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Fulvio Roiter. High-Rise New York. Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione della mostra organizzata per il ventesimo anniversario dell'11 settembre 2001, "Fulvio Roiter. High-rise New York" è una celebrazione della città e della gente di New York. Il volume presenta 35 fotografie a colori che ritraggono New York prima dell'attentato, scattate tra il 1984 e il 1998 dal fotografo italiano di fama internazionale Fulvio Roiter e caratterizzate da un senso di struggente immediatezza ed eleganza senza tempo; immagini che ricordano una New York che fu, il cui skyline immediatamente riconoscibile è stato irrimediabilmente alterato dalla tragedia avvenuta solo qualche anno dopo. Il volume non è, tuttavia, un cenno nostalgico a quel passato: le bellissime fotografie di Roiter sono infatti un omaggio e un ricordo, ma prima di tutto un inno a New York, con la sua bellezza mutevole, la sua resistenza unica e la straordinaria capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Un ritratto intimo di New York e dei suoi abitanti che si erge come un ricordo stoico della vita dopo la morte, della luce dopo il buio.
EUR 35.15
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L' acquario e le ninfee. Dalla natura all'arte di Monet
Questo progetto, realizzato in dialogo con la mostra di Palazzo Reale, "Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi", propone un originale viaggio alla scoperta del significato simbolico della ninfea, protagonista dell'opera pittorica del maestro impressionista, la cui presentazione artistica affonda le radici nell'arte antica. Da sempre ammirata e oggetto di diverse simbologie, la ninfea - con la sua diffusione in tutti i continenti e i suoi grandi fiori - ha affascinato artisti di ogni tempo e la sua raffigurazione ha attraversato culture diverse nel corso dei secoli. Grazie ai preziosi contributi degli studiosi dell'Acquario Civico e del Museo di Storia Naturale di Milano, il volume rappresenta un approfondimento del rapporto tra arte e natura, a partire dalla lettura scientifica delle ninfee rappresentate sulle piastrelle realizzate dalla Richard Ginori per la facciata esterna dell'Acquario, in un percorso botanico che intende contribuire alla divulgazione scientifica offrendo ai cittadini spunti di riflessione e di arricchimento culturale.
EUR 7.60
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Albano Morandi. Ediz. illustrata
Pubblicata a corredo della antologica bresciana, la monografia documenta l'evoluzione del linguaggio, del messaggio e della poetica dell'artista, presentando l'intero ciclo della sua ricerca: dalle opere degli anni Settanta, dove l'artista sperimentava sulla carta di riso e su altri supporti cartacei la persistenza del colore, a quelle realizzate tra la fine del decennio e gli anni Settanta (i Fiori assenti, i Formichieri Trampolieri, i Kamikaze) lavori che già dai nomi attribuiti dall'artista evidenziano il lavoro compiuto dall'artista, attraverso gli impasti pittorici, tra emersione e latenza dell'immagine. A queste opere si accompagnano le sculture degli anni Novanta-Duemila e le grandi variazioni dei Gesti quotidiani, che rappresenta il ciclo più longevo dell'opera di Morandi, declinato dal 1996 fino a oggi con diversi soggetti, supporti e tecniche. Introdotto dai saggi di Ilaria Bignotti (Generare la Genesi), Claudio Musso (Tra stelle e strisce), una conversazione di Vera Canevazzi con Albano Morandi, il volume presenta le opere dell'artista suddivise per tipologie (Carte di riso; Porte delle stelle e Cieli estranei; Formichieri Trampolieri; Fiori assenti; Kamikaze; Sculture; Gesti quotidiani e ludici), oltre alla biografia (a cura di Camilla Remondina) e agli elenchi delle principali mostre personali, collettive, attività teatrali e performative e delle principali pubblicazioni. Realizzato in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, il volume costituisce il primo di una serie di monografie rivolte, nel corso del triennio, ai cinque artisti di "Una generazione di mezzo", un progetto che nasce dall'intento di confrontare le indagini di cinque personalità artistiche bresciane, la cui ricerca ha letteralmente attraversato i due secoli, continuando tutt'oggi a produrre opere di peculiare interesse.
