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Nietzsche come filosofo
Arthur Danto è uno dei primi americani ad affrontare il pensiero di Nietzsche nella sua totalità e con una nuova ottica, molto in voga negli Usa. Libero dai pregiudizi della cultura europea, Danto scopre in Nietzsche la potenza del puro pensiero filosofico. Guardato come un provocatore privo di un pensiero organico, Nietzsche in Europa è stato per lungo tempo sottovalutato dalla cultura alta. Con gli strumenti della filosofia analitica, Danto scopre un Nietzsche complesso e completo. Fa luce su un pensiero che si snoda in modo raffinato. Non l'invettiva di un eccentrico provocatore, ma la meditata costruzione letteraria di un grande che si confronta e viene confrontato con i grandi del suo tempo e con quelli che lo hanno seguito (Wittgenstein, Austin, Strawson). Numerosi sono i libri di Danto tradotti recentemente in Italia da grandi editori. Mancava questo, il libro che gli ha fatto guadagnare la fama internazionale. Lo stile di Danto è vivace, senza nulla togliere al rigore e alla grande capacità del filosofo americano di mettere in luce le difficoltà e le questioni irrisolte che alcune teorie di Nietzsche comportano.
EUR 20.90
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Il vampiresco. Percorsi nel brutto
Eroe capovolto, mostro seduttore, mellifluo incantatore, oscuro e perturbante, il vampiro si offre allo sguardo estetico coprendosi il volto e scoprendosi soggetto artistico. Il saggio evidenzia la posizione occupata dalla categoria del vampiresco nei territori avvincenti del negativo artistico, seguendo le linee tracciate dal brutto nella sua secolare esistenza. Fra le pieghe dei materiali estetici e attraverso il rimosso che, in epoche diverse e in linguaggi alternativi, ha parlato all'uomo senziente, si scoprono inedite potenzialità e inesplorate soluzioni nel tentativo di fissare il camaleontico brutto in una definizione conclusiva. Filo conduttore, fatalmente rosso, è il sangue del vampiro. Lo stesso sangue che simbolicamente si annida nell'estetica della paura, che seduce attraverso un cadavere esposto nella necrocultura, che mistifica e si nasconde nel kitsch, che, esibito e ostentato nel pulp, scorre, ultimo baluardo di umanità, nelle vene dei cyborg. Il sangue del vampiro ci guida tra queste manifestazioni artistiche che, dinamiche, si muovono tra le polarità del positivo e del negativo, della vita e della morte, tra un sentire organico e un'estetica inorganica, indirizzandoci verso i territori incerti e sfumati di cui il vampiro è signore.
EUR 13.30
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Giustizia poetica. Immaginazione letteraria e vita civile
Ma è proprio vero che gli esseri umani agiscono soltanto per soddisfare i loro interessi più o meno egoistici? In questo libro, Martha Nussbaum sostiene che alle emozioni vada affidato il compito di ridare vitalità a esperienze atrofizzate di sensibilità per delle relazioni interpersonali regolate in termini morali. Non è solo da considerazioni razionali rispetto allo scopo che è possibile dedurre le norme e le istituzioni in grado di offrire alle persone l'opportunità di condurre vite soddisfacenti e dignitose. E anzi, è proprio valorizzando il ruolo delle emozioni nel giudizio pubblico, e soprattutto nelle questioni di giustizia, che è possibile presentare gli esseri umani come fini in sé, dotati di dignità e individualità, piuttosto che quali unità astratte indistinguibili o come meri mezzi per i fini altrui.
EUR 15.20
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L' essenziale per crescere. Educare senza il superfluo
I nostri figli soffocano di superfluo. Il marketing li ha adottati cullandoli dentro bisogni sempre più fasulli, e i genitori finiscono tiranneggiati senza più riuscire a fare scelte veramente educative. In un dialogo serrato fra una mamma-giornalista (Silvia Calvi) e un noto pedagogista (Daniele Novara) emerge l'importanza di educare all'essenziale scoprendo che i figli necessitano anzitutto di genitori che sappiano offrire risposte ai loro bisogni di crescita senza inutili fronzoli. Questo libro offre una mappa per diventare genitori sobri ma efficaci, capaci di fare squadra e di costruire un progetto educativo con coraggio e organizzazione. E restituisce ai genitori le priorità per crescere figli autonomi e liberi.
