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Franco Mello tra arti e design. Ediz. a colori
Franco Mello è autore totale, trasversale, indipendente, irriverente, complesso e camaleontico: designer, grafi co, editore e creatore di libri d'artista, porta al centro della sua cinquantennale attività la questione tutta contemporanea della riproducibilità dell'arte e una riflessione critica sulla techne, nel senso greco del termine, del saper fare e saper pensare e progettare, di incontro tra cultura materiale e teorizzazione. È un protagonista che simboleggia quanto possa essere fecondo il dialogo tra arti e design e quanto su questo dialogo si debba ancora riflettere per promuovere la vera identità del made in Italy e per prefigurare scenari futuri. La sua è una produzione varia e complessa, che spazia dal design alla fotografia, dalla grafica all'editoria e che lo vede ricoprire i ruoli e le funzioni di artista, docente, creatore di gioielli e ideatore di allestimenti e d'installazioni complesse e multimateriche, giochi per bambini e trasmissioni televisive. Autore colto di icone del nostro tempo, come il famosissimo "Cactus" firmato nel 1972 con Guido Drocco per la Gufram, tutta la sua attività, dalla fine degli anni sessanta a oggi, è paradigmatica di una particolare koinè culturale della Torino tra gli anni sessanta e settanta tra radical e pop con aperture minimal e concettuali: una vasta produzione di multipli tra libri, oggetti, riviste, gioielli limited editon per un pubblico consapevole. Questo volume, pubblicato in occasione della grande mostra organizzata dalla Fondazione Plart a Napoli nella primavera del 2017, nell'ambito di Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, è una monografia sull'autore che ne ripercorre tutta l'attività, caratterizzata da sperimentazioni e provocazioni nonché da corrispondenze di tematiche e poetiche nel sistema delle arti, frutto di rilevanti rapporti con l'industria, ma soprattutto di amicizia e profonda conoscenza degli artisti, dei critici, dei galleristi, degli editori e...
Storia breve degli antichi ebrei
Dalla prigionia in Egitto di 4000 anni fa, gli ebrei - sempre stranieri in terra straniera - all'approdo dei nostri giorni. Non c'è memoria nella storia del mondo di altri popoli che abbiano subito tanta violenza pari a quella inflitta agli ebrei, in particolare, nei secoli che vanno da Adriano a Hitler. Dispersi ovunque, ma forti del loro struggente desiderio del ritorno, della preghiera quotidiana e della loro devozione, per la prima volta, in un Dio unico, sono tornati alla terra dei padri, Israele.
EUR 14.25
Il verso della primavera
Blake & Dante. A study of William Blake's illustrations of the Divine Comedy including his critical notes
Claudia Peill. Ediz. italiana e inglese
Catalogo di 166 opere dell'artista, tutte illustrate interamente a colori. \r\n\r\nClaudia Peill nasce a Genova nel 1963, ma già nella prima infanzia si trasferisce a Roma dove, dopo la maturità classica, si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dopo anni di ricerca e alcune mostre collettive, tra cui Rotte Mediterranee ad Algeri e Avantiere ad Aachen, si tiene nel 1993 la sua prima mostra personale, Quattro Tempi, alla Galleria Stefania Miscetti a Roma. \r\nNegli anni successivi si segnalano due mostre: Convergenze: Verna-Peill all'Istituto Europeo di Design, nel 1996, e Strappi alla Galleria Arco di Rab, nel 1998. L'artista affronta da subito la reciprocità tra pittura e fotografia, introducendo l'impiego della resina, al posto della paraffina utilizzata nelle prime opere, e anche l'uso esclusivo del bianco e nero. \r\nNel 1998 la mostra personale Il senso del tempo al Photographic Center Peri di Turku in Finlandia, anticipa molte altre esperienze di spessore all'estero. \r\nTra il 1999 e il 2000 consegue una importante borsa di studio presso l'Höherweg Studio di Düsseldorf. L'esperienza nella città tedesca sarà molto formativa per la sua attività artistica e professionale. \r\nNel 2001 nella mostra Skin Forms Map la Peill reintroduce con vigore l'uso del colore. La mostra, dal Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, passa alla Galleria Civica Uusikuva a Kotka, in Finlandia. Nello stesso anno partecipa alla mostra Transgression, nella storica Künstlerhaus di Vienna. \r\nNel 2002 è di nuovo in Germania, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, con Claudia Peill, messa in onda, e ancora, nel 2003, un ritorno a Düsseldorf con la personale alla Galerie Andreas Brüning a cui segue Waves all'Italian Cultural Institute of London. \r\nNel 2004 Caduta Libera viene presentata presso la Galleria Pack di Milano e successivamente presso la Galleria Martano a Torino. \r\nNel novembre...