EUR 19.00
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Il senso del nuovo Lattanzio Gambara. Pittore manierista. Ediz. illustrata
Torna alla luce un dipinto che si credeva perduto e si riapre il discorso su uno dei protagonisti del Manierismo padano: Lattanzio Gambara, inventore capriccioso e capace di pensieri bizzarri, "il miglior pittore che sia in Brescia" secondo Giorgio Vasari. Un maestro notevolissimo e torrenziale, in grado di affrescare con temi sacri e profani chilometri quadrati di superficie muraria, senza cedere mai il passo alla stanchezza o a cali di qualità. La riscoperta del Compianto dipinto per la chiesa bresciana di San Bartolomeo, opera di grande eleganza formale, offre l'occasione di radunare un piccolo nucleo di tele con il medesimo soggetto e di seguire l'evoluzione delle scelte stilistiche di Lattanzio su un lungo arco di tempo. Si colgono così il suo costante aggiornamento sugli artisti e sui cantieri che hanno punteggiato aree diverse della Valpadana - tra Brescia e Cremona, Mantova e Parma, Verona e Venezia - in momenti di particolare fervore e di grandi sommovimenti e il clima di intensa seduzione che su di lui esercitò, soprattutto in questo nuovo dipinto, il fascino della sensiblerie correggesca. Schede di Francesco Ceretti e Filippo Piazza.
EUR 23.75
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Luna al museo. Oltre l'opera d'arte di Lucio Fontana
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I macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna
Attraverso una selezione di oltre ottanta opere, "I Macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna" presenta alcuni capolavori dell'arte dell'Ottocento italiano dalla "macchia" (1856-1868) al naturalismo toscano (1865-1900), fra dipinti celebri e opere meno note, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee. Ai capolavori come Mamma con il bambino (1866-1867) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-1905) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, si affiancano dipinti come Alaide Banti sulla panchina (1870-1875) di Cristiano Banti, Una visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini, opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori. Opere dai contenuti innovativi per l'epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d'affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Talvolta donate dagli autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in difficili momenti, queste opere - in grado di assecondare il piacere estetico e arricchire le più grandi quadrerie - sono diventate capolavori ricercati anche dai grandi intenditori d'arte dei nostri giorni. Attraverso i saggi di Tiziano Panconi, Lucio Scardino, Leo Lecci, Sergio Gaddi e Gianni Schiavon, il catalogo e le schede tecniche e bibliografiche delle opere (a cura di Elisa Larese), il volume propone una narrazione visiva dalla nascita all'evolversi e al concludersi dell'esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al '900 inoltrato.
EUR 27.55
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Conrad Marca-Relli. Il maestro irascibile. Ediz. a colori
Un omaggio all'artista italoamericano, figura cardine dell'espressionismo astratto Amico di Jackson Pollock, Franz Kline, Afro, Alberto Burri e Giuseppe Capogrossi, fondatore dell'Eight Street Club e promotore di Ninth Street Show, una delle mostre più importanti dell'arte newyorchese degli anni Cinquanta, ma soprattutto artista a cavallo tra Europa e America, Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato una figura cardine dell'Espressionismo astratto americano. p>Pubblicata in collaborazione con l'Archivio Marca-Relli, depositato presso la galleria Niccoli a Parma, la monografia ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell'artista italoamericano, documentando il forte impatto della figura e dell'opera di Marca-Relli sulla scena americana e internazionale. Dagli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato, infatti, tra i protagonisti della scena artistica newyorkese aderendo prima al Downton Group e poi fondando, nel 1949, l'Eight Street Club con Mark Rothko, Fran Kline e William de Kooning. Amico di Jackson Pollock e Lee Krasner, docente a Yale e alla Berkeley, nel 1967 il Whitney Museum gli dedica una personale. Instancabile viaggiatore tra gli Stati Uniti e l'Europa, nel 1997 si traferisce a Parma, città scelta per la collaborazione che lo legava alla Galleria d'Arte Niccoli, con la quale, nello stesso anno, fonda l'Archivio Marca-Relli, che da allora collabora a tutte le mostre dedicate all'artista, tra cui l'ampia retrospettiva organizzata a Milano, negli spazi della Rotonda di via Besana, nel 2008. Opere di Marca-Relli sono presenti nelle collezioni, tra le altre, del Guggenheim di Bilbao, di The Art Institute, MET, MoMA, Whitney Museum of American Art a New York; del MoMA di San Francisco, Museum of Modern Art di San Francisco, della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia e della National Gallery of Art, Smithsonian American Art Museum di Washington D.C.
