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La vie au-delà de la biopolitique-La vita oltre la biopolitica. Ediz. italiana, inglese e francese
Quale rapporto si instaura tra politica e vita? L'approccio della biopolitica esaurisce ogni possibilità di concettualizzare in disgiunzione i due termini polari dell'esistenza umana? È possibile sfuggire al rapporto predativo e minoritario che risolve la polarità rinchiudendola lungo un asse gerarchico? Gli interventi qui raccolti si muovono lungo questa soglia di apertura che muove dalla ricerca biopolitica, segnata fra l'altro dai testi di Foucault, Agamben, Esposito, per sforzarsi di oltrepassare verso una dimensione che trattenga il nesso genealogico, ma respingendo la tentazione di dipenderne sino a pervenire ad una forclusione di una vita che sfugga alla cattura politica e di una politica la cui sorte fatale sembrerebbe quella di destinare la vita. Una linea di fuga appena sperimentata in questi interventi è quella dell'animalità quale risorsa culturale e concettuale in grado, forse, di ispirare una tensione da amplificare sino a lasciarla risuonare come flebile segnale di un pensare altrimenti.
EUR 19.00
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Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive
Solitamente ci si limita a citare la presenza di opere d'arte nel cinema e di immagini cinematografiche nell'arte, come se tanto bastasse per definire una sorta di categoria immaginaria di "film d'arte", o di arte che si rifa al cinema. Ma la realtà è alquanto diversa. Lo studio trasversale del cinema in rapporto alle arti visive insegna che il cinema non è più pensabile al di fuori delle arti - e che, reciprocamente, le arti contemporanee costituiscono un insieme linguisticamente complesso di cui fanno parte non solo pittura e scultura, ma anche video, installazione, memoria cinematografica. È in tal senso che fra cinema e arte si è venuto a creare, per riprendere il titolo di un celebre film di Orson Welles, un atipico "rapporto confidenziale".
EUR 22.80
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Lacan e le politiche dell'inconscio. Clinica dell'immaginario contemporaneo
L'immaginario contemporaneo ci provoca a pensare nuovamente molte delle categorie moderne con le quali siamo abituati a leggere e interpretare il nostro vivere in comune. Il pensiero filosofico francese col quale Lacan era in contatto negli anni '60/70 ci ha consegnato strumenti, concetti e prospettive che forse soltanto oggi mostrano tutta la loro portata. Il volume mostra l'estrema fecondità di tale tradizione, ripensata attraverso la lente clinica della psicoanalisi lacaniana. Si apre così uno spazio inedito di resistenza per indagare criticamente lo statuto politico dell'inconscio e le configurazioni che questo assume nell'attuale deriva tecnico-mediatica del capitalismo.
EUR 7.60
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Misura di sé tra virtù e malafede. Lessici e materiali per un discorso in frammenti
Ognuno di noi nella vita avrà sentito rivolgersi la classica espressionerimprovero: «Questo da te non me lo sarei mai aspettato?». Ciò sta ad indicare che, nella percezione dell'altro, siamo dati una volta per tutte. Noi avvertiamo, invece, la permanente latenza di possibili scelte nuove e dirompenti. Non vogliamo, insomma, rappresentare un'icona immobile nell'immaginario altrui. Però il problema non si risolve nell'annullare la nozione e la percezione di un nostro «sé»: senza di esse non potremmo mai operare scelte basate su un minimo di continuità e coerenza, che sono pure necessarie per costituirci in unità di persona. Si tratta di mettere in conto che il sé è in permanente divenire, perché la realtà, il contesto, gli eventi chiedono integrazioni, crescite, tagli. Allora abbiamo la consapevolezza del sé, di essere un sé. Ma cos'è il «sé» di cui ognuno di noi dovrebbe o vorrebbe avere misura? E con quali categorie misurarlo? Ed è possibile questa misurazione che ci permetterebbe di evitare sopravalutazioni o sottovalutazioni di quello che “siamo” o potremmo essere?
EUR 11.40
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Identità in dialogo. La liberté des mers
Il C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica), cui aderiscono tutte le università napoletane, è un organismo di ricerca nel quale - con metodo rigorosamente scientifico, grazie al concorso di qualificati cultori delle varie discipline interessate e in un clima di costante e costruttivo dialogo con i rappresentanti delle diverse posizioni culturali - è possibile delineare le trame di una serena e ponderata riflessione comune su tematiche che coinvolgono l'identità stessa della persona umana e il destino delle generazioni future.