Domenico Jacovacci. Collezionista e maestro delle strade nella Roma berniniana. Ediz. illustrata
Negli anni trionfali del barocco romano il cavaliere di Calatrava Domenico Jacovacci fu un personaggio poliedrico e affascinante: un nobile arrogante e spregiudicato, un cortigiano e un funzionario potente, un uomo con molti interessi. Autore di testi storici fondamentali per lo studio delle famiglie nobili romane, Maestro delle strade di Alessandro VII, il papa che più ha dato forma alla Roma barocca, fu “amicissimo” di Gian Lorenzo Bernini e suo committente, ma soprattutto fu raffinato ed esigente collezionista di opere appositamente ordinate ai migliori pittori e scultori del tempo. La sua figura e la sua collezione sono riportate in luce tramite un ampio e complesso scavo documentario che ha ben delineato l'importanza dell'uomo e della sua creazione, sul background di uno dei periodi aurei dell'arte romana.
EUR 22.80
Lucia Rotundo. Frammenti di una storia. Catalogo della mostra (Pianetto di Galeata, 30 aprile-5 giugno 2017). Ediz. illustrata
"[...] è così accaduto che i frammenti della Rotundo abbiano cominciato a mostrarci anche la loro struttura organica, le loro possibili forme di combinazione o di contaminazione con altri elementi ed altre materie e da ultimo la loro flessibilità e disponibilità a trasformarsi in metafore o simboli di eventi più complessi resi comunque possibili proprio dalle loro qualità di base. Ritroviamo così le lastre da cui eravamo partiti rinominate come "cristalli" e sovrapposte a racchiudere piccoli manufatti secondo modalità che richiamano non il reperto naturalistico ma il ricordo di famiglia, o ancora trasformate in contenitori cilindrici aperti verso l'alto simili alle offerte votive tipiche della religiosità contadina e molto altro ancora sempre e comunque nella logica della crescita e della trasformazione che partendo dalle tecniche del quotidiano, allude ad una partecipazione corale ma silenziosa all'affermarsi non tanto di questo o quello stile storico quanto di uno stile di vita tenace, volitivo forse anche per certi versi rinunciatario, ma mai volgare o prevaricatorio. [...]" (Paolo Balmas)
EUR 13.30
Come presentarsi agli altri. Ovvero si richiede bella presenza
Questo libro offre uno strumento che ritengo di indubbia utilità per tutti nelle frequenti occasioni di incontro con gli altri. Poiché viviamo in un ambiente sociale allargato, in famiglia, a scuola, all'università, negli ambienti di lavoro, è noto quanto sia spesso problematico instaurare un positivo rapporto con persone sconosciute e quanto sia faticoso mantenere una relazione (sentimentale o di lavoro) con persone che crediamo di conoscere, ma delle quali ignoriamo molti lati oscuri. Per lo studente che deve affrontare un esame impegnativo o per l'aspirante attrice alle prese con un provino che può decidere del suo futuro la preventiva conoscenza delle caratteristiche del segno zodiacale di chi dovrà esaminarli e giudicarli si rivela spesso molto utile e talvolta addirittura decisiva per ottenere un esito positivo delle prove cui si è sottoposti: è cosí anche per chi cerca lavoro, chi desidera brillare in società o anche semplicemente per chi affronta una impegnativa seduta di condominio.