EUR 33.25
Vedi Offerta Isgrò. Dante Caravaggio e la Sicilia
Il dialogo artistico tra Isgrò, Dante e Caravaggio Realizzato in collaborazione con l'Archivio Emilio Isgrò, il volume presenta una selezione di opere a tema dantesco provenienti da collezioni pubbliche e private che, dal 1966 ai lavori più recenti, raccontano sinteticamente il multiforme e profondo rapporto che Emilio Isgrò ha avuto con la cancellatura, che recentemente si è concentrata sulla Vita Nova e sul De vulgari eloquentia di Dante "cancellate" (2021) dall'artista nativo dell'isola. Emilio Isgrò "cancella" per coltivare la memoria. Sembra quasi un ossimoro, ma le cancellature di Emilio Isgrò non sono volte a mettere in evidenza l'immagine di un'opera, ma solo a valorizzare un'opera nei suoi significati più profondi, ovvero in quei significati che sono fondamentali per tradurre l'opera da inanimata rappresentazione di un quid, fino a quel momento inespresso dell'autore, in un oggetto muto, in attesa di entrare in relazione con un Altro dall'autore. Questo volume va ad accrescere e puntualizzare ulteriormente lo sguardo, la lettura poetica e la riflessione critica pluridecennale, rivolta da questo Maestro contemporaneo alle maggiori opere del Sommo Poeta di cui lo scorso anno si sono celebrati i 700 anni dalla morte. Prima di quest'opera, fornitaci ora da Isgrò in forma pittorico-plastica e resa tale mediante l'elaborazione della "cancellatura" del volume scelto tra le edizioni disponibili in libreria, il "libello", espressione altissima della concezione dantesca del sentimento dell'Amore, non era ancora stato oggetto delle diverse incursioni dell'artista siciliano sull'opera dantesca. Un capitolo dedicato al rapporto tra Isgrò e Caravaggio che ha "cancellato" la Natività, una scelta simbolicamente molto forte attraverso la quale dalla tragica assenza del capolavoro del Caravaggio può generarsi un nuovo intervento creativo, un'opera inedita, che pone le radici nel passato, ma che è interamente proiettata nella contingenza della nostra storia. Chiude il volume la...
Ezio Gribaudo. La bellezza ci salverà. Ediz. illustrata
Questo volume, nuova edizione della monografia Ezio Gribaudo. Il mio teatro della memoria di Adriano Olivieri che Silvana Nota ha aggiornato a partire dal 2009, delinea il percorso straordinario del maestro torinese approdato all'età dell'oro con instancabile spirito sperimentale e di avanguardia. La sua figura di artista, che fonde in un unicum l'editore e il collezionista, emerge attraverso una lettura che ne evidenzia il pensiero, maturato tra incontri e collaborazioni con i più grandi protagonisti della storia dell'arte e della cultura, e un'inconfondibile poetica personale pervasa dalla ricerca della Bellezza e di un nuovo Umanesimo. Attraverso un esteso lavoro di ricerca condotto nei suoi archivi privati, grazie a una cospicua quantità di materiale edito e inedito e a numerose conversazioni con l'artista, gli autori ne hanno ripercorso l'intera carriera, delineando al contempo l'esperienza dell'editore, del collezionista, del promotore di eventi culturali e del viaggiatore. Una vita densa di incontri, premi e memorabili avventure. Ne emerge un volume esaustivo, corredato da un ricco apparato iconografico costituito da opere, fotografie e documenti che permettono di conoscere l'artista nella sua poliedrica attività e l'uomo nella sua complessa personalità. Completa la biografia una selezione di lettere autografe, molte delle quali inedite, inviate a Gribaudo da grandi maestri e personalità della cultura: da Fontana a Moore, da Chagall a de Chirico, da Peggy Guggenheim a Jean Dubuffet. Prefazione di Enrico Crispolti.
