedersi come ciò sia potuto accadere. Per rispondere a questo interrogativo si può far ricorso a diverse strategie: all'indagine storiografica, alla raccolta di testimonianze, all'opera di finzione. Questo libro sperimenta la seconda strada, facendo parlare le persone che non sono state vittime del regime nazionalsocialista e che, in quegli anni, condussero una vita "normale". Chiedendo: "Lei lo sapeva?" Kempowski illumina le infinite sfumature che separano l'indifferenza dalla presa di coscienza, la passiva accettazione dall'atto di resistenza. Chi legge queste risposte farà fatica a non interrogarsi anche sul presente.
EUR 15.20
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La vita perfetta di Mirza Mazhar Jan-I-Janan...
Shamsuddîn Habîbullâh Mîrzâ Mazhar Jân-i Jânân (1699-1781) fu uno dei protagonisti della vita culturale e spirituale di Delhi in un periodo denso di calamità e disordini. Fu un poeta raffinato, un esegeta colto e profondo, un asceta e un maestro. La sua figura, tuttora largamente sconosciuta al di fuori dell'India, ha in realtà rappresentato una delle massime espressioni del Sufismo nell'epoca moderna. Le storie ci raccontano di un Mîrzâ Mazhar, figlio di nobili, che sin dalla più tenera età manifestò i segni di una profonda indole amorosa, tanto che egli stesso riconobbe che «l'inquietudine della passione e dell'amore è il lievito della mia natura». Fu discepolo dei più importanti maestri della Naqshbandiyya-Mujaddidiyya, fino a diventare sotto ogni aspetto l'erede del Mujaddid-i Alf-i Thânî, “Il Rinnovatore del secondo millennio dell'Islâm”, Shaykh Ahmad Sirhindî (m.1624). È quasi inevitabile, sfogliando gli scritti naqshbandî riguardanti gli aspetti metodici della via iniziatica, che ci si imbatta in qualche notizia riferita a Mîrzâ Mazhar e ai suoi modi di condurre i discepoli, di guarirli dalle malattie del corpo o da quelli interiori, di leggere in profondità nel loro essere più intimo. Morì per mano di un assassino fanatico, che lo ferì mortalmente ma che gli lasciò anche il tempo, durante un'intensa agonia, di ribadire per l'ultima volta il senso dei suoi insegnamenti. Ci rimangono i suoi discorsi, le sue lettere e le sue poesie, e gli episodi della sua vita, tramandati dai suoi discepoli.
EUR 14.25
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Quaderno dell'istituto di psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Vol. 30: l figlio nel groviglio della coppia.
Soggetto attivo di questo quaderno può essere considerata la coppia in sé, che trova spazio sia nel seminario condotto dalla Dott.ssa Norsa - Il bambino come sintomo della collusione di coppia - sia nella giornata organizzata dalla Dott.ssa Capuzzo - Genitori separati figli divisi -, che nel contributo portato dalla Dott.ssa Vegetti Finzi - Parole che feriscono, parole che curano: quando i genitori si dividono. La dimensione intrapsichica e quella interpersonale, in una diade coniugale, si presentano sempre intrecciate, per questo il bambino può entrare nella collusione di coppia come testimoniano le esemplificazioni cliniche della Dott.ssa Arena e dalla Dott.ssa Vitali. L'assenza di una buona qualità del legame della coppia coniugale può provocare effetti molto distruttivi sia per il bambino sia per i genitori. Vengono trattati aspetti legati al come e quando parlare ai bambini, alle reazioni che essi possono mettere in opera di fronte alle crisi della coppia coniugale ed all'evento separazione nello specifico. Oltre ad alcuni psicologi psicoterapeuti, un magistrato ed una mediatrice familiare dialogano in modo interlocutorio, in questo volume, in qualità di specialisti spesso in contatto diretto con gli attori coinvolti nella separazione stessa, mostrando come sia fondamentale non trincerarsi in un rigido corporativismo, ma condividere una cornice di senso in cui si inscrivono le emozioni intrinseche alla separazione. Il lavoro della Dott.ssa Robutti - Introduzione alla prospettiva psicoanalitica intersoggettiva - si colloca tangenzialmente come cornice al tema centrale del quaderno, riportando all'attenzione i più importanti costrutti psicodinamici sottesi alla nostra professione di psicoterapeuti, focus nell'osservatorio del lavoro. INDICEGiornata di studio coordinata da Diana Norsa, 17 Marzo 2007 “Il bambino come sintomo della collusione di coppia”D. Norsa: Natura, origine del legame di coppia e sue vicissitudini nel ciclo di vita della coppia. G. Arena: Esemplificazione clinica di psicopatologia nell'infanzia Bruno...
Roland Barthes. La visione ottusa
Dire di Roland Barthes è dire della scrittura, del testo, della significanza, dell'ascolto, della seduzione, del ricordare, del dettaglio esorbitante e inutile, dell'incontro irripetibile, dell'infunzionale, del singolo, dell'ingiustificabile, dell'unico, dell'eccedente. Un dire di Barthes, che, essendone la lettura, è esso stesso inevitabilmente riscrittura, ascolto, spostamento, apertura verso ciò che è irriducibilmente fuori dal potere del detto, dell'interdetto, della memoria, della trascrizione e fuori dall'arroganza che tutto questo accompagna, come pure dall'ovvio con cui tutto questo si giustifica. Una visione ottusa quella di Barthes: la visione della scrittura come de-scrittura di quanto è dato come scritto, descritto, prescritto, proscritto.
