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Photos! I capolavori della Collezione Julian Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del '900. Ediz. illustrata
I grandi maestri della fotografia mondiale dai primi del Novecento a oggi Photos! offre un viaggio straordinario nella storia della fotografia attraverso le opere più emblematiche di grandi maestri internazionali e spagnoli appartenenti alla Collezione Julián Castilla, presentata per la prima volta in Italia in occasione dell'esposizione bolognese. Si distinguono, fra gli altri, fotografi internazionali come Alfred Stieglitz, Man Ray, Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, André Kertész, Alberto Korda e Robert Doisneau, ma anche artisti spagnoli del calibro di Carlos Saura, Ramón Masats, Oriol Maspons, Isabel Muñoz, Cristina Garc& Questa collezione privata, considerata come una delle più importanti d'Europa, appartiene a Julián Castilla, noto collezionista d'arte spagnola, e abbraccia più di un secolo, dalla nascita della fotografia moderna agli inizi del XX secolo, passando per la creazione dell'agenzia Magnum, la fondazione del fotogiornalismo e la progressiva importanza assunta dalla fotografia di moda, per arrivare al presente, con le sfide contemporanee dell'arte della fotografia nell'era digitale del XXI secolo. Dal 2011 parte della collezione è depositata presso il Museo de Arte Contemporáneo de Villanueva de los Infantes, una località della provincia spagnola di Ciudad Real. La collezione di fotografie di Julián Castilla si spinge oltre, assurgendo a prezioso testimone con cui immergersi nei movimenti artistici fondamentali dell'arte moderna e contemporanea. Dalle avanguardie del surrealismo e dell'astrattismo, passando per il movimento pop e l'arte concettuale, e fino all'arte digitale. Il volume è suddiviso in nove sezioni tematiche che partono da una selezione di opere dei maestri delle avanguardie degli anni Venti a Parigi e New York per arrivare alle ultime tendenze contemporanee: Avanguardie a Parigi e a New York; La mano dell'uomo. Guardare le persone; Magnum Photos; Infanzia; Persone di altri paesi; La fotografia di moda "Shooting with style"; La Spagna in bianco e nero dagli...
Radiance they dream in time. Acaye Kerunen. Collin Sekajugo
Le opere dei due artisti contemporanei provenienti da Kampala, Acaye Kerunen e Collin Sekajugo in occasione della 59. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia Il volume presenta le opere di Kerunen e Sekajugo, le cui duplici modalità di fare arte, nonostante il diverso approccio estetico, trovano un terreno comune nelle rispettive visioni su materialità e forma. Come spiega il curatore, "Radiance. They Dream in Time si riferisce alla conoscenza essenziale e alle esperienze vissute da Kerunen e Sekajugo nel loro dialogo con i tanti territori diversi dell'Uganda, ma anche al commercio cittadino e alle condizioni di vita nei suoi centri urbani. Entrambi gli artisti lavorano attivamente con gli archivi formali e informali della cultura visiva dinamica ugandese". Il processo di Acaye Kerunen come artista impegnata socialmente pone l'accento sull'attività artigianale locale e regionale delle donne ugandesi, celebrandole come collaboratrici essenziali ed esaltando le pratiche artistiche degli artigiani locali quali custodi delle loro paludi, elaborando un sapere sacro e tacito della gestione ecologica. Scomponendo materiali funzionali e creazioni artigianali, Kerunen riposiziona l'opera per narrare nuove storie e postulare significati altri. La ricomposizione dei materiali scomposti diventa una risposta all'operato del lavoro femminile in Africa e un riconoscimento del ruolo che questa attività artistica assume nell'ecosistema climatico. Collin Sekajugo si accosta alla sua opera da una prospettiva estetica distinta, che risiede nel continuo tornare dell'artista alla cultura popolare e all'influenza onnipresente che deriva dalla corrente di riferimento globale, discutendo e criticando i suoi numerosi pregiudizi attraverso culture visive, orali e digitali. Sekajugo lavora dal 2012 manipolando la comune immagine d'archivio per rivelarne i pregiudizi intrinsechi di prerogativa e privilegio ampiamente conformati all'io occidentale. La pratica artistica di Sekajugo mette in luce un capovolgimento antropologico contemporaneo di questa cultura prevalente, facendo leva su un senso...
