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Forma e percezione
Pubblicati per la prima volta negli anni drammatici della seconda guerra mondiale, Gestalt und Zeit (1942) e Wahrheit und Wahrnehmung (1943) costituiscono insieme uno dei più importanti contributi novecenteschi alla morfologia, una straordinaria meditazione sul pensiero goethiano, e al tempo stesso una riflessione ancora attualissima sull'unità delle scienze e la peculiarità della biologia. La forma vivente e il tempo biologico guidano l'autore alla costruzione di una estesiologia e di un modello di scienza della vita profondamente innovativi, facendo di questi lavori un vero crocevia della riflessione bioteoretica, in cui l'unità profonda del prodursi della forma e della nostra esperienza percettiva ed estetica apre a un progetto metodologico che non smette di dialogare con il nostro tempo.
EUR 9.50
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Una filosofia marxista del linguaggio
La lingua come processo e pratica sociale variabile. Da questa prospettiva Lecercle intende delineare un diverso modo di considerare il linguaggio, che passa attraverso la critica dei presupposti della linguistica e della filosofia del linguaggio dominanti, in particolare nelle figure di Chomsky e Habermas. Ma passa anche attraverso la rivisitazione e la sistemazione del ricco materiale di un'altra linea di riflessione sul linguaggio, che va da Marx ed Engels fino a Deleuze e Guattari. L'obiettivo è l'elaborazione di una rete di concetti in grado di mettere in primo piano il carattere storico, sociale, materiale della prassi linguistica, rivendicandone la politicità e il suo sviluppo all'interno di rapporti di forza che segnano continuamente le sue forme e le sue funzioni. Il libro di Lecercle offre così un utile contributo al superamento del paradigma individualistico, sia nella linguistica sia nella rappresentazione del sociale.
EUR 19.00
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L' ultima era. Comparsa, decorso, effetti di quella patologia sociale ed ecologica chiamata civiltà
"L'ultima era" analizza il presente che stiamo vivendo, il passato antecedente la comparsa dell'agricoltura con lo scopo di guardare a un futuro liberato dalle aspettative catastrofiche in avanzato stato di realizzazione. Lo spettro della crisi agita ormai le preoccupazioni di tutti, ma la domanda più pertinente sembra essere elusa: che cos'è questa crisi che ci tormenta? È soltanto uno stato passeggero in procinto d'essere superato da una Nuova Economia, una Nuova Politica, una Nuova Ecologia, o è qualcosa di cronico, di radicato fin nel profondo del nostro stesso modo civilizzato di vedere le cose? Mentre si continua a disboscare foreste, a sventrare montagne, a erodere suoli, a contaminare fiumi, a ingrigi re spazi celesti, a schiavizzare persone e animali riducendo tutto quel che esiste a carburante della Megamacchina, il tecno-capitale rigenera se stesso presentandosi in versione "green" per rendere ancora più efficace e silenzioso il suo canto di morte. Stiamo segando il ramo sul quale siamo seduti, diceva Brecht; siamo comodamente sistemati su di un treno high-tech che corre all'impazzata verso il precipizio, attualizza Mascardi. Dall'una come dall'altra metafora emerge una cosa certa: non basterà ridurre il carico di devastazione che ci sta uccidendo; non basterà decrescere né rallentare la marcia ferale che abbiamo imposto alla vita su questo Pianeta. La civiltà non è sanabile: non servirà renderla più "verde", più "equa", più "sostenibile". La civiltà è un cancro che ci sta divorando.
EUR 13.30
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Le idee degli anni Sessanta
Questo volume si basa sulla convinzione che la cultura degli anni Sessanta si sia incentrata sul tema della libertà dell'uomo e della possibilità di una vita diversa più autentica e ispirata a nuovi valori, che essa sia stata abbandonata dopo il Sessantotto a favore di un recupero dei modelli politici della sinistra storica e che sia tornata attuale oggi, in una società che porta alle sue estreme conseguenze la ristrutturazione capitalistica in reazione alla quale quella cultura era nata. I saggi che lo compongono ricostruiscono i momenti salienti di essa in una sequenza che va dall'economia alla politica attraverso la filosofia: lo sviluppo dei monopoli in Baran e Sweezy, i concetti di alienazione e uomo totale in Henri Lefebvre, il problema della persona e il suo rapporto col socialismo in Adam Schaff, il suo rapporto con la tecnica nella Scuola di Francoforte, il pensiero antiautoritario di Dutschke, l'uomo nuovo e i suoi nuovi valori in Che Guevara e Mao Tse-tung. La speranza è di contribuire a ritrovare un filo interrotto che consenta di ricostruire una teoria critica della società.
