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Mostrati 6401-6420 di 124643 Articoli:
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La giustizia come conflitto. Crisi della politica e stato dei giudici
Nei saggi raccolti in questo volume si affronta il problema della involuzione della forma teorica, delle tecniche e delle istituzioni tradizionali dello Stato costituzionale contemporaneo (parlamento e governo, partito politico, alternativa federalista, principio di uguaglianza e tutela delle libertà) fra tradizione liberale e trasformazione democratica. L'analisi si svolge sullo sfondo della crescente difficoltà di una rappresentanza politica in grado di legittimare la capacità di decisione delle istanze di governo, messa in crisi dal superamento della forma-partito e dalla erosione dello Stato nazionale. Fino a che punto il rischio di uno Stato dei giudici come sostituto del classico Stato di diritto liberale è soltanto una conseguenza dei limiti della democrazia quale forma di governo e non anche l'effetto di una radicale perdita di autonomia del politico in quanto tale? L'autore ripercorre i nodi problematici di un progetto politico, quello moderno, sempre più incapace, nell'età della globalizzazione, di tenere fede alle proprie promesse di liberazione dell'individuo e delle comunità.
EUR 17.10
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Il mondo che appare. Storie di fenomeni
L'idea di fenomeno, così come è stato inteso da alcune correnti di pensiero (“parvenza ingannevole”, “effervescenza superficiale delle cose”, ecc.), presuppone una teoria della duplicazione del mondo. Da una parte il mondo 'vero' ed 'oggettivo' della scienza, la quale ci direbbe come stanno realmente le cose; dall'altro il mondo delle apparenze soggettive, transitorie ed irreali. Un mondo finto, falso, 'estetizzato' (di cui il cosiddetto 'mondo dell'arte' sarebbe una versione esemplare). Ma davvero ciò che colpisce i nostri sensi, ciò che è presente e sta di fronte a noi, che si lascia vedere, udire, toccare, ecc. sarebbe ingannevole e falso, mentre solo ciò che pensiamo ed elaboriamo in concetti sarebbe vero? Il libro, attraverso una storia rapida e parziale dell'idea di 'fenomeno', propone una decisa rivalutazione del mondo che appare, sulla base della convinzione che tutto ciò che è, e che costituisce il mondo, proprio in quanto è, deve anche apparire, o poter apparire.
EUR 15.20
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Lo spirito della politica. Letture di Montesquieu
Il nome e l'opera di Montesquieu paiono aver ormai acquisito, anche in Italia, una vasta risonanza. Ciò è indubbiamente un gran bene per tutti. Ma comporta anche svariati rischi, come in particolare una eccessiva semplificazione e banalizzazione del suo pensiero. Allo scopo di efficacemente scongiurare una simile evenienza - la peggiore che possa capitare a chi, come lui, ha condotto una vita intensamente “pensata” - il volume ripropone, per la prima volta tutti insieme, i più signifi cativi scritti sulle sue riflessioni apparsi negli ultimi decenni: a partire dai magistrali studi di Isaiah Berlin e di Raymond Aron, passando per le brillanti analisi di tre grandi protagonisti della cultura italiana del secolo scorso (Norberto Bobbio, Federico Chabod, Sergio Cotta) e concludendo con alcune celebri pagine di Jean Starobinski e di Hannah Arendt, quest'ultima la figura intellettuale contemporanea in assoluto più prossima (in tutti i sensi) all'autore dello Spirito delle leggi (1748). Il lettore, anche non specialista, ha così a disposizione la migliore 'guida' fino a questo momento mai apparsa sul più profondo anatomista del dispotismo che la storia della filosofia annoveri, nonché il teorico per eccellenza del principio della divisione dei poteri e di quello, indissolubilmente connesso, dell'autonomia della giustizia.