EUR 13.30
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C'era una volta... un Re! Intorno alla mente. Tra neuroscienze, filosofia, arte e letteratura
I nomi del disagio psichico e della follia, qualche esempio delle loro rappresentazioni nella letteratura e nell'arte, la mente vista da discipline contigue alla psichiatria e alla psicopatologia, come la neuropsicologia, la neurofilosofia e le neuroscienze, il pensiero e il linguaggio nella loro storia evolutiva e nella loro ontogenesi: questi i temi trattati. Il titolo è però riferito a un ulteriore argomento: all'Io, descritto nel suo significato in vari ambiti, come elemento centrale nella storia e nella cultura dell'umanità. La sua crisi, è stata ed è uno degli aspetti che maggiormente hanno caratterizzato l'evoluzione della cultura occidentale a partire dalla fine del XIX secolo. "C'era una volta ...un re!" è il completamento di una serie di riflessioni sulla mente, dapprima però più sul suo significato ontologico e su aspetti clinici che lo psichiatra varesino già aveva presentato in un saggio precedente: "Alla ricerca dell'isola che non c'è". Prefazione di Simone Vener.
EUR 19.00
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Lasciar tracce: documentalità e architettura
Questo piccolo libro documenta una lectio magistralis tenuta da Maurizio Ferraris nel gennaio 2011 alla Facoltà di Architettura di Napoli e il dibattito che ne seguì. Argomento centrale è il rapporto tra la sua teoria della Documentalità e l'Architettura ma il libro testimonia anche di un complessivo ragionamento sull'arte, sul design, sull'architettura e sulla memoria, e costituisce quindi un primo tratteggio di una teoria del documento/monumento sub speciae architectura. Si tratta di uno di quei "casi fertili" in cui la filosofia e il filosofo - come ha rilevato Roberto Casati si pongono delle domande su una certa disciplina cui la disciplina stessa non saprebbe rispondere con i soli propri mezzi e tali risposte possono consentire all'Architettura, antica disciplina, di progredire nelle sue specifiche ed autonome indagini sulla realtà e sul mondo. In questo senso potrebbe valere esemplarmente la nozione Heideggeriana di "apertura-di-un-mondo", da intendersi come una luce (Lichtung) che rischiara i nessi fondamentali e continui tra la Theoria (Filosofia) e l'Arte (Architettura). Tutto questo in un'interpretazione "realista" e "fondata" della disciplina architettonica con un punto di vista generalista contro ogni specialismo settoriale o meramente tecnicista - in cui innanzitutto esistono delle verità inemendabili, dei fatti che vanno prima riconosciuti e solo poi interpretati.
EUR 9.50
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Indignarsi è giusto
In "indignarsi è giusto" si intrecciano due narrazioni: la ricostruzione delle radici e delle ragioni dell'indignazione e la proposta di una cultura politica "non liberista". Il libro si articola in tre parti: inizia con la ricostruzione dei trent'anni della globalizzazione liberista; mette a fuoco la cesura storica rappresentata dalla grande crisi iniziata nel 2008; si conclude sottolineando l'esigenza e delineando la possibilità di un nuovo umanesimo. Nel corso del 2011 l'indignazione ha animato imponenti movimenti in Europa e nel mondo. Essa è provocata dal fatto che dopo anni di crisi vengono riproposte esattamente le stesse idee e le stesse politiche che hanno causato il deragliamento dell'economia mondiale: apologia del mercato, privatizzazioni, liberalizzazioni a oltranza. Perfino la guida dei governi viene ora affidata direttamente agli esponenti dell'establishment, in quanto "tecnici dell'economia". Con la novità, rispetto agli anni che hanno preceduto la crisi, di un taglio radicale dei diritti sociali e della protezione dei cittadini. Il libro prospetta la possibilità di una via d'uscita. Nell'ultima parte, infatti, delinea le coordinate di una visione non liberista ed evidenzia le tracce, già esistenti, di un'altra risposta.
EUR 15.20
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La politica tra verità e immaginazione
La politica ha sempre avuto un rapporto travagliato con la verità. Per un verso la menzogna è stata uno strumento utilizzato senza remore da governanti, monarchi, imperatori, ministri, leader di movimenti - così come la guerra è stata fino agli anni Venti del XX secolo uno strumento normale della politica. Per un altro verso, la politica “alta”, che mobilita le persone e ottiene disponibilità a versare lacrime e sangue, ha sempre attinto alla forza della verità - della verità che rifulge non solo contro la falsità, ma anche contro la “mezza verità” del compromesso, dell'accordo, della mediazione. E' ancora possibile oggi preservare questo rapporto privilegiato con una verità “indisponibile”, non riducibile alla convergenza fra posizioni diverse e coniugarlo con una visione democratica dell'ordinamento politico? Anche l'immaginazione entra in un rapporto complesso con la politica. La politica è sempre in contrapposizione alla “mera immaginazione”: comporta una presa sulla realtà che i “sognatori” non possiedono. Ma la politica che convince, attrae e muove le persone non può non fare appello all'immaginazione e al suo prefigurare qualcosa che trascende l'esistente. Vision è il nome con cui questo attingere al potere dell'immaginazione è conosciuto nel tempo in cui la democrazia, da opzione fra molte, è divenuta un orizzonte imprescindibile.
