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Una politica di sogno
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Lettere ad Alessandro sul governo del mondo
Aristotele fu il maestro dell'imperatore Alessandro Magno. In questa lettera Aristotele si pronuncia sull'impresa politica del grande condottiero che assoggettò e unificò sotto il suo governo gran parte del mondo conosciuto. Una versione divulgativa di un testo noto e controverso, che fornisce un panorama completo e accessibile a tutti dei temi e della storia della famosa lettera. Al centro del discorso di Aristotele c'è la prima idea di cosmopolitismo. Unita a questa, quella di una pace perpetua che dopo lo sforzo bellico per unificare territori diversi possa far prosperare tutto il mondo. Un libro illuminante e illuminato per riflettere con gli antichi e i moderni sul mondo che vogliamo.
EUR 5.60
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Apartheid in Palestina. Il rapporto Human Rights Watch sui territori arabi occupati da Israele
Questo rapporto si incentra sugli aspetti meno esaminati di quelle leggi e politiche israeliane in Cisgiordania che discriminano la popolazione palestinese a vantaggio dei coloni. Il rapporto mette in evidenza le pratiche israeliane che sembrano avere come unico scopo comprensibile la promozione della vita nelle colonie, laddove in molti casi soffoca la crescita delle comunità palestinesi e arriva a trasferirne forzosamente gli abitanti. Le politiche Israeliane controllano molti aspetti della vita quotidiana dei palestinesi che vivono in Area C e a Gerusalemme Est. Tali politiche spesso non hanno giustificazioni di sicurezza plausibili per i danni che causano: ad esempio negano l'accesso alle reti elettriche, idriche e stradali, respingono le richieste di permessi edilizi per case, scuole, ambulatori e infrastrutture, demoliscono case e perfino intere comunità. Per contro, le politiche israeliane, ad esempio gli enormi incentivi finanziari del governo, promuovono gli insediamenti ebraici e ne incoraggiano l'espansione nell'"Area C" in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, spesso utilizzando terre e altre risorse che di fatto sono vietate ai Palestinesi. In alcuni casi, le politiche discriminatorie d'Israele hanno portato allo sgombero forzoso dei palestinesi da quelle stesse aree poi usurpate dagli insediamenti.
EUR 15.20
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Piazza Fontana 43 anni dopo. Le verità di cui abbiamo bisogno
Milano, 12 dicembre 1969, ore 16,37, una bomba squarcia la Banca Nazionale dell'Agricoltura. Uccide 17 persone e ne ferisce più di novanta. Cambia la storia d'Italia. Sotto la spinta d'imponenti trasformazioni sociali esplose negli anni Sessanta, si aprono i Settanta, decennio segnato da stragi e violenza politica. Più di quarant'anni dopo, nel marzo 2012, un film tenta di raccontare la vicenda. È "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana. E l'Italia di nuovo si lacera. Eppure Piazza Fontana è una strage senza condannati, non senza colpevoli. È una delle verità di cui abbiamo bisogno, perché nelle sue tragiche e comiche maschere ritroviamo tratti rilevanti della crisi di oggi. Una verità da difendere, quindi, se vogliamo trasferire ai più giovani quel senso del passato necessario a progettare il futuro oltre la retorica dei giorni della memoria. Alla verità, quindi, e al suo rapporto con quel passaggio chiave della nostra storia, dedicano in questo libro la propria riflessione il giudice Guido Salvini, artefice dell'ultima indagine sulla strage, Luciano Lanza, amico di Giuseppe Pinelli e memoria storica dell'anarchia milanese, Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, autori delle graphic novels sulle stragi italiane, filosofi come Roberta De Monticelli, Paolo Costa, Andrea Zhok, storici come David Bidussa e Maurizio Cau, esperti della produzione e dei consumi letterari come il direttore editoriale di Longanesi, Giuseppe Strazzeri.