EUR 22.80
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Quando lo zio Sam volle anche loro. Hollywood, le donne e la seconda guerra mondiale
Mentre il mondo è sconvolto dal secondo conflitto mondiale, Hollywood racconta sul grande schermo le sue storie, molte delle quali declinate al femminile. Le americane, occupando i posti di lavoro lasciati liberi dagli uomini impegnati al fronte, conquistano una nuova, "forzata", indipendenza; forse per la prima volta prendono davvero coscienza delle loro capacità e del loro potenziale, gettando le basi per lo sviluppo del successivo femminismo. L'industria dello spettacolo coglie la palla al balzo e le donne diventano eroine positive di decine di pellicole. Le spettatrici si identificano con le protagoniste dello schermo e ne traggono ispirazione per affrontare i nuovi compiti a cui sono chiamate: da semplice passatempo, il cinema si trasforma in un laboratorio di vita. I film realizzati durante la guerra distribuiscono alle donne fede e fatalismo in egual misura, fornendo modelli forti e positivi attraverso cui riportare ordine nel caos della storia e nelle loro esistenze. Questo libro, che rilegge il cinema di guerra come grande documento di costume e di cultura popolare, affronta molti dei generi cinematografici più diffusi del periodo e, analizzando alcune delle pellicole più significative nel loro contesto, oltre a descrivere i motivi e gli esiti della propaganda condivisi da Hollywood e Washington, ricostruisce quel che le donne americane hanno fatto fuori dalle sale. Silvia Cassamagnaghi ci accompagna con passione e sapienza in una storia che è meno passata di quel che sembra.
EUR 10.00
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Shakespeare filosofo dell'essere. L'influenza del poeta drammaturgo sul mondo moderno e contemporaneo
Il massimo poeta e drammaturgo inglese è stato anche un abissale filosofo, che più di ogni altro ha presagito il pensiero moderno-contemporaneo, influenzandolo in maniera determinante: anticipando la rivoluzione filosofico-poetica di Nietzsche, Shakespeare ha sedimentato la problematica sollevata, seppure in maniera diversa, da Heidegger, Jaspers, Sartre, Anders, Gadamer, Lévinas, Severino: la riflessione sul senso dell'essere. È questo il grande leitmotiv del teatro shakespeariano, l'oscillazione continua fra l'essere e il nulla, che si stempera in tutta la sua drammaturgia, collocandola a metà fra Eschilo e Leopardi, i due poeti-filosofi che proprio Severino ha indicato come l'inizio e il compimento del nichilismo occidentale. Il libro di Ricordi prende in esame l'intero corpus shakespeariano, in una suddivisione geografica che concepisce la drammaturgia di Shakespeare "più filosofica e più elevata della storia", e intravedendo in essa la denuncia di un nuovo "totalitarismo spettacolare". Prefazione di Emanuele Severino.
EUR 26.60
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L' ultimo pomeriggio di Agnes. Saggio sull'opera di Milan Kundera
Agnes è la protagonista de "L'immortalità". C'è un momento dell'opera in cui Agnes, dopo aver passato due giorni in Svizzera, decide di tornare a Parigi. Prima di mettersi in auto, si attarda qualche ora a contemplare le montagne. La sera morirà in un incidente stradale. Seguendo lo svolgimento dell'ultimo pomeriggio di Agnes, il critico compie una lettura dell'intera opera romanzesca di Milan Kundera, dallo "Scherzo" all'"Ignoranza". François Ricard traccia una linea di confine tra il "romanzo della lotta" di matrice romantica e il "romanzo dell'esilio" che dai personaggi kafkiani, presi in un universo la cui forza sovrastante rende ogni loro lotta priva di senso, giunge a quelli kunderiani, che, negando la loro condizione di eroi, desolidarizzano perfino con il genere umano; analizza la ricchezza epica e musicale dei motivi e dei temi dell'opera kunderiana che formano, al di là di ogni cesura linguistica, un solo e unico paesaggio; illumina la loro scoperta di territori inesplorati dell'esistenza; si confronta con la loro onnipresente sfida formale - il testamento che il romanziere non ha mai inteso tradire. Il libro di François Ricard su Milan Kundera non è soltanto il più importante contributo del migliore dei suoi interpreti, ma il resoconto inatteso di un'esperienza estetica, una lettura interiore che, riannodandosi con la grande tradizione del saggio, considera l'opera non come un "oggetto" da spiegare ma come un "luogo" in cui meditare.