EUR 19.00
Rome. Twenty-nine centuries. A chronological guide
I fori dopo i fori. La vita quotidiana nell'area dei Fori Imperiali dopo l'antichità. Ediz. illustrata
Il più grande "cantiere moderno dell'antichità". L'area in cui sorgevano i Fori Imperiali, cuore antico della città di Roma e complesso architettonico unico al mondo per vastità e continuità urbanistica, è stata oggetto di un'attività di scavo, studio e ricerca straordinariamente intensa nel corso del tempo. In particolare, gli scavi archeologici realizzati negli ultimi venticinque anni hanno portato alla luce un tesoro prezioso. Il rinvenimento di un'eccezionale varietà di reperti, in alcuni casi unici, ha permesso, infatti, di ampliare le conoscenze sulle vicende del sito nel periodo medievale e moderno. Un contesto storico sicuramente meno noto (e meno rappresentato) al grande pubblico rispetto a quello classico, ma altamente esemplare della continuità insediativa urbana.\r\nUn'interessante e quanto mai diversificata selezione di questi reperti - tra cui ceramiche, sculture, monete, oggetti devozionali e di uso quotidiano -, tra le migliaia recuperati e per la maggior parte esposti per la prima volta, racconteranno questi significativi periodi storici all'interno della mostra.\r\nCome in un viaggio a ritroso nel tempo, gli scavi archeologici hanno riportato alla luce ricchi depositi stratigrafici che si sono accumulati nel corso dei secoli al di sopra dei maestosi resti dei Fori. Qui, già prima del fatidico Anno Mille, erano sorti diversi nuclei di abitato e alcune piccole chiese. Il paesaggio urbano cambiò nuovamente alla fine del XVI secolo, quando nella zona furono avviate operazioni di bonifica dei terreni seguite dalla nascita di un tessuto urbano ordinato: il Quartiere Alessandrino, chiamato così dal soprannome del cardinal Michele Bonelli, che ne promosse la realizzazione. Negli Anni Trenta del secolo scorso il Quartiere, con le sue abitazioni e le sue chiese, fu raso al suolo per l'apertura di via dei Fori Imperiali e la "liberazione" delle strutture di epoca classica.\r\nFurono così cancellati, d'un colpo, secoli di storia, di...
L' altra città. Un percorso partecipativo e interattivo nella realtà carceraria italiana. Ediz. illustrata
"«Un'emozione viverla, e un'emozione raccontarla». È molto coinvolto Achille Bonito Oliva nell'introdurre la rassegna da lui curata nella casa circondariale "Carmelo Magli" di Taranto, per il progetto inedito "L'altra città". S'intitola "Il carcere? Che opera d'arte!", e più che una mostra è "un processo interattivo e partecipativo" che mette in relazione la società civile con la realtà carceraria. È la tappa finale di un lavoro durato mesi con Giovanni Lamarca, comandante della polizia penitenziaria, in cui una ventina di detenute sono state impegnate in laboratori di arte e scrittura creativa tenuti da Giulio De Mitri, col supporto teorico di Roberto Lacarbonara, Paola Lacatena e la partecipazione di alcuni agenti. Il risultato è un percorso plurisensoriale che accoglie il visitatore in diverse tappe»." (Antonella Marino, "Celle d'artista", intervista ad Achille Bonito Oliva in "la Repubblica" del 12/04/2017)
EUR 19.00
Luce. L'immaginario italiano a Matera. Fotografie storiche dall'archivio 1927-56
Maria Camilla Pallavicini. Opere-Works 2017-1962. Ediz. a colori
