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In cerca di segni divini
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La storia attraverso gli esempi. Protagonisti e interpretazioni del mondogreco in Plutarco
Per la poliedricità dei suoi interessi Plutarco (ca. 45-120 d.C.) si presta a molteplici letture e indagini critiche. Il volume intende offrire un contributo a un'analisi combinata delle Vite parallele e dei Moralia che miri a cogliere la visione storica dell'autore, e nella fattispecie la sua interpretazione del passato greco, anche tenendo presente la necessità di rapportarlo alla sua epoca e di riattualizzarlo.
EUR 22.80
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Tra ragione e fede. Interventi buddisti
Secondo l'insegnamento del monaco giapponese Nichiren Daishonin (1222-1282), lo spirito del Buddismo non vive al di fuori della realtà, si trova piuttosto in mezzo a essa, tra le sofferenze, le contraddizioni, i limiti e i problemi di noi persone comuni, delle nostre famiglie, della nostra comunità e della società nel suo insieme. L'impegno attivo in favore del dialogo tra i popoli per la pace, la cultura e l'educazione coltivato da Daisaku Ikeda ed abbracciato dalla Soka Gakkai trova fondamento in questa visione. La riforma spirituale del singolo individuo può generare un'onda di cambiamento globale. Si tratta di una formula eterna, valida sempre, anche in tempi di incertezza, ingiustizia, indifferenza e disumanità quali sono i nostri. Perché il Budda è l'uomo. Perché l'uomo è il portatore di tutte le soluzioni, l'unico diretto responsabile del proprio destino, del destino delle generazioni future e dello stesso futuro della Terra.
EUR 11.40
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Alba di primavera sulla terrazza dell'Elixir. Il padre. La via del Tai Ki Kung. Introduzione alla filosofia e all'alchimia taoista
"Maestro, cos'è il Tai Ki Kung? È la definizione sintetizzata dell'arte del movimento cosmico, creata da Chang Sam Fung, il cui nome "Chin Ya Tai Ki Kung" significa "L'Unità completa che conduce alla Conoscenza dell'Energia Suprema Assoluta". Chang Sam Fung diede questa definizione ad un'arte che raccoglieva tre arti Taoiste del movimento. Antichissime radici della storia millenaria della cultura cinese." (Ming Wong C.Y.)" L'albero senza radici dai fiori fragili. Sull'albero che invecchia Ora appaiono dei teneri germogli, Il pruno si inerpica sul salice, Il rovo germoglia sul pero. Che esempio per colui che cerca la perfezione del Sé. Dai tempi antichi gli immortali Sapevano seminare e raccogliere e ottenere Un rimedio contro la vecchiaia Attraverso l'innesto." (Poesia scritta da Chang Sam Fung sulla coltura del principio vitale).
EUR 17.10
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Cibo, corpo, narrazione. Sondaggi estetici
Argomento di questo libro è il nesso tra cibo e corpo in letteratura, binomio che viene esaminato, oltre che come tematica specifica, anche come traccia per una possibile definizione di alcuni modelli narrativi storicamente e filosoficamente rilevanti. Le tre “genealogie” letterarie individuate (Rabelais-Joyce, Sade-Artaud, Swift-Carroll) costituiscono quindi altrettante esemplificazioni dei modi in cui le diverse declinazioni del motivo corporeo-alimentare possono contribuire all'organizzazione dello spazio letterario, in una prospettiva che coinvolge ambiti tra loro distinti quali l'estetica, la teleologia, la teratologia, la metafisica.
