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Mostrati 1521-1540 di 99407 Articoli:
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Smisurato cantabile. Note sul lavoro del teatro dopo Jerzy Grotowsky
"Il lavoro di Grotowski è unico: ciò che ha lasciato è un tesoro, e come ogni tesoro deve essere amato, rispettato e trattato con grande, grande cura" (Peter Brook). In apertura del "2009 Anno di Grotowski" proclamato dall'Unesco, il regista inglese Peter Brook ha posto tre questioni principali da prendere in considerazione circa l'opera di Grotowski: l'importanza e l'attualità di Grotowski; l'accertamento della consistenza del tesoro che ha lasciato nonché dei modi di conservarlo e utilizzarlo; l'indicazione del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards come suo principale depositario. Quello di Peter Brook è un auspicio, probabilmente formulato pensando a una situazione ben più problematica. Infatti la maggior parte di coloro che celebrano Grotowski mettono in primo piano se stessi, scordando che le domande e le strategie proposte dal regista polacco sono centrate sulla questione dell'arte scenica e dell'attore, di una eccellenza che dev'essere prima raggiunta e poi superata. Il volume, attraverso i saggi del massimo specialista di Grotowski in Italia, fa il punto sull'insegnamento e la ricezione dell'opera di uno degli ultimi maestri del teatro contemporaneo.
EUR 17.10
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Un enciclopedista ebreo alla corte di Federico II. Filosofia e astrologia nel Midrash ha-hokmah di Yehudah ha-Cohen
Nato verso il 1215 a Toledo, Yehudah ha-Cohen è uno dei più importanti enciclopedisti del Medioevo ebraico. La sua opera principale, composta originariamente in arabo, si è conservata solo nella traduzione ebraica realizzata successivamente da Yehudah stesso (con il titolo di Midrash ha-hokmah, ovvero Esposizione o Insegnamento della scienza), dietro richiesta di alcuni amici ebrei. Il complesso lavoro di recupero e di ripensamento del sapere secolare, compiuto in quest'ambito essenzialmente alla luce dei modelli che gli venivano offerti dalla tradizione ebraica, giustifica l'interesse che Yehudah suscitò sia nel mondo ebraico che in quello latino, come ad esempio attestano i suoi stretti contatti con la corte di Federico II. Il "Midrash ha-hokmah", di cui si presenta qui la traduzione della sezione astrologica (I decreti degli astri), costituisce da questo punto di vista non solo una significativa testimonianza della trasmissione delle scienze greche in ambito ebraico, ma anche un punto d'accesso inconsueto al fervido clima culturale e, almeno entro certi limiti, interconfessionale che regnava alla corte imperiale sveva.
EUR 18.05
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Santi sociali tra Ottocento e Novecento
Tra Ottocento e Novecento don Bosco, don Orione, madre Cabrini e le altre figure presentate in questo libro, in situazioni sociali difficili, usando gli strumenti che la realtà forniva, hanno generato un'umanità nuova, hanno creato opere. Che sono tutt'oggi un esempio per tutti. È affascinante ripercorrere la loro vita, leggere i loro scritti. Sono uomini e donne come noi che nella testimonianza viva del cristianesimo, dentro l'alveo della Chiesa, hanno risposto ai bisogni di chi gli stava accanto. Operando un cambiamento nel contesto in cui vivevano. Paola Bergamini è nata a Milano (1963) dove vive e dove ha conseguito la laurea in Lettere Moderne con indirizzo in Comunicazioni all'Università Cattolica. Ha lavorato in alcune redazioni di giornali, tra cui il settimanale "Il Sabato". Dal 1994 è giornalista professionista presso il mensile "Tracce" di cui è vicedirettore dal 1998. Per l'editrice Marietti ha scritto il libro su san Giuseppe Moscati, Laico cioè cristiano, e ha collaborato alla realizzazione dei testi di alcune mostre per il Meeting dell'amicizia dei popoli a Rimini.