EUR 13.30
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Il cinema della convergenza. Industria, racconto, pubblico
I cambiamenti tecnologici, economici e sociologici seguiti alla "svolta digitale" -e sintetizzati da Henry Jenkins nel celebre paradigma della "cultura convergente" - hanno profondamente modificato le caratteristiche del cinema hollywoodiano. Da centro di attrazione (e propulsione) della mediasfera novecentesca, il cinema hollywoodiano è oggi divenuto parte di un più articolato sistema di intrattenimento cross- e trans-mediale, all'interno del quale continua tuttavia a rivestire un ruolo di primaria importanza. Partendo da un'attenta considerazione dei processi in atto, i contributi che compongono il volume analizzano la nuova fisionomia del cinema americano nell'epoca della convergenza, con particolare attenzione alle sue strategie industriali, modalità narrative e tipologie di consumo. Nello specifico, il volume si concentra su quelle pratiche (di matrice industriale o sociale, corporate o grassroots) finalizzate a espandere gli universi narrativi del cinema, integrandoli all'interno di complesse strutture transmediali per finalità commerciali e/o comunitarie.
EUR 22.80
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Veglianti. Verso tre immagini di Jacques Derrida
Jacques Derrida, è cosa nota, viveva male il rapporto con l'immagine di sé: non si riconosceva nelle fotografie che lo ritraevano; tanto meno sottoscriveva la supposta somiglianza del ritratto fotografico o la sua verità, quand'anche fosse quella dell'autoritratto. D'altro canto, affermava: "Non ho nulla contro la fotografia, al contrario, la fotografia mi interessa molto, e dirò di più: ciò che m'interessa è la fotografia di me." In questo saggio Ginette Michaud riflette, a partire da tre scene autofotobiografiche disposte, o meglio rifratte alla maniera di un trittico, su questo paradosso. E nell'interrogare il rapporto complesso tra Derrida e la sua propria immagine, l'autrice si concentra sugli affetti secreti dall'immagine, su ciò che accade rfimmagine. Tra testimonianza, memoria e visione, questa lettura ruota attorno a una sola e unica domanda, al contempo ingenua e insondabile: si può amare un'immagine, la propria immagine?
EUR 11.40
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La sapienza del sogno
I sogni sono un aspetto importante del nostro dialogo interiore. Ma come interpretarli? Come sfuggire alle facili suggestioni, alle decodificazioni semplici ma ingannevoli? Non siamo tutti psicoanalisti, ma alcuni strumenti di base possiamo impararli. Questo libro aiuta a farlo con il supporto di un approccio serio ma semplice. Dal sogno si impara a sostare più confortevolmente nella veglia. Capire il linguaggio immaginifico dei sogni è un compito possibile per ciascuno di noi, soprattutto se ci apriamo al dialogo creativo con la nostra coscienza. La concezione sapientemente elaborata dagli autori costituisce il più innovativo approccio alla comprensione dei sogni. La vita è anche sogno e accogliere questa condizione come un dono renderà più lieve il nostro cammino. Prefazione di Theodore J. Jacobs.
EUR 26.60
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Il ritorno a Kant di Heidegger. La questione dell'essere e dell'uomo
Nel corso del suo pensiero Heidegger si è sempre confrontato con i filosofi della tradizione, ritenendo di poter porre la domanda sull'essere soltanto in modo storico. Il presente volume ripercorre le varie fasi del dialogo di Heidegger con Kant, pensatore che ha scorto nell'elaborazione della questione “Che cos'è l'uomo” il compito di una filosofia orientata ai fini ultimi della ragione. Convinto che la domanda sull'essere e la domanda sull'uomo costituiscano un'unica questione, Heidegger si rivolge a Kant per comprendere la temporalità come senso dell'essere. Se lo studio dei testi di questo pensatore lo induce ad assumere un'impostazione trascendentale che gli impedisce di cogliere l'essere stesso, interpretando i concetti kantiani di libertà e di parvenza Heidegger riesce ad attuare quella “svolta” che gli consente di pervenire alla verità dell'essere. Questa verità originaria, appellando storicamente il pensiero, offre all'uomo l'unica possibilità di divenire propriamente se stesso.
