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Psicologia del Don Quijote e del quijotismo
Nella "Psicologia del Don Quijote e il quijotismo", ispirato dal metodo d'indagine dell'anatomo-patologo, S. Ramon y Cajal cerca d'interpretare le caratteristiche della follia del Quijote per chiarire il profondo legame tra la vita e l'opera di Cervantes e scopre, nelle profondità oscure delle galere di Siviglia, in cui l'opera affonda le sue radici mentali più dolorose, un testo dotato di una portata universale, capace di essere ancora un potente antidoto contro la pigrizia mentale, la mediocrità, la bulimica asfissia dell'appiattimento sul quotidiano. Il quijotismo di Cajal, inteso come lo slancio eroico e indomito verso i più alti ideali della scienza, delle lettere e della politica, diventa il movimento necessario e imprescindibile al quale la nuova Spagna, affranta e abbruttita dalla perdita dello spazio coloniale, può affidarsi per ritrovare la strada per essere ancora all'altezza del confronto con le nazioni più avanzate nella tecnica e nello spirito. Postfazione di José Luis González Quirós.
EUR 11.40
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Le imperdonabili. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo
Il libro è dedicato a cinque grandi figure femminili del '900, che hanno scelto la poesia e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo sono imperdonabili perché l'invisibilità o l'eccessiva fama, spesso creatrice di leggende di facile consumo, rende impossibile classificarle, perché non contemporanee, avanti e indietro rispetto al loro tempo, consumate da passioni assolute, innanzitutto quella della scrittura, indecifrabili e ispirate, perché carne e specchio dell'imperdonabile della nostra epoca. Attraverso le lettere, i quaderni, i saggi, le poesie e le prose, esse offrono un modello di formazione di sé, in cui l'assolutezza non è fuga dalla realtà, ma contrasto con le forze distruttive dell'umano.
EUR 15.20
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Il Caso nuovo realismo. La lingua del dibattito filosofico contemporaneo
Sulle forme del dibattito pubblico sono stati condotti negli ultimi anni lavori d'eccellenza da parte di saperi come la sociologia, le scienze della comunicazione, la logica. "Il caso nuovo realismo" propone una descrizione dei meccanismi che regolano la conduzione del dibattito su carta stampata e web a partire dall'analisi della lingua, mostrando con esattezza le forme linguistiche che veicolano la manipolazione e il falso e misurando il grado di correttezza dell'informazione. L'indagine è stata condotta sulla "querelle" intorno al nuovo realismo filosofico, che rappresenta - per tenuta nel tempo, invasività, varietà di media implicati, difformità delle voci, complessità delle forme linguistiche adottate -, un caso eccezionale nel panorama dei dibattiti italiani mezzo-stampa. Postfazione di Maurizio Ferraris.
EUR 13.30
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Chiesa e biopolitica. Il discorso cattolico su famiglia, sessualità e vita umana da Pio XI a Benedetto XVI
Mentre l'immaginario popolare rimane ancorato a una visione del cattolicesimo come discorso sull'anima, il peccato e l'aldilà, nel Novecento la gerarchia ha elaborato un sorprendente capovolgimento: abbandonati i temi tradizionali legati alla vita eterna, il Vaticano ha investito credibilità e risorse in una battaglia che ha per fulcro la gestione della vita biologica e delle popolazioni umane. Questo è il primo studio complessivo sui risvolti di una dottrina al tempo stesso morale e politica, e sulle sue implicazioni per il potere religioso. I numerosi argomenti coinvolti (aborto, contraccezione, demografia, eugenica, inizio e fine vita, omosessualità...) sono esaminati nella loro evoluzione storica e nelle loro ricadute sociali. Lungi dall'essere un discorso banalmente conservatore, la dottrina su famiglia, sessualità e vita umana rivela la paradossale adesione alla modernità da parte di una Chiesa ormai pienamente globalizzata, ma tenacemente impegnata in un conflitto contro le istituzioni laiche e la cultura secolare.