EUR 47.50
Piergiorgio Colombara. L'opera scultorea 1982-2022. Ediz. illustrata
Dedicato alla produzione scultorea di Piergiorgio Colombara (Genova, 1948), questa monografia/catalogo ragionato è uno strumento fondamentale per conoscere l'opera di uno dei più segreti e affascinanti protagonisti della scultura italiana contemporanea Nelle oltre 300 pagine, dopo i testi introduttivi del curatore, Sandro Parmiggiani, e di Mario Botta, vengono documentati a colori alcuni dei lavori più significativi dell'artista, seguiti dalla biografia e dai contributi più importanti tratti dall'antologia critica a lui dedicata. Segue il corpus di circa 750 opere, tutte riprodotte e corredate delle relative schede; chiude il volume l'elenco delle mostre personali e collettive tenute in tutto il mondo (a partire dalla Biennale di Venezia del 1993, 2009, 2010), la bibliografia e l'elenco delle opere presenti in musei pubblici e collezioni private. Due sono le caratteristiche rilevanti dell'opera di Piergiorgio Colombara: da un lato, il ricorso all'uso combinato di vari materiali, quali bronzo, ottone, rame, ferro, ceramica, vetro soffiato, frammenti di specchio, corde, cera e inserimenti che si appropriano di antichi manufatti umani, come le figurine in bassorilievo di ottone. Ciò è funzionale a una sorta di riproposizione che continuamente reinventa e ripropone la memoria dell'antico, attraverso l'allusione a forme e all'innesto di lacerti di oggetti che vengono da un tempo perduto. Dall'altro lato, nelle opere di Colombara si respira un senso di leggerezza, la levità cara a Italo Calvino e che ha indotto il nostro scultore a inseguire, in un percorso che ormai ha valicato i quarant'anni di attività, quel processo di smaterializzazione della scultura tradizionale e di dissoluzione dei volumi che tanto affascinò Fausto Melotti.
EUR 66.50
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2022. Ediz. illustrata
Guida alla mostra I capolavori d'arte antica e moderna appartenenti al patrimonio artistico italiano "restituiti" grazie ai restauri di Intesa Sanpaolo nella diciannovesima edizione del progetto Non c'è angolo d'Italia che non sia luogo d'arte. Lungo tutta la penisola, da nord a sud, le città e i borghi - con i loro musei, le collezioni, le chiese, i palazzi e i siti archeologici - sono ricchi delle testimonianze artistiche che hanno reso unica e straordinaria la storia del Paese. C'è bellezza ovunque, in Italia: una bellezza maestosa e al contempo pericolosamente fragile, minacciata dal passare dei secoli, dalle calamità, dall'incuria. La perdita dell'integrità e dei nostri tesori d'arte comporterebbe un vulnus della nostra stessa identità nazionale. Da questa convinzione è nato nel 1989 il progetto Restituzioni, che da ormai trent'anni vede il Gruppo Intesa Sanpaolo impegnato nel salvaguardare e "restituire" al Paese i beni artistici e architettonici del patrimonio nazionale. Con cadenza biennale, lavorando al fianco delle istituzioni pubbliche preposte alla tutela, la banca individua un nucleo di opere che versano in condizioni precarie, ne sostiene il restauro e ne promuove la valorizzazione attraverso una grande mostra conclusiva. Non si tratta di un semplice finanziamento, ma di una partecipazione attiva all'impegno progettuale, sorretto da un radicato senso di responsabilità, oltre che da una grande passione per l'arte e la cultura. Dalla sua istituzione, il programma ha consentito la "riconsegna" di oltre mille capolavori italiani, dai reperti antichi fino all'arte contemporanea. Questa diciannovesima edizione del programma di restauri di manufatti appartenenti al patrimonio artistico nazionale arricchisce il proprio catalogo di opere iconiche e oggetti sacri di raffinatissima fattura, tavole, tele e sculture dei più grandi artisti, ma anche più semplici e quotidiani manufatti che raccontano la loro storia singolare, lunga, complessa, talvolta addirittura misteriosa....
Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela
Rinnovando il testo e l'analisi della celebre Lettera a Leone X, questo libro individua in essa l'origine della moderna tutela del patrimonio culturale La Lettera a Leone X (1519-1520) non fu mai completata né mai raggiunse il destinatario, eppure continua a sollevare interrogativi e dubbi. Chi ne fu l'autore? Il principale manoscritto (a Mantova) è interamente di mano di Baldassarre Castiglione, ma chi si rivolge al Papa dicendo "io" è sempre e solo Raffaello, che studiava le rovine "per molti lochi pieni de sterpi inculti e quasi inaxessibili". La morte precoce del grandissimo artista (6 aprile 1520), del cui lavoro sul testo resta traccia in un manoscritto di Monaco, spiega perché uno scritto così impegnativo rimase incompiuto. Ma quale fu la parte di Raffaello e quale il ruolo del Castiglione? Perché tante correzioni e varianti nei manoscritti? Si può identificare il gioco delle parti fra i due co-autori? A chi spetta l'idea di ricostruire in disegno Roma antica e di tutelarne i monumenti? Al Papa, a Raffaello o a Castiglione? Della Lettera non esiste "il" testo in forma compiuta, ma varie stesure successive: Raffaello tra gli sterpi ne propone una nuova edizione fondata su un attentissimo esame paleografico e filologico. Il lettore troverà in questo libro non solo il testo critico dei due principali manoscritti ma anche un confronto sinottico e genetico, che evidenzia la stratificazione di bozze, correzioni, versioni alternative, individuando in parallelo sia la stesura del Castiglione sia la forma testuale su cui Raffaello lavorò negli ultimi mesi di vita. Il saggio di apertura affronta questi temi alla luce di un'accurata ponderazione delle circostanze documentarie e della storia culturale e istituzionale: le rovine, le raccolte di antichità, i provvedimenti di salvaguardia (prima e dopo il 1519-20) dei Papi e del Comune....
Joaquin Sorolla. Pittore di luce
Un omaggio al pittore spagnolo della luce, protagonista della svolta modernista dell'arte iberica tra Otto e Novecento Joaquín Sorolla y Bastida (Valencia, 1863 - Cercedilla, 1923) è stato uno dei massimi rappresentanti della moderna pittura iberica a cavallo tra Ottocento e Novecento, indiscusso maestro della luce, che nei suoi quadri ha l'intensità e il calore che risplende sui mari e nei cieli spagnoli. Grazie al suo virtuosismo cromatico, emergono dalla sua opera lampi di modernità che hanno innovato la pittura spagnola, aprendola alle nuove temperie artistiche affermatesi tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Tra gli artisti più amati e apprezzati del suo tempo sia per la straordinaria qualità tecnica che per la piacevolezza dei suoi temi, Joaquín Sorolla viene acclamato nel 1908 come "il più grande pittore vivente al mondo", ottenendo una fama che travalica ben presto i confini nazionali. Realizzata in collaborazione con il Museo e la Fundación Sorolla di Madrid e con altre importanti istituzioni culturali straniere, la monografia racconta la straordinaria evoluzione stilistica di questo pittore ambizioso e determinato, che ha fatto dell'arte la sua ragione di vita. Quella di Sorolla è un'esperienza artistica magnifica e appassionante, fatta di gioie e di sofferenze, di soddisfazioni e di ricerca, nella quale lo studio della luce, colta rigorosamente dal vero e en plein air, rappresenta la via maestra del rinnovamento pittorico verso l'elaborazione di un linguaggio immediato, spontaneo e raffinato. Joaquín Sorolla. Pittore di luce esamina la figura e l'opera del pittore nel fondamentale contesto artistico e culturale spagnolo, fornendo così un ritratto completo dell'artista e del suo tempo.