EUR 19.00
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Filosofia delle serie TV. Dalla scena del crimine al Trono di Spade
Al volgere del secolo le serie tv si sono imposte come nuova forma d'arte capace di sfidare il cinema sul suo stesso terreno, quello della narrazione attraverso le immagini e i suoni. Titoli come CSI, 24, Dexter, Mad Men, Il Trono di Spade hanno raggiunto livelli di elaborazione stilistica, di articolazione narrativa e di profondità tematica con cui pochi film contemporanei sono in grado di competere. Le serie tv hanno riportato al centro della cultura popolare le nozioni di mimesi, di epos e di grande narrazione, delle quali i teorici del postmoderno avevano avventatamente proclamato l'obsolescenza. In quanto nuova forma d'arte, la serialità televisiva richiede una nuova filosofia che sia in grado da una parte di individuare i tratti peculiari delle serie tv, dall'altra di mostrare la rilevanza filosofica delle riflessioni narrative sui ruoli degli individui all'interno della comunità, sulla natura della forza e delle norme, sulla costruzione della realtà sociale.
EUR 15.20
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Da Berlusconi a Monti. Disaccordi imperfetti
Dopo "Berlusconi o il '68 realizzato", Mario Perniola prosegue la sua analisi del nostro tempo e in presa diretta continua a stupire. Con l'avvento del governo tecnico credevamo di essere entrati in un'altra era. C'è chi ha tratto un sospiro di sollievo, chi ha detto che siamo passati dalla padella alla brace. Ma al di là della politica spicciola, Perniola sa svelare il non detto dell'azione di governo. Chi sottolineava la novità della presidenza Monti verrà smentito. Chi giova almeno per la fine dell'era della spettacolarizzazione della politica, troverà pane per i suoi denti. Questo nuovo volume promette un nuovo grande seguito, garantito da una riflessione illuminate e illuminata, accessibile al grande pubblico e densa del potere delle parole che sanno di svelare.
EUR 5.60
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Filosofia del bacio. La teatralità dell'amore nella storia dell'Occidente
In questo saggio l'autore concepisce il bacio in bocca come un atto di fondamentale libertà esistenziale: il bacio è la più alta sintesi della relazione con l'Altro o con l'Altra, la possibilità di quell'unione da cui scaturisce l'amore, e quindi la vita che continua. Il bacio d'amore è un evento fatale, che incrementa la strada di quella grande avventura umana che, nel XX secolo, è stata per la prima volta minacciata. Tuttavia la storia del bacio ha conosciuto almeno tre grandi epoche, che si possono definire filosofiche e teatrali al contempo, cui corrispondono tre fasi esistenziali della sua quintessenza: il bacio incolpevole dell'epoca tragica; quello peccaminoso dell'era teologica cristiana; infine il bacio pornografico del mondo economico, la sua dispersione e definitiva alienazione nel nichilismo spettacolare che viviamo.
EUR 5.60
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Yoga sutra. Il più antico testo di yoga con i commenti della tradizione
Lo Yoga é una disciplina che si é sviluppata nel solco di una tradizione millenaria fondata sulla rivelazione vedica, la cui origine si perde nella notte dei tempi; tale disciplina ci è stata tramandata nel corso dei secoli nella forma dello Yoga Sutra, un'opera attribuita a Patanjali e commentata da grandi maestri del passato come Vyasa, Vacaspati Misra e Vijñana Bhiksu. La presente edizione si propone di approfondire, oltre al testo, questi commentari che hanno un'importanza fondamentale nella comprensione dello Yoga, a cominciare da quello di Vyasa ma con particolare attenzione anche all'opera di Vijnana Bhiksu, un grande maestro vissuto nel sedicesimo secolo. Bhiksu rende esplicito il pensiero esposto in estrema sintesi da Vyasa nel suo commento, mettendo in relazione il primo e il secondo capitolo del Sutra con i due grandi sentieri di realizzazione spirituale della tradizione indù, la Via della Conoscenza (jnana marga) e la Via dell'Azione (karma marga). Grazie a questa chiave di lettura il Satra ci svela non l'insegnamento di Patanjali, come si dice comunemente, ma i suoi due insegnamenti, il primo indirizzato ai discepoli già in grado di controllare la propria mente, il secondo dedicato a coloro che non sono ancora in grado di farlo. Vyasa considera questo secondo sentiero di realizzazione uno Yoga a parte, diverso da quello definito nel primo capitolo, e destinato particolarmente a coloro che conducono una vita attiva, come i praticanti occidentali.