EUR 24.70
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Rivolte in atto. Dai movimenti artistici arabi a una pedagogia rivoluzionaria
Il testo affronta le "primavere arabe" attraverso il contributo "rivoluzionario" dei movimenti artistici. Un'analisi originale su spazi di costruzione del cambiamento che hanno contribuito a far esplodere le rivolte. L'idea alla base del libro è che la produzione artistica avesse già espanso orizzonti creativi capaci di supporre alternative rivoluzionarie. Una geografia immaginativa centrata su idee di libertà, dignità e giustizia sociale e attraversata da una gioventù scolarizzata, "invisibile" agli immaginari della riva nord del Mediterraneo. Attraverso un'analisi del caso tunisino, l'obiettivo è di cogliere le creazioni dei movimenti artistici giovanili: anche ora, in questa delicata e difficile fase di transizione, laddove divengono contesti esemplari per misurare il grado di mantenimento dello spazio pubblico e di pratiche di partecipazione. Il libro sollecita inoltre un ripensamento della pedagogia, in relazione alla contemporaneità e alla dimensione transnazionale. I processi rivoluzionari arabi permettono cioè di riaprire il dibattito intorno all'urgenza di pratiche pedagogiche capaci di confrontarsi con l'inedito, nella stimolante complicità con i nuovi movimenti artistici del Maghreb.
EUR 15.20
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Scritti sul realismo. Un mondo sotto osservazione
Gli "Scritti sul realismo" sono il frutto dell'ultimo, intenso, decennio di riflessione di Paolo Bozzi e rappresenta così il condensato del suo testamento filosofico. Il volume, inedito, raccoglie una serie d'importanti saggi elaborati durante gli anni novanta, in cui lo psicologo affronta cruciali problemi a cavallo tra scienza e filosofia seguendo l'approccio anti-psicofisico e la fenomenologia sperimentale 'iuxta propria principia' che aveva da sempre contraddistinto il suo originale e rigoroso programma teoretico. Alcuni aforismi e racconti che aprono e chiudono il volume sono proprio tesi a ricordarci, nella loro lucida intelligenza, la ricchezza d'interrogativi e di temi filosofici che è possibile dispiegare tramite la semplice osservazione del mondo esterno. Introduzione di Maurizio Ferraris.
EUR 26.60
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Individui. Saggi di metafisica descrittiva
Individui sono i corpi e le persone che incontriamo nel mondo in cui viviamo. In questo libro, di Strawson, essi sono analizzati secondo il criterio della metafisica descrittiva, cioè nello spazio intermedio fra l'esperienza del mondo e le sue teorizzazioni scientifiche. L'autore parte dall'analisi delle pratiche linguistiche degli individui per giungere alle loro condizioni ontologiche di possibilità. "Individui" rappresenta un testo fondamentale, non solo nella produzione filosofica di Strawson, ma anche nella filosofia analitica del Novecento. Introduzione di Maurizio Ferraris.
EUR 17.10
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Senza parole. Il silenzio pensoso nella scuola
I racconti di scuola, attraverso le storie di vita quotidiana, rinviano al silenzio come obbligo, come "disciplina". La memoria scolastica è fatta in larga parte di risposte a comandi, ad imperativi categorici per la costituzione di quell'"ordine" che consenta il "fare scuola". Ma non solo. Il culto del silenzio è anche incriminazione della parola a sintomo-segno di dissenso. Il libro vuole far riscoprire la valenza pedagogica del silenzio pensoso, di quel fermentare della ragione che agisce come lievito lento, per educare gli alunni (e non solo loro) al lavorìo quotidiano su di sé, per costruire la propria personalità in un dialogo fecondo con la propria storia, con gli altri e con il mondo. Tempo di stacco, non del "fare niente", ma del fare fecondo per sé, il silenzio nella scuola viene ridisegnato nelle sue linee didattico-educative, che si fanno opportunità ghiotte per dare l'abbrivio ad autonarrazioni, specie scritte, dove il pensiero ha il suo habitat.