EUR 13.30
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Kornél Esti
Che cos'è "Kornél Esti"? Un romanzo, una raccolta di novelle, una biografia? Niente di tutto questo e tutto questo insieme. Nel mezzo del cammino della sua vita Kosztolányi abbandona l'arte della composizione romanzesca di matrice realista per lanciarsi in un nuovo esperimento. Come spesso accade il nuovo non è altro che la rielaborazione dell'antico. E infatti Kosztolányi, riorganizzando molte delle sue novelle, compone un libro diviso in diciotto capitoli ciascuno con un suo titolo alla maniera dei romanzi antichi, dove la varietà delle vicende è controbilanciata dall'unità tematica, dalla tonalità stilistica e dalla presenza del protagonista. Così l'autore crea una forma romanzesca dove il narratore, liberandosi dalle pastoie dell'impersonalità, dialoga con i personaggi e interpella il lettore. "Kornél Esti" narra le sue storie. Non è spinto da nessuna morale, da nessuna ideologia. L'esperienza di un individuo ha ancora un po' di autorità. I suoi amici lo rimproverano di aver fatto il suo tempo. Esti fa orecchie da mercante, e con lui Kosztolányi che per esplorare il suo presente ritorna non solo all'infanzia e alla giovinezza del suo eroe ma alle radici dell'arte del romanzo. Questo libro è un serbatoio di disincanto e humour, dove un Don Chisciotte ungherese si aggira in una Budapest reale e fantastica in un'epoca in cui la Storia non si è ancora incaricata di rendere le avventure dell'uomo completamente incredibili o soltanto verosimili. Prefazione di Peter Esterházy.
EUR 17.10
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Martin Heidegger. La provincia dell'uomo. Critica della civiltà e crisi dell'umanesimo (1927-1946)
Martin Heidegger è sicuramente il filosofo che più di ogni altro ha affrontato in maniera radicale il problema di una ricomprensione dell'essenza dell'uomo che si lasci alle spalle la definizione metafisica di animal rationale. Il volume di Francesco Mora ha il merito di mettere in luce i passaggi chiave della critica demolitiva che dal 1927 al 1946 Heidegger elabora nei confronti dell'umanismo. Lontano tanto da una lettura antropologica quanto dalle interpretazioni 'politiche', il testo propone, attraverso una rigorosa contestualizzazione storico-filosofica e un serrato confronto con gli esponenti della cosiddetta rivoluzione conservatrice, un'originale ricostruzione teoretica del pensiero heideggeriano. La lettura 'impolitica' che emerge descrive Heidegger come un camminatore solitario, un Waldgänger della filosofia, che tuttavia, traccia le linee direttrici della nostra esistenza e del nostro pensare. Con le parole del filosofo si potrebbe dire che critica di ogni umanismo non significa sostenere l'inumanità, caratterizzante al contrario proprio quell'Uomo che vuole sapersi come l'animale dotato di ratio.
EUR 36.10
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Tragicomico e melodramma. Studi secenteschi
La nascita del melodramma (1600) è connessa intimamente con lo sviluppo del tragicomico nel teatro europeo. Ma tragicomico è espressione che indica una complessità, non solo di genere, ma di lettura della realtà in rapporto alla scena. Inoltre può offrire semplice alternanza di registro, per un piacere del pubblico sempre più obbligante, ma può essere - ed è spesso, all'alba della modernità - sostanza, cioè ambivalenza, e quindi inquietudine. Il volume cerca di verificare queste dinamiche delicate su numerosi esemplari della librettistica della prima metà del Seicento, concentrandosi fra l'altro sui testi dedicati al mito di Orfeo, ma non solo. Vari gli autori protagonisti del genere che vengono evocati: Rinuccini, Rospigliosi, Vittori, Busenello e altri. Un'appendice di documenti e testi, fra cui il cruciale "Eumelio" gesuitico del 1606, completa il libro.
EUR 19.00
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Paesaggi della complessità. La trama delle cose e gli intrecci tra natura e cultura
Il libro propone riflessioni sul tema della complessità in generale e sulla questione della complessità ambientale in particolare, a partire da un approccio dinamico e sistemico. Piuttosto che affrontarla in termini formali e generici, gli autori dei saggi riconducono la complessità alle questioni cruciali del paesaggio (inteso come concetto paradigmatico), della biodiversità e della sostenibilità ambientale. Le prospettive teoriche sondano i fondali comuni delle conoscenze. Le proposte concrete affrontano le questioni del degrado della Biosfera e dell'esaurimento di molte risorse energetiche e alimentari primarie. La teoria della complessità costituisce indubbiamente una delle più grandi trasformazioni che hanno investito il pensiero scientifico durante gli ultimi decenni del secolo scorso. Interdisciplinarietà e trasversalità sono fra gli aspetti più interessanti della complessità. Basta guardarsi intorno per scoprire che i sistemi complessi esistono dappertutto e a tutti i livelli della realtà. Essi intervengono in ogni campo della ricerca scientifica, così come nella vita quotidiana. La teoria della complessità rappresenta oggi il linguaggio più ricco e adatto per studiare e capire il funzionamento e i comportamenti di oggetti e fenomeni solo in apparenza molto disparati, quali alberi, nuvole, dune, battiti del cuore, stormi d'uccelli e branchi di pesci, ma anche fenomeni catastrofici come terremoti, epidemie, lingue che spariscono, tumori.