Paolo Giachi. My journey. Cool shops and home interiors. Ediz. italiana e inglese
La carriera di Paolo Giachi e le sue collaborazioni con i più grandi fashion designer internazionali, e non solo, in un affascinante fashion coffee table book Paolo Giachi, architetto, fiorentino di origine, da circa venticinque anni lavora quasi esclusivamente con i grandi brand della moda, collabora con un team giovane e internazionale e insegna presso Domus Academy, scuola di design di fama mondiale con sede a Milano. Grazie alle prestigiose collaborazioni con i maggiori fashion designer mondiali, durante la sua carriera ha saputo valorizzare e interpretare l'importanza dell'artigianato e del "Made in Italy". Dopo la laurea in architettura, ha trascorso cinque anni in Asia, sviluppando progetti nell'ambito del retail per i marchi europei più importanti, tra cui Prada, MiuMiu e Jil Sander. In seguito, si è trasferito a Milano per lavorare come architetto per Tod's e Hogan. Grazie alla sua visione e a un gusto raffinato, si approccia con passione e diligenza a ciascun progetto, fornendo ai suoi clienti soluzioni creative. Nel corso degli anni Paolo Giachi ha raffinato e maturato la sua esperienza grazie anche a un talentuoso team di artigiani con i quali ha creato elementi che tutt'oggi fanno parte del design firmato Giachi. Oggi lo studio Giachi è impegnato nella realizzazione di numerosi progetti provenienti da tutto il mondo, dalle boutique mono-brand a quelle multi-brand di lusso: dal primo digital fashion shop in Ucraina al nuovo concept store per Autori Capresi a Roma, a numerose residenze di lusso a Milano e nel resto del mondo. Questo volume riccamente illustrato è in parte autobiografico, in parte focalizzato su progetti che hanno un significato più preciso, progetti legati a parole chiave quali Empatia, Sensibilità, Stile, Intuizione, Esperienza, Curiosità... Un grande libro fotografico sul mondo della moda, e non solo. Un fashion coffee...
Pedro Cabrita Reis. Field
In occasione della 59. Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, una monografia dedicata all'artista portoghese Pedro Cabrita Reis (Lisbona, 1956) è uno degli artisti portoghesi più fantasiosi e dotati di talento, con una brillante carriera internazionale che parte dai primi anni Ottanta del secolo scorso, con originali e innovativi dipinti, sculture e interventi architettonici. I suoi primi lavori sono dipinti di oggetti d'uso quotidiano inseriti in ambientazioni misteriose, ma successivamente la sua produzione si è indirizzata verso la scultura e le installazioni. A partire dallo spazio architettonico che lo circonda, l'artista portoghese utilizza oggetti comuni (sedie e tavoli) che lega con materiali industriali (lampade al neon e mattoni) per realizzare creazioni astratte; il suo obiettivo è quello di far interagire lo spettatore coi nuovi spazi da lui organizzati. Protagonista di numerose mostre internazionali, nel 2003 ha rappresentato il Portogallo alla 50. Biennale di Venezia esponendo due installazioni e nel 2009 ha presentato un'importante retrospettiva itinerante One after another: a few silent steps con circa 60 sculture, anche di grande formato, installazioni, dipinti, disegni e fotografie. Pubblicato in occasione della 59. Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Field documenta l'installazione dell'artista che domina il vasto interno della chiesa di San Fantin, estendendosi lungo l'ampia navata centrale. La sua topografia espansiva e variegata fonda e trattiene lo spazio, rafforzando la percezione dei volumi sovrastanti. La scultura è una specie di bassorilievo che consiste in una griglia di piattaforme d'acciaio che evocano le passerelle utilizzate durante i periodi di acqua alta nella città. L'installazione è completata da una moltitudine di tubi di luce LED accesi su queste piattaforme, sotto uno strato di detriti che sembrano essere piovuti dall'alto. Il caos sovrapposto del campo di detriti contrasta
EUR 27.55
Matteo Mezzadri. Rethink the City. Orizzonte degli eventi. Ediz. illustrata