EUR 11.40
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Bari bizantina 1156-1261. Bisanzio dopo Bisanzio
L'inedita storia secolare di una 'capitale' del Mediterraneo dal punto di vista della centralità bizantina. Con il terzo volume di "Bari bizantina" (il primo, con il sottotitolo Capitale mediterranea, è uscito nel 2003; il secondo, 1071-1256: il declino, nel 2006) si conclude la trilogia dedicata al periodo più pregnante, vivo e nello stesso tempo sofferto della storia della città di Bari. Prima capitale del Mezzogiorno d'Italia, centro del potere politico e amministrativo dell'Impero bizantino in Occidente (Catapanato d'Italia), poco mancò che Bari perdurasse nel suo primato adriatico e mediterraneo nei confronti di Venezia ducale e di Palermo normanna. Con un colpo di genio, mentre le sue fortune declinavano e si eclissava l'astro di Costantinopoli al cui riflesso prosperava, Bari seppe sostituire il primato religioso a quello politico, nel segno della traslazione delle reliquie di Nicola, il santo dal colore spiccatamente orientale, che assicura tuttora alla città la fervida continuità del suo ancestrale imprinting bizantino.
EUR 17.10
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Il divenire della vita
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La conoscenza come fenomeno originario
"La conoscenza ha carattere donativo". Questo presupposto affettivo nel rapporto tra realtà ed essere umano sta alla base del testo Erkenntnis als Urphänomen, il quale espone la formulazione definitiva e matura della teoria della conoscenza di Hengstenberg, allora ottantaduenne. Il filosofo muove da una ontologia allargata che, nella sua applicazione antropologica, punta al superamento del dualismo tra atto e potenza attraverso una triade concettuale: spirito, corpo, principio di personalità. In particolare le applicazioni gnoseologiche risultano innovative, poiché vanno a riaffermare - in decisa controtendenza rispetto al filone postkantiano e in fruttuosa dialettica con le suggestioni heideggeriane - la fiducia nelle capacità della ragione umana di rapportarsi in maniera costruttiva e limpida con gli enti, primi fra tutti gli enti dal "volto umano".
EUR 13.30
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La colpa del coltello
"Sotto il guasto viene l'aggiusto": è la rassegnata, quanto efficace, filosofia di vita adottata da un popolino abituato a trarre vantaggio anche dalla cattiva sorte. Come avviene agli orfani di famiglie povere di una città del Sud, accolti, e "felicemente reclusi", in un istituto che si assume il ruolo di risollevare il loro destino, di migliorarlo rispetto alle aspettative del loro ceto. Nelle vicende di una scolaresca chiusa in collegio si riverberano le dinamiche psicologiche e sociali di una società emarginata, ancora in grave ritardo rispetto al boom economico che si appresta ad avvolgere l'Italia. Nel racconto di Giacomo Annibaldis, la memoria ritesse la vita di bambini sfortunati, i "figli dei morti", ai quali tuttavia sarà offerta una chance rispetto ai loro compagni e parenti: storia di un'infanzia del tutto inusuale, intrecciata con l'ordito di una cultura mediterranea dai riverberi arcaici.
EUR 13.30
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Lupi e cani randagi
Per unità di tempo, luogo e azione - una storia metropolitana di amore e morte lunga tre giorni e tre notti in una Roma sventrata dalle acque - "Lupi e cani randagi" è una tragedia classica. Per il linguaggio è un hard boiled. Duro e travolgente, tenero e struggente. Ne ha tutti gli stilemi, e li ha per farli tutti a pezzi. Dall'impianto drammatico alla lingua, dai personaggi agli ingredienti di genere. Ideologia zero. Biografia auto-assolutoria zero. È il primo autentico romanzo sul terrorismo e gli anni '70. Implacabile, demolisce ogni steccato e trascina dietro le quinte, al fondo degli eventi, al cuore degli uomini e delle donne che fecero quegli anni. Apre anche uno squarcio sul nostro desolato presente, sulla decomposizione irreversibile della modernità. Narra infine del Male all'origine certa delle cose narrate; dei Sette vizi capitali, senza trascurarne nemmeno uno. E di come, forse, si possa incontrare l'unica salvezza perfino lì. Tre possibili chiavi di lettura, tre giochi narrativi che si incrociano senza ledere le proprie valenze: una trama avvincente da romanzo vero; il '68, la Rivoluzione e il dopo raccontati a quelli che c'erano e a coloro che li hanno solo sentiti dire; l'inferno andata e ritorno.