EUR 17.10
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Politiche dell'identità
Il dibattito politico di questi ultimi anni è dominato dai dibattiti sull'identità. Per alcuni, la "politica dell'identità" va combattuta perché prepara a una società dei conflitti, trascina lo Stato in guerre culturali, strizza l'occhio al peggiore nazionalismo romantico. Per altri, è invece uno strumento di mobilitazione politica, una forma di appartenenza, una modalità dì autoriconoscimento. In realtà, al di là delle reciproche prevenzioni, ciascuna delle due posizioni cattura solo un aspetto della relazione tra le politiche di riconoscimento identitario e la politica democratica volta alla pari inclusione di tutti i cittadini. L'obiettivo del libro è di fornire sia una ricostruzione aggiornata e informata del dibattito intorno a problemi, come questi, di scottante attualità, sia di suggerire in che modo il legittimo pluralismo identitario possa essere valorizzato per arricchire la società e disinnescare i potenziali di conflitto tra le diverse forme di appartenenza.
EUR 19.00
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La generazione di Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo. Vol. 4: Il regno dei cieli.
"Basiléia tôn ouranôn", "regno dei cieli" non significa impero dei cieli, ma "comunità dei cieli", nel linguaggio sacro di Israele "comunità dei giusti". Una comunità rifiutata dalla "generazione presente" di Israele e dalle città del "secolo presente", accolta da chi vuol "convertirsi" e crescere e guarda al "secolo futuro". È la comunità della "generazione di Gesù Cristo". L'evangelista sceglie alcuni fatti, affinché si conoscano due fra le sue molte e nuove cose adamiche, frutto di interpretazioni più adamiche di precetti antichi, facile da accogliere la prima, "signore del sabato è il figlio dell'adamo", difficile l'altra, "fratello, sorella, madre è chi fa la volontà del Dio". Sceglie anche sette severe parabole, a che le folle e i discepoli più facilmente capiscano, per descrivere il volto umano e adamico del Regno dei giusti.
EUR 19.00
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Teologia del nichilismo. I vuoti dell'uomo e la fondazione metafisica dei valori
Secondo F. Nietzsche, il nichilismo è lo "smarrimento dei valori tradizionali - Dio, Verità, Bene - e lo scivolamento verso il trivellante sentimento del proprio nulla". In un mondo frutto del caso, l'uomo si ritrova senz'anima, destinato al niente della morte e senza un fine soprannaturale. Contro questo modo di concepire l'esistenza, si espongono a livello multidisciplinare (teologia, filosofia, psicologia, morale) non solo le contraddizioni interne del nichilismo, ma anche quelle dei suoi precursori (agnosticismo, materialismo, ateismo, scientismo, laicismo). Particolare attenzione viene data alla fondazione religiosa della libertà, della morale e dell'amore (contro il relativismo) e alla critica delle concezioni di Dio come Nulla e Ineffabile (misticismo, teologia negativa). Guidano lo studio il realismo e il pensiero cristiano, due prospettive che offrono risposte per superare le precarietà della vita (divenire, vuoto, male, angoscia) e intravedere la presenza dell'Assoluto. In Appendice, le classiche "dimostrazioni dell'esistenza di Dio" esemplificano la perenne validità di una "metafisica dell'essere" profondamente anti-nichilista.