EUR 22.80
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A testa in giù. Per un'ontologia della vita in comune
"A testa in giù. Per un'ontologia della vita in comune" ci offre un breve e serrato percorso filosofico. "La scienza - scrive René Schérer nella sua prefazione - vi costeggia il mito in una genesi del senso entro cui si profilano le primizie di un'Estetica generale". Al di là del sapere di una scena governata dal potere stabilizzante dei suoi punti di vista, Jean Soldini avvista il quantum di energia strutturante e destrutturante che è l'uomo potentia della persona. L'uomo con le sue risonanze entro complessi di sonorità generate da una moltitudine di enti, di corpi che non cessano di divenire ciò che sono in virtù di un conatus, di una forza orientante che è già interezza della forma e che, simultaneamente, è tendenza alla forma a partire da se stessa. Il saper essere uomo non deve comportare solo il saper fare una persona col suo pensiero determinante, individuante, ma anche il saper riattingere all'uomo anonimo come le nuvole, le montagne, i mari, gli animali, ripensando a una bella espressione di Jean Arp. Ragione a-personale e personale, indeterminatezza pensante e ragione determinante, individuante. Ci vogliono entrambe per deviare da una fisicità anestetizzata, interamente contratta nell'immediatezza mercantile tardocapitalista col suo edonismo indispensabile alla sopportazione di una vita comune.
EUR 11.40
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Tempo al tempo. Riflessione corale sul concetto di tempo
Tempo come sfuggente entità fisica. Tempo come epoca. I 117 autori di questo libro offrono una riflessione su come il tempo influisce nel settore di ricerca o lavoro di ciascuno di loro. Preso un libro impegnato, il lettore di oggi spesso si annoia a partire dalla terza pagina. Questo libro impegnato è composto da tanti saggi brevissimi. Finito uno si andrà avanti. Come con le pericolosissime scatole di cioccolatini, come con le liquirizie. Saggi in forma di saggio, articolo, manifesto, novella, dramma, poesia, autobiografia, test, musica, glossario, intervista. Giro del giorno in 117 mondi, il volume è prezioso anche in quanto gli autori, fra di loro o con i lettori, troverebbero difficilmente spunti di dialogo - tanto distanti ed eterogenei sono i loro approcci. Sorprendenti i risultati, perché chi opera veramente in un settore spesso non ne ha una visione romantica come chi lo immagina dall'esterno. Posizioni e stili sono stati assolutamente conservati nella forma originaria, per nulla togliere alla varietà e alla complessità di questa specie di Antologia di Spoon River scritta però da tante persone ben vive.
EUR 30.40
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Punti principali della metafisica
Gli Hauptpunkte der Metaphysik, pubblicati per la prima volta nel 1806, in un'edizione fuori commercio e poi, in seconda edizione, nel 1808, costituiscono una sorta di manifesto programmatico del realismo critico herbartiano e della sua battaglia contro l'Idealismo. La brevità di questo libriccino non deve infatti trarre in inganno. Nonostante la sua concisione e laconicità, che non concedono nulla al lettore, esso presenta un'esposizione ormai matura e completa dei punti principali della metafisica herbartiana. Col suo caratteristico stile essenziale e tagliente, sorretto da grande rigore metodologico, Herbart analizza puntualmente alcuni dei problemi metafisici che sono tornati prepotentemente al centro del dibattito filosofico contemporaneo. Dibattito che avrebbe tutto da guadagnare dalla conoscenza di questo pensatore ormai quasi dimenticato.
EUR 11.40
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Grammatica dell'interno
Lo scopo di questo saggio - in intima consonanza con quanto Wittgenstein ha lasciato trasparire, in filigrana, dalle sue riflessioni filosofiche - non è solo quello di chiarire i concetti filosofici in uso nella tradizione filosofica occidentale, ma anche quello, come in una seduta psicoanalitica, di smascherare gli errori categoriali sottesi ad un uso improprio degli stessi: imparare ad usare parole come “dolore”, “ricordo”, “pensiero” richiede l'affinamento di un particolare modo di vedere le cose piuttosto che l'utilizzo di un metodo sistematico che carpisca la struttura segreta del reale. Filosofare è quindi più un'attività di superficie che di scavo. La sintomatologia che accompagna l'investigazione filosofica del mentale dunque non va ricondotta a profondità su cui far luce allo scopo di misurare la portata veritativa dei risultati filosofici via via conseguiti. Ludwig Wittgenstein ha mostrato il modo in cui uscire da quelle trappole concettuali fondate su presunti fatti metafisici o metapsicologici. Se, nell'analisi del mentale, si ipostatizzano le distinzioni interno/interno e superficie/profondità, allora è inevitabile la caduta in confusioni ed errori grammaticali.