"Apparizioni, eventi cosmici tra il reale e l'immaginario, paesaggi dell'anima che li insegue. Come se tu cercassi e ti avventassi con furore, oscillante e inquieta tra visioni dall'infinitamente lontano all'infinitamente vicino, su qualcosa che cambia, fugge ad ogni definizione, è in sé, insieme, presenza e mutevolezza. Piccoli segni, code veloci di comete, trame fitte di gesti, forme cangianti, l'infinitamente lontano. Grandi segni, cellule del cosmo, tessuto del mondo, l'interno, l'infinitamente vicino. Tra le due visioni, come nel mezzo di un enorme moto pendolare, i quadri materia- colore nei quali l'infinitamente lontano coincide e si annulla nell'infinitamente vicino: stati di energia, l'origine, la possibilità di ogni ordine o disordine." (Guido Strazza, maggio 1986)
EUR 26.60
Alberto Giacometti e Maurice Merleau-Ponty. Un dialogo sulla percezione. Fenomenologia dell'esperienza artistica
Il libro analizza in modo approfondito le opere di Alberto Giacometti, uno dei protagonisti della storia dell'arte del XX secolo, accostandole al pensiero di un importante filosofo coevo, Maurice Merleau-Ponty. Ripercorrendo la sua vita e gli scambi culturali intrattenuti con gli intellettuali del dopoguerra, in particolare a Parigi, il volume propone una lettura fenomenologica dell'esperienza artistica di Giacometti. L'autrice attribuisce un disegno di Giacometti del 1946 al ritratto di Maurice Merleau-Ponty, che si recò nello studio parigino dell'artista in quel periodo. Il libro include un epistolario avvenuto tra Lorella Scacco e lo studioso svizzero Reinhold Hohl che è stato rilevante per lo sviluppo del libro.
EUR 19.00
I doni dell'Amazzonia
Reduce da una ricerca in Amazzonia, al largo di Manaus, che per poco non gli è costata la vita, l'autore ne ricava, con una riconoscenza mista a nostalgia, tre doni: la tenerezza, la natura come madre-Terra da rispettare, il senso del limite. Sappiamo costruire un aviogetto, ma anche piccoli telefoni cellulari multitasking, capaci di molte operazioni, dalla registrazione alla fotografia, e tuttavia non sappiamo più fare una carezza, il rapporto umano si è inaridito, il mondo si va smaterializzando. La foresta pluviale amazzonica è il grande polmone del pianeta, ma governi, pirati e fazenderos la vanno distruggendo, anno dopo anno, per ricavarne terreni da coltivare, spazi per l'allevamento, legname e minerali. Le società tecnicamente progredite hanno perduto il senso classico della misura. La morte, che un tempo incoronava la vita, è degradata a incidente tecnico. Il verso secentesco «Che bel fin fa chi ben amato muore» non ha più senso. È solo una stucchevole, finta autoconsolazione. Insieme con l'Amazzonia, anche l'umanità è in pericolo, forse condannata a vivere in una società irretita, ansiogena, egolatrica e, in fondo, essenzialmente anti-sociale.
EUR 19.00
Ritratti d'artista. Incursioni semiserie nell'arte contemporanea
Se l'arte contemporanea, problematica e pervasiva, è diventata sempre più fenomeno di massa, destinato a una platea sempre più vasta, dall'altra ha assunto una connotazione elitaria, esoterica, teosofica, dove il critico, dominus incontrastato, si è riscoperto sommo sacerdote e depositario dei suoi misteri. I "Ritratti d'artista" di Mario Corinthios, un'incursione anarchica e inconsueta nel mondo dell'arte contemporanea, passano in rassegna maestri storici come Afro, Kounellis, Ontani, Pistoletto, ma anche maestri e artisti emergenti meno conosciuti. La scrittura dell'autore, piena di accostamenti spiazzanti e di neologismi, parodia di un certo linguaggio aulico e di una certa critica astrusa e autoreferenziale, cela tuttavia anche uno sguardo disincantato, dissacratorio e pasoliniano sulla società che gravita attorno al mondo dell'arte.