EUR 34.20
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Politica, religione, risorgimento. L'eredità di Antonio Rosmini in Svizzera
L'eredità di Antonio Rosmini in Svizzera è un aspetto del pensiero del filosofo di Rovereto ancora non molto valorizzato dalla critica, ma che costituisce un contributo importante per una più completa comprensione di alcuni passaggi cruciali del Risorgimento italiano. Il volume, dopo una messa a fuoco dei primi contatti di Rosmini con l'ambiente culturale e politico del Canton Ticino (concretizzatisi nella pubblicazione a Lugano delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa nel 1848), mostra come il coinvolgimento di Rosmini con la realtà elvetica abbia riguardato non solo il Canton Ticino, ma la Svizzera in quanto tale. Anche attraverso il contributo che diede alla missione diplomatica di pacificazione religiosa dei Cantoni elvetici all'indomani della guerra del Sonderbund, Rosmini ebbe modo di mettere alla prova alcuni aspetti della sua proposta ecclesiologica e filosofico-politica, lasciando un'eredità che avrebbe influito, alla fine del secolo, sulla creazione della Diocesi di Lugano.
EUR 14.25
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Le meraviglie della generazione. Voglie materne, nascite straordinarie e imposture nella storia della cultura e del pensiero medico (secoli XV e XIX)
Durante l'età moderna, aspettando le conoscenze in seguito acquisite attraverso lo sviluppo dell'embriologia sperimentale e più tardi della genetica, la somiglianza (o l'evidente dissomiglianza) fra genitori e figli, la determinazione del sesso del nascituro, le malformazioni congenite - dalle più leggere fino alle “mostruosità” - e i difetti della pelle, i nèi e le “voglie”, erano spiegati attraverso i desideri della madre rimasti insoddisfatti o i traumi da lei subiti durante la gravidanza. L'immaginazione materna è stata chiamata in causa fino alle soglie del secolo XIX per tutto ciò che poteva interessare la generazione, fornendo una spiegazione duttile e soddisfacente per le nascite irregolari ed eccezionali senza la quale non sarebbe rimasto che il ricorso al miracolo, all'intervento di forze occulte o a comportamenti colpevoli o innaturali delle madri. Tra parti eccezionali, trucchi da impostori e accuse di adulterio, il libro ripercorre la lunga storia dei poteri attribuiti all'immaginazione materna sulla conformazione del feto, in un intreccio dove la storia sociale e quella delle donne s'incontrano con la storia della cultura e del pensiero medico.
EUR 9.00
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Cadenza d'inganno
Giuliano, scrittore di romanzi storici, ha un tumore al cervello. Inoperabile! Questo verdetto medico, inesorabile come una sentenza, lo spinge a produrre un ultimo racconto ambientato nel presente. Attingendo al proprio patrimonio di ricordi e di esperienze affida ai tasti della fedele macchina da scrivere Remington le vicende di Franco e Federica, di Fosco e di Sabrina, ma anche di Carlotta, Gaetano, Maurizio e tanti altri. L'eterno gioco delle relazioni umane inscenato sulla pagina oscilla costantemente tra finzione e verità. Infatti, nel delirio del male che avanza, Giuliano vedrà comparire davanti a sé i personaggi del suo romanzo rivendicare, come fantasmi pirandelliani, il diritto di assumere decisioni proprie. Per condurli gradualmente nel porto di una pacata consapevolezza, non resterà che elaborare una cadenza d'inganno, affidando la risoluzione dei dubbi di innumerevoli questioni, al monito che riecheggia nel "Piccolo Principe": "L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore!".