EUR 30.40
Strehler interpreta le donne. Volti e voci femminili del teatro di Giorgio Strehler
Esistono molti modi per raccontare la vita di un grande del teatro come Giorgio Strehler. Stella Casiraghi ne sceglie uno molto particolare: la forza delle donne che hanno lavorato e condiviso il palcoscenico con lui. Strehler interpreta le donne è una dedica speciale alla generosità di Giorgio Strehler testimoniata dalle sue interpreti, amate e rispettate per i propri talenti. Evidente è la peculiarità della figura femminile nel suo teatro trasmessa storicamente e artisticamente.\r\nUn numero considerevole di attrici segna il carattere segreto del regista legando generazioni diverse, donne del proprio tempo ancorché spettatrici multipolari del teatro del secondo Novecento. Ogni interprete, con moduli espressivi diversi, fissa visivamente l'avventura umana di Strehler e cattura attimi di bellezza e consapevolezza da condividere con la platea.\r\nFoto di scena e di prova scoprono pagine importanti di storia civile e teatrale italiana al femminile, accompagnate da aneddoti curiosi, memorabili ricordi, appunti di regia e cronache bizzarre delle prime teatrali del dopoguerra.\r\nLa parabola artistica di Giorgio Strehler si colloca prepotentemente all'interno di quel periodo come una grande ventata di poesia popolare che, a pieno titolo, si è conquistata un posto d'onore tra le più significative avanguardie europee. Artista ossessionato dal teatro, non smetterà in tutta la sua vita di interprete di farne azione di fiducia nel futuro contro le rovine contemporanee di indifferenza e accidia sociale.
EUR 37.05
Pietro Aretino. Lettere a Tiziano
L'epistolario tra Pietro Aretino e il grande pittore veneziano: la storia di un'amicizia e un affascinante spaccato del pieno Rinascimento Un intreccio stretto di amicizia sincera, interesse professionale, gusto per gli intrighi internazionali, passione per il potere, grande arte e affilata letteratura: le lettere scritte da Pietro Aretino a Tiziano sono una pagina affascinante del pieno Rinascimento. Scritte sullo sfondo di una Venezia sontuosa e di una storia europea in piena evoluzione, le lettere inviate da Pietro Aretino all'amico pittore offrono lo spunto per osservare da vicino la genesi di grandi capolavori (come il ritratto equestre dell'imperatore Carlo V alla battaglia di Muhlberg) ma propongono anche momenti di affettuosa, persino commossa umanità. Il tono, la lunghezza e il contenuto delle missive sono molto diversi, e rendono la lettura sempre nuova e talvolta sorprendente: si va da un semplice ma delizioso biglietto per un invito a cena a dettagliate raccomandazioni politiche, come nel caso del viaggio del Vecellio nella Roma di papa Paolo III Farnese. La brillante descrizione del Canal Grande affollato di imbarcazioni (quasi una esercitazione giornalistica) si alterna con l'intima solidarietà tra due uomini avanti negli anni, come nel caso delle toccanti parole rivolte dall'Aretino in occasione delle nozze della figlia di Tiziano.
