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Giocare sull'orlo del caos. La creatività del linguaggio tra l'epistemologia della complessità e la filosofia di Wittgenstein
Rileggendo le "Ricerche filosofiche" con gli occhi dei teorici della complessità, posso affermare che Wittgenstein si concentra su una idea di gioco che nel suo svolgersi prevede sviluppi creativi, innovazioni che non possono essere previste prima che il gioco abbia luogo. Prendendo a prestito parole dai teorici della complessità, ho chiamato questa idea giocare sull'orlo del caos, per evidenziare il concetto che giocare significa costruire collettivamente, secondo regole flessibili, una trama semantica che deve essere costantemente mantenuta viva con l'aiuto della tecnica, del talento e delle capacità dei giocatori; altrimenti, se ciò non avviene, il gioco rischia di crollare verso il disordine semantico. Il gioco diventa, così, quello spazio regolato che al suo interno lascia spazio alla creatività. Esso sviluppa creatività, cioè la possibilità di creare innovazione, la possibilità di cucire un ricamo semantico che si differenzia sempre e sempre più. Frutto di processi creativi, l'innovazione diventa quel processo che si sviluppa all'interno di una ecologia semantica regolata; solamente all'interno di una tradizione ereditata prendono l'avvio processi innovativi che provano a modificare, trasformare e rivoluzionare del tutto lo sfondo semantico ereditato.
EUR 22.80
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Quaderno dell'Istituto di psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Vol. 35: Aree transizionali della mente.
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Il Protagora. Vol. 17: Paul Ricoeur, un'opera ancora da compiere.
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Il mistero che rivelato ci divide e sofferto ci unisce. Studi Pettazzoniani in onore di Mario Gandini
L'8 dicembre 1959 moriva a Roma Raffaele Pettazzoni. Era nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) 76 anni prima. Compiuto il percorso scolastico in paese, si guadagna una borsa per proseguire gli studi a Bologna. All'università si delinea la sua missione: studiare, per la prima volta in Italia, le religioni da un punto di vista storico e comparatistico. La storia delle religioni prende coscienza della pluralità delle religioni e studia le religioni non come verità mutuamente esclusive, ma come molteplicità di espressione di un bisogno dell'uomo che ha generato un'inevitabile pluralità di punti di vista, ciascuno veritiero nei limiti del mondo che si è costruito. Con metodo e determinazione, Pettazzoni tesse una fitta rete di rapporti personali con altri studiosi e personaggi della cultura italiana e mondiale. Il nome di Pettazzoni merita di essere ricordato anche per l'impegno civile in cui concretizzò la ricerca scientifica. Esponente dell'Associazione per la Libertà Religiosa in Italia, Pettazzoni ribadì che la laicità dello Stato sarebbe stata garantita tanto dal pluralismo religioso quanto dall'ateismo. Credente di nessuna religione, chiedeva per ciascun uomo il diritto ad averne una e ad aderirvi con consapevolezza e conoscenza. Il volume è dedicato a Mario Gandini, lo studioso che ha pubblicato i Materiali per una biografia di Raffaele Pettazzoni. All'interno sono raccolti contributi di: Domenico Accorinti, Mustafa Alici, Paola Sofia Baghini, Gian Pietro Basello, Giovanni Casadio, Giovanni Catti, Mario Gandini, Felice Israel, Alberto Latorre, Riccardo Nanini, Paolo Ognibene, Antonio Panaino, Carlo Prandi, Simone Rambaldi, Gianroberto Scarcia, Gloria Serrazanetti, Valerio Salvatore Severino, Natale Spineto, Alberto Tampellini.
