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World Press Photo 2022. Ediz. illustrata
Il catalogo della nuova edizione del più famoso premio internazionale di fotogiornalismo Dal 1955, il concorso annuale World Press Photo rappresenta l'eccellenza del giornalismo visivo. Il libro World Press Photo 2022 riunisce le foto vincitrici dell'ultima edizione, che offrono gli scatti più singolari e raccontano le storie più avvincenti del 2021. Selezionate fra quasi 80.000 immagini realizzate da fotogiornalisti e fotografi documentaristi di oltre 100 paesi, le foto vincitrici mettono in luce in questo documento toccante, e talvolta sconvolgente, il meglio del giornalismo visivo dell'ultimo anno. Suddivise in categorie tematiche, le immagini raccontano la profondità e la complessità del lavoro fotogiornalistico, mettendo il lettore a diretto contatto con fotografie sensazionali, a volte scioccanti, che raccontano il nostro mondo. Destinato a tutti i fotografi e i fotoamatori, World Press Photo 2022 è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo e insieme fonte di informazione, ispirazione e riflessione sul mondo contemporaneo.
EUR 26.12
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Klimt. L'uomo, l'artista, il suo mondo. Ediz. illustrata
Un omaggio a Gustav Klimt e al ritrovato capolavoro Ritratto di Signora. Uno sguardo inedito e particolare sulla vicenda del grande artista viennese Fondatore della Secessione viennese, protagonista della pittura della Vienna imperiale negli anni tra Ottocento e Novecento, epoca cioè in cui l'Austria definita "il laboratorio dell'Apocalisse", Gustav Klimt (1862-1918) è considerato uno dei più grandi artisti del XX secolo. Questo volume vuole festeggiare il "ritorno a casa" del suo Ritratto di signora sparito nel 1997 dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e ritrovato fortunosamente nel 2019, e indagare il contesto in cui il dipinto - uno dei tre conservati in Italia - fu realizzato, a partire dal clima del simbolismo europeo per poi addentrarsi nella storia artistica e umana del pittore austriaco, attraverso la sua formazione, la Secessione, il mondo delle Wiener Werkstaette, i laboratori d'arte applicata fondati a Vienna da Josef Hoffmann e Kolo Moser nel 1903. Klimt. L'uomo, l'artista, il suo mondo è uno sguardo profondo e inedito sull'attività del Maestro e sulla sua vicenda, che permette non solo di seguire un itinerario artistico e umano di rara suggestione, ma anche di ampliare gli orizzonti su influenze e legami che includono, tra gli altri, pittori quali Franz von Stuck, Koloman Moser, Egon Schiele, Felice Casorati, Vittorio Zecchin. Pubblicato in occasione della mostra piacentina, il volume si snoda attraverso oltre 160 opere - tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d'arte decorativa - ed è corredato dei saggi di Gabriella Belli, Elena Pontiggia, Alessandra Tiddia, Valerio Terraroli, Elisabetta Barisoni, Franz Smola, Lucia Pini, Eva di Stefano, Sandra Tretter, Giuseppe Virelli, cui seguono il catalogo delle opere del maestro viennese suddivise in nove capitoli (Il Contesto. Il simbolismo europeo; Le opere giovanili e il sodalizio con il fratello Ernst e con...