EUR 15.68
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Bricks to build a teaterlaboratorium. Odin Teatret and Chr. Ludvigsen
La vicenda dell'Odin Teatret, nascente gruppo norvegese capitanato dall'italiano Eugenio Barba, che, nel 1966, si stabilisce nella cittadina danese di Holstebro, non è solo di per sé significativa. Infatti, dimostra che l'Odin, con l'aiuto di collaboratori come lo storico del teatro Chr. Ludvigsen, è stato in grado d'imporre una visione culturale d'avanguardia, al di là degli spettacoli, anche su quel piano legislativo che di norma fissa determinanti categorie di un periodo e di una cultura. Il successo di questa formazione è chiaramente conseguenza della sua intraprendenza, ma soprattutto della capacità strategica di costituire alleanze complesse ed efficaci. Da questo punto di vista, il rapporto fra l'Odin Teatret e Chr. Ludvigsen appare cruciale nella storia del gruppo di Eugenio Barba ed è divenuto il tramite per affermare il riconoscimento di uno scatto epocale dalla nozione di sperimentazione scenica a quella di teatro laboratorio.
EUR 11.40
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I pilastri della società
"Le colonne della società", opera che Henrik Ibsen pubblica nell'ottobre del 1877, inaugura il grande ciclo dei suoi drammi borghesi, e, non a caso, per tecnica e per temi, lascerà una profonda impressione sia sul pubblico sia sugli intellettuali e gli artisti del tempo. Al di là di questo contingente successo, "Le colonne della società" è un grande e complesso dramma sul tema dell'ipocrisia sociale (davvero degno del Tartufo di Molière) e dell'onestà pubblica, tutt'altro che risolto in semplici termini moralistici o positivisticamente ottimistici, ma pregno d'implicazioni dostoevskiane, che illuminano la complessità dell'essere umano e la lotta fra il bene e il male che agita la coscienza di ognuno. La presente traduzione di Franco Perrelli, dall'originale norvegese, è stata utilizzata dalla messinscena di Gabriele Lavia, prodotta dal Teatro di Roma, nella stagione 2013-2014.
EUR 11.40
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Teatri di figura. La poesia di burattini e marionette fra tradizione e sperimentazione
Il cantante lirico è un attore: constatazione apparentemente ovvia, eppure spesso rimossa o contraddetta dall'immagine a lungo diffusa e radicata non solo nel pubblico dei melomani, ma nei cantanti stessi, dell'interprete d'opera come puro virtuoso della voce, come strumento canoro atteso alla prova “acrobatica” del do di petto o della nota sovracuta. A partire dagli interventi esposti da registi, musicologi, storici del teatro e storici del cinema in occasione di un convegno svoltosi a Verona nel novembre 2013, è nato un vivace dibattito di ampio respiro a cui abbiamo voluto dare spazio in questo libro, per offrire un'articolata riflessione sulla figura del cantante-attore. In particolare, attraverso il percorso delineato dagli interventi qui selezionati, ci si propone di riconoscere e riscoprire “l'attorialità” del cantante dalle origini del melodramma fino ai giorni nostri nelle sue specifiche modalità e problematiche.
EUR 18.05
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Teatro e teatralità a Genova e in Liguria. Vol. 3
Dopo due uscite, rispettivamente nel 2009 e nel 2012, il progetto di creare un panorama organico di tutto quanto riguarda la dimensione dello spettacolo nell'area ligure e nell'arco temporale che va dal Medioevo al XX secolo, criticamente aggiornato e scientificamente fondato, si sviluppa ulteriormente con una terza raccolta di saggi. \r\nL'intendimento comune non è ricondurre i vari contributi alla misura di una cultura localistica o di una erudizione pedante, ma raccordare eventi, attività e protagonisti di questa vicenda di lungo periodo a una dimensione nazionale e, ove necessario, internazionale. \r\nIl nuovo volume propone una raggiera ampia di interessi: dalla figura di Isabella “comica” dei Gelosi portata in scena da Vito Pandolfi al letterato Francesco Fulvio Frugoni, che intreccia gusto barocco e influenze del teatro spagnolo in alcuni testi forse troppo trascurati; dal Libro dell'Impresa del Teatro Sant'Agosti-no, che nel 1826 ci introduce all'interno di una importante macchina produttiva e organizzativa, alla militanza risorgimentale di un “poeta di compagnia” come Paolo Giacometti; dai tentativi di riforma dello scenografo Pipein Gamba nella gestione degli allestimenti del Carlo Felice alle rivisitazioni di alcune icone della cultura borghese attraverso un dittico di “eccentriche” regie di Aldo Trionfo; da una scrittrice come Elena Bono, che fa del palcoscenico un luogo di interrogazione etica e spirituale, a un autore come Gian Piero Alloisio, che prosegue e innova il lavoro di Giorgio Gaber nello spazio di giunzione fra teatro e canzone.