EUR 30.40
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Sineddoche dell'anima. Il volto nel dibattito tedesco del Settecento
Il volto è il luogo della verità e della menzogna. Nel Settecento le espressioni del volto vengono indagate dalla filosofia pratica, dalla medicina filosofica e dalla letteratura. La patognomica, per utilizzare il termine di Lichtenberg, si muove secondo un metodo deduttivo e cerca l'unicità e il particolare che si rispecchiano nelle espressioni. Molti esempi letterari della seconda metà del secolo descrivono dei personaggi nuovi, dei volti dai quali traspaiono emozioni e vissuto, storia personale e affetti. Tra questi l'opera ingiustamente dimenticata di Müller che sviluppa un percorso di formazione psicologica attraverso il progressivo affinarsi della capacità di visione, il racconto di Haken, che, utilizzando l'espediente narrativo dell'osservatore nascosto, riesce a inserire degli elementi di indagine che lo rendono anticipatore del romanzo poliziesco e la novella di Schiller, un gioiello letterario per la capacità di intrecciare elementi di realismo e di studio psicologico che si ritroveranno soltanto nel secolo successivo.
EUR 13.30
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Mostri, draghi e vampiri. Dal meraviglioso totalizzante alla naturalizzazione delle differenze
Il mostro è simbolo di totalità, immagine primordiale in cui convergono gli aspetti più significativi delle rappresentazioni teriomorfiche di Jung strettamente connesse alla libido incestuosa. In quella energia psichica dove si incontrano regime diurno e notturno dell'immagine di G. Durand. Tuttavia, questa dimensione totale e totalizzante si perde nei meandri della modernità, che - a partire dalla nascita della teratologia - veste il mostro col velo del diverso divenendo ciò che eccede la norma, ciò che può sfuggire al potere disciplinare e regolatore di foucaultiana memoria. Un potere che sembra - oggi - lasciare il posto all'era dei "nuovi mostri": cyborgs e vampiri, emblemi dell'estremizzazione della realtà biopolitica: la bioeconomica, che - nella società dei consumatori -, detta tacitamente parametri di omologazione. Non solo cyborgs, ma - soprattutto - insaziabili vampiri alla ricerca costante della propria identità, all'acquisto smodato di oggetti e di "corpi" alla moda capaci di rispondere all'aggiornamento richiesto per essere "nella norma".
EUR 13.30
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Post. Vol. 3: Spazio. Immagini, prospettive e mappe dell'abitare.
All'inizio del percorso che ci ha portato a questo numero dedicato allo spazio avevamo davanti a noi una scatola cinese, dentro alla quale sapevamo che ce n'erano altre più piccole, ma noi stessi eravamo in una scatola più grande, senza sapere quante fossero le scatole che la contenevano. Qual è, e dove è, lo spazio nel quale viviamo? Il tempo scorre, nello spazio; lo spazio resta, nel tempo. Come uscire da questa impasse? Einstein, introducendo lo spazio-tempo, ha risolto il problema per quanto riguarda la fisica, ma i risultati delle sue scoperte sono lungi dall'essere interiorizzati dalle altre branche del sapere. Tutte le discipline sono costrette, in un modo o nell'altro, ad abitare un qualche spazio, ma poche di esse lo problematizzano come elemento in sé, altre non si rendono conto di averlo già inconsapevolmente problematizzato. Nel coordinare i lavori del numero di Post dedicato allo spazio, abbiamo dato voce alle possibili risposte a questo tipo di domande, proponendo tanto agli articolisti quanto agli artisti, diversi tra loro per formazione, attività di ricerca, di lavoro, e, in generale, per esperienze di vita vissuta, di confrontarsi con questo tema.