Antonio Ligabue. L'uomo, l'artista. Ediz. illustrata
Il percorso artistico di Antonio Ligabue, tra i più significativi e originali artisti del Novecento Curata da Sandro Parmiggiani, la monografia documenta i diversi strumenti espressivi cui Ligabue si è dedicato, con esiti significativi in ogni tecnica: novanta opere, tra le quali circa cinquanta dipinti con alcuni veri e propri capolavori - Caccia grossa (1929), Circo (1941-1942 ca.), Tigre reale (1941), Leopardo con serpente (1955-1956), Caccia (1955), Autoritratto con cavalletto (1954-1955), Autoritratto con spaventapasseri (1957-1958), Autoritratto (1957) - sculture, disegni e incisioni, provenienti da collezioni private, raccolte pubbliche e fondazioni bancarie. Come spiega il curatore del volume, "Ligabue è 'espressionista tragico' cui si debbono opere di straordinario fascino e forza comunicativa, visionarie e segnate dal gusto per la decorazione, e dalla sensibilità per le affinità elettive tra gli esseri viventi. Lo testimoniano i dipinti delle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi e gli autoritratti, specchio di un disagio esistenziale e della volontà di riaffermare la propria identità." Due sono i filoni fondamentali ai quali l'artista si è dedicato nel corso della sua carriera: gli animali feroci ed esotici, abitatori della foresta in perenne lotta per l'esistenza, e gli autoritratti, un capitolo dolentissimo, intriso di amara poesia. Non mancano tuttavia, altri soggetti, quali le scene di vita agreste e gli animali domestici. Un'attenzione particolare è dedicata alla scultura, un aspetto poco conosciuto dell'opera del maestro: un nucleo significativo di ventisei sculture in bronzo, soprattutto di animali. Altro filone indagato da Ligabue in pittura è quello dei suoi paesaggi padani, nei quali irrompono, sullo sfondo, le raffigurazioni dei castelli e delle case, con le loro guglie e bandiere al vento, della natia Svizzera, assolutamente reali, esito di una memoria che tenacemente serbava immagini che restarono vive per tutta la sua vita. Questo volume, che...
Chiara Dynys and the filmic imaginary
L'immaginario filmico di Chiara Dynys Il libro ripercorre oltre trent'anni di attività di una delle più rilevanti artiste italiane contemporanee, Chiara Dynys. Il saggio di Alessandro Castiglioni e l'antologia critica e iconografica da lui curata offrono un punto di vista inedito capace di mettere in relazione i linguaggi dell'artista con i movimenti le suggestioni di alcuni episodi della storia del cinema. In questo volume pubblicato in occasione della mostra al MAGA, la poetica dell'artista è disvelata attraverso il suo immaginario filmico: le suggestioni di alcuni registi centrali nella storia del cinema, da Roberto Rossellini a Jane Campion a Lars Von Trier, da Federico Fellini a Paolo Sorrentino, risuonano attraverso i linguaggi di Dynys: la luce e lo spazio trasfigurano le narrazioni e le immagini in movimento attraverso gli ambienti espositivi. Articolato in quattro capitoli che devono il proprio titolo a un film scelto dall'artista (Viaggio in Italia; Melancholia; Holy Smoke!; Prova d'orchestra), questo libro è una mappa per perdersi all'interno dell'opera di Chiara Dynys, per scoprirla e rileggerla alla luce di chiavi interpretative che non sono né cronologiche né tematiche bensì, come le opere stesse di Dynys, prendono la forma di luoghi in cui incontrare e incontrarsi: camminare attraverso labirinti, farsi sorprendere da luci, fantasmi e specchi, mettere alla prova la capacità di vedere e capire, farsi travolgere dai desideri fatui dell'inconscio e varcare le soglie della percezione.
EUR 14.25
New York 1962-1964. Ediz. a colori
Un momento cruciale dell'arte e della cultura a New York in uno spettacolare volume fotografico di grande formato I cambiamenti radicali che avvennero nei tre anni compresi tra il gennaio 1962 e il dicembre 1964 ebbero un profondo effetto sulla vita creativa della città di New York e del mondo, modificando profondamente tutto il mondo dell'arte, dalle arti visive in senso stretto alle performance, dalla musica al design. Insieme a queste innovazioni creative, il periodo dal 1962 al 1964 vide uno spostamento del centro di gravità artistica dall'Europa agli Stati Uniti e l'ascesa di una nuova leadership nelle arti, incentrata su un certo numero di curatori, galleristi e altri impresari di New York. Ispirato nella grafica e nel formato alle riviste dell'epoca, molto lette e ricche di immagini, come "Life" e "Look", questo volume oversize riccamente illustrato traccia un itinerario dettagliato di artisti e curatori, mostre sperimentali e avvenimenti innovativi, analizzando parallelamente gli eventi storici e politici che trasformarono la società durante questo momento cruciale ed esplosivo. Dall'importante mostra "New Realists" alla Sidney Janis Gallery nel 1962 all'assegnazione del Gran Premio Internazionale di Pittura all'artista newyorkese Robert Rauschenberg alla Biennale di Venezia nel 1964, la città vide un'ondata di nuovi, rivoluzionari approcci al fare arte, così come fertili incontri tra i creatori attraverso mezzi e discipline diversi. Ideato e curato da Germano Celant, questo volume contiene interviste di Celant con Christo e Jim Dine e tributi di Claudia Gould e Michael Rock; lo sviluppo dell'ampia cronologia mese per mese è stata supervisionata da Sam Sackeroff, Lerman-Neubauer Associate Curator al Jewish Museum, collaboratore al catalogo insieme a importanti studiosi internazionali e multidisciplinari.