EUR 15.20
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Kafka a Milano. Le città, la testimonianza, la legge
Il volume raccoglie interventi su Kafka, o connessi al mondo kafkiano. Riguardano "Il Processo" (testimonianza, legge, colpa, situazioni estreme), racconti quali "Il messaggio dell'imperatore" (malattia della tradizione e tramonto del narrare), "Giuseppina la cantante" (eclissi del canto), "La "verità intorno a Sancio Pancia" (liberarsi di Don Chisciotte?), il brano sul "negativo del mio tempo", temi quali l'iconoclastia, la citazione, la speranza, la deformazione, l'oblio, lo studio. Ampio spazio è dato alle letture di Kafka di George Steiner e, nel contesto milanese, di allievi di Banfi quali Remo Cantoni ed Enzo Paci. A far da cerniera è il tema della città, articolato su più piani. Nel panorama delle città che Kafka incontrò ovviamente di gran lunga preminente è la sua città, Praga; ma tra le città che Kafka visitò un rilievo particolare assume Milano, la città italiana che Kafka meglio conobbe; non pochi, e pour cause, ipotizzano che il penultimo capitolo del "Processo" sia ambientato nell'interno del duomo di Milano. Milano fu anche la prima città in Italia che gli dedicò un'attenzione non trascurabile.
EUR 22.80
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Il tempo di sapere. Saggio sull'inconscio freudiano
Si può definire l'inconscio freudiano? Forse non in modo completo, se è vero che è un sapere che non si sa di sapere. Si convoca allora il tempo necessario per venire a sapere quel sapere che non si sapeva di sapere. In questo saggio l'autore dimostra che il tempo di sapere segue una propria logica, debolmente binaria e costruttiva. In quest'ottica l'inconscio segue una logica affine a quella intuizionista, proposta agli inizi del secolo scorso da Brouwer, sospendendo, tra l'altro, il principio del terzo escluso.
EUR 13.30
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Il senso del futuro. La fantascienza nella letteratura americana
La fantascienza ha ispirato il cinema, soprattutto nell'epoca degli effetti speciali. Ma questo affascinante genere ha le sue origini nobili nella letteratura. Questo libro ci guida alle radici della fantascienza, nei romanzi soprattutto di lingua anglosassone. Il primo romanzo del genere "I Viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift. Questa la tesi di Carlo Pagetti, uno dei più brillanti esperti del settore che ha il merito di aver portato studio della fantascienza nelle università italiane. Da Swift si passa poi a Herbert George Wells, fino ai classici dei nostri tempi come Ray Bradbury, Philip K. Dick e William Burroughs. Un affascinante viaggio che scopre genere nei suoi ingredienti artigianali, nella struttura narrativa più genuina, cui la macchina tecnologica del cinema ha solo aggiunto elementi spettacolari. Questo libro è l'opportunità di immergersi in un'arte che parla direttamente alla nostra immaginazione, che scava nell'idea sempre in movimento del futuro possibile.
EUR 24.70
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L' uomo della luna. Su Ernst Jünger
L'edizione completa degli scritti che Blumenberg, nell'arco di più di quarant'anni, ha dedicato a Ernst Jünger, testimonia un persistente e singolare interesse del teorico della metaforologia per l'opera di uno tra i più significativi e controversi autori tedeschi del XX secolo. Si tratta di articoli e brevi interventi apparsi su quotidiani, ma anche di inediti, in cui Blumenberg, senza prendere parte alla polemica sull'opera e la figura di Jünger, fornisce una lettura originale e spesso accattivante, in quanto calata nella comune attualità storica e culturale, di alcuni temi cruciali dei suoi scritti: la guerra, la tecnica ed il corrispondente tipo umano dell'operaio, la resistenza 'letteraria' al nazismo (preziosa è la testimonianza di Blumenberg della 'consolazione' fornita dalla pubblicazione del romanzo "Sulle scogliere di marmo"), il nichilismo e la "nuova teologia". All'apprezzamento per la scrittura diaristica jüngeriana, giudicata la migliore in lingua tedesca del Novecento, si unisce un crescente sospetto per le doti autenticamente narrative ed inventive di Jünger che, tuttavia, alla luce della generale interpretazione neoplatonica della sua opera, sembra giustificarsi con la potenza sinottica della sua parola, costantemente rivolta a cogliere l'unità profonda che sta dietro la molteplicità dei fenomeni, e con l'impazienza del suo stile, sempre teso a "saltare dall'apparenza all'idea".