EUR 15.20
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Ricerche su inediti relativi al rapporto Sraffa-Wittgenstein
Lo studio e le riflessioni esposti nel presente lavoro prendono spunto dalla lettura dell'introduzione alle Ricerche filosofiche, dove Wittgenstein, citando Sraffa, riconosce verso quest'ultimo il merito di un incessante stimolo nei confronti del suo pensiero. Da più parti erano emersi indizi che portavano a quella che, all'inizio della ricerca, era poco più di un'ipotesi: l'influenza di Sraffa sul pensiero di Wittgenstein. La ricerca mira a fare chiarezza su questo rapporto intellettuale attraverso l'analisi dei testi e degli articoli attualmente disponibili, delle testimonianze orali e, soprattutto, della documentazione inedita recentemente ricomparsa, la quale si compone, in prevalenza, di alcune lettere manoscritte di Wittgenstein riconducibili ad un lasso di tempo che va dai primi anni trenta fino alla sua morte.
EUR 19.00
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Elogio dell'astrattismo
Cos'altro può fornire un campo di assoluta libertà visiva, come può farlo nelle realtà del visibile, dei linguaggi visivi, il campo sempre disponibile ed incondizionato delle forme astratte? Le forme che ci rendono iconico l'aniconico, che ci dispongono all'invisibile tramite il visibile, che attraverso l'attenzione raccolta e consapevole dello sguardo possono volgerci alle traiettorie più nette del pensiero, come alle pieghe più involute dell'inconscio? A fronte del corrente dominio ostensivo dell'immagine visiva, del suo mediato livellamento, la tante volte sollevata ermeticità dell'astrattismo, il suo necessario bisogno di commento risulta proprio il migliore antidoto immaginativo, l'idonea condizione a far sì che l'immagine torni a corroborarsi di pensiero, a stimolare il pensiero.
EUR 7.50
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Zoografie. La questione dell'animale da Heidegger a Derrida
Matthew Calarco, attraverso la rilettura dell'animalità dal punto di vista di alcuni tra i maggiori pensatori continentali contemporanei, Heidegger, Lévinas, Agamben e Derrida, mette a nudo il fondamento antropocentrico della tradizione filosofica occidentale per rendere possibile una riflessione che si confronti con le molteplici differenze dei mondi animali senza ridurli a oggetti di pensiero o a soggetti del dominio. Se il crescente interesse per gli animali troppo spesso si traduce in facile spettacolarizzazione o in abuso pubblicitario, Calarco indica invece la necessità di cogliere la centralità della questione dell'animale per comprendere il nostro essere uomini e donne in questa società, per definire cosa sia l'umano, quali siano i nostri fini e come si deve declinare la fine del nostro dominio sul vivente.
EUR 13.30
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Impianti. Tecnica e scelta di vita
La tesi centrale di questo libro - che la natura non sia pensabile, forse neanche visibile, se non in un movimento di rinvio all'opera della tecnica suona provocatoria in un tempo come il nostro, che soffre un rapporto di conflittualità a volte senza uscita fra il naturale e l'artificiale. Impianti ritraduce, volgendola al plurale, una nozione chiave del discorso heideggeriano sull'essenza della tecnica: quella di Gestell. Il volume scava criticamente in questa nozione per marcare una dipendenza strutturale che la physis dei greci manifesterebbe, nei confronti della techne, a partire da un legame ancora più radicale e originario fra l'artificiale "tecnico" e il mantenersi della vita in quanto vita umana. Nella natura umana - è qui il punto decisivo - c'è una segreta discontinuità fra natura e vita. Ed è proprio questa discontinuità, la cui traccia affiora nello sviluppo della metafora del "cuore" in Pascal, Kant, Hegel, a evocare la funzione della tecnica.
EUR 16.15
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Sulle orme di Winnicott
Seguire le orme di un vagabondo come Winnicott nel suo percorso teorico e clinico non è certo facile ma sicuramente affascinante e stimolante. L'orma imprime una traccia che suggerisce una presenza e un'assenza, una direzione non sempre lineare che lascia sospesi nell'incertezza ma che al contempo consente libertà di scelta. Errare, dunque, essere vivi, essere veri, andare alla ricerca di quel luogo delle origini in cui ritrovare l'esperienza originaria di esserci: queste sono le orme che Winnicott ha lasciato e che gli autori hanno cercato di seguire attraverso l'analisi di alcuni suoi temi teorici fondamentali e di numerosi casi clinici. Particolare attenzione viene posta alla relazione terapeutica con l'adolescente. Winnicott, pur non avendo trattato in modo sistematico il tema dell'adolescenza, attraverso il resoconto dei suoi casi offre preziosispunti teorici che aiutano a mettere a fuoco il suo specifico stile terapeutico.