EUR 9.50
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Struttura del risveglio. Sade, Benjamin, Sanguineti. Teoria e modi della modernità letteraria
Questa nuova edizione di "Struttura del risveglio" di Fausto Curi appare ora accresciuta di quattro nuovi capitoli, inediti in volume e di composizione recente. Prendendo spunto da un passo di Benjamin, e assumendo come principali punti di riferimento, oltre allo stesso Benjamin, Sade e soprattutto Sanguineti, il libro, attraverso un'analisi vasta, articolata e insieme unitaria, propone una nuova immagine della modernità letteraria come fine della condizione mitica della letteratura. Se nello stato onirico la letteratura è l'appagamento mediante il sogno del desiderio dell'età che la fa nascere, il risveglio, come mostrano segnatamente Marx e Freud, Baudelaire e Brecht, è invece il destarsi della letteratura dalla stupefazione del sogno alla nudità della storia e il suo passaggio a una soglia critica e interpretativa.
EUR 22.80
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Dell'amore. Essenza e fondamento
Le grandi riflessioni filosofiche riconducono l'origine della follia d'amore al desiderio di «possedere il bene per sempre» (Platone), alla struttura logico-dialettica del Reale che «di due vuol sempre far uno» (Hegel), all'essere gettati «in un bagno di linguaggio» (Lacan), all'«istinto sessuale» (Schopenhauer), all'«ultimo» dei «cari inganni» «di nostra vita» (Leopardi), all'infinità creatrice dell'atto pensante (Gentile). L'analisi di questo scritto mostra invece che la dinamica amorosa è una particolare individuazione della struttura contraddicentesi del desiderio, e che tale struttura può essere compresa solo se ricondotta al suo fondamento ultimo: la separazione dell'esser sé dell'essente dalla negazione della sua negazione. Capire questa separazione significa capire perché nel desiderio d'amore - che si configura come desiderio di desiderio - il contraddirsi strutturale del desiderio assuma una fisionomia complessa, caratterizzata innanzitutto da una forza trascinante «irresistibile», per cui l'amato è sempre, per quanto inconsapevolmente, vissuto come originariamente contraccambiante: l'amante crede di desiderare, di essere nel possibile, mentre vive la possibilità del desiderio come certezza. Ciò è possibile perché la «certezza» che caratterizza l'allucinazione del desiderio amoroso non nega il proprio negativo, ma se lo lascia accanto come non negato: in questo modo ogni certezza è dubitabile e ogni dubbio può essere trasformato in certezza.
EUR 9.50
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La sopravvivenza delle immagini nel cinema. Archivio, montaggio, intermedialità
Poter accedere a qualsiasi immagine, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. I nuovi media prospettano straordinarie vie di fruizione. Ma come orientarsi in questo scenario? La nostra cultura visuale è capace di tenere il passo della tecnologia? Questo libro racconta come il cinema, ben prima dell'avvento della tecnologia digitale, abbia saputo accogliere immagini provenienti da archivi pubblici e privati: dai rapporti con la pittura al foundfootage, dalla pratica del remake all'intermedialità. Molte volte assegnato al compito di produrre un calco del "reale", il film costituisce piuttosto uno spazio del pensiero nel quale si rielaborano le immagini del passato e si rigenerano i materiali "usurati" della cultura. Se i nuovi media invitano lo spettatore a manipolare le immagini e non semplicemente a osservarle, è dunque a partire dalle lezioni di montaggio offerte da maestri come Godard e Herzog, Sokurov e Van Sant, Pasolini e Moretti, che diventa possibile assumere un ruolo attivo e consapevole nell'orizzonte estetico e mediatico contemporaneo.