EUR 26.60
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Il Protagora. Vol. 15: Giovanni Vailati e Federico Enriques filosofi della scienza.
STUDI GIOVANNI VAILATI E FEDERIGO ENRIQUES FILOSOFI DELLA SCIENZAFabio Minazzi, Vailati e la filosofia della scienza Ivan Pozzoni, La «ragion moderata» di Giovanni Vailati tra conoscenza e azione Mario Quaranta, Vailati e Popper dopo l'eclissi dell'epistemologia Massimo Galuzzi, Il tentativo di Federigo Enriques Arcangelo Rossi, Sull'insegnamento dinamico nella riflessione di Federigo EnriquesINEDITIFabio Minazzi, Per il centenario della nascita di Giulio Preti (1911-1972) Giulio Preti, Notizie sull'operosità scientifica e sulla carriera didattica, a cura di Fabio Minazzi Appendice. Eugenio Garin, Gulio Preti Giulio Preti, Filosofare onestamente, andando là dove il pensiero ci porta. Lettere a Giovanni Gentile del 1938, a cura di Fabio Minazzi Giulio Preti, Ci terrei tanto a venire a Firenze Lettere ad Eugenio Garin (1953-1958), a cura di Fabio Minazzi Giulio Preti, Qui a Firenze si muore nel silenzio e nella solitudine. Lettere a Mario Dal Pra (1951-1971), a cura di Fabio MinazziNOTE E DISCUSSIONIUmberto Eco, Il problema filosofico delle strutture trascendentali a priori nella riflessione neoilluminista di Jean Petitot Fulvio Papi, La filosofia e la civiltà del denaro in crisi Rolando Bellini, Filosofarte 2011, ovvero sulla 54ma Biennale d'Arte di Venezia Marina Lazzari, Ricordo di Antonio ErbettaPROBLEMI DELLA SCUOLATiziano Tussi, Sul decreto-Brunetta nel mondo della scuolaCRONACHEBrigida Bonghi, Forms of intersubjectivity. A proposito di un recente seminario
EUR 17.10
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Finitezza e crisi del senso
Tocca al nostro tempo sperimentare una vertiginosa insecuritas, segnata dal disincanto riguardo a tanti idoli di stabilità costruiti utilizzando il nome di Dio o inneggiando al potere umano. Un vento di liberazione mette sotto accusa ogni ricorso a principi dal carattere prepotente-rassicurante, mentre si affaccia il serio dubbio di essere ormai “viandanti votati all'incertezza” (E. Morin). Soprattutto, però, riceve una nuova chance quella che, da sempre, è l'attitudine più preziosa e sofferta di cui è capace la finitezza umana. Ovvero la disponibilità a lasciarsi misurare da ciò che spiazza i nostri schemi e piani di controllo: il richiamo dell'assenza proveniente dall'enigma del mondo, dall'irruzione dei volti, dal possibile celato donarsi di Dio. Che ne è, in tutto ciò, della domanda di senso? Nel testo si vorrebbe tenere aperta una questione decisiva: “custodire la finitezza” (Heidegger) implica riconoscere sfondi di ricchezza ontologica, di verità e di bene che eccedono il piano del finito e per questo donano senso, cioè ospitalità e orientamento, al prodigio e alla responsabilità del nostro cammino? Oppure è la dimensione di un senso solo umano, fasciato di contingenza, alimentato dall'errare solidale e da speranze congetturali, a dover diventare la stella di riferimento per l'avventura esistenziale? Mettendo a fuoco le difficoltà di un percorso che intende respingere sia un modo oggettivante di imbrigliare l'infinito sia la chiusura in un soddisfatto finitismo, il lavoro sviluppa analisi intorno a posizioni di Heidegger, di Gadamer, di Apel, di Levinas, e affronta poi alcune versioni attuali di ermeneutica della finitezza: quelle proposte da S. Natoli, G. Vattimo, M. Ruggenini.