EUR 17.10
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Don Giovanni ou l'Importun. Don Giovanni o l'incomodo. Trittico d'ombra. Piega seconda
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Razionalità e modernità in Vico
Il presente volume raccoglie le relazioni del convegno Razionalità e modernità in Vico, svoltosi all'Università di Milano-Bicocca dall'8 al 10 giugno 2011. La pluralità di orientamenti delle analisi contenute in questi saggi testimonia della vitalità dell'attuale ricerca vichiana e della inesauribile fecondità del pensiero di Giambattista Vico. Troviamo così discussa la filosofia vichiana anteriore alla Scienza Nuova nella sua relazione alla tradizione metafisica, teologica e politica; analizzati temi di filosofia del diritto, della religione e di filosofia politica legati al Diritto Universale e alle redazioni della Scienza Nuova, che, collocandosi sul piano della storia delle idee e sempre partendo dai complessi teorici propri dell'opera vichiana, ne mettono in luce il radicamento in momenti significativi del pensiero occidentale e la novità da essi costituita; e troviamo la riflessione vichiana posta in relazione con questioni teoriche appartenenti al nostro tempo, esaltando così la potenza di un pensiero che, oltre a proporsi come chiave di comprensione dell'arcaico e del moderno, è in grado d'indicare strade nuove o poco battute allo stesso pensiero contemporaneo.
EUR 22.80
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Artefatti
Come ripensare l'umano di fronte alle tante sfide che, dal passato e dal futuro, sempre più lo accerchiano? Certamente evitando di ingaggiare polemiche e discussioni che, lungi dal misurarsi con la complessa tradizione da cui proveniamo, finiscono col confermarne, anche per gli anni a venire, gli aspetti più ideologici e retrivi. In diversa prospettiva, gli autori di questo volume hanno invece cercato, in prima battuta, di non fare di 'tutt'erba un fascio', rintracciando i tanti assunti anti-metafisici che attraversano questa stessa tradizione, senza rinunciare, in seconda battuta a delineare, dal tempo trascorso e per quello venturo, il filo rosso di un'umanologia, cioè di un dire e domandare dell'uomo e sull'uomo che ci restituisca quel che, in fondo, siamo: un impermanente passaggio, un costrutto nato da un costante e sempre asimmetrico scambio con diverse alterità, un concreto e delicato confronto con nuovi e spesso insospettati legami. In una parola, un artefatto che deve ricominciare a mettersi in cammino
EUR 20.90
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Il Diario e l'amica. L'esistenza come autonarrazione
Il diario e l'amica nasce dal riferimento a quanto scrive Anna Frank per giustificare il proprio rapporto con il diario: «Ma eccomi al motivo per cui mi è venuta l'idea di tenere un diario: non ho un'amica». La tredicenne Anna manifesta voglia di scrivere e, soprattutto, voglia «di sfogarsi, una volta tanto, su diverse questioni». È il desiderio di parlare di sé ad un altro per capirsi meglio. Il tema del libro è il rapporto esistenza-autonarrazione, partendo dalla convinzione vissuta della continuità permanente ed ineludibile di un dialogo interiore. Si parla di dialogo e non di monologo, perché quando parliamo a noi stessi siamo sempre due o più di due, se abbiamo varie ipotesi con cui definirci. All'interno di questo tema generale, il volume affronta anche il tema della filosofia come forma di narrazione, ma vede pure le modalità con le quali nei secoli il racconto che ognuno, nella propria interiorità, fa a se stesso e di se stesso viene manifestato agli altri (diario, confessione, epistolario, autobiografia, racconto, linguaggi dell'arte). Tutto questa tematica viene divisa in temi e riflessioni che hanno il carattere più del frammento che del tradizionale capitolo. Ma anche questa scelta è interna ad un discorso di riflessione sull'esistenza che ogni soggetto traduce, senza soste, in racconto interiore a se stesso.
EUR 13.30
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Lettere su etica, politica e religione. Vol. 1
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Le messaggere epistolari femminili attraverso il '900. Virginia Woolf, Hannah Arendt, Silvia Plath
La letteratura aiuta a vivere bene, a capire meglio la società e la storia; dunque ad essere migliori. Questo volume cerca di raccontare alcuni momenti di tre grandi scrittrici, accomunate dal loro essere donne, anticonformiste, libere, sensibili ai dolori e alle gioie dell'essere al mondo. Un racconto a tre voci attraverso le loro lettere, in un tempo ancora lontano dall'omologazione tecnologica dell'oggi. I romanzi della Woolf, i saggi della Arendt, le poesie della Plath fanno luce su un'umanità in difficile equilibrio fra modo di essere e società circostante. Il resistere alla violenza e all'irreggimentare persone, rapporti umani, culture si fa coraggiosa ostinazione a coltivare uno sguardo altro. Ma al di là di malattia e follia, dolore e isolamento restano le loro preziose raccolte di tracce per riflettere coltivando bellezza, speranza e orgoglio di umani e soprattutto di donne.