Il catalogo raccoglie le immagini, la poetica e le fasi di realizzazione della grande installazione site-specific realizzata dall'artista parmense Matteo Mezzadri per la Soglia magica di Milano Malpensa. Il progetto è inserito nel contesto di "Orizzonte degli eventi", ciclo di mostre ideate e a cura di Matteo Pacini per la "Porta di Milano" dell'aeroporto di Milano Malpensa. La grande opera, costituita da 6000 laterizi forati, riproduce lo skyline di una città immaginaria dove il mattone diviene matrice, granitica unità di misura modulare e infinitamente riproducile su scale crescenti. Mezzadri si concentra più sul "cosa" che sul "come" sarà la città del futuro e lo fa approfondendo il tema delle relazioni umane in tempi carichi di tensioni, accompagnata da fenomeni di segregazione razziale, etnica e di classe. Con questa installazione si vuole delineare il profilo di un futuro possibile utilizzando il vuoto come potenzialità costruttiva per appianare le disuguaglianze sociali, facendo leva su quell'aspirazione al miglioramento insita nell'essere umano che sta alla base della sua evoluzione e dà un senso al suo stare al mondo. La ricerca artistica di Matteo Mezzadri (1973) spazia dalla fotografia alla video arte con una particolare attenzione alle grandi metropoli contemporanee e alle complesse dinamiche relazionali che le caratterizzano. Nel 2022 è stato invitato dal Padiglione Nazionale del Camerun a realizzare una grande installazione per la 59° Biennale d'arte di Venezia. Matteo Pacini, laureato in Conservazione dei beni culturali, collabora come curatore indipendente con istituzioni ed enti pubblici e privati nell'organizzazione di mostre collettive e personali, in Italia e all'estero. Specializzato in Conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, ha pubblicato volumi sulla catalogazione del patrimonio industriale e curato cataloghi d'arte con importati case editrici Luciano Bolzoni, architetto milanese, ricercatore e critico di architettura, curatore di mostre d'arte e scrittore,...
Annibale Carracci. Gli affreschi della Cappella Herrera. Ediz. illustrata
Il volume presenta, eccezionalmente riunito, il prezioso ciclo di affreschi romani di Annibale Carracci\r\nNei primi anni del Seicento il banchiere spagnolo Juan Enríquez de Herrera commissionò ad Annibale Carracci (1560-1609) la decorazione della cappella di famiglia all'interno della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a Roma, che in quel periodo era un simbolo del potere politico e religioso della monarchia iberica. Il ciclo di affreschi, realizzato da Carracci intorno al 1604-1605 insieme ad altri pittori della sua cerchia, in particolare Francesco Albani, presenta alcune scene della vita di san Diego di Alcalá, un francescano andaluso canonizzato nel 1588.\r\nDopo lo stacco delle pitture dalle pareti della cappella, avvenuto negli anni trenta dell'Ottocento a causa dello stato di declino della chiesa, nel luglio del 1850 l'ambasciatore spagnolo a Roma, Francisco Martínez de la Rosa, ottenne il permesso di inviarle a Barcellona. Dei diciannove frammenti esistenti, a cui si aggiungeva la pala d'altare, solo sedici giunsero a destinazione. Nove, i più grandi, rimasero a Barcellona, mentre gli altri sette furono spediti a Madrid. I restanti tre furono depositati nella chiesa romana di Santa Maria in Monserrato, dove non è stato possibile localizzarli. Lì fu trasferita, e si trova tuttora, anche la pala d'altare.\r\nLo stato di conservazione delle opere, oggi custodite nel Museo del Prado e nel Museu Nacional d'Art de Catalunya, così come, nel caso di quelle del Prado, la lunga permanenza nei depositi hanno rappresentato un serio ostacolo allo studio, alla conoscenza e alla valorizzazione di quello che fu l'incarico più importante ricevuto da Carracci sul finire della carriera.\r\nQuesto volume e le mostre di Madrid, Barcellona e Roma a cui si accompagna hanno riunito per la prima volta tutti gli affreschi sopravvissuti, che sono stati restaurati di recente. Il catalogo include saggi di importanti esperti...