EUR 20.90
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Il grande paese. Studi sulla storia e la cultura russe
Gli studi riuniti in questo volume sono riconducibili a due distinte linee di ricerca. Nella prima vengono affrontati alcuni nodi "classici" dell'identità storico-culturale della Russia quali la valutazione delle riforme petrine, il rapporto con l'Europa, il posto del paese nella storia universale, la modernizzazione incompiuta del sistema politico e sociale zarista, la valutazione dell'evento rivoluzionario, la corrente ebraista ed il rapporto specifico sviluppato nei confronti dell'Asia e dei diversi "Orienti" incontrati nel corso dell'espansione imperiale. La seconda linea di ricerca rappresentata in questo volume è invece strettamente collegata alla dimensione multietnica ed "asiatica" della Russia, in particolare al rapporto con il Caucaso, le cui dinamiche sono investigate sia in alcuni aspetti storico-culturali sostanzialmente positivi (ad esempio le relazioni con gli armeni) sia in altri chiaramente negativi (l'espulsione del popolo circasso e gli scontri interfonici durante la rivoluzione del 1905).
EUR 17.10
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Immagini e figure della metropoli
La metropoli analizzata in queste pagine è soggetto di linguaggi, nel senso che è essa stessa a produrli, come una sorta di cantiere in attività costante. E, dunque, ha bisogno di superare se stessa, di aprire nuovi scenari che tengano conto dei mutamenti che non solo l'hanno coinvolta dal punto di vista formale, ma anche da quello inerente alle diverse relazioni che nascono al suo interno, al differente senso del luogo che fa delle soggettività le portatrici di un'innovazione linguistica che coinvolge innanzitutto i corpi. Partendo dalle problematiche e dai conflitti della modernità, la metropoli e i suoi eccessi sono letti attraverso figure significative: alcune, come il flâneur, ormai scomparse, altre, come lo straniero, il nemico, il folle, tuttora presenti, altre ancora, come il cyborg, ibrido di corpo e tecnologia, particolarmente rappresentative del nostro tempo.
EUR 13.30
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Neoliberalismo. Un'introduzione critica
Spesso il neoliberalismo viene considerato un'acutizzazione del capitalismo o la semplice estremizzazione del liberalismo. In questo libro si cerca invece di evidenziare come il progetto di dominio neoliberale costituisca un modo inedito di intendere il governo delle vite. Quale antropotecnica di tipo biopolitico, il neoliberalismo sussume ogni aspetto dell'umano sotto le categorie dell'efficienza economica - ma ciò non semplicemente per estendere il dominio del capitale, bensì al fine di costruire una nuova polis paradossalmente priva di ogni mediazione politica. A partire dalle analisi di Foucault sulla biopolitica, l'obiettivo che qui si persegue consiste dunque nel cercare di decostruire le categorie portanti del discorso neoliberale, sia entro la teoria economica sia nel contesto della teoria delle organizzazioni. Alla fine del percorso, la tematica del desiderio - in primis desiderio di giustizia - viene attivata quale possibile punto di partenza per ripensare il senso e gli scopi dell'azione politica.
EUR 13.30
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Il lavoro del lutto. Materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin
Da quando, come scriveva Saint Just, la rivoluzione è congelata, è incominciato per chi vuole cambiare il mondo il lavoro del lutto. Tuttavia ciò non ha nulla di malinconico se per malinconico si intende la rassegnazione e la rinuncia: malinconico è anche il genio che continua a macinare idee, costruire concetti e immaginare mondi in mezzo alle rovine. Se ha perso tutte le illusioni che si possa rappezzare il mondo a poco prezzo, ha imparato allo stesso tempo a farcela con il poco e a usare come leva il nulla. Comunismo significa, scriveva Benjamin nel saggio sul surrealismo, pessimismo, pessimismo su tutta la linea. Questo libro ricostruisce, a partire dalla "Dissertazione sulla critica romantica" e passando attraverso il saggio sulla critica della violenza, l'origine del dramma barocco tedesco, lo scritto su Proust, e alcuni frammenti del Passagen Werk, fino ad arrivare alle Tesi sul concetto di storia, i momenti cruciali del tentativo perseguito da Walter Benjamin di pervenire ad una concettualizzazione rigorosa della politica rivoluzionaria.