EUR 15.20
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Silenzio all'opera. Roland Barthes e Maurice Blanchot
Voci della critica letteraria e filosofica ancora oggi ineludibili per profondità delle rispettive riflessioni, molteplicità dei temi affrontati e qualità dello stile, Roland Barthes e Maurice Blanchot hanno entrambi scandagliato la letteratura e la cultura nel segno del silenzio: contrappunto della positività delle parole e della scrittura sul quale queste stesse si fondano e dal quale, anche quando insediate, continuano a essere minacciate e promesse, corroborate e svuotate. Dopo un'Introduzione che ricostruisce il dialogo intertestuale diretto fra i due autori, il volume s'inoltra nei sentieri da loro percorsi indipendentemente, sia pure all'insegna di una congenialità intercettabile nella condivisa aspirazione al neutro. Ecco così Barthes alle prese con la “possibilità” del romanzo che mai scriverà; con l'affiorare del segno, tramite l'esordio, dal nulla verbale; con l'indichiarabile amoroso, tradito tuttavia dal corpus; con la traccia scritturale o fotografica contro l'anonimato della morte. E Blanchot alle prese col suo ritiro dal mondo delle lettere; con la discontinuità del frammento romantico, a rischio di recupero nella sintesi dell'aforisma; col diritto della letteratura a uccidere la realtà e a esser tentata di morire essa stessa, per provare la propria verità errante.
EUR 15.20
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Antropologia politica e contemporaneità. Un'indagine critica sul potere
Prendendo ispirazione da esperienze di ricerca etnografica presso popolazioni emarginate, l'opera tenta una riflessione critica sul potere e sulla politica nel mondo contemporaneo, ingaggiando l'antropologia nel più ampio dibattito della teoria sociale attuale. In Occidente come nelle periferie africane della globalizzazione, si diffonde un senso di impotenza di fronte a forze economiche e politiche che appaiono occulte e sempre meno politicamente controllabili. Ogni responsabilità politica sembra diluirsi. Questo nuovo mondo magico suscita reazioni stregonesche: fatalismo, anti-politica, razzismo, localismo, rivendicazioni di soggettività particolari e ricerca di autenticità. L'opera indaga allora negli strumenti teorici messi a disposizione dall'antropologia per analizzare questa condizione politica contemporanea e tenta di scorgere, in una prospettiva gramsciana, nuovi percorsi di presa di coscienza politica e di emancipazione.
EUR 23.75
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La colonna e il fondamento della verità. Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere
"La colonna e il fondamento della verità" è tra i più suggestivi capolavori della spiritualità ortodossa e un raro esempio di creativo confronto tra ragione e fede. "Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere", Florenskij delinea in quest'opera un percorso di ricerca della verità che intreccia le più rigorose argomentazioni teoretiche con pagine di grande spiritualità e speculazione teologica. Svelato l'abisso e l'inferno scettico della ragione trascendentale moderna, provata l'impossibilità logica di poter catturare e contenere una verità che sia espressione della pienezza della vita nella sua antinomicità, Florenskij dimostra come non siano l'intuizione e la discorsività a dare la conoscenza della verità, ma che "essa nasce nell'anima per una rivelazione libera della stessa verità triipostatica, per una visita in grazia fatta all'anima dallo Spirito Santo". Pubblicata a Mosca nel 1914, frutto della conversione e degli studi teologici di Pavel Florenskij, "La colonna" è stata fino a pochi anni fa l'unica sua grande opera conosciuta, e se ha ispirato un'importantissima figura della teologia ortodossa come Sergej N. Bulgakov, non ha mancato di suscitare timori e incomprensioni, soprattutto per le intense pagine dedicate alla sofiologia. Introduzione di Roberto Revello.
EUR 33.25
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EDS psicologia. Manuale per la preparazione dell'esame di Stato per psicologi
Questo libro costituisce una guida utile alla preparazione dell'Esame di Stato per l'iscrizione alla Sezione A dell'Ordine Professionale degli Psicologi. Il candidato troverà non solo tutti i contenuti indispensabili e gli approfondimenti per l'esame, ma anche una precisa suddivisione in sezioni che prepara allo svolgimento pratico della prova. Ciascuna sezione è stata organizzata in modo ragionato e funzionale, al fine di agevolare il candidato nella scrematura degli argomenti da sapere, nella modalità di studio e nell'organizzazione pratico-applicativa delle prove. Alle classiche nozioni teoriche, sono stati aggiunti suggerimenti, consigli, idee su come sviluppare al meglio le tematiche richieste in sede d'esame. Il testo, insomma, aiuta anche a sciogliere certi dubbi che si trasmettono, costantemente, di sessione in sessione. Un testo pratico, operativo, funzionale e di facile lettura, che permetterà al candidato di prepararsi al meglio per affrontare l'ultimo ostacolo che lo separa dall'avvio della professione.