EUR 13.30
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L' idea di America Latina. Geostoria di una teoria decoloniale
Il termine "America latina" suggerisce l'esistenza di un'America che è "latina" e di un'altra che, di contro, non lo è. In questo vibrante manifesto geopolitico, Walter Mignolo recupera l'idea di "latinità" e ne analizza la storia dalla nascita nel XIX secolo ai giorni nostri, con particolare attenzione alle appropriazioni e rielaborazioni da parte delle élites iberoamericane nella seconda metà del XIX secolo. Rivalutando la storia delle popolazioni indigene, lo straordinario contributo della componente africana e la presenza dei quaranta milioni di latinos residenti negli Stati Uniti, l'autore si interroga sugli elementi che spiegano il persistere, nel mondo globalizzato, dell'"idea" che ha gerarchizzato e diviso lo spazio americano. E propone, sulla scia dei più recenti fenomeni di cambiamento politico, di percorrere la strada dell'opzione decoloniale, un progetto politico e culturale capace di fare dei popoli del continente i protagonisti del loro destino.
EUR 17.10
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L' Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale
A cinquant'anni dalla fine della guerra d'Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l'Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l'analisi del versante maghrebino e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l'Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini "dell'interno" e "dell'esterno" da un lato e i due governi "fratelli", dall'altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d'Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l'indipendenza algerina, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l'ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri "a tre" di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta di mantenere la "questione algerina" entro i "confini" francesi.
EUR 15.20
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La strega, ovvero degli inganni dei demoni
Questo volume è la prima traduzione moderna dal latino ed edizione critica dell'opera demonologia di un laico rinascimentale, il conte Giovanfrancesco Pico della Mirandola, che fu protagonista accanto all'autorità religiosa di un processo per stregoneria che suscitò, caso pressoché unico negli episodi di caccia alle streghe, scalpore e proteste nei territori di Mirandola e Concordia. Un testo illuminante per quanto riguarda la forma mentis rinascimentale circa le credenze e le teorie demonologiche che, al pari De la Demonomanie des Sorciers di Jean Bodin, testimonia il coinvolgimento di un umanista nello sforzo di comprovare la realtà dei poteri delle streghe, del volo magico e del Sabba non solo attraverso le fonti scritturali e i trattati degli inquisitori, ma anche attraverso le fonti classiche. Il testo può interessare non solo quanti si occupano di demonologia e di caccia alle streghe, ma anche quanti sono curiosi di comprendere le ragioni esistenziali e spirituali per le quali un dotto e raffinato uomo di cultura finisce con il condividere e fare propria quella credenza nel magico e nel sovrannaturale che si è soliti attribuire a frati ignoranti, popolani superstiziosi e teologi morbosi.
EUR 17.10
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Teologia dei quattro elementi. Manifesto per un politeismo politico
Perché mai occuparsi di teologia e nella fattispecie di teologia politica all'epoca della crisi e del suo governo "tecnico"? Precisamente perché l'economia ha occupato il trono del Dio-persona, dell'Uno platonico e di tutti i surrogati sovrani che ne sono discesi. In alternativa al monoteismo politico, che rappresenta la trascendenza del potere con strumenti sempre più sofisticati, si propone un politeismo dei valori che, nella crisi della sovranità, esprima sul piano simbolico il pluralismo politico e istituzionale. Acqua, terra, aria e fuoco sono riletti in tale prospettiva anti-teologica come luoghi di controllo, conflitto sociale, migrazione e guerra.