Diario di una spia. Giuseppe Binda tra Canova e Napoleone
La misteriosa e intrigante figura di Giuseppe Binda Chi è il conte Giuseppe Binda? Un lucchese che nei primi anni dell'Ottocento si trova al centro di una rete di patrioti determinati ad appoggiare Gioacchino Murat per liberare l'Italia dal giogo di Napoleone.\r\nLe pagine del diario e dei carteggi svelano come, dopo gli studi in legge e i servigi per Elisa Baciocchi, Binda si muova tra Lucca, Napoli e Roma, fingendosi amico di tutti e indossando, grazie al ruolo nella Corte d'Appello, i panni dell'insospettabile, tenendo così celata la sua vera natura di spia. Appassionato bibliofilo, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici, tra verità, menzogna e tattiche di dissimulazione, fa la conoscenza di personalità celebri in tutta Europa. Tra queste, la più nota è lo scultore Antonio Canova, del quale diventa sincero sodale.\r\nQuando la Baciocchi fugge da Lucca e papa Pio VII ritorna a Roma dopo l'esilio forzato in Francia, determinato a stanare i suoi nemici, Binda viene arrestato dagli austriaci con il sospetto di favorire le istanze prerisorgimentali. Esiliato dal granduca di Toscana, diventa fuggiasco. Giunto in Inghilterra, frequenta il circolo liberale, favorevole all'indipendenza dell'Italia, di Lord e Lady Holland, cui presenta Ugo Foscolo. Qui trova l'amore e si trasferisce in America. Ed è solo l'inizio della sua nuova vita.
EUR 14.25
Alcantara. La materia dell'arte. Ediz. illustrata
Il Brand Made in Italy e le sue collaborazioni nel mondo dell'arte. Fin dall'inizio della sua storia, Alcantara ha instaurato un positivo rapporto di collaborazione con designer e creativi di tutto il mondo nei più diversi ambiti della progettualità. Solo successivamente, a partire dal 2006/2007, l'azienda ha assunto un ruolo decisamente proattivo nelle relazioni con gli autori, intuendo le potenzialità di sviluppo di un dialogo alla ricerca di nuove modalità espressive e possibilità di applicazione. Le prime collaborazioni hanno subito messo in evidenza il valore di un materiale unico ed estremamente versatile, che oltre alle indiscutibili proprietà funzionali riesce a essere un'inesauribile fonte di ispirazione. Una materia che possiede la capacità di "parlare infiniti linguaggi", rinnovandosi continuamente e diventando sempre "ciò che si vuole che sia". L'intesa tra Alcantara e l'Arte è così diventata il motore di un processo di sperimentazione continua che nel corso degli anni ha permesso di esplorare e superare i confini della materia: Alcantara non si limita a rivestire la visione, ma la genera. Il rapporto con l'Arte, attraverso un mutuo processo di dare e ricevere ispirazione, è diventato una modalità strategica che ha permesso di esplodere il potenziale di Alcantara, nelle sue molteplici forme e funzioni, per soddisfare anche la domanda del segmento più sofisticato ed esigente del mercato. Alcantara ha quindi intensificato il rapporto con il mondo dell'arte in maniera sistematica a livello internazionale, sviluppando proficue collaborazioni con prestigiose istituzioni museali e innumerevoli artisti provenienti dalle più diverse culture, sia maestri affermati sia giovani talenti. Il materiale Alcantara è diventato parte integrante del processo creativo: il "media" attraverso cui l'artista esprime la propria creatività.
EUR 47.50
Luca Crippa Itinerario di un Artifex
Un approfondimento sul percorso artistico dell'"artifex". Luca Crippa, Luigi all'anagrafe, nasce a Seregno il 6 aprile 1922. Il padre, Paolo, è come molti in quelle terre un esponente dell'artigianato del legno, la madre è Angela Mandelli. In famiglia egli dunque respira da subito un clima che lo spinge a farsi un artifex: che è cosa, è fondamentale, ben diversa dall'essere artista. Un brianzolo come Crippa non solo si conosce, da subito, decoratore, ma tutta la sua storia ci dice che, potendo eccellere in un'arte maggiore, la pittura, egli avverta una scelta siffatta come un'autolimitazione, un restringimento d'orizzonte, e dunque eviti accuratamente di farsene seguace, preferendo una pratica totalmente centrata sul disegno e sulle sue molteplici fervide declinazioni, in cui il pensiero del decorare si ponga a gradi diversi la questione della ragione della decorazione, declinando il proprio savoir faire su piani e in ambiti diversi dell'operare.