EUR 20.90
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Una rivoluzione dall'alto. A partire dalla crisi globale
A partire dalla crisi globale, che si presenta come occasione classica di ristrutturazione sistemica e come opportunità di chiudere i conti con le ultime sacche di resistenza all'assolutismo della legge di profitto, il libro cerca di interrogare radicalmente alcuni aspetti di questa rivoluzione dall'alto: della sua anima materiale e delle sue forme concettuali. Oggi non assistiamo solo a una crisi economica o finanziaria con le sue ricorrenze. Quella che si dipana con violenza sotto i nostri occhi da ormai più di quattro anni è una crisi del capitalismo. La sua analisi richiede quindi una critica dell'economia politica, oltre che della democrazia realmente esistente. I saggi contenuti nella seconda parte del libro tentano un simile approccio, mentre quelli della prima parte avviano un'indagine del fenomeno sul terreno concettuale. La crisi, infatti, è anche crisi immunitaria della società globale. È crisi del moderno, delle sue forme di governo, della sua idea di tempo storico e del suo lessico politico. La crisi è interruzione e nelle sue pieghe prende forma una soggettività ancipite: sciame, certo, ma anche potenziale attore di un processo post-politico di disincagliamento del possibile dall'esistente.
EUR 22.80
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Mitografie. Jacques Derrida e la scrittura dello spazio
Ci sono state, ci sono e ci saranno ancora altre scritture. Diverse dalla nostra, quella che pratichiamo da tremila anni o giù di lì. Scritture in cui figurazione e astrazione, simboli e suoni partecipano alla produzione del senso seguendo un'organizzazione spaziale diversa da quella semplicemente lineare alla quale siamo abituati. Altre scritture che attestano diversi modi di interagire con l'ambiente, di interpretarlo e condividerlo. Abitarlo. André Leroi-Gourhan le ha definite "Mitografie". Attraverso le "mitografie" sarà possibile comprendere genesi e struttura di un'altra scrittura, la scrittura della decostruzione; sarà possibile comprendere che questa scrittura non può essere altro che "scrittura dello spazio". Questa è l'ipotesi che muove i testi che compongono questo "libro".
EUR 12.35
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Filosofia e antropologia del ritratto
Quando vediamo un ritratto pensiamo di vedere un individuo, sembra ovvio, tuttavia esso non è presente in tutte le culture e in tutte le epoche. Perché? Esistono poi pratiche affini come dipinti e sculture di facce inventate, maschere, caricature, camuffamenti o anche opposte come il tatuaggio o la plastica facciale. Che connessione hanno queste pratiche con la questione della definizione dell'individuo? Dell'individuo infatti il ritratto ci propone una rappresentazione identificante e in questo senso esso costituisce anche il modello della rappresentazione. La questione del ritratto allora viene pensata qui come l'intersezione di quella dell'individuo (da Aristotele a Simondon) con quella della rappresentazione (Stoichita, Belting, etc) di cui si segue la fenomenologia in un viaggio tra culture e periodi storici diversi nel quale si cerca di rintracciare i contorni che delimitano l'esistenza di questa pratica figurativa.
EUR 22.80
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Una convergenza armonica. Beethoven nei manoscritti di Michelstaedter e Merleau-Ponty
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Incroci simbolici
Solo l'anima disarmata, di fronte a se stessa e alle cose, esiste veramente. In un mondo dominato dalle immagini che fine hanno fatto le immagini? Che cos'è un'immagine? Abbiamo il diritto di chiamare così quelle che proliferano nel mare virtuale che dagli schermi ci sommerge e distrae? Se esse fossero un'altra cosa, appartenessero ad altro Al silenzio, alla nuvola che passa lenta e maestosa sopra di noi. Al miracolo del cielo stellato. Bisogna credere alla forza misteriosa del linguaggio per amare la natura e difenderla nella sua interezza (vita-morte, visibile-invisibile). In questo romanzo un gatto virgiliano che viene dalla terra degli angeli e uno strano centauro, camminano insieme. All'inferno e in paradiso. Sulla Terra. Questi tre luoghi sono forse stati, percezioni diverse, di un unico luogo. È necessario coltivare un'anima forte per fare fronte ai giorni che viviamo e a quelli che verranno. La vera resistenza comincia nell'interiorità. “Ma per camminare dentro il bosco l'uomo deve scendere dal palco, abbandonarlo. Deve diventare partigiano della terra”.