EUR 9.40
A time of distance. The COVID-19 Visual Project. Ediz. illustrata
The COVID-19 Visual Project nasce nel 2020 come piattaforma multimediale e ora è anche un libro. Uno spazio stabile, popolato di trentasette racconti per immagini per far sedimentare la testimonianza di un momento in cui l'umanità intera è stata costretta a mettersi in "pausa". È un atto di memoria storica collettiva dell'esperienza della distanza dagli altri, vissuta globalmente in forte connessione e in condivisione di un comune destino. Una narrazione delle emozioni, paure e inquietudini di un periodo della storia più recente dell'umanità che traccerà per il nostro futuro percorsi ancora imprevedibili.
EUR 47.50
Piero Portaluppi. Ediz. illustrata
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Portaluppi e corredata di una nuova campagna fotografica e saggi inediti, una monografia esaustiva sul grande architetto, figura emblematica della cultura architettonica e figurativa milanese e italiana del Novecento Celebrato negli anni Trenta, discusso e dimenticato nel dopoguerra, finalmente riscoperto oggi, Piero Portaluppi è un indiscusso protagonista dell'architettura italiana del Novecento. Un protagonista eclettico e agnostico, che si sottrae agli stili e alle scuole; il maestro dell'architettura elettrica, il gran borghese che ha cambiato con i suoi progetti il volto di Milano. Ma Portaluppi non è stato solo un architetto, in vita ha interpretato, con uguale passione, molte altre parti: vignettista, viaggiatore, collezionista, enigmista, cineamatore, e altro ancora. Le sue 25 carriere, come le chiamava lui. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Piero Portaluppi, il libro segue, dopo diciott'anni, il catalogo della grande mostra in Triennale a Milano che segnò l'inizio della rinascita critica dell'architetto. Questa nuova, esaustiva monografia comprende un grande album fotografico con nuove immagini a colori delle architetture e degli interni di Piero Portaluppi, realizzato dal noto fotografo Ciro Frank Schiappa; tre saggi inediti, illustrati con fotografie d'epoca di Antonio Paoletti, prospettive e plastici di progetto di Portaluppi, tracce delle sue passioni personali (vignette, diagrammi, meridiane, cartoline, ritagli); un'intervista del celebre regista Luca Guadagnino all'architetto Piero Castellini, nipote di Piero Portaluppi; un saggio inedito di Paolo Portoghesi, basato sulla Lectio Magistralis tenuta dall'architetto il 10 aprile 2018 nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano; la biografia di Piero Portaluppi (di Jacopo Ghilardotti); l'elenco delle opere e la bibliografia a cura di Ferruccio Luppi, conservatore della Fondazione Piero Portaluppi.
EUR 85.50
Manuale per esercitare la propria stupidità. Ediz. a spirale
Questa frase di Woody Allen sembra adatta a introdurre il progetto editoriale dell'artista Andrea Bianconi, curato dal critico Luca Fiore: Manuale per esercitare la propria stupidità. Non un “libro” perché non ci sono vere e proprie pagine da sfogliare, ma disegni da leggere e idee da praticare. Il formato - quello cartolina, rilegato con spirale - permette di appoggiarlo su un tavolo come un'opera d'arte, di quelle provocatorie e fuori dagli schemi cui ci ha abituati Bianconi artista e performer. E di certo il “metodo Bianconi” è una provocazione, già a partire dall'introduzione: una lista di consigli che non sono dieci come di solito ci si aspetta, ma solo sei, né più né meno, e leggendoli bene, non sono nemmeno consigli perché passano dall'esortazione all'evidenza di alcune situazioni. Ma ci si potrà prendere la libertà di stortare anche la forma della classica “Introduzione” in questo “libro”? Pare di sì, sfogliandolo, perché il diritto di essere, fare e pensare “stupido” emerge qui come uno spazio di libertà, come la sospensione di un obbligo a pensare sempre e comunque a soluzioni pragmatiche, ad azioni precise e conseguenze altrettanto positive e prevedibili. Cosa accade se soffiamo verso un bicchiere poggiato su un tavolo? Se ci facciamo le linguacce allo specchio? Se proviamo a spostare un muro di casa con la forza delle nostre braccia? Se abbaiamo a un cane quando lo incontriamo? Bianconi invita a prendersi il tempo, e la pazienza (uno dei consigli riguarda proprio il potere della pazienza e della determinazione a ripetere senza scoraggiarsi) per far qualcosa che è stupido, ciò libero dalla zavorra dell'utile e del proficuo, del ragguardevole e dell'ammiccante. Di fare qualcosa per cui nessuno può giudicarci se non per quel che siamo in quel momento: degli stupidi, determinati ad...