EUR 11.40
La sinfonia di Emery. Il bambino che parlava attraverso la musica
Chi è Emery? Emery è, come tutti noi, un prigioniero. La sua prigione è l'indifferenza del mondo, l'incapacità, tutta contemporanea, di non riuscire a percepire il dolore altrui. Emery è un bambino che parla a quegli adulti, le cui orecchie sono colmate dalla cera dell'odio. Emery è un bambino che riesce a diventare libero grazie alla musica, che fa volare la sua anima via dalla prigione e porta il suo amore in alto dove il chiasso dell'odio non arriva, dove rimangono le orecchie dell'anima, mai sorde e mai compromesse. La musica porta l'amore dove si sente tutto ciò che vale la pena sentire. Dove si sente il battito del cuore colmo d'amore di un bambino. Dove si sentono i gemiti degli amanti che fanno l'amore dietro al sipario del silenzio.
EUR 17.10
La bellezza scolpita. Franca Florio nel ritratto di Piero Canonica. Storie e restauro. Ediz. a colori
La Fondazione Paola Droghetti ha dedicato il XX volume della sua collana INTERVENTI d'Arte sull'Arte alla storia e al restauro dell'opera Donna Franca Florio di Pietro Canonica custodita nel museo dell'artista. \r\nFranca Florio, donna di grande fascino, considerata la “Regina di Palermo”, celebre negli ambienti dell'alta società italiana per l'indiscussa bellezza ed eleganza, fu un personaggio rappresentativo di un'epoca. Collaborò insieme al marito Ignazio e al cognato Vincenzo, ideatore nel 1906 della celebre corsa automobilistica “Targa Florio”, alla sprovincializzazione di Palermo e al suo inserimento tra le più vivaci città europee nei primi anni del Novecento. \r\nL'interesse per questa meravigliosa scultura in marmo nasce innanzitutto da una particolare attenzione della Fondazione per il piccolo ma straordinario Museo Pietro Canonica in Villa Borghese. Si tratta di un'affascinante e preziosa casa-museo, ove si respira una speciale atmosfera collocata tra fine ottocento e prima metà del novecento. Le sale espositive, insieme allo studio dell'artista e alle stanze dell'appartamento privato, restituiscono in modo completo non solo la notevole qualità dello scultore ma anche la sua umana complessità, il suo gusto e la sua poliedrica personalità. \r\nIl ritratto di Donna Franca Florio, che è tra i più noti capolavori dell'artista, necessitava di una accurata e delicata operazione di pulitura e per questo motivo la Fondazione si è impegnata a finanziare il restauro conservativo dell'opera. \r\nLa scultura è tornata ora al suo originario splendore. Un'operazione impegnativa che è avvenuta sotto gli occhi del pubblico, creando cosí un ulteriore interesse al complesso lavoro del restauratore. Il cantiere è stato infatti aperto nella stessa area espositiva del museo e questo ha consentito ai visitatori non solo di ammirare l'opera ma anche di seguire i lavori di restauro nelle sue diverse fasi.
EUR 19.00
en nico. Viaggiando nell'immaginario fotografico-Travelling through photographic imagery. Ediz. illustrata
en nico, nome d'arte di un viaggiatore che per anni ha esplorato luoghi sparsi su tutto il nostro pianeta traducendo in immagini fotografiche la sua originale e personale percezione della realtà. Ogni pagina è la scoperta di nuovi mondi fatti di inusitati accostamenti e di rarefatte, spesso metafisiche, atmosfere.
EUR 30.40
Giuseppe Spagnulo. Ritorno a Taranto. Ediz. illustrata
A un anno dall'improvvisa scomparsa di Giuseppe Spagnulo sono dedicati all'artista un volumetto di fotografie e un'emozionante mostra/omaggio all'artista. Entrambi prendono le mosse da ARSenale Mediterraneo per le arti contemporanee, diretto da Giulio De Mitri, un evento avvenuto oltre dieci anni fa. Giuseppe Spagnulo, nell'ambito della vasta e articolata iniziativa e all'interno della sezione Genius loci I Ritorno da grandi, fu protagonista di un seminario di tre giorni, con gli artigiani di Grottaglie e con venti studenti dei bienni specialistici delle accademie di belle arti di Bari, Foggia, Lecce e Catanzaro, seguito da un incontro pubblico nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto condotto da Bruno Corà. (...)
EUR 13.30