EUR 19.00
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Episteme. Un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative nella scuola superiore. Vol. 5
Episteme, ovvero il sapere scientifico. Abbiamo scelto questo antico termine per indicare un vero e proprio laboratorio dei saperi e delle pratiche educative. E un simbolo, il labirinto delle monete di Creta. Perché questo simbolo? Il labirinto è un problema, rappresenta infatti la ricerca dell'unico percorso che conduce a una meta, la quale può essere all'esterno (in tal caso l'abilità consisterà nell'attraversare il labirinto uscendo dalla parte giusta) oppure al centro del labirinto (da dove poi si può uscire ripercorrendo a ritroso il cammino percorso). Quest'ultimo è il caso del labirinto di Creta, che nella sua iconografia tradizionale è unicursale, ovvero è un falso labirinto, consistente in una sola strada tortuosamente aggrovigliata, del tutto priva di biforcazioni o incroci: non è possibile perdervisi, perché non ci sono alternative o scelte. Il significato della parola “labirinto” sembra richiamare un luogo nel quale ci si perde per via delle molte strade alternative. Questo significato è coerente con il nostro: un percorso lungo, tortuoso e ineluttabile verso una meta definita, che non si sa se sia buona o cattiva. Forse, una volta raggiunta la meta, scopriremo che i nostri problemi sono appena iniziati.
EUR 15.20
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Philosophical news (2012). Vol. 3: Giudizio e autorità.
Talvolta si percepisce una sorta di discrepanza tra il giudizio pronunciato dall'individuo e l'ordine sociale in cui riversa la sua creatività umana in riferimento ad una autorità. La conseguenza è che la società non è più considerata come l'ambito in cui l'individuo stesso matura una sua fioritura. Ma che cosa significa giudicare? Quale è il nesso del giudizio con l'autorità? È questo un riferimento obbligato, necessario? A fronte di tali interrogativi, proponiamo in esclusiva l'intervista a Martha Nussbaum, docente di Diritto ed Etica presso la University of Chicago, e il saggio di Roger Scruton, Arte, bellezza e giudizio. Molti sono inoltre gli interventi volti a fornire una analisi dettagliata del rapporto giudizio-autorità da un punto di vista filosofico, giuridico e politico. Tra i contributors: Stefano Biancu, Gabriele De Anna, Andrea Favaro, Lucio Giuliodori, Sante Maletta, John Milbank, Riccardo Pozzo, José María Torralba, Neil Turnbull.
EUR 28.50
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Soglie. Per una nuova teoria dello spazio
Un concetto come quello di soglia, che definisce il rapporto tra interno ed esterno non in termini oppositivi (dentro o fuori) bensì di complementarietà (dentro e fuori), può risultare decisivo per pensare la relazione tra proprio ed estraneo, tra le diverse culture e all'interno della nostra stessa civiltà occidentale, al di là della logica dirimente dell'inclusione/ esclusione. Il libro si propone di analizzare i “luoghi” e gli “spazi” della contemporaneità (e non solo), che si presentano come “soglie” o come “spazi intermedi”, dove si confrontano - e si confondono - linguaggi e culture diverse. Un'ulteriore tipologia spaziale a essere presa in considerazione è quella di “eterotopia”: “spazi altri” che si aggiungono e talvolta si sovrappongono alla topologia tradizionale, ma sempre mantenendo una propria topografia. Un approccio di tal genere, “spaziale” e “topografico”, che vuole indicare prima di tutto un “metodo”, consente di tagliare trasversalmente ambiti culturali e disciplinari. Non è affatto un caso, quindi, che molti contributi di questo volume abbiano individuato nello “spazio urbano” - della città, della metropoli o della post-metropoli che dir si voglia - la dimensione dove soglie, spazi intermedi ed eterotopie si esperiscono paradigmaticamente. Il tema viene dunque trattato nei suoi fondamenti teorici e nelle sue icone, sull'esempio di pensatori ritenutiesemplari e sulla base di eterotopie a loro volta significative sia in senso storico-culturale sia in senso puramente teorico.Saggi di: Borsò, Donà, Duque, Finazzi Agrò, Gentili, Giaccaria, Guerra, Jennings, Kajon, Matassi, Meazza, Minca, Montani, Müller-Funk, Nuselovici/Nouss, Poggi, Ponzi, Vighi,Waldenfels, Witte.