EUR 15.20
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L' artificio estetico. Moda e bello naturale in Simmel e Adorno
Come forma particolare di strutturazione dell'esperienza, l'estetico ha il carattere dell'artificio: emerge dall'opera dell'uomo accrescendo la natura attraverso configurazioni segnate dalla stretta coesione dei vari elementi che agiscono nella correlazione tra organismo e ambiente marcando il possibile punto di tangenza con l'alterità. Questo tratto di artificialità emerge già quando l'esperienza estetica ha per tema la natura, sempre colta in effigie e mai come pura immediatezza. Esso, peraltro, si estrinseca laddove l'estetico diventa fattore costitutivo dell'ambiente antropologico e della stessa identità dell'individuo, dai primi segni incisi al confine dell'organismo, sulla sua stessa pelle, alle varie forme dell'esteticità diffusa, fino a istituire una realtà in cui - come oggi - sbiadisce la demarcazione tra effettualità e virtualità. Per fissare i punti estremi del perimetro entro il quale si sviluppa la dinamica dell'artificio estetico, vengono qui esaminate sia le considerazioni simmeliane sulla moda in quanto fenomeno tipico della scena metropolitana, sia le indagini adorniane sul bello naturale in quanto punto di torsione della dialettica negativa in teoria estetica. Pertanto, le due letture di cui si compone il volume intendono anche offrire chiavi di accesso a universi speculativi particolarmente complessi come sono le riflessioni estetiche di Simmel e Adorno.
EUR 15.20
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Sociologia, stato e democrazia solidale in Max Adler
Conosciuto come il 'filosofo' dell'austromarxismo, Max Adler è uno degli interpreti più originali del marxismo inteso come 'scienza sociale positiva' o 'sociologia'. Ben prima di Louis Althusser e di Galvano della Volpe, Max Adler tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo richiamò l'attenzione sulla rilevanza politica delle questioni metodologiche presenti nella teoria marxiana e, allo stesso modo di Gramsci, pose l'accento sulla necessità di una formazione ideologica generalizzata come presupposto ineludibile di ogni progetto di trasformazione sociale. Si deve alla sua riflessione politica l'indicazione di ricercare per l'Occidente europeo una 'terza via' al socialismo in alternativa al bolscevismo come al riformismo socialdemocratico. Indicazione con cui egli pensava di accreditare l'opzione propria della Socialdemocrazia austriaca di sperimentare negli anni Venti del secolo scorso un programma di democrazia sociale agganciato alle potenzialità delle istituzioni liberaldemocratiche in una visione dei tempi necessariamente lunghi per il subentrare di una nuova formazione economico-sociale.
EUR 15.20
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Sopravvivente. Anatomia della vita nei campi di morte
Un saggio profondo e appassionato, che spazia dall'antropologia alla sociologia, dalla psicologia alla biologia, intrecciando la letteratura con una fitta rete di testimonianze che danno spessore di intensa e sofferta umanità alle domande fondamentali intorno a cui si dipana la trattazione. Come può l'uomo sopravvivere in condizioni estreme? Quali strategie sono necessarie per riuscire a opporsi alla morte e infine vincerla? Analizzando i luoghi di morte più famigerati nella storia del '900, i campi di sterminio nazisti e i gulag sovietici, l'autore individua nella figura del sopravvivente, cioè di colui che canalizza tutte le proprie forze all'unico scopo di restare in vita e diventare un sopravvissuto che potrà testimoniare l'orrore, l'archetipo contemporaneo dell'uomo che si oppone alla distruzione. Così, paradossalmente, la sua anatomia si rivela un elogio, quasi un'apologia della vita e dell'uomo sulla terra. Dal 1976, anno della sua prima pubblicazione negli Stati Uniti, The Survivor. Anatomy of Life in the Death Camps, subito apprezzato dagli studiosi, è apparso in Europa solo nel 2009, grazie alla traduzione tedesca, accolta con successo. Terrence Des Pres, nato nel 1939 a Effingham, Illinois, fu professore di Letteratura inglese presso la Colgate University, Hamilton, New York. Si dedicò allo studio della Shoah, divenendo un esperto di fama mondiale. Nel 1976 pubblicò The Survivor presso la prestigiosa Oxford University Press. Morì suicida nel 1987.