EUR 19.00
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Relatività e fondamento. Saggio su Aristotele
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La filosofia di Indiana Jones
Dall'Arca dell'Alleanza al segreto dei teschi di cristallo, dall'America all'India passando per il Vecchio Continente, sfidando predatori, spie e militari, ora nazisti, ora sovietici: attraverso l'immaginario storico, geografico, ma soprattutto mitico a cui attinge la saga di Indiana Jones - quattro film di immenso successo, ma anche telefilm, fumetti, videogiochi il genio di Lucas e Spielberg si cimenta in una sfida creativa che ha pochi analoghi nella cosiddetta cultura di massa. Una cultura rivolta all'entertainment ma non per questo ingenua o superficiale. Non stupisce dunque che nelle avventure di Indiana Jones sia presente una vera e propria visione del mondo, articolata e complessa. Un'immagine dell'uomo, un senso della vita, delle vicende terrene, del potere e della forza, che trovano espressione nella formazione e nelle avventure di questo personaggio che affonda le sue radici sia nel mondo del mito e del simbolo che in quello della cultura di una epoca: di quel "secolo breve" in cui le società sono mutate radicalmente. Ecco perché, se un grande filosofo come Heidegger sosteneva che bisognava trovare le radici del pensiero genuino nel linguaggio poetico, altrettanto si potrebbe dire per quello filmico, perché non diversamente dal primo quest'ultimo trae ispirazione da quel mondo immediato e inconscio da cui emergono le immagini primordiali, la trama subliminale che ispira ogni grande pensiero e ogni grande cultura.
EUR 17.10
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L' onda araba. I documenti delle rivolte
Gli scorsi mesi numerosi paesi del mondo arabo sono stati scossi da ribellioni che hanno segnato una svolta politica, in taluni casi sino all'abbattimento di regimi percepiti come autocratici e dittatoriali, sebbene considerati affidabili e democratici dai paesi occidentali. Ancora oggi, rivolte e conflitti continuano a caratterizzare l'accelerazione del ritmo della vita sociale e politica nel mondo arabo, con risultati contrastanti e dagli esiti tuttora incerti. Protagonisti sono stati soprattutto le giovani generazioni grazie all'uso sapiente dei nuovi media che innovano le usuali pratiche di aggregazione e mobilitazione. Ma cosa vogliono i giovani del mondo arabo, da Tunisi al Cairo, dalla Siria allo Yemen? Per la prima volta in Italia, riportiamo i documenti espressi dalle varie piazze di ribellione, non solo la ormai celebre piazza Tahrir del Cairo, ma le piazze di Tunisi, Damasco, Sana'a, Gaza, Doha, con il coacervo di associazioni e comitati che esprimono sogni, tensioni e proposte politiche. Accanto ai numerosi documenti, tradotti dall'arabo originario, assembliamo una sezione di commenti non cronachistici, di analisi di tendenza, auspicabilmente non frettolosa né caduca, di contributi alla riflessione da parte di osservatori attenti alle dinamiche del mondo arabo.
EUR 19.00
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Gli Schiudimenti della bellezza e i profumi della maestà
Un altro affascinante testo di metafisica del sufismo. Najm al-Din Kubra(1146-1221) di Khiva, in Asia Centrale, è con Suhrawardi e Ibn 'Arabi uno dei caposcuola della mistica islamica medievale. Questo libro presenta in modo chiaro e diretto uno dei punti più alti del pensiero e dell'immaginazione religiosa dell'Islam nel medioevo. Capolavoro della mistica musulmana, è stato letto, commentato e meditato dai sufi di ogni generazione. Grandi interpreti ne sono gli appartenenti alla confraternita Kubrawiyya che prende il nome proprio dal grande mistico. Lungi dall'annoiare con prolisse spiegazioni o prediche pedanti, Kubra sa coniugare l'analisi psicologica degli "stati mistici" attraversati dal viandante spirituale con le più ardite e fantasmagoriche visioni dell'aldilà. Di uno spazio ultramondano in cui la natura parla allo spirito con cerchi luminosi, arcani alfabeti e colori simbolici. Una dimensione in cui le entità naturali e metafisiche si animano misteriosamente o si lasciano compenetrare da colui che s'è messo alla ricerca del divino. Un percorso spirituale ed estetico alla portata di tutti. Uno strumento per la conoscenza del pensiero orientale antico e moderno.