EUR 22.80
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Sub specie aeternitatis. Luoghi dell'ontologia spinoziana
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Mobilitazione globale. Tecnica violenza libertà in Ernst Junger
«È sufficiente osservare lo spettacolo della nostra vita nel suo esuberante dispiegarsi e nella sua disciplina implacabile, con le sue aree produttive fumanti e scintillanti di luci, con la fisica e la metafisica del suo traffico, i suoi motori, aeroplani e metropoli brulicanti di gente, per intuire che qui non c'è un solo atomo che non sia al lavoro, e che questo processo delirante è in profondità, il nostro destino. La Mobilitazione totale non è una misura da eseguire, ma qualcosa che si compie da sé, essa è, in guerra come in pace, l'espressione della legge misteriosa e inesorabile a cui ci consegna l'età delle masse e delle macchine. Succede allora che ogni singola vita tende sempre più indiscutibilmente alla condizione del Lavoratore, e che alle guerre dei cavalieri, dei re e dei cittadini succedano le guerre dei lavoratori, guerre della cui struttura razionale e della cui implacabilità il primo grande conflitto del XX secolo ci ha già dato un'idea». Così scriveva Jünger nel 1930, anno di pubblicazione della prima edizione de La mobilitazione totale. Questa visione del mondo sembrerebbe appartenere a un'epoca ormai lontana, consegnata al secolo dei totalitarismi e delle guerre mondiali. Eppure la mobilitazione totale - in una sua versione globale - con l'annullamento del confine tra pace e guerra, la normalizzazione della violenza e la riduzione di ogni cosa - uomo compreso - alle categorie della mera dimensione lavorativa, si impone come una chiave interpretativa sempre più essenziale per comprendere a fondo fenomeni quali l'assenza di senso nel “progresso” tecnico, la normalizzazione del rischio e la crisi della politica. Convizione degli studiosi che hanno collaborato alla stesura del presente volume è che tornare alla mobilitazione totale e riuscire a leggere il senso di questa immagine jüngeriana incentrata sull'assorbimento del...
Guerra e guerrieri. Discorso di Verdun
"La guerra è l'evento che ha dato la fisionomia al volto del nostro tempo". Così scriveva Friedrich Georg Jünger nel 1930 nello scritto "Guerra e guerrieri", un breve saggio che è diventato fondamentale nel dibattito filosofico e politico novecentesco. In questo scritto l'autore tedesco tenta di mettere a fuoco il senso della guerra senza confini che era esplosa nel corso della Primo conflitto mondiale, ma che avrebbe sempre più dato forma alla esistenza degli uomini anche nei decenni a venire. Ancora oggi "Guerra e guerrieri", oltre che una eccezionale testimonianza della mutazione dello natura della guerra avvenuta nel corso della Prima guerra mondiale, ci pone dinanzi all'immagine della violenza senza forma che caratterizza la vita contemporanea. A "Guerra e guerrieri" segue il discorso che Ernst Jünger pronunciò nel 1979 nella città di Verdun per sancire una nuova amicizia tra la Francia e la Germania: il grande scrittore e filosofo, nonché eroe della Prima guerra mondiale, in poche righe ripensa alla sua vita in guerra e alla pace planetaria a cui oggi l'uomo deve aspirare come sua unica salvezza.
EUR 7.60