EUR 8.00
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Carriere spezzate. Gli artisti ebrei colpiti dalle leggi razziali del 1938
A partire dal mese di settembre del 1938, la pacifica esistenza degli ebrei italiani fu sconvolta da una serie di leggi repressive che causarono un graduale deterioramento delle loro condizioni di vita. Le disposizioni, comunemente conosciute come "leggi razziali", intesero colpire gli ebrei perché ritenuti corpi estranei a una presunta razza italiana e nemici dell'Italia. A fare le spese di queste norme furono 43.000 cittadini che fin dal 1848 avevano ottenuto una completa emancipazione. Particolarmente severo fu il trattamento riservato agli artisti. Furono infatti vietate le rappresentazioni teatrali e musicali di autori ebrei, le esibizioni di cantanti e di attori, le esposizioni di quadri, le pubblicazioni di libri. Contemporaneamente venne disposta l'eliminazione da scuole e atenei dei testi di autori ebrei e la cancellazione delle targhe stradali dedicate a figure illustri. Con questo volume intendiamo tracciare le biografie di quegli artisti che più di altri ebbero a subire gli effetti delle persecuzioni. Se al termine della guerra molti ebrei, riottenuta l'emancipazione e reintegrati nei posti di lavoro, poterono riprendere una normale attività, per gli artisti, specie quelli che nel 1938 erano al culmine della carriera, un silenzio di sette anni procurò conseguenze disastrose. Difficilmente riuscirono a reinserirsi in un mondo a cui erano oramai estranei.
EUR 13.30
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Conversazioni sul postmoderno. Letture critiche del nostro tempo
Il postmoderno è un controverso spazio culturale che in Occidente ha qualificato la riflessione sui linguaggi comunicativi, le forme del sapere, le concezioni estetiche e della vita sociale degli ultimi quarant'anni. La sua costellazione semantica dagli incerti confini temporali, emerge dall'esperienza di una rottura che matura in seno alla stessa modernità il cui progetto epocale, consistito in gran parte nel suo ideale illuministico di emancipazione e progresso, è rimasto secondo alcuni un disegno incompiuto, mentre secondo altri si è tradotto in realizzazioni politiche e modelli esistenziali di tipo autoritario e oscurantista. La discussione sulle sorti della razionalità moderna, portatrice di conoscenza e aspettative democratiche con il suo sviluppo tecnologico ed economico, ha costituito un argomento cruciale di confronto tra esperti e intellettuali, producendo un arcipelago di sguardi e discorsi in dissidio tra loro. Di esso è improprio indicare una sintesi che ne totalizzi il significato, mentre il tramonto dei “grandi racconti” della storia dell'umanità apre una nuova fase esplorativa sul destino delle pratiche e dei saperi. Tra architettura e poesia, scienza e filosofia, immagine e narrazione, forme del potere ed esistenza, con il postmoderno è in gioco la ridefinizione dell'attualità del mondo reale, il senso orientativo della vita, il rapporto tra le generazioni e la ricerca di una possibile verità. Questo volume raccoglie nove contributi critici sulla pervasività e incidenza di questo clima complesso, percorrendo alcuni specifici ambiti di esperienza del pensiero contemporaneo.
EUR 19.00