EUR 15.20
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Follia e creazione. Il caso clinico come esperienza letteraria
Come si presenta il caso, come si scrive, si racconta, come le memorie e le riflessioni autobiografiche, il confronto tra molteplici testimoni, tra diversi stili di scrittura e conversazione, assumono posizioni prospettiche differenti; queste le questioni chiave del libro. L'idea di caso non si limita al caso clinico; si tratta di ridisegnare la riflessione sull'evento (la contingenza) partendo dalla letteratura, immaginare alcune forme del racconto clinico diretto e indiretto per far emergere l'unicità preziosa, spesso dimenticata dalla foga esplicativa, dalla categorizzazione che cancella il singolare. Il libro si presenta anche come una critica radicale ai modi riduttivi del discorso clinico dominante nell'epoca post-moderna, neoliberale, al cinismo scientista nascosto dietro la tecnologia, che emerge nell'intertestualità di pratiche oppressive.
EUR 11.40
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Xenofobia, sicurezza, resistenze. L'ordine pubblico in una città «rossa». Il caso Pisa
Il presente volume analizza il processo di costruzione di politiche sicuritarie legate ai fenomeni di migrazione e di marginalità sociale nel contesto urbano e il ruolo svolto da comitati civici, associazioni e centri sociali nell'affermazione o decostruzione di queste stesse politiche. Si evidenzia come la lotta per contrastare o affermare l'idea forza del sicuritarismo, sia un conflitto sociale e politico di primaria importanza destinato a procrastinarsi nel tempo e a caratterizzare particolarmente lo spazio urbano contemporaneo, costituendo un aspetto ineludibile di qualsiasi riflessione teorica sull'odierna azione collettiva urbana. Per questo l'autore ha ritenuto fondamentale far emergere in termini foucaultiani le pratiche discorsive e le relazioni di potere presenti in una città emblematica come Pisa, dove, accanto ad una persistente retorica solidaristica tipica della subcultura rossa toscana, è andata crescendo negli ultimi anni una politica della stigmatizzazione e della discriminazione nei confronti dei migranti poveri e - come direbbe Sayad - "non sottomessi e non ubbidienti". In una città storicamente considerata luogo di conflitto e di mutamento si scontrano frame dominanti, promossi soprattutto da comitati securitari e da attori sociali strutturati, e codici simbolici alternativi, sostenuti in particolare dalle aree subculturali e dai movimenti sociali antirazzisti e solidaristici. Prefazione di Salvatore Palidda, postfazione di Pietro Saitta.
EUR 17.10
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Il fascino dell'obbedienza. Servitù volontaria e società depressa
Che cosa rende così diffusa e convinta l'obbedienza al Potere? Perché gli uomini lottano per la propria servitù come se si trattasse della propria salvezza? Partendo da una rilettura del "Discorso sulla servitù volontaria", testo abbagliante e lungimirante, redatto a metà del Cinquecento da Étienne de La Boétie, il libro ne ricostruisce dapprima il contesto originario (il passaggio dalla tirannia antica alla tirannia moderna, resa possibile da raffinate tecnologie di disciplinamento sociale), per poi mostrarne l'inquietante attualità nella nostra epoca, caratterizzata dal dilagare della depressione tanto socio-economica che psichica. La servitù volontaria, denunciata da La Boétie, non dipende dagli sforzi del tiranno ma dall'attività stessa dei dominati che si rivelano gli artefici del proprio asservimento. Allo stesso modo il diffondersi di demotivazione, disinteresse e sfiducia appare un fenomeno che la società democratica può imputare soltanto a se stessa, ma proprio questa sua 'responsabilità" può renderne possibile il superamento.
EUR 11.40
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Le notti di Tino di Baghdad
Le notti di Tino di Baghdad è una raccolta di prose sperimentali scritte da Else Lasker-Schùler nel 1907. Nei brevi racconti, interrotti da alcune liriche, si condensano ritmi e colori inconsueti in contaminazioni inattese: il fascino dell'esotismo orientale con l'esperienza della metropoli moderna, il richiamo delle radici ebraiche con il gusto della sperimentazione avanguardistica, l'indagine pittorica con il manierismo letterario, il gioco infantile con l'erotismo feroce. Le "fiabe orientali" della poetessa sono un piccolo caleidoscopio che riflette la molteplice ispirazione dell'autrice e sono, insieme, una sfida ad affacciarsi al suo bizzarro immaginario, che traccia un percorso preciso tra le pieghe nascoste del regno della poesia.
EUR 9.50