EUR 17.10
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Utopia del presente
Il rapporto con il presente - con questa dimensione temporale apparentemente così ovvia e rotonda - non è mai stato, nel corso della storia, né semplice né lineare. A volte si è trattato di sopportarlo, altre di sfuggirlo o di sacrificarlo, altre ancora di valorizzarlo, in qualche occasione di rianimarlo. In ogni caso, aver potuto contare su di un presente continuamente rimodellabile è ciò che ha permesso alle ombre, altrimenti enigmatiche e minacciose, del passato, del futuro e dell'eterno, di guadagnare un certo allineamento e al tempo nel suo insieme di configurarsi e scorrere. Ma cosa accade quando il presente diviene, secondo l'espressione di Joyce, un “lieve volantino accartocciato”? Come trattarlo, adesso che la sua iper-fugacità assorbe in sè ogni figura e ritmo temporale e svuota il mondo di qualunque consistenza? Forse, consegnati a vivere in questo, quasi invisibile, tempo-limite, dovremo abituarci a fare nostre e a sviluppare senza nostalgia le celebri parole di Klee: “Nel mondo terreno non mi si può afferrare perché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati”.
EUR 9.50
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Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni
"È come se ci fossero due operazioni opposte. Da un canto si eleva a 'maggiore': di un pensiero si fa una dottrina, di un modo di vivere si fa una cultura, di un avvenimento si fa Storia. Si pretende così riconoscere e ammirare, ma in effetti si normalizza. Succede lo stesso per i contadini delle Puglie, secondo Carmelo Bene: si può dar loro teatro, cinema e persino televisione. Non si tratta di rimpiangere il vecchio buon tempo, ma d'essere sgomenti di fronte all'operazione che subiscono, l'innesto, il trapianto fatto alle loro spalle per normalizzarli. Sono divenuti maggiori. Allora, operazione per operazione, chirurgia contro chirurgia, si può concepire l'inverso: in che modo 'minorare' (termine usato dai matematici), in che modo imporre un trattamento minore o di minorazione, per sprigionare dei divenire contro la Storia, delle vite contro la cultura, dei pensieri contro la dottrina, delle grazie o delle disgrazie contro il dogma". Riferite a Pier Paolo Pasolini queste parole di Gilles Deleuze risultano altrettanto appropriate. A Carmelo Bene e a Pier Paolo Pasolini abbiamo dedicato nel corso degli anni, in diverse occasioni, saggi e relazioni in seminari e convegni di studio e ricerca. Questo libro li riprende, integrandoli con testi inediti e presentando in forma unitaria, benché il discorso sia relativo a voci diverse, una riflessione su queste due importanti figure del nostro tempo - il nostro tempo.
EUR 15.20
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Per una relazionalità interculturale. Prospettive interdisciplinari
Questo volume propone un ampio spettro di analisi della prospettiva interculturale con indirizzi interdisciplinari tra filosofia e pedagogia. La pluralità di approcci alla ricerca interculturale spazia dall'idea di cittadinanza alla relazione tra evoluzione culturale e sviluppo ontogenetico; dalla ideologia della integrazione alle politiche di immigrazione; dalla attenzione alla identità delle minoranze ai concetti di temporalità, normatività, interculturalità e transculturalità. Questi approcci si concretizzano in progetti formativi di integrazione interculturale focalizzati sulle categorie di differenza e di incontro, coniugando pedagogia e filosofia per una società interculturale che affronti, tra le altre, le problematiche connesse agli studi di genere e alla educazione degli adulti. Si aprono così molteplici spazi nel dialogo interculturale, sottolineando una identità che si muove tra le prospettive di autori diversi e si aggiorna nella reticolarità del presente, costantemente mediata dalla dimensione linguistica e corporea. Questi ambiti di ricerca radicano la comunicazione interculturale nella situatività dei contesti - in particolare, attraverso la divulgazione scientifica, la multimedialità, l'individuazione di competenze negli ambiti formativi, sociali, politici e giuridici - e compongono in modo sinergico la attuale complessità e dinamicità del quadro interpretativo che definisce oggi la relazionalità interculturale.
EUR 22.80
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L' amoroso rapporto