EUR 11.40
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Il farsi della scrittura
In questo libro, la scrittura viene mostrata in movimento, nell'atto del suo farsi. I testi della prima parte riguardano opere narrative di Maurice Blanchot, Claude Simon e Pascal Quignard. Più imprevista è la presenza, nella stessa sezione, di uno studio su Roland Barthes, del quale però si prende in esame il progetto di scrivere un romanzo. La seconda parte del volume è incentrata invece sul rapporto fra letteratura e filosofia, ed assume come punti di riferimento ancora Blanchot (considerato stavolta per le sue opere teoriche) e Jacques Derrida. Vediamo quest'ultimo nelle vesti di lettore di due grandi autori novecenteschi, Joyce e Artaud, ma anche impegnato a sognare un'opera sul tema della circoncisione. Non è un caso se, in vari saggi del volume, l'attenzione viene rivolta, oltre che alle opere compiute, al processo stesso dello scrivere, inteso nella sua materialità grafica e nelle correzioni e ripensamenti a cui dà luogo. La scrittura, infatti, tende di per sé a non raggiungere mai totalmente il proprio scopo, configurandosi come una ricerca illimitata, che mira sempre a qualcosa di più rispetto a quanto le è dato di conseguire.
EUR 13.30
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Risurrezione
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La sentenza di Isacco. Come dire la verità senza essere realisti
Isacco Israeli il Vecchio, ripreso da Tommaso d'Aquino, scriveva che la verità è 'ad aequatio intellectus et rei , cioè, essenzialmente, corrispondenza alla realtà. L'idea di base, che sembra di puro buon senso e risale almeno ad Aristotele, ha rappresentato, nella storia della filosofia seguente, il paradigma per eccellenza della teoria realista della verità. Parecchi secoli dopo, un giovane logico di Varsavia, Alfred Tarski, pubblica un denso saggio sul concetto di verità del linguaggio delle scienze deduttive che, secondo alcuni filosofi (tra cui, ad esempio, Karl Popper), riabiliterebbe l'idea della verità "assoluta" intesa come corrispondenza ai fatti: un'idea che sembra accolta oggi fiduciosamente da chiunque la comprenda. Questo libro si chiede se la definizione per certi versi analitica della verità come adeguatezza alle "cose come stanno", una definizione sulla quale chiunque potrà essere d'accordo, debba necessariamente condurre alla tesi metafisica dell'adaequatio e se per "dire la verità" dobbiamo obbligatoriamente essere realisti.
EUR 11.40
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Kant e l'irrazionale
Perché le spiegazioni scientifiche non esauriscono il nostro bisogno di risposte? Come si comprendono la bellezza, il sublime e la vita? In che senso è ineluttabile la domanda sull'esistenza di Dio? Oltre e al di là della rassegnazione teoretica della Critica della ragion pura, Kant non smette di interrogarsi su questioni di portata universale e arriva nella Critica del Giudizio a un punto di svolta per il pensiero occidentale.
EUR 15.20
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Il realismo della ragione. Kant dai lumi alla filosofia contemporanea
Il volume raccoglie saggi di studiosi della filosofia tedesca dal Settecento al Novecento che hanno dedicato particolare attenzione alla genesi e alla influenza della filosofia kantiana, fornendo al riguardo contributi di grande importanza alla letteratura critica internazionale. Il panorama che viene così offerto è articolato e approfondito a un tempo, e spazia dall'esame di questioni relative alla genesi e al primo consolidarsi della filosofia critica nel dibattito della fine del secolo XVII alla discussione dei problemi posti dalla diffusione delle tesi kantiane nel dibattito ottocentesco in Germania e al di là dei confini tedeschi. Un rilievo particolare ha infine l'attenzione di cui è oggetto la forte, decisiva presenza di temi kantiani nel dibattito filosofico dell'intero Novecento, sia sul piano della riflessione teoretica sia su quello del confronto con le istanze della sfera pratica ed estetica.
EUR 22.80
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Conversione dello sguardo e modalità della visione in Heinrich Von Kleist
Nella sua breve vita, Heinrich von Kleist (1777-1811) ha conosciuto alcuni dei cambiamenti più radicali della storia europea. La sua scrittura esplora senza riserve la fragilità dell'esperienza umana in tempi di crisi, aprendosi all'esperimento di uno sguardo frammentario e mutevole sul mondo. Lontano dall'idea che la letteratura possa rappresentare la storia e proteggere in tal modo il lettore dalla vertigine di un futuro opaco, Kleist stupisce con un equilibrio sempre imprevedibile tra realismo e utopia, incanto e disincanto. I saggi qui raccolti indagano l'originalità di questo sguardo tra arte e politica, storia e letteratura, sullo sfondo delle domande che l'autore pone al suo tempo e che anche nel Novecento tedesco non smettono più di riecheggiare.
