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Stili di vita. Qualche istruzione per l'uso
"Stile di vita": il nome di un campo di battaglia in cui il comune cittadino è strattonato da parti opposte. Fino a poco fa slogan seducente a distinguersi con consumi originali, oggi leitmotiv di invito alla sobrietà nel tempo della crisi. Sconcerta una imperturbabile continuità nella retorica della 'creatività': ieri per emergere, oggi per sopravvivere. Ma l'ipocrisia non toglie interesse al tema dello stile di vita, che si colloca fra personale e pubblico, attraversando etica, economia, estetica. Se la filosofia ha troppo spesso considerato questo argomento mera questione empirica, questo volume ne rivendica la rilevanza non solo antropologica, ma anche etica e politica nel senso alto del termine.
EUR 13.30
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Il serpente nel Big Bang
Come erano i serpenti prima che la punizione divina si abbattesse su di loro trasformandoli geneticamente in esseri striscianti? La costola di Adamo da cui nacque Eva era il prototipo di una cellula staminale? Sono alcune delle domande cui "Il serpente nel Big Bang" cerca di rispondere. Fuori da ogni teoria creazionista il testo mette in luce alcuni difficili rapporti e percorsi di pensiero fra Scienza e Fede. A ricercare le cause della vita ma anche le cause di una delle domande che da sempre assilla gli uomini di polvere, perché la morte? Il concetto d'immortalità da ritrovare e perseguire come una nuova energia per rivoluzionare i poteri che della morte abusano per edificarci sistemi di pensiero, di fede e di coercizione. "Uomini di polvere o uomini di particelle?"
EUR 22.80
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Essere il nemico. Discorso sulla via estetica alla liberazione
L'età della tecnica ha chiuso l'epoca umanistica, e l'essere umano non conta più niente, è qualcosa di antiquato. La sua sorte interessa sempre meno al capitale. Contro questa società che ha espulso ogni considerazione umana, è sempre più difficile opporsi. Tanto che torna legittima la domanda: come fare? "Essere il nemico" è il resoconto del cammino che va compiuto sulla via estetica alla liberazione; ovvero sulla strada tracciata da Leopardi, quando il poeta, come scrive Cesare Galimberti nella sua introduzione alle Operette morali, "anziché condurre una battaglia di retroguardia, votata all'insuccesso, opera una disperata sortita dalla rocca delle illusioni, per non più rientrarvi; per attraversare invece, fino in fondo, le linee nemiche, usando le armi del nemico, fingendosi il nemico e anzi, in qualche modo, essendo il nemico".
EUR 5.70
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Ragionare nel quotidiano. Argomentare, valutare informazioni, prendere decisioni
Da qualche anno, con un ritardo più che ventennale rispetto al mondo anglosassone, anche in Italia inizia a manifestarsi l'esigenza di fornire competenze logico-argomentative in modo trasversale, quindi per gli studenti della scuola e nei programmi di lite long learning. L'argomentazione è sempre più intesa come una competenza chiave di cittadinanza che dev'essere acquisita da chiunque. In questo senso si muovono anche le direttive del Ministero della Pubblica Istruzione elaborate negli ultimi dieci anni sul rafforzamento delle competenze trasversali. Questo volume si propone di accompagnare il lettore, con tono divertito e leggero, verso l'apprendimento delle tecniche argomentative, di persuasione, di ragionamento e di decision making che sono indispensabili per sopravvivere nella società odierna, non solo sul posto di lavoro ma anche nelle relazioni sociali - in famiglia, con gli amici, nel tempo libero. Si propone altresì di fornire un "manuale di autodifesa" al fine di evitare le trappole che i cosiddetti "persuasori occulti" - dal venditore disonesto al pubblicitario creatore di bisogni artificiali, sino al mago della comunicazione politica - ci tendono ogni giorno, spesso senza che ne siamo neppure consapevoli. Corredano il volume alcune appendici più "seriose", destinate agli studenti universitari e liceali.
EUR 20.90
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L' epoca dell'inconshow. Dimensione clinica e scenario sociale del fenomeno borderline
Il libro esplora il concetto di borderline cercando di metterne in evidenza il suo doppio versante, psicopatologico, da un lato, sociale, dall'altro. Il ricorso alla diagnosi di personalità borderline, come ben sanno coloro che si occupano del trattamento del disagio psichico contemporaneo, costituisce uno degli esiti più frequenti nella presa in carico e nella cura psicoterapica; a fronte di una simile diffusione del fenomeno sintomatico non può non essere preso in considerazione il contesto storico-culturale nel quale il fenomeno stesso si è prodotto. Sintomo e società presentano, in tal senso, la stessa struttura: l'uno è il derivato psicopatologico dell'altra, la forma di sofferenza che amplifica le contraddizioni e le caratteristiche del nuovo modo di stare al mondo e di fare (o, forse, di non fare) legame con l'altro. L'ipotesi che anima il lavoro dell'autore è che tanto il sintomo borderline quanto la società borderline possano essere meglio compresi riconoscendo in essi il modello di funzionamento psichico che caratterizza la logica perversa. Il fantasma sociale contemporaneo è, infatti, un fantasma di tipo perverso che si proietta sulla maschera che il soggetto borderline inconsapevolmente indossa: è una costruzione libidica che incita i cittadini-consumatori a soddisfarsi in attitudini di tipo borderline, attraverso quei classici comportamenti ordalici che si ritrovano enfatizzati nella clinica dei disturbi di personalità.