EUR 22.80
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Le filosofie del Risorgimento
Il Convegno "Le Filosofie del Risorgimento", di cui si propongono gli Atti in questo volume, ha rappresentato, per la scelta dei temi affrontati e l'autorevolezza degli interventi, uno degli eventi di maggior rilievo tra quelli programmati in Basilicata nell'ambito delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. I lavori delle due giornate (con le relazioni sul pensiero di Francesco De Sanctis, sui nazionalismi e sui cosmopolitismi scientifici che hanno contrassegnato il dibattito italiano prima del '48, sul risorgimento cattolico e sensista-materialista, sulle origini del processo risorgimentale negli avvenimenti del 1799 e sulle problematiche filosofico-politiche affrontate da autori come Pellico, Romagnosi, Ferrari, Spaventa, Labriola e Amari) hanno messo in luce la ricchezza delle motivazioni ideali e del fermento culturale della stagione risorgimentale, spesso a torto rappresentata come un prodotto esclusivo di negoziati diplomatici o di conquiste militari. Le pagine del volume propongono una rilettura, libera da pregiudizi e scevra da troppo rigidi schemi classificatori, in grado di restituire ai protagonisti del dibattito delle idee nel Risorgimento tutto il loro spessore, contribuendo a farli apparire in una luce diversa.
EUR 30.40
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La foresta e la steppa. Il mito dell'Eurasia nella cultura russa
Nel dibattito sull'identità storico-culturale della Russia che costituisce la chiave di volta della riflessione russa in epoca moderna, l'aspetto "Russia e Oriente" è assai meno sviluppato di quello "Russia e Occidente". Dopo Pietro il Grande la cultura russa ha infatti ripudiato quanto di "orientale" aveva ereditato dalla Russia antica, kieviana e moscovita. A parte alcune aperture in epoca romantica, fu solo nella seconda metà del XIX secolo, anche in corrispondenza delle ripetute delusioni politiche subite in Europa (la guerra di Crimea, il congresso di Berlino), che nella cultura russa si manifestò una progressiva "scoperta dell'Oriente". Senza pregiudicarne il prevalente orientamento occidentale, questa "scoperta" ha peraltro prodotto esiti di rilievo. In primo luogo perché, a differenza dei paesi europei, la Russia ha potuto trovare un Oriente non solo esterno, in terre e culture "altre" ed "esotiche", ma anche interno, sia nelle regioni di recente conquista (la Crimea, il Caucaso, l'Asia centrale), sia come parte costitutiva ed a lungo misconosciuta della sua stessa identità nazionale. Questo studio si propone di mettere in luce le diverse fasi di tale scoperta dell'elemento "asiatico" ed "orientale" da parte della cultura russa moderna, un processo al quale parteciparono pensatori di tendenza diversa (Leont'ev, Solov'ev, Fedorov), scrittori famosi (Dostoevskij, Tolstoj, Belyj), esoteristi (Elena Blavackaja) ed artisti (Rerich in primo luogo).
EUR 23.75
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Il paradigma accogliente. La filosofia interculturale in Raimon Panikkar
La provocazione che Raimon Panikkar ha mosso alla filosofia occidentale consiste nell'essere stato egli stesso un interlocutore ironico del pensiero oggettivante, capace di rispondere con il silenzio alla ricerca autoreferenziale di oggettività e di indicare una via esperienziale per la comprensione della realtà. La sua lettura critica del genio classificatore della modernità ha tratto ispirazione sia dalle forme di pensiero premoderne sia dalle visioni del mondo orientali, specialmente indica e buddhista, aprendo un percorso piuttosto inedito fra le prospettive della filosofia contemporanea. Il punto di partenza della riflessione filosofica di Panikkar è l'esame critico del processo di identificazione fra essere e pensiero. Il problema epistemologico sul quale essa si è concentrata è il superamento della frammentazione della conoscenza. L'esito cui è giunta è la descrizione di un approccio aperto nel quale la comprensione della realtà non derivi dalla separazione fra le parti e dalla loro definizione, ma dall'accoglienza della molteplicità in un orizzonte costitutivamente relazionale e unitario.