EUR 57.00
Weston. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi. Ediz. illustrata
Progettato direttamente in collaborazione con la famiglia Weston, questo volume riunisce per la prima volta le opere di Edward Weston, dei suoi due figli Brett e Cole Weston, e della nipote Cara. Le immagini di Edward Weston - i ritratti plastici, i nudi che esaltano forme e volumi, le dune di sabbia, gli oggetti trasformati in sculture, i celebri vegetables e le conchiglie riprese in primissimo piano - hanno segnato la storia della fotografia del secolo scorso, traghettandola dalla rappresentazione della realtà in chiave pittorialista di fine Ottocento e primo Novecento verso un'innovativa interpretazione modernista e surrealista. Accanto alle foto di Edward, uno dei maestri assoluti della fotografia mondiale, una selezione di immagini del figlio Brett, il più determinato nel cercare una possibile declinazione degli insegnamenti del padre (indubbiamente trovata nel paesaggio, studiato e restituito con geometrie che ricordano l'astrattismo in pittura), del figlio Cole, distanziatosi dal padre (di cui è stato fedele stampatore) attraverso l'utilizzo del colore, e della nipote Cara, fotografa ancora in attività e raffinata interprete del bianco e nero, vicina ai temi classici riletti secondo un codice contemporaneo. Lungi dall'essere considerato come un ritratto di famiglia per opere, il volume - pubblicato in occasione dell'esposizione bresciana - si configura come un racconto di esperienze artistiche che attraversa oltre un secolo di fotografia, di storia e di immagini di un mondo in costante cambiamento.
EUR 33.25
Giappone arte e vita. La collezione Montgomery. Ediz. illustrata
Un viaggio interiore nella bellezza della semplicità attraverso i capolavori di una delle maggiori e più conosciute raccolte di arte giapponese. Tra i molti modi in cui ci si può avvicinare a un paese lontano ci sono lo studio, il viaggio e una sensibilità speciale che permettono a una persona di interpretare distintamente le ragioni di una cultura. Nel caso di Jeffrey Montgomery e della sua splendida collezione tutti e tre questi elementi interagiscono in modo sorprendentemente armonioso. Le opere che ha raccolto nel corso della sua vita conducono al cuore stesso dell'arte giapponese, accompagnandoci in un viaggio affascinante alla scoperta degli ideali estetici di una civiltà che risale a millenni fa. Pubblicato in occasione della straordinaria mostra a Lugano, il volume presenta oltre centosessanta opere risalenti al periodo fra il XII e il XX secolo - tra cui tessuti, arredi, dipinti, oggetti di culto e del quotidiano - accuratamente selezionate tra gli oltre mille oggetti raccolti nel corso di una vita da Jeffrey Montgomery. Rinomata in tutto il mondo, la Collezione Montgomery manifesta una straordinaria ricchezza e una sostanza singolarissima: è "orientale", e al contempo esprime una cultura "popolare", riletta in termine estetici elevatissimi dalla scelta elegante e raffinata del collezionista che vi ha dedicato la sua vita. Curato da Francesco Paolo Campione, in collaborazione con Moira Luraschi, Japan Arts and Life riunisce i contributi di Francesco Paolo Campione (Un viaggio impermanente tra arte e vita); Matthi Forrer (Le collezioni di oggetti d'arte giapponese); Rossella Menegazzo (L'altro volto del Giappone. La Collezione Jeffrey Montgomery tra arte, artigianato e folclore); Giorgio Amitrano (Il Giappone, la bellezza e noi); Imogen Heitmann (Museografia di un'esposizione d'arte giapponese). Seguono il catalogo e le schede delle opere, curate da Moira Luraschi e suddivise in sezioni tematiche (Dipinti;...