EUR 18.05
Dalla guerra alla luna 1945-1969
Un ritratto per immagini dell'Italia dal dopoguerra agli anni dell'espansione economica dall'Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo Attraverso una selezione di circa ottanta immagini, il volume - che accompagna la mostra inaugurale del nuovo museo di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo a Torino - racconta l'Italia che rinasce dalle macerie del secondo conflitto mondiale, il piano Marshall con cui l'America l'aiuta a ripartire, il boom degli anni '60 e l'avvento della televisione, la motorizzazione di massa e i sogni legati alla conquista della luna. Per capire l'Italia di oggi è quanto mai opportuno un tuffo nel passato, che illustri passo a passo quel che il Paese è stato ed è diventato nella seconda metà del secolo scorso. Nel 1945 l'Italia è un Paese in ginocchio: esce da vent'anni di fascismo e da cinque di guerra. È un Paese letteralmente "a terra": bisogna ricostruire il tessuto sociale, l'economia, ma anche le istituzioni politiche dopo la dittatura e il vuoto di potere, creatosi con l'armistizio, durato due anni. Nelle immagini presentate si vedono le baracche che costellano le periferie delle grandi città e le prime case popolari, costruite grazie al progetto Ina Casa. C'è palpabile l'euforia di quegli anni, con la nascita di nuovi giornali e il desiderio che accomuna tutti di ripartire. Tra gli anni '50 e '60 avviene la grande trasformazione del nostro Paese: è il periodo della costruzione dell'Autostrada del Sole e della motorizzazione di massa, che si realizza prima con la Vespa e poi con la Topolino e con la Cinquecento. Sono gli anni delle Olimpiadi di Roma, del Concilio Vaticano II, dei primi consumi di massa: le case si affollano di elettrodomestici, dal frigorifero alla lavatrice, dalla cucina economica al tostapane. Il boom economico e l'industrializzazione, appannaggio soprattutto del Settentrione,...
Musealia americana. Storie e protagonisti di 40 musei degli Stati Uniti. Ediz. illustrata
Un appassionante viaggio alla scoperta dei musei americani, dei loro tesori e dei facoltosi collezionisti che li hanno creati con le loro raccolte d'arte\r\nI musei americani non solo custodiscono capolavori estremamente noti, ma sono il frutto di vicende collezionistiche particolarmente avvincenti. Oltre a Botticelli, Rembrandt, Velázquez, le cui opere si possono ammirare nei musei d'oltreoceano, protagonisti di questa avventura sono i facoltosi tycoon americani ossessionati dall'idea di affiancare il proprio nome a quelli dei grandi artisti del passato.\r\nDonne e uomini straordinari quali Isabella Stewart Gardner, Solomon R. Guggenheim, J.P. Getty o J.P. Morgan si guadagnarono l'immortalità raccogliendo opere d'arte che poi donarono al pubblico, fondando i musei che ancora oggi portano i loro nomi.\r\nSi tratta di alcuni tra gli uomini più ricchi del mondo che vissero nel periodo che segnò l'apogeo del sistema capitalistico. Tuttavia, in Europa, ai non addetti ai lavori, sono noti solo i musei americani più celebri di New York e Los Angeles. Questo saggio raccoglie 40 articoli introduttivi, riguardanti altrettanti musei, situati in oltre 25 città, appartenenti a 14 stati americani.
EUR 26.60
Soffiantino tra oggetto e indefinito
A quasi un decennio alla sua scomparsa, l'arte di Giacomo Soffiantino (1929-2013) dagli esordi alle ultime opere Pittore raffinato e delicato, Giacomo Soffiantino è stato apprezzato in vita fin dagli esordi. Variamente interpretato come pittore informale o rappresentante del rinnovato sentimento naturalistico degli anni cinquanta, Soffiantino è stato prima di tutto un pittore nel senso classico del termine, intendendo con questo un artista capace di esprimere le proprie idee e le proprie emozioni con gli strumenti tradizionali del mestiere, intelligentemente vivificati con gli stimoli fornitigli dalla sua epoca. La monografia a corredo della retrospettiva realizzata in stretta collaborazione con la figlia Carlotta, curatrice dell'Archivio dedicato all'immenso lascito paterno, intende favorire la comprensione dell'opera del maestro e del periodo che l'ha vista nascere, proseguendo verso le successive sperimentazioni ed esperienze artistiche. Corredata dei testi di Luca Beatrice, Michele Bramante, Adriano Olivieri, Marco Vallora, la monografia ripercorre la lunga e feconda carriera di Giacomo Soffiantino e raccoglie una sessantina di opere suddivise in sezioni cronologico-tematiche (Esordi; Venezia; Natura; Luce; Esistenza; Continuità; Epilogo) che coprono l'intero arco della carriera di Soffiantino; a queste si aggiunge la sezione Archivio/Regesto, destinata a essere il primo tentativo di restituire cronologicamente - attraverso libri, documenti e fotografie - una visione più complessa e completa del percorso umano e professionale dell'artista. Insieme al proposito di essere un'occasione di lettura dell'intera opera dell'artista, Soffiantino tra oggetto e indefinito nutre l'ambizione di ispirare nuove e diverse interpretazioni storiche e critiche dell'opera del pittore idonee a conservarne la memoria e il significato più profondo. Adriano Olivieri è storico dell'arte, critico e giornalista, autore e curatore di numerosi libri dedicati all'arte contemporanea.