EUR 19.00
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Nation and/or homeland. Identity in 19th century music and literature between central and mediterranean Europe
The aim of this book is to focus on the development of national consciousness elaborated around a series of different case studies, in which the terms nation, homeland and people have been applied. This Romantic lexicon identifies similar but various conceptions of the national idea in some countries dominated by Italian, German and Slavic cultures, and in some groups or minorities such as the Jews and the Vlachs in Central and Mediterranean Europe. In order to clarify the cultural framework, the authors explore the construction of identity through folk tunes, poetry inspired by popular culture, and opera in which the national myths or heroes appear. In the self-making tradition, the national traits are sustained by the process of embodiment of any regional utterance, and also by the elimination of the 'other', in particular the minorities. The symbols of the nation, as an achievement of the power that flourishes from the sense of belonging, are defined per differentiam. Theoretical perspectives are shaped by the new approaches to this topic, taking into consideration the artistic issues as socio-historical events and subsequently evaluating them in their aesthetic quality.
EUR 13.30
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La decadenza del mentire
Uno dei dialoghi wildeiani di più rilevante peso teorico, "La decadenza del mentire" (1898) rappresenta il manifesto dell'antinaturalismo e il più importante contributo dell'irlandese al dibattito sul rapporto tra valore dell'arte e ruolo dell'uomo nel mondo. La più grande aspirazione umana, quella alla bellezza, si condensa nella massima: "Primo dovere dell'uomo è quello di risultare il più artificiale possibile, il secondo nessuno l'ha ancora scoperto". L'artista tenta costantemente di rendere ciò che lo circonda più consono alle proprie esigenze di quanto lo sia "per natura'. Creare, produrre arte, significa trasfigurare la realtà e deviarne i fini naturali, troppo aspri e violentemente veritieri per essere sopportabili, significa rendersi sapienti nella suprema arte della menzogna. Significa riprodurre un mondo artificiale dove mentire diviene il più sublime esercizio del sapiente. Attraverso il confronto con le opere d'arte e con gli esiti della critica a lui contemporanea, Wilde mette alla prova le proprie teorie per giungere ad allontanare sempre più l'Arte e la Vita dalle catene della Verità, diremmo oggi dal realismo.
EUR 5.60
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Pensare con Albert Schweitzer
In Italia Albert Schweitzer è noto soprattutto per essere stato medico missionario, filantropo e interprete della musica di Bach; è invece trascurato come teologo e filosofo originale, apprezzato da E. Cassirer e da E. Husserl come fine interprete della filosofia classica tedesca, di Kant, di Goethe e di Hegel. Si affronta qui il suo peculiare progetto di definizione di un principio etico oggettivo, il “Rispetto per la vita”, con cui intende affrontare e risolvere la crisi della civiltà occidentale tra Ottocento e Novecento.
EUR 9.50
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Il corpo politico. Biopotere, generazione e produzione di soggettività femminili
La modernità con il suo immaginario sociale, con le sue tecniche di governo basate su apparati di sapere-potere, che tipo di soggettività femminile ha prodotto? Che cosa succede ai corpi delle donne nel momento in cui la politica li prende in gestione per entrare nel campo della vita? Cosa accade a questi corpi sessuati e generativi quando la tecnica diventa talmente pervasiva da trasformare la sua razionalità in razionalità politica? "Il corpo politico" cerca di dare delle risposte a questi interrogativi affrontando il tema della generazione (fecondazione, gravidanza e parto) ed i suoi risvolti sociali in un'ottica biopolitica con l'intento di proporre una sociologia "incarnata" capace di spiegare le trasformazioni che hanno portato la politica ad occuparsi in maniera essenziale di problemi che un tempo erano posti oltre i suoi confini.
EUR 13.30
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Fabbricare l'uomo. Tecniche e politiche della vita
Da tempo gli esseri umani sognano e temono un prossimo futuro postumano, in cui macchine e organismi viventi si fonderanno. È il senso più appariscente e inquietante della “fabbricazione dell'uomo”: una manipolazione tecnica in grado di intaccare i confini della vita. In un diverso senso, alla propria fabbricazione l'umanità si dedica da millenni, attraverso interventi ed esercizi antropotecnici. Il postumano non farebbe in tal caso che esaltare la tensione perenne dell'umano all'autosuperamento. La condizione postumana può infine essere intesa come rinuncia a concepirci quale assoluta eccezione tra le specie animali, per riconoscere la nostra appartenenza a una comune zoosfera. Il volume si muove fra le tre prospettive, esplora alcune varianti del nuovo racconto sull'aldilà dell'umano, cercando di non perdere di vista il gioco di forze implicito nelle tecniche della vita, il loro rapporto con il potere, le sfide da esse lanciate all'etica, al diritto, alla politica.
EUR 19.00