Fotografare l'architettura. Il monumentale collage di albumine di Giacomo Rossetti tra innovazione tecnica e tutela del patrimonio. Ediz. illustrata
Il volume documenta il complesso restauro del grande collage di albumine (300 × 250 cm - oltre 200 pezzi) che riproduce la facciata della Chiesa dei Miracoli a Brescia, realizzata dal fotografo bresciano Giacomo Rossetti (1807-1882), esempio unico dell'utilizzo del mezzo fotografico per la documentazione dell'architettura. Il grande collage della facciata dei Miracoli - composto dagli scatti ottenuti servendosi di una impalcatura e con particolari accorgimenti per garantire il rispetto dell'esatta scala di riduzione - fu composto incollando su una tela le stampe fotografiche all'albumina tratte da negativi al collodio umido. I punti di giunzione furono risolti con parziali sovrapposizioni e attraverso l'uso del ritocco pittorico.
EUR 21.85
Julien Friedler. È finita la Commedia
Curato da Dominique Stella, il volume accompagna l'esposizione "È finita la Commedia" in programma nella Chiesa San Samuele a Venezia in occasione della Biennale 2022. Le installazioni illustrano, tra luce e oscurità, i miti leggendari di Friedler, nel loro rapporto con le mitologie e credenze eterne. L'immaginario dell'artista, nei tre tempi del libro, mette in scena i misteri dolorosi dell'uomo (Les Innocents), le nostalgie erranti come purgatorio (Les Pierrots) e la rivelazione gloriosa (la Forêt des âmes); le tre opere convergono nel creare un unico racconto tra drammaturgia e salvazione. Il libro documenta l'allestimento espositivo all'interno della chiesa suddiviso in un percorso in tre atti, arricchito da una selezione di opere pittoriche e fotografiche dell'artista; correda la monografia un'ampia biografia illustrata che ripercorre la carriera dell'artista dagli esordi a oggi. Julien Friedler (Bruxelles,1950) è una figura singolare nel panorama dell'arte contemporanea. Il passato letterario, la formazione come psicanalista, l'amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite, nonché il suo gusto per i viaggi e per l'incontro con realtà diverse e spesso lontane hanno edificato la base di un pensiero complesso che vede nelle arti visive un'emblematica ipotesi realizzativa. Dipinti, sculture, installazioni sono i portavoce di un immaginario ricco e complesso, e costituiscono i segni visibili di una verità mitica che l'artista sviluppa attraverso tematiche dal taglio onirico e dalla dimensione leggendaria. L'artista belga si fa portatore di una originale visione umanista, delineata tramite le opere ma anche attraverso un'attività di condivisione portata avanti attraverso Spirit of Boz, un'associazione che lavora per la creazione di un lavoro collettivo e difende l'arte contemporanea in tutte le sue forme.
EUR 30.40
Tiziano. Ediz. illustrata
Tiziano e il nostro punto di vista sulla sua opera e la sua straordinaria vicenda. Nostro punto di vista, il luogo del secolo ventesimo che andiamo attraversando. Il luogo: il brano di un secolo sbranato come mai altro secolo fu; sbranato al punto da ritrovare lacerati i tessuti connettivi di quegli organismi che, nati nel quinto secolo avanti Cristo, avevano imposto un corso (non torrentizio ma fluviale) alla storia dell'uomo, fino a ieri. Se il quinto secolo, colmo di spiriti determinanti (Confucio, Buddha, Platone, Pitagora), vide Lao-Tzû gettare il seme del Tâo col Tâo-tê-king, il nostro secolo, il ventesimo dopo Cristo, assiste nei suoi primi decenni alla fine del taoismo, anzi al suo oblio. La storia colloca il nostro punto di vista su Tiziano in un luogo del tempo lacerato da sismi profondi, illuminato dal tramonto apparente dei soli metafisici preesistenti.