EUR 13.30
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Clinamen. Lo spazio estetico nell'epoca dell'immaginario
Editoriale: Due agalmatofilie; Premessa: Il nome giusto; Agalmatofilia::Louis Gernet, La nozione mitica del valore in Grecia:Karl Kerényi, Ágalma, Eikon, Eidolon:Sergio Benvenuto, Ágalma nel Simposio platonico:Matteo Bonazzi Fulvio Carmagnola, Il primo dei nomi. L'Ágalma di Lacan:Tommaso Guariento, Icono(bio)logia dei simulacri:Ugo di Toro, Agalmaerotismo e metamorfosi nei miti greci; Note e rassegne: Giampiero Moretti, Il divino, l'umano e l'immagine. Ágalma in Karl Kerényi; Recensioni: Hansjörg Bloesch, Agalma. Kleinod, Weihgeschenk, Götterbild (Andrea De Santis):Stefania Bonfiglioli, Agalma. Icone e simboli tra Platone e il neoplatonismo (Alessandro Sacchetti): Fulvio Carmagnola, Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di Ágalma (Enea Bianchi); Schede: Riccardo Panattoni, Black-out dell'immagine. Saggio sulla filosofia e gli anacronismi dello sguardo (Andrea Nicolini): Ludwig Wittgenstein, Conversazioni e ricordi (Loredana Di Adamo); Segnalazioni: Carlo Cappa, Rodrigo Duarte, Michel Foucault, Giulio Latini, Federico Lodoli, Ugo Mattei, Lucio Russo, Peter Sloterdijk, Roberto Terrosi.
EUR 11.40
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Un' ora con Heiddeger. Oriente e Occidente
Il "vero" incontro di Heiddegger con colui che indicò orientativamente come il "Giapponese" nel suo saggio "Da un colloquio nell'ascolto del linguaggio" (poi raccolto in: "In cammino verso il linguaggio"). Ne emerge l'influsso esercitato su Heidegger dal pensiero estremo-orientale e alcuni tratti "privati" della personalità del filosofo. Vi si discute, tra l'altro, l'arte in Giappone, il linguaggio e la poesia, il vuoto e il nulla, Rashomon, l'indeterminatezza giapponese. Saggio indispensabile, oltre che per il valore storico, per i suggerimenti su un possibile incontro tra Oriente e Occidente alla luce della categoria del "vuoto" (cioè nonsense), tradotto, commentato e annotato da Leonardo Vittorio Arena, uno dei principali orientalisti italiani, nonché autore della Postfazione.
EUR 5.60
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Stato di natura. Contro Jean-Jacques Rousseau
"Il miglior modo per confutare questo presunto filosofo è di analizzarlo e tradurlo in un linguaggio filosofico: allora si rimane stupiti di avergli potuto prestare un istante di attenzione". Lo stato di natura rousseauiano è un piano concettuale, una zona di riferimento definita da una fondamentale incapacità da parte dell'uomo di pervenire a se stesso. L'individuazione di un periodo di latenza di tutte le facoltà umane (lògos, téchne e nómos) sospende il nesso causale attraverso cui il diritto sembra doversi riferire alla vita come un destino e l'ordine sociale discendere dalla natura dell'uomo prima di ogni patto: lo stato di natura è la minaccia che per il controrivoluzionario Joseph de Maistre si tratta ad ogni costo di scongiurare, l'arma puntata alle tempie del diritto naturale. Sulla scena di questo feroce e festoso pamphlet che apparve a titolo postumo, Maistre oppone "l'azione della legge divina" al "carattere satanico della rivoluzione".