EUR 15.20
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Breve difesa delle lettere
Quale può essere il ruolo del libro e della lettura nel mondo attuale, che vive nella velocità dell'elettronica? I libri possono ancora far parte della nostra esperienza viva o sono destinati ad essere esposti nei musei? Esiste un messaggio perenne della letteratura? Val la pena di esplorarlo? Evocando la testimonianza di alcune pagine famose, cercando di lumeggiarne i contenuti, questo saggio non propone risposte definitive, ma rilancia quegli stessi interrogativi.
EUR 11.40
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Livia. Una biografia ritrovata
È un romanzo breve sulla vita della moglie di Ottaviano Augusto, madre di Tiberio, nonna di Claudio, bisnonna di Caligola, trisavola di Nerone, anima della dinastia dei Cesari, signora di Roma per 67 anni: dal matrimonio con Ottaviano Augusto, nel 38 a. C., fino alla morte, avvenuta nel 29 d. C. Il libro si compone di 12 capitoli che rappresentano altrettanti "quadri" della vita di Livia. Il testo è costruito con continui richiami - espliciti e non agli autori della Roma augustea. Tutti i riferimenti a fatti e persone hanno agganci storici, seppur romanzati, e si può trovare per ciascuno di essi almeno una fonte. Nella finzione del racconto viene evocato un antico codice latino degli inizi del III secolo d. C., il cui testo (che avrebbe anche utilizzato Machiavelli come fonte per il suo Principe) sarebbe stato scritto per confutare la descrizione negativa che di Livia danno Tacito e altre fonti dell'epoca di Tiberio, interessate a denigrare Livia.
EUR 15.20
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Opere teatrali. Vol. 1: Panechio-Tiranfallo.
"Finora le commedie popolari senesi sono state lette nella prima edizione che capitava sotto mano. Ci si deve invece convincere che questi testi vanno trattati con lo stesso metodo filologico con cui trattiamo quelli di Cicerone e Petrarca, che la tradizione va censita e valutata come quella di qualsiasi altro testo", lamentava - venticinque anni or sono - uno studioso del calibro di Michele Feo; e, di fronte al rigoglio storico-critico che il tema poteva aver registrato almeno a partire dalla celebre monografia sul Teatro dei Rozzi di un esordiente Roberto Alonge (1967), ammoniva: "noi riteniamo che sia giunto il momento di non scrivere più saggi critici. I compiti veri sono quelli del nuovo catalogo scientifico, della costituzione e edizione dei testi nel loro complesso, accompagnati da commento linguistico, storico e folklorico". A tale esigenza risponde la presente edizione, dedicata all'opera teatrale del Fumoso, l'autore di punta della tradizione rusticale senese: un corpus di sei commedie - di cui questo volume presenta le prime due: Panechio e Tiranfallo -, la cui ricchezza culturale e la cui originalità artistica erano da tempo meritevoli di un ampio risarcimento filologico e critico. L'edizione delle due commedie, riccamente annotata da Anna Scannapieco, comprende anche una traduzione italiana a cura di Roberto Alonge.
EUR 15.20
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Martini e Ferretti
Martini e Ferretti sono due allievi ufficiali che, nel mezzo della seconda guerra mondiale, vengono prelevati dai loro superiori e portati in un'isola sconosciuta: uno scoglio semideserto nelle cui viscere rocciose la Marina ha costruito una base segreta, dove un gruppo di intrepidi viene addestrato per incursioni contro il nemico, che sta già mostrando sul mare tutta la sua superiorità. Una missione estrema dev'essere compiuta, passando per scoperte che faranno diventare uomini i due ragazzi; ma la Storia li trascina in una trama più ampia, complessa e per certi versi oscura, dove si intrecciano forze sotterranee che, come tentacoli, vogliono impadronirsi di tutto, operando per costruire altre trame sconosciute e terribili. Sarà la scoperta di che cos'è l'uomo, di che cosa sono l'amicizia temeraria e l'amore a indicare ai protagonisti - in un crescendo di colpi di scena - la via da seguire per tentare di scardinare l'accerchiamento.