EUR 11.30
Io lei l'altra. Ediz. italiana e inglese
La fotografia degli ultimi cento anni, la nuova concezione della donna e il suo ruolo attraverso una successione di straordinarie immagini da Wanda Wulz a Cindy Sherman, da Vivian Maier a Nan Goldin Il ritratto e l'autoritratto fotografico sono una testimonianza straordinaria del processo di definizione della propria immagine da parte delle donne nel Novecento e nel nuovo secolo. Sono luoghi di confronto, ma anche di conflitto fra espressioni diverse dell'identità. A forme convenzionali di rappresentazione si contrappongono nuovi modi di esprimere la propria personalità; i ruoli consolidati della rappresentazione della donna, le pose ripetitive mutuate dai ritratti tradizionali cedono spazio a modalità di espressione inedite. Attraverso novanta opere questo catalogo mette in evidenza i diversi aspetti della rappresentazione e autorappresentazione in fotografia: forma di introspezione o di affermazione di sé, opportunità per scoprire le proprie debolezze o sottolineare il proprio potere seduttivo. Ma i ritratti qui raccolti mettono anche alla prova i luoghi comuni sul rapporto fra le donne e la loro immagine. Fra gli artisti documentati spiccano molti dei nomi più celebri della storia della fotografia, da Man Ray e Cartier- Bresson fino a Herb Ritts e Robert Mapplethorpe, da Wanda Wulz a Cindy Sherman. Fra i soggetti dei ritratti, le artiste che hanno segnato la storia dell'arte dalle avanguardie in poi: Meret Oppenheim, Sonia Delaunay, Leonor Fini, Tina Modotti, per giungere al presente con Shirin Neshat, Marina Abramovic' e Zanele Muholi, fra molte altre. Suddiviso in sezioni, ognuna delle quali rende conto di una diversa forma di rappresentazione dei ruoli che le donne interpretano nelle fotografie (Artiste e modelle; Il corpo in frammenti; Allo specchio; L'artista e la sua opera; Ibridazioni; Una, nessuna e centomila; Quotidianità come provocazione; Esotici contrasti; Rappresentare se stesse; Vulnerabilità e seduzione; Il canone della bellezza),...
Piccio 1860-1870. Ediz. illustrata
Una monografia alla scoperta - o riscoperta - di Giovanni Carnovali, detto Piccio, autore tra i più sperimentali dell'Ottocento Giovanni Carnovali, Piccio (Montegrino Valtravaglia 1804 - Cremona 1873), pittore tra i più originali e sperimentali del panorama lombardo, trascorse tra Bergamo e Cremona la maggior parte della sua vita artistica. La formazione all'Accademia Carrara di Bergamo, dove fu subito apprezzato, gli consentì di essere conosciuto nell'ambiente degli appassionati d'arte e di stringere con loro significative e durature amicizie. L'esplorazione degli esiti del pittore nel decennio 1860-1870, subito dopo l'Unità d'Italia, profila un artista romantico, capace di prodursi con la stessa maestria sia nel ritratto, genere nel quale eccelse, sia nel paesaggio, oltre che nella pittura di soggetto sacro. La monografia - pubblicata a corredo dell'esposizione all'Accademia Carrara - permette di approfondire uno dei pittori più originali dell'Ottocento lombardo, precursore di temi e innovativo nello stile. Insieme al percorso di opere parte della collezione Carrara, tre prestiti di eccezionale qualità: Ritratto di Gina Caccia (La collana verde) (1862), Ritratto di Vittore Tasca da combattente (1863), provenienti da due collezioni private, e Paesaggio a Brembate Sotto (1868-1869), dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Attraverso i testi di M. Cristina Rodeschini (Piccio: la Storia, le storie), Niccol D'Agati ("Una questione di pittura": l'ultimo Piccio alla prova della modernità), Maria Cristina Brunati (Riannodando fili di seta alla ricerca di legami dimenticati. I Caccia di Torre Boldone e i Tasca di Brembate) e le schede delle opere (a cura di Niccol D'Agati), il volume offre la lettura di uno spaccato storico e sociale di particolare interesse nell'Italia che raggiunge l'unit nazionale, prefigurando le impressioni di luce della pittura francese. Tra vicende risorgimentali e scenari naturali, tra realismo e invenzione, tra aderenza al vero e sperimentazioni coloristiche,...