Paolo Pellegrin. La fragile meraviglia. Ediz. italiana e inglese
Un reportage fotografico d'autore dedicato al tema del cambiamento climatico La monografia, che accompagna la mostra inaugurale del nuovo museo di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo a Torino, presenta il lavoro del fotogiornalista italiano Paolo Pellegrin, attraverso i reportage fotografici che l'autore ha dedicato al tema del cambiamento climatico. Paolo Pellegrin (1964) è uno dei maestri indiscussi della fotografia contemporanea internazionale. Nel corso della sua lunga carriera, ha saputo documentare la realtà della nostra epoca con una rara consapevolezza del duplice ruolo della fotografia: da un lato testimonianza del reale e dall'altro strumento di indagine della soggettività. Questo corpus di immagini è dedicato a uno dei temi centrali della contemporaneità: il rapporto tra l'uomo e la natura. Paolo Pellegrin ha viaggiato per oltre un anno alla ricerca di immagini che immortalassero la grandiosità della natura: dall'Islanda alla Groenlandia, dalla Sicilia al Trentino Alto-Adige, dalla Namibia al Costarica, i suoi scatti si raccolgono attorno alla presenza dei quattro elementi naturali (terra, acqua, aria e fuoco), sui quali l'umanità si interroga da sempre, in una sorta di interpretazione metaforica e spirituale che scavalca le rigidità delle conoscenze scientifiche. Un viaggio per il mondo che accomuna il vicino e il lontano nelle implicazioni che derivano dal cambiamento nel nostro ecosistema. Se in uno dei suoi lavori precedenti, un reportage pubblicato sulla rivista "Time" nel 2018, Pellegrin puntava l'obiettivo sui ghiacciai dell'Antartide in via di scioglimento, affrontando in maniera diretta il tema del cambiamento climatico, questa volta il fotografo si rivolge alla natura con uno sguardo memore delle poetiche del "sublime", dove il fascino nasce dalla dismisura, il bello dalla paura. Nei suoi scatti ne coglie le diverse manifestazioni, individuando come caratteristica primaria e costante quella "fragile meraviglia" che dà il titolo all'intero progetto. Allontanandosi dunque...
Monet e gli impressionisti in Normandia
I legami tra la Normandia e il movimento impressionista Attraverso un corpus di settantacinque opere provenienti dalla Collezione Peindre en Normandie (una delle collezioni più rappresentative del periodo impressionista), dal Musée de Vernon, dal Musée Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa, il volume ripercorre le tappe salienti del movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia. Sul palcoscenico di questa terra, pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet colgono l'immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell'acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell'Impressionismo. Opere come Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla spiaggia (1870) e Barche sulla spiaggia di Étretat (1883) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell'epoca che, immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti, hanno conferito alla Normandia l'immagine emblematica della felicità del dipingere. Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi: gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche che esaltano i sensi e l'esperienza visiva. Luoghi come Dieppe, l'estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp diventano fonte di espressioni artistiche di grande potenza, dove i microcosmi generati dal vento, dal mare e dalla bruma possiedono una personalità fisica, intensa ed espressiva, che i pittori francesi giungono ad afferrare dipingendo en plein air dando il via così al movimento impressionista.
EUR 28.50