EUR 28.50
Il segreto dell'onda di Hokusai
La grandezza di Hokusai era già riconosciuta nei primi anni del XIX secolo e il tempo non ha potuto che riconfermarne il genio. In Hokusai si coniuga incredibilmente una preparazione scientifica e matematico- geometrica con una straordinaria creatività fantastico-onirica. Ogni sua opera era preceduta da un'attenta analisi dei soggetti rappresentati, da una profonda conoscenza scientifica della loro struttura, da un meticoloso studio delle proporzioni e delle posizioni. Questo non tarpava le ali della sua fantasia che gli permetteva di dare vita a mostri terrificanti, a meravigliose creature chimeriche o anche a scenari di paesaggi favolosi, utopici. Hokusai affermò che qualunque figura può essere disegnata attraverso una riga e un compasso; la stessa affermazione che secoli prima fece in Germania Albrecht Durer nel suo Trattato sulla misura con il compasso, la riga per le linee, i piani e i corpi solidi. Secoli e continenti separano questi due artisti, eppure il collegamento può essere proprio nel codice che sta alla base dello schema costruttivo della famosa Grande onda al largo di Kanagawa. Questo volume non vuole essere una nuova dettagliata biografia o un elenco commentato delle opere di Hokusai, ma è un originale lavoro di ricerca condotto dall'autore per capire la motivazione di queste fascinazioni generali e trovare le ragioni più profonde che hanno potuto portare a tali straordinari risultati. Dopo avere studiato accuratamente le forme geometriche riscontrate in Hokusai risulta più significativo il suo testamento morale: "A settantatré anni ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante, e a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche...
«Non si farà mai più tal viaggio». Pigafetta e la prima navigazione attorno al mondo
A 500 anni dalla prima, straordinaria spedizione intorno al mondo, un omaggio al celebre esploratore vicentino In occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della prima circumnavigazione del globo terrestre (1519-1522) guidata da Ferdinando Magellano, cui partecipò il navigatore e scrittore vicentino Antonio Pigafetta, il volume - che accompagna l'esposizione alle Gallerie d'Italia a Vicenza a Palazzo Leoni Montanari - ha come protagonista l'unica testimonianza superstite della celebre spedizione: il manoscritto della Relazione del primo viaggio attorno al mondo conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e redatto da Antonio Pigafetta. La Relazione, il cui manoscritto in italiano fu ritrovato, dopo essere stato dato per perduto, da Carlo Amoretti nel 1797, è oggi ritenuto uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento. Rampollo di una delle più importanti famiglie nobili di Vicenza e studioso di matematica e astronomia, Antonio Pigafetta mentre si trovava a Barcellona venne a conoscenza dei preparativi del viaggio di Magellano; si recò dunque a Siviglia e riuscì a imbarcarsi sulla stessa nave del comandante, di cui divenne criado (attendente). Seguì così la spedizione a fianco di Magellano svolgendo via via varie missioni e incarichi di fiducia. Fu tra i diciotto superstiti che riuscirono dopo tre anni a rientrare in Spagna. Sollecitato da molti, tra i quali Federico II Gonzaga, scrisse in italiano la relazione del viaggio terminata nel 1525 e nota come Il primo viaggio intorno al globo che, per la precisione, la fedeltà del racconto e la ricchezza di osservazioni sui paesi visitati, costituisce uno dei più importanti documenti della storia delle esplorazioni. Il volume, curato da Valeria Cafà e Andrea Canova, partendo dal prezioso manoscritto della Relazione di Pigafetta ripercorre quella straordinaria impresa attraverso un nucleo di tredici opere. Introdotto da un saggio di...