Luca Crippa. Pioniere del surrealismo italiano. Ediz. illustrata
Un omaggio al pittore e scenografo, figura di rilievo nel panorama dell'arte italiana del secondo Novecento In occasione dei cent'anni della nascita di Luca Crippa (Seregno 1922- 2002) e dei vent'anni della sua morte, questa monografia intende essere un omaggio al pittore e scenografo, figura di rilievo nel panorama dell'arte italiana del secondo Novecento, documentandone il poliedrico e vastissimo lavoro, attraverso lo studio del eclettico lascito al Comune di Seregno. Nelle creazioni di Crippa assistiamo, rapiti, non solo alla sapiente combinazione di oggetti e segni ma alla qualità della loro più riconoscibile funzione educativa, diretta e specifica: sperimentare la meraviglia. È quella che gli anglofoni chiamano awe, una condizione emozionale diversificata, che unisce timore a sorpresa, reverenza e ammirazione, incantamento, stupore e appunto meraviglia. Se l'arte di Luca Crippa è anche e soprattutto educazione alla meraviglia, gli strumenti, i supporti e le tecniche impiegati, dalla diversificata ricchezza materica e di trattamento, evocano la maestria del fare artigiano. Come ricorda il curatore del volume Carlo Franza, Luca Crippa fu "incisore, pittore e scenografo seregnese, il più grande disegnatore italiano del secondo dopoguerra, e non solo; è stato l'artista lombardo e brianzolo, singolare poeta del fare, ma anche un personaggio che oggi potremmo definire vulcanesco, talmente creativo e in costante eruzione artistica che dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, ha calcato la scena di un Surrealismo italiano."
EUR 28.50
Bill Viola. Icons of light. Ediz. a colori
Bill Viola (1951) è un artista statunitense, fra i più apprezzati nell'ambito della videoarte: moderno, innovativo e interprete di nuove istanze comunicative, usa la tecnologia e l'innovazione per raggiungere nuove generazioni e risvegliare nuove sensibilità. Figura chiave non solo per la storia della videoarte, ma anche per la storia dell'arte più in generale, è un artista attraverso cui si possono comprendere gli ultimi quarant'anni di cultura visiva. Questo omaggio alla sua arte, pubblicato a corredo della personale romana allestita nei suggestivi spazi di Palazzo Bonaparte, introduce il lettore alla magia delle opere di Viola e ai suoi celeberrimi capolavori quali Ascension (2000) e i Water Portraits (2015). Curata da Kira Perov, la monografia presenta dieci lavori di Bill Viola (The Reflecting Pool; Ancestors; Study for the Path; Observance; Unspoken (Silver & Gold); The Greeting; Ascension; Three Women; Water Portraits Series; Martyrs Series) e rappresenta un momento di riflessione sull'iperbole concettuale dell'artista statunitense che, da oltre quarant'anni, realizza lavori che si rivolgono costantemente alla dicotomia vita-morte e legati indissolubilmente dai contrasti tra oriente e occidente. Lavori che rappresentano una sintesi emblematica dell'opera di Viola, uno spazio temporale che ritrae quindi anche lo sviluppo storico della stessa video-arte: attraverso le più conosciute videoinstallazioni e videoproiezioni, la monografia narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell'artista attraverso il mezzo elettronico. Icons of Light costituisce un omaggio a questo maestro della videoarte internazionale e, al tempo stesso, un percorso emozionale che ricorda luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria, un visionario spazio di culto dove ognuno è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l'opera d'arte. Kira Perov, moglie dell'artista, è direttore generale del Bill Viola Studio.