EUR 15.20
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Immagini del disastro prima e dopo Auschwitz. Il «verdetto» di Adorno e la risposta di Celan
Il disastro che ha funestato il secolo scorso e che spesso viene evocato con i nomi di Auschwitz e di Hiroshima, non ha solo provocato la distruzione di vite umane e di città, ma ha anche determinato una rottura di civiltà che ha finito col demolire quella fiducia nel progresso tecnico, nello sviluppo e nella ragione umana sulla quale era fondato il pensiero occidentale. Si è trattato di un disastro senza precedenti che non ha lasciato nulla di intatto e che, anche nel campo della manifestazione artistica, ha segnato un discrimine tra un prima e un dopo. Theodor W. Adorno, tra i primi a coglierne il carattere di rottura, nell'immediato dopoguerra, formula un aforisma lapidario, col tempo divenuto celebre: "scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie". Un enunciato troppo spesso ritenuto dalla vulgata del secolo scorso, e non solo, come una sorta di comandamento e di divieto a scrivere poesie. Tuttavia, proprio e solo coloro i quali, anziché "osservarlo" in quanto tale, si sono adoperati nel contrastarlo, hanno finito con l'accettarne, l'inquietudine che ne sprigionava. Primo fra tutti, Paul Celan, il quale, in quanto poeta che scriveva poesie dopo e su Auschwitz, riteneva di esserne il bersaglio principale. Nondimeno proprio il poeta Celan, nel tentativo di contrastare il filosofo Adorno, finirà per confutare, contraddittoriamente, se stesso e gran parte della sua poesia precedente che ancora risentiva delle influenze di Mallarmé e del paesaggio rilkiano.
EUR 17.10
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I giorni della libertà. Dalle quattro giornate di Napoli, alla Repubblica dell'Ossola, a Milano liberata
Il primo racconto, "Il giardino degli aranci", ricostruisce, attraverso memorie e ricerche, gli eventi che nella Seconda guerra mondiale sconvolsero Napoli, dagli oltre cento bombardamenti alle rappresaglie e alle razzie germaniche dopo l'otto settembre, all'insurrezione delle "4 giornate", all'occupazione alleata e alla peste morale che ne seguì. Allo stesso modo, il secondo racconto, "I giardini rosminiani", ricostruisce l'indimenticata esperienza della vita a Domodossola nel 1943-44, tra gli albori della Resistenza e la Repubblica partigiana, e gli ultimi fuochi della guerra a Milano fino ai giorni della Liberazione. Prefazione di Guido D'Agostino.
EUR 7.00
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Augusto Guzzo. La vita e le opere
È una presentazione dell'intera produzione teorica e storiografica di Augusto Guzzo. Della produzione teorica vi si analizzano le sei parti del sistema concernenti la sua concezione teoretica, morale, scientifica, estetica, filosofica, religiosa. Della sua ricca produzione storiografica, che contiene anche due agili Storie della filosofia ed esemplari introduzioni ad alcuni dialoghi platonici, vi si esaminano i celebri studi su Bruno e Spinoza e gli scritti su Agostino e Kant. La completa presentazione delle opere consente di comprendere in che cosa consiste il cosiddetto “idealismo” di Guzzo e di cogliere l'esattezza della tesi, da lui più volte affermata, circa l'inscindibilità, nella ricerca filosofica, di “momento storico” e “momento teorico”.
EUR 13.30
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Questo essere. Poesie 1988-2010
La poesia del nostro tempo partecipa del pianto e della preghiera. è un supremo ultimo rendersi conto, una resa dei conti, un chieder conto. è la risorsa estrema - la più compiutamente e profondamente umana, perché, oltre, c'è solo il silenzio - dell'uomo che invoca, se non una risposta, almeno la domanda giusta da porre. Come il pianto e la preghiera, la poesia è l'atto gratuito, purificato d'ogni altro scopo, insopprimibile e sconsolatamente sincero dell'essere umano che si perde ma che non vuole perdersi. Come il pianto e la preghiera, la poesia non vuole parlare a nessuno né si aspetta repliche; ma, come nel veder piangere e pregare possiamo ancora riscoprire in noi il bisogno dimenticato di senso e pietà, così, leggendo di poesia, è possibile che torniamo a ricordarci che in realtà - in realtà - noi non sappiamo veramente dove siamo.