Oh, cavoli! Nature morte dal Museo Civico «Ala Ponzone» di Cremona
Trentuno opere del Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona illustrano, in un percorso cronologico, la grande varietà di questo genere pittorico Non solo cavoli..., ma anche zucche, cardi, rape, carote e cipolle, e poi uve e pesche, pere, mele e cotogne, e ancora carni, pesci e dolciumi, odorosi gelsomini e ori di ogni specie, tappeti e tendaggi ricamati, strumenti per fare musica. Insomma un intero universo di ogni delizia per tutti i sensi. È questo il mondo domestico di cui amavano circondarsi nobili, aristocratici e tutti coloro che potessero permettersi di appendere qualche quadro nelle proprie dimore, all'aprirsi dell'età moderna. Una trentina di nature morte della Pinacoteca "Ala Ponzone" di Cremona, dalle icone di Fede Galizia fino alle opere dei pittori del realismo lombardo, vengono presentate al MarteS, per evocare un genere pittorico tra i più amati nella storia dell'arte.
EUR 21.85
Premazzi. Un milanese alla corte degli zar
La vita e l'opera del celebre pittore lombardo ottocentesco Il volume ricostruisce per la prima volta, grazie anche all'analisi scientifica di documenti, lettere e inventari, la parabola artistica di Luigi Premazzi (1814-1891), pittore lombardo cresciuto nello straordinario laboratorio della Milano romantica e vissuto nella cosmopolita San Pietroburgo. Durante la sua lunga carriera ha realizzato vedute urbane, paesaggi e stupefacenti acquerelli degli interni dei palazzi degli aristocratici russi e delle residenze imperiali degli zar Nicola I, Alessandro II e Alessandro III. Oltre a rievocare il periodo italiano, "Luigi Premazzi. Un milanese alla corte degli Zar" illustra le prestigiose commissioni ricevute in Russia, i soggiorni in Crimea e in Caucaso così come gli avventurosi viaggi alla costante ricerca di scenari da rappresentare. Il volume si rivolge ad appassionati di arte, storia e architettura oltre che a studiosi e studenti di discipline storico-artistiche e a collezionisti internazionali sempre più alla ricerca delle sue opere sul mercato antiquario. Paola Segramora Rivolta, laureata in Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Milano, si occupa della cultura figurativa italiana dell'Ottocento e del primo Novecento, con particolare riferimento ai temi della pittura di paesaggio, della veduta e della ritrattistica. Ha collaborato alla realizzazione di esposizioni e alla catalogazione di collezioni pubbliche e ha pubblicato saggi e contributi in cataloghi e riviste d'arte.
EUR 33.25
Gregory Crewdson. Eveningside. Ediz. illustrata
Riunite per la prima volta, quattro serie di uno dei maggiori esponenti della staged photography. La prima monografia italiana sull'artista Nel corso degli ultimi trent'anni, Gregory Crewdson ha composto un ritratto della Middle America, un'America dagli occhi sgranati sulle luci di un sogno evanescente. Le sue fotografie, messe in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, hanno legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare. Questo libro riunisce le tre serie concepite tra il 2012 e il 2022: Cathedral of the Pines (2012-2014), An Eclipse of Moths (2018-2019) ed Eveningside (2021-2022). Pensate come una trilogia, esse offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione e restituiscono una panoramica completa dell'universo che ha fatto di Gregory Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Questa trilogia è preceduta da Fireflies (1996), una serie essenziale per cogliere il rimestio delle correnti che si agitano in profondità nell'arte di Gregory Crewdson. Jean-Charles Vergne, critico d'arte, editore di libri d'arte e curatore, è direttore del FRAC Auvergne dal 1996. Interessato ad artisti come Luc Tuymans, Albert Oehlen, Richard Tuttle, David Lynch, Darren Almond, Eberhard Havekost, Raoul de Keyser, Katharina Grosse, ha curato oltre 150 mostre. È stato membro della commissione del Fond national d'art contemporain - Fnac dal 2008 al 2011. Postfazione di Antonio Carloni.