EUR 27.55
Pierluigi Cerri. Allestimenti Idee, forme, intenzioni. Ediz. illustrata
Pierluigi Cerri, architetto e designer, ha progettato finora oltre cento allestimenti espositivi in Italia e nel mondo. Architettura effimera per antonomasia, l'allestimento è il territorio in cui ha esercitato la sua linea progettuale col massimo grado di libertà, definendo una forma di comunicazione col visitatore capace di suggerire nuovi punti di vista e di svelare l'essenza del tema o dell'oggetto in mostra. Ha così intrecciato linguaggi provenienti dall'arte visiva, dalla scrittura, dal multimediale, per costruire strutture espositive in grado di restituirne linearmente il racconto. Attraverso una selezione di 32 allestimenti, studiati e ridisegnati grazie a uno scrupoloso lavoro d'archivio, il libro restituisce in modo organico quest'aspetto della sua opera, che così tanto ha influito sull'idea contemporanea del "fare mostre".
EUR 42.75
Crazy. La follia nell'arte contemporanea. Ediz. illustrata
La follia non ha limiti. 21 artisti di rilievo internazionale e 15 installazioni site-specific inedite raccontano i legami tra follia e arte. La follia è anche in noi è il titolo di un interessante libro di Eugenio Borgna, uno dei massimi psichiatri italiani, per anni direttore dell'ospedale psichiatrico di Novara, che, senza banalizzare l'aspetto terapeutico, farmacologico, strettamente medico della follia, invita a riflettere sulle componenti che scatenano la malattia, riconoscendo elementi comuni che affiorano nella quotidianità, nella "normalità" che ci circonda. Nella più ampia accezione di "follia", non di rado sinonimo di "creatività fantastica", l'arte si è sempre ritrovata a proprio agio ma è soprattutto con i primi studi psicanalitici e neurologici d'inizio secolo scorso che il rapporto fra disturbi psichici e arte si è fatto più intenso e consapevole. La follia, come l'arte, rifiuta gli schemi stabiliti, fugge da ogni rigido inquadramento, si ribella alle costrizioni catalogatorie; la percezione del mondo è il primo segnale di instabilità, il primo contatto fra realtà esterna e cervello, fra verità fisica e creatività poetica, fra leggi ottiche e disturbi neurologici. Nel volume che accompagna l'originale esposizione romana, 21 artisti internazionali sono chiamati a partecipare a questo progetto e sono parte di questa follia, che prende forma attraverso 15 installazioni site-specific inedite in una narrazione complessa, soggettiva, obliqua; così il genio e l'estro creativo si espandono come le coloratissime colate di pigmento sulle scale dell'astrattista inglese Ian Davenport, o modificano la percezione dello spazio, come l'ambiente di Gianni Colombo (1970). Le diverse opere d'arte invadono con una inarrestabile potenza espressiva ogni ambiente accessibile: dai neon del cileno Alfredo Jaar sino all'immersione totalizzante di Fallen Fruit, duo formato dagli statunitensi David Allen Burns e Austin Young.
EUR 34.20
Donatella Baruzzi. Opere 1992-2021-Works. Ediz. illustrata
Quasi trent'anni di arte ceramica dell'originale artista contemporanea Donatella Baruzzi "ha scoperto il magico mondo della ceramica: attività che richiede un impegno di continua ricerca, carico di 'pathos', nel quale lei trova con naturalezza le soluzioni a molteplici problemi tecnici, propri di quest'antichissima arte-artigianato, che può felicemente unire l'utilità al valore estetico". (Glauco Baruzzi) "Quella duttilità della ceramica, allora, che Donatella sa 'piegare' alla sua grammatica e sintassi, permettendo alla sua inventiva creatività - tra classicità e modernità - e alla sua competenza/sapienza tecnica di raggiungere felici equilibri espressivi". (Anty Pansera) La monografia presenta i testi di Anty Pansera (Trame e sottili intrecci), il catalogo delle opere, l'antologia (a cura di Adriano Antolini, Glauco Baruzzi, Mario Giavino, Flaminio Gualdoni, Mario Quadraroli), la biografia, l'elenco delle mostre e la bibliografia. Nata a Milano, Donatella Baruzzi cresce in un ambiente dove l'arte è al centro delle relazioni con il mondo. Figlia di Glauco Baruzzi, pittore e frescante, docente di pittura all'Accademia di Brera, collabora per diversi anni con il padre realizzando su suo disegno progetti di grandi dimensioni in terracotta, perfezionando una formazione in equilibrio tra arte e artigianato ceramico. Diplomatasi in Decorazione all'Accademia di Brera, alla fine degli anni '90 si dedica prevalentemente alla ceramica e apre a Milano lo studio ArtiLab dove, con i migliori ceramisti faentini, allestisce workshop di tecnologia delle terre e degli smalti per maiolica, grès e porcellana. Terra, acqua, aria, fuoco sono gli elementi coinvolti nella modellazione delle opere, dallo stato crudo alla cottura nel forno. I materiali prediletti sono la porcellana e la terracotta, impasti dalla diversa matericità: una dalla superficie elegante, l'altra più rustica. Dal 2008 parallelamente alla scultura e alla produzione di oggetti d'arredamento, che ha sempre caratterizzato la sua produzione, Donatella espone nuove elaborate opere...