EUR 9.50
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Nagarjuna. Logica, dialettica e soteriologia
Nel vasto e articolato panorama della filosofia indiana l'opera di Nagarjuna emerge con forza per profondità, spessore critico e raffinatezza dialettica. Monaco e logico buddhista, vissuto probabilmente nel II secolo dopo Cristo, Nagarjuna è il capostipite della scuola di Mezzo (Madhyamika) o scuola del Vuoto (Sunyavada), ed è l'autore di un'opera capitale del buddhismo: le Madhyamakakarika, Stanze della via di mezzo. Qui, attraverso il suo metodo critico (prasaiiga), Nagarjuna attacca e confuta le nozioni più note e condivise del sistema dottrinale prodotto dal buddhismo di scuola (Àbhidharmika). E qui emerge l'intrinseca relazione tra le nozioni di 'via di mezzo' e 'vacuità': designazioni linguistiche che significano e agiscono il dileguare di ogni via discorsiva che pretenda di fornire all'Io e al suo mondo una consistenza reale, una identità sostanziale, una statura autonoma e irrelata.
EUR 24.70
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Filosofia e Popular music. Da Zappa ai Beach Boys, dai Doors agli U2
La popular music - espressione che abbraccia il vasto territorio comprendente rock, pop, folk, hip hop e altri fenomeni musicali ancora - da ormai molti decenni ha pervaso l'universo culturale del global village, influenzando in maniera determinante le consuetudini, gli atteggiamenti, le idee morali, politiche e religiose, oltre che le concezioni estetiche di svariate generazioni. Da questo punto di vista - per citare il curatore del volume U2 and Philosophy - "la domanda interessante non è perché scriviamo sulla popular music, bensì perché la popular music abbia attirato così poca attenzione filosofica". Riflettere sulle sperimentazioni zappiane o sul progressive rock, sulle vite 'eccessive' di Morrison e Joplin o sulla E-scene di fine anni Ottanta, sul kitsch apollineo dei Beach Boys o sulla passionalità di U2 e Joy Division, alla luce dei grandi temi della tradizione filosofica, può regalarci punti di vista inediti e preziosi per comprendere meglio le nostre società e noi stessi.
EUR 15.20
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Ucas. Ufficio complicazione affari semplici
Questo libro esamina il tema dei rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione alla luce degli interventi di semplificazione introdotti dagli anni '70 ad oggi, evidenzia i costi che la burocrazia fa pesare su cittadini ed imprese, illustra alcuni casi più clamorosi di complicazioni e disfunzioni. Il testo affronta sia le degenerazioni di un apparato che può far emergere fenomeni di corruzione, sia le potenzialità di settori pubblici che puntano sulle nuove tecnologie per migliorare il rapporto con le imprese e con il cittadino utente. Il contenuto è aggiornato con le norme introdotte dagli ultimi Decreti del Governo Monti.
EUR 11.40
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Contro Sainte-Beuve
"Contro Saint-Beuve" è il libro ombra della Recherche. Prima di scrivere il suo capolavoro, Marcel Proust consegna al "Contro Saint-Beuve" le sue considerazioni più profonde sulla necessità di scrivere. In questo libro straordinario si trova infatti l'impianto teorico della Recherche. Proust racconta il senso della sua scrittura: dare una forma alla memoria personale, farla emergere da oggetti altrimenti ordinari. Scrivere per dare un segno della propria esistenza che andrebbe altrimenti persa, nella convinzione che mai nulla del genere sia ancora stato scritto. "Contro Saint-Beuve" è un testo dalla straordinaria intensità, soprattutto per la sua forma diretta. A metà tra la critica letteraria e la confessione personale, è un documento unico della costruzione di un'opera immortale. Mentre nella Recherche, infatti, va in scena la mirabile costruzione artistica è solo nel "Contro Saint-Beuve" che si ha l'opportunità di ascoltare il lavoro del pensiero che si cela dietro il capolavoro.
EUR 15.20