EUR 9.50
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Empirismo e interculturalità. Locke, Hume e i problemi delle differenze fra i popoli
Nel mondo angloamericano si è sviluppato un articolato dibattito sul ruolo dell'empirismo ed in particolare di Locke e Hume nella giustificazione del razzismo, dello schiavismo e dello sfruttamento coloniale. Il presente volume ricostruisce le vicende biografiche e teoriche dei due filosofi relative a questi problemi, prendendo in considerazione le discussioni ed i riferimenti del tempo ed enucleando la carica dirompente delle loro posizioni filosofiche, radicalmente critiche delle pratiche di cui vengono imputate. La dimostrazione conclusiva viene svolta sulle Lettere sull'Indie orientali di Lazzaro Papi, un testo dalla prospettiva fortemente empirista che realizza concretamente quanto nei due filosofi era rimasto circoscritto alla dimensione teorica od alle indagini sulla sola Europa.
EUR 15.20
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Immagini senza quadro. Esperienza e rappresentazione nell'opera di Henri Bergson
Che cosa distingue un'immagine da una rappresentazione? In un'epoca dominata dal potere delle immagini, questo classico problema della fi losofi a non smette di riproporsi. Henri Bergson, uno dei pensatori che maggiormente hanno segnato il pensiero e la cultura contemporanei, ne ha offerto un'interpretazione decisiva. Affrontando la questione nodale del rapporto tra immagine e rappresentazione, Bergson postula che dell'immagine debbano essere oscurati alcuni lati, alcuni aspetti, affi nché essa possa essere convertita in rappresentazione. Se le immagini si presentano anzitutto senza quadro, dobbiamo invece riconoscere che c'è rappresentazione quando ciò che percepiamo può emergere dallo sfondo in forma di quadro. Così, per ritrovare l'immagine al di là della rappresentazione, Bergson si trova ad indagare quest'ultima, ricorrendo ai concetti che lo hanno reso celebre: la materia, la percezione, la memoria, la durata. L'originalità del suo percorso e la forza delle sue idee filosofi che emergono ulteriormente nel confronto con alcuni autori che, commentandolo, si sono imposti nel dibattito del XX secolo, dalle posizioni più critiche - come quella di Sartre - alle posizioni più vicine - come quelle di Merleau-Ponty e di Deleuze - che in questo saggio sono riprese e ricostruite alla luce di un'eredità di pensiero ancora vitale e attuale.
EUR 17.10
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Athanor (2012). Vol. 15: Linguaggi del monoteismo e pace preventiva.
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Percorsi nella filosofia e nella logica del Novecento
Il libro è un viaggio nella filosofia del Novecento. Nella prima parte si incontrano autori scomodi, autori considerati eretici come Lukács e Bataille, Cavaillès e Althusser, Foucault e Derrida. Nella seconda parte quattro giovani ricercatori presentano alcuni momenti significativi del dibattito logico ed epistemologico emerso nel contesto della filosofia analitica. Ne deriva una visione complessiva del panorama filosofico attuale caratterizzato dal confronto fra filosofia continentale e filosofia analitica.
EUR 38.00
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Naturalismo e filosofia. Sulle tracce di Wilfrid Sellars
“Naturalismo” è parola cruciale nel dibattito filosofico contemporaneo. In una delle sue più importanti accezioni, essa rimanda alla tendenza ad attribuire alle scienze naturali un ruolo culturale dominante e sovradimensionato. Il senso comune condiviso, i principi morali, la dimensione estetica e, in ultimo, la filosofia stessa sembrano esposti al rischio, per riprendere una nota formula di Habermas, di una vera e propria «colonizzazione» da parte di discipline scientifiche specializzate. Wilfrid Sellars è stato tra i primi a individuare questo problema, e tra quelli che meglio lo hanno impostato, assegnando il giusto rilievo all'impresa scientifica ma nel contempo sollevando perplessità sull'idea stessa di naturalizzazione, dei problemi filosofici così come delle «immagini manifeste» della vita ordinaria.
EUR 9.50
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Millenium London. Of other spaces & the metropolis
This study explores different visions of contemporary London using the tools of cultural and literary studies and comparing works by Iain Sinclair and Will Self. Both indebted to the tradition of psychogeography, these two authors consider the act of walking as the best way to investigate the changes, evolutions and revisions of the city. For both London is basically an experience where the physical and topographical environment evokes the endless reservoir of films, novels, images, and cultural materials that finds in this city a fruitful source of inspiration. The book features individual chapters devoted to the analysis of Great Apes, Sorry Meniscus, London Orbital, and The Book of Dave.