Tra pennelli e immagini virtuali. La pittura italiana nei nuovi anni Venti
«La mostra, per la prima volta collettiva, è dedicata a cinque artisti italiani - Paola Angelini, Sabrina Casadei, Rudy Cremonini, Diego Gualandris e Giuseppe Mulas - nati fra il 1981 e il 1995, e presenta un nucleo di lavori realizzati fra il 2017 e il 2022 che documentano espressioni della pittura tra le migliori e più interessanti degli ultimi anni.» (Michele Coppola)
EUR 14.25
Pinacoteca Tosio Martinengo
La guida ai tesori d'arte della pinacoteca bresciana, in occasione della sua riapertura al pubblico con il nuovo percorso espositivo Il patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo si è formato tra Ottocento e Novecento grazie al concorso dei munifici atti di privati cittadini e della cura posta dal Comune nel raccogliere e conservare opere d'arte e memorie storiche che avevano definito nel tempo il volto della città e che le importanti trasformazioni amministrative e urbanistiche avviate sul finire del Settecento andavano via via sottraendo alle loro destinazioni tradizionali. L'attuale percorso espositivo restituisce il profilo di questa duplice vocazione: da un lato le opere che i bresciani avevano raccolto nelle loro prestigiose collezioni e poi messo a disposizione della comunità, dall'altro i raggiungimenti di una cultura figurativa locale fortemente connotata eppure aperta a confronti, influenze e contaminazioni. A nove anni di distanza dalla chiusura, la Pinacoteca Tosio Martinengo con la sua importante collezione di opere dal Quattrocento all'Ottocento - Raffaello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Canella e Canova per citare i nomi più noti - è stata riorganizzata attraverso un nuovo percorso espositivo in 21 sale, concepito per restituire al visitatore la complessità del Museo e delle sue collezioni mediante una riflessione sulla loro storia e sugli orientamenti critici che ne hanno determinato la fisionomia dal tardo-gotico al primo Ottocento. Il cuore della Pinacoteca è costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento, la quale ebbe appunto tra i suoi principali interpreti Vincenzo Foppa, Giovanni Gerolamo Savoldo, Romanino e Moretto. A questi si affiancano numerosi dipinti "da cavaletto" dei secoli XVII e XVIII, con temi e generi spesso influenzati dalla pittura fiamminga e olandese: paesaggi e marine, nature morte, dipinti di animali, scene bucoliche e burlesche, ai quali si accompagnano i ritratti e...
Yokai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi. Ediz. a colori
Un viaggio fantastico con storie che miscelano mito, brivido e mistero attraverso duecento opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Così le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici che importunano le natanti; le Ningyo, sirene la cui carne profumatissima può donare agli uomini nuova giovinezza o una morte atroce. Il rituale macabro delle cento candele è la grande idea alla base di questo originale progetto che presenta duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe, rari libri antichi, abiti, armi, spade, un'armatura samurai, oltre a settantasette preziosi netsuke, piccole sculture in avorio, della collezione privata Bertocchi e a un rotolo a scorrimento lungo dieci metri che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe nei pressi di Kyoto. Pubblicato in occasione dell'esposizione allestita alla Villa Reale di Monza, il volume si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'immaginario giapponese e spazia dai famosi quaderni manga di Hokusai (affiancati da altri suoi capolavori) alle opere...