EUR 57.00
Velazquez
Esposto in Accademia Carrara il sontuoso Ritratto di Maria Anna d'Austria di Velázquez Velázquez è pittore per eccellenza. Il ruolo pintor del rey alla corte madrilena nei decenni centrali del Seicento conferma l'elevato apprezzamento della sua opera, e non solo, da parte di Filippo IV, re di Spagna che con l'artista intrattenne una relazione di profonda stima. I suoi celebri ritratti a figura intera dei membri della famiglia reale compongono un insuperato affresco della vita e dei costumi della corte di Spagna. L'esposizione in Accademia Carrara del sontuoso Ritratto di Maria Anna d'Austria, seconda moglie di Filippo IV, proveniente dal Prado di Madrid, testimonia la maestria di Velázquez che si produce in una pittura di tocco, libera, ricca e insieme raffinata.
EUR 14.25
I wanna be an influencer. Ediz. italiana e inglese
"I Wanna Be An Influencer" è un viaggio fotografico che disegna la nuova geografia dei luoghi attraverso le scelte degli influencer, categoria sociale che nell'ultimo decennio è divenuta riferimento indiscusso, per veicolare qualsiasi tipo di prodotto, dall'abbigliamento alla cosmetica, fino al viaggio e alle nuove mete da visitare. In particolare, la riflessione dell'autore, si concentra su uno degli aspetti caratterizzanti il turismo al tempo di Instagram: destinazioni già rinomate o completamente ignote diventano mete ambite, che inducono una massa di aspiranti influencer, ad adottare stessi atteggiamenti e comportamenti perché e purché risultino instagrammabili. Un caleidoscopio di immagini, realizzate dietro le quinte di una vera e propria comunità che punta alla condivisione immediata di esperienze nei vecchi e nuovi "altrove", di luoghi il cui significato è cambiato. Pose improbabili e inquadrature ardite vengono riprese dall'occhio attento e divertito dell'autore. Accompagnano le fotografie i testi di esperti del settore (Alice Avallone, Vincenzo Nocifora, Benedetta Donato), che analizzano un fenomeno del nostro tempo, al quale assistiamo quotidianamente sul social network Instagram.
EUR 28.50
Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi. Ediz. illustrata
Un omaggio alle raccolte d'arte, ricche di capolavori, di cui furono artefici alcuni grandi banchieri. Complesso e importante è il rapporto che ha legato, nel corso della storia, il mondo della finanza a quello dell'arte. Dal Rinascimento all'età moderna, dall'Italia, all'Europa sino agli Stati Uniti, è accaduto più volte che artisti e letterati godessero dell'appoggio di banchieri mecenati che ne acquistavano le opere, spinti dall'amore per la cultura o da progetti e ambizioni di ordine personale. In ogni caso, può dirsi si sia trattato di una forma nobile di "restituzione" alla collettività, attraverso la trasformazione della ricchezza finanziaria in un patrimonio artistico di inestimabile valore. Dai Medici ai Rothschild offre l'occasione per originali approfondimenti e per una riconsiderazione nei secoli di questo fenomeno attraverso l'analisi dei personaggi più significativi, quelli che hanno segnato in modo incisivo la storia del collezionismo e del gusto. Oltre centoventi le opere presentate (fra dipinti, marmi, disegni e oggetti preziosi), lavori eccelsi di maestri quali Michelangelo, Caravaggio, Veronese, Bronzino, Verrocchio, Anton van Dyck, Bertel Thorvaldsen, Francesco Hayez, concesse in prestito da prestigiose istituzioni museali, poiché nel tempo gran parte delle opere raccolte dai banchieri è confluita, attraverso diversi percorsi, in musei e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Pubblicato a corredo dell'esposizione milanese, Dai Medici ai Rothschild è incentrato sulla gloriosa dinastia dei Medici nella Firenze rinascimentale, sulla figura di Vincenzo Giustianiani nella Roma del Seicento, su Ambrogio Uboldo ed Enrico Mylius nella Milano dell'Ottocento, sulla famiglia Torlonia a Roma tra Sette e Ottocento e, infine, sull'esempio di Raffaele Mattioli nel Novecento. La storia dei banchieri mecenati, collezionisti e filantropi si dipana anche al di fuori dei confini nazionali, attraverso le opere che furono raccolte o commissionate da Everhard Jabach nel Settecento in Francia, nei secoli...