EUR 11.40
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Studia faustiana. Dal Volksbuch al romanzo contemporaneo. Saggi in onore di Fausto Cercignani
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La filosofia politica di Zygmunt Bauman
Zygmunt Bauman si presenta come uno dei più grandi interpreti del nostro tempo presente: dello scorrere di un mondo che sembra assumere le sembianze di una massa informe tendente al continuo e incessante cambiamento. Non si tratta di un'epoca moderna, né tanto meno postmoderna: semmai, quest'epoca può essere ben identificata come modernità liquida: concetto, quest'ultimo, capace di focalizzare l'attenzione sulle trasformazioni che - ai nostri giorni - investono l'esistenza umana dirigendosi verso le determinazioni generalissime della politica della vita. La modernità liquida di Bauman diviene quel termine capace di superare lo stesso concetto di postmodernità, poichè sostanzialmente proteso verso la contemporaneità: dimensione in cui la stessa vita guarda a ciò che è momentaneo, più che durevole; al consumo immediato più che al prodotto stabile e duraturo; alla concezione dell'identità come “compito” e non più come “dato”; alla ritualizzazione dello shopping per appagare quel bisogno di completezza.
EUR 17.10
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Charis. Saggio su Jankélévitch
Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
EUR 15.20
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Le occasioni dell'uomo ladro
I saggi raccolti in questo libro sono tutti d'occasione. Sono stati scritti con la tensione del rivoluzionario che cerca di svaligiare una banca per finanziare i propri progetti deliranti. Sono azzardosi, impertinenti. In alcuni, si respira un'atmosfera da complotto. In altri, si critica tutto ciò che passa sotto mano. Da Oriente a Occidente, da Pitagora di Samo a Slavoj Žižek, tutto passa attraverso una sottile opera corrosiva. Il dominio borghese, che ha elevato agli onori degli altari il dominio spettacolare, cerca di propinarci ogni genere di paccottiglia. Molti di noi, intorpiditi da un eccesso di stimoli, finiscono per accettare la realtà per quella che è. Sfiniti dalla tensione dell'eccesso. Così, tutto scorre, nella brutalità senza limiti e senza pietà umana. Per questo motivo, questi saggi potrebbero servire da promemoria. Niente deve essere accettato per quello che è. Niente è definitivo. Tutto può e deve cambiare. Altrimenti, non ci resta che abbracciare una bambola gonfiabile e con lei godere tutti i sogni che non sappiamo più sognare.
EUR 13.30
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Perdere tempo. Pensare con Bataille
Bataille è l'autore dell'impossibile e della parte maledetta. Come negarlo! Ma limitarsi a dire di un autore così paradossale quale Bataille è, che è il filosofo dell'eccesso, significa forse togliergli il suo carattere più proprio: di essere (stato), nella sua vita e nella sua riflessione, un irriducibile paradosso. Se solo si pensa che «l'impossibile» è, per Bataille, «in verità [il] possibile ma sopprimendo tutto ciò che lo annulla» e che «la parte maledetta» è la congiunzione 'irritante' della «conferma della vita fin dentro la morte», il tratto paradossale del suo pensiero, la «magia degli estremi» che lo connota, difficilmente potranno essere risolti da e in una metafisica dell'eccesso. Il carattere irriducibilmente antimetafisico del pensiero batailleano, che nessun eccesso può 'comprendere', consiste in questo: mantenere intensamente, nella propria passione di esistere, gli estremi al limite del respiro, tale che ne risulti un'appassionata dialettica del mondo e di sé costantemente attraversata dall'abisso, da un radicale sfondamento che soli consentono di provare la vertigine singolare della libertà. È sufficiente, in effetti, considerare - come si è fatto in questo libro, dedicato a una puntuale analisi delle figure del tempo nella sua opera - la singolare definizione che Bataille dà del tempo: la durata della perdita, una definizione che, prim'ancora di esser tale, è l'esperienza che il mortale fa della propria irriducibilità di mortale, per confermare lo statuto paradossale della sua riflessione: perdere saggiamente la testa. Con l'acquisizione definitiva e definitoria di un essere roso all'interno dal tempo diventa allora, finalmente, possibile pensare con Bataille e leggerlo aldilà dei “suoi” topoi. E ipotizzare, ad esempio, che dentro la questione dell'impossibile e della parte maledetta, c'è qualcos'altro, e che forse è quest'altro motivo - l'irriducibile - quello che Bataille, alla fine, più sentiva, cui ha dedicato l'intera sua...