EUR 13.30
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I doni dello specchio. Tradizione alchemica e libera muratoria
"'I doni dello specchio' è il titolo intrigante e simbolicamente significativo che Andrea Zucconi e Guido Buffo hanno scelto per il loro saggio: sorta di Baedeker per chi voglia intraprendere il viaggio nella tradizione, nella alchimia e nella massoneria. Iniziare questo viaggio non è mai il frutto di un'intellettualistica scelta razionale: è un dono raro, prezioso e misterioso, che dischiude le porte di una dimensione 'altra', esistente ma incognita nello stesso tempo. Così, anche nelle ponderate e meditate parole del testo s'intravede una Porta e un Maestro. La Porta è quella della Via Regia, che porta al sapere e alla vera Luce; il Maestro è Paolo Lucarelli che, se da qualche anno oramai ha lasciato questa vita materiale, continua, però, a svolgere la sua azione magistrale attraverso i suoi allievi. Questi, com'era accaduto prima di loro a Lucarelli, il cui magistero risale a Eugène Canseliet e al mitico Fulcanelli, iniziano a loro volta a diventare Maestri, in un'ininterrotta, importante, Catena Iniziatica e Sapienziale." (Dalla prefazione di Claudio Bonvecchio)
EUR 17.10
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Percorsi della libertà
Alcune dei temi filosoficamente, e non solo filosoficamente, più urgenti, quali la questione della verità, la laicità e la democrazia, il pluralismo religioso e i nuovi ateismi, le condizioni e i limiti della libertà umana, vengono qui affrontati con un metodo ermeneutico dotato di una forte impronta speculativa. Il libro è perciò anche una difesa di un modello molto distante dalla vulgata ermeneutica: esso mostra come il pensiero ermeneutico si debba radicare in una concezione non relativistica della verità e nell'affermazione di un originario pensato come libertà. A questo pensiero dell'originario viene qui tentato un nuovo approccio attraverso l'idea kierkegaardiana della coscienza come rapporto che si rapporta a se stesso.
EUR 15.20
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I giovani nel Partito Democratico. Idee per una comunità che avanza
A quattro anni dalla sua fondazione, il Partito democratico non ha ancora concluso la sua opera di auto-strutturazione in termini di forme, contenuti, valori. Questo volume prova pertanto a fornire un contributo a tale opera di definizione, proponendo di ricorrere al concetto di "comunità" per interpretare il Pd e il ruolo che esso può svolgere nella società italiana. Una comunità da intendersi in senso del tutto nuovo, come comunità che include e non esclude, che accoglie e non rifiuta. Il tutto sullo sfondo di una visione della "democrazia" concepita come inequivalenza e valorizzazione egualitaria della singolarità: una visione diversa e distante da ogni forma di indistinzione, massificazione e livellamento. È questo il messaggio che il libro propone ai lettori, con un'attenzione particolare ai giovani del Partito democratico, a coloro che incarnano una nuova comunità che avanza e che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Un messaggio dunque, o meglio un appello, se non addirittura un primo passo verso un Manifesto dei giovani del, nel e per il Pd. In vista di una sua ri-generazione democratica e della nascita di quell'homo democraticus di cui il nostro Paese mostra ormai di non poter più fare a meno.
EUR 14.25
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Il potere della comparazione. Un gioco sociologico
Questo libro cerca di offrire una prospettiva inedita sul processo di soggettivazione umano concepito come risultato dell'attività comparativa tra gli individui, da cui dipendono anche l'attività di misurazione della natura e la produzione delle forme ideali (cioè la scienza e la stessa filosofia): se l'uomo è l'animale che (si) confronta, la comparazione intraspecifica costituisce la condotta relazionale attraverso cui emerge la nostra psichicità differenziata e si costruisce la realtà sociale, elaborando il confronto in forme sempre più stratificate e complesse. Dopo aver chiarito cosa intende con 'sociologia filosofica' e in cosa consiste la peculiarità del suo sguardo, l'autrice prova ad esercitare il potere della comparazione, ossia ad applicare ironicamente alla nostra cultura il quadro concettuale proposto nel primo capitolo. Il gioco si svolge in due tempi o livelli: nel primo, che è anche il più semplice, le tracce del confronto tra superiori e inferiori vengono rinvenute in alcuni termini o luoghi esemplari del pensiero occidentale; la complessità aumenta nel secondo, dove si analizzano i processi di costruzione sociale dell'identità utilizzando in modo eterodosso la semiologia, l'antropologia e, ovviamente, la sociologia. Lo scopo è quello di ricaricare 'a martello' la genealogia nietzscheana: un gioco politico, più che teorico, concepito come premessa e promessa di emancipazione da ciò che Foucault chiamava 'potere pastorale' - il quale nasconde, oggi come ieri, una (presunta) forma di superiorità comparativa.
EUR 17.10
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L' immagine per il paesaggio e l'architettura. Percorsi didattici per la scuola
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Etica, genio e sublime in Kant
La prima parte verte sul tema dell'attualità dell'etica kantiana e su alcune sue recenti interpretazioni; la seconda riguarda considerazioni sul genio e sul sublime in Kant, in alcune sue fonti e alcuni sviluppi in Schiller e Schopenhauer. Dalle ricerche emerge come il sentimento morale rappresenti il punto di riferimento per la fondazione del valore a priori del sublime estetico e della genialità.
EUR 17.10