EUR 13.30
Linguaggio e mito in Paul Ernst. Indagine su una fonte di Wittgenstein
“Se mai il mio libro verrà pubblicato, nella sua prefazione dovrà essere ricordata la [postfazione] di Paul Ernst alle fiabe dei fratelli Grimm, che avrei dovuto menzionare già nel Tractatus logico-philosophicus, come la fonte dell'espressione fraintendimento della logica del linguaggio”. Ludwig Wittgenstein, 1931. Il debito che Wittgenstein riconosce al poeta e drammaturgo tedesco Paul Ernst circa l'espressione “fraintendimento della logica del linguaggio” apre suggestive prospettive di ricerca. Attraverso la ricostruzione dei passaggi salienti della riflessione teorica di Ernst, l'indagine mette in luce la funzione fondamentale che egli attribuisce al linguaggio nella costruzione e nello sviluppo delle materie mitiche. In particolare, emerge il valore del mito come strumento di formazione dei popoli e come deposito di un senso morale del mondo. Ernst ritiene che ciò trovi riscontro nel ruolo svolto dalle forme linguistiche ed evidenzia la stretta interdipendenza tra le trasformazioni del linguaggio e quelle della visione del mondo. Alla luce di queste considerazioni, i riferimenti a Ernst nell'opera di Wittgenstein permettono di valutare l'entità dell'influsso che il poeta tedesco potrebbe aver esercitato sul filosofo austriaco.
EUR 17.10
La disperazione. Saggi sulla condizione umana tra filosofia, scienza e arte
ll volume raccoglie gli atti di un Seminario sul tema “Disperazione” al quale hanno contribuito studiosi italiani e stranieri di diverse discipline: dalla filosofia alla psicologia e alla psichiatria, dalla storia delle letterature a quella dell'arte. Nelle venti relazioni qui presentate appare in una insospettata varietà la massiccia presenza di un sentimento e di una condizione che sembrano caratterizzare nella maniera più ricca e insieme drammatica la condizione dell'uomo contemporaneo.
EUR 19.00
La forza dell'immagine. Argomentazione trascendentale e ricorsività nella filosofia di J. G. Fichte
L'immagine non è solo un oggetto dell'indagine teorica ed estetica. Essa costituisce il trascendentale, l'inaggirabile condizione genetica di possibilità del pensiero e dell'essere. Questa è la tesi di Johann Gottlieb Fichte, che comprese l'immagine come 'concetto assoluto' e potente forza di configurazione dell'esperienza: una proposta teorica che, nell'epoca dell'iconic turn, risulta particolarmente avvincente sotto il profilo filosofico. La prima parte del volume discute la logica fichtiana dell'immagine articolandone le proprietà: autoriflessività, ricorsività, creatività. La seconda studia il dispositivo argomentativo di cui l'immagine è 'motore': l'esibizione performativa della coerenza strutturale tra ciò che la filosofia dice e ciò che essa fa.
EUR 18.05
Sociologia di confine. Saggi intorno all'opera di Alberto Melucci
I saggi riuniti in questo volume intendono ricostruire il pensiero di Alberto Melucci (1943-2001) e interrogarsi sulla sua attualità. Figura di primo piano della sociologia italiana e internazionale, la sua prematura scomparsa ci lascia in eredità un'opera complessa e articolata. Ritenuto uno dei principali studiosi dei movimenti sociali, in realtà tale tema non è che un aspetto di un più ampio tentativo: quello di “rendere visibili” le transizioni e i cambiamenti in atto nelle società moderne del secondo Novecento muovendo dalla convinzione che tali mutamenti segnino l'esperienza più intima degli individui, le loro forme di convivenza, al pari del modo stesso di affrontare l'analisi del sociale. “Per occuparsi dei passaggi bisogna occuparsi dei confini camminare ai bordi”: è nel segno di tale disposizione, più volte dichiarata, che Alberto Melucci ha lavorato al confine tra fenomeni collettivi e esistenza individuale, tra azione e sistema, tra vita interiore e vita sociale, esplorandone i punti d'intersezione per meglio cogliere la portata del cambiamento e le sue contraddittorie e conflittuali implicazioni. Un metodo e una sensibilità che ancora oggi, o forse proprio oggi, continuano a interrogarci, suggerendoci non pochi stimoli.
EUR 15.20
Sulla violenza
La violenza è un tema di sicura attualità che coinvolge, volenti o nolenti, tutti quanti noi quotidianamente in quanto problema dell'azione nelle relazioni sociali. Esiste, certo, anche la violenza del pensiero, ma non è questo ad interessare qui, poiché il pensiero è quanto permette invece di esplorare le diverse formulazioni in cui i rapporti tra gli uomini, e le loro modalità espressive, si declinano violentemente. Il primo dato è che la violenza non è una sostanza, ma una forma delle relazioni che costituiscono la comunità. Il secondo è che, per poterne pensare una qualsiasi alternativa, è necessario prima svolgerne un'analisi critica delle forme. Entrambe queste premesse accomunano i lavori qui raccolti che fanno degli scarti tra le diverse declinazioni della violenza la chance per proporre punti di vista originali. In tal senso, risulta assodato che non è più sufficiente rifarsi alla non-violenza, se non rischiando di dimorare in una prospettiva ingenua. È necessario invece ripensare ciò che fonda l'azione umana focalizzando quanto è in gioco nello stare-in-comune dell'uomo per poter indicare un'alternativa efficace. La tradizione risulta allora un fondo prezioso cui attingere per problematizzare la violenza e la sua appartenenza alla natura umana. Per questo nei saggi qui raccolti sono certo presenti riferimenti classici ma, ancor più, richiami alle riflessioni provocate dall'urgenza storica degli eventi che segnalano un nuovo momento critico.
EUR 11.40