EUR 14.25
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La strega pasticcina
Tutti la chiamavano così perché era piuttosto maldestra e quando operava un incantesimo riusciva solo a combinare un gran pasticcio. Nonostante fosse una strega, Pasticcina era buona e gentile ed anche il suo aspetto era gradevole. E così, dopo più o meno magici e strampalati tentativi di smentire la cattiva fama, incontrerà tanti amici che le vorranno bene, ma soprattutto l'amore di un principe... Età di lettura: da 6 anni.
EUR 6.65
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Durata e tempo. Sulle misure. Sulla natura e proprietà dei continui
Il pensiero scolastico è profondamente affascinato dal problema del tempo. La sua esistenza, la sua definizione, il suo legame con il movimento e con l'anima, la nozione di durata, la relazione tra eternità e temporalità sono tutte angolature o prospettive differenti, attraverso cui gli autori del XIII secolo si interrogano sul divenire delle sostanze e, in parallelo, su ciò che si sottrae alla mutevolezza e alla caducità. I trattati "De mensuris" e "De natura et proprietate continuorum" di Teodorico di Freiberg (1240- 1310) - di cui si presentano qui traduzione e commento - costituiscono un'opportunità privilegiata per entrare nelle pieghe di questo dibattito. Il genere del trattato "scientifico", non così diffuso alla fine del XIII secolo, permette infatti di mettere a fuoco le diverse opinioni e l'eterogeneo quadro di fonti che ne fanno da sfondo. La natura dei problemi sollevati e la raffinatezza degli argomenti addotti per risolverli non risultano mai artificiosi, ma rimandano all'esigenza più radicale di offrire risposte a istanze che, in altre epoche, non esiteremmo a definire "esistenziali".
EUR 15.20
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L' apparire del bene. Metafisica e persona in Antonio Pérez S. J. (1599-1649)
La Scolastica gesuitica è oggetto da qualche tempo di una certa attenzione, soprattutto per i suoi legami con la filosofia moderna. Tuttavia, essa merita di essere approfondita nella sua ricchezza anche di per sé. Il presente studio affronta la questione del rapporto tra metafisica e persona nel pensiero di Antonio Pérez S.J. (1599-1649), a partire dai testi editi e manoscritti. Il nucleo della riflessione del gesuita ruota intorno al legame inscindibile tra ente reale, sostanza e persona. La tradizione aristotelica viene, così, rivisitata attraverso l'interiorità di matrice agostiniana - che fa dell'io il nucleo centrale della metafisica -, ma senza rinunciare a un sapere che trovi un solido fondamento nei primi principi dell'essere. Ne emerge la figura di un pensatore originale che anticipa temi decisivi per la filosofia successiva, quali l'intenzionalità e il superamento del dualismo gnoseologico; il rapporto tra sostanza e soggetto; la trascendentalità dell'io e la prova ontologica dell'esistenza di Dio.
EUR 17.10
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Aristotele teorico dello spettacolo
Gli studi sullo spettacolo antico sono stati per lungo tempo prigionieri di alcuni nessi storiografici a aprioristici che ne hanno marcato una sorta di ritardo rispetto alle altre civiltà teatrali considerate fondanti dai nostri canoni culturali. Per un verso hanno pagato una ineguagliabile resistenza delle ipotesi di studio di marca testo-centrica, dall'altro, a questa prima ipotesi, si è aggiunto il luogo comune che il teatro antico sarebbe connotato da una insanabile mancanza documentale. Da decenni tuttavia la storia del teatro si è costituita come una disciplina ce non intende restituire una ricostruzione di una serie continua di spettacoli ma cerca di rivedere di volta in volta la definizione di una categoria, di tutte le sue pratiche e dei suoi saperi nei diversi contesti della storia. Tale nozione, il teatro, non è un'idea pre-ordinata, ma una categoria fluida, i cui connotati variano e si ridefiniscono di continuo. Questo studio intende mostrare alcuni specifici caratteri dell'idea teatrale dei greci a partire da un'analisi stringente del pensiero teatrologico di Aristotele. Ripartendo da tale figura, da sempre considerata centrale nella definizione dell'estetica teatrale, il libro offre uno sguardo diffuso sulle premesse e i precedenti teorici dello stagirita e quindi sui connotati della cultura e della civiltà teatrale greca tra V e IV secolo a.C. Pur impegnato in un'analisi accurata dei testi e delle fonti, il saggio mantiene costantemente vivo l'occhio verso le strategie di analisi della nuova teatrologia, proponendosi al contempo al pubblico degli antichisti e degli storici del teatro.
EUR 21.85