EUR 15.20
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Attraversare le emozioni. Vol. 1: Neuroscienze e psicologia dello sviluppo.
Una storia antica racconta di due pesci che si incontrano. Uno chiede all'altro: "come è l'acqua dalla tua parte? ". L'altro gli risponde: "l'acqua, che cosa è l'acqua?". Le emozioni costituiscono una componente fondamentale dell'ambiente esperienziale in cui siamo sempre immersi anche se ne ignoriamo l'esistenza, così come il pesce della storia ignora l'esistenza dell'acqua in cui vive. Questo libro costituisce l'espressione editoriale più recente di una complessa disciplina volta, tra l'altro, alla comprensione delle emozioni: tale disciplina viene definita da Daniel Siegel come IPNB, Interpersonal Neurobiology. Tale disciplina è costituita dall'integrazione di differenti branche scientifiche, quali ad esempio la neurobiologia, la psicologia clinica, la psicologia dello sviluppo, le neuroscienze cognitive. Comprendere le emozioni e sviluppare, quindi, una competenza emotiva, costituisce un passaggio decisivo per lo sviluppo del benessere psicologico e la cura di eventuali disagi.
EUR 22.80
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Lo sguardo di Kafka. I dispositivi di visione e l'immagine nello spazio della scrittura
Con quali occhi è scritta la letteratura? Figure, paesaggi e architetture che si stagliano all'orizzonte dei testi ne definiscono certamente i contenuti, ma sono le istituzioni e gli apparati che veicolano le informazioni a modificare la percezione di quello stesso orizzonte. E quale luce lo illumina? A partire dalla definizione di “dispositivo” di Foucault e fondendo studi sui media, saggi di critica letteraria e di teoria della cultura, questo libro indaga il modo in cui le forme di trasmissione e fruizione dell'immagine nella Praga di inizio Novecento hanno modellato la scrittura di Kafka. Il percorso di analisi si snoda dai primi racconti fino al Castello, dove frammenti di dispositivo disseminati nello spazio narrativo kafkiano si ricombinano e si ricompongono nei gangli di un potere invisibile ma palpabile. E inesorabilmente pervasivo.
EUR 15.20
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L' inscalfibile. Saggio sull'immagine theologica. Ediz. illustrata
Un'attraversata fulminea nel pensiero occidentale per approdare nel regno "inscalfibile" di Architettura, dimora dell'"immagine" theologica. Un tragitto essenziale, guidato da costellazioni epistemiche, per liberarci dalla coercizione e dalla malìa del nichilismo, e nello stesso tempo, per rispondere ad un'insopprimibile istanza. Farsi penetrare dalle leggi austere della fascinazione. Premessa indispensabile per ogni autentica libertà: delle opere, del linguaggio, di ciascuno di noi. Il breve saggio iniziale e l'apparato delle "immagini" a seguire, formano di fatto un unico testo composto da due "grafie" diverse. Quella noetica del pensiero, quella visuale dei luoghi. Una duplice scrittura logico-estetica che si incarna e si espande nella materia delle opere, si dilata e si deposita nella sostanza delle forme. Un tentativo tutto rivolto all'"immagine" theologica: il volto di pietra dell'Architettura.
EUR 15.20
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Paesaggi attivi. Saggio contro la contemplazione. L'arte contemporanea e il paesaggio metropolitano
Dalla fine del XIX secolo il paesaggio metropolitano è divenuto lo scenario culturale dell'Occidente cambiando radicalmente la relazione tra abitante e contesto. Da una visione contemplativa passiva riservata alla natura, si è passati a un'idea di paesaggio urbano come territorio dell'azione, della costruzione e della autodeterminazione. Dal secondo dopoguerra veri e propri movimenti artistici o singoli artisti, hanno interpretato quest'idea dell'attivismo paesaggistico creando opere che implicano una forte volontà di ridisegnare il contesto di vita urbano sia in senso materiale che metaforico. Queste tendenze hanno riletto lo spazio imposto dall'architettura e dall'urbanistica non considerandolo più come un luogo solo della fruizione ma come uno spazio della riappropriazione. La visione di un mondo metropolitano basato sull'attivismo dei propri stessi utenti dà vita oggi a un numero sempre crescente di interventi in tutto il mondo in parte definibili come Public Art e Arte Relazionale.
EUR 22.80